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sabato 29 ottobre 2011

SPUNTI DI SPORT-SPECIALE LUCCA COMICS: HOLLY E BENJI.


Con questa puntata si conclude il nostro miniciclo di puntate, in occasione dei 45 anni di LUCCA COMICS, dedicato agli anime giapponesi più celebri legati al mondo dello sport.

Come ultima puntata, non potevamo non parlare di CALCIO, e dall'anime certamente più celebre legato a questo sport:HOLLY E BENJI.
Quanti di noi da bambini, non hanno sognato di diventare calciatori, vedndo le gesta di HOLLY HUTTON, BENJAMIN PRICE, TOM BECKER, e tanti altri. Non è mistero che alcuni calciatori celebri, tra cui il giapponese NAKATA, o DEL PIERO, abbiano deciso di diventare calciatori proprio guardando HOLLY E BENJI.

HOLLY E BENJI.


HOLLY e BENJI nacque come manga nel 1981, manga ideato da YOICHI TAKAHASHI. Visto il grande successo del magna, tra il 1983 e il 1986 venne realizzato l'anime, del quale inizialmente vennero realizzati 128 episodi, relativi ai primi 25 libretti di CAPITAN TSUBASA, e relativi ai campionati giapponesi giovanili.
A ulteriore dimostrazione del grande succeso riscosso in GIAPPONE anche dal cartone, quest'estate durante un programma satirico giapponese alcuni attori hanno imitato la sigla giapponese di HOLLY E BENJI. Vediamola insieme.


HOLLY E BENJI fa così la sua comparsa in ITALIA nel luglio 1986. Appena arrivato in Italia, MEDIASET ottiene la possibilità dalla società produttrice giapponese di poter italianizzare o inglesizzare i nomi dei protagonisti. Questa scelta verrà per esempio assunta anche in FRANCIA, dove la serie viene conosciuta con il nome di OLIVE e TOM.



Una piccola chicca riguarda una cosa che mi aveva sempre colpito da piccolo. Se fate caso, nella prima serie, sul cappello di BENJI c'era sempre scritto W GENZO. Da piccolo pensavo quasi fosse il nome dello sponsor. Preparando questa puntata, ho scoperto dopo tanti anni come stavano le cose. W GENZO è in raltà il nome originale di BENJI, in quanto nella serie originale giapponese si chiama GENZO WAKABAYASHI (mentre HOLLY si chiama TSUBASA OZORA).

Sperando di farvi cosa gradita, potete trovare qui l'intera trama di HOLLY E BENJI, per quanto riguarda l'anime. Per quanto riguarda il manga CAPITAN TSUBASA, potete trovare maggiori informazioni cliccando qui.   

LE SIGLE.

Diverse le sigle che hanno riguardato HOLLY E BENJI. Limitandoci a quelle più importanti, nel 1995 fa la sua comparsa una nuova sigla, cantata da CRISTINA D'AVENA, e MARCO DESTRO, intitolata CHE CAMPIONI HOLLY E BENJI. Ascoltiamola insieme.


Non c'è dubbio, però, che chi ha seguito nella seconda metà degli anni 80 HOLLY E BENJI ricordi questa sigla. Quante volte facevamo merenda gustandoci le gesta dei nostri beniamini, o magari finivamo i compiti il prima possibile per poi poterci vedere in pace il nostro cartone animato preferito. E magari, osservando quelle lunghe, interminabili partite, sognavamo un po' ad occhi aperti, un giorno di diventare dei grandi calciatori...
E allora, ritorniamo un po' indietro nel tempo, gustandoci la prima storica sigla di HOLLY E BENJI.


Cari amici, con la sigla di HOLLY E BENJI, siamo arrivati così al termine di questo miniciclo di tre puntate. Il mio scopo era quello, in occasione dei 45 anni di LUCCA COMICS, quello di riscoprire la bellezza dei vari sport affrontati, attraverso questi anime giapponesi che sono rimasti e rimarranno sempre nel cuore di noi giovani. Spero di esserci riuscito.

Prima di concludere questa puntata, però, consentitemi di rcordarvi un importantissimo appuntamento tra sport e solidarietà, di cui HOLLY E BENJI è parte assolutamente integrante.

Lunedì 31 Ottobre, in piazza ANFITEATRO, in un campo da calcetto gonfiabile, si sfideranno diverse formazioni, tra cui la NEW TEAM, costituita da ragazzi giapponesi selezionati dall'ideatore di HOLLY e BENJI,  YOICHI TAKAHASHI, presente peraltro anche a LUCCA in veste di manager della squadra nipponica. Tra le altre squadre anche una rappresentativa del fumetto italiano, e una rappresentativa costituita dalle band che suonano le sigle dei cartoni animati. A fine serata TAKAKHASHI autograferà le maglie usate durante le gare a LUCCA dalla NEW TEAM, che poi verranno messe all'asta. Il racavato dell'asta verrà devoluto a favore della ricostruzione post terremoto del GIAPPONE. Una iniziativa talmente importante assolutamente da non perdere!


Rüdiger Franz Gaetano Herberhold

SPUNTI DI SPORT-AMARCORD ROMA-MILAN.


Sabato 29 Ottobre, alle ore 20:45, si giocheranno in contemporanea sia il derby d'ITALIA, INTER-JUVENTUS, sia il big match tra ROMA e MILAN. Sperando di farvi cosa gradita, vediamo insieme alcune tra le sfide più belle tra giallorossi e rossoneri.

Il primo ROMA-MILAN, di cui abbiamo prova filmata, risale alla stagione 1928/29, e più precisamente il 27 Gennaio 1929 al Motovelodromo Appio, in occasione della 15° giornata di campionato. La partita finì 1-1. MILAN in vantaggio al 28° con TORRIANI, pareggio della ROMA al 54° con CHINI LUDUENA.


Il 12 Dicembre 1954 allo STADIO DEI MILLE, la ROMA batte il MILAN per 2-1. Milan in vantaggio al 26° con SOERENSEN. Nella ripresa pareggio della ROMA al 60° con BORTORETTO, e poi al 79° goal della vittoria romanista con GIULIANO.  Da rilevare che in quella giornata, come quella che si giocherà nel prossimo weekend, si giocava in contemporanea anche INTER-JUVENTUS.


Il 24 Febbraio 1985 all'OLIMPICO di ROMA, il MILAN batte per 1-0 la ROMA.Goal partita al 12° di VIRDIS.


STAGIONE 1985/86. ROMA-MILAN 2-1.



STAGIONE 1986/87. ROMA-MILAN 1-2.


STAGIONE 2000/2001. ROMA-MILAN 1-1 (45° COCO (M), 64° MONTELLA (R)).


STAGIONE 2010/2011. L'ultima sfida tra ROMA e MILAN si è giocata lo scorso 7 Maggio, e termina in parità. 0-0 il risultato finale. Grazie al pareggio ottenuto all'OLIMPICO, il MILAN di MASSIMILIANO ALLEGRI si laurea CAMPIONE D'ITALIA.



Dunque, questa sera, ROMA  e MILAN scenderanno in campo per un BIG MATCH importante in chiave scudetto. L'augurio veramente importante è quello di poter vedere una bella partita di calcio, al termine della quale, indipendentemente da chi possa vincere, a vincere possa essere solamente il SANO E BUON CALCIO.

                                                                    Rüdiger Franz Gaetano Herberhold

venerdì 28 ottobre 2011

SPUNTI DI SPORT-AMARCORD INTER-JUVENTUS.


Sabato 29 Ottobre, si giocherà dunque, il derby d'ITALIA tra INTER e JUVENTUS. Sperando di farvi cosa gradita, rivivamo insieme alcuni tra i derby d'Italia che hanno fatto storia.

STAGIONE 1950/51. Il primo AMARCORD di cui abbiamo immagini, per quanto riguarda INTER-JUVE, si riferisce alla stagione 1950/51, quando l'INTER, il 3 dicembre 1950, batte la JUVENTUS per 3-0, con la doppietta di NYERS al 31° e al 72°, e al 42° goal di WILKES.


STAGIONE 1983/84.In una stagione importante per la JUVENTUS di TRAPATTONI (che porterà alla vittoria del campionato), alla 28° giornata i bianconeri vincono a SAN SIRO per 2-1 contro i nerazzurri. JUVENTUS in vantaggio al 24° con PLATINI, raddoppio bianconero al 37° con CABRINI. Al 45° goal dell'INTER, con ALTOBELLI. Vediamo le immagini di quella partita, tratte da un servizio della DOMENICA SPORTIVA dell'epoca.


STAGIONE 1988/89. Nella stagione che porta l'INTER allo scusdetto, INTER e JUVE PAREGGIANO PER 1-1, grazie ai goal di SERENA al 20° per l'INTER, e il pareggio nella ripresa di GALIA per la JUVENTUS.


STAGIONE 2003/2004. INTER-JUVE 3-2.


STAGIONE 2007/2008. INTER-JUVENTUS 1-2.


STAGIONE 2010/2011. INTER-JUVENTUS 0-0.


Cari amici, dunque, domani sera si giocherà l'ennesimo DERBY D'ITALIA tra INTER e JUVE, con l'augurio che a vincere, possa essere SOLO E UNICAMENTE il SANO E BUON CALCIO.

                                                           Rüdiger Franz Gaetano Herberhold

giovedì 27 ottobre 2011

SPUNTI DI SPORT-SPECIALE LUCCA COMICS: TUTTI IN CAMPO CON LOTTI.

Prosegue il nostro miniciclo, in occasione della 45° edizione di LUCCA COMICS, dedicato ai cartoni (o meglio, gli anime) giapponesi più significativi legati al mondo dello sport.
Parliamo in questa puntata del GOLF, e lo facciamo tramite un anime che in Italia ha riscosso un buon successo, e che tutti ricordano sempre con molto affetto: TUTTI IN CAMPO CON LOTTI.

TUTTI IN CAMPO CON LOTTI.


L'anime giapponese TUTTI IN CAMPO CON LOTTI, realizzato nel 1984, costituito da 47 episodi, e diretto da HIROYOSHI MITSUNOBU, si ispira a un manga giapponese del 1969, realizzato da TETSUYA CHIBA, e intitolato ASHITA TENKI NI NAARE. In Italia TUTTI IN CAMPO con LOTTI va in onda per la prima volta su ITALIA 1 nel Luglio 1986 fino agli anni 90, repliche comprese, e poi nuovamente in replica su TEEN TELEVISION dal maggio 2004. 
 
TUTTI IN CAMPO CON LOTTI racconta la storia di Lotti, un adolescente giapponese dall'animo gentile e a tratti un po' ingenuo, ma purtroppo con una situazione familiare molto complessa, in quanto suo padre, un camionista, è morto in un incidente e sua madre, che gestisce un piccolo ristorante, fa molta fatica a provvedere ai fabbisogni quotidiani di Lotti e dei suoi tre fratelli minori. Lotti, che peraltro già svolge dei lavoretti part-time per portare a casa un po' di soldi, vorrebbe lasciare la scuola per dedicarsi interamente al lavoro e alla famiglia, ma sua madre non è per niente d'accordo, ed, anzi, insiste con il figlio affinchè egli possa continuare a studiare, in modo tale da potersi creare quanto prima una solida posizione.
Tra i vari lavoretti part-time di Lotti c'è anche il servire bibite calde e spuntini a ricchi manager e uomini d'azienda che la mattina presto si allenano nel locale palazzetto del golf prima di recarsi al lavoro. Un giorno il ragazzo, provocato da uno di questi manager, accetta una scommessa: riuscire a spedire la pallina a oltre centotrenta metri di distanza. Lotti ci prova, pur non avendo mai giocato a golf in vita sua, e sorprendentemente ci riesce, riuscendo così a battere questo manager molto presuntuoso. In seguito a questa vittoria un po' inaspettata, Lotti capisce che il suo vero destimo sia quello di diventare un giocatore di golf, e, grazie all'aiuto di un grande giocatore americano ritiratosi, alla sua determinazione e all'appoggio di amici e famiglia il ragazzo comincia la difficile strada per diventare un giocatore professionista che lo porterà a misurarsi con alcuni dei più grandi campioni del mondo e a partecipare persino agli US OPEN di golf!

A questo punto, guardiamoci insieme la sigla di TUTTI IN CAMPO CON LOTTI, cantata da MANUEL DE PEPPE, all'epoca uno dei componenti del gruppo dei BEE HIVE (per la precisione MATT), che allora riscuotevano un grosso successo, all'interno del telefilm KISS ME LICIA, ispirato all'omonimo anime.
Il 45 giri contenente la sigla ebbe un tal successo a tal punto che in una sola settimana vennero vendute addirittura 10.000 copie.


Dopo aver ascoltato la sigla, siamo così arrivati al termine anche di questa seconda puntata di questo miniciclo di puntate, dedicato ai 45 anni di LUCCA COMICS, e dedicato agli anime giapponesi legati allo sport. La prossima puntata, peraltro l'ultima, è dedicata (e non potrebbe essere altrimenti!) al calcio, e parleremo di un celeberrimo anime, legato peraltro a una bellissima iniziativa di solidarietà, che si svolgerà proprio a LUCCA COMICS, assolutamente da non perdere.

Rüdiger Franz Gaetano Herberhold

SPUNTI DI SPORT-SPECIALE LUCCA COMICS:MILA E SHIRO.

Cari amici,
come tutti saprete, da venerdì 28 Ottobre a martedì 1° Novembre, si svolgerà a LUCCA la 45° edizione del LUCCA COMICS AND GAMES, una delle più grandi manifestazioni nel nostro Paese per quanto riguarda i fumetti, i giochi, e anche tutto quello che riguarda l'universo cartoon (con particolare rilievo ai cartoni animati giapponesi).

Per questo motivo, inizia con questa puntata un miniciclo di 3 puntate che dedicheremo ai principali cartoni animati giapponesi (detti anche anime) che hanno avuto a che fare con lo sport.
Partiremo con la PALLAVOLO, per poi proseguire con il GOLF, per poi concludere infine con il CALCIO (in merito al quale vi presenterò una iniziativa veramente importante che si svolgerà a LUCCA nei prossimi giorni.)

Fatte le dovute introduzioni, iniziamo, dunque, a parlare dei principali anime che hanno avuto come soggetto principale la pallavolo. I più principali sono sicuramente stati MIMI E LA NAZIONALE DI PALLAVOLO, e MILA E SHIRO. Non c'è dubbio, però, che quest'ultimo, sia stato decisamente più popolare del primo, a tal punto che la KNACK, produttrice della prima serie, in occasione delle OLIMPIADI di PECHINO del 2008, ha realizzato un seguito.

MILA E SHIRO. DUE CUORI NELLA PALLAVOLO.


MILA E SHIRO.DUE CUORI NELLA PALLAVOLO approda per la prima volta in Italia nel 1986,e più precisamente su RETE 4. La serie, prodotta dalla KNACK, e costituita da 58 episodi (in formato 4:3), è tratta dal fumetto giapponese ATTACKER YOU (ideato da JUN MAKIMURA, e da SHIZOU KOIZUMI), che fece la sua comparsa, prima come manga nel 1984, e che poi, visto il grande successo del manga, è diventato nello stesso anno un cartone animato di grandissimo successo, pur se con delle differenze, a cominciare dalla trama, decisamente più complessa, rispetto al manga. Il titolo italiano della serie tende a far emergere la parte più sentimentale, come se tra i due protagonisti, MILA e SHIRO, ci fosse una storia d'amore. Storia d'amore che a dire la verità, è praticamente un elemento marginale nella serie. Escamotage commerciale, questo, utilizzato anche nelle successive edizioni francese e spagnola. Da rilevare inoltre, un particolare, fatto forzatamente comparire nella versione italiana, e che manca completamente nella versione originale giapponese. Nella versione italiana, MILA viene fatta passare come la cugina di MIMI AYUHARA, protagonista dell'anime MIMI E LA NAZIONALE DI PALLAVOLO, trasmesso in ITALIA qualche anno prima, e che rappresentava il primo anime giapponese sulla pallavolo. Niente di più falso. Si può evincere dalla versione originale giapponese, che in realtà questo legame familiare non esiste assolutamente. Non sarà però questa l'unica volta che avremo a che fare con questo escamotage, anche in questo caso di taglio prettamente commerciale. Anche quando parleremo di calcio, non mancheranno le sorprese.

Per quanto riguarda la trama di MILA E SHIRO. DUE CUORI NELLA PALLAVOLO, vi rimando alla trama completa, pubblicata su WIKIPEDIA e molto ben fatta, che potrete trovare qui

A questo punto, ascoltiamo la sigla di MILA E SHIRO. Chi non l'ha ascoltata da bambino, mentre guardava i cartoni animati?


MILA E SHIRO. IL SOGNO CONTINUA.
 


MILA E SHIRO-IL SOGNO CONTINUA rappresenta praticamente il seguito della prima serie del 1984, ed è stata realizzata, come la prima, dalla KNACK per celebrare le OLIMPIADI di PECHINO 2008.Da rilevare, per quanto riguarda la versione italiana, la riconferma dei doppiatori BARBARA DE BORTOLI nel ruolo di MILA, e di VITTORIO GUERRIERI, nel ruolo di SHIRO a distanza di più di 20 anni. Tutti gli altri personaggi storici, a coimnciare da NAMI e da KAORI, presentano voci diverse rispetto alla prima serie. Questa seconda serie è costituita da 52 episodi in formato 16:9.  

LA TRAMA.

La storia, si svolge in Cina, molti anni dopo le Olimpiadi di Seul, con cui si concludevano la prima serie. Dopo la retrocessione in A2, la squadra delle DRAGON LADIES di PECHINO rischia lo scioglimento. Ad intervenire entrano in scena tre stelle della pallavolo: Ming Yang (ex giocatrice della nazionale cinese) Nami Hayase e Shiro Takiki, quest'ultimo nei panni di allenatore.
La sig.ra Yang, alla ricerca di nuove atlete per vincere la sfida di riuscire a far tornare in serie A1 la società nell'arco di 2 anni, nota Glin Woo, una campionessa di kung fu, per le sue capacità atletiche. Ming si convince che con lei la squadra potrebbe rinascere e, dopo aver superato un provino, Glin entra a farne parte. Per rafforzare ulteriormente la squadra, Nami propone a Shiro di andare in Giappone a prendere Mila, che nel frattempo, grazie a duri e costanti allenamenti, è tornata in forma dopo essersi rotta il tendine d'Achille due anni prima, durante una partita con l'amica Kaori Takigawa, incidente che aveva messo fine alla sua carriera olimpica.
Yang, Glin e Shiro vanno a vedere il provino di Mila, al rientro dopo l'infortunio. Nonostante il provino sia eccellente, Mila non viene presa da nessuna squadra di SERIE A1: nessuna squadra vuole rischiare di prendere una giocatrice che si è fatta male al temdine d'Achille! Mila è con il morale a terra:ormai per lei il sogno di giocare a pallavolo si può considerare concluso. Mila sta per lasciare la pa,lestra, quando Kaori, in colpa per l'infortunio di Mila, riesce a convincere la Yang ad ingaggiare Mila nelle DRAGON LADIES, dove potrà ritrovare la stessa KAORI, e l'amica di sempre, NAMI. Le DRAGON LADIES, dopo un fase iniziale di studio, riece a vincere il campionato di A2, e quindi passano in SERIE A1. La stagione in A1, si rivela essere abbastanza complicata, ma anche in A1 alla fine le DRAGON LADIES riusciranno addirittura a vincere il titolo, e a qualificarsi per i MONDIALI per i CLUB, dove arriveranno addirittura a giocarsi la finale contro le HELL CATS del duo DAIMON-MITAMURA. Una partita decisivas per le DRAGON LADIES: da una parte, se perderanno, la YANG lascerà definitivamente la squadra e la pallavolo; dall'altra se vinceranno, le giocatrici, a cominciare da MILA, NAMI, per poi passare a GLIN pottrebbero venir convocate in nazionale per le OLIMPIADI di PECHINO. Diventa quindi decisiva la finale del MONDIALE per CLUB, contro le HELLCATS (episodi 51-52).E qui mi fermo con il racconto, per lasciarvi un po' di curiosità, per andare a vedere questi ultimi episodi, rintracciabili anche su YOU TUBE.
Da rilevare, rispetto alla prima serie, che, mentre nella prima serie MILA risultava essere il perosnaggio principale, e gli altri personaggi, sopratutto le compagne di squadra, quasi dei personaggi secondari, in questa nuova serie la trattazione risulta essere molto più centrale, e decisamente meno MILAcentrica, a tal punto che viene presentata la nuova squadra e le relative giocatrici in tutta la sua interezza.

Andiamo ora ad ascoltare la sigla. Lo anticipo già:chi è ormai abituato alla vecchia sigla, potrebbe essere deluso dalla sigla di questa seconda serie. 
 

Con la sigla di MILA E SHIRO-IL SOGNO CONTINUA si conclude questa prima puntata di questo mini ciclo in onore di LUCCA COMICS. Il prossimo appuntamento sarà dedicato al golf, con un altro celebre anime giapponese, assolutamente da non perdere.



Rüdiger Franz Gaetano Herberhold

lunedì 24 ottobre 2011

SPUNTI DI SPORT-CIAO, SUPER SIC!


Una grande tristezza. Questo lo stato d'animo che ha toccato ognuno di noi, alla notizia della scomparsa di MARCO SIMONCELLI, il giovane pilota del TEAM GRESINI, che oggi, a 24 anni, ha perso la vita dutrante il 2° giro del GP di MALESIA di MOTOGP. MARCO non era solo un grande campione, ma anche un giovanissimo ragazzo, amante delle MOTO, e pieno di vita.

Questa puntata di SPUNTI DI SPORT, oltre a capire cosa sia successo, vuole essere un modo per rendere omaggio a MARCO, raccontando la sua carriera, e di riviverne attraverso i filmati, le fasi più salienti.

I PRIMI PASSI IN CARRIERA E L'ARRIVO IN CLASSE 125.

Marco era nato a CATTOLICA il 20 Gennaio 1987, ma fin da piccolo viveva a CORIANO. A 7 anni MARCO iniziò a correre con le minimoto, e a 12 anni ottiene il titolo italiano in tale categoria.

In un libro in uscita proprio in questi giorni, MARCO, assieme ad altri assi del MOTOMONDIALE, aveva raccontato in un libro destinato per i più giovani, la sua esperienza con le minimoto. Queste le parole del SIC. “Devo ammetterlo: gli anni delle minimoto sono stati forse i più belli della mia carriera. Ora che sono in MOTO GP, mi rendo conto che era solo un gioco, ma a me sembrava davvero di correre in un Mondiale. Volevo vincere a tutti i costi. E, credetemi, l'impegno che ci mettevo è l,o stesso di adesso. Con le minimoto ho iniziato a 7 anni (prima andava solo con una motina da cross). Quando ho chiesto di provare, i miei non si sono opposti, se lo aspettavano:facevo finta di andare in moto anche in bici! Rispetto al Motomondiale, l'ambiente delle minimoto era familiare, con i papà a fare da meccanici. Eppure sentivo molto la competizione, e il mio più grande antagonista è stato ANDREA DOVIZIOSO. In compenso non sopportavo i piloti che si guardavano tanto indietro. Avete presente quelli che durante la gara si girano sempre? La mia strategia, invece, era dare gas e orecchie nella coppa, coè giù, senza mai voltarsi...”.

A 14 anni Marco partecipò al torneo HONDA NR, e al campionato italiano 125. Nel 2002 Marco si laureò campione europeo nelle 125, e lo stesso anno debuttò nel Motomondiale in un team satellite dell'APRILIA, in occasione del GP della REPUBBLICA CECA. Miglior risultato: un 13° posto in PORTOGALLO.
Nel 2003 MARCO corse l'intera stagione. Miglior risultato il quarto posto nel GP della Comunità Valenciana.
Nel 2004 corse per il team RAUCH BRAVO. Se purtroppo con l'asciutto la moto presenta diversi problemi, sul bagnato emergono le grandi doti del SIC, capace di portare la moto in POLE sul bagnato a BRNO, e ancor prima di ottenere la POLE e vittoria nel GP di JEREZ. Fu la prima vittoria del SIC nel MOTOMONDIALE.

Nel 2005, MARCO gareggiò per il team NOCABLE.IT RACE. Vinse ancora a JEREZ, ma vista la notevolealtezza, fatica ad adattarsi alla sua APRILIA RS 125 R. Concluse la stagione al 5° posto con 177 punti.

IL PASSAGGIO ALLA CLASSE 250.

Nel 2006 MARCO cambiò cilindrata, passando alla classe 250, e correndo per la GILERA. Conlcuse la stagione al 10° posto con miglior risultato il 6° posto in CINA.

Nel 2007 l'APRILIA affidò al SIC una moto non ufficiale presso il team METIS GILERA. Si tratta di una stagione avara di risultati, conclusa al 10° posto, con migliori risultati un 6° posto in FRANCIA e OLANDA.

Nel 2008 pur non avendo una moto ufficiale, SUPER SIC alla terza gara in PORTOGALLO riuscì a ottenere la sua prima pole in categoria. Al MUGELLO e CATALOGNA Marco ottenne le prime vittorie in categoria. Vediamo le immagini del podio del GP del MUGELLO.

Con una moto più evoluta, in GERMANIA, al SASCHSENRING, MARCO con la sua GILERA vince la gara con ben 10 secondi di vantaggio su MIKA KALLIO. Altre vittorie poi arrivarono a MOTEGI e a PHILIP ISLAND. Con il terzo posto di MOTEGI, MARCO si laureò il 19 Ottobre 2008, CAMPIONE del MONDO.

Nel 2009 decise di rimanere ugualmente in 250, nonostante la vittoria del Mondiale. Marco dovette saltare la gara inaugurale in QATAR causa infortunio. Dopo alcune gare interlocutorie, MARCO tornò a vincere in FRANCIA, con oltre 13 secondi di vantaggio sul secondo, lo spagnolo FAUBEL su HONDA. A quella vittoria seguiranno le vittorie in GERMANIA, REP.CECA, INDIANAPOLIS, PORTOGALLO e AUSTRALIA. Al GP di MALESIA MARCO arriva al fotofinish con BARBERA, dietro al giapponese AYOAMA, vincitore della gara e leader della classifica iridata. Per via del giro più veloce, la seconda piazza venne assegnata a BARBERA, e la terza a SIMONCELLI. Nella gara conclusiva, dopo esser stato a lungo in testa, MARCO cadde consegnando titolo mondiale a AYOAMA, e titolo di vicecampione a BARBERA.

IL PASSAGGIO IN MOTOGP.

Lo scorso anno Marco approdò in MOTO GP, al team GRESINI con una HONDA ufficiale. Miglior risultato quarto posto in Portogallo.
Arriviamo così a quest'anno, con un bilancio nettamente migliore, che purtroppo oggi è stato bloccato. Da rilevare le due POLE POSITION sia al GP della CATALOGNA, sia al GP D'OLANDA ad ASSEN. Nel GP della REP.CECA a BRNO, lo scorso 14 Agosto, MARCO ottenne il primo podio in MOTO GP. 

Nel GP di SAN MARINO a MISANO, MARCO fu protagonista di un duello assai com battuto per la quarta posizione assieme al pilota americano della YAMAHA, BEN SPIES, e al rivale di sempre, ANDREA DOVIZIOSO, su HONDA. Quarta posizione che MARCO riesce ad ottenere. Domenica scorsa, 16 Ottobre, MARCO arrivò secondo, ottenendo il suo miglior risultato in MOTO GP.
Vediamo l'ultimo podio, assieme al vincitore, CASEY STONER, e al terzo classificato, ANDREA DOVIZIOSO.


L'ULTIMA GARA.

Il sogno di MARCO era quindi di finire le altre gare della stagione regolarmente sul podio. La prima delle gare riamanenti era quella della MALESIA, sul circuito di SEPANG. C'èra grande attesa  per questa gara, come dimostrano le ultime parole che MARCO disse ai suoi tifosi dalla camera di albergo, pochissimi giorni fa. Parole che andiamo ad ascoltare, all'interno di un video in onore di MARCO,  pubblicato poche ore fa su YOU TUBE. 

 
Nelle prove ufficiali del GP della MALESIA, MARCO si classifica al 5° posto. Sulla griglia di partenza del GP della MALESIA a SEPANG, vediamo MARCO pubblicizzare a bordo della propria moto il proprio sito. Saranno le ultime immagini di MARCO SIMONCELLI in vita. 

 
La gara prende dunque il via, ma al secondo giro, ecco, quello che nessuno di noi si sarebbe mai immaginato. Marco scivola dalla sua HONDA in curva, ma resta attaccato alla sua moto, che improvvisamente rientra in pista. La moto viene colpita in pieno da COLIN EDWARDS, e marginalmente anche dalla DUCATI di VALENTINO ROSSI. Nell'impatto, purtroppo il SIC perde il casco. Il pilota resta a terra esamine. Il pilota viene soccorso prontamente, ma purtroppo non c'è nulla da fare. Simoncelli ha traumi al torace, alla testa e al collo (i medici rilevano un segno di gomma) ed è in arresto cardiaco. I medici tentano l'impossibile rianimandolo per 45 lunghissimi minuti, la corsa viene prima sospesa e poi cancellata. Valentino Rossi, coinvolto con Edwards, non trattiene le lacrime e cerca di ricostruire la dinamica dell'incidente. Alle 10:56, il dramma diventa realtà: MARCO non ce l'ha fatta.

PARLANO I MEDICI.

Poco dopo la notizia della scomparsa di MARCO, ITALIA 1 prova a intervistare il medico di corsa, MARCO RUSSO, della clinica MOBILE, che, visibilmente commosso, prova a spiegare la situazione. "Marco Simoncelli è incappato in un incidente che non era possibile evitare. È scivolato e non si può dare la colpa a nessuna norma di sicurezza, non c'era niente che si potesse evitare, è stato tanto sfortunato.Gli è passata una ruota sopra il collo - continua il medico -. È molto, molto difficile proteggere quella parte del collo. Devi poterlo muovere, e proteggerlo in maniera efficace è estremamente difficile. Simoncelli è arrivato già in arresto cardiocircolatorio, con un vistoso segno di una ruota sul collo. Abbiamo cercato di rianimarlo ma non ce l'ha fatta».

LA POSIZIONE DELLA DIREZIONE GARA.

In una conferenza stampa, organizzata appositamente, la direzione gara ha cercato di spiegare cosa possa esserer successo. Questo quanto dichiarato dal responsabile medico, Dr. CLAUDIO MACCHIAGODENA. "Sono davvero scosso e triste all'idea di essere qui per parlare della morte di Marco Simoncelli, un amico. È rimasto coinvolto in un brutto incidente durante la gara, è stato investito dagli altri piloti, ha subito un grave trauma alla testa, al collo e al torace". "Quando il nostro staff medico l'ha raggiunto era privo di conoscenza - ha aggiunto -. In ambulanza hanno cominciato il CPR (rianimazione cardiaca polmonare n.d.r.), e una volta arrivato al Centro Medico, grazie all'aiuto di dottori locali e della Clinica Mobile, è stato intubato ed è stato così possibile rimuovere parte del sangue presente nel torace. Il CPR è stato applicato per 45 minuti con l'obiettivo di aiutarlo il più a lungo possibile. Sfortunatamente ogni tentativo è risultato vano e alle 16:56 (ora locale) abbiamo dovuto ufficialmente dichiarare la sua morte". Paul Butler, membro della Direzione di Gara ha poi risposto ad una domanda riguardante la perdita del casco di Simoncelli durante lo schianto dicendo: "Se riuscirò a dare una risposta, lo farò in un'altra occasione. Le conseguenze e le circostanze che riguardano l'incidente saranno oggetto di studi approfonditi".

I PRECEDENTI.

Diversi incidenti sono capitati nella storia della MOTO GP, qui riassunti. In mezzo a tutti i vari incidenti mortali, un unico incidente con esito positivo. Nel 1983 il campioine mondiale delle 500, FRANCO UNCINI, viene centrato in pieno nel GP di OLANDA, dal pilota olandese WAYNE GARDNER. Vediamo le immagini di quell'incidente.


Le immagini sono veramente drammatiche, si teme il peggio per il campione del mondo, anche vista la perdita del casco, cosa avvenuta oggi anche nell'incidente mortale che ha visto protagonista MARCO. Invece, fortunatamente UNCINI è ancora vivo, e, dopo 24 ore di come, si risveglia. Smetterà di correre dopo quella gara, ma resterà in ottica MOTOMONDIALE, diventando il responsabile della COMMISSIONE SICUREZZA.

I MESSAGGI DI CORDOGLIO.

Tantissimi i messaggi di cordoglio che arrivano alla notizia della scomparsa di MARCO SIMONCELLI.

CARLO PERNAT, IL MANAGER DI MARCO. Intervistato dal TG1 delle 13:30, il manager di MARCO, CARLO PERNAT, ha voluto così ricordare MARCO. "Era un ragazzo di altri tempi, un ragazzo con dei valori che gli ha dato la famiglia, il papà, la mamma, con la sua fidanzatina. Un giovane senza avere tanti altri grilli per la testa, un ragazzo con tanti sogni e ambizioni e tanta amicizia per tutti. Le partite di scopone, i nostri viaggi in America, la voglia di arrivare - continua Pernat - era tutta in lui, era veramente dentro di lui, c'era questa voglia di successo perchè sapeva di poterlo avere. C'era arrivato con tante difficoltà ma c'era arrivato grazie alla sua famiglia, onestamente grazie a suo padre, grazie a sua madre che l'avevano anche, secondo me, tenuto sotto una campana di vetro. Ripeto, un ragazzo di altri tempi, simpatico, non c'era una persona che non salutava, forse lo attaccavano anche un pò troppo, non diceva mai di no ad un autografo e se era anche arrabbiato lo faceva lo stesso. Questo tanto per far capire chi era Marco Simoncelli. D'altronde, è uno sport pericoloso - conclude - anche se queste cose non dovrebbero succedere, ma il mondo è questo. Ce lo ricorderemo sempre come un futuro campione del mondo".

COMUNICATO DUCATI. "La Ducati, il team e i suoi piloti si uniscono al dolore che oggi ha colpito tutta la MotoGP e si stringono intorno alla famiglia, agli amici e al team di Marco Simoncelli che ha perso la vita in un incidente fatale durante il Gran Premio della Malesia". È quanto afferma, in una nota, la casa di Borgo Panigale. "Ricorderemo sempre Marco per il suo sorriso, la sua disponibilità, il suo grande cuore e per le emozioni che ci ha fatto vivere in questi anni. Era uno di noi" conclude la Ducati.

MATTIA PASINI. "Non riesco a descrivere questo momento - scrive Pasini su Facebook - con te credo sia rimasto un pezzo di me,un pezzo di vita, un pezzo di cuore. Tutte le nostre avventure, battaglie sin da quando eravamo bimbi, bimbi con un sogno. Bè,oggi mi domando se ne vale ancora la pena".

GIACOMO AGOSTINI. "È sempre dura quando succedono queste cose, non hai parole, ti chiudi in te stesso pensando a un ragazzo giovane che ha perso la vita amando il suo sport che purtroppo sappiamo essere pericoloso. È stato trascinato all'interno della pista dalla sua moto - dice ancora il pluricampione del mondo - e quelli che arrivavano da dietro non hanno potuto evitarlo". Secondo Agostini, "la gomma ha una colpa ma siamo anche noi piloti che vogliamo che la gomma duri dall'inizio alla fine senza calare di prestazione e spingiamo i tecnici a fare delle gomme che durino fino alla fine. Sarebbe più giusto fare come ai miei tempi, quando la gomma si degradava e si andava più piano fino ad arrivare al traguardo tutti nelle stesse condizioni. Marco era ancora un bambino, una persona piacevole che mi aveva promesso di venirmi a trovare a Bergamo in inverno. La sua fidanzata è di quella zona e lo aspettavo con ansia".

JORGE LORENZO. "In un giorno così non so proprio cosa dire, non ci riesco: solo che ci mancherà tanto. Marco, riposa in pace".

CASEY STONER. "Appena ho visto i filmati dell'incidente dentro di me sono stato malissimo. Ogni volta che il casco vola via è sempre un gran brutto segno" .

ANDREA DOVIZIOSO. "Di fronte a queste situazioni, le parole non servono. Penso alla famiglia di Marco e tutte le persone a lui vicine, in particolare il papà e la mamma. Anch'io sono padre, ho una figlia e quello che è successo penso sia la cosa più dura. Ho rivisto le immagini della caduta - dice ancora Dovizioso - e quello che è successo mi destabilizza. Provo a rivivere quello che si prova quando si spinge forte in gara e la tragedia è dietro l'angolo. Sono molto rattristato per la perdita di Marco. Era un pilota forte, ha sempre spinto tanto". "Corriamo insieme da quando siamo bambini - dice ancora il pilota della casa giapponese -. L'ho sempre visto dare il massimo, l'ho visto cadere tante volte senza farsi male, quasi fosse invulnerabile. Assistere a un incidente come quello di oggi mi lascia esterrefatto, mi sembra impossibile".

MAX BIAGGI. "L'ho avuto compagno di squadra per una sola gara e oggi tutto questo è surreale.Siamo tutti sconvolti per questa grande mancanza, non solo il mondo dello sport.Non ci sono parole adatte in queste circostanze, preferisco il silenzio anche se è doveroso ricordarlo. Il mio pensiero va ai suoi familiari. Un grande saluto a Marco".

NICKY HAYDEN. "È una bruttissima giornata per tutti noi, Marco l'ho visto cadere, con la sua moto che andava verso l'interno e le altre che lo colpivano. All'uscita di una curva gli è scappato il treno posteriore - dice ancora un Hayden visibilmente scosso - e probabilmente ha cercato di controbilanciare la moto e non ce l'ha fatta. Quando si è uno sopra l'altro c'è poco da fare". "Sento un dolore molto forte: in pista siamo tutti fratelli e facciamo parte della stessa famiglia. Marco ci mancherà tantissimo, era un ragazzo molto simpatico ed ora non so cos'altro dire, solo che possa riposare in pace. Sono vicino alla sua famiglia: in momento come questo bisogna esser forti".

GIANNI PETRUCCI. "Oggi è uno dei giorni più tristi della mia presidenza. La tragica scomparsa di Marco Simoncelli mi ha profondamente turbato e sconvolto. La vita è sacra e non si può morire a 24 anni per una gara - parole del presidente del Coni, Gianni Petrucci -. Ho sperato fino all'ultimo che Marco potesse farcela. Ho visto il dolore e l'angoscia del padre che era lì al suo fianco. In quei momenti mi sono venute in mente le immagini di quando nel 2008 premiammo Marco al Coni con il Collare d'Oro e poi quando l'ho visto il mese scorso al Quirinale in occasione dell'apertura dell'anno scolastico: era un ragazzo solare, entusiasta, con una grande vitalità. Ci stringiamo attorno alla sua famiglia piangendo la morte di un campione. Una morte inconcepibile che ha lasciato attonito tutto lo sport italiano. E per questo ho deciso che fossero tutti gli sport oggi ad onorarlo con un minuto di raccoglimento". 

STEFANO DOMENICALI. "In questi momenti è difficile esprimere con le parole il dolore per la scomparsa di un ragazzo solare com'era Marco - ha detto Stefano Domenicali che conosceva personalmente il pilota -. Eventi come questo e quello di Dan Wheldon ci ricordano sempre come tutti i piloti che si cimentano nel motorismo sportivo siano sempre esposti al rischio. Non bisogna mai abbassare la guardia ma dobbiamo sempre essere consapevoli che contro la fatalità non si può nulla. Ora i pensieri miei e di tutti gli uomini e le donne della Ferrari e dell'Autodromo del Mugello vanno alla famiglia di Marco, ai suoi amici e alla sua squadra. Sono veramente molto vicino a Fausto Gresini, un caro amico della mia città, Imola, che sta vivendo un momento particolarmente drammatico".

MONTEZEMOLO.  "Sono molto triste per la morte di Marco Simoncelli" ha dichiarato a www.ferrari.com il presidente della Ferrari Luca di Montezemolo. "Mi aveva molto impressionato per la velocità, il talento e la grinta che aveva dimostrato quest'anno - ha detto ancora Montezemolo - per queste qualità mi ricordava Gilles Villeneuve ma il destino ha voluto accomunarli in un una maniera così tragica. A nome di tutta la Ferrari voglio esprimere alla famiglia di Marco tutto il nostro cordoglio".


ZANARDI. "Sono molto vicino alla sua famiglia e ai suoi amici. Mi hanno informato dopo il traguardo, e sono rimasto senza parole. Ho avuto modo di conoscere Marco: era un ragazzo simpaticissimo e con una grande vitalità. Nella vita dobbiamo imparare a non dare nulla per scontato, la sua scelta di correre era dettata dalla passione. Purtroppo lo sport come la vita di tutti i giorni talvolta ci riserva dei momenti difficili”.

VALENTINO ROSSI. In serata sono poi arrivate tramite TWITTER, le dichiarazioni di VALENTINO ROSSI, suo grande amico, e purtroppo coinvolto dalla sorte nell'incidente che è costato la vita a SIMONCELLI. «Il Sic per me era come un fratello minore - scrive Valentino sul social network - tanto duro in pista come dolce nella vita. Ancora non posso crederci, mi mancherà un sacco».

MARCO DENTRO OGNUNO DI NOI.

Marco, dunque, purtroppo, non ce l'ha fatta. Il mototocilcismo italiano e tutto il motomondiale perde un grandissimo pilota, ma non solo. Come ho detto fin da questa mattina, c'è chi ha perso di più. Noi appassionati abbiamo perso un grande pilota, ma la famiglia di MARCO ha perso un figlio di 24 anni. Per cui vorrei potesse da queste colonne un abbraccio veramente forte per la famiglia di MARCO,che sta attraversando questo momento così difficile.

Ciao Marco, ciao SuperSic: sarai sempre nel cuore di tutti noi!

Rüdiger Franz Gaetano Herberhold

sabato 22 ottobre 2011

SPUNTI DI SPORT-IL SOLITO BALOTELLI.


Il vero Balotelli. Con queste parole l'attaccante azzurro MARIO BALOTELLI si era definito, ieri mattina nella conferenza stampa alla vigilia del derby di MANCHESTER. Il campione del MANCHESTER CITY aveva infatti dichiarato “Il vero Balotelli è quello che state vedndo quest'anno. La scorsa stagione ho avuto problemi fisici. Ho cambiato anche vita. Trascorro la maggior parte del tempo a casa, con la mia famiglia, mio fratello e la mia fidanzata. Devo molto a Mancini. Quando nessuni in Europa credeva più in me, mi ha dato fiducia. Voglio fare qualcosa d'importante per ripagare la sua stima”.

A quelle parole Manicini aveva così risposto Bisogna tenersi stretto un Balotelli così, anche se bisogna fare attenzione, perchè non si sa mai...”. Sembrava una battuta la seconda parte di questa dichiarazione di MANCINI. In questi mesi BALOTELLI aveva seriamente dato l'impressione di essere cambiato, di essere diventato finalmente un ragazzo veramente molto serio e maturo.
E invece... invece succede quello che non ti saresti mai immaginato. Intorno alle venti di questa sera, tramite agenzia ANSA apprendiamo che la scorsa notte i vigili del fuoco sono dovuti intervenire per spegnere un principio di incendio nella abitazione di BALOTELLI a Mottram St Andrew, in una zona residenziale alla periferia di Manchester. Ma la cosa più incredibile viene ora. Secondo l'edizione on line del GUARDIAN, l'incidente che avrebbe poi portato all'incendio sarebbe dovuto a un'imprudenza dello stesso Balotelli, che ieri sera si sarebbe messo a giocare in casa con materiale pirotecnico (!!!), ed è stato confermato anche dalla polizia, che è subito intervenuta sul posto insieme a due squadre di vigili del fuoco. Il principio di incendio si sarebbe sviluppato dal bagno.

Parlando con alcuni compagni di squadra oggi, Mario avrebbe rivelato che a causare l'incendio sarebbe stato lui assieme ad alcuni amici, presenti in casa al momento dell'incendio. Secondo, infatti , la prima ricostruzione, Mario e i suoi amici si sarebbero messi a lanciare fuochi d'artificio dalla finestra del bagno, ma a un certo punto gli asciugamani hanno improvvisamente preso fuoco e l'incendio si è rapidamente esteso al resto della casa. Il giocatore del Manch. City, all'arrivo dei vigili del fuoco, non voleva allontanarsi dalla sua abitazione, tanto che ad un certo punto sarebbe corso di nuovo all'interno per salvare dei soldi e una valigia. La polizia ha aperto un'indagine per fare luce sull'accaduto. Accaduto che certamente rischia di aprire nuovi interrogativi sulla effettiva maturazione di BALOTELLI, così ben sottolineata ieri da MANCINI, e che fino a ieri rappresentava indubbiamente più di una certezza. Una certezza che potrà essere nuovamente e tranquillamente raggiunta, a meno di ulteriori colpi di testa, di cui, con tutta l'onesta, ci siamo tutti un po' stancati.

Rüdiger Franz Gaetano Herberhold

giovedì 20 ottobre 2011

SPUNTI DI SPORT-CGC VIAREGGIO A CACCIA DEL BIS IN CAMPIONATO.


Un derby in salsa toscana. Come nel calcio, quando, prima che venisse rinviata la 1° giornata, era previsto come gara inaugurale il derby tra SIENA e FIORENTINA, a inaugurare questa sera il campionato di hockey su pista, giunto alla sua 89° edizione, sarà un derby tra due squadre toscane.

Da una parte il PRATO padrone di casa, che torna in SERIE A, dopo esser stato ripescato in seguito all’esclusione del VERCELLI, e alla rinuncia del PORDENONE; dall’altra i campioni d’Italia del CGC VIAREGGIO, che puntano al bis in campionato, dopo la vittoria in finale scudetto contro VALDAGNO.

C’è grande attesa per la partenza di questo campionato, anticipata a questa sera in seguito alla indisponibilità dell’impianto del PRATO per sabato sera, giorno in cui inizialmente si sarebbe dovuta svolgere la gara odierna. Da una parte c’è grande curiosità per il CGC VIAREGGIO, autentico mattatore della scorsa stagione, dopo le vittorie di scudetto e COPPA ITALIA. Dall’altra parte, non si può non fare i conti con il VALDAGNO di GAETANO MAROZIN, rinnovato nei suoi ranghi, con il LODI, visto da molti come outsider per la stagione entrante, con il BASSANO 54, alle prese con il debutto della nuova dirigenza, per non parlare poi, soprattutto con prospettive play off, di FOLLONICA , GIOVINAZZO e FORTE DEI MARMI.

Sperando, quindi, di farvi cosa gradita, facciamo un po’ il punto della situazione, a poche ore dall’inizio del campionato, delle 14 squadre facenti parte il campionato di SERIE A.

CGC VIAREGGIO. C’è grande euforia in città, dopo la vittoria di SCUDETTO e COPPA ITALIA. Da un punto di vista tecnico, purtroppo, in queste primissime fasi di stagione si sono fatte sentire le scorie del mondiale argentino, affrontato dalla nazionale azzurra, guidata dallo stesso allenatore del CGC,MASSIMO MARIOTTI, e costituita dalla stessa ossatura tecnica del CGC VIAREGGIO, giocatori compresi. Gli Azzurri, infatti, hanno affrontato un girone veramente molto complesso (andando ad affrontare persino i padroni di casa dell’ARGENTINA), in seguito al 7° posto ottenuto due anni fa. Se da una parte gli Azzurri si sono poi classificati al 5° posto, riuscendo ad ottenere un ottimo risultato, d’altra parte, c’era grande timore alla vigilia dell’inizio della stagione, che la squadra bianconera, almeno in una primissima fase, potesse pagare la preparazione del mondiale argentino. Fatti che purtroppo, almeno in questa fase, sembrerebbero esser stati confermati. Il CGC VIAREGGIO, infatti, ha perso sia la finale di SUPERCOPPA ITALIANA, al PALABARSACCHI di VIAREGGIO, perdendo per 6-5 contro il VALDAGNO, sia la gara decisiva per la qualificazione alla finale di COPPA ITALIA, perdendo per 2-1 contro il BASSANO.
Per questo c’è grande attesa per il campionato che parte questa sera, anche per poter dimenticare in fretta le due battute d’arresto di inizio stagione. MARIOTTI deve però fare i conti con l’infermeria: nello scorso fine settimana, per preparare la fase finale della COPPA ITALIA, si sono infortunati i fratelli ALESSANDRO e MIRCO BERTOLUCCI (recuperati per questa sera). Partita a rischio per capitan PALAGI, infortunatosi in uno degli ultimi allenamenti.
Una cosa, comunque, è certa: appena il CGC VIAREGGIO avrà smaltito le scorie della preparazione argentina, potrà sicuramente competere per il campionato, vista la grande qualità della sua rosa, riconfermata in buona parte (dal portiere LEONARDO BAROZZI, decisivo nella marcia trionfale dei bianconeri in campionato, ai fratelli BERTOLUCCI, da ENRICO MARIOTTI, ad ALBERTO ORLANDI, da DAVIDE MOTARAN al capitano, NICOLA PALAGI), fedele al motto “Squadra che vince non si cambia”, e ulteriormente rinforzata dall’arrivo di EMANUEL GARCIA dalle fila del PORTO, in cui la scorsa stagione ha segnato ben 30 reti in campionato, 8 in eurolega, e 5 nelle altre coppe. Una formazione, quella dei CAMPIONI D’ITALIA allenata da MARIOTTI, che prevede sicuramente spettacolo. Sia in campionato, sia in EUROLEGA.

VALDAGNO. I vice campioni d’Italia, riconfermato in panchina l’allenatore GAETANO MAROZIN, presentano una fascia ancora di primissima fascia. Ai confermatissimi OVIEDO, RIGO, NICOLIA, TATARANNI e RANDON, vanno aggiunte delle new entry quali GNATA, COCCO, NICOLETTI e DE ORO, provenienti dal BREGANZE, che tanto aveva fatto bene la scorsa stagione, e il giovane ROSSI che sicuramente non faranno rimpiangere i partenti.

LODI. Da più parti viene ritenuta l’outsider del campionato, come dimostra la qualificazione alla finale di COPPA ITALIA, dove affronterà il BASSANO. Minimi cambi in squadra (MARZELLA in panchina, e in attacco, direttamente dal VALDAGNO, è arrivato ANTEZZA), ma il resto della squadra, tra cui spiccano i nomi di MOTARAN, LOSI, FESTA, e gli argentini MONTIGEL, PLATERO e ARIEL ROMERO, riconfermatissimi, promette battaglia.

BASSANO 54. Altra squadra che potrebbe riservare sorprese, come dimostra la conquista della finale della COPPA ITALIA, dopo aver battuto in trasferta, al PALABARSACCHI, i campioni uscenti del CGC VIAREGGIO. Se è vero che la nuova dirigenza ha annunciato rinforzi in ottica prossima stagione, la formazione allenata da GIUDICE, è altrettanto vero che l’unico acquisto è rappresentato dal ritorno di PANIZZA da VALDAGNO. Per il resto, riconfermata la rosa della scorsa stagione, da CUNEGATTI, all’inglese TAYLOR, dagli emergenti ZEN e PERIPOLLI agli argentini NICOLAS e AMBROSIO.

BREGANZE. Dopo aver piacevolmente sorpreso la scorsa stagione, la squadra di COGO si candida chiaramente a un posto nei playoff. Se è vero che la squadra ha subito numerose partenza, è altrettanto vero che i nuovi arrivati non sono destinati a far rimpiangere i giocatori ceduti. Sono arrivati i portieri CAVEDON e BONATTO, TRAVASINO dal VALDAGNO in difesa, e poi in avanti gli argentini JOSE GARCIA e ROMERO. A questo bisogna aggiungere tanti giovani veramente molto promettenti, quali GHIRARELLO, DAL SANTO e sicuramente CAMPORESE dal ROLLER BASSANO, che promettono veramente battaglia.

FOLLONICA. Squadra praticamente rifondata, dopo la scorsa stagione veramente deludente. Partito VELAZQUEZ, ad allenare la squadra, l’allenatore-giocatore POLVERINI. La squadra può puntare tranquillamente ai playoff, visti alcuni giovani interessanti, quale il portiere MENICHETTI, e la presenza in squadra di giocatori quali gli spagnoli ORTIZ e SAAVEDRA, e i fratelli PAGNINI.

GIOVINAZZO. Obiettivo play off anche per il rinnovato GIOVINAZZO di mister CARICATO. Se da una parte è stato riconfermato il capocannoniere della scorsa stagione, DARIO GIMENEZ, dall’altra sono arrivati diversi nuovi acquisti, tra i quali l’argentino GRIMALT in porta, il difensori ZABALA, e gli attaccanti ILLUZZI e PISCITELLI.

FORTE DEI MARMI. Obiettivo playoff anche per la formazione di ROBERTO CRUDELI, impegnata quest’anno anche in Europa anche in COPPA CERS. Buone finora le impressioni fornite dalla squadra in COPPA ITALIA. Si prospetta però un debutto assai complicato sabato sera contro il FOLLONICA.

SARZANA. Riconfermato l’ex allenatore del CGC VIAREGGIO, MAURO CINQUINI, la squadra riprova nuovamente a scalare i playoff con una squadra costituita, tra gli altri, dal neo duo difensivo FONTANA-CINQUINI, già ben affiatato, fino ai riconfermati ACHILLI, STERPINI, e STURLA.

PRATO. L’obiettivo del PRATO, ripesacato dopo l’esclusione del VERCELLI, e il rifiuto del PORDENONE, è la salvezza. Riconfermati CHEMELLO, DAL ZOTTO e AMATO, sono arrivati gli argentini FABRIGA e SOLERA e il cileno CARMONA.

MOLFETTA. Il MOLFETTA sta attraversando un duro momento, da un punto di vista economico, Difficile, in questa fase, fare un pronostico. Indubbiamente, se venissero confermati gli acquisti dell’ex giocatore del CGC VIAREGGIO, SQUEO, dei portieri PICCA e ORTEGA, riconfermati TAMBORINDEGUI e FERNANDEZ, la squadra è destinata a riservare numerose sorprese in positivo in campionato.

SEREGNO. Momento difficile, da un punto di vista economico,anche in casa SEREGNO. Nonostante questo, però, sono comunque arrivati PUZZELLA dal MOLFETTA, e dal ROLLER BASSANO, i due argentini ROCA e VICTOR BERTRAM, oltre che a BATTAGLIA.

TRISSINO. Obiettivo salvezza per la neo promossa, guidata anche in questa stagione da mister CHIARELLO. La squadra, confermato CAMPAGNOLO, ha acquistato i portieri VALLORTIGARA, e DAL MONTE; lo spagnolo PALLARES e PIROLI.

MATERA. Confermato mister BARBANO, la neo promossa MATERA punta alla salvezza, e per far ciò, anziché rivoluzionare la squadra, ha confermato l’ossatura della squadra promossa in SERIE A al termine della scorsa stagione confermando i giocatori già presenti in rosa e aggiungendo gli argentini MALDONADO e MARTINEZ.

Un campionato, quello di hockey su pista che prende il via stasera, sempre pieno di sorprese, e che non mancherà anche quest'anno di far emozionare i tifosi sugli spalti.

Rüdiger Franz Gaetano Herberhold

domenica 16 ottobre 2011

SPUNTI DI SPORT-AMARCORD LAZIO-ROMA 2000-2010.


Con questa puntata si conclude il nostro viaggio che ci ha portato alla scoperta dei DERBY della CAPITALE. Siamo partiti dal 1929, siamo ormai giunti al 2000, anno della vittoria dello scudetto della LAZIO.

La stagione 2000/2001 vede la vittoria del campionato da parte della ROMA di FABIO CAPELLO. Dall'altra parte una LAZIO in difficoltà, dopo le voci che vedono il suo coach, ERIKSSON, sempre più vicino alla nazionale inglese.Questa sensazione di difficoltà emerge anche nel derby disputato il 17 Dicembre 2000, che la LAZIO perde per 1-0, a causa dell'autogoal realizzato al 70° da PAOLO NEGRO.Vediamo le immagini della partita.

LAZIO-ROMA 0-1 1° PARTE. 


LAZIO-ROMA 0-1 2° PARTE.


La LAZIO a inizio 2001 esonererà ERIKSSON, sostituendolo con DINO ZOFF. Con ZOFF la LAZIO partirà alla volta di una rincorsa che porterà poi la squadra biancoceleste a chiudere al terzo posto.

Stagione 2001/2002. Il 10 Marzo 2002 si gioca il derby LAZIO-ROMA. Un derby che si trasforma in una vera e propria debacle per i biancocelesti, allenati da ALBERTO ZACCHERONI. La ROMA, campione d'ITALIA uscente, allenata da FABIO CAPELLO, batte in trasferta i biancocelesti adirittura per 5-1! La ROMA infatti dilaga nel primo tempo grazie a una quaterna di VINCENZO MONTELLA, segnata al 13°, 30°, 37°, e 64°. In mezzo ai goal di MONTELLA il goal della LAZIO, al 53° di STANKOVIC, e poi al 72°, il goal di TOTTI per il definitivo 5-1 romanista. Vediamo le immagini di quella partita.


Stagione 2002/2003. Il 27 Ottobre 2002 si gioca il derby LAZIO-ROMA. Nelle fila della LAZIO bisogna sotttolineare il debutto in panchina di ROBERTO MANCINI, che torna alla LAZIO come allenatore, dopo gli anni vissuti in biancoceleste da giocatore. La gara si rivela molto combattuta, e finisce sul punteggio di 2-2. LAZIO in vantaggio al 51° con FIORE, pareggio della ROMA al 57° con DELVECCHIO. Giallorossi che poi al 66° passano in vantaggio con BATISTUTA, ma che poi al 75° devono subire il goal del definitivo pareggio ad opera della LAZIO, con DEJAN STANKOVIC. Vediamo le immagini di questa partita.


Stagione 2003/2004. Il 21Aprile 2004 LAZIO e ROMA pareggiano per 1-1. LAZIO in vantaggio al 40° CORRADI, pareggia la ROMA al 61° con TOTTI su calcio di rigore. La gara a dire il vero si sarebbe dovuta giocare il 21 Marzo 2004, cosa che effettivamente avvenne il primo tempo, ma che venne poi sospesa, sul punteggio di 0-0, a causa di un episodio mai chiarito. Alcuni tifosi della ROMA, infatti, scavalcarono la vetrata che li divideva dal campo, chiedendo al capitano giallorosso di sospendere la partita. Alcune notizie, diffuse poi anche dall'altoparlante dello stadio, davano durante i tafferugli che avevano preceduto l'inizio della partita, parlavano dell'uccisione di un ragazzino, investito dalla camionetta della Polizia. Notizia successivamente smentita da parte della polizia. Dopo 25 minuti di spspensione, l'arbitro, ROSETTI di TORINO, consultato il presidente della LEGA CALCIO, ADRIANO GALLIANI, decidono di rinviare il derby al 21 Aprile. Da rilevare che poi il giorno successivo la Polizia procederà all'arresto di diversi ultras di ROMA e LAZIO, autori dei disordini successi prima della partita. 

Stagione 2004/2005. Il 6 Gennaio 2005 la LAZIO, affidata a PAPADOPULO, dopo la breve gestione CASO, batte la ROMA per 3-1. LAZIO in vantaggio al 29° con DI CANIO, pareggio della ROMA, nel frattempo allenata da DELNERI, al 68° con CASSANO. Biancocelsti che tornano in vantaggio al 74° con CESAR, e che trovano il goal del definitivo 3-1 all'85° con TOMMASO ROCCHI.



Stagione 2005/2006. Cambi di panchina su entrambe le squadre. Sulla panchina biancoceleste si siede DELIO ROSSI, su quella giallorossa LUCIANO SPALLETTI. Il 26 Febbraio 2006 la ROMA batte la LAZIO per 2-0. ROMA in vantaggio al 31° con TADDEI, che poi nella ripresa raddoppia al 63° con AQUILANI. Vediamo in due parti le immagini più salienti della gara.

LAZIO-ROMA 0-2 1° PARTE. 


LAZIO-ROMA 0-2 2° PARTE.


Stagione 2006/2007. Il 10 dicembre 2006 la LAZIO batte per 3-0 la ROMA. LAZIO in vantaggio al 44° con LEDESMA, raddoppio biancoceleste al 52° con ODDO su calcio di rigore. Terzo goal biancoceleste al 73° con MUTARELLI.


Stagione 2007/2008. Il 19 Marzo 2008 la LAZIO batte la ROMA per 3-2 al termine di una gara veramente combattuta. ROMA in vantaggio al 31° con TADDEI, pareggio laziale al 44° con PANDEV. Nella ripresa LAZIO in vantaggio al 57° con ROCCHI su calcio di rigore, pareggio della ROMA al 62° con PERROTTA. Al 92° goal vittoria della LAZIO con BEHRAMI.


Stagione 2008/2009. L'11 Aprile 2009 la LAZIO batte la ROMA per 4-2. Micidiale unodue della LAZIO, che al 2° passa in vantaggio con PANDEV, e al 3° va subito al raddoppio con ZARATE. Al 9° goal della ROMA con MEXES. Nella ripresa terzo goal laziale al 58° con LICHTSTEINER. All'81° la ROMA segna il secondo goal con DE ROSSI.  All'84° il quarto goal della LAZIO con KOLAROV. LAZIO batte dunque ROMA per 4-2, in quella che fino a ora rappresenta l'ultima vittoria della LAZIO nel derby della CAPITALE.


Stagione 2009/2010. Il 18 Aprile 2010, la LAZIO, guidati da EDY REJA, perde in casa, contro la ROMA, guidata da CLAUDIO RANIERI. 2-1 il risultato finale. LAZIO in vantaggio al 15° con ROCCHI, pareggio della ROMA al 54° con VUCINIC, su calcio di rigore, autore anche del goal al 64° che fissa il punteggio finale sul 2-1 per la squadra giallorossa.

Stagione 2010/2011. Il 7 novembre 2010 la LAZIO perde in casa contro la ROMA per 2-0. ROMA in vantaggio al 52° su calcio di rigore con BORRIELLO, raddoppio all'85° con VUCINIC, sempre su calcio di rigore.


Con la vittoria della ROMA nel derby giocato lo scorso campionato, siamo ormai arrivati al termine del nostro viaggio attraverso la storia dei derby della CAPITALE, e più precisamente, dei LAZIO-ROMA. Questa sera, dunque, a partire dalle ore 20:45, si giocherà l'ennesimo derby tra LAZIO e ROMA. L'augurio, veramente sincero e sentito, è che, indipendentemente da chi questa sera possa vincere, è quello di poter assistere a una partita di SANO e BUON CALCIO. Cosa di cui, dopo i violenti scontri che ieri hanno invaso proprio la città di ROMA, legati al difficile periodo economico che un pò tutto il mondo sta affrontando, abbiamo seriamente bisogno.

                                                                Rüdiger Franz Gaetano Herberhold