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domenica 12 maggio 2013

SPUNTI DI SPORT- CALCIO E CAROSELLO.



Una cocente delusione, anche se purtroppo prevedibile. Non ve lo nascondo: da una parte aspettavo con grande curiosità la ripresa di CAROSELLO su RAI UNO (seppur ora abbia un RELOADED in più nella denominazione). Chi come me, non aveva mai avuto modo di vedere dal vivo CAROSELLO (quando sono nato, nel 1981, era già stato chiuso da 4 anni) non vedeva l'ora finalemtne di poter vedere quella trasmissione che entrata nella storia della televisione italiana. Dall'altra però, mi approcciavo a questa nuova edizione di CAROSELLO con grande pessimismo. I CAROSELLO di tanti anni fa, disponibili in rete, erano qualcosa di veramente unico. Già nel 1997 la RAI tento di ripeterli ma con scarsa fortuna. La pubblicità nel corso degli anni è cambiata davvero molto, per cui temevo il rischio di una delusione, quale purtroppo alla fine si è rivelato.

Se infatti, un paio di spot mi sono abbastanza piaciuti, ce ne sono altri che mi hanno profondamente deluso, in quanto sembravano la degna riproposizione degli spot trasmessi nel corso della giornata. Se anni fa il punto di forza di CAROSELLO era l'assoluta originalità degli spot e il fatto che a interpretarli fossero chiamati personaggi di primo piano dello spettacolo, della musica, e dello sport italiano, in questa nuova versione, purtroppo, manca l'originalità. Manca il guizzo, l'idea che faccia appassionare il telespettatore.

Prendiamo ad esempio uno dei personaggi più celebri del vecchio CAROSELLO: il pulcino CALIMERO, che andiamo a rivedere nel suo primissimo CAROSELLO.


Nel caso di CALIMERO c'è originalità, c'è invettiva. Nel CAROSELLO RELOADED andato in questi giorni si fa fatica a rilevare. Ripeto: salvo 1-2 spot, gli altri spot messi finora in onda sembravano la versione più lunga degli spot che normalmente vediamo un po' tutti i giorni, a tal punto da venir quasi da chiedere perchè questi spot vengano messi all'ora di CAROSELLO. Speriamo che i prossimi spot possano essere migliori.

Per questo motivo, mi è sembrato giusto dedicare questa puntata di SPUNTI DI SPORT al buon vecchio CAROSELLO, andando a rivivere insieme alcuni dei CAROSELLI più celebri legati al mondo del calcio.

Il primo CAROSELLO che andiamo a vedere è del 1965 ed è intitolato “L'erede”, ed è interpretato da ENRICO VIARISIO, ALBERTO LIONELLO e PAOLA PITAGORA. Nel corso del Carosello realizzato per pubblicizzare i gelati ALEMAGNA possiamo vedere un'interpretazione del ruolo dell'arbitro ai limiti del paradossale, quasi parodistico, con musiche che richiamano quasi la corrida spagnola.

Il secondo CAROSELLO che andiamo a vedere fa parte di alcuni CAROSELLI realizzati per pubblicizzare l'OVOMALTINA, e che vedeva la presenza di alcuni grandi campioni del mondo del calcio. Questo CAROSELLO è stato realizzato nel 1972 e vede la presenza di EUSEBIO.

Nel 1976 venne realizzato questo CAROSELLO per pubblicizzare il Deodorante BRUT 33. Protagonista PELE.

Nel 1974 in questo CAROSELLO realizzato per gli elettrodomestici CGE l'indimenticabile GIANNI BRERA prova a fare i pronostici dei mondiali 1974.

Nel 1975 ben quattro allenatori (NEREO ROCCO, LUIS SUAREZ, VINICIO ed EDMONDO FABBRI) partecipano al CAROSELLO per la FACIS.

Concludiamo questa nostra puntata con i CAROSELLI PIRELLI dedicati alla pubblicità delle gomme CINTURATO PIRELLI e che videro la presenza di alcuni personaggi indimenticabili dello sport, tra i quali JUAN MANUEL FANGIO e l'indimenticabile giornalista sportivo NICOLÒ CAROSIO.
Il primo CAROSELLO fa parte della serie “Una pagina del calcio italiano”, e vede la cronaca di CAROSIO di MILAN-BENFICA del 22 Maggio 1963
 
Nel 1966 il pilota di FORMULA 1, JUAN MANUEL FANGIO, ricorda in questo CAROSELLO, il GP di MONZA 1956

Vado a concludere questa puntata con una vera e propia perla. Un CAROSELLO del 1967 in cui CAROSIO racconta ITALIA-SVIZZERA, disputata a FIRENZE il 27 Aprile 1947 e che vedeva tra le sue file ben 9 giocatori titolari provenienti dal GRANDE TORINO, e 2 giocatori juventini.

Un modo di fare pubblicità, quello di CAROSELLO, indubbiamente diverso da quello attuale, ma che certamente resterà nel cuore di tutti noi.

Rüdiger Franz Gaetano Herberhold

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