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giovedì 23 maggio 2013

SPUNTI DI SPORT-GRAZIE, GIGI!



Una sincera e sentita tristezza. È questo lo stato d’animo vissuto non solo all’interno della FIGC, ma anche tra gli stessi giocatori azzurri, impegnati nei giorni scorsi a Coverciano nell’ambito della due giorni di test atletici in vista della prossima CONFEDERATIONS CUP, in programma in BRASILE dal 15 al 30 Giugno prossimi alla notizia che GIGI RIVA, l’intramontabile “Rombo di tuono” lascerà in questi giorni il suo incarico di TEAM MANAGER della nazionale azzurra.

A dare la notizia è stato lo stesso ex bomber del CAGLIARI, che, ha rilasciato all’agenzia ANSA nella giornata di lunedì le seguenti dichiarazioni.
Lascio l’azzurro dopo quasi cinquant’anni; me ne vado in punta di piedi anche se Abete mi vorrebbe ancora. Fisicamente non ce la faccio più. L’ho comunicato al presidente Abete e al d.g. Valentini. Mi ha fatto un piacere enorme constatare che sarebbero disposti ad aspettarmi ancora, ma i dolori all’anca e alla spalla, aggiunti al disagio per le trasferte, non me lo consentono ”.

Dunque, lascia GIGI RIVA, o meglio, “Rombo di Tuono”, come lo soprannominò l’indimenticabile GIANNI BRERA nella stagione 1969/1970, anno in cui RIVA portò allo scudetto il CAGLIARI. Entrato nel 1963 nelle giovanili azzurre, segnerà ben 35 reti nelle 42 presenze da lui disputate nelle fila della nazionale maggiore (il debutto nella Nazionale maggiore avvenne il 27 Giugno 1965 in occasione dell’amichevole contro l’UNGHERIA a BUDAPEST, quando prese il posto del giocatore del BOLOGNA, EZIO PASCUTTI, infortunatosi all’ottavo minuto di gioco del primo tempo ), oltre a vivere tra il 1968 e il 1970 sia il secondo posto del mondiale messicano del 1970, sia la vittoria azzurra agli Europei del 1968 (firmò il goal dell’1-0 nella finale di ripetizione contro la JUGOSLAVIA).

Dopo aver disputato l’ultima partita in Azzurro nel mondiale 1974 contro l’ARGENTINA il 19 GIUGNO 1974, GIGI RIVA tornò in azzurro nel 1990 prima come dirigente accompagnatore, e poi come team manager. Per molti giocatori è stato come un padre (potremmo quasi dire chioccia, nei confronti, in particolare, di CASSANO e BALOTELLI), e al contempo un preziosissimo punto di riferimento.

Tantissimi i messaggi e le dichiarazioni giunte a Riva dopo la decisione del suo abbandono. A cominciare dal presidente federale, GIANCARLO ABETE (“Lo vogliamo con noi al Mondiale. Riva non sarà sostituito, il posto è suo, e lo aspettiamo”), per proseguire con il vicepresidente FIGC, DEMETRIO ALBERTINI (“Riva potrà venire a Coverciano tutte le volte che verrà. È nella lista dei dirigenti accreditati ‘per l’imminente Confederations Cup in Brasile. Ci manca molto. Per i giocatori azzurri rappresenta una specie di “papà”, un confidente speciale ”).

Nel corso della giornata di lunedì, poi, tramite un messaggio firmato dal portiere e spedito da Coverciano tramite la stessa agenzia ANSA, il portiere e capitano della NAZIONALE AZZURRA, GIGI BUFFON, ha voluto rendere omaggio a RIVA stesso.
Gigi, anche se non porti la fascia sei il capitano ideale di tutte le nazionali. Tu sei la storia della Nazionale. Rombo di Tuono in campo e nella vita. Come ha detto il Presidente Abete, il posto qui è sempre libero, ti aspettiamo in qualsiasi momento”.

Le attestazioni di stima ed affetto sono state talmente tante, compreso il pressing da parte della FIGC, a tal punto che il giorno successivo, martedì 21 Maggio, lo stesso GIGI RIVA, ha annunciato sempre all'agenzia ANSA quello che potrebbe sembrare un ripensamento. Non tanto nell'immediato, ma in ottica Mondiali 2014. Queste le sue dichiarazioni.

La reazione all'annuncio del mio addio all'azzurro dopo 50 anni mi ha commosso, e magari torno per il 2014, quello sarebbe per me il decimo mondiale, in un ruolo o nell'altro. Un bel traguardo:d'altra parte il presidente Abete mi ha detto che il mio posto di team manager azzurro non lo occupa.
Ripensarci per la Confederations e cose del genere non avrebbe senso, anche perchè ora non sono in condizione di esserci. Anche per le tante botte che ho preso quando giocavo. Ma nel 2014 chissà come starò...”

Un campione, GIGI RIVA, che per ora trascorrerà serenamente la sua pensione in Sardegna, e più precisamente nella sua amata Cagliari, in attesa (cosa che ci auguriamo veramente con tutto il cuore) di poterlo rivedere il prossimo anno al Mondiale in Brasile nuovamente nel suo ruolo di team manager per il suo 10° Mondiale. Una cosa, comunque, è certa: in attesa di vederlo nello staff della Nazionale, sia per il suo grande talento calcistico, e sia per la sua grandissima generosità, Gigi avrà sempre un posto grandissimo nel cuore di tutti noi appassionati di calcio.

Rüdiger Franz Gaetano Herberhold

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