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martedì 28 gennaio 2014

SPUNTI DI SPORT-IL CALENDARIO DELLA 66° EDIZIONE DELLA VIAREGGIO CUP.

I campioni in carica dell'ANDERLECHT alzano la VIAREGGIO CUP al termine della finale vinta per 3-0 contro il MILAN.
Cari amici,
nella giornata di ieri è stato presentato al GRAN TEATRO PUCCINI di TORRE DEL LAGO il Calendario della 66° edizione della VIAREGGIO CUP, ex COPPA CARNEVALE. Un'edizione, quella di quest'anno, che si presenta abbastanza rinnovata, con le squadre partecipanti che scendono da 48 a 36, di cui 32 entranti in gara in occasione della fase eliminatoria, e in più le 4 squadre vincitrci in più edizioni del torneo (JUVENTUS, INTER, MILAN e FIORENTINA) che entreranno in gara solo e unicamente dagli ottavi di finale.
Durante la presentazione del calendario della VIAREGGIO CUP, il presidente del CGC VIAREGGIO (ente organizzatore dell'evento), ALESSANDRO PALAGI, ha annunciato un importantissimo risultato: le partite della VIAREGGIO CUP resteranno fuori dal circuito delle scommesse.
Sono stati poi ufficializzati sia i nomi dei vincitori dei quattro premi speciali che verranno assegnati il prossimo 3 Febbraio durante la consueta cena di gala presso la CAPANNINA di VIAREGGIO ( il premio TORQUATO BRESCIANI, destinato ai dirigenti, andrà a CARLO TAVECCHIO; il premio BRUNO ROGHI per i giornalisti andrà al giornalista RAI GIANNI CERQUETI; il premio GAETANO SCIREA, destinato agli allenatori, andrà al tecnico del TORINO GIAMPIERO VENTURA, mentre il premio CENTRO GIOVANI CALCIATORI andrà a MICHELE GEMIGNANI), sia il nome del giocatore che, come d'abitudine, lunedì prossimo prima della partita inaugurale tra NAPOLI e ANDERLECHT leggerà allo stadio DEI PINI di VIAREGGIO il giuramento: si tratta del capitano del LIVORNO, ANDREA LUCI.

A questo punto, cominciamo ad entrare nel vivo della 66° edizione della VIAREGGIO CUP, andando a ricordare la suddivisione degli 8 gironi, già effettuata a inizio anno.

GIRONE 1: ATALANTA, CLUB GUARANI, RAPPR. SERIE D, NORDSJAELLAND.
GIRONE 2: NAPOLI, ANDERLECHT, PALERMO, A.P.I.A. LEICHARDT.
GIRONE 3: ROMA, BENFICA, ENVIGADO, LIVORNO.
GIRONE 4: STABAEK, SIENA, TORINO, SANTOS LAGUNA.
GIRONE 5: GENOA, SAMPDROIA, RIJEKA, UNDER 17 CONGO.
GIRONE 6: LAZIO, VARESE, BELASICA STRUMICA, CLUB NACIONAL.
GIRONE 7: EMPOLI, PSV EINDHOVEN, HELLAS VERONA, L.I.A.C. NEW YORK.
GIRONE 8: PARMA, SPEZIA, DESPORTIVO BRASIL, PAKHTAKOR.

IL PROGRAMMA INTEGRALE DELLA 66° EDIZIONE DELLA VIAREGGIO CUP. 


Andiamo adesso a gustarci insieme il calendario delle varie fasi della VIAREGGIO CUP.

FASE ELIMINATORIA. 3-8 FEBBRAIO.

LUNEDÌ  3  FEBBRAIO

ATALANTA-NORDSJAELLAND
Quarrata (PT) / Stadio “Raciti” (ore 15)

RAPPRESENTATIVA SERIE D-CLUB GUARANÌ
Altopascio (LU) / Stadio Comunale (ore 15)
(Sintetico)

NAPOLI-ANDERLECHT
Viareggio (LU) / Stadio “T. Bresciani” (ore 15)

PALERMO-A.P.I.A. LEICHHARDT
Sarzana (SP) / Stadio “Luperi” (ore 15)

ROMA-BENFICA
San Giuliano Terme (PI) / Stadio “G. Bui” (ore 17.15)

LIVORNO-ENVIGADO
Livorno / Stadio “Magnozzi” (ore 15)

TORINO-STABAEK
Santa Croce sull'Arno (PI) / Stadio “Masini” (ore 15)

SIENA-SANTOS LAGUNA
Paganico (GR) / Stadio “Uzielli” (ore 15)
(Sintetico)

MARTEDÌ  4  FEBBRAIO

SAMPDORIA-RIJEKA
Sarzana (SP) / Stadio “Luperi” (ore 15)

GENOA-UNDER 17 CONGO
Genova / Stadio “La Sciorba” (ore 15)

LAZIO-BELASICA STRUMICA
Viareggio (LU) / Stadio “T. Bresciani” (ore 15)

VARESE-CLUB NACIONAL
Capezzano (LU) / Stadio “Cavanis” (ore 15)
(Sintetico)

EMPOLI-PSV EINDHOVEN
San Giuliano Terme (PI) / Stadio “G. Bui” (ore 17.15)

HELLAS VERONA-L.I.A.C. NEW YORK
Altopascio (LU) / Stadio Comunale (ore 15)
(Sintetico)

PARMA-PAKHTAKOR
Agliana (PT) / Stadio “Bellucci” (ore 15)

SPEZIA-DESPORTIVO BRASIL
La Spezia / Stadio “Ferdeghini” (ore 15)
(Sintetico)

MERCOLEDÌ  5  FEBBRAIO

ATALANTA-RAPPRESENTATIVA SERIE D
San Giuliano Terme (PI) / Stadio “G. Bui” (ore 17.15)

NORDSJAELLAND-CLUB GUARANÌ
Capezzano (LU) / Stadio “Cavanis” (ore 20) (Sintetico)

NAPOLI-PALERMO
Altopascio (LU) / Stadio Comunale (ore 15) (Sintetico)

ANDERLECHT-A.P.I.A. LEICHHARDT
San Giuliano Terme (PI) / Stadio “G. Bui” (ore 20)

ROMA-LIVORNO
Monterotondo (GR) / Stadio “Pian di Giunta” (ore 15)

BENFICA-ENVIGADO
Sarzana (SP) / Stadio “Luperi” (ore 15)

TORINO-SIENA
Viareggio (LU) / Stadio “T. Bresciani” (ore 15)

STABAEK-SANTOS LAGUNA
Lido di Camaiore (LU) / Stadio “Benelli” (ore 15) (Sintetico)


GIOVEDÌ  6  FEBBRAIO

SAMPDORIA-GENOA
Viareggio (LU) / Stadio “T. Bresciani” (ore 15)

RIJEKA-UNDER 17 CONGO
Altopascio (LU) / Stadio Comunale (ore 15) (Sintetico)

LAZIO-VARESE
San Giuliano Terme (PI) / Stadio “G. Bui” (ore 17.15)

BELASICA STRUMICA-CLUB NACIONAL
Lido di Camaiore (LU) / Stadio “Benelli” (ore 15) (Sintetico)

EMPOLI-HELLAS VERONA
Larderello (PI) / Stadio “Florentia” (ore 15)

PSV EINDHOVEN-L.I.A.C. NEW YORK
Strettoia (LU) / Stadio “La Pruniccia” (ore 15) (Sintetico)

PARMA-SPEZIA
Sarzana (SP) / Stadio “Luperi” (ore 15)

PAKHTAKOR-DESPORTIVO BRASIL
Capezzano (LU) / Stadio “Cavanis” (ore 15) (Sintetico)


VENERDÌ  7  FEBBRAIO

ATALANTA-CLUB GUARANÌ
Paganico (GR) / Stadio “Uzielli” (ore 15) (Sintetico)

NORDSJAELLAND-RAPPRESENTATIVA SERIE D
Agliana (PT) / Stadio “Bellucci” (ore 15)

NAPOLI-A.P.I.A. LEICHHARDT
Lido di Camaiore (LU) / Stadio “Benelli” (ore 15) (Sintetico)

ANDERLECHT-PALERMO
San Giuliano Terme (PI) / Stadio “G. Bui” (ore 15)

ROMA-ENVIGADO
Viareggio (LU) / Stadio “T. Bresciani” (ore 15)

BENFICA-LIVORNO
Livorno / Stadio “Banditella” (ore 15)

TORINO-SANTOS LAGUNA
Sarzana (SP) / Stadio “Luperi” (ore 15)

STABAEK-SIENA
Badesse (SI) / Stadio “Nannotti” (ore 15)


SABATO  8  FEBBRAIO

SAMPDORIA-UNDER 17 CONGO
Sarzana (SP) / Stadio “Luperi” (ore 15)

RIJEKA-GENOA
Genova / Stadio “La Sciorba” (ore 15)

LAZIO-CLUB NACIONAL
San Miniato (PI) / Stadio “Lepori” (ore 15)

BELASICA STRUMICA-VARESE
Lido di Camaiore (LU) / Stadio “Benelli” (ore 15) (Sintetico)

EMPOLI-L.I.A.C. NEW YORK
Quarrata (PT) / Stadio “Raciti” (ore 15)

PSV EINDHOVEN-HELLAS VERONA
Viareggio (LU) / Stadio “T. Bresciani” (ore 15)

PARMA-DESPORTIVO BRASIL
San Giuliano Terme (PI) / Stadio “G. Bui” (ore 15)

PAKHTAKOR-SPEZIA
La Spezia / Stadio “Ferdeghini” (ore 15) (Sintetico)


OTTAVI DI FINALE. MARTEDì 11 FEBBRAIO.

Tutte le partite avranno inizio alle ore 15, eccetto quella che si disputa a SAN GIULIANO TERME per esigenze televisive, come poi vedremo, che si gioca alle 17:15.


Viareggio (LU) / Stadio “T. Bresciani” (ore 15)

San Giuliano Terme (PI) / Stadio “G. Bui” (ore 17.15)

Sarzana (SP) / Stadio “Luperi” (ore 15)

Quarrata (PT) / Stadio “Raciti” (ore 15)

Paganico (GR) / Stadio “Uzielli” (ore 15) (Sintetico)

Monterotondo (GR) / Stadio “Pian di Giunta” (ore 15)

Altopascio (LU) / Stadio Comunale (ore 15) (Sintetico)

Santa Croce sull'Arno (PI) / Stadio “Masini” (ore 15)


QUARTI DI FINALE. GIOVEDì 13 FEBBRAIO. 
 
Tutte le partite avranno inizio alle ore 15, eccetto quella che si disputa a SAN GIULIANO TERME, che, per esigenze televisive, si gioca alle 17:15.

Viareggio (LU) / Stadio “T. Bresciani” (ore 15)

San Giuliano Terme (PI) / Stadio “G. Bui” (ore 17.15)

Altopascio (LU) / Stadio Comunale (ore 15) (Sintetico)

Agliana (PT) / Stadio “Bellucci” (ore 15)


SEMIFINALI. SABATO 15 FEBBRAIO. 
 
Viareggio (LU) / Stadio “T. Bresciani” (ore 15)

San Giuliano Terme (PI) / Stadio “G. Bui” (ore 17.15)


FINALISSIMA. LUNEDì 17 FEBBRAIO. 
 
Viareggio (LU) / Stadio “T. Bresciani” (ore 15)


VIAREGGIO CUP: IL PALINSESTO DI RAISPORT.

  
Anche quest'anno RAI SPORT garantirà la messa in onda almeno di due partite al giorno nelle varie fasi del torneo. Nella fattispecie sarà garantita la messa in onda delle partite che si giocheranno a VIAREGGIO alle ore 15 e a SAN GIULIANO TERME alle 17:15.


Questo il palinsesto delle partite che verranno trasmesse da RAI SPORT 1, canale 57 del DGITALE TERRESTRE, e da RAI SPORT 2, canale 58 del DIGITALE TERRESTRE.


LUNEDì 3 FEBBRAIO.
Ore 15: NAPOLI-ANDERLECHT. DIRETTA su RAI SPORT 1.
Ore 17:15: ROMA-BENFICA. DIRETTA su RAI SPORT 1.


MARTEDì 4 FEBBRAIO.
Ore 15: LAZIO-BELASICA STRUMICA. DIRETTA su RAI SPORT 1.
Ore 17:15:EMPOLI-PSV EINDHOVEN. DIRETTA su RAI SPORT 1.

 
MERCOLEDì 5 FEBBRAIO.
Ore 15: TORINO-SIENA. DIRETTA su RAI SPORT 1.
Ore 17:15: ATALANTA-RAPPR. SERIE D. DIRETTA su RAI SPORT 1.


GIOVEDì 6 FEBBRAIO.
Ore 15: SAMPDORIA-GENOA. DIRETTA su RAI SPORT 1.
Ore 17:15: LAZIO-VARESE. DIRETTA su RAI SPORT 1.


VENERDì 7 FEBBRAIO.
Ore 15: ROMA-ENVIGADO. DIRETTA su RAI SPORT 2.
Ore 17:15: ANDERLECHT-PALERMO. DIFFERITA su RAI SPORT 2.


SABATO 8 FEBBRAIO.
Ore 15: PSV EINDHOVEN-VERONA da VIAREGGIO. DIRETTA su RAI SPORT 2.


DOMENICA 9 FEBBRAIO.
Ore 15: PARMA-DESPORTIVO-BRASIL. DIFFERITA su RAI SPORT 2 dellegara giocata a SAN GIULIANO TERME sabato 8 FEBBRAIO alle ore 15.


MARTEDì 11 FEBBRAIO.
Ore 15: OTTAVO DI FINALE da VIAREGGIO. DIRETTA su RAI SPORT 1.
Ore 17:15: OTTAVO DI FINALE da SAN GIULIANO TERME. DIRETTA su RAI SPORT 1.


GIOVEDì 13 FEBBRAIO.
Ore 15: QUARTO DI FINALE da VIAREGGIO. DIRETTA su RAI SPORT 2.
Ore 17:15: QUARTO DI FINALE da SAN GIULIANO TERME. DIRETTA su RAI SPORT 1.


SABATO 15 FEBBRAIO.
Ore 15: 1° SEMIFINALE da VIAREGGIO. DIRETTA su RAI SPORT 2.
Ore 17:15: 2° SEMIFINALE da SAN GIULIANO TERME. DIRETTA su RAI SPORT 2.


LUNEDì 17 FEBBRAIO.
Ore 15: FINALISSIMA da VIAREGGIO. DIRETTA su RAI SPORT 1.


Un torneo, la 66° edizione della VIAREGGIO CUP che, sono certo, non mancherà di regalarci come sempre grandissime emozioni.


Rüdiger Franz Gaetano Herberhold

lunedì 27 gennaio 2014

SPUNTI DI SPORT-RICORDANDO ARPAD WEISZ.


Una giornata per rendere omaggio a tutte vittime dell'Olocausto, e anche al contempo a tutte quelle persone che, a rischio della propria vita, hanno protetto e/o salvato la vita ai perseguitati. Con questo criterio, nacque la GIORNATA DELLA MEMORIA. Una giornata, quindi anche per ricordare e per riflettere su quanto accaduto nell'arco della Seconda Guerra Mondiale, con l'auspicio, forte e sincero, che simili atrocità non si abbiamo mai più a ripetere.

Lo scorso anno la trasmissione televisiva DRIBBLING, in onda su RAI DUE, realizzò un servizio molto bello, e al contempo molto toccante,dedicato alle storie di tre personaggi sportivi che hanno avuto a che fare direttamente con l'OLOCAUSTO: la storia del pugile italiano di religione ebraica LEONE EFFRATI, soprannominato LELLETTO, il giocatore del MILAN, FERDINANDO VALLETTI, catturato dalle SS per aver partecipato a uno sciopero all'ALFA ROMEO, e da qui deportato a MATHAUSEN, dove prima viene mandato a lavorare nelle gallerie e poi viene spostato a lavorare nelle cucine, dove, grazie a questo nuovo compito, può salvare molti suoi compagni portando loro anche il cibo, e che poi viene liberato dalle truppe alleate il 5 MAGGIO 1945. Infine, l'ultima parte del servizio era dedicata alla figura dell'allenatore ungherese di religione ebraica, ARPAD WEISZ. Per chi fosse interessato, cliccando qui, potrete andare a vedere il servizio in questione. Cliccando PLAY, dopo un breve spot pubblicitario, parte il servizio.

Soffermiamoci però su quest'ultimo personaggio. Chi è ARPAD WEISZ?
Ebreo ungherese, fu un calciatore di grande livello; giocò per la propria nazionale alle Olimpiadi del 1924 ma raggiunse la fama portando allo scudetto l'AMBROSIANA INTER nella stagione 1929-30, la prima disputata a girone unico.
Questa la prima pagina del GUERINO dell'epoca, raffigurante la vittoria dello scudetto da parte dell'INTER.


Lo scudetto conseguito da Weisz permise al tecnico, allora 34enne, di diventare il più giovane allenatore ad aver vinto lo scudetto (primato che conserva ancora oggi). Ma non solo. Nel corso della sua esprienza milanese (che era iniziata nel 1926, e che proseguì fino all'anno seguente, 1931, per poi riprendere nella stagione 1933/34) scoprì e valorizzo un campione quale GIUSEPPE MEAZZA facendolo debuttare nella COPPA VIOLA giocata a COMO.

Andando a cercare in rete, sono riuscito a trovare le immagini di una vittoria dell'INTER, guidata da ARPAD WEISZ. Risale al 31 Maggio 1931, quando gli allora campioni d'Italia batterono all'Arena Civica la Roma per 5-0. Andiamo a vedere le immagini di quella gara.Siccome purtroppo il blog, a differenza dello scorso anno, non mi consente di pubblicare il video in questione, lo potete vedere cliccando qui.

Bisogna anche dire che, sempre nel 1930, WEISZ fu autore, assieme ad ALDO MOLINARI, autore di un manuale, intitolato IL GIUOCO DEL CALCIO, che per l'epoca fu qualcosa di veramente eccezionale, in quanto contiene le norme tecniche, i ruoli in campo, la metodologia di allenamento. La prefazione venne scritta da VITTORIO POZZO, e il manuale venne pubblicato dall'editore milanese ALBERTO CORTICELLI.

Dopo aver allenato nella stagione 1931/32 il BARI, e nella stagione 1934/35 il NOVARA, ARPAD WEISZ allenò il Bologna nei campionati 1935-36 e 1936-37,vincendo in entrambi i casi il campionato. Nel 1937 con il Bologna vinse anche a Parigi il Torneo dell'Esposizione Universale battendo in finale a PARIGI il CHELSEA per 4-1. In merito a quello storico trofeo andiamo a vedere questo filmato.


In seguito alle leggi razziali, istituite nel 1938 in Italia, prima il 26 Ottobre dello stesso anno WEISZ venne dimissionato dal BOLOGNA (al suo posto venne nominato nuovo tecnico FELSNER, in arrivo dal MILAN) e poi entro sei mesi dovette lasciare il Paese.

Da questo momento in poi non abbiamo più avuto notizie in ambito storico di ARPAD WEISZ. A svelare cosa fosse successo, è stato solamente nel 2007 il libro dell'allora giornalista del GUERIN SPORTIVO (divenutone poi Direttore l'anno seguente) MATTEO MARANI, DALLO SCUDETTO AD AUSCHWITZ. Un libro veramente bellissimo, anche se molto triste, che consiglio a tutti veramente di leggere. Grazie al duro lavoro di ricerca di MARANI, apprendiamo, dunque, che lafamiglia WEISZ, costituita da ARPAD, dalla moglie ELENA, anche lei ebrea ungherese, e dai figli ROBERTO e CLARA, fu costretta a lasciare il nostro Paese e a rifugiarsi a PARIGI. Dopodichè la famiglia Weisz si trasferì nel piccolo paese olandese di Dordrecht, dove Arpad allenò a partire dalla primavera del 1939 (la sua partita d'esordio risalì il 14 Maggio)con risultati eccezionali la squadra locale anche nella stagione 1939/40 (giunse al quinto posto); in seguito all'occupazione tedesca i Weisz vennero dapprima rinchiusi in campi di lavoro e, successivamente, deportati nei campi di sterminio di Auschwitz, dove trovarono la morte.

Grazie al duro lavoro di ricerca di MARANI, e al libro uscito successivamente, solamente negli ultimi anni la figura di ARPAD WEISZ è tornata alla ribalta.
Nel Gennaio 2009 allo stadio Dall'Ara di Bologna è stata posta una targa in sua memoria sotto la Torre Maratona.

Il 27 Gennaio del 2012, in occasione della Giornata della Memoria, anche allo Stadio Meazza è stata inaugurata una targa in suo onore.


In questa foto possiamo vedere il Direttore del GUERIN SPORTIVO, MATTEO MARANI, accanto ala targa in ricordo di ARPAD WEISZ.


Una bellissima iniziativa legata al nome di ARPAD WEISZ è stata realizzata durante la scorsa stagione. Il 15 Gennaio 2013, in occasione del quarto di finale di COPPA ITALIA tra INTER e BOLOGNA, poco prima della partita i sindaci delle due città, GIULIANO PISAPIA e VIRGINIO MEROLA, si sono scambiati le maglie delle due squadre, riportanti entrambi il nome di WEISZ. Accanto ai sindaci il presidente del BOLOGNA, ALBANO GUARALDI, e l'ex presidente dell'INTER, attualmente presidente onorario, MASSIMO MORATTI.


Inoltre, le due squadre hanno voluto dedicare all'allenatore con cui vinsero entrambe lo scudetto la partita e i giocatori sono entrati in campo con una maglietta commemorativa con sopra riportata la scritta NO ALLA RAZZISMO.


Vorrei concludere questa puntata dedicata ad ARPAD WEISZ e al libro scritto da MATTEO MARANI con un momento veramente molto significativo di televisione sportiva. Lo scorso anno FEDERICO BUFFA rese omaggio all'allenatore ebreo ungherese e al libro scritto da MARANI dedicandogli una puntata della sua trasmissione. Una puntata molto bella e al contempo molto toccante che merita assolutamente di essere vista.


Un allenatore, ARPAD WEISZ, che, siamo certi, avrà sempre un posto speciale nel cuore di noi appassionati di calcio.

                                                    Rüdiger Franz Gaetano Herberhold

ZERO A ZERO: LA STORIA DI ALCUNI MOMENTI DI GLORIA TROPPO FUGACI.


Il sogno di una carriera piena di vittorie, l'impegno quotidiano in campo e in allenamento, e improvvisamente, quando sembra finalmente il momento di essere arrivato a toccare il cielo con un dito, da un momento all'altro, ecco trovarsi con un pugno di mosche in mano per un errore o per uno sbaglio personale.

Ci sono però anche quelle storie in cui purtroppo a decidere per te è solamente il destino, a volte pieno di bellissime sorprese, a volte capace di farti rinunciare alle cose o ai sogni che più ami.
E sono proprio queste ultime le storie raccontate all'interno del documentario “Zero a Zero”, diretto da Paolo Geremei e dedicato a tre storie realmente accadute che vedono protagonisti tre ex calciatori degli Allievi Nazionali della Roma: DANIELE ROSSI, MARCO CATERINI e ANDREA GIULI CAPPONI.

Un documentario, Zero a zero, che invitiamo assolutamente ad andare a vedere, e in cui viene raccontata la storia di questi tre ragazzi che, se da una parte purtroppo vedono andare in frantumi il sogno della propria vita, dall'altra non mancheranno di dimostrare il proprio coraggio, togliendosi anche qualche piccolo sassolino dalle scarpe.

DANIELE ROSSI e MARCO CATERINI diventano campioni d'Italia con la formazione degli Allievi Nazionali della ROMA battendo il MILAN per 2-0 (grazie proprio a una rete di ROSSI al 50° minuto di gioco, e a una rete di RUSSO al 74° minuto) nella finale di CITTÀ DI CASTELLO del 27 Giugno 1993 l'uno in porta, l'altro in avanti al fianco di FRANCESCO TOTTI. Il sogno per entrambi è quello di sfondare in Nazionale e nel mondo del calcio professionistico. Ma la strada è tutta in salita...

MARCO CATERINI è il portiere di quella ROMA vincente, destinato a grandi cose in Nazionale UNDER 16, dov'è titolare davanti a GIGI BUFFON. Una serie di vicisssitudini più grandi di lui metteranno a dura prova il suo orgoglio.

ANDREA GIULI CAPPONI ha già qualche presenza in Nazionale Under 17 quando viene portato in ritiro con la prima squadra nel 1994. Dorme in stanza con Giuseppe Giannini. E' felice, ma 17 anni sono pochi, forse troppo pochi, per sapersi gestire al meglio.

Le tre storie di DANIELE, MARCO e ANDREA sembrano abbastanza diverse tra loro, eppure hanno qualcosa in comune: nello sport, sono molti gli atleti che non ce l'hanno fatta a mostrare il proprio talento, che a causa di episodi sfortunati o di decisioni avventate sono arrivati a un passo dal traguardo. Un intervento di un avversario, un atteggiamento troppo sicuro, una scelta sbagliata: la carriera dei tre ragazzi si è decisa in pochi momenti. È possibile che il successo sia una questione di tempi giusti? Quanto conta la fortuna e quanto il carattere? 

Il documentario, come possiamo leggere nel pressbook, ripercorre le loro intense carriere attraverso interviste ai genitori e agli allenatori, filmati di repertorio e pedinamenti nella loro realtà quotidiana, cercando di (far) rivivere un sogno che non si è avverato. Per qualcuno il risveglio è stato graduale, per altri è stato uno shock: ciascuno dei ragazzi racconta cosa vuol dire confrontarsi con la realtà.

Attraverso il loro sguardo, Zero a Zero vuole quindi capire cosa ci vuole per raggiungere il successo. Numeri statistici e analisi tecniche non bastano ad arrivare ad una risposta. Saranno le parole dei ragazzi a permettere allo spettatore di entrare nelle loro vite: la verità sta nelle sfumature delle loro risposte, nelle loro voci emozionate che raccontano aneddoti belli e dolorosi, e nei loro occhi vivi mentre raccontano storie fatte di gioie, paure, speranze e bellissime ferite ancora aperte.

Come nasce l'idea di girare ZERO A ZERO? Queste in merito le principali dichiarazioni del regista, Paolo Geremei, riportate sul pressbook del film.

Non so perché ho deciso di fare questo film ma so quando è iniziato tutto: un giorno di ottobre di due anni fa, passando davanti ad un negozio a Roma e riconoscendo Andrea alla cassa.
Nel quartiere lo conoscevo di vista (e di fama) da anni. Dopo un lunghissimo minuto immobile,
ho chiamato un amico comune e mi sono fatto dare il suo numero; dopo tre giorni l’ho chiamato: “sono curioso di sapere la tua storia: me la racconti?”.
I mesi seguenti ho incontrato almeno altri dieci ragazzi che hanno giocato nelle Giovanili di grandi squadre ma per nessuno ho provato grande interesse o empatia.
Un giorno, un conoscente mi ha detto: “se vuoi raccontare queste storie, devi sentire Caterini”.
Poi, mi sono ricordato che a Trastevere c’era un ragazzo che anni prima divideva la maglia numero 10 con Totti e che il capitano lo andava spesso a trovare a casa: tale Daniele Rossi.
Non posso dire che sia stato semplice convincere i ragazzi a superare le diffidenze verso uno strano regista, abbastanza simpatico ma forse troppo curioso.
Qualcosa però è successo, per far dire a uno di loro, settimane dopo: “Magari torno per qualche ora sotto i riflettori. C’ero abituato ai riflettori, ci sono stato per anni, all’improvviso si sono spenti. Quando iniziamo?”.

L’aspetto che più mi ha convinto a raccontare queste storie è stato il rendermi conto che mentre io a 17 anni sceglievo dove andare in vacanza, loro prendevano decisioni che avrebbero cambiato le loro vite; che a 25 avevano gia’ una vita alle spalle; che a 35 sono uomini con qualcosa da insegnare.

Non ho utilizzato alcuna voce off – che avrebbe aiutato certi passaggi drammaturgici - perché
ho voluto che queste vite fossero raccontata solo dalle loro voci, da quelle dei loro genitori e dei loro allenatori.
Avrei voluto fare tre film diversi; avrei anche voluto essere un po’ piu’ distaccato ma è stato impossibile.Meno male. Zero a Zero non è ciò che diceva Marco, mentre ridendo mi presentava
ai suoi amici e allenatori: “lui è Paolo, sta facendo un film sui falliti”.
Non è neanche un film sulla vittoria o sulla sconfitta.
È una parte di una partita ancora da giocare.

Un documentario, Zero a Zero, che verrà proiettato mercoledì prossimo, 29 Gennaio, presso l'Associazione Culturale Apollo 11, sita in via Nino Bixio 80b a Roma alle 21 e che merita assolutamente di essere visto.

Sperando di fare cosa gradita, allego qui il trailer del documentario.

                                                        Rüdiger Franz Gaetano Herberhold

domenica 26 gennaio 2014

SPUNTI DI SPORT-PRESENTATA LA F 14 T.


Una monoposto rivoluzionaria rispetto alle concorrenti finora presentate, con tantissime soluzioni innovative. Con questo spirito estremamente combattivo è stata presentata questo pomeriggio sul web la nuova F 14 T. A differenza degli scorsi anni, in seguito al nuovo regolamento tecnico e in vista dei prossimi test di JEREZ in programma la prossima settimana da martedì al venerdì, la FERRARI ha rinunciato alla consueta cerimonia di presentazione puntando invece alla cerimonia via web in modo tale da poter avere il più sottomano possibile la nuova monoposto. Ad assistere al battesimo della nuova monoposto il Team Principal della Scuderia, STEFANO DOMENICALI, i due piloti FERNANDO ALONSO e il rientrante KIMI RAIKKONEN, il Presidente della FERRARI, LUCA CORDERO DI MONTEZEMOLO, e tutti i dipendenti della scuderia.

Il web ha avuto un ruolo molto importante nella scelta del nome della nuova FERRARI. A differenza del passato, infatti, sono stati i tifosi tramite Internet a scegliere il nome della monoposto che correrà quest'anno. 5 le opzioni inziali proposte: F 14-T, F 166 TURBO, F 14 SCUDERIA, F 14 MARANELLO e F 616. Fin dall'inizio gli internauti hanno suddiviso la loro votazione tra F 14 T e F 166 TURBO. Alla fine, a prevalere è stato quindi F 14 T, con il 32.9% di voti, seguita da F 166 TURBO, fermatosi al 31.2%. Più staccati F 14 SCUDERIA al 18.8%, F 14 MARANELLO al 12.3% e F 616 al 4.8%.

Nell'osservare la nuova monoposto, il cui progetto è nato due anni fa, il primo elemento che salta all'occhio è sicuramente il muso basso, a “papera”, il quale rispetta perfettamente il regolamento arrivando a scendere fino ai 18.5 cm, max altezza da terra per le monoposto di F1 odierne.
In merito all'ala anteriore da sottolineare la riconferma della sospensione pull-rod, unica tra le monoposto di F1 finora presentate a usarla.
Sempre per quanto riguarda l'ala anteriore, da rilevare, rispetto all'anno scorso quanto sia meno larga, al fine di evitare urti e scontri con le altre monoposto, così come da decisione regolamentare.
Nell'ala posteriore, ricostruita completamente ex novo, sempre per modifica regolamentare sparisce il profilo inferiore, e come supporto compare un doppio pilone centrale.

Andiamo a questo punto a vedere la monoposto, ripresa, come gli anni scorsi, nelle varie posizioni.

F 14 T. POSIZIONE ANTERIORE. 


 F 14 T. PROFILO SINISTRO.


F 14 T. VISIONE POSTERIORE DELLA MONOPOSTO.


F 14 T. PROFILO DESTRO.


F 14 T VISTA DALL'ALTO.


F 14 T. VISTA FRONTALE.


F 14 T. VISTA FRONTALE CON I DUE PILOTI, ALONSO E RAIKKONEN, CON AL CENTRO IL TEAM PRINCIPAL DELLA FERRARI, STEFANO DOMENICALI.


F 14 T. VISTA FRONTALE CON I DUE PILOTI, FERNANDO ALONSO E KIMI RAIKKONEN.


Come abbiamo detto all'inizio, la monoposto è stata presentata in officina a Maranello e poi sul web dal Team Principal della Scuderia, STEFANO DOMENICALI, i due piloti FERNANDO ALONSO e il rientrante KIMI RAIKKONEN, il Presidente della FERRARI, LUCA CORDERO DI MONTEZEMOLO, e tutti i dipendenti della scuderia.
Andiamo quindi a vedere il momento del lancio della nuova monoposto.Prima di lanciare il video, desidero fin da ora scusarmi per una cosa. Mi avrebbe fatto piacere postare qui sul blog una versione senza pubblicità di canali YOU TUBE. Se sul web sono presenti delle versioni pulite, le uniche versione possibili da inserire sul blog per non avere link sono queste con pubblicità dei canali. 


Questa la SCHEDA TECNICA della nuova monoposto, diffusa dal sito internet della ROSSA.

Scheda tecnica Ferrari F14T
Telaio in materiale composito a nido d’ape con fibra di carbonio
Cambio longitudinale Ferrari a 8 rapporti (+RM)
Differenziale autobloccante a controllo idraulico
Comando semiautomatico sequenziale a controllo elettronico con cambiata veloce
Freni a disco autoventilanti in carbonio Brembo (ant. e post.) e sistema di controllo elettronico sui freni posteriori
Sospensioni indipendenti a tirante e molla di torsione anteriore/posteriore
Peso con acqua, olio e pilota……………691 kg
Ruote OZ (anteriori e posteriori)………13″
MOTORE
Cilindrata: 1600 cc
Giri massimi: 15.000
Sovralimentazione: turbo singolo
Portata benzina: 100 kg/hr max
Quantità benzina: 100 kg
Configurazione: V6 90°
Nr. cilindri: 6
Alesaggio: 80 mm
Corsa: 53 mm
Valvole: 4 per cilindro
Iniezione: 500 bar – direct
Unità per pilota: 5 all’anno
SISTEMA ERS
Energia batteria (a giro): 4 Mj
Potenza MGU-K: 120 kW
Giri max MGU-K: 50.000 rpm
Giri max MGU-H: 125.000 rpm

Questa l'ANALISI TECNICA svolta dal nuovo DT, JAMES ALLISON, e dal responsabile dei motori, LUCA MARMORINI. Anche in questo caso mi scuso per la pubblicità del canale YOU TUBE indicato. Purtroppo, volente o nolente, era l'unica versione italiana disponibile dal blog, pena l'inserimento del link. 



LE DICHIARAZIONI DEI PROTAGONISTI.

Andiamo a questo punto a leggere le dichiarazioni dei protagonisti, e quindi le dichiarazioni rilasciate dal Team Principal, STEFANO DOMENICALI, dai due piloti Ferrari, FERNANDO ALONSO e KIMI RAIKKONEN, e dal Presidente MONTEZEMOLO.

STEFANO DOMENICALI. « Mai come quest’anno, dopo tantissimi anni di F1 c’è una opportunità straordinaria che la nostra direzione tecnica deve cogliere. Un cambiamento regolamentare così importante è un’opportunità che deve essere a tutti i costi colta, anche se siamo consci delle grandi difficoltà sopratutto a inizio stagione che questi cambiamenti sul motore possono portare dietro.
In questi anni il processo di riorganizzazione è stato già avviato, talvolta in maniera silenziosa, altre volte con personaggi noti nell’ambiente della F1, quindi tante cose sono diverse. Dal punto di vista degli investimenti, non dimentichiamoci la galleria del vento, gli strumenti di simulazione, vuol dire dare modo ai nostri tecnici di lavorare in maniera diversa e quindi ci aspettiamo da tutti loro un risultato importante perché ora non possiamo dire che ci mancano le risorse. E poi c’è la nostra bravura a livello di strategie e di pit stop.
Abbiamo messo insieme una serie di cose per fare in modo di portare a casa il risultato che ci manca da tempo. Sarà importante per capire l’efficienza del motore e del consumo benzina come vada sfruttata. L’errore che non dobbiamo commettere è di cedere alla pressione all’inizio che saranno tante, non andare in panico nei primi giorni di test.
Io pretendo che non si faccia questo errore: quello di lasciarsi trasportare dall’emotività in una prima fase in cui l’affidabilità dovrà fare la differenza».

FERNANDO ALONSO. «Sicuramente ci sono dei cambiamenti quest’anno che porteranno a delle modifiche anche nello stile di guida. Ci saranno delle regole molto diverse e siamo tutti molto curiosi di vedere come andrà questa Formula 1. Penso che come squadra siamo molto forti, io e Kimi siamo stati vincenti in passato, ma in tutte le stagioni e soprattutto quest’anno è tutto nuovo e si riparte da zero. Se facciamo bene saremo una grande squadra, un team molto forte, ma se non facciamo tutto perfettamente allora un’altra squadra sarà più forte e allora tocca a noi adesso fare tutto al meglio possibile».

KIMI RAIKKONEN. «È bello tornare in Ferrari, la squadra con cui ho vinto il titolo nel 2007. Ovviamente l’obiettivo ora è lo stesso: vogliamo fare il meglio possibile, cercare di vincere le gare. E provare a vincere i titoli. Il tempo ci dirà cosa accadrà, ma sicuramente l’obbiettivo è lottare per il Mondiale. Se mi manca guidare una Formula 1? Non proprio. Voglio dire, è stato positivo avere una pausa, dovevo fare una piccola operazione, quindi non avevo davvero scelta se volevo essere in forma al 100 per cento per la nuova stagione. Quindi ho pensato fosse una buona opzione; di fatto l’unica, era un buon momento per fare questa operazione. Penso che quest’anno avremo abbastanza tempo per correre e divertirci guidando una F1, quindi non è un problema. Se siamo il team più forte? Speriamo di esserlo. Ovviamente penso che entrambi andiamo molto forte ed entrambi vogliamo vincere. Il tempo ci dirà cosa succederà e se saremo in grado di riportare il Mondiale in Ferrari. Ma direi che ci sono molti altri aspetti, in particolare le nuove regole, per avere i risultati che vogliamo. Penso comunque che siamo entrambi esperti e che potremo entrambi lottare per i titoli in palio».

LUCA CORDERO DI MONTEZEMOLO. «Domenicali ha molto rinnovato la squadra e sono convinto che ci siano tutte le condizioni per far bene. Sono stufo e siamo stufi di arrivare secondi. Anche se noi siamo l'unica squadra al mondo che, quando arriva seconda è considerata una sconfitta. Adesso dobbiamo avere una macchina competitiva. E' una macchina complicata, lo sarà per tutti. Nelle prime gare l'affidabilità sarà fondamentale. Stiamo e stanno lavorando molto, faccio molto affidamento sul nuovo dt James Allison», ha continuato Montezemolo, soddisfatto soprattutto dei due piloti.
Sono molto contento di avere due piloti così. Kimi è stato l'ultimo a vincere il Mondiale di F1, e Fernando ha fatto in questi anni stagioni straordinarie. E' una squadra rinnovata, concentrata con due piloti molto forti, veloci, che sanno che devono correre non per loro ma per la Ferrari.

L'augurio veramente sincero, dopo due stagioni che hanno visto FERNANDO ALONSO classificarsi secondo alle spalle di SEBASTIAN VETTEL, è quello non solamente di poter rivedere anche quest'anno la ROSSA in lotta fino alla fine per il titolo iridato, ma sopratutto che possa tornare a far sognare tutti i suoi tifosi sparsi per il mondo. 

Rüdiger Franz Gaetano Herberhold

sabato 25 gennaio 2014

SPUNTI DI SPORT- FORMULA 1 2014: LE NUOVE REGOLE.


Cari amici, con le presentazioni delle monoposto, è iniziata la stagione 2014 della FORMULA 1. Una stagione, quella di quest'anno, all'insegna del totale rinnovamento rispetto agli anni scorsi. C'è grande timore rispetto ai nuovi regolamenti, e per alcuni addetti ai lavori la più grande paura è quella di non poter concludere le gare. Secondo il team principal della RED BULL, CHRISTIAN HORNER, il rischio molto concreto è che a malapena il 50% delle monoposto partecipanti al Mondiale possa concludere il primo GP in Australia.

Sperando di farvi cosa gradita, in questa puntata di SPUNTI andiamo a sintetizzare brevemente quelle che saranno le principali novità del regolamento entrato in vigore quest'anno.

AERODINAMICA.
Se nelle monoposto che avevano corso fino allo scorso anno l'aerodinamica aveva mano a mano assunto un ruolo sempre più importante, a partire da quest'anno prepariamoci a vedere un'aerodinamica sempre con un ruolo importante, ma decisamente minore rispetto al passato.
Una riprova la possiamo avere direttamente dal muso anteriore delle monoposto. Fino allo scorso anno, infatti, la tendenza era quella di avere dei musi alti in modo tale da poter convogliare dell'aria sotto la monoposto e implementare di consiguenza il carico aerodinamico.
A partire da questa stagione non sarà più così. Se infatti l'altezza massima consentita per le monoposto fino allo scorso anno era di 55 cm, a partire da quest'anno l'altezza max consentita sarà di 18.5 cm. Quindi 36,5 cm in meno rispetto allo scorso anno. Quindi, avremo delle monoposto senza i vanity panel presenti lo scorso anno, con un muso basso stile anni 80, e quindi con meno carico aereodinamico da un punto di vista teorico. In pratica, non escludiamo che qualche team possa escogitare una qualsiasi soluzione per recuperare in qualche modo il carico aerodinamico sull'anteriore che altrimenti verrebbe perso.

A un calo dell'altezza massima del muso anteriore corrisponderà anche un alettone anteriore di 15 cm meno largo rispetto al passato, passando dai 180 cm dello scorso anno ai 165 attuali in modo tale da impedire meno rotture in caso di contatti. Si pensi ad esempio al contatto tra Alonso e Vettel durante il GP DI MALESIA, con il ferrarista costretto al ritiro a causa del cedimento dell'ala anteriore, dopo aver toccato durante il 1° Giro il posteriore della RED BULL di VETTEL.

MOTORI E BENZINA.

Passando dai motori V8 dello scorso anno ai V6 TURBO di questa stagione decisamente più corti dei precedenti è logico prevedersi delle fiancate più vuote e quindi più rastremate, ma anche delle maggiori aperture per raffreddare non solo il motore, ma anche il turbocompressore.

A differenza dello scorso anno, quest'anno i motori saranno turbo, sei cilindri e con cubatura 1.6 litri. In pieno regime potranno toccare i 15.000 giri con una potenza di 600 cavalli. Per 30 secondi però il pilota, in caso di gap sotto il secondo, potrà utilizzare l'ERS, ENERGY RICOVERY SISTEM, una specie di KERS più sofisticato, per circa 30 secondi potendo così contare su 150 cavalli in più.

Altro capitolo a parte riguarda l'uso del carburante. A partire da questa stagione, il carburante dovrà essere limitato a 100 kg per gara. Prepariamoci, quindi, a vedere qualifiche dove i piloti, senza limiti di benzina, potranno tirare al massimo, e gare in cui si partirà con giri piuttosto lenti, per poi nel finale spremere la monoposto con le ultime goccie di benzina disponibili.
A questo aggiungiamo anche il fatto che alcuni circuiti come l'Australia e il Canada sono molto esigenti sul fronte dei consumi di carburante, per cui non è da escludere in quelle gare delle mappature motore particolari, al fine di risparmiare carburante e al contempo dei carburanti che spingano il motore a dare il massimo della performance con il minimo utilizzo. In tal senso, qualche tempo fa si parlava di una ricerca da parte della SHELL, fornitore di carburante della FERRARI.

I cambi passano a 8 marce, e dovrà durare per 6 gare consecutive.

Cambiano anche le penalità, molto più rigide che in passato, per via dell'introduzione dei motori turbo. I piloti nel corso della stagione avranno a disposizione 5 POWER UNIT, costituite da
il motore vero e proprio (ICE), il sistema di recupero dell’energia cinetica(MGU – K), il sistema di recupero dell’energia termica (MGU – H), l’accumulatore di energia (ES), il turbocompressore (TC) e l’elettronica di controllo (CE).

Le penalità saranno le seguenti:
- Sostituzione completa della power unit: partenza dalla pit lane;
- Prima volta che viene usato un sesto esemplare: 10 posizioni in griglia;
- Prima volta che viene usato un sesto esemplare di una delle componenti restanti: 5 posizioni in griglia;
- Prima volta che viene usato un settimo esemplare: 10 posizioni in griglia;
- Prima volta che viene usato un settimo esemplare di una delle componenti restanti: 5 posizioni in griglia;
Se il pilota si trova talmente indietro sulla pit lane che la penalità dovesse risultare applicata non del tutto la parte rimanente della penalità verrà scontata nelle gare successive. Facciamo un esempio pratico. Se un pilota si qualifica 20° e prende cinque posizioni di penalità, retrocede al 22° posto e le 3 posizioni non scontate verranno scontate sulla griglia di partenza della gara successiva.



PUNTEGGI E NUMERI PERSONALIZZATI.

Concludiamo questo nostro punto sulle nuove regole parlando dei punteggi e dei numeri personalizzati.

Per quanto riguarda i punteggi da assegnare per ogni gara, è rimasto tutto invariato con i piloti che prenderanno dal primo al decimo posto rispettivamente 25, 18, 15, 12, 10, 8, 6, 4, 2, 1.
Attenzione però all'ultima gara: secondo una decisione assunta dal padrino della FORMULA 1, BERNIE ECCLESTONE, i punti accumulati nell'ultima gara varranno doppio. Decisione, questa, che generato nei paddock numerose polemiche. Si è parlato di estendere questa doppia assegnazione dei punti agli ultimi 3 GP, ma per ora nulla è stato fatto. Lecito però prevedere ulteriori sviluppi.

Restando in ambito di numeri, a partire da questa stagione fanno il loro debutto in FORMULA 1 i numeri personalizzati. Se fino alla scorsa stagione, eccetto il numero 1 riservato al campione del mondo, i numeri venivano assegnati secondo classifica costruttori escludendo per scaramanzia il numero 13, a partire da questa stagione, ispirandosi alle corse di matrice americana e allaMOTO GP ogni pilota potrà utilizzare un numero che lo accompagnerà nel corso di tutta la sua carriera in F1. Nel caso di vittoria del mondiale, il pilota potrà decidere se utilizzare il numero 1, o mantenere il suo numero personalizzato.

Andiamo quindi a vedere i numeri personalizzati scelti dai vari piloti iscirtti quest'anno.

1 - Sebastian Vettel (Red Bull), avrà il 5 a partire dal 2015 qualora non dovesse laurearsi nuovamente campione
3 - Daniel Ricciardo (Red Bull)
44 - Lewis Hamilton (Mercedes)
6 - Nico Rosberg ( Mercedes)
14 - Fernando Alonso (Ferrari)
7 - Kimi Raikkonen (Ferrari)
8 - Romain Grosjean (Lotus)
13 - Pastor Maldonado (Lotus)
22 - Jenson Button (McLaren)
20 - Kevin Magnussen (McLaren)
27 - Nico Hulkenberg (Force India)
11 - Sergio Pérez (Force India)
99 - Adrian Sutil (Sauber)
21 - Esteban Gutierrez (Sauber)
25 - Jean-Eric Vergne (Toro Rosso)
26 - Daniil Kvyat (Toro Rosso)
19 - Felipe Massa (Williams)
77 - Valtteri Bottas (Williams)
17 - Jules Bianchi (Marussia)
4 - Max Chilton (Marussia)
10 - Kamui Kobayashi (Caterham)
9 - Marcus Ericsson (Caterham)

Concludiamo parlando delle gomme. Anche quest'anno, come per i prossimi due mondiali (fino al 2016 compreso) sarà la PIRELLI il fornitore unico della FORMULA 1. Per quanto riguarda le nuove gomme manterranno la cintura in kevlar.

Rüdiger Franz Gaetano Herberhold

martedì 21 gennaio 2014

SPUNTI DI SPORT- IL PUNTO SULLO SCAMBIO VUCINIC-GUARIN.


Una pazza giornata di CALCIOMERCATO. Non ci sono proprio dubbi nel definire così la giornata di ieri di CALCIOMERCATO, con INTER e JUVE che praticamente avevano raggiunto l'accordo per il passaggio dell'attaccante montenegrino VUCINIC dalla JUVENTUS all'INTER e il conseguente passaggio in bianconero del centrocampista nerazzurro GUARIN. Un vero e proprio scambio tra le due società che ha finito per fare imbufalire i tifosi nerazzurri, che hanno accusato la loro società di indebolire la squadra rafforzando una diretta concorrente già di per se competitiva, la JUVENTUS. Morale della favola: il presidente dell'INTER, THOHIR, decide di bloccare la trattativa, dopo le proteste dei tifosi.
In serata un nuovo ulteriore sviluppo. Visto il raggiungimento dell'accordo tra GUARIN e la JUVE, e VUCINIC e l'INTER, e l'intenzione da parte di GUARIN di non tornare minimamente ad allenarsi ad APPIANO GENTILE, la sensazione è che la trattativa verrà ugualmente portata a termine nella giornata di oggi.

Come siamo arrivati a questa situazione? Bisogna partire dall'inizio di questa storia. Nella giornata di venerdì, secondo quanto riferito da SPORTMEDIASET, infatti, l'agente di Vucinic, ALESSANDRO LUCCI, si era recato a LONDRA per incontrare un emissario dell'ARSENAL, interessata all'ingaggio dell'attaccante montenegrino, il quale, per via dell'ottimo stato di forma del duo TEVEZ-LLORENTE, questa stagione sta trovando pochissimi spazi in cui giocare.
Dall'altra parte c'è l'INTER, alla ricerca di un attaccante per rinforzare il reparto offensivo, apparso piuttosto carente nelle scorse settimane, e con MILITO che sembra troppo solo davanti. Dopo il no del SOUTHAMPTON per OSVALDO, i nerazzurri decidono di puntare su VUCINIC. La JUVENTUS chiede così la possibilità di uno scambio in cui si inserire anche la carta GUARIN. Se ora come ora potrebbe sembrare un'ipotesi strana, in casa JUVE si fanno i conti già in ottica prossima stagione quando uno tra POGBA, richiestissimo dal PSG, e MARCHISIO, richiesto da numerose squadre una delle quali il MANCH.UTD, potrebbe lasciare la squadra bianconera. L'INTER trova l'accordo con il club bianconero,chiedendo però un conguaglio. All'inizio, a dire il vero, non c'è molto accordo sulla cifra del conguaglio, fissato poi tra 3 milioni e 3.5 milioni di euro. Una trattativa lampo, quella tra INTER e JUVE, che ieri improvvisamente accelera, dando la sensazione di essere ormai a un passo dal traguardo.

Intorno alle 15:30, infatti le agenzie stampa ufficializzano il sempre più probabile scambio tra i due giocatori, con VUCINIC che, svuotato nel frattempo l'armadietto a VINOVO, viene dato in serata a PAVIA per le visite mediche e con GUARIN in arrivo nella sede del ritiro juventino la mattina successiva.

Nel frattempo sale sempre più la rabbia dei tifosi nerazzurri, per i quali la cessione di GUARIN rappresenta certamente un forte indebolimento della squadra, non compensabile con l'arrivo di VUCINIC, senza dubbio giocatore molto in gamba ma meno giovane del giocatore in partenza.
Così FIORELLO, grande showman e tifoso dell'INTER, scrive su TWITTER. "
Sta cosa di Guarin alla Juve è da... stavo per dire "incompetenti". Ma non lo dico! Non si può rafforzare una squadra già fortissima!" E poi"A me Vucinic piace tantissimo! Ma con Guarin! Allora sì..." E infine "Volevo ricordarvi che il figlio di Thohir è juventino... così per dire".

Ancora più duro il comunicato della CURVA NORD dell'INTER che, in merito allo scambio VUCINIC-GUARIN con la JUVE, poco prima delle 18 pubblica un durissimo comunicato dal titolo “La goccia che fa traboccare il vaso... FORZA INTERISTI”, che andiamo ora a leggere insieme.

Il passaggio che si sta concretizzando in queste ore di uno dei giocatori più importanti della rosa dell’FC Inter ad un’altra società italiana è la goccia che fa traboccare il vaso e ci fa rompere gli indugi su quel “…ora attendiamo curiosi…” che aveva accompagnato il nostro saluto al cambio di ruolo di Moratti:


-SOCIETA’
Avevamo posto delle domande al Presidente Moratti (alle quali peraltro stiamo ancora aspettando risposta visto che fa la fatica di salire ad Appiano Gentile in qualità del suo ancora ruolo…) per puntare i riflettori su una società gestita senza minimo buonsenso.
Cambiando la gestione perlomeno ci aspettavamo non si ripetessero gli stessi errori e soprattutto ci fossero cambi in tutte le “componenti di maggior decisione” della Società Inter.
Fosse preso in considerazione per ovvi motivi il principio di assunzione, in un’azienda come quella nerazzurra, di personale di indiscutibile fede calcistica.
Non si lasciasse il timone dell’Inter a un incompetente juventino come Fassone e al suo compare di merende Ricci.
Fosse cacciato seduta stante il Sig.Branca e tutta una serie di personaggi infimi che da anni attingevano soldi alla famiglia Moratti senza meritarsi un solo centesimo.
Non ne possiamo più delle tante, troppe, mele marce all’interno dell’Inter.
Quello che ci continuiamo a chiedere è: ma abbiamo un Presidente?
Ci pare di aver sentito che c’è e che non è Superman…
Ok…
Ma in tutti questi mesi di trattative cosa ha guardato??? Solo le palle degli occhi di Moratti o ha analizzato la società con le sue infinite problematiche e i suoi infiniti leccapiedi per capire chi vale e chi non vale?
Non ce ne voglia nessuno ma passare da Superman e Super-coglione è questione di attimi…
Abbiamo appena buttato via un’anno (se non di più…) grazie alle lungimiranti strategie societarie.
Questo dovrebbe essere il secondo. Ci aspetta anche il terzo, il quarto e il quinto???
L’Inter gioca in serie A e si merita una Società da serie A.
Al Sig.Thohir consigliamo di dimenticarsi il baseball, il football americano, l’NBA o altre realtà lontane anni luce dalla nostra da cui dice di prendere esempio e copiare per applicare i modelli di business a Milano.
Non ci è chiaro di preciso cosa stia facendo, cosa abbia in testa, quali fini lo spingono.
Ma vorremo vedere meno sorrisi…Vorremmo sentire meno volte la parola “business”…Vorremmo atti concreti…
Qui siamo in Italia. Paese di tradizioni e abitudini non conformi ne all’Indonesia ne agli Stati Uniti (parliamo di vita reale…senza offesa per nessuno)
E se il Sig.Thohir non può trovare nessun “uomo forte” che gestisca a più livelli una società di calcio italiana…
O è più presente…Trova il modo di esserlo…Capisce…Carpisce…Osserva…Esamina…
E comprova che tutto quello che stiamo scrivendo non è aria fritta…
Oppure lo invitiamo caldamente a rimanere a casa sua…
Senza mezzi termini…



-ALLENATORE
Non entriamo in merito alle decisioni tecniche di Mazzari.
L’importante è la serietà professionale e l’impegno.
Ci limitiamo a dire che come da buona STORICA abitudine societaria l’allenatore dell’Inter si trova in balia di tutto e tutti senza la minima difesa di nessuno.



-SQUADRA
Non siamo tecnici, allenatori, ex giocatori ne tantomeno vogliamo spostarci dal nostro UNICO ruolo che è quello di tifosi.
Però indebolire una rosa già limitata per rinforzare un’avversaria di quale politica societaria fa parte?
Guarin alla juve non è accettabile in questo momento storico.
Un giocatore giovane e tecnicamente valido per uno meno giovane?
Tutto ciò lascia perlomeno perplessi…

Con tutti i discorsi ascoltati da Thohir sul ringiovanire la rosa etc. sapete quale sarebbe l’unica politica costruttiva che accetteremmo per finire la stagione:
Arrivati a 40 punti in campo 5-6 giocatori della primavera tutte le partite!!!



-TIFOSI
Adesso è ora di unirsi gente…
Basta differenze tra Curva e altri settori.
Agli Inter Club diciamo che ora di farsi sentire concretamente, di presentarsi, se ci tengono, con quante più persone nei luoghi e nelle sedi più opportune per protestare civilmente con chi da più o meno tempo sta rovinando l’FC Inter.


Siamo stati pazienti, comprensivi e vogliamo continuare ad essere vicino alla squadra…

Ma cosi è davvero troppo!!!

Nelle prossime ore seguiranno notizie su varie ed eventuali iniziative aperte a tutto il popolo nerazzurro!!!

FORZA INTERISTI!!!

CURVA NORD MILANO 1969


La reazione al forte comunicato emesso dalla CURVA NORD dell'INTER non si fa attendere, e viene proprio dal presidente THOHIR: lo scambio VUCINIC-GUARIN viene bloccato.
A questo punto, però sono i due giocatori coinvolti che protestano e vogliono che la trattativa vada a buon fine. GUARIN fa sapere che alla Pinetina non metterà piede. Il procuratore di VUCINIC, LUCCI, chiede espressamente a THOHIR di concludere la trattativa.

Nel frattempo, mentre in serata VUCINIC si sottopone ugualmente alle visite mediche di rito, prosegue la trattativa tra JUVE e INTER per lo scambio, con il presidente nerazzurro THOHIR, che alle 21:48 rilascia le seguenti dichiarazioni al sito dell'INTER.

"Come presidente dell'Inter, avverto e comprendo la delusione e la frustrazione dei nostri sostenitori in tutto il mondo. Nessuno è soddisfatto dei recenti risultati, ma sono un presidente tifoso abituato a risolvere i problemi in prima persona rimboccandomi le maniche. Questo è un momento di cambiamento per l'Inter. Dobbiamo lavorare ancor più duramente ed essere uniti come una squadra. Ho fiducia nel nostro operato e non vedo l'ora di costruire insieme il futuro dell'Inter".

Se dunque al momento la trattativa non si è ancora conclusa, la sensazione è che le parti a questo punto cerchino l'accordo definitivo per concludere questo scambio che tanto sta generando queste polemiche. Oggi ne sapremo certamente di più, e scopriremo se finalmente su questa "pazza" trattativa potrà ritenersi conclusa o se riserverà ulteriori colpi di scena.

Rüdiger Franz Gaetano Herberhold

GRAZIE, MAESTRO ABBADO!

CLAUDIO ABBADO alla guida dell'ORCHESTRA MOZART.

Una sincera e profonda tristezza. Questo il sentimento che ho provato ieri mattina, lunedì 20 Gennaio, alla notizia della scomparsa del Maestro CLAUDIO ABBADO, purtroppo da tempo malato. Un sentimento legato anche a un ricordo personale, che vorrei raccontare in questo post.

Venerdì 14 Giugno 2002. Al Teatro Comunale di Firenze si svolse la prova generale del SIMON BOCCANEGRA di GIUSEPPE VERDI, la cui prima era in programma due giorni dopo, domenica 16 giugno. Si trattava di un grande evento: dopo 16 anni dall'esperienza scaligera, il Maestro Abbado tornava a dirigere un'orchestra italiana, quella del Maggio Musicale Fiorentino.

Da appassionato di musica classica-lirica si trattava di un evento talmente importante che non potevo assolutamente perdere, e così, quando in classe la nostra coordinatrice, la prof. Biagioni, ci segnalò quest'evento, decisi immediatamente di partecipare.

Tra la 4° B e la 5° B del Liceo Scientifico “Barsanti e Matteucci” dell'epoca fummo in 3-4 a partecipare assieme alle prof. Biagioni e Gattai: di classe mia fui l'unico a partecipare. I miei compagni di classe dell'epoca diedero forfait, probabilmente impegnati nella preparazione dell'esame di Maturità, che sarebbe iniziato 5 giorni dopo, mercoledì 19 Giugno. Tra i ragazzi della 4° sarebbe dovuta venire mia sorella, che purtroppo dovette dare forfait per un malore dell'ultimo minuto.

Prendemmo il treno delle 11:40 per Firenze via Lucca-Pistoia: arrivammo intorno alle 13:15 circa. Ricordo ancora all'arrivo in stazione i giornali gratuiti in stazione con l'immagine degli Azzurri qualificati agli ottavi di finale, dopo il pareggio contro il messico: allora nessuno si sarebbe mai potuto immaginare cosa ci sarebbe successo agli ottavi con la Corea del Sud e tantomeno nessuno aveva ancora in mente il volto dell'arbitro ecuadoregno BYRON MORENO, che tanto avrebbe in seguito agitato i sonni e i sogni azzurri.

Dopo esserci fatti uno spuntino, ci recammo alla volta del Teatro Comunale in una giornata caldissima. Dopo aver sbrigato le formalità burocratiche, finalmente entrammo nel Teatro ed ascoltammo l'opera diretta da Maestro Abbado. Fu una bellissima esperienza che non dimenticherò mai. Era la prima volta, infatti, che assistevo dal vivo a un'opera lirica.
Per carità: ero abituato ad ascoltare opere liriche in CD, ma vuoi mettere ascoltare un'opera lirica in CD registrata in studio e con la voce che passa attraverso i vari filtri, con la bellezza, o meglio l'emozione di poter ascoltare un'opera dal vivo, con la possibilità di poter apprezzare dal vivo la bellezza della voce umana?
Fu davvero bellissimo: ottimo l'allestimento scenico, ottime le performance canore degli interpreti, ma davvero eccellente fu la direzione orchestrale del Maestro Abbado, premiato peraltro quel giorno con un premio speciale da parte della Regione Toscana e dall'allora presidente Claudio Martini con il PEGASO D'ORO.

Tornai da quella bellissima esperienza fiorentina con un profondo arricchimento personale e profondamente rilassato in via dell'imminiente esame di Maturità. Mi piacque talmente tanto quell'edizione del SIMON BOCCANEGRA che non esitai a registrarla dalla radio in occasione della prima, trasmessa da RADIO TRE RAI.

A proposito dell'esame di Maturità: ricordo ancora diversi compagni di classe, che si presentarono abbastanza agitati (o così sembravano) in occasione della prova di Maturità. Per quanto mi riguarda, forse con ancora la bellissima giornata trascorsa in mente, andai a fare il tema di maturità cantandomi tra me e me alcuni pezzi del Simon Boccanegra, assolutamente rilassato.

Chiusa la parentesi Simon Boccanegra, non possiamo non dimenticare il grande lavoro profuso dal Maestro Abbado volto a dare la possibilità ai giovani per poter suonare. Ne sono la riprova la Mahler Chamber Orchestra, fondata nel 1997 e l'Orchestra Mozart, fondata nel 2004, e che purtroppo una decina di giorni fa era stata costretta a sospendere l'attività per motivi di carattere economico e di cui Abbado ne è stato fino all'ultimo Direttore artistico e Musicale.

Abbado fu anche il primo direttore d'orchestra italiano a dirigere il concerto di Capodanno nel 1988 (qui potete leggere la recensione dell'epoca, tratta da REPUBBLICA), un anno dopo la direzione di HERBERT VON KARAJAN. Fu un grande successo, che portò poi Abbado nuovamente sul podio dei WIENER PHILARMONIKER una seconda volta nel 1991 con grandissimo successo.

Tratto da quella seconda esperienza sul palco della Goldener Saal del Musikverein di Vienna vado a pubblicare alcuni momenti.

Il primo momento che vorrei andare a ricordare è l'OUVERTURE della GAZZA LADRA di ROSSINI.


Il secondo momento è costituito dall'Ouverture dell'operetta WALDMEISTER di JOHANN STRAUSS.JUNIOR.


L'ultimo momento che vado a selezionare è il celeberrimo Walzer AN DER SCHÖNEN BLAUEN DONAU, ovvero SUL BEL DANUBIO BLU.


Un grande direttore d'orchestra, CLAUDIO ABBADO, che avrà sempre un posto speciale nel nostro cuore, e in quello di chi scrive.

Rüdiger Franz Gaetano Herberhold