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mercoledì 29 maggio 2013

SPUNTI DI SPORT- FORMULA 1: ANALISI GP MONACO.




Si è disputato nel corso del fine settimana sulle stradine di MONTECARLO la 60° edizione del GP di MONACO. Una gara che, se da una punto di vista dello spettacolo ha regalato poco o niente, salvo degli spaventi per gli incidenti occorsi a MASSA e MALDONADO (per fortuna stanno bene entrambi e prenderanno parte alla prossima gara in CANADA), dall'altro ha visto salire alla ribalta il caso dei test con la MERCEDES che, non rispettando il regolamento, avrebbe disputato dopo il GP di SPAGNA 1000 km di test con la monoposto di quest'anno, cosa non ammessa dall'attuale regolamento.

Per quanto riguarda la gara, MONTECARLO si è confermata una pista dove sorpassare è quasi sempre impossibile, o quasi, e ha visto vincere la MERCEDES di NICO ROSBERG, autore, peraltro anche della pole position, seguito dalle RED BULL di VETTEL e WEBBER, dalla MERCEDES di HAMILTON, dalla MC LAREN di BUTTON, in leggera ripresa, dalla FORCE INDIA di DI RESTA, e dalla FERRARI di ALONSO, autore di una gara assolutamente da dimenticare, forse la peggiore da quando è pilota Ferrari, con una condotta di gara a dir troppo rinunciataria e con ben 3 sorpassi subiti da PEREZ (autore di una gara condotta in maniera veramente troppo aggressiva, come dimostrano i sorpassi effettuati ai danni di BUTTON, ALONSO e RAIKKONEN, che, causa collisione con il pilota messicano della MC LAREN, è stato costretto a un pit stop supplementare, quando era 5°, e che con laforza delladisperazione, è riuscito a classificarsi 10°), BUTTON e DI RESTA.

Una vittoria, quella di ROSBERG a MONTECARLO, che però rischia di essere rovinata da una notizia che ha creato una forte polemica all'interno del Circus: la questione test. Andiamola a chiarire nel dettaglio.

Secondo quanto riportato da AUTOSPORT, sembra, infatti che subito dopo il GP di SPAGNA la MERCEDES abbia disputato tre giorni di test in cui avrebbe testato per 1.000 km le gomme PIRELLI sia per quest'anno (ricordiamoci che dalla prossima gara faranno il loro esordio nelle prove libere le PIRELLI MODIFICATE, caratterizzate, pur mantenendo la stessa mescola delle gomme attuali, dal ritorno per quanto riguarda le gomme posteriori al kevlar. L'esordio in gara, secondo le ultime notizie diffuse in queste ultime ore, avverrà a partire dal GP successivo, il prossimo 30 Giugno sul circuito di SILVERSTONE, in INGHILTERRA. MERCEDES a parte, al momento, nessuno ha la benchè minima idea di cosa possa cambiare con queste gomme, visto e considerato che peraltro al momento PIRELLI non avrebbe fornito alle scuderie neanche il classico modellino delle gomme per la galleria del vento. E questo, sicuramente ha messo ulteriore benzina sul fuoco) sia per il prossimo anno. Va detto anche che in occasione del GP di MONACO ha fatto il suo esordio sulla MERCEDES W04, progettata dal nostro ALDO COSTA, una sospensione posteriore scuola FERRARI (fu presente nella F 2004) che ha dato un notevole aiuto alla MERCEDES nella gestione delle gomme, di solito assai difficoltosa (da capire se potrà dare un aiuto anche sulle altre piste o meno). Secondo le male lingue, nonè neanche da escludere che, proprio per capire bene l'uso delle gomme PIRELLI, questa soluzione sia stata utilizzata proprio durante questi test segreti.

In seguito alla notizia di questi test segreti, FERRARI e RED BULL, normalmente avversarie, hanno presentato entrambe una richiesta di chiarimento alla FIA (FEDERAZIONE INTERNAZIONALE DELL'AUTOMOBILE) sostenendo che MERCEDES avebbe violato l'articolo 22.4h del regolamento, il quale sostiene che sono vietati test con le monoposto attuali da dieci giorni prima la prima gara fino al 31 Dicembre. Secondo il regolamento, infatti, possono essere effettuate, per carità, delle performance a liverllo promozionale, ma con gomme stile GP2 e con una monoposto di almeno 2-3 anni fa, non con monoposto attuali.

La MERCEDES tramite NIKI LAUDA, intervistato, in merito da SKY, ha così risposto: “La Pirelli è venuta da noi dopo il gran premio, dopo il consumo di gomme elevato che avevamo avuto a Barcellona, e ci ha chiesto se eravamo interessati a sostenere dei test di gomme di un migliaio di km. ROSS BRAWN, team principal del team Mercedes, ha chiesto il consenso a CHARLIE WHITING della FIA e quest’ultimo ci ha dato il suo benestare. Potevamo dunque farlo.”

Nella serata di domenica la FIA ha diffuso il presente comunicato, firmato dal Responsabile Comunicazione e Delegato Media per la Formula 1, MATTEO BONCIANI, , che recita quanto segue.

All’inizio di maggio, Pirelli ha chiesto alla FIA se fosse possibile effettuare alcuni test di sviluppo con un team, utilizzando una monoposto dell’attuale campionato. All’interno del contratto di Pirelli con FIA quale fornitore unico, è prevista per loro la possibilità di effettuare fino a 1000 km di test con qualsiasi team – a patto che ad ogni squadra venga offerta la possibilità di farlo.
La FIA ha suggerito a Pirelli e Mercedes-AMG che un simile test di sviluppo può essere possibile se gestito da Pirelli e non dalla squadra che fornisce macchina e pilota, e che tale test sarebbe stato subordinato al fatto che ad ogni squadra sia stata data la stessa opportunità di effettuarlo, in modo da assicurare la piena equità sportiva.
A seguito di questa comunicazione, la FIA non ha ricevuto ulteriori informazioni su un possibile test svolto né da Pirelli né da Mercedes. Inoltre, la FIA non ha ricevuto la conferma che tutte le squadre abbiano avuto la possibilità di prendere parte a questo test.
Inoltre, per quanto riguarda l’applicazione delle regole di questo sport, tra cui i principi sportivi di equità, va ricordato che il Codice Sportivo Internazionale prevede che sulla base di una relazione dei commissari sportivi, o di propria iniziativa, l’Ente procedente della FIA può adire il Tribunale internazionale.
Il Tribunale può decidere di infliggere sanzioni che prendono il posto di qualsiasi penalità emessa dai commissari sportivi. Tale procedura dovrebbe essere seguita in virtù delle Regole giudiziarie e disciplinari della FIA“.


Dunque, la questione dei test fatti dalla MERCEDES verrà discussa dal TRIBUNALE della FIA durante il prossimo Consiglio mondiale. L' augurio che possiamo fare è che questa situazione possa essere chiarita in vista del prossimo Gp, che si disputerà in CANADA il prossimo 9 GIUGNO (diretta tv in contemporanea su RAI e SKY). La sensazione, però, è che siamo solo all'inizio di una lunga battaglia. Staremo a vedere.

                                                             Rüdiger Franz Gaetano Herberhold

giovedì 23 maggio 2013

SPUNTI DI SPORT-GRAZIE, GIGI!



Una sincera e sentita tristezza. È questo lo stato d’animo vissuto non solo all’interno della FIGC, ma anche tra gli stessi giocatori azzurri, impegnati nei giorni scorsi a Coverciano nell’ambito della due giorni di test atletici in vista della prossima CONFEDERATIONS CUP, in programma in BRASILE dal 15 al 30 Giugno prossimi alla notizia che GIGI RIVA, l’intramontabile “Rombo di tuono” lascerà in questi giorni il suo incarico di TEAM MANAGER della nazionale azzurra.

A dare la notizia è stato lo stesso ex bomber del CAGLIARI, che, ha rilasciato all’agenzia ANSA nella giornata di lunedì le seguenti dichiarazioni.
Lascio l’azzurro dopo quasi cinquant’anni; me ne vado in punta di piedi anche se Abete mi vorrebbe ancora. Fisicamente non ce la faccio più. L’ho comunicato al presidente Abete e al d.g. Valentini. Mi ha fatto un piacere enorme constatare che sarebbero disposti ad aspettarmi ancora, ma i dolori all’anca e alla spalla, aggiunti al disagio per le trasferte, non me lo consentono ”.

Dunque, lascia GIGI RIVA, o meglio, “Rombo di Tuono”, come lo soprannominò l’indimenticabile GIANNI BRERA nella stagione 1969/1970, anno in cui RIVA portò allo scudetto il CAGLIARI. Entrato nel 1963 nelle giovanili azzurre, segnerà ben 35 reti nelle 42 presenze da lui disputate nelle fila della nazionale maggiore (il debutto nella Nazionale maggiore avvenne il 27 Giugno 1965 in occasione dell’amichevole contro l’UNGHERIA a BUDAPEST, quando prese il posto del giocatore del BOLOGNA, EZIO PASCUTTI, infortunatosi all’ottavo minuto di gioco del primo tempo ), oltre a vivere tra il 1968 e il 1970 sia il secondo posto del mondiale messicano del 1970, sia la vittoria azzurra agli Europei del 1968 (firmò il goal dell’1-0 nella finale di ripetizione contro la JUGOSLAVIA).

Dopo aver disputato l’ultima partita in Azzurro nel mondiale 1974 contro l’ARGENTINA il 19 GIUGNO 1974, GIGI RIVA tornò in azzurro nel 1990 prima come dirigente accompagnatore, e poi come team manager. Per molti giocatori è stato come un padre (potremmo quasi dire chioccia, nei confronti, in particolare, di CASSANO e BALOTELLI), e al contempo un preziosissimo punto di riferimento.

Tantissimi i messaggi e le dichiarazioni giunte a Riva dopo la decisione del suo abbandono. A cominciare dal presidente federale, GIANCARLO ABETE (“Lo vogliamo con noi al Mondiale. Riva non sarà sostituito, il posto è suo, e lo aspettiamo”), per proseguire con il vicepresidente FIGC, DEMETRIO ALBERTINI (“Riva potrà venire a Coverciano tutte le volte che verrà. È nella lista dei dirigenti accreditati ‘per l’imminente Confederations Cup in Brasile. Ci manca molto. Per i giocatori azzurri rappresenta una specie di “papà”, un confidente speciale ”).

Nel corso della giornata di lunedì, poi, tramite un messaggio firmato dal portiere e spedito da Coverciano tramite la stessa agenzia ANSA, il portiere e capitano della NAZIONALE AZZURRA, GIGI BUFFON, ha voluto rendere omaggio a RIVA stesso.
Gigi, anche se non porti la fascia sei il capitano ideale di tutte le nazionali. Tu sei la storia della Nazionale. Rombo di Tuono in campo e nella vita. Come ha detto il Presidente Abete, il posto qui è sempre libero, ti aspettiamo in qualsiasi momento”.

Le attestazioni di stima ed affetto sono state talmente tante, compreso il pressing da parte della FIGC, a tal punto che il giorno successivo, martedì 21 Maggio, lo stesso GIGI RIVA, ha annunciato sempre all'agenzia ANSA quello che potrebbe sembrare un ripensamento. Non tanto nell'immediato, ma in ottica Mondiali 2014. Queste le sue dichiarazioni.

La reazione all'annuncio del mio addio all'azzurro dopo 50 anni mi ha commosso, e magari torno per il 2014, quello sarebbe per me il decimo mondiale, in un ruolo o nell'altro. Un bel traguardo:d'altra parte il presidente Abete mi ha detto che il mio posto di team manager azzurro non lo occupa.
Ripensarci per la Confederations e cose del genere non avrebbe senso, anche perchè ora non sono in condizione di esserci. Anche per le tante botte che ho preso quando giocavo. Ma nel 2014 chissà come starò...”

Un campione, GIGI RIVA, che per ora trascorrerà serenamente la sua pensione in Sardegna, e più precisamente nella sua amata Cagliari, in attesa (cosa che ci auguriamo veramente con tutto il cuore) di poterlo rivedere il prossimo anno al Mondiale in Brasile nuovamente nel suo ruolo di team manager per il suo 10° Mondiale. Una cosa, comunque, è certa: in attesa di vederlo nello staff della Nazionale, sia per il suo grande talento calcistico, e sia per la sua grandissima generosità, Gigi avrà sempre un posto grandissimo nel cuore di tutti noi appassionati di calcio.

Rüdiger Franz Gaetano Herberhold

mercoledì 22 maggio 2013

SPUNTI DI SPORT- LA PRIMA COPPA DEI CAMPIONI DEL MILAN (E DEL CALCIO ITALIANO).


Il capitano del MILAN, CESARE MALDINI, alza la Coppa dei Campioni 1962/63.

Una grande emozione per il calcio italiano. Il 22 Maggio 1963, battendo per 2-1 il BENFICA, il MILAN si aggiudicava non solamente la sua prima COPPA DEI CAMPIONI, ma anche la prima COPPA DEI CAMPIONI nella storia del calcio italiano (nelle sette edizioni precedenti, il trofeo, infatti, era stato vinto ben 5 volte consecutive dal REAL MADRID (da segnalare nel 1956/57 il secondo posto della FIORENTINA, battuta dal REAL per 2-0; e nel 1957/58 la sconfitta del MILAN,battuto dal REAL per 3-2, dopo i tempi supplementari), dalla stagione 1955/56 alla stagione 1959/60 e 2 volte consecutive dal BENFICA nelle due stagioni successive). Questa puntata di SPUNTI vuole essere un omaggio nei confronti di quella grande vittoria del MILAN, che avrebbe poi portato le squadre italiane a vincere per le altre 12 volte la coppa dalle lunghe orecchie con l'INTER nel biennio 1963/65; con il MILAN nella stagione 1968/69; con la JUVENTUS nella stagione 1984/85; nuovamente con il MILAN, allenato da ARRIGO SACCHI nel biennio 1988/1990 prima e nella stagione 1993/94 dopo; con la JUVENTUS, allenata da MARCELLO LIPPI nella stagione 1995796 nella storica finale di ROMA; di nuovo con il MILAN, guidato da CARLO ANCELOTTI nella finali disputate nel 2003 e nel 2007 (vincitore, rispettivamente contro la JUVENTUS e il LIVERPOOL, guidato da RAFAEL BENITEZ, che due anni prima nel 2005 aveva vinto la coppa ai danni dei rossoneri), e infine con l'INTER, guidata dal tecnico portoghese JOSE MOURINHO nella stagione 2009/2010.

MILAN-BENFICA. LA DOPPIETTA DECISIVA DI ALTAFINI.

Inghilterra, 22 Maggio 1963. Si gioca alle 15 presso lo stadio di WEMBLEY, dinnanzi a 45.715 spettatori la finale dell'ottava Coppa dei Campioni. Di fronte il superfavorito BENFICA, vincitore delle ultime due edizioni della Coppa, e il MILAN, guidato da NEREO ROCCO.

Il MILAN era arrivato in finale battendo per 8-0 all'andata e 6-0 al ritorno nel primo turno l'UNION LUXEMBURG; superando negli ottavi di finale l'IPSWICH (vincendo all'andata per 3-0 la gara di andata, e perdendo per 2-1 la gara di ritorno); nei quarti di finale il GALATASARAY (vincendo la gara di andata per 3-1, e la gara di ritorno per 5-0) e in semifinale il DUNDEE (vincendo la gara di andata per 5-1, e perdendo la gara di ritorno per 1-0).

Il BENFICA era arrivato in finale saltando come detentore del trofeo il primo turno, e iniziando così la sua corsa a partire dagli ottavi di finale superando i danesi del NORRKOPING (pareggiando 1-1 la gara di andata, e vincendo la gara di ritorno per 5-1), superando nei quarti di finale il DUKLAPRAGA (2-1 all'andata, 0-0 il ritorno), e in semifinale il FEYENOORD (0-0 all'andata, 3-1 il ritorno).

Queste le formazioni che andarono in campo a WEMBLEY quell'assolato pomeriggio di maggio, agli ordini dell'arbitro inglese ARTHUR HOLLAND.

MILAN: Ghezzi, David, Trebbi, Benitez, Cesare Maldini, Trapattoni, Pivatelli, Sani, Altafini, Rivera, Mora. Allenatore Nereo Rocco, Direttore Tecnico Gipo Viani.
BENFICA: Costa Pereira, Cavem, Cruz, Humberto, Raul, Coluna, Josè Augusto, Santana, Torres, Eusebio, Simoes. Allenatore Riera.

La prima fase di gara vede un MILAN fin troppo chiuso in difesa e pressoché innocuo in avanti, e proprio per questo praticamente in balia degli avversari. Rivera non riesce a giocare come vorrebbe, e così al 18° il Benefica si porta in vantaggio con Eusebio, che, ricevuta la palla sulla tre quarti di campo, non ha nessun problema ad entrare nell’area di rigore rossonera, e, pressoché indisturbato, a trafiggere con un diagonale di destro che si va a trafiggere nell’angolino il portiere Ghezzi.

A vedere questi primo quarto di gara, sembrerebbero confermati i pronostici della vigilia, con il Benefica strafavorito, e pronto a vincere la sua terza Coppa dei Campioni consecutiva. È vero che nel calcio esiste un assioma secondo il quale una partita finchè non è finita, non si può ritenere conclusa. Ed è quello che infatti, succede. Dopo i primi 20 minuti di debacle da parte del MILAN, i rossoneri a mano a mano cominciano lentamente a riorganizzarsi cambiando modulo, e con alcuni correttivi di matrice tattica, con Trapattoni che va a marcare Eusebio, Benitez va su Torres, Mora torna sulla fascia destra e Pivatelli si sposta a sinistra.
Questi cambiamenti tattici portano il Milan a svegliarsi. Dopo 20 minuti onestamente parlando quasi imbarazzanti, i rossoneri cominciano finalmente a macinare gioco e a rendersi pericolosi andando ad attaccare con più uomini. In questa fase del primo tempo non a caso il protagonista diventa il portiere dei lusitani, COSTA PEREIRA, che salva in più occasione la propria porta. Se il BENFICA riesce a concludere il primo tempo in vantaggio per 1-0, senza subire reti, il merito è tutto suo.

Nella ripresa, a dimostrazione di quanto ormai i primi 20 minuti di inizio gara fossero solo un brutto ricordo, i rossoneri tornano in campo non solo con lo stesso piglio della seconda parte del primo tempo, ma incrementando ancora più il loro ritmo, diventando padroni del campo. Se nella prima fase della gara era il BENFICA a farsi preferire, ora è il MILAN di gran lunga a farsi preferire, denotando decisamente una migliore disposizione tattica. Disposizione tattica, che consente ai rossoneri, al 58° minuto di gioco, di arrivare al pareggio, assai meritato. Su un lancio di Rivera, calciato dal limite dell’area, e ribattuto in area, irrompe di gran carriera ALTAFINI che, ricevuto sui piedi il pallone, senza perdere neanche un secondo, lo indirizza alle spalle di COSTA PEREIRA. È l’1-1.

Il Milan ,a questo punto, comincia finalmente a credere nella vittoria finale, e intensifica sempre più il contropiede, che tanto ama. E forse non è un caso che, proprio in contropiede, al 66° minuto di gioco arrivi il goal che deciderà la sfida. Rivera riesce a conquistare palla a metà campo, e lancia in avanti ancora ALTAFINI, che, conclude in direzione della porta di COSTA PEREIRA. Il portiere lusitano ribatte la conclusione del giocatore rossonero, ma il pallone finisce nuovamente sui piedi di ALTAFINI, che a questo punto batte inesorabilmente COSTA PERREIRA per il 2-1 rossonero.

Dunque, nel giro di 8 minuti, il MILAN capovolge il risultato, passando dallo 0-1 al 2-1. I rossoneri capiscono che l’impresa di battere i campioni uscenti della Coppa Campioni è possibile, e così cercano più volte il terzo goal, evitato dalle parate di un ottimo COSTA PEREIRA. Bisogna anche dire, al contempo, che il BENFICA non sta con le mani in mano, e che cerca di ribattere alle incursioni offensive del MILAN, ma, rispetto al primo tempo, la difesa rossonera è decisamente più registrata, con un ottimo TRAPATTONI che riesce a fermare le incursioni offensive di EUSEBIO, riuscendolo praticamente a disinnescare e al contempo BENITEZ riesce a controllare molto bene TORRES.
La partita finisce così con il MILAN, che batte di misura il BENFICA per 2-1, riuscendo così a conquistare non solo la sua prima COPPA DEI CAMPIONI, ma anche e soprattutto la prima Coppa dei Campioni nella storia del Calcio Italiano.

Sperando di farvi cosa gradita, andiamo ora a vedere una breve sintesi di questa storica finale.

A beneficio degli appassionati, andiamo ora a pubblicare la telecronaca integrale della partita (con tanto di premiazione sul podio, con il capitano rossonerò CESARE MALDINI, che alza la coppa), che venne ritrasmessa dalla RAI nel corso degli anni ’80 (il filmato dura 1h e 45 circa; l’ultimo quarto d’ora del filmato riguarda ITALIA-URSS del 1966. Non comprendo il motivo di questa correlazione presente nel filmato). In merito alla telecronaca, due considerazioni. La partita venne trasmessa in diretta solo per radio, in televisione venne trasmessa dalla RAI intorno alle 21, con la telecronaca di NICOLÒ CAROSIO. Bisogna dire che durante la telecronaca ci furono dei buchi audio da parte del satellite, così quelle fasi in cui mancò la telecronaca di CAROSIO, vennero commentate da un giovane giornalista RAI, allora alle prime armi, ma che negli anni a seguire sarebbe diventato uno dei giornalisti sportivi più importanti: sto parlando di BEPPE VIOLA.

La vittoria del MILAN aprì un ciclo di vittorie sportive della MILANO calcistica. Dopo la vittoria degli uomini di NEREO ROCCO, a vincere la COPPA DEI CAMPIONI nelle due edizioni successive sarà la grande INTER, presieduta da ANGELO MORATTI, ed allenata da HELENIO HERRERA, con grandi campioni quali GIACINTO FACCHETTI, SANDRO MAZZOLA, ARMANDO PICCHI, e tanti altri.
Ma questa, come direbbe il celebre scrittore tedesco, MICHAEL ENDE, è un’altra storia.

Rüdiger Franz Gaetano Herberhold

martedì 21 maggio 2013

SPUNTI DI SPORT- GRAZIE, GIGI!



Una sincera e sentita tristezza. È questo lo stato d’animo vissuto non solo all’interno della FIGC, ma anche tra gli stessi giocatori azzurri, impegnati tra ieri e oggi a Coverciano nell’ambito della due giorni di test atletici in vista della prossima CONFEDERATIONS CUP, in programma in BRASILE dal 15 al 30 Giugno prossimi alla notizia che GIGI RIVA, l’intramontabile “Rombo di tuono” lascerà in questi giorni il suo incarico di TEAM MANAGER della nazionale azzurra.

A dare la notizia è stato lo stesso ex bomber del CAGLIARI, che, ha rilasciato all’agenzia ANSA le seguenti dichiarazioni.
Lascio l’azzurro dopo quasi cinquant’anni; me ne vado in punta di piedi anche se Abete mi vorrebbe ancora. Fisicamente non ce la faccio più. L’ho comunicato al presidente Abete e al d.g. Valentini. Mi ha fatto un piacere enorme constatare che sarebbero disposti ad aspettarmi ancora, ma i dolori all’anca e alla spalla, aggiunti al disagio per le trasferte, non me lo consentono ”.

Dunque, lascia GIGI RIVA, o meglio, “Rombo di Tuono”, come lo soprannominò l’indimenticabile GIANNI BRERA nella stagione 1969/1970, anno in cui RIVA portò allo scudetto il CAGLIARI. Entrato nel 1963 nelle giovanili azzurre, segnerà ben 35 reti nelle 42 presenze da lui disputate nelle fila della nazionale maggiore (il debutto nella Nazionale maggiore avvenne il 27 Giugno 1965 in occasione dell’amichevole contro l’UNGHERIA a BUDAPEST, quando prese il posto del giocatore del BOLOGNA, EZIO PASCUTTI, infortunatosi all’ottavo minuto di gioco del primo tempo ), oltre a vivere tra il 1968 e il 1970 sia il secondo posto del mondiale messicano del 1970, sia la vittoria azzurra agli Europei del 1968 (firmò il goal dell’1-0 nella finale di ripetizione contro la JUGOSLAVIA).

Dopo aver disputato l’ultima partita in Azzurro nel mondiale 1974 contro l’ARGENTINA il 19 GIUGNO 1974, GIGI RIVA tornò in azzurro nel 1990 prima come dirigente accompagnatore, e poi come team manager. Per molti giocatori è stato come un padre (potremmo quasi dire chioccia, nei confronti, in particolare, di CASSANO e BALOTELLI), e al contempo un preziosissimo punto di riferimento.

Tantissimi i messaggi e le dichiarazioni giunte a Riva dopo la decisione del suo abbandono. A cominciare dal presidente federale, GIANCARLO ABETE (“Lo vogliamo con noi al Mondiale. Riva non sarà sostituito, il posto è suo, e lo aspettiamo”), per proseguire con il vicepresidente FIGC, DEMETRIO ALBERTINI (“Riva potrà venire a Coverciano tutte le volte che verrà. È nella lista dei dirigenti accreditati ‘per l’imminente Confederations Cup in Brasile. Ci manca molto. Per i giocatori azzurri rappresenta una specie di “papà”, un confidente speciale ”).

Nel corso della giornata, poi, tramite un messaggio firmato dal portiere e spedito da Coverciano tramite la stessa agenzia ANSA, il portiere e capitano della NAZIONALE AZZURRA, GIGI BUFFON, ha voluto rendere omaggio a RIVA stesso.
Gigi, anche se non porti la fascia sei il capitano ideale di tutte le nazionali. Tu sei la storia della Nazionale. Rombo di Tuono in campo e nella vita. Come ha detto il Presidente Abete, il posto qui è sempre libero, ti aspettiamo in qualsiasi momento”.

Un campione, GIGI RIVA, che ora trascorrerà serenamente la sua pensione in Sardegna, e più precisamente nella sua amata Cagliari, ma che, per il suo grande talento calcistico, e per la sua grandissima generosità, avrà sempre un posto grandissimo nel cuore di tutti noi appassionati di calcio.

Rüdiger Franz Gaetano Herberhold


SPUNTI DI SPORT-FORMULA 1: PREVIEW-GP MONACO.



Cari amici,
buona sera a tutti! Dopo l'entusiasmante vittoria di ALONSO in SPAGNA, la FORMULA 1 sbarca sul circuito forse più elegante del MONDIALE: a MONACO. Vedremo così i vari piloti sfrecciare tra le stradine del PRINCIPATO, in una gara che ha sempre emanato fascino e storia, e che ha visto tra i suoi vincitori alcune leggende dell'automobilismo, che hanno fatto grande la storia della FORMULA 1.

L'ALBO D'ORO.
Quella che si correrà domenica è la 60° edizione del GP di MONACO valida per il mondiale di FORMULA 1. Per quanto riguarda la pole, nelle 59 edizioni precedenti 5 pole position sono state ottenute dall'indimenticabile AYRTON SENNA; 4 pole a testa da JUAN MANUEL FANGIO, JIM CLARK, JACKIE STEWART ed ALAIN PROST; 3 pole position sono state ottenute a testa da STIRLING MOSS, NIKI LAUDA e da MICHAEL SCHUMACHER; 2 pole position sono state ottenute da GRAHAM HILL, NIGEL MANSELL, MIKA HAKKINEN, FERNANDO ALONSO e da MARK WEBBER; 1 pole position è stata ottenuta da TONY BROOKS, JACK BRABHAM, EMERSON FITTIPALDI, JOHN WATSON, CARLOS REUTEMANN, JODY SCHECKTER, DIDER PIRONI, NELSON PIQUET, RENE ARNOUX, DAMON HILL, HEINZ HARALD FRENTZEN, DAVID COULTHARD, JUAN PABLO MONTOYA, JARNO TRULLI, KIMI RAIKKONEN, FELIPE MASSA, JENSON BUTTON e da SEBASTIAN VETTEL.

Per quanto riguarda le scuderie, 11 pole sono state ottenute dalla MC LAREN; 9 dalla FERRARI e dalla LOTUS; 7 dalla WILLIAMS; 4 dalla RENUALT; 3 da BRABHAM e da RED BULL; 2 dalla TYRRELL; e 1 da ALFA ROMEO, MERCEDES, MASERATI, VANWALL, COOPER, BRM, MATRA, MARCH, LIGIER, BEENTTON e BRAWN.
Per quanto riguarda le vittorie, nel corso delle 59 edizioni precedenti il più vittorioso è stato AYRTON SENNA con 6 vittorie (di cui 5 consecutive dal 1989 al 1993); a quota 5 troviamo GRAHAM HILL e MICHAEL SCHUMACHER; a quota 4 ALAIN PROST; a quota 3 STIRLING MOSS e JACKIE STEWART; a quota 2 JUAN MANUEL FANGIO, FRANCOIS TRINTIGNANT, NIKI LAUDA, JODY SCHEKTER, DAVID COULTHARD, FERNANDO ALONSO e MARK WEBBER; a quota 1 troviamo infine JACK BRABHAM, BRUCE MC LAREN, DENNY HULME, JOACHEN RINDT, JEAN PIERRE BOLTOISE, RONNIE PETERSON, PATRICK DEPAILLER, CARLOS REUTEMANN, GILLES VILLENEUVE, RICCARDO PATRESE, KEKE ROSBERG, OLIVIER PANIS, MIKA HAKKINEN, JUAN PABLO MONTOYA, JARNO TRULLI, KIMI RAIKKONEN, LEWIS HAMILTON, JENSON BUTTON e SEBASTIAN VETTEL.
Per quanto riguarda le squadre, la MC LAREN ha vinto per ben 15 volte, seguita dalla FERRARI a 8 vittorie; la LOTUS a 7; la BRM a 5; COOPER, TYRRELL,WILLIAMS e RED BULL a 3; BRABHAM, BENETTON, RENAULT e MASERATI a 2 vittorie; e infine a una vittoria ALFA ROMEO, WOLF, LIGIER e BRAWN.

GP MONACO STORY.

Tra le 59 edizioni del GP della SPAGNA, ne abbiamo selezionate alcune. Rispetto alla versione realizzata per la pagina Fb del GUERIN SPORTIVO, integro questa parte con alcuni video la cui presentazione sarà pubblicata in corsivo.

Nel 1961 solo 3 piloti chiusero la gara a pieni giri. A vincere la corsa è la LOTUS-CLIMAX di STIRLING MOSS, seguito a poco più di 3 secondi dalla FERRARI di RICHIE GINTER, e più staccata (41 secondi) la ROSSA di PHIL HILL che a fine stagione vincerà il mondiale. Vediamo una breve sintesi della corsa, realizzata dalla BBC.


Nel 1967 a vincere la gara è la BRABHAM-REPCO del pilota australiano DANNY HULME, seguito a 1 giro dalla LOTUS -BRM di GRAHAM HILL, e a due giri dalla FERRARI di CHRIS AMON. Questa edizione della gara viene però funestata dall'incidente mortale che vide protagonista il nostro LORENZO BANDINI.

Nel 1969 a vincere la corsa è la LOTUS-FORD di GRAHAM HILL, seguito dalla BRABHAM-FORD del pilota britannico PIERS COURAGE a 17 secondi, e dalla LOTUS FORD del pilota svizzero JO SIFFERT, a poco più di 34 secondi. Vediamo in merito a questa gara la puntata di PERLE DI SPORT, ad essa dedicata.

Nel 1970 a vincere la corsa è l'austriaco JOACHEN RINDT a bordo della sua LOTUS-FORD, seguito a 23 secondi dalla BRABHAM-FORD di JACK BRABHAM, e a 51 secondi dalla MATRA del francese HENRI PESCAROLO. Andiamo a vedere gli ultimi giri della gara all'interno della puntata di PERLE DI SPORT, trasmessa da RAI SPORT 2.

Nel 1975 a vincere la corsa è l'austriaco NIKI LAUDA, con la sua FERRARI F 312 T, seguito a più di 2 secondi e mezzo dalla MC LAREN-FORD del brasiliano EMERSON FITTIPALDI. Terzo, il brasiliano CARLOS PACE, a più di 17 secondi da LAUDA a bordo della sua BRABHAM-FORD.Andiamo a vedere una breve sintesi della gara, e la premiazione sul podio. 

Nel 1981 a vincere la corsa è l'indimenticabile GILLES VILLENEUVE, che porta alla vittoria per la prima volta un motore turbo FERRARI. Il pilota canadese vince con 39 secondi di vantaggio sulla WILLIAMS-FORD di ALAIN JONES, e con quasi 1 minuto e mezzo sulla LIGIER-MATRA di JACQUES LAFFITTE. Andiamo a vedere un breve resoconto della gara.

A beneficio degli appassionati, andiamo ora a vedere una versione piùestesa della gara nella puntata dedicata di PERLE DI SPORT.

Nel 1984 a vincere la gara (interrotta al 31° giro a causa della forte pioggia) è il francese ALAIN PROST su MC LAREN, ma il vero eroe di quella gara è di gran lunga un giovane pilota brasiliano, a bordo della sua TOLEMAN: stiamo parlando dell'indimenticabile AYRTON SENNA, che peraltro a cavallo tra il 1989 e il 1993 vincerà il GP ben 5 volte consecutive. SENNA si classificherà secondo a circa 7 secondi da PROST. Terzo RENE ARNOUX con la FERRARI a crica 29 secondi da PROST.


Nel 1990 a vincere la gara è, come dicevamo sopra, il pilota brasiliano della MC LAREN-HONDA, il brasiliano AYRTON SENNA. SENNA taglierà il traguardo con circa 1 secondo di vantaggio sulla TYRRELL-FORD del pilota francese JEAN ALESI. Terza l'altra MC LAREN-HONDA, a circa 2 secondi dal vincitore, guidata dall'austriaco GERHARD BERGER.Andiamo a vedere l'ultimo giro della gara
 
L'ultimo AMARCORD che andiamo a vedere è del 2004 e vede la vittoria peraltro di un nostro pilota. A vincere la gara, infatti, fu il nostro JARNO TRULLI su RENAULT (autore anche della pole), con 4 decimi di vantaggio sulla BAR-HONDA di JENSON BUTTON. Terzo è più staccato il ferrarista RUBENS BARRICHELLO, arrivato a 1 minuto e 15 secondi da TRULLI. Andiamo ora a vedere il taglio del traguardo da parte di JARNO.


IL PUNTO SULLE GOMME PIRELLI DAL GP DEL CANADA.

Una gomma PIRELLI HARD molto usurata.
Un argomento che non ha mancato di generare numerose polemiche. Pariliamo delle imminenti modifiche alle gomme PIRELLI, che cambieranno a partire dal GP DEL CANADA. Per prima cosa: come siamo arrivati a questa decisione? Dobbiamo per prima cosa aprire una parentesi. Come avevamo già spiegato nella puntata di SPUNTI DI SPORT dedicata all'analisi del GP DI SPAGNA, fino allo scorso anno la carcassa delle gomme era fatta in KEVLAR, un materiale decisamente più resistente. Durante lo scorso campionato, la FOM e i team avevano chiesto alla PIRELLI per ravvivare un attimo più le gare, di realizzare una gomma che durasse un po' di meno, in modo tale da aumentare da una parte i pit stop, dall'altra la spettacolarità delle gare. Per questo motivo la PIRELLI aveva abbandonato la struttura in kevlar, per andare verso una struttura con una cintura caratterizzata da fili metallici e con una mescola più leggera. Questa combinazione se da una parte ha portato sicuramente a una maggiore spettacolarità dei GP, dall'altra però ha provocato alcuni fenomeni assai imbarazzanti per il gommista, con una delaminazione dei pneumatici sia in BAHRAIN con HAMILTON e MASSA, che in SPAGNA con DI RESTA, VERGNE, e un principio di foratura (ben gestito dagli uomini FERRARI) sulla monoposto di ALONSO. Come raccontavamo nella precedente puntata, il sospetto che aleggia e che al momento non è stato ancora verificato è che questo deliminazione del pneumatico possa essere in qualche modo legato a questa struttura fatta con fili matallici, i quali riscaldandosi troppo, possano così perdere il battistrada, pur rimanendo gonfia la gomma (con il materiale in kevlar, invece, la gomma si sgonfiava in pieno, ma il battistrada rimaneva attaccato alla carcassa).

Martedì scorso, in occasione di una conferenza stampa a BARCELLONA, la PIRELLI aveva annunciato numerose novità a partire dal GP del CANADA, con un presunto ritorno al kevlar con gomme simili al 2012. Nel mondo del circus già si parlava di un favore verso RED BULL e MERCEDES (che mal tolleravano queste mescole, avendo costruito delle monoposto basandosi sull'aerodinamica anziché sulle caratteristiche delle nuove gomme), con LOTUS prima e FERRARI poi che non erano molto d'accordo con queste modifiche, annunciate assai drastiche, in quanto avevano progettato le loro monoposto considerando le caratteristiche delle nuove gomme, note a tutti i team dallo scorso fine Settembre.

Domenica scorsa, una fonte anonima della FIA, intervistata da AUTOSPORT, aveva specificato che gli interventi della FOM sulle gomme PIRELLI sarebbero stati sulla sicurezza e sarebbero stati molto meno drastici rispetto a quanto inizialmente previsto, in quanto se fossero stati realmente drastici avrebbero finito per non rispettare l'articolo 12.6.3 della normativa tecnica, la quale afferma che “Le specifiche dei pneumatici dovranno essere determinate dalla FIA non più tardi del primo settembre della stagione precedente. Una volta determinate, le specifiche non possono essere cambiate durante il campionato in corso senza l’accordo di tutti i team”.
La stessa fonte anonima FIA specificava nell'intervista che “Le discussioni tra FIA e Pirelli sono in corso per quanto riguarda i danni ai pneumatici e le modifiche da apportare per evitare che si verifichino nuovamente. Questi discorsi non coinvolgono il tema del degrado o del numero dei pit-stop“.

Ieri (Lunedì 20 Maggio) è infine intervenuto sulla questione la PIRELLI, che, attraverso le dichiarazioni rilasciate dal Direttore MOTORSPORT, PAUL HEMBERY, ha voluto chiudere ogni polemica, rilasciando queste affermazioni “Minimo disturbo per l’equità sportiva. I cambiamenti richiesti, potrebbero essere minori di quelli inizialmente previsti”.
Stiamo cercando di trovare qualcosa sia sportivamente equilibrato per tutti e che ci permetta di risolvere il problema della delaminazione del battistrada. Siamo fiduciosi di poterlo fare, senza alterare radicalmente il lavoro portato avanti dai team finora”. Speriamo che con queste dichiarazioni di PAUL HEMBERY, questa questione gomme posa essere ritenuta conclusa.

ANDIAMO A SCOPRIRE IL GP DI MONACO.

MONTECARLO è un circuito che, come abbiamo detto all'inizio, ha un po' il suo fascino. E allora, per l'occasione, andremo a gustarcelo con alcuni ON BOARD. Anche in questo caso, rispetto alla versione pubblicata sulla pagina FB del GUERIN SPORTIVO ho integrato la parte video con alcuni filmati video supplementari, la cui presentazione sarà in corsivo.

Il primo ON BOARD vede protagonista GRAHAM HILL nell'edizione del GP disputato nel 1970. Da notare che all'epoca non esisteva ancora il leggendario tunnel (avrebbe fatto la sua comparsa pochissimi anni dopo).


Il secondo ON BOARD che andiamo a vedere è del 1977. Protagonista la leggendaria TYRRELL P34, passata alla storia per essere l'unica monoposto della FORMULA 1 ad avere 6 ruote, 4 anteriori e le 2 posteriori. Alla guida PATRICK DEPAILLER. Andiamo a vedere il giro in pista della TYRRELL P34. 

Il terzo on board è tratto dal GP di MONACO del 1990 e vede GERHARD BERGER grande protagonista a bordo della MC LAREN-HONDA. Vediamo una parte del suo giro ON BOARD tratto dalle qualifiche.

Il quarto ON BOARD che andiamo a vedere riguarda il GP di MONACO del 1991. Andiamo a scoprire le caratteristiche del circuito a bordo della MC LAREN-HONDA guidata dall'indimenticabile AYRTON SENNA (lo vediamo in azione sulle vie del Principato, e più precisamente lungo il BEAU RIVAGE) che qui vinse ben 5 volte consecutive dal 1989 al 1993. 


Andiamolo a vedere durante un giro lanciato.

Il quinto e ultimo ON BOARD risale all'edizione 2004 del GP. Protagonista la F 2004 guidata da MICHAEL SCHUMACHER, un altro grande campione che su questa pista ha sempre disputato delle bellissime corse, e che sopratutto sapeva guidare molto bene per le vie del PRINCIPATO.
In questa immagine lo vediamo nel GP del 2006 nel BEAU RIVAGE a bordo della FERRARI 248 F1.


In questa seconda immagine lo vediamo all'altezza della NOUVELLE CHICANE, in un duello con GIANCARLO FISICHELLA, all'epoca, alla guida della RENAULT, sempre durante l'edizione 2006 del GP di MONACO. 

Andiamolo a vedere in un giro lanciato durante le prove libere dell'edizione 2004 del GP DI MONACO, a bordo della F 2004. Purtroppo in questo filmato non compare il passaggio sotto il tunnel. 

Andiamoora a scoprire il circuito per quanto riguarda il punto di vista delle gomme PIRELLI. Un filmato anche questa volta, molto interessante, perchè PIRELLI ci spiega anche come vengono scelte le mescole in vista delle varie gare.

FORMULA 1: LE CLASSIFICHE.

Alla vigilia del GP di MONACO andiamo a riepilogare le classifiche piloti e costruttori.

CLASSIFICA PILOTI: Vettel 89; Raikkonen 85; Alonso 72; Hamilton 50; Massa 45; Webber 42; Grosjean e Di Resta 26; Rosberg 22; Button 17; Perez 12; Ricciardo 7; Sutil 6; Hulkenberg 5; Vergne 1.

CLASSIFICA COSTRUTTORI: Red Bull 131; Ferrari 117; Lotus 111; Mercedes 72; Force India 32; Mc Laren 29; Toro Rosso 8; Sauber 5.

GLI APPUNTAMENTI IN TV.

Andiamo a concludere questo nostro spazio parlando degli appuntamenti in tv, in vista del GP di MONACO. La gara verrà trasmessa in DIRETTA da SKY SPORT F1 HD e in differita dalla RAI.

GIOVEDì 23 MAGGIO.

PROGRAMMAZIONE SKY.
Ore 10-11:30. 1°Sessione PROVE LIBERE (diretta tv su SKY SPORT F1 HD).
Ore 14-15:30: 2° Sessione PROVE LIBERE (diretta tv su SKY SPORT F1 HD). e su RAI SPORT 1).

PROGRAMMAZIONE SU RAI SPORT 1 (canale 57 del DIGITALE TERRESTRE).
Ore 14:30: ANTEPRIMA F1. Differita e sintesi 1° sessione prove libere .
Ore 22:30: ANTEPRIMA F 1. Differita e sintesi 2° sessione prove libere.

SABATO 25 MAGGIO.

PROGRAMMAZIONE SKY.
Ore 11-12: 3° Sessione PROVE LIBERE (diretta tv su SKY SPORT F1 HD).
Ore 14-15: QUALIFICHE (diretta tv su SKY SPORT F1 HD).

PROGRAMMAZIONE RAI.
Ore 18:05: QUALIFICHE. Differita su su RAI DUE, e su RAI HD, canale 501 del DIGITALE TERRESTRE)

DOMENICA 26 MAGGIO.

PROGRAMMAZIONE SKY.
Ore 14. GARA (diretta tv su SKY SPORT F1 HD).

PROGRAMMAZIONE RAI.
Ore 21: GARA. Differita integrale in onda su RAI 2, e RAI HD.
Ore 23:30 PARCO CHIUSO. Il commento al GP di MONACO. In diretta su RAI SPORT 2, canale 58 del DIGITALE TERRESTRE.

Cari amici, siamo arrivati al termine di questo nostro PREVIEW sul GP DI MONACO. Sperando sia stato di vostro gradimento, nel ringraziarvi per avermi seguito, auguro a tutti voi una BUONA SERATA.

Rüdiger Franz Gaetano Herberhold

domenica 19 maggio 2013

SPUNTI DI SPORT- UNA FINALE IN GANGNAM STYLE.


L'artista sudcoreano PSY, autore sia del GANGNAM STYLE, sia di GENTLEMAN.

Cari amici,
come avrete sicuramente saputo, è notizia di questi giorni il fatto che per la finale di COPPA ITALIA tra ROMA e LAZIO, in programma Domenica 26 Maggio, sia stato invitato l'artista sudcoreano PSY.
Nella fattispecie, PSY verrà introdotto da CAROLINA DI DOMENICO, e si esibirà in una perfomance musicale che comprende sia la GANGNAM STYLE (esibizione che ha ispirato la ormai celebre imitazione del comico GABRIELE CIRILLI), sia GENTLEMAN, e che verrà trasmessa in esclusiva e in streaming su CUBOMUSICA un'ora prima della finale di COPPA ITALIA.
Dalle ultimissime notizie che filtrano, sembra, infine, che PSY si esibirà anche durante l'intervallo della partita, nuovamente con la GANGNAM STYLE. 

Detto questo, c'è una cosa che personalmente faccio veramente fatica a capire. Posso capire una manifestazione internazionale quale i mondiali o gli Europei. Ma la COPPA ITALIA è una manifestazione nostrana, è la nostra coppa nazionale, e allora mi chiedo: cosa c'entra PSY con la COPPA ITALIA?

Di artisti che hanno fatto la storia nel nostro Paese ce ne sono tanti. Come anche, al contempo, ci sono diversi giovani pieni di talento. Mi chiedo: anziché stare a prendere il solito cantante dall'estero, non sarebbe stato meglio un grande cantante che ha fatto la storia della musica italiana (quali GINO PAOLI, CLAUDIO BAGLIONI, MASSIMO RANIERI), e fargli cantare qualcosa prima della partita? O al limite affiancarlo con qualche giovane talento musicale del nostro Paese? O magari, cosa ancora più bella, invitare sia un grande cantante che un giovane in contemporanea. Lavorando insieme, sono certo avrebbero fatto un ottimo lavoro.

E invece... e invece, purtroppo, come da tradizione italica, andiamo a cercare sempre il personaggio estero, senza dimenticarci che magari qualcosa di buono lo abbiamo anche dentro i nostri confini. Stessa cosa, se vogliamo, sta capitando anche con il nostro calcio giovanile, con tantissimi giovani talenti che crescono nei vivai, e poi all'atto pratico, non possono debuttare nella massima serie, perchè i presidenti preferiscono acquistare maggiormente calciatori stranieri, anziché ingaggiare dei giovani giocatori italiani con la scusa che i giocatori italiani costano troppo, anche a rischio di andare a scovare delle pippe clamorose all'estero. Ma si sa... il nome estero attrae assai più del giovane talento italiano. E questo è un peccato, perchè ci sono tantissimi giovani italiani che hanno talento, ma non lo possono mostrare nel nostro Paese, cosìcchè sono costretti in molti casi ad abbandonare il nostro Paese per andare a giocare un po' nel mondo. Vedi, tra gli altri, il caso di MARCO VERRATTI, passato dopo l'anno in cui assieme a IMMOBILE e INSIGNE ha portato il PESCARA in SERIE A, alla corte del PARIS SAINT GERMAIN.
E questo,purtroppo, è il rischio che corriamo. Rischiare cioè di venir privati dall'estero dei nostri giovani talenti calcistici, come successo in passato per MACHEDA o anche per GIUSEPPE ROSSI, tornato in questa stagione alla FIORENTINA, ma che fino alla scorsa stagione era al VILLAREAL. Speriamo che i presidenti lo capiscano. Il calcio italiano ne ha seriamente bisogno. Eppure, sembrerebbe non ci sia voglia di capire questo dato di fatto. O quantomeno in minima parte. Speriamo bene!

Rüdiger Franz Gaetano Herberhold

sabato 18 maggio 2013

SPUNTI DI SPORT-ULTIMA GIORNATA SERIE A 2012/2013: LOTTA PER L'EUROPA.


Cari amici,
domani sera, dunque, si giocherà l'ultima giornata del campionato di SERIE A 2012/2013. Se per quanto riguarda le primissime e le ultimissime posizioni i giochi ormai sono fatti (con lo scudetto della JUVENTUS, e la matematica qualificazione dei bianconeri e del NAPOLI alla fase a gironi della CHAMPIONS LEAGUE da una parte, e la matematica retrocessione di PESCARA, SIENA e PALERMO dall'altra), restano ancora in gioco sia il discorso relativo ai preliminari di CHAMPIONS LEAGUE (con MILAN e FIORENTINA impegnate nella lotta al terzo posto), sia il discorso relativo all'EUROPA LEAGUE (con UDINESE e LAZIO in lotta per il quinto posto, l'ultimo che consente la qualificazione in coppa). Questa puntata di SPUNTI DI SPORT vuole essere una piccola guida alla vigilia dei 90 minuti finali del campionato.

SERIE A- 38° E ULTIMA GIORNATA (18-19 maggio 2013).

SABATO 18 MAGGIO 2013

Ore 20:45: SAMPDORIA-JUVENTUS.

DOMENICA 19 MAGGIO 2013.
Ore 15: ATALANTA-CHIEVO, BOLOGNA-GENOA.
Ore 20:45: CAGLIARI-LAZIO, INTER-UDINESE, PALERMO-PARMA, PESCARA-FIORENTINA, ROMA-NAPOLI, SIENA-MILAN, TORINO-CATANIA.

Classifica: JUVENTUS 87; NAPOLI 78; MILAN 69; FIORENTINA 67; UDINESE 63; LAZIO 61; ROMA 59; CATANIA 55; INTER 54; PARMA 46; CAGLIARI e CHIEVO 44; BOLOGNA 43; SAMPDORIA e ATALANTA 39; TORINO 38; GENOA 37; PALERMO 32; SIENA 30; PESCARA 22.

ACCESSO PRELIMINARI CHAMPIONS LEAGUE.

Andiamo a vedere con attenzione le prime posizioni in classifica.
Classifica: JUVENTUS 87; NAPOLI 78; MILAN 69; FIORENTINA 67.
Se per quanto riguarda le prime due posizioni, JUVENTUS e NAPOLI sono qualificate matematicamente alla prossima edizione della CHAMPIONS LEAGUE, resta ancora disponibile il terzo posto, l'ultimo posto valido per la qualificazione alla CHAMPIONS LEAGUE, anche se dai preliminari. A lottare per quest'ultimo posto MILAN e FIORENTINA, distanziate in classifica da due punti, e con i rossoneri in vantaggio.
Come possiamo vedere dal calendario, domenica sera il MILAN sarà impegnato in casa del già retrocesso SIENA;situazione simile per la FIORENTINA, impegnata in casa, anche in questo caso, di una squadra retrocessa (nel caso specifico il PESCARA). Andiamo a vedere insieme i possibili scenari.

  1. PESCARA-FIORENTINA 2; SIENA-MILAN 2. In caso di vittoria di FIORENTINA e MILAN, il MILAN si classifica come 3° classificato, ed accede ai preliminari di CHAMPIONS. La FIORENTINA si classifica come 4° classificata, e si qualifica per l'EUROPA LEAGUE.
  2. PESCARA-FIORENTINA 2; SIENA-MILAN X. MILAN e FIORENTINA arriverebbero a pari punti (70). In questo caso sarebbe la FIORENTINA a classificarsi 3° e ad accedere ai preliminari CHAMPIONS, in quanto in vantaggio nei confronti diretti (3-1 all'andata e 2-2 al ritorno). Il MILAN si qualificherebbe in EUROPA LEAGUE.
  3. PESCARA-FIORENTINA 2; SIENA-MILAN 1. In caso di vittoria di FIORENTINA e sconfitta del MILAN, la FIORENTINA si classificherebbe 3°, accedendo ai preliminari di CHAMPIONS LEAGUE. il MLAN si classificherebbe 4° e si qualificherebbe in EUROPA LEAGUE.
  4. PESCARA-FIORENTINA X; SIENA-MILAN 2. Il MILAN salirebbe a 72 punti, la FIORENTINA a 68 punti. Il MILAN si qualificherebbe 3° ai preliminari di CHAMPIONS LEAGUE, la FIORENTINA 4° in EUROPA LEAGUE.
  5. PESCARA-FIORENTINA X; SIENA-MILAN X. Il MILAN salirebbe a 70 punti, la FIORENTINA a 68 punti. Anche in questo caso il MILAN si qualificherebbe 3° ai preliminari di CHAMPIONS LEAGUE, la FIORENTINA 4° in EUROPA LEAGUE.
  6. PESCARA-FIORENTINA X; SIENA-MILAN 1. Il MILAN resterebbe a 69 punti, la FIORENTINA salirebbe a 68 punti. Anche in questo caso il MILAN si qualificherebbe 3° ai preliminari di CHAMPIONS LEAGUE, la FIORENTINA 4° in EUROPA LEAGUE.
  7. PESCARA-FIORENTINA 1; SIENA-MILAN 2. Il MILAN salirebbe a 72 punti, la FIORENTINA resterebbe a 67 punti. Anche in questo caso il MILAN si qualificherebbe 3° ai preliminari di CHAMPIONS LEAGUE, la FIORENTINA 4° in EUROPA LEAGUE.
  8. PESCARA-FIORENTINA 1; SIENA-MILAN X. Il MILAN salirebbe a 70 punti, la FIORENTINA resterebbe ferma a 67 punti. Anche in questo caso il MILAN si qualificherebbe 3° ai preliminari di CHAMPIONS LEAGUE, la FIORENTINA 4° in EUROPA LEAGUE.
  9. PESCARA-FIORENTINA 1; SIENA-MILAN 1. Il punteggio rimarrebbe invariato, con il MILAN fermo a 69 punti e la FIORENTINA ferma a 67 punti. Anche in questo caso il MILAN si qualificherebbe 3° ai preliminari di CHAMPIONS LEAGUE, la FIORENTINA 4° in EUROPA LEAGUE.

LA ZONA EUROPA LEAGUE.

Andiamo a rileggere le prime posizioni della classifica.
Classifica: JUVENTUS 87; NAPOLI 78; MILAN 69; FIORENTINA 67; UDINESE 63; LAZIO 61; ROMA 59;
Concentriamoci sulle quinta, e sesta posizione, con UDINESE a 63 punti e LAZIO a 61. Considerato che la quarta classificata (FIORENTINA o MILAN)verrà classificata in EUROPA LEAGUE, e in attesa di conoscere la vincitrice della COPPA ITALIA, che accederà direttamente alla fase a gironi del torneo, concentriamoci sulla lotta al 5° posto, con UDINESE eLAZIO impegnate per la lotta all'ultimo posto utile per entrare in Europa. Andiamoa vedere i possibili scenari.
  1. CAGLIARI-LAZIO 2; INTER-UDINESE 1. In questo caso la LAZIO salirebbe a quota 64 punti, l'UDINESE resterebbe ferma a quota 63. LAZIO si classificherebbe 5° con qualificazione in EUROPA LEAGUE. L'UDINESE dovrebbe fare il tifo per la vittoria della LAZIO nella finale di COPPA ITALIA. In caso di vittoria della coppa da parte dei biancocelesti, l'UDINESE si qualficherebbe anch'essa in EUROPA LEAGUE.
  2. CAGLIARI-LAZIO 2; INTER-UDINESE X. LAZIO e UDINESE chiuderebbero a pari punti, ma considerando gli scontri diretti, la LAZIO sarebbe in vantaggio (vittoria 3-0 all'andata; sconfitta 1-0 al ritorno) e quindi si classificherebbe 5° passando in EUROPA LEAGUE. Anche in questo caso l'UDINESE dovrebbe fare il tifo per la vittoria della LAZIO nella finale di COPPA ITALIA. In caso di vittoria della coppa da parte dei biancocelesti, l'UDINESE si qualficherebbe anch'essa in EUROPA LEAGUE.
  3. CAGLIARI-LAZIO 2; INTER-UDINESE 2. L'UDINESE salirebbe a 66 punti in classifica, la LAZIO a 64 punti. UDINESE qualificata in EUROPA LEAGUE come 5° classificata, LAZIO 6°, ma viene ugualmente qualificata se vince la COPPA ITALIA.
  4. CAGLIARI-LAZIO X; INTER-UDINESE X. L'UDINESE salirebbe a 64 punti in classifica, la LAZIO a 62 punti. UDINESE qualificata in EUROPA LEAGUE come 5° classificata, LAZIO 6°, ma viene ugualmente qualificata se vince la COPPA ITALIA.
  5. CAGLIARI-LAZIO X; INTER-UDINESE 2. L'UDINESE salirebbe a 66 punti in classifica, la LAZIO a 62 punti. UDINESE qualificata in EUROPA LEAGUE come 5° classificata, LAZIO 6°, ma viene ugualmente qualificata se vince la COPPA ITALIA.
  6. CAGLIARI-LAZIO X; INTER-UDINESE 1. L'UDINESE resterebbe ferma a 63 punti in classifica, la LAZIO a 62 punti. Anche in questo caso UDINESE qualificata in EUROPA LEAGUE come 5° classificata, LAZIO 6°, ma viene ugualmente qualificata se vince la COPPA ITALIA.
  7. CAGLIARI-LAZIO 1; INTER-UDINESE 1. UDINESE e LAZIO rispettivamente ferme a quota 63 e 61 punti. UDINESE qualificata in EUROPA LEAGUE come 5° classificata, LAZIO 6°, ma viene ugualmente qualificata se vince la COPPA ITALIA.
  8. CAGLIARI-LAZIO 1; INTER-UDINESE X. L'UDINESE salirebbe a 64 punti in classifica, la LAZIO resterebbe ferma a 61 punti. Anche in questo caso UDINESE qualificata in EUROPA LEAGUE come 5° classificata, LAZIO 6°, ma viene ugualmente qualificata se vince la COPPA ITALIA.
  9. CAGLIARI-LAZIO 1; INTER-UDINESE 2. L'UDINESE salirebbe a 66 punti in classifica, la LAZIO ferma a 61 punti. Anche in questo ultimo caso UDINESE qualificata in EUROPA LEAGUE come 5° classificata, LAZIO 6°, ma viene ugualmente qualificata se vince la COPPA ITALIA.

A questo punto, cari amici, non resta che seguire le ultime partite di campionato, con l'auspicio che a vincere sia sempre e sopratutto il SANO e BUON CALCIO.

Rüdiger Franz Gaetano Herberhold

SPUNTI DI SPORT- SERIE B 2012/2013: ANALISI ULTIMA GIORNATA.


Cari amici,
tra poche ore, dunque, sapremo se in zona promozione ci saranno o meno i PLAYOFF con il doppio scontro diretto incrociato che vedrà la 1° (il SASSUOLO) affrontare la 3° (LIVORNO), e la 2° (VERONA) affrontare la 4° la classificata (EMPOLI) e al contempo se ci saranno o meno i PLAYOUT. Questa puntata di SPUNTI DI SPORT vuole essere una piccola guida alla vigilia dei 90 minuti finali del campionato.

SERIE B- 42° E ULTIMA GIORNATA (18-19 maggio 2013).

SABATO 18 MAGGIO 2013

Ore 14:30: CESENA-PRO VERCELLI, GROSSETO-BARI, SPEZIA-MODENA, TERNANA-PADOVA.
Ore 16:30: BRESCIA-VARESE, CITTADELLA-ASCOLI, NOVARA-LANCIANO, SASSUOLO-LIVORNO, VERONA-EMPOLI, VICENZA-REGGINA.

DOMENICA 19 MAGGIO 2013.
Ore 12:30: CROTONE-JUVE STABIA.

Classifica:SASSUOLO 82; VERONA 81; LIVORNO 80; EMPOLI 72; NOVARA 63; VARESE 60; BRESCIA 59; MODENA 54; BARI e PADOVA 53; CROTONE 52; TERNANA e SPEZIA 50; JUVE STABIA e CESENA 49; REGGINA 48; LANCIANO e CITTADELLA 47; VICENZA e ASCOLI 41; PRO VERCELLI 32; GROSSETO 25.

LOTTA PROMOZIONE.

Non c'è dubbio che ai fini della promozione le due partite sicuramente più importanti dell'ultima giornata siano i big match incrociati tra le prime 4 classificate del torneo: SASSUOLO-LIVORNO, e VERONA-EMPOLI. Si tratta, non a caso, di incontri, dall'esito più disparato, e che potrebbe dare in alcuni casi anche delle sorprese. Sulle 9 possibili combinazioni relative alla zona promozione solo in un caso SASSUOLO, VERONA, e LIVORNO sarebbero matematicamente promosse in SERIE A, negli altri casi la terza classificata andrebbe ai playoff con EMPOLI, NOVARA e una tra VARESE e BRESCIA.
Ricordiamo che ai fini del regolamento i playoff (a cui parteciperanno 3°, 4°, 5° e 6°) si svolgeranno SOLO e unicamente nel caso in cui al termine dell'ultima classificata tra la 3° e la 4° classificata ci sia un distacco minore o uguale di 10 punti.
Andiamo però a vedere le 9 possibili combinazioni in ottica promozione.

  1. SASSUOLO-LIVORNO 1; VERONA-EMPOLI 1. SASSUOLO e VERONA vanno in SERIE A, LIVORNO ai playoff.
  2. SASSUOLO-LIVORNO 1; VERONA-EMPOLI X. Anche in questo caso SASSUOLO e VERONA vanno in SERIE A, LIVORNO ai playoff.
  3. SASSUOLO-LIVORNO 1; VERONA-EMPOLI 2. Anche in questo caso SASSUOLO e VERONA vanno in SERIE A, LIVORNO ai playoff.
  4. SASSUOLO-LIVORNO X; VERONA-EMPOLI 1. Anche in questo caso SASSUOLO e VERONA vanno in SERIE A, LIVORNO ai playoff.
  5. SASSUOLO-LIVORNO X; VERONA-EMPOLI X. Anche in questo caso SASSUOLO e VERONA vanno in SERIE A, LIVORNO ai playoff.
  6. SASSUOLO-LIVORNO X; VERONA-EMPOLI 2. Anche in questo caso SASSUOLO e VERONA vanno in SERIE A, LIVORNO ai playoff.
  7. SASSUOLO-LIVORNO 2; VERONA-EMPOLI 1. In questo caso VERONA,LIVORNO e SASSUOLO matematicamente promosse in SERIE A. Niente playoff.
  8. SASSUOLO-LIVORNO 2; VERONA-EMPOLI X. In questo caso LIVORNO e VERONA vengono promosse direttamente in SERIE A; SASSUOLO va ai playoff.
  9. SASSUOLO-LIVORNO 2; VERONA-EMPOLI 2. Anche in questo caso LIVORNO e SASSUOLO vengono promosse matematicamente in SERIE A. Il VERONA va ai PLAYOFF.

LA ZONA RETROCESSIONE.

Andiamo a vedere la parte bassa della classifica.
REGGINA 48; LANCIANO e CITTADELLA 47; VICENZA e ASCOLI 41; PRO VERCELLI 32; GROSSETO 25.
Con GROSSETO e PRO VERCELLI matematicamente retrocessi, la lotta per evitare i PLAYOUT sarebbe tra ASCOLI, VICENZA, CITTADELLA, LANCIANO e REGGINA.
Ricordiamo che ai fini del regolamento si disputeranno i PLAYOUT solo e unicamente nel caso in cui il distacco tra la 18° e la 19°classificata al termine dell'ultima giornata fosse minore o uguale di 4 punti.
Andiamo ora a vedere le possibili situazioni.


  1. CITTADELLA-ASCOLI 1; NOVARA-LANCIANO X2; VICENZA-REGGINA 1. Retrocede: ASCOLI. Playout: REGGINA-VICENZA.
  2. CITTADELLA-ASCOLI 2; NOVARA-LANCIANO X2; VICENZA-REGGINA 1. Retrocede: ASCOLI. Playout: CITTADELLA-VICENZA.
  3. CITTADELLA-ASCOLI 1X; NOVARA-LANCIANO 1; VICENZA-REGGINA 1. Retrocede: ASCOLI. Playout: LANCIANO-VICENZA.
  4. CITTADELLA-ASCOLI 2; NOVARA-LANCIANO 1; VICENZA-REGGINA 1. Retrocede: ASCOLI. Playout: LANCIANO-VICENZA o CITTADELLA-VICENZA (decisiva la differenza reti).
  5. CITTADELLA-ASCOLI X; NOVARA-LANCIANO X; VICENZA-REGGINA 1. Retrocede: ASCOLI. Playout: REGGINA-VICENZA (decide la classifica avulsa).
  6. CITTADELLA-ASCOLI X; NOVARA-LANCIANO 2; VICENZA-REGGINA 1. Retrocede: ASCOLI. Playout: CITTADELLA-VICENZA o REGGINA-VICENZA (decisiva la differenza reti).
  7. CITTADELLA-ASCOLI 2; NOVARA-LANCIANO 1; VICENZA-REGGINA X2. Retrocede: VICENZA. Playout: CITTADELLA-ASCOLI o LANCIANO-ASCOLI (decide la differenza reti).
  8. CITTADELLA-ASCOLI 2; NOVARA-LANCIANO X2; VICENZA-REGGINA X. Retrocede: VICENZA. Playout: CITTADELLA-ASCOLI.
  9. CITTADELLA-ASCOLI 2; NOVARA-LANCIANO X2; VICENZA-REGGINA 2. Retrocede: VICENZA. Playout: CITTADELLA-ASCOLI.
  10. CITTADELLA-ASCOLI 1X; NOVARA-LANCIANO 1; VICENZA-REGGINA X. Retrocedono: VICENZA e ASCOLI. Niente PLAYOUT.
  11. CITTADELLA-ASCOLI 1X; NOVARA-LANCIANO X; VICENZA-REGGINA X. Retrocedono: VICENZA e ASCOLI. Niente PLAYOUT.
  12. CITTADELLA-ASCOLI 1X; NOVARA-LANCIANO 2; VICENZA-REGGINA X. Retrocedono: VICENZA e ASCOLI. Niente PLAYOUT.
  13. CITTADELLA-ASCOLI 1X; NOVARA-LANCIANO 1; VICENZA-REGGINA 2. Retrocedono: VICENZA e ASCOLI. Niente PLAYOUT.
  14. CITTADELLA-ASCOLI 1X; NOVARA-LANCIANO X; VICENZA-REGGINA 2. Retrocedono: VICENZA e ASCOLI. Niente PLAYOUT.
  15. CITTADELLA-ASCOLI 1X; NOVARA-LANCIANO 2; VICENZA-REGGINA 2. Retrocedono: VICENZA e ASCOLI. Niente PLAYOUT.
A questo punto, cari amici, non resta che seguire le ultime partite di campionato, con l'auspicio che a vincere sia sempre e sopratutto il SANO e BUON CALCIO.

Rüdiger Franz Gaetano Herberhold

mercoledì 15 maggio 2013

SPUNTI DI SPORT- FORMULA 1: ANALISI GP SPAGNA.



Una grande vittoria, e una certezza: la FERRARI F 138 può puntare alla vittoria del MONDIALE di FORMULA 1. Se il pilota spagnolo della FERRARI, FERNANDO ALONSO, al termine dellequalifiche del sabato se l'era presa non poco con la squadra per aver pubblicizzato un po' troppo i nuovi sviluppi della monoposto senza prima averli testati in pista nelle prove libere (visto il maltempo, la FERRARI ha preferito non gettare nella mischia pezzi nuovi, decidendo di correre sostanzialmente con la macchina delle prime gare), la domenica, vuoi anche per il fatto di giocare in casa, ha regalato a tutti una prestazione a dir poco entusiasmante che fa si che la gara disputata domenica a BARCELLONA sia una delle gare più belle disputate dal pilota asturiano in FORMULA 1.

Ha destato grande ammirazione il sorpasso effettuato all'esterno al primo giro all'altezza della curva 3, riuscendo così a passare sia KIMI RAIKKONEN su LOTUS, che LEWIS HAMILTON con la MERCEDES. Un sorpasso che FERNANDO aveva già visto nella gara del sabato della GP 2 da parte del pilota francese TOM DILMANN, e che il pilota asturiano ha completamente affinato, andandosi a fermare in quel tratto la domenica mattina durante il giro di saluto con auto storiche. Fermandosi proprio lì, Fernando ha capito che in quella parte, anche andando piùàù verso l'esterno c'era sufficente grip, e così in gara ALONSO è riuscito a sorpasdsare le due macchine suddette proprio grazie a quanto visto, e poi, dopo aver preso il comando al 41° giro dopo alcuni stint precedenti, non l'ha più restituito andando a vincere il GP di SPAGNA.

Molto bene anche MASSA, autore di una buona gara penalizzata al via di tre posizioni, partendo 9° anziché 6°, perchè il pilota brasiliano aveva ostacolato WEBBER nel Q2, FELIPE è uscito a classificarsi al 3° posto, dietro a RAIKKONEN, autore di una gara estremamente regolare, penalizzato forse dalla strategia del suo box di restare su 3 soste anziché le 4 adottate della FERRARI. Se è vero che la LOTUS è una monoposto assai gentile con le gomme, è anche vero che una tattica maggiormente aggressiva avrebbe conserntito al pilota finlandese di potersela giocare fino all'ultimo con la Rossa di Maranello.

Due parole sulla RED BULL, giunta 4° con VETTEL e 5° su WEBBER. Se sul giro secco VETTEL si è sostanzilamente difeso, sul passo gara onestamente è parso in difficoltà, in virtù del fatto che la monoposto di ADRIAN NEWEY non riesce proprio a trovarsi con queste gomme più morbide e in condizioni di caldo in pista. Se infatti nel giro secco, riesce a difendersi, in gara tende a consumare troppo presto le gomme, andando in conseguente difficoltà.

Concludiamo infine con le gomme. Purtroppo anche qui dobbiamo registrare lo stesso fenomeno verificatosi in BAHRAIN con HAMILTON e MASSA, e cioè la deliminazione del pneumatico. Basta a vedere quanto successo nel corso della seconda sessione di prove libere, con DI RESTA, che, appena passato il traguardo, ha perso sulla posteriore sinistra il battistrada. Ricordiamo che, a differenza dello scorso anno, quando la carcassa delle gomme era fatto con un materiale, il KEVLAR, assai più resistente, quest'anno la carcassa della gomma su volere di ECCLESTONE e delle squadre è stata fatta con una cintura caratterizzata da fili metallici e con una mescola più leggera. Il sospetto che aleggia e che al momento non è stato ancora verificato è che questo deliminazione del pneumatico possa essere in qualche modo legato a questa struttura fatta con fili matallici, i quali riscaldandosi troppo, possano così perdere il battistrada, pur rimanendo gonfia la gomma (con il materiale in kevlar, invece, la gomma si sgonfiava in pieno, ma il battistrada rimaneva attaccato alla carcassa). Come già successo nella precedente gara, secondo degli esami fatta dalla PIRELLI, sembra che a tagliare il battistrada sia stato un detrito. Cosa che peraltro in gara stava per succedere anche alla FERRARI di ALONSO, che al 50° giro è stata costretta ad anticipare di due giri la sosta. Se per fortuna non si è staccato il battistrada dalla gomma di FERNANDO, lo dobbiamo alla competenza degli uomini FERRARI, che, appena individuato il problema alla telelmetria, sono riusciti a far entrare ALONSO ai box facendo un giro un po' più lento, evitendo così che la gara venisse compromessa.

Resta però il fatto, che questi inconvenienti, pur se in piste diverse, sono di fatto nuovamente accaduti. Come anche il fatto che in questa gara abbiamo visto ben 4 pit stop, un po' troppi per una gara di FORMULA 1. Motivi per i queli la PIRELLI ha annuciato una revisione sia delle gomme che della carcassa a partire dal prossimo GP del CANADA in programma il prossimo 9 GIUGNO, con la ipotesi che, sul fronte carcassa si ritorni alla struttura in KEVLAR (di questo, però, ne parleremo più approfonditamente nella prossima puntata).

Se dunque, in queste prima gare le squadre (RED BULL e MERCEDES in primis) si sono lamentate delle gomme che duravano poco, resta una considerazione da fare.
All'atto di concordare quale tipo di gomma fosse giusto fare nel 2013, TUTTE le squadre assieme ad ECCLESTONE avevano chiesto a PIRELLI di fare una gomma che durasse pochi giri in modo tale, tramite l'aumento di pit stop, di aumentare la spettacolarità della gara. Questo ha comportato per PIRELLI un grosso sforzo tecnologico (per un costrutore di gomme è molto più semplice fare una goma che duri molti giri, non farne una che ne dura pochi; non dimentichiamocelo). Eppure, faticando, faticando ci è riuscita. Forse sarà stata calcata un po' la mano su alcune cose, ma di fatto la gomma rispetta le indicazioni richieste dalla FOM e dalle scuderie. Perchè queste lamentele ora? Effettivo amore della sicurezza oppure, amara constatazione di non essere riusciti a fare una monoposto che si adatti a pieno alle nuove gomme, come invece altre scuderie (FERRARI e LOTUS) sono riusciti a fare? Come direbbero gli antichi, ai posteri l'ardua sentenza.

Rüdiger Franz Gaetano Herberhold