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sabato 29 giugno 2013

SPUNTI DI SPORT-GLI OCCHI DI UN BAMBINO.



Cari amici,
si dice sempre che gli occhi dei bambini siano in grado di vedere o trasmettere quelle cose che magari noi adulti non diciamo loro, per protezione, o per affetto nei loro confronti. Basta uno sguardo, vedere un volto, una espressione, e loro riescono subito a capire, anche senza parlare, quale espressione o stato d’animo possa esserci in quella data situazione. E magari usano anche un disegno per esprimere una sensazione, un dato di fatto, che magari nessuno ha detto loro, ma che essi, attraverso un momento, o un’immagine hanno intuito.

Prendiamo il disegno sopra raffigurato. Raffigura una casa e sopra di essa, due angeli. Quanta tristezza c’è dietro questo disegno… La tristezza che deve aver suscitato anche nel Presidente della Repubblica, GIORGIO NAPOLITANO, che si dice si sia commosso nel vedere questo disegno, un disegno che purtroppo, nella sua crudezza, descrive quanto vissuto dal piccolo LEONARDO.

LEONARDO stava in casa quella maledetta sera del 29 Giugno 2009, quando purtroppo una esplosione di una cisterna di GPL ha portato purtroppo in via Ponchielli, e in via Porta Pietrasanta, lo scenario di una tragica rappresentazione, ha portato via quasi tutta la sua famiglia, perdendo sua madre, e i due fratellini Luca e Lorenzo (raffigurati nel disegno dal piccolo Leonardo come due angeli). Ha rischiato di perdere anche suo padre il piccolo Leonardo, ma per fortuna suo padre ora sta meglio, e ha potuto ricominciare a occuparsi di lui.

Sono passati ormai quattro anni, cari amici, da quella maledetta notte del 29 Giugno 2009, quando il treno merci 50325, proveniente da TRECATE, e diretto a GRICIGNANO, contenente quattordici cisterne di gas GPL, deragliò nella stazione di VIAREGGIO, portando con se morte (32 vittime) e distruzione.
Quattro anni in cui la città ha provato faticosamente a risollevarsi da quella immane tragedia, ma la ferita resta ancora impressa dentro ognuno di noi.

Un 29 Giugno, che purtroppo già in passato aveva portato profonda tristezza nel cuore dei viareggini (come non dimenticare il 29 Giugno 1960, quando un immenso incendio distrusse i vecchi hangar, tra via Machiavelli, e via Cairoli, nella prossimità della stazione ferroviaria). Allora, però, fortunatamente la città si seppe rialzare, e il Carnevale ritornò nel 1961 più bello di pria, un conto è dover convivere con il dolore della perdita di una persona cara.
Eppure, sembrava una sera come tante altre…
Non dimenticherò mai quello stridio di freni del treno merci, così forte come non avevi mai sentito in passato. Quante volte avevi sentito frenare un treno merci, ma mai con quella intensità, a tal punto che non si riusciva neanche a sentire cosa dicesse la televisione. Poi il silenzio. Poco dopo, vedi muoversi leggermente le carrozze del merci e poi una nuova frenata. Non puoi immaginarti che in realtà una tragedia c’è già stata, con il merci che ha già deragliato, e quel muoversi leggero del merci, non è un ripartire del treno, ma è uno staccare disperatamente la motrice dalle cisterne da parte dei ferrovieri che viaggiavano su essa. Ormai una cisterna delle 4 deragliate è già collassata a terra, e andando a terra, ha beccato in pieno un picchetto, che l’ha completamente trinciata, con il GPL, che esce senza pietà sul terreno, e si propaga nei dintorni. Nessuno può immaginare che in quell’attimo in silenzio, in realtà i due ferrovieri stiano correndo disperatamente verso il muro della stazione, e, scavalcandolo, si fossero diretti disperatamente verso il primo edificio abitato, la CROCE VERDE, chiedendo aiuto, segnalando che una cisterna sta perdendo GPL, e che rischia di saltare tutto da un momento all’altro. Pochi minuti dopo, una serie di sinistre esplosioni, eccheggiano nella città di Viareggio, portando con se fuoco, morte e distruzione.

Non ve lo nascondo, amici miei: quando sentii quelle esplosioni, di cui addirittura in grado di far tremare il vetro della balcone della sala, pensavo si trattasse di qualcuno che avesse usato dei fuochi d’artificio un po’ più forti. Non mi sarei mai immaginato di vedere, dirigendomi verso il balcone, una stazione illuminata a giorno, con una luce rossastra nell’aria, che aveva quel non so che di sinistro. E poi, girandomi a destra,verso via BURLAMACCHI, un grosso spavento:delle fiamme molto alte, che sembravano quasi mangiare gli alberi circostanti. Nel frattempo, senti correre lungo il condominio le persone che abitano le mansarde, terrorizzate. E poi, la persona che stava sul tuo stesso piano, dire “C’è stato un grosso scontro tra treni all’altezza della sottostazione elettrica.”

Solo poche ore dopo, guardando via Internet, tramite cellulare, scoprii l’amara verità, con le sirene delle ambulanze, e dei vigili del fuoco che passavano di continuo lungo la strada, e con il numero delle vittime che purtroppo cresceva ora in ora sempre di più.

Per la città di VIAREGGIO, amici miei carissimi, è stato un bruttissimo colpo, colpo che la città ha cercato di affrontare stando tutti uniti. Purtroppo 32 persone hanno perso la vita, ma è come se tutti noi avessimo perso qualcosa.

E in questi momenti, veramente molto difficili, anche lo sport ha voluto dare il suo contributo, a cominciare dal calcio, con l’ESPERIA VIAREGGIO, che, al suo primo campionato di PRIMA DIVISIONE, ha voluto ricordare la strage della stazione, ospitando per tutta la stagione il disegno sopra raffigurato del piccolo LEONARDO PIAGENTINI.

Ma ancor più bello e toccante è stato quanto accaduto due anni fa, Martedì 7 Giugno 2011. In una giornata di festa per l’hockey viareggino, con la conquista del primo scudetto in assoluto della storia del CGC VIAREGGIO, i fratelli ALESSANDRO e MIRKO BERTOLUCCI hanno voluto dedicare la vittoria dello scudetto ai familiari delle vittime della strage della stazione, un gesto che gli stessi familiari hanno fortemente apprezzato, perché, anche nei momenti più belli, quale può essere la vittoria dello scudetto, il pensiero è andato a quei 32 angeli della nostra città, che purtroppo hanno perso la vita ingiustamente.

Siamo ormai arrivati, amici, al 29 giugno 2013, al quarto anniversario della strage della stazione. Questa sera, alle 20:45 partirà da Piazza Margherita (lungo la Passeggiata) il lungo silenzioso corteo, che attraverserà la città.
Come leggiamo nella pagina Facebook del neo Sindaco di Viareggio, LEONARDO BETTI, comporranno il corteo i familiari delle vittime, i comitati cittadini, le autorità della città di Viareggio, enti e associazioni vari e, naturalmente, tutti i viareggini che vorranno partecipare.
Il percorso a piedi - circa tre kilometri - interesserà piazza Mazzini, via Mazzini, piazza Dante, via Burlamacchi, via Garibaldi
(prevista una sosta alla CROCE VERDE per ricordare l'ex presidente dell'ente, MILZIADE CAPRILI, recentemente scomparso e profondamente vicino ai familiari delle vittime n.d.r.), piazza Sant’Antonio, via Galvani, Torre Matilde e cavalcaferrovia: l’arrivo è previsto per le ore 22 nel piazzale davanti al supermercato Pam.
Alle 22.20 interverranno sul palco il sindaco Leonardo Betti e i rappresentanti dei familiari delle vittime e di altri comitati: seguirà la rappresentazione del monologo “Non c’è mai silenzio” di Elisabetta Salvatori. Alle 23.30, infine, nei pressi della Casina dei Ricordi verrà reso omaggio alle trentadue vittime del disastro ferroviario.
Qui il corteo aspetterà lo scoccare delle 23:48, ora della tragedia.

Una città che tutta unità, si ritroverà per non dimenticare quella tristissima notte, ma che al contempo leverà un unico grido unanime, affinché la città, ma soprattutto i familiari delle vittime possano finalmente avere quella giustizia che meritano veramente di tutto cuore.

Rüdiger Franz Gaetano Herberhold

giovedì 27 giugno 2013

SPUNTI DI SPORT- L'ARRIVO DI CARLITOS.


Il top player. Dopo averlo sentito nominare tante volte nell'arco della scorsa stagione, moltissimi tifosi juventini cominciavano ad essere un po' preoccupati nell'arco della scorsa stagione.
Questa volta, invece, la società bianconera ha fatto veramente sul serio, regalandosi, e regalando ai propri tifosi veramente un grande attaccante: il 29enne giocatore argentino CARLOS TEVEZ.
Nel corso della sua carriera TEVEZ ha quasi sempre segnato tantissimo, a cominciare dal BOCA JUNIORS, dove in tre stagioni in 75 presenze ha segnato ben 26 reti. Passato in BRASILE, nella stagione 2005/2006 segna 25 reti in 38 prersenze nel CORINTHIANS.
Dopo una stagione deludente nello WEST HAM, dove nel campionato 2006/2007 segna 7 reti in 26 presenze, l'approdo a MANCHESTER. Prima nello UNITED, dove, sotto la gestione di ALEX FERGUSON, segna tra il 2007 e il 2009 19 reti in 63 partite; poi nelle file del MANCH.CITY, dove riesce a segnare ben 59 reti in 111 presenze.

Soprannominato l'APACHE, è capace di spaziare sull'intero fronte offensivo, come prima punta, seconda punta o trequartista.

Nella giornata di ieri, TEVEZ è così sbarcato alla JUVENTUS, dove, in attesa delle visite mediche, in programma oggi, ha posato nelle foto ufficiali con la maglia numero 10 assieme al Presidente AGNELLI, in attesa di essere presentato questa mattina alle 11:30, accompagnato dall'ad BEPPE MAROTTA, presso la sala stampa dello Juventus Stadium, Corso Gaetano Scirea 50.

Dunque, sarà proprio TEVEZ l'erede della maglia numero 10 portata fino a una stagione fa dall'ex capitano bianconero ALEX DEL PIERO.

Se da un certo punto di vista, la maglia numero 10 può anche essere giusta, vista la grande qualità del giocatore, la domanda che mi sono posto appena è arrivata questa notizia è stata: la JUVENTUS non sarà stata troppo precipitosa nell'assegnare la maglia numero 10 a TEVEZ?

Non c'è dubbio che per tantissimi tifosi della JUVENTUS, la maglia numero 10 sia collegata a dei grandi campioni che hanno fatto la storia del club bianconero: pensiamo a MICHEL PLATINI, ma ancor più pensiamo ad ALEX DEL PIERO. Sebbene sia ormai passata una stagione dal ritiro dell'indimenticabile Capitano, che, per 18 stagioni, ha fatto sognare i tifosi bianconeri, per tantissimi tifosi la maglia numero 10 resterà per sempre quella del Capitano.

Che TEVEZ sia un grande campione (sebbene il carattere sia un po' irruento), non si discute minimamente. Il dubbio è: prima di assegnare subito la maglia 10 al neo giocatore bianconero, non sarebbe stato meglio fargli fare una prima stagione un po' più tranquilla scegliendo un numero decisamente meno impegnativo, per poi nella seconda stagione assegnargli la maglia numero 10?

Un dubbio, quello relativo alla maglia, che potremo fugare solamente vedendolo in azione.

Rüdiger Franz Gaetano Herberhold

SPUNTI DI SPORT- SPAGNA-ITALIA: L'ULTIMA GARA AZZURRA DEL GRANDE TORINO.

Il capitano spagnolo, JUAN ANTONIO, e il capitano azzurro, VALENTINO MAZZOLA, si scambiano i gagliardetti, sotto lo sguardo attento dell'arbitro, il fischietto inglese WILLIAM LING.

Cari amici,
si gioca questa con inizio alle ore 21, a FORTALEZA l'ultima semifinale della CONFEDERATIONS CUP 2013 che vedrà protagoniste in campo a FORTALEZA SPAGNA e ITALIA.
Ho pensato molto a quale AMARCORD selezionare per raccontare questa partita. Avrei potuto scegliere la vitoria del Luglio 1994 durante i mondiali americsani con i goal di DINO e ROBERTO BAGGIO; o la vittoria dell'amichevole disputata a BARI del 2011. Oppure il pareggio di DANZICA agli EUROPEI nella prima giornata della fase eliminatoria, come anche la finale di KIEV.

Senonchè, improvvisamente, dal niente, mi è venuto in mente che proprio contro la SPAGNA giocò la sua ultima partita in Azzurro la formazione del GRANDE TORINO, e così mi è sembrato veramente doveroso dedicare a quell'ultima partita in azzurro questo nostro AMARCORD.

Madrid. Stadio Di Chamartin, 27 Marzo 1949. Ore 16:30. Scendono in campo rispettivamente le formazioni di SPAGNA e ITALIA in amichevole.
Queste le rispettive formazioni.

SPAGNA: Eizaguirre I., Riera, Lozano, Gonzalvo III, Aparicio, Puchades, Epi, Silva, Zarra, Hernandez (Cesar 46), Gainza - Allenatore Eizaguirre.

ITALIA: Bacigalupo, Ballarin, Becattini, Annovazzi, Rigamonti, Castigliano, Menti, Lorenzi, Amadei, Mazzola V., Carapellese - Allenatore Novo Ferruccio.

Dirige l'incontro l'arbitro inglese WILLIAM LING. Gli spalti dello stadio madrileno sono pieni in ogni ordine di posto.

La partita vede gli Azzurri, partire all'attacco, e peraltro in vantaggio di vento. Al 9° minuto gli Azzurri passano già in vantaggio con LORENZI. Andiamo a descrivere il goal. Mazzola lancia un pallone millimetrico per Romeo Menti; cross verso il centro dell'area in direzione di Amadei; correzione sulla sinistra per Lorenzi, che, appostato sulla sinistra, lascia partire un tiro diagonale su cui nulla può l'estremo difensore della SPAGNA, EIZAGUIRRE.
Al 34° minuto l'arbitro LING assegna un calcio di rigore per gli spagnoli. L'attaccante iberico, GAINZA, prova a caricare dentro area il portiere, ma viene a sua volta sgambettato sempre in area di rigore da BALLARIN. Secondo il signor LING è calcio di rigore. Sul dischetto va lo stesso GAINZA, che, con un tiro a mezza altezza, batte BAGICALUPO.
Il primo tempo si conclude così sul punteggio di 1-1 tra SPAGNA e ITALIA.

Il secondo tempo vede gli Azzurri rientrare in campo con la stessa formazione del primo tempo. Da registrare, invece, un cambio nella formazione spagnola. Esce Jose Hernandez, entra Cesar Rodriguez.
Dopo una prima occasione per la formazione iberica con il nuovo entrato, al 48° minuto gli Azzurri tornano in vantaggio. Lorenzi per il giocatore del Milan, CARAPALLESE. Il giocatore rossonero entra in area di rigore, supera tre difensori iberici con una tripla finta e batte l'estremo difensore spagnolo ENZAGUIRRE con un pallonetto.
Due minuti dopo, al 50°, il tris azzurro. Sugli sviluppi di un calcio di punizione battuta da Annovazzi, il difensore spagnolo Aparicio respinge di testa. Poco fuori l'area di rigore Amadei riceve il pallone di petto, e al volo di destro lancia un pallone che si va a infilare in rete. Al 65° occasione per gli SPAGNA, sugli sviluppi di un calcio di punizione a due in area con GAINZA per GONZALVO III, ma il portiere azzurro BAGICALUPO devia con le punta delle dita il pallone, che va am finire sulla traversa.
Quando la partita sembra ormai adagiarsi sul punteggio di 3-1 per gli Azzurri, all'86° minuto l'arbitro LING concede un nuovo calcio di rigore a favore degli spagnoli a causa di una gomitata in area di BECCATTINI.
Sul dischetto va di nuovo GAINZA, ma il tiro, a differenza del primo tempo, si rivela essere assai debole, e finisce tra le braccia di BAGICALUPO. La partita finisce così sul 3-1 a favore degli Azzurri.

Queste le immagini della partita, tratte dal CINEGIORNALE CIAC.


Queste le immagini tratte dalla SETTIMANA INCOM dell'epoca.


Questa, invece, la sintesi della radiocronaca dell'epoca della partita, realizzata da NICOLÒ CAROSIO. 

Nessuno può immaginare che questa partita sarà l'ultima disputata dai giocatori del GRANDE TORINO prima della Tragedia di SUPERGA.
Una squadra di grandi campioni che, indipendentemente dalla squadra per cui si tifi,
avrà per sempre un posto speciale nel cuore di tutti gli appassionati di calcio.

Rüdiger Franz Gaetano Herberhold

mercoledì 26 giugno 2013

SPUNTI DI SPORT- IL DISASTRO DEL MARACANÀ.

La squadra dell'URUGUAY, Campione del Mondo 1950.

Una semifinale estremamente avvincente. Questa sera, dopo la fase a gironi, la CONFEDERATIONS CUP entra nel vivo, regalandoci una sfida assolutamente epica, tra BRASILE e URUGUAY. In attesa di capire cosa succederà questa sera, in questa puntata di SPUNTI vorrei raccontarvi un precedentemente tra queste due squadre entrato negli annali della storia del calcio.Stiamo parlando, più precisamente del DISASTRO DEL MARACANÀ.
Cosa successe, in quella partita? Attraverso un’attenta documentazione e grazie all’ottima ricostruzione realizzata da WIKIPEDIA, siamo riusciti a ricostruire cosa successe quel giorno. Era il 16 Luglio 1950.

IL MONDIALE DEL 1950.
 

Il Mondiale del 1950, organizzato in Brasile, a dire il vero, fu l’unico Mondiale che non prevedeva una vera e propria finale. Dopo il classico girone eliminatorio, le squadre partecipanti ala seconda fase vennero riunite in unico girone finale, che alla fine avrebbe costituito la classifica finale. Questo girone era costituito da SVEZIA, SPAGNA, URUGUAY e BRASILE. Dopo le prime due giornate il BRASILE era nettamente al comando, avendo battuto brillantemente le squadre europee. L’unica squadra che poteva privare il BRASILE del titolo poteva essere l’URUGUAY, ma si trattava di un’impresa comunque molto difficile. Il Brasile nelle prime due giornate del girone finale, come detto sopra, aveva vinto contro le due squadre europee, segnando 13 goal, e subendone 2, per cui, anche il pareggio contro l’URUGUAY poteva andare benissimo. L’URUGUAY, invece, per poter pensare di vincere il MONDIALE, doveva assolutamente vincere.

I brasiliani erano praticamente certi di aver già vinto il Mondiale, tanto che addirittura per le vie del paese, nonostante la partita on l’URUGUAY fosse ancora da giocare, le fonti dell’epoca raccontano di caroselli festanti, e addirittura la mattina del 16 Luglio venne organizzato un Carnevale per le vie di Rio De Janeiro. Ma i toni trionfalistici non si fermavano solo alle strade. Pensate, cari amici, che addirittura vennero vendute addirittura oltre 500.000 mila magliette con su scritto BRASILE CAMPIONE DEL MONDO, e anche la stampa brasiliana il giorno stesso della partita esaltava la propria squadra. Per farvi alcuni esempi, il DIARIO DI RIO aprì la prima pagina, con il titolo, IL BRASILE VINCERÀ, per non parlare, ad esempio, del quotidiano O MUNDO, che pubblicò in prima pagina la foto della formazione brasiliana, intitolando “QUESTI SONO I CAMPIONI DEL MONDO”. Questi, giusto alcuni esempi.

Rio De Janeiro, Stadio Maracanà, 16 Luglio 1950. Il giorno della partita, l’esterno dello stadio venne tappezzato con dei cartelloni con su scritto “Omaggio ai campioni del Mondo”. I tifosi brasiliani credevano moltissimo a quella finale, tanto che fonti dell’epoca parlano di un MARACANÀ gremitissimo in ogni ordine di posto, con circa 173.850 spettatori paganti, e 199.854 quelli presenti. La partita era in programma intorno alle ore 15:00. Prima che l'arbitro fischiò l'inizio della partita, il generale ANGELO MENDES DE MORAIS, prefetto del Distretto federale brasiliano, pronunciò un discorso da cui si evinceva come i brasiliani fossero pressochè certi della vittoria della propria squadra.
Queste le parole del generale DE MORAIS:
Voi, brasiliani, che io considero vincitori del Campionato del Mondo.
Voi, giocatori, che tra poche ore sarete acclamati da milioni di compatrioti
Voi che avete rivali in tutto l'emisfero. Voi che superate qualsiasi rivale.
Siete voi che io saluto come vincitori”.

La partita, però, si rivelò ben più diversa da quello che si aspettavano i tifosi verdeoro. Se è vero che il Brasile andò in campo con uno schema assai offensivo, e più precisamente un 2-3-4-1, bisogna però rilevare che i brasiliani non riuscirono mai nel primo tempo a sfondare la difesa uruguagia, rischiando semmai diverse volte sul contropiede degli avversari.
Nella ripresa, la partita sembrò cambiare. Dopo due minuti, infatti il Brasile si portò in vantaggio in vantaggio con il centrocampista FRIAÇA, abile a sfruttare un intervento non impeccabile del portiere uruguayano MASPOLI.
Sembrava, a questo punto, che tutto fosse fatto per il Brasile, con il pubblico in festa sugli spalti del Maracanà, ma l'Uruguay non si perse d'animo, e al 66, giunse al pareggio. Dopo una rapida percussione sulla fascia, GHIGGIA saltò il brasiliano BIGODE, passò la palla a SCHIAFFINO, che battè il portiere BARBOSA. Il punteggio era quindi sull'1-1. Il pareggio, lo ricordiamo, avrebbe permesso comunque ai brasiliani di vincere il Mondiale, eppure quel pareggio rappresentò una mazzata micidiale per i giocatori brasiliani, che smisero praticamente di giocare. Al 79° avvenne quello che nessuno avrebbe mai osato immaginare alla vigilia della partita. GHIGGIA servito da Perez, superò nuovamente la difesa brasiliana, e realizzò il 2-1 a favore dell'URUGUAY. Sul Maracanà cadde il gelo. Da favorito il Brasile stava perdendo il Mondiale. I giocatori brasiliani si buttarono in avanti alla ricerca di quel goal che avrebbe consentito loro di pareggiare la partita, e quindi di vincere il Mondiale, ma fu tutto vano: l' URUGUAY battè il BRASILE per 2-1, e, a sorpresa, si aggiudicò il suo secondo titolo mondiale. Vediamo, a questo punto, le immagini più salienti di quella partita.


LE REAZIONI DEL DOPOPARTITA. 
 
I tifosi brasiliani erano talmente convinti, talmente sicuri della vittoria della loro squadra, che quando l'arbitro READER fischiò la fine della partita, circa una decina di tifosi vennero colti da infarto, e almeno due tifosi si suicidarono lanciandosi dagli spalti dello stadio Maracanà. Fu un momento molto difficile per lo stesso Brasile: vennero infatti proclamati tre giorni di lutto nazionale. Pensate, cari amici, che molta gente, era talmente sicura della vittoria del Brasile che aveva scommesso praticamente tutti i suoi averi sulla vittoria della squadra brasiliana, trovandosi al termine della partita, praticamente senza nulla. Motivo per il quale molta gente o si suicidò, o si trovo praticamente in rovina. Alla fine il bilancio ufficiale parlerà di 34 suicidi e di 56 morti per arresto cardiaco, al termine della partita.
Non solo la gente comune, ma anche la FEDERCALCIO BRASILIANA credeva talmente tanto nella vittoria dei suoi giocatori, a tal punto che aveva fatto stampare migliaia di cartoline celebrative della vittoria del Mondiale, e fatto coniare 22 medaglie d'oro che le autorità avrebbero dovuto consegnare ai giocatori. Con la sconfitta rimediata contro l'URUGUAY, tutto questo andava praticamente a farsi friggere. Ma non solo. Sembra infatti, secondo fonti dell'epoca, che la premiazione, si sarebbe dovuta svolgere in questa maniera. All'uscita del tunnel, in mezzo al terreno di gioco, si sarebbe dovuta formare una guardia d'onore, composta da due file di guardie, attraverso la quale sarerbbero dovuti passare sia i rappresentanti del governo brasiliano, sia il presidente FIFA, JULES RIMET, che avrebbe dovuto consegnare la coppa nelle mani del capitano brasiliano, e che avrebbe dovuto pronunciare un discorso in lingua portoghese, per celebrare la vittoria brasiliana.

Con la vittoria dell'Uruguay, il cerimoniale fu ovviamente modificato, con la totale assenza delle guardie, e con RIMET lasciato da solo a premiere i giocatori uruguayani. RIMET consegnò la coppa al capitano uruguagio, VARELA, ma non riuscì neppure a dirgli una parola di congratulazioni per la vittoria mondiale. Non solo. La banda non suonò neanche l'inno nazionale uruguayano (come invece era previsto, nel caso in cui avesse vinto il Brasile), perchè, convinti i brasiliani fino in fondo della vittoria del Brasile, non le era stato consegnato lo spartito dell'inno uruguayano, perchè ritenuto inutile.
Questo il ricordo di quel dopopartita, attraverso le parole del giocatore uruguayano JUAN ALBERTO SCHIAFFINO. “Lasciammo l'angustia che ci aveva accompagnato per tutta la partita, versando lacrime di gioia, pensando alle nostre famiglie in Uruguay, mentre i nostri avversari piangevano di amarezza per la sconfitta. Ad un certo punto provai pena per quello che stava accadendo”.
Per motivi precauzionali la nazionale uruguyana venne invitata a lasciare immediatamente il Brasile, dirigendosi verso Montevideo. Ciò, però, non impedì una vera e propria aggressione ai danni di GHIGGIA, che dovette tornare in Patria con le stampelle.
Il disastro del Maracanà fu, quindi, una vera e propria mazzata per il Brasile e per la sua nazionale, a tal punto che non solamente la squadra stette ferma per due anni (la nazionale sarebbe tornata in campo il 6 aprile 1952, battendo il Messico per 2-0, nel Campionato Panamericano), ma addirittura cambiò il colore della sua maglia. Se fino al disastro del Maracanà, la squadra indossava una maglia bianca, con colletto blu, e con pantaloncini e calzettoni bianchi, tra il 1952 e il 1954, la squadra cambiò divisa, indossando una maglietta azzurra, con pantaloncini bianchi, e calzettoni azzurri, fino al 1954, quando il Brasile si presentò con la divisa che indossa tuttora:maglietta giallo-oro con colletto verde, pantaloncini blu e calzettoni bianchi. D'allora la nazionale brasiliana venne soprannominata, in onore della nuova divisa, come la nazionale verde oro.

Logico, quindi, che la sfida di questa sera sia profondamente sentita sia dalla nazionale verdeoro, allenata da FELIPE SCOLARI, desiderosa di prendersi una rivncita e potendo contare sull'apporto del pubblico di casa, sia dalla formazione biancoceleste, allenata da OSCAR WASHINGTON TABAREZ, desiderosa di accedere il pass alla finale della CONFEDERATIONS CUP.
Una sfida, quella di questa sera, che speriamo possa essere all’insegna dello spettacolo e del sano e buon calcio.
Rüdiger Franz Gaetano Herberhold

venerdì 21 giugno 2013

ENNESIMO BLACKOUT NEL CENTROCITTÀ DI VIAREGGIO.


Non c'è due senza tre. In una giornata purtroppo caratterizzata dalla violenta scossa di terremoto di 5.2 gradi della scala RICHTER con epicentro FIVIZZANO (in provincia di MASSA) che si è sentita fortemente anche nella nostra città, un altro disagio ha accompagnato per buona parte della giornata noi viareggini: il terzo blackout elettrico consecutivo, dopo quelli di mercoledì sera e di ieri sera. Anche in questo caso la zona principalmente coinvolta è stata quella del Lungomare e delle zone limitrofe, centro città compreso.

Come abbiamo poi appreso da una nota dell'ENEL, il guasto che ha portato a questo ennesimo blackout, è derivato dalla rottura di un giunto di un cavo elettrico derivato probabilmente sia dalle abbonandati pioggie dei mesi invernali, sia dal forte caldo di questi ultimi giorni.

Numerosi i disagi registrati dalle varie attività commerciali; in particolare da bar, supermercati e anche dai parrucchieri, impossibilitati a svolgere il proprio lavoro, e anche in numerose abitazioni.

Come detto all'inizio, il blackout odierno non costituisce un caso isolato, ma è il terzo di una serie verificatisi in questi ultimi giorni e riguardanti principalmente la zona del centrocittà, ma non solo.

Il primo blackout si era verificato mercoledì sera tra le 20.30 e le 21 con la luce che andava e tornava più volte fino a sparire per 10 minuti, tra le 20:50 e le 21, per poi tornare definitivamente.
Il secondo blackout si era invece verificato ieri sera tra le 19:30 e le 19.45, con una interruzione dell'erogazione dell'energia elettrica di circa 10 minuti.

Bisogna rilevare, a onor del vero, che lo scorso 5 Giugno sempre nel Centrocittà erano stati effettuati dei lavori di manutenzione della rete Enel dalle 9 alle 14 (anche se, a onor del vero, in quella circostanza la luce era stata ripristinata alle 11.30) che non avevano mancato di generare numerosi disagi sopratutto alle attività commerciali, danneggiate anche in quella occasione e impossibilitate in buona parte a svolgere il proprio lavoro.

Solo dopo le 15, fortunatamente, la luce è stata riattivata e il blackout odierno fortunatamente risolto. Restano però i numerosi disagi occorsi alle attività commerciali questa mattina, e in particolare a quelle attività, come supermercati, bar, negozi di fotografia, parrucchieri, ecc che necessitano tassativamente dell'uso dell'energia elettrica, e fortemente penalizzate dal blackout odierno. Per non parlare delle numerose abitazioni. In un momento di crisi come questo che stiamo vivendo, si tratta di un disagio in più di cui avremmo fatto tutti molto volentieri a meno.

Rüdiger Franz Gaetano Herberhold

sabato 15 giugno 2013

SPUNTI DI SPORT- CONFEDERATIONS CUP: IL NOSTRO PALINSESTO.


Cari amici,
a partire da questa sera, dunque, prenderà il via la 9° edizione dellaCONFEDERATIONS CUP. Edizione che sarà possibile seguire su Facebook attraverso la pagina dei lettori del GUERIN SPORTIVO.
Andiamo, quindi, a scoprire il palinsesto relativo alla CONFEDERATIONS CUP, interamente realizzato da chi scrive (gli altri amministratori della pagina, eccetto ANDREA, impegnato con le NEWS, a cui va un GRAZIE veramente grosso, hanno denotato uno scarso interesse in merito a questa iniziativa).

MATTINA.

RASSEGNA STAMPA. La Rassegna stampa dei principali quotidiani sportivi in merito alla CONFEDERATIONS CUP. Non verranno ammessi insulti e/o offese nei confronti delle varie testate. I lettori che lo faranno, se non ritratteranno le loro offese/insulti verranno bannati.

CONFEDERATIONS REWIND. In questo spazio, andremo a rivivere le emozioni delle partite giocate sia in serata sia in nottata sia attraverso una breve VIDEOSINTESI, se disponibile, sia attraverso la replica integrale della partita a beneficio dei più appassionati.

SERA.

IL SOGNO CONFEDERATIONS. Il nostro consueto DOPOPARTITA, dopo il grande successo, nel 2010, de IL SOGNO MONDIALE, e lo scorso anno, de IL SOGNO EUROPEO. Una fascia, di circa 45 minuti in cui commentare la gara giocata alle 21, e presentare la gara delle 24. Si parlerà inoltre di quanto fatto dagli azzurri in allenamento. Nelle serate in cui gli Azzurri saranno direttamente in campo, lo spazio durerà circa un'ora. Da valutare, nel caso di partite giocate a mezzanotte dagli Azzurri, l'eventualità di un breve dopopartita al termine della gara.

Per quanto riguarda i fine settimana, prima del SOGNO CONFEDERATIONS, ci sarà una edizione ridotta delle WEEKEND NEWS.

Un palinsesto, quello della CONFEDERATIONS CUP, fatto veramente con il cuore e con le sole forze di chi scrive, e che spero possa essere di vostro gradimento.

Rudiger Franz Gaetano Herberhold

SPUNTI DI SPORT- IL CALENDARIO DELLA CONFEDERATIONS CUP 2013.

La CONFEDERATIONS CUP.

Andiamo a scoprire insieme il calendario delle gare della CONFEDERATIONS CUP. Per ciascuna delle 16 gare in programma verrà indicato sia la rete RAI sia la rete SKY di riferimento. Per le partite in programma a mezzanotte, per evitare confusione, ho indicato come orario di inizio le 23:55.

LA FASE ELIMINATORIA.

SABATO 15 GIUGNO.
Ore 21. Girone A. A Brasilia BRASILE-GIAPPONE.
Diretta TV: in chiaro su RAI TRE; a pagamento su SKY SUPERCALCIO e SKY CALCIO 1.

DOMENICA 16 GIUGNO.
Ore 21. Girone A. A Rio de Janeiro MESSICO-ITALIA.
Diretta TV: in chiaro su RAI 1 e su RAI HD (canale 501 del DIGITALE TERRESTRE); a pagamento su SKY SPORT 1, SKY SUPERCALCIO e su SKY CALCIO 1.

Ore 23:55. Girone B. A Recife SPAGNA-URUGUAY.
Diretta TV: in chiaro su RAI 1 e su RAI HD; a pagamento su SKY SUPERCALCIO e SKY CALCIO 1.

LUNEDÍ 17 GIUGNO.
Ore 21. Girone B. A Belo Horizonte TAHITI-NIGERIA..
Diretta TV: in chiaro su RAI 1 e su RAI HD; a pagamento su SKY SUPERCALCIO e SKY CALCIO 1.

MERCOLEDÍ 19 GIUGNO.
Ore 21. Girone A. A Fortaleza BRASILE-MESSICO.
Diretta TV: in chiaro su RAI 1 e su RAI HD; a pagamento su SKY SUPERCALCIO e SKY CALCIO 1.

Ore 23:55. Girone A. A Recife ITALIA-GIAPPONE
Diretta TV: in chiaro su RAI 1 e su RAI HD; a pagamento su SKY SPORT 1, SKY SUPERCALCIO e su SKY CALCIO 1.

GIOVEDÍ 20 GIUGNO.
Ore 21. Girone B. A Rio De Janeiro SPAGNA-TAHITI.
Diretta TV: in chiaro su RAI 1 e su RAI HD; a pagamento su SKY SUPERCALCIO e SKY CALCIO 1.

Ore 23:55. Girone B. A Salvador NIGERIA-URUGUAY
Diretta TV: in chiaro su RAI 1 e su RAI HD; a pagamento su SKY SUPERCALCIO e SKY CALCIO 1.

SABATO 22 GIUGNO.
Ore 21. Girone A. A Salvador ITALIA-BRASILE
Diretta TV: in chiaro su RAI 1 e su RAI HD; a pagamento su SKY SPORT 1, SKY SUPERCALCIO e su SKY CALCIO 1.
Ore 21. Girone A. A Belo Horizonte GIAPPONE-MESSICO.
Diretta TV: in chiaro su RAI SPORT 1; a pagamento su SKY SUPERCALCIO e SKY CALCIO 2.

DOMENICA 23 GIUGNO.
Ore 21. Girone B. A Fortaleza NIGERIA-SPAGNA.
Diretta TV: in chiaro su RAI 1; a pagamento su SKY SUPERCALCIO e SKY CALCIO 1.
Ore 21. Girone B. A Recife URUGUAY-TAHITI.
Diretta TV: in chiaro su RAI SPORT 1; a pagamento su SKY SUPERCALCIO e SKY CALCIO 2.

LE SEMIFINALI.

MERCOLEDÍ 26 GIUGNO.
Ore 21: a Belo Horizonte 1° Girone A-2° Girone B.
Diretta TV: in chiaro su RAI 1 e su RAI HD; a pagamento su SKY SUPERCALCIO e SKY CALCIO 1.

GIOVEDÍ 27 GIUGNO.
Ore 21: a Fortaleza 1° Girone B-2° Girone A.
Diretta TV: in chiaro su RAI 1 e su RAI HD; a pagamento su SKY SUPERCALCIO e SKY CALCIO 1.

LE FINALI.

DOMENICA 30 GIUGNO.
Ore 18. A Salvador FINALE 3°-4° POSTO.
Diretta TV: in chiaro su RAI 1 e su RAI HD; a pagamento su SKY SUPERCALCIO e SKY CALCIO 1.

Ore 23:55. A Rio De Janeiro FINALE 1°-2° POSTO.
Diretta TV: in chiaro su RAI 1 e su RAI HD; a pagamento su SKY SUPERCALCIO e SKY CALCIO 1.

N.B. Il presente programma potrebbe essere soggetto a successive variazioni.

Rüdiger Franz Gaetano Herberhold

SPUNTI DI SPORT- CONFEDERATIONS CUP 2013: LE ROSE DELLE SQUADRE.

Il ct azzurro, CESARE PRANDELLI, GIGI BUFFON e ANDREA PIRLO presentano le maglie azzurre per la CONFEDERATIONS CUP 2013.

A poche ore dall’inizio della manifestazione, andiamo a scoprire insieme le 8 rose e le numerazioni ufficiali delle squadre che parteciperanno alla CONFEDERATIONS CUP 2013, in programma da questa sera fino al prossimo 30 Giugno 2013 in BRASILE.

GIRONE A.

BRASILE. All. Luis Felipe SCOLARI..
Portieri: 1 Jefferson, 12 Julio Cesar, 22 Cavalieri.
Difensori: 2 Daniel Alves, 3 Thiago Silva, 4 David Luiz, 6 Marcelo, 13 Dante, 14 Filipe Luis, 16 Rever.
Centrocampisti: 5 Fernando, 7 Lucas Moura, 8 Hernanes, 11 Oscar, 15 Jean, 17 Luiz Gustavo, 18 Paulinho, 20 Bernard, 23 Jadson.
Attaccanti: 9 Fred, 10 Neymar, 19 Hulk, 21 Jo.

ITALIA. All. Cesare PRANDELLI.
Portieri: 1 Buffon, 12 Sirigu, 13 Marchetti.
Difensori: 2 Maggio, 3 Chiellini, 4 Astori, 5 De Sciglio, 15 Barzagli, 19 Bonucci, 20 Abate.
Centrocampisti: 6 Candreva, 7 Aquilani, 8 Marchisio, 16 De Rossi, 17 Cerci, 18 Montolivo, 21 Pirlo, 22 Giaccherini, 23 Diamanti.
Attaccanti: 9 Balotelli, 10 Giovinco, 11 Gilardino, 14 El Shaarawy.

GIAPPONE. All. Alberto ZACCHERONI.
Portieri: 1 Kawashima, 12 Nishikawa, 23 Gonda.
Difensori: 2 Inoha, 3 Sakai, 5 Nagatomo, 6 Uchida, 15 Konno, 16 Kurihara, 21 Sakai, 22 Yoshida.
Centrocampisti: 6 Honda, 7 Endo, 8 Kiyotake, 10 Kagawa, 13 Hosogai, 14 Nakamura, 17 Hasabi, 19 Inui, 20 Takahashi.
Attaccanti: 9 Okazaki, 11 Havenaar, 18 Maeda.

MESSICO. All: Jose Manuel DE LA TORRE.
Portieri: 1 Ochoa, 12 Corona, 23 Talavera.
Difensori: 2 Rodriguez, 3 Salcido, 4 Reyes, 5 Molina, 13 Meza, 15 Moreno, 20 Torres, 21 Mier, 22 Flores.
Centrocampisti: 6 Torrado, 7 Barrera, 8 Reyna, 10 Dos Santos, 11 Aquino, 16 Herrera, 17 Zavala, 18 Guardado.
Attaccanti: 9 De Nigris, 14 Hernandez, 19 Jimenez.


GIRONE B.

SPAGNA. All : Vicente DEL BOSQUE.
Portieri: 1 Casillas, 12 Valdes, 23 Reina.
Difensori : 2 Albiol, 3 Pique, 5 Azpilicueta, 15 Ramos, 17 Arbeloa, 18 Alba, 19 Monreal.
Centrocampisti: 4 Javi Martinez, 6 Iniesta, 8 Xavi, 10 Fabregas, 13 Mata, 16 Busquets, 20 Cazorla, 21 Silva, 22 Navas.
Attaccanti: 7 Villa, 9 Torres, 11 Pedro, 14 Soldado.


URUGUAY. All. Oscar Washington TABAREZ.
Portieri: 1 Muslera, 12 Castillo, 23 Silva.
Difensori: 2 Lugano, 3 Godin, 4 Coates, 6 Pereira, 13 Aguirregaray, 14 Maxi Pereira, 19 Scotti, 22 Caceres.
Centrocampisti: 5 Gargano, 7 rosriguez, 8 Eguren, 14 Lodeiro, 15 Perez, 17 Arevalo Rios, 20 Gonzalez.
Attaccanti: 9 Suarez, 10 Forlan, 11 Hernandez, 18 Ramirez, 21 Cavani.

NIGERIA. All: Stephen KESHI.
Portieri: 1 Enyeama, 16 Ejide, 23 Agbim.
Difensori: 2 Oboabona, 3 Echiejile, 5 Ambrose, 6 Egwuekwe, 12 Kwambe, 21 Benjamin, 22 Omeruo.
Centrocampisti: 4 Ogu, 10 Obi Mikel, 13 Ogude, 15 Babatunde, 17 Onazi, 18 Eze, 19 Mba, 20 Oduamadi.
Attaccanti: Musa, Ideye, Akpala, Gambo, Ujah.

TAHITI. All: Eddy ETAETA.
Portieri: 1 Roche, 22 Meriel, 23 Samin.
Difensori: 4 Ludivion, 5 Wagemann, 8 Faatirau, 10 Vallar, 12 Lemaire, 14 Aroita, 19 Simon, 20 Vero.
Centrocampisti: 6 Caroine, 7 Bourebare, 11 Atani, 13 Chong Sue, 15 Tehau Jonathan, 16 Aitamai, 17 Tehau, 18 Tihoni.
Attaccanti: 2 Tehau Alvin, 3 Vahirua, 9 Tehau Teaonui, 21 Hnanyine.

Rüdiger Franz Gaetano Herberhold

SPUNTI DI SPORT- LA LEZIONE DI MARTIN.



Cari amici,
in questi giorni di riposo forzato da Internet e da Facebook, dando una guardata a diversi newsmagazine, mi ha molto colpito la storia di un giovane ragazzo austriaco, colpevolmente ignorata dai principali media sportivi italiani (a eccezione di EXTRA TIME della GAZZETTA DELLO SPORT), e che a giudizio di chi scrive rappresenta non solo una bellissima lezione di vita, ma anche e soprattutto una bellissima dimostrazione di come lo sport possa essere l’incentivo, la motivazione a non mollare mai. Anche quando le montagne sembrano insormontabili.

Il protagonista di questa nostra storia è un ragazzo austriaco di 21 anni, MARTIN HOFBAUER, impiegato nel settore dell'agricoltura meccanica e grande appassionato di calcio, cresciuto a GSCHAID, un piccolo paesino che si trova vicino GRAZ.
Il sogno di Martin è quello di diventare calciatore, e così riesce ad entrare nella squadra locale, l’UFC MIESENBACH, che milita nel campionato dilettanti della Stiria.

Due anni fa, nel 2011, a soli 19 anni, improvvisamente la storia di Martin cambia. Durante una partita di calcio avverte un dolore al piede destro. Un dolore che, partita dopo partita, si fa sempre più intenso. Un ortopedico consiglia al ragazzo di mettere un plantare, ma il dolore resta stabile, non passa.
Nel novembre 2011 Martin si sottopone così a una biopsia: il verdetto purtroppo è molto duro. La biopsia avrebbe purtroppo rivelato un tumore alle ossa del piede destro di ben 13 cm. Il ragazzo inizia, a questo punto, la chemioterapia, ma il dolore al piede destro resta implacabile nonostante il tumore sia stato ridotto a 5 cm.
Nel marzo 2012 i medici decidono così di amputare la parte inferiore della gamba destra dal polpaccio in giu. In seguito all’amputazione del piede destro sparisce il fortissimo dolore e con esso, purtroppo, il sogno di Martin di giocare a calcio.

Quest’ultimo, però, non demorde. Il suo sogno è quello di tornare a giocare a calcio. Ed è intenzionato a realizzarlo. Anche se con una gamba imputata.

Martin ricorda infatti la storia di uno sciatore austriaco, MATTHIAS LATZINGER, che nel 2008, in seguito a una caduta, subì l’amputazione di una gamba, ma che in seguito divenne campione paralimpico. Decide così di incontrare LATZINGER.
L’incontro tra i due sportivi, grazie all'interessamento di un compagno di squadra di Martin, così avviene e in questa occasione lo stesso LATZINGER incoraggia il ragazzo a non mollare, dicendogli che quanto prima indossando una protesi sarebbe potuto tornare a giocare a calcio, realizzando così il proprio sogno.
Nel maggio 2012 Martin indossa così la protesi e man mano comincia prima a provarla e poi a prenderci sempre più abitudine.
A settembre torna ad allenarsi con i suoi compagni di squadra sempre nel MIESENBACH, che lo ha aspettato in questi mesi, e un mese dopo, a Ottobre, durante la partita di rientro, segna persino un goal.

Sembrerebbe tutto fatto, il superamento del brutto momento, il ritorno in squadra, il goal al rientro… E invece manca ancora qualcosa.
Martin non vuole nascondere la sua protesi, inizialmente coperta sia dal calzettone che dalla tuta, ma non vuole neanche che la squadra possa rischiare una qualunque sanzione per colpa sua. Così decide di inviare una richiesta alla FIFA.

Tre mesi fa, a Marzo, la risposta ufficiale: la FIFA autorizza MARTIN a poter giocare con la protesi, a patto che essa non rappresenti un pericolo né per il giocatore stesso, né per i suoi compagni di squadra, né per i suoi avversari, e che venga verificata dall’arbitro prima dell’inizio della partita.
Una storia, quella di Martin, che ci insegna quanto la forza di volontà possa essere fondamentale nel superare u brutto momento, ma ancor più ci dimostra il ruolo positivo che può assumere lo sport e il calcio, se vissuto serenamente.

Rüdiger Franz Gaetano Herberhold

SPUNTI DI SPORT- CONFEDERATIONS CUP: IL PUNTO SUGLI AZZURRI.



Cari amici,
dunque, a partire da questa sera con la partita tra BRASILE e GIAPPONE (diretta tv su RAI TRE, in quanto su RAI UNO si disputerà la semifinale del torneo UNDER 21 che vedrà protagonisti gli azzurrini di MANGIA (FORZA RAGAZZI!) contro l’OLANDA), prenderà il via la nona edizione della CONFEDERATIONS CUP. Grande attesa ovviamente anche per gli AZZURRI, che debutteranno domenica sera alle 21 (diretta su RAI UNO) contro il MESSICO. Ed è proprio sugli Azzurri che vorrei focalizzare questa puntata di SPUNTI.

Quale Italia ci dobbiamo aspettarci durante il torneo? Questa la domanda che molti appassionati si staranno facendo dopo aver visto le assai deludenti prestazioni contro la REP. CECA in ottica QUALIFICAZIONE ai MONDIALI (ormai quasi fatta!) e dopo la deludente amichevole con HAITI, dove gli AZZURRI dopo il doppio vantaggio, si sono fatti rimontare fino a subire il goal del pareggio sul finire della partita.
Se durante questi mesi avevamo visto una nazionale assai competitiva, salvo la finale contro la SPAGNA, in cui, pur perdendo sonoramente, gli AZZURRI avevano fatto intravedere un pizzico di gioco (mancava decisamente la preparazione fisica), quanto visto nelle due ultime partite è stato assolutamente disarmante, e non rende minimamente giustizia all’ottimo lavoro svolto fin qui da Prandelli.

La prima cosa che verrebbe quasi da chiedersi è: aveva senso disputare questo torneo a questo punto della stagione? Per carità, la CONFEDERATIONS CUP è un torneo di preparazione ai mondiali, siamo d’accordo, ma la sensazione che personalmente ho avuto è stata di una squadra “mentalmente in vacanza”. Per carità, avrà sicuramente influito la non perfetta abitudine del fuso orario (non dimentichiamoci che gli Azzurri erano arrivati in Brasile poche ore prima dell’amichevole con Haiti), ma la sensazione è stata quella di una squadra stanca.

Durante la stagione avevamo avuto modo di poter ammirare in Azzurro il buon gioco della nostra Nazionale, di assoluta qualità. Se andiamo a vedere le partite contro REP. CECA e HAITI, non se ne riesce a trovare traccia. Come se i giocatori, finito il Campionato, avessero finito le loro forze, e ora vagassero in mezzo al campo senza una meta.
Difficile salvare un giocatore dopo la gara di martedì sera. Forse il tanto bistrattato GIACCHERINI, uno dei più in forma martedì sera, forse SIRIGU, ma nulla più.
Non c’è dubbio che il lavoro che aspetta i preparatori atletici della Nazionale sia assai arduo, ma visto il buon europeo dello scorso anno, in condizioni più o meno simili, provarci è un obbligo.
Anche per evitare una figura come quella svolta quattro anni fa dagli Azzurri, con la vittoria contro gli USA dopo esser passati in svantaggio e recuperata grazie a una doppietta del buon GIUSEPPE ROSSI, oltre al goal di DE ROSSI e poi due sconfitte contro EGITTO e BRASILE. L’ultima una vera e propria debacle che anticiperà purtroppo la disfatta mondiale dell’anno successivo che porterà alla chiusura del ciclo lippiano in azzurro.

L’auspicio, è quello di vedere una formazione azzurra decisamente più in condizione atletica (sappiamo che a Coverciano avrebbero lavorato molto su questo; chissà che alla fine siano stati i carichi troppo eccessivi il motivo delle ultime prestazioni assai deludenti!), ma ancor più una formazione azzurra che, alla pari dei ragazzi dell’UNDER 21 che tante soddisfazioni ci stanno regalando assieme a un ottimo allenatore come MANGIA, ci sappia far sognare, o, come dissi nell’ultima puntata della CONFEDERATION STORY, ci sappia regalare delle vere e proprie notti magiche.
Rüdiger Franz Gaetano Herberhold

lunedì 10 giugno 2013

SPUNTI DI SPORT- DUE ANNI INSIEME.



Cari amici,
inizia da questa settimana qui in pagina fan, e sul blog VARIE NEWS, una nuova rubrica:SPUNTI DI SPORT.  Di cosa tratta questa rubrica?  In questo nostro spazio periodico commenteremo tutti insieme uno dei principali fatti della settimana sportiva appena trascorsa. Ma non solo. A volte questa rubrica potrà trasformarsi in un vero e proprio EDITORIALE, a volte in un APPROFONDIMENTO, a  seconda del tema affrontato.
SPUNTI DI SPORT ci terrà compagnia un po’ per tutta l’estate, dopodiché, in base a come sarà andata, vedremo se proseguirla durante la prossima stagione calcistica, o meno.  Si tratta, insomma, di un esperimento su più puntate, che sarete voi, cari amici, a valutare.


Con queste parole, cari amici, prendeva il via, due anni fa, la prima puntata di SPUNTI DI SPORT. Una prima puntata, quella di due anni fa, dedicata alla storia del fenomeno CALCIOSCOMMESSE, a cui poi sarebbero seguite altre puntate nel corso dell'estate dedicate ad EMILIANO MONDONICO, al caso dei campi sintetici, ecc. Mi ricordo ancora lo stato d'animo con cui partì quest'avventura. Se da una parte dentro di me ero fiducioso sul fatto che questa rubrica potesse funzionare in pagina, dall'altra parte, non lo nascondo, i dubbi erano tanti. Fino ad allora non avevamo mai avuto in pagina un reale spazio di approfondimento: Avevamo solamente le NEWS e i LIVE della SERIE A la domenica pomeriggio. Sareste stata accettata in pagina questa nuova rubrica?


Sono passati due anni da quella prima puntata, da quei dubbi e da quelle perplessità. Quella rubrica che doveva essere un semplice esperimento estivo, non solamente riscosse un grandissimo apprezzamento a tal punto che, finite le puntate estive, iniziai subito con un nuovo ciclo di puntate, ma con oggi diventa la rubrica di maggior durata della nostra pagina Facebook.
Se mi avessero detto quel 10 Giugno 2011 che SPUNTI DI SPORT due anni dopo avrebbe superato le 100 puntate, avrei pensato a uno scherzo. E invece... E invece non solamentre SPUNTI ha superato le 100 puntate il 24 Luglio 2012, ma questa puntata che sto scrivendo è la numero 182.


182 passate insieme. 182 puntate in cui abbiamo provato a raccontare alcuni momenti, alcune pillole di grande sport. Sia che fossero di attualità, sia che fossero AMARCORD. Ma sempre e comunque con la stessa PASSIONE di sempre. Perchè alla fine, anche in SPUNTI la PASSIONE è la parola chiave, è il motore inprescindibile grazie al quale tutto prende forma, tutto prende forza. Senza passione, SPUNTI non sarebbe stata la rubrica che fino a oggi avete letto su questa pagina FB. Non sono mancati i momenti duri, questo bisogna dirlo, ma grazie alla passione è stato possibile poterli superare. Anche quando le montagne sembrano difficili da superare, o insormontabili da scalare.


Mi accingo pertanto a scrivere a scrivere questa puntata con grande emozione, ma al contempo con diversi dubbi. Come festeggiare al meglio questi due anni di SPUNTI? Raccontando un AMARCORD? Lo abbiamo fatto in numerose puntate. Raccontando un fatto di attualità sportiva importante? Quando è capitata l'occasione, lo abbiamo fatto. O forse... o forse il miglior modo per poter festeggiare SPUNTI è rivivere insieme alcune delle più belle emozioni vissute insieme in questi due anni.


Lasciando così stare le puntate di Attualità dell'epoca, nel corso della giornata andremo a rivivere insieme alcune delle puntate più belle per quanto riguarda l'AMARCORD uscite nel corso di questi anni. Alcune delle vere e proprie chicche.
Queste le puntate che andremo a pubblicare nel corso della giornata tramite link sulla pagina dei lettori del GUERIN SPORTIVO. Quelle che, a giudizio di chi scrive, sono state le più belle. Forse anche altre avrebbero meritato la pubblicazione, ma nel sceglierle ho voluto selezionare quelleche mi avessero lasciato realmente qualcosa. Tra tutte, quella che ha un posto speciale nel mio cuore è sicuramente quella su NICOLO CAROSIO, anche se... come dice un celebre detto napoletano "Ogni scarrafon'è (b)bello a mammà soja".
  1. SPUNTI DI SPORT-ITALIA MONDIALE (9 LUGLIO 2006) del 9 Luglio 2011
  2. SPUNTI DI SPORT-CIAO PEROGATT del 20 Dicembre 2011 dedicata a CARLO PERONI, con il racconto di alcuni aneddoti legati alla sua collaborazione con il GUERIN SPORTIVO
  3. SPUNTI DI SPORT-CIAO VIGOR del 26 Marzo 2012
  4. EUROSTORY-ITALIA 1968 del 23 Maggio 2012
  5. SPUNTI DI SPORT-CIAO, ALFREDO del 14 Luglio 2012. Un vero e proprio tributo a un grande giornalista sportivo quale Alfredo Provenzali
  6. SPUNTI DI SPORT-LA LEZIONE DEL VIAREGGIO (inedito) scritto in esclusiva per VIAREGGIOK del 26 Ottobre 2012
  7. SPUNTI DI SPORT-GRAZIE, ALEX del 31 Dicembre 2012
Prima, però, di concludere questa puntata, mi sembra giusto fare dei ringraziamenti. Di solito, è consuetudine festeggiare un compleanno o un evento importante con gli amici più cari. Amici che, credetemi, nella storia e nello sviluppo di SPUNTI, hanno avuto direttamente o indirettamente un ruolo importante. Chi, incoraggiandomi nei momenti più brutti in pagina, quando sembrava dovessi lasciare, chi dandomi dei consigli o dei suggerimenti, chi semplicemente ci ha dato fiducia.

Il primo ringraziamento che vorrei fare è per due amici di Viareggio, la mia città, che hanno un posto speciale nel mio cuore: STEFANO e MICHELA.
Stefano e Michela mi sono sempre stati accanto con i loro consigli e suggerimenti, ma anche e sopratutto nei momenti più duri (che in pagina, sopratutto nei primi mesi dello scorso anno, non sono mancati).
Non lo nascondo a nessuno: c'è stato un paio di momenti, due anni fa, in seguito ad alcune divergenze, in cui ho rischiato molto seriamente di abbandonare la pagina Facebook del GUERIN. Momenti in cui mi sentivo veramente solo, e in cui Stefano e Michela mi sono stati accanto, motivo per il quale non finirò mai di ringraziarli. Prima di abbandonare definitivamente, ho voluto provare, riuscendoci, a rimettere a posto le cose, ma non potrò mai dimenticare l'aiuto morale che Stefano e Michela mi hanno dato in un momento così duro. Come anche i consigli che mi hanno dato in occasione delle prime puntate di SPUNTI, e non solo.
Stefano e Michela sono degli amici con la A maiuscola, mi sembra giusto condividere con loro questo bellissimo traguardo, e a loro e alla piccola Stella mando veramente con tutto il cuore un forte abbraccio.

Un grazie va agli altri amministratori della pagina del GUERIN (GIACOMO, FATIMA, STEFANO GASPARE e ANDREA) per la pazienza con cui mi sopportano sempre. In particolare, un grazie veramente speciale lo devo ad ANDREA per il contributo veramente prezioso che ci da in pagina

Un grazie speciale va a un amico speciale, LUIGI, per tutta la pazienza, e sempre pronto a dare dei consigli e dei suggerimenti per poter migliorare SPUNTI, dove necessario.

Un grazie speciale va al Direttore del GUERIN SPORTIVO, MATTEO MARANI, per tutta la pazienza, e sopratutto un grazie veramente speciale per aver sempre avuto fiducia in noi.

Un GRAZIE veramente speciale va a tutti quegli amici e lettori della pagina che con i loro consigli e suggeriementi permettono a SPUNTI di poter miglorare sempre più. Un ringraziamento speciale, in tal senso va a EMILIO, ad ALBERTO, e a CLAUDIA.

Il GRAZIE più grosso, però, va a voi, cari amici che ci seguite ogni giorno, sia sulla pagina FB del GUERIN SPORTIVO, sia su VARIE NEWS. Se non fosse stato per voi, per l'affetto con cui ci seguite sempre, e con cui seguite anche questo spazio, difficilmente SPUNTI potrebbe andare avanti.
Tra pochi giorni partirà la CONFEDERATIONS CUP. L'auspicio è quello di poter vivere grazie a questo Torneo delle grandi emozioni calcistiche. Emozioni che tramite SPUNTI speriamo di potervi raccontare senza dimenticare però il passato. Come è sempre stato nel DNA di questa rubrica.

Tanti auguri, caro SPUNTI DI SPORT.Tanti auguri, veramente di tutto cuore.

Rüdiger Franz Gaetano Herberhold.

domenica 9 giugno 2013

SPUNTI DI SPORT- CONFEDERATIONS CUP 2009.



Cari amici,
bentrovati a tutti! Siamo dunque arrivati all'ultima tappa del nostro ciclo di puntate dedicate alla videostoria della CONFEDERATIONS CUP. Puntata, quella odierna, dedicata all'edizione disputata in SUDAFRICA 2009. Una edizione, quella sudafricana, che vide per la prima volta la partecipazione dell'ITALIA. Una partecipazione, quella degli Azzurri, con il ritorno del tecnico viareggino MARCELLO LIPPI dopo il trionfo del mondiale 2006 e il biennio targato DONADONI che non sarà proprio esaltante. Tuttaltro. La comparsata degli azzurri in Sudafrica anticiperà la figuraccia dell'anno successivo ai Mondiali giocati sempre in Sudafrica, che comporterà la squadra azzurra ad aprire un nuovo ciclo, affidato all'allora tecnico della FIORENTINA, CESARE PRANDELLI.

Tornando all'edizione del 2009, dunque, l'ottava edizione del torneo si svolse in SUDAFRICA dal 14 al 28 Giugno 2009. Quattro gli impianti utilizzati nel corso del torneo: il COCA COLA PARK di JOHANNESBURG; il LOTUS VERSFELD STADIUM di PRETORIA; il FREE STATE STADIUM di BLOEMFONTEINS, e il ROYAL BAFOKENG STADIUM di RUSTENBURG.

Come ormai divenuto abitudine, le 8 squadre partecipanti vengono suddivise in due gironi all'italiana di 4 squadre ciascuno. Le prime due classificate di ogni girone si sarebbero qualificate per le semifinali.

Il GIRONE A fu costituito da IRAQ (vincitore della COPPA D'ASIA 2007), dalla NUOVA ZELANDA (vincitrice della COPPA DELLE NAZIONI OCEANICHE del 2008), dalla SPAGNA (vincitrice degli EUROPEI 2008), e dal SUDAFRICA (come paese organizzatore).
Il Girone B, invece fu costituito da BRASILE (vincitore della COPPA AMERICA 2007 e vincitore della CONFEDERATIONS CUP 2005),EGITTO (vincitore della COPPA D'AFRICA 2008); italia (vincitrice dei MONDIALI 2006); USA (vincitore della GOLD CUP 2007).

LA FASE A GIRONI.

RISULTATI GIRONE A .

1°GIORNATA (14 GIUGNO 2009): A Johannesburg SUDAFRICA-IRAQ 0-0; a Rustenburg NUOVA ZELANDA-SPAGNA 0-5 (6°, 14°, 17° Torres, 24° Fabregas, 48° Villa).

2° GIORNATA (17 GIUGNO 2009) : A Bloemfontein SPAGNA-IRAQ 1-0 (55° Villa); a Rustenburg SUDAFRICA-NUOVA ZELANDA 2-0 (21° e 52° Parker).

3° GIORNATA (20 GIUGNO 2009): A Johannesburg IRAQ-NUOVA ZELANDA 0-0; SPAGNA-SUDAFRICA 2-0 (52° Villa, 72° Llorente)

CLASSIFICA FINALE: SPAGNA 9 punti; SUDAFRICA 4; IRAQ 2; NUOVA ZELANDA 1.
Passano in SEMIFINALE: SPAGNA e SUDAFRICA.

RISULTATI GIRONE B .

1°GIORNATA (15 GIUGNO 2009): A Bloemfontein BRASILE-EGITTO 4-3 (5°, e 91° su rigore Kaka (B), 9° e 55° Zidan (E), 11° Luis Fabiano (B), 37° Juan (B), 54° Shawky (E)); a Pretoria USA-ITALIA 1-3 (41° Donovan (U) su rigore, 59° e 94° Rossi (I), 72° De Rossi (I)).

2° GIORNATA (18 GIUGNO 2009): A Pretoria USA-BRASILE 0-3 (7° Felipe Melo, 20° Robinho, 62° Maicon); a Johannesburg EGITTO-ITALIA 1-0 (40° Homos).

3° GIORNATA (21 GIUGNO 2009): A Pretoria ITALIA-BRASILE 0-3 (37° e 43° Luis Fabiano, 45° autorete di Dossena (B)); a Rustenburg EGITTO-USA 0-3 (21° Davies, 63° Bradley, 71° Dempsey).

Classifica finale: BRASILE 9 punti; BRASILE, ITALIA, ed EGITTO 3.
Passano in SEMIFINALE: BRASILE ed USA (rispetto all'EGITTO miglior differenza reti e rispetto all'ITALIA, a parità di differenza reti maggior numero di goal segnati)

Dalla fase a gironi vediamo ora le immagini di BRASILE-EGITTO, tratte dalla diretta RAI.

LE SEMIFINALI.

A disputare, dunque, le semifinali, giocate il 24 e il 25 Giugno 2009, furono BRASILE, SPAGNA, SUDAFRICA e USA.

La prima semifinale si giocò al FREE STATE STADIUM di BLOEMFONTEIN, e vide i campioni d'europa della SPAGNA, allenati da VICENTE DEL BOSQUE, contro gli USA, allenati da BOB BRADLEY. A dirigere l'incontro l'arbitro uruguaiano JORGE LARRIONDA davanti a 35.369 spettatori. Tutti si aspettavano una vittoria della SPAGNA, e invece, a sorpesa, a vincere furono gli USA, che, grazie a un DEMPSEY in ottima forma, riuscirono a battere gli spagnoli. Una delle piche battute d'arresto degli uomini di VICENTE DEL BOSQUE, che nel corso degli anni successivi, avrebbero vinto il MONDIALE nel 2010, battendo in finale l'OLANDA, e riconfermati campioni d'Europa battendo in finale gli Azzurri. Tornando alla CONFEDERATIONS, ricordiamo i nomi dei marcatori. USA in vantaggio al 37° con ALTIDORE, raddoppio di DEMPSEY al 74°. Andiamo a vedere le immagini della gara, tratta dalla telecronaca RAI, commentata da MARCO CIVOLI e SALVATORE BAGNI. 

L'altra semifinale si giocò ad JOHANNESBURG il 26 Giugno 2005 al COCA COLA PARK e vide in campo il BRASILE allenato da DUNGA, contro i padroni di casa del SUDAFRICA, allenati da JOEL SANTANA. Un vero e proprio derby brasiliano sulle due panchine. Diresse la sfida l'arbitro svizzero MASSIMO BUSACCA, davanti a 48.049 spettatori. La partita fu estremamente combattuta da parte di entrambe le squadre. Quando ormai sembravano ineivitabili i tempi supplementari, all'88° minuto DANI ALVES riuscì a segnare per il BRASILE il goal partita. Il BRASILE quindi, riuscì a battere per 1-0 il SUDAFRICA e a qualificarsi per la finalissima. Andiamo a vedere le immagini della gara, trasmesse dalla RAI con la telecronaca di GIANNI CERQUETI, e il commento tecnico di SANDRO MAZZOLA. . 

LE FINALI.

A giocarsi così la finale per il terzo posto furono il 28 Giugno 2009 al ROYAL BAFOKENG STADIUM di RUSTENBURG la SPAGNA e i padroni di casa del SUDAFRICA. A dirigere l'incontro l'arbitro australiano MATTHEW BREEZE (anche nel 2005 aveva diretto la finale per il 3° posto, allora tra GERMANIA e MESSICO), davanti a 31.788 spettatori. La partita fu estremamente spettacolare (sopratutto negli ultimi minuti) e furono necessari i tempi supplementari. Al 73° passarono in vantaggio i padroni di casa con MPHELA. Sembrava fatta per gli uomini di SANTANA, ma negli ultimi minuti la sfida si accese con ben 3 goal in 5 minuti. La Spagna, dopo aver perso in semifinale, nonvoleva perdere la finale del 3° posto, e, grazie alla doppietta di GUIZA all'88° e all'89° minuto, in due minuti, capovolse completamente il risultato, passando in vantaggio per 2-1. I padroni di casa, allenatida JOEL SANTANA, andarono a spron battuto alla ricerca del pareggio, che arrivò al 93° ancora con MPHELA. Si andò così ai tempi supplementari, che videro al 107° XABI ALONSO segnare il goal del definitivo 3-2 della SPAGNA sui padroni di casa. Padroni di casa che, pur giunti quarti, uscirono veramente a testa alta dopo una gara altamente spettacolare. Andiamo a vedere le immagini della partita, tratte dalla diretta RAI.

Sempre il 28 Giugno si giocò al COCA COLA PARK di JOHANNESBURG la finalissima del torneo, che vide in campo il derby di matrice americano tra la rivelazione del torneo, gli USA di BOB BRADLEY, e il BRASILE, allenato per DUNGA, a un passo da un record storico. In caso di vitoria del Torneo, il BRASILE sarebbe la prima formazione ad aver vinto per ben 3 volte la CONFEDERATIONS. USA e BRASILE, dunque,si sfidano davanti a 52.291 spettatori, agli ordini dell'arbitro svedese MARTIN HANSSON. Come nella finale del 3° posto, anche in questo caso abbiamo una finale estremamente emozionante, e piena di colpi di scena. Il primo tempo, infatti, vide un netto predominio da parte degli USA, che chiusero la prima frazione di gioco in vantaggio per 2-0, grazie ai goal segnati al 10° da DEMPSEY e al 27° da DONOVAN. Sembrava fatta per gli USA, con un BRASILE a dir poco irriconoscibile. E invece, come a volta capita nel mondo del calcio, e come soleva ripetere VUJADIN BOSKOV, la partita finisce quando arbitro fischia.
Mai come in questo caso tali parole furono profetiche. Il secondo tempo, infatti, vide il ritorno in partita da parte del BRASILE, che segnò immediatamente a partita appena ripresa al 46° con il solito LUIS FABIANO, autore anche del pareggio al 74° minuto. A un quarto d'ora dalla fine, dunque, il risultato era sul 2-2 tra BRASILE e USA, con il BRASILE, sull'onda dell'entusiasmo per il pareggio raggiunto, e gli USA che nel secondo tempo avevano pagato troppo lo sforzo fisico del primo tempo. Quando ormai sembrano certi i tempi supplementari, all'84° minuto il BRASILE riuscì a trovare il goal della vittoria con LUCIO. Un goal pesantissimo. Non solamente gli USA non riuscirono a recuperare quel goal ,ma il BRASILE potè così battere gli uomini di BRADLEY per 3-2, ed aggiudicarsi così per la terza volta la CONFEDERATIONS CUP. Gli USA perserò la finale, ma uscirono comunque a testa alta.


Andiamo a vedere le immagini della finalissima, tratte dalla diretta RAI, con la telecronaca di MARCO CIVOLI e il commento tecnico di SALVATORE BAGNI.

Andiamo ora a vedere insieme il riepilogo di tutti i goal segnati durante il torneo.


Cari amici, siamo così arrivati al termine di questo nostro viaggio all'interno della storia della CONFEDERATIONS CUP. Tra pochi giorni, dal 15 al 30 Giugno, prenderà il via la nona edizione del Torneo, che si svolgerà in BRASILE. Un torneo che si prevede fin da ora estremamente spetacolare, con l'auspicio che gli Azzurri, guidati da CESARE PRANDELLI, possano farci vivere delle vere e proprie notti magiche.

Rüdiger Franz Gaetano Herberhold