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mercoledì 30 maggio 2012

EUROSTORY-GERMANIA OVEST 1988.



Cari amici, bentrovati a una nuova puntata del nostro EUROSTORY .Parliamo questa sera degli EUROPEI del 1988, che si giocarono nella GERMANIA OVEST, e che videro da una parte i primi segnali da parte degli AZZURRI, passati attraverso una rifondazione della squadra, affidata al neo ct azzurro, AZEGLIO VICINI, dall’altra l’esplosione del calcio olandese attraverso il duo che tanto faceva sognare in ITALIA i tifosi del MILAN: mi riferisco al duo GULLIT, VAN BASTEN. Dall'estate dello stesso 1988 ai due si sarebbe aggiunto anche FRANK RIJKAARD.

La fase finale del TORNEO, dunque,si svolse nella GERMANIA OVEST dal 10 al 25 GIUGNO 1988. Otto gli stadi coinvolti nell’EUROPEO: il RHEINSTADION di Düsseldorf, il NIEDERSCACHSENSTADION di Hannover, il PARKSTADION di Gelsenkirchen, il WALDSTADION di Francoforte, l’OLYMPIASTADION di Monaco, il MÜNGERSDORFER STADION di COLONIA, il NECKARSTADION di Stoccarda, e il VOLKPARKSTADION di Amburgo.
Otto, quindi, gli stadi coinvolti, come otto le squadre partecipanti alla FASE FINALE: oltre alla GERMANIA OVEST, paese organizzatore, e quindi qualificata d’ufficio, si qualificarono alla fase finale anche DANIMARCA, INGHILTERRA, IRLANDA, ITALIA, OLANDA, SPAGNA e URSS.

LA FASE A GIRONI.

RISULTATI GIRONE A.

1° GIORNATA (10-11 GIUGNO 1988): A Düsseldorf GERMANIA OVEST-ITALIA 1-1 (52° Mancini (I), 55° Brehme (G)); a Hannover DANIMARCA-SPAGNA 2-3 (5° Michel (S), 24° Laudrup (D), 53° Butragueno (S), 66° Gordillo (S), 82° Povlsen (D)).

2° GIORNATA (14 GIUGNO 1988): A Gelsenkirchen GERMANIA OVEST-DANIMARCA 2-0 (10° Klinsmann, 85° Thon); a Francoforte ITALIA-SPAGNA 1-0 (73° Vialli).

3° GIORNATA (17 GIUGNO 1988): A Monaco di Baviera GERMANIA-SPAGNA 2-0 (29° e 51° Völler); a Colonia ITALIA-DANIMARCA 2-0 (67° Altobelli, 87° De Agostini).

CLASSIFICA FINALE: GERMANIA OVEST e ITALIA 5 punti; SPAGNA 2; DANIMARCA 0.
Si qualificano in semifinale: GERMANIA OVEST e ITALIA. La GERMANIA OVEST si qualifica come prima classificata del girone, per la migliore differenza reti rispetto all’ITALIA.

RISULTATI GIRONE B.

1° GIORNATA (12 GIUGNO 1988): A Stoccarda INGHILTERRA-IRLANDA 0-1 (5° Houghton); a Colonia OLANDA-URSS 0-1 (52° Rac).

2° GIORNATA (15 GIUGNO 1988): A Düsseldorf INGHILTERRA-OLANDA 1-3 (44°, 71°, 75° Van Basten (O), 53° Robson (I)); a Hannover IRLANDA-URSS 1-1 (38° Whelan (I), 74° Protasov (U)).

3° GIORNATA (18 GIUGNO 1988): A Francoforte INGHILTERRA-URSS 1-3 (3° Alejinikov (U), 16° Adams (I), 28° Mychajlycenko (U), 73° Pasulko (U)); a Gelsenkirchen IRLANDA-OLANDA 0-1 (82° Kieft).

CLASSIFICA FINALE: URSS 5 punti; OLANDA 4; IRLANDA 3; INGHILTERRA 0.
Si qualificano in semifinale: URSS e OLANDA.

In virtù della classifica di entrambi i gironi, le due semifinali sono: GERMANIA OVEST-OLANDA, e URSS-ITALIA.

LE SEMIFINALI.

Il 21 Giugno 1988 , si gioca al VOLKSPARKSTADION di AMBURGO la semifinale tra GERMANIA e OLANDA. Dirige l’incontro l’arbitro rumeno IOAN IGNA.
C’è grande attesa per la GERMANIA OVEST, desiderosa di conquistare la finale davanti al pubblico amico. GERMANIA che al 54° passa in vantaggio, grazie a un calcio di rigore segnato da LOTHAR MATTHÄUS. L’OLANDA, però non si da per vinta, e non solo al 74° riesce a giungere al pareggio, grazie a un rigore trasformato da KOEMAN, ma addirittura a due minuti dal termine, all’88° segna con VAN BASTEN il goal partita che vale la finale. Un risultato assolutamente insperato alla vigilia, che vedeva come favoriti i padroni di casa della GERMANIA OVEST, assieme all’esperta URSS.

Il giorno dopo, il 22 GIUGNO 1988, si gioca al NECKARSTADION di STOCCARDA la semifinale tra l’URSS allenata da VALERIJ LOBANOVSKIJ, e gli azzurri, guidati da AZEGLIO VICINI. A dirigere l’incontro l’arbitro belga ALEXIS PONNET.
Gli azzurri di VICINI, alle prese con una rifondazione e con un ringiovanimento della rosa dopo la delusione del mondiale del 1986 fanno quello che possono, ma contro la più esperta URSS non c’è nulla da fare: i sovietici danno una vera e propria lezione di calcio ai nostri giocatori, risolvendo la pratica con un rapido uno-due, nel giro di soli tre minuti.
Nella fattispecie l’URSS passano in vantaggio al 60° con HENNADIY LYTOVCHENKO, e poi, dopo due minuti, al 62°, raddoppiano con OLEH PROTASOV, fissando il punteggio sul definitivo 2-0 per i sovietici, che sfideranno così in finale l’OLANDA.

LA FINALE.

Il 25 GIUGNO 1988, all’OLYMPIASTADION di MONACO DI BAVIERA, di fronte a 72.308 spettatori, si gioca, dunque, la FINALISSIMA tra URSS e OLANDA. Dirige l’incontro l’arbitro francese MICHEL VAUTROT.
Da una parte la grande esperienza calcistica dei sovietici, dall’altra il grande talento dei giovani giocatori olandesi. Saranno quest’ultimi ad avere la meglio, passando in vantaggio al 32° con RUUD GULLIT, e raddoppiando al 54° con un bellissimo goal di MARCO VAN BASEN. Un successo, quello degli olandesi, allenati da RINUS MICHELS, se vogliamo un po’ anche MADE IN MILAN, visto che a segnare i due goal decisivi furono proprio RUUD GULLIT e MARCO VAN BASTEN che, all’epoca rappresentavano due preziosissimi punti di riferimento del MILAN di SACCHI. A questi si sarebbe aggiunto al termine dell'EUROPEO anche FRANK RIJKAARD.


Sperando di farvi cosa gradita, dopo aver tanto parlato, gustiamoci in quasi 5 minuti tutti i goal segnati ad EURO 1988.



Con la girandola dei goal segnati ad EURO 1988, si conclude questa puntata di EUROSTORY. La prossima puntata sarà dedicata agli EUROPEI che si svolsero in SVEZIA, dal 10 al 26 GIUGNO 1992.

Rüdiger Franz Gaetano Herberhold

lunedì 28 maggio 2012

EUROSTORY-FRANCIA 1984.



Cari amici, bentrovati al settimo appuntamento con EUROSTORY, il nostro viaggio attraverso la STORIA DEGLI EUROPEI attraverso le immagini più belle che hanno fatto la storia della manifestazione. Dedichiamo la nostra puntata odierna agli EUROPEI del 1984 che videro ancora più esplodere con la maglia dei padroni di casa la stella di MICHEL PLATINI.



AMMISSIONE ALLA FASE FINALE.
Per quanto riguarda la qualificazione alla fase finale, tutto rimase pressoché invariato rispetto all’edizione precedente. Le 33 squadre iscritte vennero suddivise in 7 gironi (3 gironi da 4 squadre, e 4 gironi da 5 squadre), si qualifica solo la prima classificata. In caso di arrivo a pari punti, conta la DIFFERENZA RETI. Ricordiamo che la FRANCIA, come PAESE ORGANIZZATORE, è già ammesso alla FASE FINALE.

Tante le sorprese in questa fase, a cominciare, nel Girone 2, dalla qualificazione del PORTOGALLO ai danni della più quotata URSS. Nel girone 3 è a sorpresa la DANIMARCA a qualificarsi, con un punto in più degli inglesi. Nello stesso girone dobbiamo registrare il disastroso cammino di qualificazione degli AZZURRI campioni del mondo, che conseguirà alla squadra italiana un umiliante penultimo posto. Grande sofferenza anche per i vice campioni della GERMANIA OVEST, che riuscirono a raggiungere il primo posto, solo in virtù della migliore DIFFERENZA RETI nei confronti dell’IRLANDA DEL NORD.
Per quanto riguarda il girone 7, poi, un vero e proprio giallo. Nell’ultima partita del girone, con OLANDA in testa, la SPAGNA dovette affrontare MALTA. Dando per scontata la vittoria, per poter passare il turno al posto dell’OLANDA, gli spagnoli dovevano vincere con ben 11 reti di scarto. Una cosa, se vogliamo permanete incredibile. Una cosa che, invece, accadde. La cosa più curiosa è che al termine del primo tempo la SPAGNA vinceva per 3-1, e alla fine, curiosamente, vinse la partita per 12-1. Proprio con quelle 11 reti di scarto che servivano per archiviare la qualificazione. D’allora, proprio per evitare sospetti, all’UEFA decisero che l’ultima giornata sarebbe stata giocata in contemporanea, proprio per evitare il benché minimo sospetto.

Andiamo quindi a riepilogare le sette squadre che, andarono ad affiancare la FRANCIA nella FASE FINALE: BELGIO, PORTOGALLO, DANIMARCA, JUGOSLAVIA, ROMANIA, GERMANIA OVEST e SPAGNA.
Le 8 squadre superstiti vennero divise in 2 gironi da 4 squadre l’uno: si sarebbero qualificate per la SEMIFINALE le prime due di ogni girone. In caso di arrivo a pari punti, conta la DIFFERENZA RETI generale, non l’esito dello scontro diretto.
La fase finale del TORNEO, dunque,si svolse in FRANCIA, al suo secondo EUROPEO da paese organizzatore (come l’ITALIA) dal 12 al 27 GIUGNO 1984.
Per l’edizione 1984 dell’EUROPEO vennero utilizzati ben 7 stadi diversi: a PARIGI il PARCO DEI PRINCIPI; a LENS lo stadio FELIX-BOLLAERT, a NANTES lo stadio LA BEAUJOIRE; a LIONE lo stadio GERLAND; a SAINT ETIENNE lo stadio GEOFFROY-GUICHARD; a STRASBURGO lo stadio DE LA MEINAU e a MARSIGLIA il VELODROME.

LA FASE A GIRONI. 
 
RISULTATI GRUPPO A.

1° GIORNATA (12-13 GIUGNO 1984): A Parigi FRANCIA-DANIMARCA 1-0 (78° Platini); a Lens BELGIO-JUGOSLAVIA 2-0 (28° Vanderbergh, 45° Grün).

2° GIORNATA (16 GIUGNO 1984): A Nantes FRANCIA-BELGIO 5-0 (3°, 74° su rigore, e 89° Platini, 33° Giresse, 43° Fernandez); a Lione DANIMARCA-JUGOSLAVIA 5-0 (8° e 69° su rigore Arnesen, 16° Berggreen, 82° Elkiaer Larsen, 84° Lauridsen).

3° GIORNATA (19 GIUGNO 1984): A Saint Etienne FRANCIA-JUGOSLAVIA 3-2 (32° Sestic (J), 59°, 62°, 77° Platini (F), 84° Stojkovic (J) su rigore); a Strasburgo DANIMARCA-BELGIO 3-2 (26°Ceulemans (B), 39° Vercauteren (B), 41° Arnesen (D) su rigore, 60° Brylle, 84° Elkjaer Larsen).

CLASSIFICA FINALE: FRANCIA 6 punti; DANIMARCA 4; BELGIO 2; JUGOSLAVIA 0.
Passano in semifinale: FRANCIA e DANIMARCA.

Sperando di farvi cosa gradita, andiamo a vedere le immagini di FRANCIA-JUGOSLAVIA.



Andiamo ora a vedere le immagini di DANIMARCA-BELGIO.


 RISULTATI GIRONE B.

1° GIORNATA (14 GIUGNO 1984): A Strasburgo GERMANIA OVEST-PORTOGALLO 0-0; a Saint Etienne SPAGNA-ROMANIA 1-1 (22° Carrasco (S) su rigore, 35° Boloni (RO)).

2° GIORNATA (17 GIUGNO 1984): A Lens GERMANIA OVEST-ROMANIA 2-1 (25° e 66° Völler (G), 46° Coras (RO)); a Marsiglia SPAGNA-PORTOGALLO 1-1 (52° Sousa (P), 73° Santilana (S)).

3° GIORNATA (20 GIUGNO 1984): A Parigi GERMANIA OVEST-SPAGNA 0-1 (90° Maceda); a Nantes PORTOGALLO-ROMANIA 1-0 (81° Nenè)

CLASSIFICA FINALE: SPAGNA e PORTOGALLO 4 punti; GERMANIA OVEST 3; ROMANIA 1.
Passano in semifinale: SPAGNA e PORTOGALLO (avendo pari punti in classifica e medesima differenza reti, la SPAGNA passa come prima classificata, avendo segnato un goal in più del PORTOGALLO).

Sperando di farvi cosa gradita, andiamo a vedere le immagini di GERMANIA OVEST-SPAGNA.



LE SEMIFINALI.

Il 23 Giugno 1984, allo stadio VELODROME di MARSIGLIA, i padroni di casa della FRANCIA, allenati da MICHEL HIDALGO, affrontano in semifinale il PORTOGALLO. A dirigere la sfida un arbitro italiano, PAOLO BERGAMO.
I padroni di casa sono i primi a passare in vantaggio al 24° con DOMERGUE, ma a quasi un quarto d’ora dalla fine della partita, e più precisamente al 74° minuto, JORDAO segna il goal del pareggio. Si va così ai tempi supplementari. Dopo neanche 8 minuti del primo tempo supplementari, il PORTOGALLO ribalta la situazione iniziale portandosi in vantaggio al 98° sempre con JORDAO. La Francia cerca di riportarsi in avanti, e, a pochi minuti dal termine dei supplementari compie addirittura un uno-due di vitale importanza. Al 114° è sempre DOMERGUE a segnare il goal del pareggio. Quando ormai i calci di rigore sembravano omai inevitabili, ci pensa il solito PLATINI a risolvere la partita, fissando il risultato sul punteggio definitivo di 3-2 a favore della FRANCIA, con i francesi che si qualificano così per la finalissima.

Sperando di farvi cosa gradita, andiamo a vedere le immagini della partita.



Combattutissima anche l’altra semifinale, giocata allo stadio GERLAND di LIONE, il 24 GIUGNO, tra DANIMARCA e SPAGNA. Dirige l’incontro l’arbitro inglese GEORGE COURTNEY.
Danimarca in vantaggio subito al 7° con LERBY, pareggia nella ripresa al 67° MACEDA. Si va così ai supplementari, con il risultato che resta però fisso sull’1-1. Servono quindi i rigori per sbloccare la partita. Fino al quarto tentativo la situazione è in perfetta parità, con DANIMARCA (con BRYLLE, OLSEN, MICHAEL LAUDRUP e LERBY) e SPAGNA (SANTILANA, SENOR, URQUIAGA, e VICTOR MUNOZ) che segnano i rispettivi rigori.
All’ultimo tentativo la DANIMARCA sbaglia con ELKJAER LARSEN, la SPAGNA con SARABIA no. La SPAGNA batte così in semifinale per 5-4 la DANIMARCA (6-5 considerando anche i goal segnati nei tempi regolamentari) e si qualifica per la finalissima.

LA FINALE.

Il 27 GIUGNO, allo STADIO PARCO DEI PRINCIPI di PARIGI si disputa, dinnanzi a 47.368 spettatori la finalissima di EURO 1984, tra FRANCIA e SPAGNA. A dirigere la finale un arbitro cecoslovacco, VOJTECH CHRISTOV.
La FRANCIA, sospinta dal suo pubblico, passò in vantaggio al 57° con MICHEL PLATINI, per poi raddoppiare al 90° con BELLONE.
Con questa vittoria i giocatori francesi, allenati da MICHEL HIDALGO, si aggiudicarono il loro primo EUROPEO, e la stella della JUVENTUS, MICHEL PLATINI, il titolo di CAPOCANNONIERE, grazie ai 9 goal segnati nel corso del torneo.







Andiamo ora a vedere le immagini della finale.


Con le immagini di gioia dei giocatori francesi, si conclude questa puntata di EUROSTORY. La prossima puntata sarà dedicata agli EUROPEI che si disputarono nella GERMANIA OVEST dal 10 al 25 GIUGNO 1988.



Rüdiger Franz Gaetano Herberhold

EUROSTORY-ITALIA 1980.



Cari amici, bentrovati al sesto appuntamento con EUROSTORY, il nostro viaggio attraverso la STORIA DEGLI EUROPEI attraverso le immagini più belle che hanno fatto la storia della manifestazione. Dedichiamo la nostra puntata odierna agli EUROPEI del 1980, un’edizione che, come vedremo, presentò numerose novità.


Prima di cominciare la puntata, vi ricordo, a beneficio di quanti avessero perso le puntate precedenti, che tutte le puntate finora pubblicate le potete ritrovare sul mio blog VARIE NEWS, in modo tale da non poter perdere neanche una puntata di questo viaggio all’insegna di quella grande manifestazione che sono gli EUROPEI.

A questo punto, iniziamo a parlare degli EUROPEI del 1980. come dicevo prima, l’edizione del 1980 è un’edizione che si caratterizza per tantissime novità.
Tanto per cominciare, il PAESE ORGANIZZATORE viene designato prima ancora che inizino le qualficazioni. Ma non solo: lo stesso PAESE ORGANIZZATORE viene ammesso d’ufficio alla FASE FINALE. E poi, quella del 1980 è la prima edizione degli EUROPEI in cui si qualificano alla fase finale ben 8 squadre, invece delle 4 delle precedenti edizioni. 

AMMISSIONE ALLA FASE FINALE.

Qualficata l’ITALIA d’ufficio come PAESE ORGANIZZATORE, le altre 31 nazionali iscritte vengono suddivise in 7 gironi (3 da 5 squadre, e 4 da 4 squadre, con gare di andata e ritorno). Si qualificano alla FASE FINALE, che si giocherà in ITALIA nel 1980, la prima classificata di ciascun girone.
Se INGHILTERRA, GERMANIA OVEST e SPAGNA ebbero vita facile nei loro rispetttivi gironi (con gli inglesi che vinsero ben 7 partite su 8!), fece molto più fatica l’OLANDA (giunta seconda ai mondiali del 1978) che praticamente fu costretta a vincere con la GERMANIA EST, il BELGIO (battendo nell’ultima partita la SCOZIA), e la CECOSLOVACCHIA, che si qualificò alla fase finale per un punto ai danni della FRANCIA. Completava il lotto delle squadre qualificate una vera e propria outsider: la GRECIA, che, a sorpresa, aveva eliminato l’URSS. Per la GRECIA si trattò della prima qualificazione a una fase finale di una competizione internazionale, e, come vedremo nel corso delle successive edizioni, non sarà l’unica sorpresa che la formazione ellenica regalerà ai propri tifosi.

IL CASO CALCIOSCOMMESSE.

L’ITALIA, dunque, ospitò, per la seconda volta, dopo il precedente del 1968, la fase finale dell’EUROPEO. L’Italia che però si presenta agli occhi dell’EUROPA, non è però la stessa ITALIA che con grande passione aveva seguito gli EUROPEI di dodici anni prima. Gli stadi, in occasione della fase finale, si presentarono con una scarsa cornice di pubblico. Il tutto in seguito a uno scandalo, a una vera bomba che era deflagrata nel corso del campionato 1979/1980, che aveva messo in crisi il proverbiale rapporto tra calcio e tifosi: sto parlando del CALCIOSCOMMESSE, il cui primo atto si consumò nel pomeriggio del 23 MARZO 1980. 

Cosa successe quel giorno? Riviviamo quel giorno attraverso due filmati. Il primo filmato che vado a riproporre racconta un po’ quanto accaduto quel giorno, a cominciare dall’EDIZIONE STRAORDINARIA del TG1 di quel giorno. 


Il secondo filmato che vado a proporre è tratto dal TG2 STUDIO APERTO, sempre di quel giorno.


Anche il GUERIN SPORTIVO si occupò del caso CALCIOSCOMMESSE.Questa la copertina del numero 13 del 1980. 






REGOLAMENTO EURO 1980.

Dunque, in pieno scandalo del CALCIOSCOMMESSE, dall’11 al 2 giugno 1980 si disputò in ITALIA la fase finale dell’EUROPEO. Dopo le novità già introdotte nella fase eliminatoria, altre se ne aggiunsero nella fase finale.
Le 8 squadre superstiti vennero suddivise in due gironi costituiti da 4 squadre ciascuna. Ai due gironi vennero associati i 4 stadi italiani che avevano maggiore capienza possibile.
Al girone A (costituito da CECOSLOVACCHIA, GERMANIA OVEST, GRECIA e OLANDA) vennero assegnati lo STADIO OLIMPICO di ROMA e lo STADIO S.PAOLO di NAPOLI; al girone B (costituito da ITALIA, BELGIO, INGHILTERRA e SPAGNA) vennero assegnati lo stadio SAN SIRO di MILANO e lo stadio COMUNALE di TORINO.

Il regolamento prevedeva che le prime due giornate si sarebbero disputate nei rispettivi stadi. Per quanto riguarda la terza e ultima giornata della fase a gironi, il GIRONE A avrebbe giocato negli stadi assegnati al GIRONE B, e viceversa.
La prima classificata di entrambi i gironi si sarebbe qualificata per la FINALISSIMA, la seconda classificata di entrambi i gironi per la FINALE per il 3° POSTO.
Infine, per quanto riguarda la FASE A GIRONI, il regomaneto prevedeva che le due partite previste per ogni giornata si sarebbero giocate lo stesso giorno, con inizio alle 17:45 e alle 20:30.

LA FASE A GIRONI.

RISULTATI GIRONE A.

1°GIORNATA (11 GIUGNO 1980): A Roma CECOSLOVACCHIA-GERMANIA OVEST 0-1 (57° Rumenigge); a Napoli OLANDA-GRECIA 1-0(65° KIST su rigore).

2° GIORNATA (14 GIUGNO 1980) : A Napoli GERMANIA OVEST-OLANDA 3-2 (20°, 60° e 65° Allofs (G); 79° su rigore Rep (O), 85° Van der Kherkof (O)); GRECIA-CECOSLOVACCHIA 1-3 (6° Panenka (CS); 14° Anastopoulos (G); 26° Vizek (CS), 63° Nehoda (CS)).

3° GIORNATA (17 GIUGNO 1980): A Milano OLANDA-CECOSLOVACCHIA 1-1 (16° Nehoda (CS), 59° Kist (O)); a Torino GRECIA-GERMANIA 0-0.

CLASSIFICA FINALE: GERMANIA OVEST 5 punti; CECOSLOVACCHIA 3; OLANDA 3 ; GRECIA 1.
Passa alla FINALISSIMA: GERMANIA OVEST.
Si qualifica per la FINALE per il 3° POSTO: CECOSLOVACHIA (per migliore differenza reti rispetto all’OLANDA). 

Sperando di farvi cosa gradita, andiamo a vedere ora le immagini di GERMANIA-OLANDA. 


RISULTATI GIRONE B.

1° GIORNATA (12 GIUGNO 1980): A Torino BELGIO-INGHILTERRA 1-1 (26° Wilkins (I), 29° Ceulemans (B)); a Milano ITALIA-SPAGNA 0-0.

2° GIORNATA (15 GIUGNO 1980): A Milano BELGIO-SPAGNA 2-1 (17° Gerets (B), 36° Quini (S), 65° Cools (B)); a Torino ITALIA-INGHILTERRA 1-0 (79° Tardelli).

3° GIORNATA (18 GIUGNO 1980): A Napoli SPAGNA-INGHILTERRA 1-2 (19° Brooking (I), 48° Dani (S) su rigore, 61° Woodcock (I)); a Roma ITALIA-BELGIO 0-0.

CLASIFICA FINALE: BELGIO e ITALIA 4; INGHILTERRA 3; SPAGNA 1.
Passa alla FINALISSIMA: BELGIO (per maggior numero di goal segnati rispetto all’ITALIA, avendo la medesima DIFFERENZA RETI).
Passa alla FINALE PER IL 3°POSTO: ITALIA.

A questo punto, cari amici, andiamo a vederci un paio di VIDEOSINTESI. Iniziamo con le immagini di ITALIA-INGHILTERRA. 


Queste le immagini di ITALIA-BELGIO.


LE FINALI.

Il 21 GIUGNO 1980, dunque, alle ore 20:30, l’ITALIA, allenata da ENZO BEARZOT, affrontò allo STADIO S. PAOLO di NAPOLI nella FINALE per il 3° POSTO la CECOSLOVACCHIA. A dirigere l’incontro l’arbitro austriaco ERICH LINEMAYR.
I goal tutti nella ripresa. Al 54° CECOSLOVACCHIA in vantaggio, grazie al goal segnato da JURKEMIC. Al 73° il pareggio azzurro segnato da CICCIO GRAZIANI. I tempi regolamentari si conclusero, quindi, sul punteggio di 1-1. Occorsero, così, i TEMPI SUPPLEMENTARI. Al termine dei TEMPI SUPPLEMENTARI, con il punteggio ancora fermo sull’1-1, si ricorse così ai CALCI DI RIGORE.

La prima cinquina vide la realizzazione da parte di entrambe le squadre di tutti i tentativi a disposizione (per l’ITALIA segnarono dal dischetto CAUSIO, ALTOBELLI, BEPPE BARESI, CABRINI e BENETTI; per la CECOSLOVACCHIA segnarono MASNY, NEHODA, ONDRUS, JURKEMIC e PANENKA ).
Vista la parità anche al termine dei primi 5 tiri dal dischetto, si andò avanti a oltranza.
Dopo altri 3 tiri dal dischetto segnati da entrambe le squadre (per l’ITALIA segnarono GRAZIANI, SCIREA, e TARDELLI; per la CECOSLOVACCHIA segnarono GOGH, GAJDUSEK e KOZAK), al nono calcio di rigore si ruppe l’equilibrio. Dal dischetto COLLOVATI sbagliò il suo calcio di rigore, BARMOS no. In virtù di questo risultato, la CECOSLOVACCHIA battè l’ITALIA 9-8 ai calci di rigore (10-9 considerando anche i goal segnati nei tempi regolamentari), e conquistò il terzo posto.

Il giorno dopo, il 22 GIUGNO 1980, si disputò alle ore 20:30, allo stadio OLIMPICO di ROMA la FINALISSIMA tra GERMANIA OVEST e BELGIO, davanti a 47.864 spettatori. A dirigere la gara l’arbitro rumeno NICOLAE RAINEA. La GERMANIA OVEST, allenata da JUPP DERWALL, passò in vantaggio al 10° del primo tempo con HRUBESCH. Nella ripresa, il BELGIO giunse al pareggio al 75° grazie a un rigore realizzato da VANDEREYCKEN. All’88° minuto, quando ormai i tempi supplementari sembravano cosa fatta, di nuovo HRUBEASCH segna il goal definitivo 2-1, consegnando così alla GERMANIA OVEST il suo secondo TITOLO EUROPEO.
La conferma, se vogliamo, di un momento veramente d’oro, per quanto riguarda la GERMANIA OVEST, capace di conquistare nelle ultime tre edizione due titoli europei, nel 1972 e nel 1980 (prima squadra europea a conquistarli), e un secondo posto nel 1976. 


 
Andiamo a questo punto a vedere il riassunto di questo EUROPEO visto con gli occhi dei vincitori, con gli occhi, insomma, della GERMANIA OVEST. 


Sperando di farvi cosa gradita, andiamo ora a vedere le immagini dei 10 goal più beli dell’EUROPEO 1980. 


Con le immagini che documentano i goal più belli di EURO 1980, si conclude questa puntata di EUROSTORY. La prossima puntata sarà dedicata agli EUROPEI che si disputarono in FRANCIA dal 12 al 27 GIUGNO 1984.

Rüdiger Franz Gaetano Herberhold

sabato 26 maggio 2012

EUROSTORY-JUGOSLAVIA 1976.



Cari amici, bentrovati al quinto appuntamento con EUROSTORY, il nostro viaggio attraverso la STORIA DEGLI EUROPEI attraverso le immagini più belle che hanno fatto la storia della manifestazione.
Argomento della puntata odierna sono gli EUROPEI del 1976.

Prima di iniziare, però, vi ricordo, l’appuntamento in edicola, a partire dal prossimo 4 GIUGNO, con un numero veramente sensazionale del GS STORIE, dedicato in maniera veramente molto approfondita alla STORIA DEGLI EUROPEI. Nel GS STORIE, rivivremo gli EUROPEI attraverso le più grandi firme dello sport italiano (GIANNI BRERA, GIANNI MURA, ITALO CUCCI, GUALTIERO ZANETTI, ADALBERTO BORTOLOTTI, e tanti altri), foto esclusive, e in più i tabelloni di tutte le partite. Un’opera veramente importante, che merita assolutamente di trovare spazio nella collezione di tutti i Guerinetti.


A questo punto, cominciamo a parlare dell’EUROPEO del 1976, l’ultimo ad ospitare 4 squadre nella fase finale (dal prossimo EUROPEO, quello del 1980, saranno, infatti, 8 le squadre che potranno partecipare alla fase finale).
Invariato il regolamento rispetto alle edizioni precedenti. Le 32 squadre iscritte al torneo per poter accedere alla fase finale, devono prima superare il primo turno, con le 32 squadre suddivise in 8 gironi all’italiana, costituiti da quattro squadre ciascuna. La prima classificata di ciascun girone passa ai QUARTI DI FINALE, con gare di andata e di ritorno.
Le quattro squadre superstiti avrebbero parte alla FASE FINALE, che, come nelle precedenti edizioni, era costituita dalle due semifinali, dalla finale per il 3° posto, e dalla finale per il primo posto. Come per le precedenti edizioni, inoltre, la fase finale si sarebbe giocata in uno dei paesi semifinalisti, estratta dall’UEFA.

Nell’EUROPEO 1976 le quattro semifinaliste furono: CECOSLOVACCHIA, i campioni uscenti della GERMANIA OVEST, la JUGOSLAVIA e l’OLANDA.

Ennesima prova da dimenticare dagli AZZURRI, eliminati nella PRIMA FASE. Gli AZZURRI, giunsero, infatti, terzi nel loro girone eliminatorio, a un punto da OLANDA e POLONIA. In virtù della migliore differenza reti, fu l’OLANDA a qualificarsi, prima ai QUARTI DI FINALE, e poi, battendo nella doppia gara il BELGIO, alle SEMIFINALI.

A ospitare la fase finale venne scelta la JUGOSLAVIA, che ospitò le SEMIFINALI e le due finali dal 16 al 20 GIUGNO 1976. Due gli stadi utilizzati nella fase finale: lo stadio STELLA ROSSA di BELGRADO, e lo stadio MAKSIMIR di ZAGABRIA.
Da rilevare, in questa edizione, che, a dimostrazione dell’assoluta competitività di tutte e 4 le semifinaliste, delle 4 partite che costituirono la fase finale 3 finirono ai tempi supplementari, mentre la finalissima finì ai calci di rigore, che fecero così il loro esordio nella fase finale dell’EUROPEO. 

LE SEMIFINALI.

A differenza delle ultime due edizioni, le due semifinali vengono disputate a un giorno di distanza l’una dall’altra.
Il 16 giugno 1976, presso lo stadio MAKSIMIR di ZAGABRIA, si disputò, dinnanzi a 17.969 spettatori, la semifinale tra CECOSLOVACCHIA e OLANDA. A dirigere l’incontro l’arbitro gallese CLIVE THOMAS.
La CECOSLOVACCHIA passò in vantaggio al 19° con ONDRUS, autore, peraltro, anche dell’autorete al 77° minuto, che portò il risultato in parità, e che determinò quindi i tempi supplementari. Nei supplementari risultarono decisivi gli ultimi minuti con un uno due della CECOSLOVACCHIA, che al 114° con NEHODA segnò prima il 2-1, e poi al 118° con VESELY segnò il definitivo 3-1 contro l’OLANDA. Vediamo insieme le immagini di quella partita.


Il 17 giugno 1976 si giocò l’altra semifinale tra JUGOSLAVIA e GERMANIA OVEST. Il primo tempo fu decisamente a favore dei padroni di casa, che passarono in vantaggio al 19° con POPIVODA, e raddoppiarono al 32° con DZAJIC. Nella ripresa emerse la maggiore esperienza della GERMANIA, che giunse al pareggio, prima con il goal al 65° con FLOHE, e poi con il goal all’80° di DIETER MÜLLER. Si andò così ai supplementari, dove fu decisivo proprio DIETER MÜLLER, che segnò altri due goal al 115° e al 18°, fissando il punteggio sul definitivo 4-2 per la GERMANIA OVEST, e portando la sua squadra in finale. 

LE FINALI.

Il 19 giugno 1976 si giocò alle ore 20:15 la FINALE per il terzo posto, allo stadio MAKSIMIR di ZAGABRIA, dinnanzi a 6.766 spettatori, tra OLANDA e JUGOSLAVIA. Diresse la gara l’arbitro svizzero WALTER HUNGERBÜHLER.
L’OLANDA passò in vantaggio al 27° con GEELS, e raddoppiò al 39° con VAN DER KERKHOF. Al 43° del primo tempo i padroni di casa della JUGOSLAVIA segnarono con KATALINSKI. Nella ripresa, poi la JUGOSLAVIA completò l’opera, giungendo al pareggio all’82° con DZAJIC. Sul punteggio di 2-2, si andò così ai tempi supplementari, che vennero risolti a favore dell’OLANDA, grazie al goal partita segnato al 107° nuovamente da GEELS, fissando così il punteggio sul definitivo 3-2, che permise all’OLANDA di aggiudicarsi il terzo posto. Andiamo a vedere le immagini di questa partita.


Il 20 Giugno 1976 si giocò allo stadio STELLA ROSSA di BELGRADO,davanti a 30.790 spettatori, sempre alle ore 20:15, la finale per il primo posto tra CECOSLOVACCHIA e GERMANIA OVEST. A dirigere la finale un arbitro italiano, SERGIO GONELLA.

La partita vide la CECOSLOVACCHIA passare in vantaggio all’8° con SVEHLIK, e raddoppiare al 25° con DOBIAS. Al 28° la GERMANIA OVEST segna il primo goal con il solito DIETER MÜLLER, e poi all’80° minuto il goal del pareggio con HÖLZENBEIN.
Si va così ai tempi supplementari, ma il punteggio resta fermo sul 2-2. Si va così ai CALCI DI RIGORE. È la prima volta nella storia degli EUROPEI che vengono utilizzati per decidere una finale.
I primi tre tiri vedono la corretta realizzazione da parte di entrambe le squadre (MASNY, NEHODA e ONDRUS per la CECOSLOVACCHIA; BONHOF, FLOHE, e BONGARTZ per la GERMANIA OVEST). Al quarto tiro si rompe l’equilibrio. Mentre JURKEMIK per la CECOSLOVACCHIA segna, HOENESS per la GERMANIA tira fuori. A questo punto, tutto è nelle mani dell’ultimo tiratore della CECOSLOVACCHIA, PANENKA. Se PANENKA segna, la CECOSLOVACCHIA, per la prima volta nella sua storia, è CAMPIONE D’EUROPA, altrimenti, la GERMANIA OVEST può avere ancora una possibilità per il pareggio.
Dal dischetto parte PANENKA, e realizza il rigore con cui la CECOSLOVACCHIA batte la GERMANIA OVEST, e si laurea per la prima volta nella sua storia CAMPIONE D’EUROPA.


Sperando di farvi cosa gradita, riviviamo insieme con le immagini gli ultimi rigori. 


IL RIGORE ALLA PANENKA.

Parlando della finale che vide la vittoria della CECOSLOVACCHIA ai calci di rigore contro la GERMANIA OVEST, una menzione speciale lo merita il calcio di rigore segnato da ANTONIN PANENKA. possiamo dire che è stato il primo CUCCHIAIO realizzato nella storia del calcio. Prima ancora del cucchiaio che FRANCESCO TOTTI realizzò contro l'OLANDA nella SEMIFINALE di EURO 2000. Andiamo a rivedere insieme il rigore alla PANENKA.


Intervistato più volte in merito a come fosse nato il celeberrimo rigore alla PANENKA, ANTONIN PANENKA racconta che inizialmente lo inventò per trovare un nuovo modo di ingannare il portiere della sua squadra (il BOHEMIANS) Zdeněk Hruška, durante le scommesse che facevano negli allenamenti. Prima di allora lo aveva provato per due anni, aspettando un’occasione importante per tirarlo.

Quando PANENKA si avvio sul pallone per battere il rigore decisivo, come possiamo notare dalle immagini, il giocatore si avvia deciso verso il pallone, per poi però colpirlo sotto molto dolcemente. Questo colpo molto dolce, a discapito della fermezza con cui il giocatore si era avventato sulla palla spiazzò il portiere tedesco MAIER, che si buttò alla sua sinistra, mentre il pallone, molto lievemente, andò a infilarsi al centro della porta, laureando così la CECOSLOVACCHIA per la prima volta nella sua storia CAMPIONE D'EUROPA. 

Con le immagini che documentano la vittoria della CECOSLOVACCHIA agli EUROPEI del 1976, si conclude questa puntata di EUROSTORY. La prossima puntata sarà dedicata agli EUROPEI del 1980. Un’edizione, quella del 1980, che vedrà passare le squadre finaliste da 4 a 8, la designazione dell’UEFA del paese organizzatore ancor prima dell’avvio delle qualificazioni, con il paese organizzatore ammesso d’ufficio nella fase finale.
Un’edizione, quella del 1980, che,come sappiamo, si disputò in un’Italia, ancora scossa dallo scandalo CALCIOSCOMMESSE, ma che cercò ugualmente di vivere quel grande momento di calcio internazionale.

Rüdiger Franz Gaetano Herberhold

EUROSTORY-BELGIO 1972.



Cari amici, bentrovati al quarto appuntamento con EUROSTORY, il nostro viaggio attraverso la STORIA DEGLI EUROPEI attraverso le immagini più belle che hanno fatto la storia della manifestazione.
Argomento della puntata odierna sono gli EUROPEI del 1972.

Invariato il regolamento rispetto alla edizione precedente. Le 32 squadre iscritte al torneo per poter accedere alla fase finale, devono prima superare il primo turno, con le 32 squadre suddivise in 8 gironi all’italiana, costituiti da quattro squadre ciascuna. La prima classificata di ciascun girone passa ai QUARTI DI FINALE, con gare di andata e di ritorno.
Le quattro squadre superstiti avrebbero parte alla FASE FINALE, che, come nelle precedenti edizioni, era costituita dalle due semifinali, dalla finale per il 3° posto, e dalla finale per il primo posto. Come per le precedenti edizioni, inoltre, la fase finale si sarebbe giocata in uno dei paesi semifinalisti, estratta dall’UEFA.

Nell’edizione 1972 le quattro semifinaliste furono: BELGIO (eliminò i campioni uscenti dell’ITALIA), GERMANIA OVEST, UNGHERIA e URSS.
A ospitare questa volta la fase finale venne scelto il BELGIO, che ospitò la fase finale dal 14 al 18 GIUGNO 1972.
Quattro gli stadi scelti: il BOSUILSTADION di ANVERSA, gli stadi HEYSEL e PARC ASTRID di BRUXELLES e lo stadio DUFRASNE di LIEGI.

LE SEMIFINALI.

Come già capitato per gli EUROPEI italiani, le semifinali vengono giocate in contemporanea. Nella fattispecie si giocano il 14 GIUGNO 1972 alle ore 20.

Al BOSUILSTADION di ANVERSA si gioca la semifinale tra GERMANIA OVEST e i padroni di casa del BELGIO. Dirige l’incontro l’arbitro scozzese, WILLIAM J MULLAN, dinnanzi a 55.669 spettatori. La partita vede la vittoria della GERMANIA OVEST per 2-1, grazie alla doppietta di GERD MÜLLER, al 24° e al 71° minuto di gioco, e al goal dei padroni di casa segnato all’83° da POLLEUNIS.

Nell’altra semifinale,disputata al PARC ASTRID di BRUXELLES, dinnanzi a 1.659 spettatori, si scontrano URSS e UNGHERIA. La partita vede la vitoria dei sovietici per 1-0. Decide il goal partita al 53° di KON’KOV.

LE FINALI.

Il 17 giugno, alle ore 20, presso lo stadio MAURICE DUFRASNE di LIEGI, si gioca, dinnanzi a 1.659 spettatori, la finale per il terzo posto, tra i padroni di casa del BELGIO e UNGHERIA. Dirige l’incontro l’arbitro svedese JOHAN EINAR BOSTRÖM.
La partita si risolse nel primo tempo, con l’immediato uno due dei padroni di casa, a cavallo tra il 24° e il 28°, prima con il vantaggio al 24°, segnato da LAMBERT, poi dal raddoppio, segnato al 28° da VAN HIMST. Nella ripresa l’UNGHERIA prova a riaprire la gara con il rigore segnato al 53° da MÜ, senza riuscirci. La partita si conclude così con il punteggio finale di 2-1 a favore del BELGIO, con l’UNGHERIA, quarta classificata.

Nella finale per il primo posto, giocata allo stadio HEYSEL di BRUXELLES, dinnanzi a più di 43.000 spettatori, si scontrano GERMANIA OVEST e URSS. Dirige l’incontro l’arbitro austriaco FERDINAND MARSCHALL. La finale vede la netta supremazia della GERMANIA OVEST, che batte per 3-0 i sovietici, grazie alla doppietta di GERD MÜLLER (che diverrà CAPOCANNONIERE del torneo), al 27° e al 58° minuto, e al goal segnato al 52° da WIMMER, e si aggiudica il suo primo EUROPEO.


Sperando di farvi cosa gradita, andiamo a vedere il riassunto di questo EUROPEO, con le immagini della FINALE.


Con le immagini della finale, si conclude questa puntata di EUROSTORY. La prossima puntata sarà dedicata agli EUROPEI del 1976.

Rüdiger Franz Gaetano Herberhold

mercoledì 23 maggio 2012

EUROSTORY-ITALIA 1968.



Cari amici, bentrovati alla terza puntata di EUROSTORY, il nostro viaggio nella storia degli EUROPEI attraverso le VIDEOSINTESI che hanno fatto la storia della manifestazione.
In questa puntata ci occupiamo di una edizione che è rimasta nel cuore di noi appassionati di calcio, in quanto, a ora, è l’unica edizione che ha visto la vittoria degli AZZURRI: stiamo parlando, infatti, degli EUROPEI del 1968.
In questa puntata rivivremo, quindi, il cammino degli azzurri nella FASE FINALE, sia attraverso alcuni documenti dell’epoca, sia attraverso un breve documentario, sia attraverso una vera e propria chicca dell’epoca, che sveleremo al termine della puntata.

Prima di iniziare, però, vi ricordo, l’appuntamento in edicola, a partire dal prossimo 4 GIUGNO, con un numero veramente sensazionale del GS STORIE, dedicato in maniera veramente molto approfondita alla STORIA DEGLI EUROPEI. Nel GS STORIE, rivivremo gli EUROPEI attraverso le più grandi firme dello sport italiano (GIANNI BRERA, GIANNI MURA, ITALO CUCCI, GUALTIERO ZANETTI, ADALBERTO BORTOLOTTI, e tanti altri), foto esclusive, e in più i tabelloni di tutte le partite. Un’opera veramente importante, che merita assolutamente di trovare spazio nella collezione di tutti i Guerinetti. 

A questo punto, cari amici, cominciamo a parlare dell’EUROPEO 1968. 31 le squadre che s’iscrissero alla manifestazione. Motivo per il quale, venne stabilita una qualificazione suddivisa in due fasi. A differenza delle precedenti edizioni,nella prima fase, disputata tra il 1966 e il 1968, le 31 nazionali vennero divise in 8 gironi (7 gironi da 4 squadre, e 1 girone con 3 squadre), all’italiana. Solamente la prima classificata di ogni girone sarebbe passata alla fase successiva, rappresentata dai QUARTI DI FINALE, con gare di andata e ritorno.

Le quattro squadre superstiti avrebbero parte alla FASE FINALE, che, come nelle precedenti edizioni, era costituita dalle due semifinali, dalla finale per il 3° posto, e dalla finle per il primo posto. Come per le precedEnti edizioni, inoltre, la fase finale si sarebbe giocata in uno dei paesi semifinalisti, estratta dall’UEFA.

Nell’edizione 1968 le quattro squadre semifinaliste furono: ITALIA, INGHILTERRA, URSS e JUGOSLAVIA. A ospitare la fase finale, fu, scelta l’ITALIA, che così ospitò la FASE FINALE dal 5 al 10 GIUGNO 1968.
Da rilevare, inoltre un aspetto molto importante. Per la fase finale dell’edizione 1968 venne stabilito che nel caso in cui al termine dei tempi supplementari il punteggio fosse rimasto ancora in partita, a decretare la vittoria di una squadra sarebbe stato il sorteggio tramite monetina.
Questa cosa, però, poteva andare bene per il passaggio alla finale, ma certamente, non si poteva assegnare un titolo con il lancio della monetina. Per questo motivo, quindi, venne deciso, che, se in finale al termine dei supplementari il punteggio fosse rimasto di parità, entro due giorni dalla data della finale, si sarebbe svolta la ripetizione della finale, con tanto di ulteriori supplementari. Se anche in quella circostanza il punteggio fosse rimasto ancora in parità, allora, solo a quel punto, sarebbe entrata in gioco la monetina. Una circostanza, quella della ripetizione della partita, che, come vedremo, risultò essere un elemento decisivo ai fini della vittoria finale.

Tre gli stadi che vennero usati per la FASE FINALE: per le semifinali, lo STADIO COMUNALE di FIRENZE, e lo STADIO S. PAOLO di NAPOLI; e per le due finali lo stadio OLIMPICO DI ROMA.

LE SEMIFINALI.

Il 5 Giugno 1968 si giocarono, dunque, alle ore 18, in contemporanea (per la prima volta nella storia degli Europei!), entrambe le semifinali.

Allo STADIO COMUNALE di FIRENZE scesero in campo INGHILTERRA e JUGOSLAVIA. A dirigere la gara l’arbitro spagnolo JOSE MARIA ORTIZ DE MENDIBIL, dinanzi a 21.834 spettatori. La gara vide la vittoria della JUGOSLAVIA per 1-0, grazie al goal partita segnato all’86° da DZAJIC. Vediamo le immagini di quella partita. 


Allo STADIO SAN PAOLO di NAPOLI, ITALIA e URSS tornano ad affrontarsi, dopo il precedente degli ottavi di qualificazione a EURO 1964, per le semifinali, davanti a 68.582 spettatori. A dirigere la gara l’arbitro KURT TSCHENSCHER, proveniente dalla GERMANIA OVEST. Vediamo alcune immagini di quella sfida.
La gara non si sbloccò nei durante i tempi regolamentari, né durante i tempi supplementari. Siccome all’epoca non era stata ancora introdotta l’usanza dei calci di rigore, a decretare il vincitore fu il sorteggio. Il capitano degli AZZURRI, GIACINTO FACCHETTI, scelse TESTA, il capitano sovietico scelse CROCE. Uscì fuori TESTA, cosicché furono gli azzurri a qualificarsi per la FINALE. 

LE FINALI.

L’8 giugno 1968, alle ore 18, si giocò allo stadio OLIMPICO di ROMA, la finale per il terzo posto tra INGHILTERRA e URSS. La sfida, diretta davanti a più di 68.000 spettatori, dall’arbitro ungherese ISTVAN ZSOLT, vide la vittoria dell’INGHILTERRA, grazie ai goal al 39° di BOBBY CHARLTON, e al 63° di HURST.

Lo stesso giorno, sempre allo STADIO OLIMPICO, alle ore 21:15 circa, si giocò la finalissima tra ITALIA e JUGOSLAVIA, dinanzi a 68.000 spettatori, agli ordini dell’arbitro svizzero GOTTFRIED DIENST.
La JUGOSLAVIA interpretò quella finale come la gara della vita, e passò in vantaggio al 39° con DZAJIC. All’80°minuto, gli azzurri riuscirono a raggiungere il pareggio, grazie a DOMENGHINI. Si andò così ai tempi supplementari, ma il risultato rimase fermo per 1-1.
Per questo motivo, in virtù del regolamento venne così deciso di disputare la ripetizione della finale, che si sarebbe giocata, sempre allo stadio OLIMPICO, due giorni dopo, il 10 GIUGNO.

Il 10 Giugno 1968,alle ore 21:15, allo stadio OLIMPICO di ROMA si giocò, quindi, la finale di ripetizione tra ITALIA e JUGOSLAVIA, davanti a 32.886 spettatori, agli ordini dell’arbitro spagnolo JOSE MARIA ORTIZ DE MENDIBIL.
In occasione di questa seconda finale il ct azzurro, FERRUCCIO VALCAREGGI, effettua una specie di turnover, sostituendo ben 5 giocatori, mettendo così forze fresche in campo. La Jugoslavia no. Si rivelerà la mossa decisiva, in quanto, come già detto, la squadra jugoslava aveva impostato la finale dell’8 Giugno come la partita della vita, e quindi i giocatori si presentarono in campo stanchi, sentendo la fatica dei regolamentari e dei supplementari di due giorni prima.

Era indubbiamente un’altra Italia, come già detto con molte forze fresche in campo, e finì così con il dominare in scioltezza la gara, e vincendo la finale per 2-0, grazie ai goal segnati all’11° da GIGI RIVA, e al 32° da ANASTASI.
L’ITALIA, dunque, si aggiudicava il suo primo (e per ora unico) titolo europeo, spinta dall’orgoglio e dalla forza del proprio pubblico. 


Il capitano azzurro, GIACINTO FACCHETTI, alza la COPPA dellEUROPEO.

A questo punto, possiamo far partire le immagini. Iniziamo con questo documentario di SFIDE, in due parti, dedicato alla vittoria dell’EUROPEO 1968, partendo dalla partita contro l’URSS, per arrivare alla doppia finale contro la JUGOSLAVIA. 


SFIDE-DOCUMENTARIO EURO 1968-2° PARTE. 


A inizio puntata, avevo promesso una vera e propria chicca dell’epoca, che ho il piacere di svelare con grande emozione. A beneficio di tutti gli appassionati di AMARCORD, o di partite storiche, pubblichiamo in versione INTEGRALE la telecronaca della finale di ritorno tra ITALIA e JUGOSLAVIA, con il commento del mitico NANDO MARTELLINI. 


Con le immagini di giubilo dei giocatori azzurri, al termine della finale contro la JUGOSLAVIA, si conclude questa puntata di EUROSTORY. La prossima puntata sarà dedicata agli EUROPEI del 1972, con protagonista la GERMANIA OVEST.

Rüdiger Franz Gaetano Herberhold

martedì 22 maggio 2012

EUROSTORY-SPAGNA 1964.



Cari amici, bentrovati alla seconda puntata di EUROSTORY, il nostro viaggio nella storia degli EUROPEI attraverso le VIDEOSINTESI delle partite che hanno fatto la storia di questa grande manifestazione.
Questa seconda puntata è dedicata all’edizione dell’EUROPEO che si tenne in SPAGNA nel 1964.

A questo secondo EUROPEO s’iscrissero ben 30 squadre, motivo per il quale l’UEFA stabilì che, per arrivare alle numero di 4 squadre che avrebbero preso parte alla fase finale che, come nella precedente edizione, si sarebbe svolto in uno dei quattro paesi semifinalisti, per prima cosa si sarebbe svolto un primo turno di eliminazione diretta, con partite di andata e ritorno, gli OTTAVI successivamente i QUARTI DI FINALE, anche in questo caso, con gare di andata e di ritorno.

In questa seconda edizione degli EUROPEI, nel primo turno fece il suo esordio l’ITALIA. Se gli AZZURRI riuscirono a passare agli OTTAVI DI FINALE, battendo la TURCHIA nella gara di andata per 6-0, e in quella di ritorno per 1-0, negli ottavi trovarono i campioni uscenti dell’UNIONE SOVIETICA. I sovietici vinsero la gara di andata per 2-0, e grazie al pareggio nella gara di andata per 1-1, si qualificarono ai QUARTI DI FINALE, eliminando gli AZZURRI.

Al termine dei QUARTI DI FINALE le 4 squadre che riuscirono a qualificarsi alla fase finale furono: SPAGNA, UNGHERIA, URSS, e DANIMARCA.
La fase finale avrebbe seguito lo stesso svolgimento della prima edizione, con le semifinali e le finali per il primo e per il terzo posto che si sarebbero svolte in gara unica, e come detto prima, in uno dei quattro paesi semifinalisti.
La UEFA scelse così la SPAGNA, che ospitò le gare della fase finale dal 17 al 21 Giugno 1964 allo stadio BERNABEU di MADRID e al CAMP NOU di BARCELLONA.

LE SEMIFINALI.

Le due semifinali vennero disputate il 17 giugno 1964.
Allo stadio BERNABEU di MADRID si giocò la semifinale che vedeva contrapposti i padroni di casa della SPAGNA e l’UNGHERIA. Arbitro il belga ARTHUR BLAVIER.
La SPAGNA passò in vantaggio al 35° con PEREDA, ma a pochi minuti dal termine l'UNGHERIA giunse al pareggio, con un goal segnato all’84° da BENE. I tempi regolamentari si conclusero sull’1-1. Ci vollero così i tempi supplementari che gli spagnoli risolsero a loro favore grazie al goal partita segnato al 115° da AMANCIO.
Sperando di farvi cosa gradita, sono in grado di proporvi una breve VIDEOSINTESI di questa partita. 


Nell’altra semifinale, che si disputò al CAMP NOU di BARCELLONA, e che venne diretta dall’arbitro italiano CONCETTO LO BELLO, l’URSS battè la DANIMARCA per 3-0, grazie ai goal segnati al 19° da VORONIN, al 40° da PONEDEL’NIK, e all’87° da IVANOV.

In virtù dei risultati delle due semifinali, la FINALE per il 3° POSTO sarebbe stata UNGHERIA-DANIMARCA, la finale per il primo posto SPAGNA-URSS.

 
LE FINALI.

Il 20 Giugno 1964, agli ordini dell’arbitro svizzero DANIEL MELLET, si disputò, quindi, al CAMP NOU di BARCELLONA, la finale per il terzo posto tra UNGHERIA e DANIMARCA.
L’UNGHERIA passò in vantaggio all’11° con BENE. Nella ripresa, a pochi minuti dalla fine, la DANIMARCA giunse al pareggio all’81° con BERTELSEN. La partita si concluse, così, sul risultato di parità, 1-1. Ci vollero,quindi, i tempi supplementari, che furono decisi da una doppietta dell’ungherese NOVAK che, al 107° e al 110° minuto fissò il punteggio sul definitivo 3-1, dando così la possibilità all’UNGHERIA di aggiudicarsi il terzo posto.

Il giorno successivo, il 21 Giugno 1964, si svolse allo stadio BERNABEU di MADRID la finale per il primo posto tra SPAGNA e i campioni uscenti dell’URSS. A dirigere l’incontro l’arbitro britannico ARTHUR HOLLAND.
La partita iniziò subito a mille, con due goal nei primi 8 minuti. I padroni di casa spagnoli passarono in vantaggio al 6° minuto con PEREDA. Immediata la replica dei sovietici, che giunsero al pareggio due minuti dopo all’8°, con KHUSAINOV. All’85° infine, ecco il goal dello spagnolo MARCELINO, che fissa il punteggio sul definitivo 2-1 della SPAGNA, che si aggiudica così la seconda edizione dell’EUROPEO, e per di più giocato in casa di fronte ai propri sostenitori. 



Sperando di farvi cosa gradita, andiamo a vedere una breve SINTESI della finale. 



Sperando di fare cosa gradita agli appassionati di AMRCORD, sono riuscito a trovare una versione INTEGRALE della finale, che vado ora a pubblicare. 


Con le immagini della finale dell’EUROPEO del 1964, si conclude questa seconda puntata di EUROSTORY. La prossima puntata sarà dedicata all’EUROPEO 1968, un Europeo che venne giocato in Italia, e che si rivelerà molto speciale per i colori azzurri.

Rüdiger Franz Gaetano Herberhold


EUROSTORY-FRANCIA 1960.



Cari amici,
inizia con questa puntata il nostro viaggio attraverso la STORIA DEGLI EUROPEI. Con EUROSTORY rivivremo infatti le più belle emozioni della storia degli EUROPEI, attraverso le VIDEOSINTESI delle partite che hanno fatto la storia della manifestazione.
In ogni puntata, infatti, dopo una prima parte legata ai minimi aspetti storici (per dettagli storici più precisi vi rimandiamo al GS STORIE dedicato alla STORIA DEGLI EUROPEI, in edicola a partire dal prossimo 4 Giugno; un numero assolutamente da non perdere! ), pubblicheremo le immagini delle partite più significative dell’edizione presa in esame.
Sperando, infine, di farvi cosa gradita, tutte le puntate di EUROSTORY verranno pubblicate in DIRETTA in pagina fan, ma non solo. Qualora doveste perdere una puntata, niente paura: le puntate verranno pubblicate anche quì su VARIE NEWS (di cui daremo link in pagina), in modo tale da poter dare la possibilità a tutti di non perdersi neanche una sola puntata di questo appassionante viaggio che è la STORIA degli EUROPEI di CALCIO.

Iniziamo, quindi, il nostro viaggio all’insegna degli EUROPEI partendo dal principio, e cioè dalla prima edizione che si svolse in FRANCIA nel 1960.

Alla prima edizione del campionato europeo di calcio, organizzato dall’UEFA, si iscrissero 17 squadre. L’Italia non si iscrisse al torneo.
Il regolamento della prima edizione prevedeva, essendo 17 le squadre, per prima cosa un TURNO PRELIMINARE, che vide partecipare IRLANDA e CECOSLOVACCHIA, con il passaggio del turno a opera della CECOSLOVACCHIA.
Ridotte le squadre a 16, vennero estratti gli accoppiamenti validi per OTTAVI DI FINALE e poi per i QUARTI DI FINALE, in entrambi i casi con gare di andata e ritorno.

A questo punto, le quattro squadre superstiti (URSS, FRANCIA, CECOSLOVACHIA e JUGOSLAVIA) avrebbero preso parte alle semifinali, che si sarebbero giocate in un’unica gara, in uno dei 4 Paesi le cui Nazionali sarebbero giunte a questo turno.
La scelta cadde sulla FRANCIA, che così ospitò sia le SEMIFINALI, sia le due FINALI (quella del 3° posto e la FINALISSIMA).

LE SEMIFINALI.

Il 6 Luglio alle ore 20, presso lo stadio VELODROME di MARSIGLIA, si disputò la prima SEMIFINALE, che vide contrapposte CECOSLOVACCHIA e URSS, semifinale che vide la direzione dell’arbitro italiano CESARE JONNI.
L’URSS si aggiudicò la semifinale, battendo la CECOSLOVACHOIA per 3-0, grazie al goal al 34° di PONEDEL’NIK, e alla doppietta al 56° e al 65° di IVANOV.

L’altra semifinale si svolse la stesso giorno alle ore 21:30 a PARIGI presso lo stadio PARCO DEI PRINCIPI, e vide la vittoria della JUGOSLAVIA per 5-4 contro i padroni di casa francesi. A dirigere la partita l’arbitro belga GASTON GRANDAIN.
Fu una partita molto combattuta. JUGOSLAVIA in vantaggio all’11° con GALIC, pareggio della FRANCIA un minuto dopo, al 12°, con VINCENT. Al 43° i transalpini ribaltano il risultato e passano in vantaggio al 43° con HEUTTE, e poi nella ripresa, al 52° minuto segnano il 3-1 con WISNIESKI.
Al 55° la JUGOSLAVIA segna il secondo goal al 55° con ZANETIC. Al 62° quarto goal francese per HEUTTE (per lui una doppietta). Sembra fatta per la FRANCIA, ma tra il 75° e il 78° la JUGOSLAVIA reagisce, segnando ben 3 goal in 3 minuti, grazie al goal segnato al 75° da KNEZ, e alla doppietta al 77° e al 78° da JERKOVIC, fissando, così, il punteggio sul 5-4 finale a favore della JUGOSLAVIA.

Abbiamo così le due FINALI: CECOSLOVACCHIA-FRANCIA, come FINALE per il terzo posto, e URSS-JUGOSLAVIA per la finalissima.

LE FINALI.

La finale per il terzo posto, CECOSLOVACCHIA-FRANCIA, diretta dall’arbitro italiano CESARE JONNI, si svolse allo stadio VELODROME di MARSIGLIA il 9 Luglio 1960, alle ore 21:30, e vide la vittoria della CECOSLOVACHIA per 2-0, grazie ai goal segnati al 58° da BUBNIK, e all’88° da PAVLONIC. Andiamo a vedere le immagini di quella partita.


La finale per il primo posto, si svolse tra URSS e CECOSLOVACCHIA il 10 Luglio 1960, alle ore 21:30, presso lo stadio PARCO DEI PRINCIPI di PARIGI, e venne diretta dall’arbitro inglese ARTHUR EDWARD ELLIS.
La partita vide la JUGOSLAVIA passare in vantaggio al 41° del primo tempo con GALIC. Nella ripresa, al 49° ecco arrivare il pareggio russo con METREVELI. Il punteggio, durante il tempo regolamentare, non si sblocca. Occorrono così i tempi supplementari. Al 114°, ecco arrivare il goal partita della RUSSIA segnato da PONEDEL’NIK. Vediamo le immagini della partita.


Un goal veramente importante, quello di PONEDEL’NIK, perché consente non solamente all'UNIONE SOVIETICA di vincere la partita, ma di aggiudicarsi la prima edizione degli EUROPEI. 
Una menzione merita sicuramente il portiere sovietico LEV JASCIN, ritenuto da molti il miglior portiere di tutti i tempi nella storia del calcio (nella classifica stilata dall'IFFHS è stato votato come miglior portiere del 20° secolo, battendo persino DINO ZOFF), l'unico a vincere nel 1963 il PALLONE D'ORO, soprannominato IL RAGNO NERO, in quanto giocava con una tenuta completamente nera, e i suoi incredibili riflessi  nonostante l'altezza di 1.89 metri facevano quasi pensare avesse più di due braccia per effettuare le sue leggendarie parate.


Cari amici, con le immagini e la foto dell'URSS vincitore della prima edizione degli EUROPEI, si conclude questa prima puntata di EUROSTORY.
La prossima puntata sarà dedicata agli EUROPEI del 1964, che si giocarono in SPAGNA.  

Rüdiger Franz Gaetano Herberhold