Uno
seduto accanto all'altro, quasi a voler rappresentare il presente e
il futuro della Ferrari. Nella tradizionale PRESS CONFERENCE del
giovedì così si sono presentati Fernando Alonso e Sebastian Vettel.
Conoscendo Bernie Ecclestone, da non escludere che sia stata una
scelta voluta quella della FOM. Indipendentemente dalla paternità di
questa decisione la giornata di ieri ha ufficializzato quello che in
fondo, grazie alle dichiarazioni del Team Principal della Red Bull,
Chris Horner, sapevamo già dal GP del Giappone: sarà Sebastian
Vettel a sostituire Fernando Alonso alla guida della Ferrari. La
scelta della MC LAREN di ufficializzare la propria line-up dei piloti
per la prossima stagione dopo il 1° dicembre ha spinto la Ferrari ad
anticipare i tempi.
Ecco
così poco prima delle 11 di ieri uscire il presente comunicato sul
sito del Cavallino.
La
Scuderia Ferrari e Fernando Alonso comunicano di aver interrotto
consensualmente il loro rapporto di collaborazione
tecnico-agonistica. Fernando Alonso
lascerà la squadra alla conclusione di questo campionato, al termine
di un quinquennio che ad oggi lo ha visto conquistare 1186 punti, 44
podi e 11 vittorie. Tutta la Scuderia Ferrari ringrazia Fernando
per il suo grande contributo, sia sotto il profilo umano che
professionale.
“Nell’albo
d’oro dei piloti della Scuderia Ferrari Fernando Alonso avrà
sempre un posto d’onore”,
ha
dichiarato il Team Principal Marco Mattiacci.
“A lui vanno
i nostri più sentiti ringraziamenti per la sua straordinaria
avventura con la Scuderia,
durante la quale per due volte ha sfiorato il titolo mondiale. Siamo
certi che un grande pilota come Fernando porterà sempre il Cavallino
nel cuore,
così come i tifosi della Ferrari continueranno a seguirlo con enorme
affetto nei suoi futuri impegni”.
Poco dopo le 11 sempre sul sito della Ferrari è uscito ufficialmente il comunicato in merito all'ingaggio di Sebastian Vettel da parte del Cavallino rampante.
La
Scuderia Ferrari ha comunicato di aver raggiunto un accordo di
collaborazione tecnico-agonistica di durata triennale con Sebastian
Vettel, a partire dalla stagione 2015.
Nella
prossima stagione la squadra sarà dunque formata da Kimi Raikkonen e
Sebastian Vettel. “La
Scuderia Ferrari ha deciso di riporre la sua fiducia nel più giovane
pluricampione della storia della Formula 1”
– ha dichiarato il Team Principal, Marco
Mattiacci -
“Sebastian
Vettel rappresenta una combinazione unica di gioventù ed esperienza,
e porta
con sé uno spirito di squadra fondamentale per affrontare insieme a
Kimi le sfide che ci attendono
per tornare ad essere protagonisti il prima possibile. Oltre ad una
grande sete di vittoria, con Sebastian condividiamo l’entusiasmo,
la cultura del lavoro e la tenacia, elementi chiave per costruire
insieme a tutti i membri della Scuderia un nuovo capitolo nella
storia Ferrari”.
LE DICHIARAZIONI DI ALONSO E VETTEL.
Dunque,
eccoli lì,uno accanto all'altro il presente e il futuro della
Ferrari. Due piloti, o meglio due ragazzi dal carattere
diametralmente opposto, ma con unico grande DNA in comune:quello del
campione.
Già
nei rispettivi comunicati emessi dalla Ferrari Alonso e Vettel
avevano comunicato rispettivamente l'addio e l'arrivo a Maranello.
Nel corso però della Press conference i due piloti sono stati ancora
più franchi, ancora più diretti, per cui senza andare a leggere le
classiche dichiarazioni di rito pubblicate dail comunicati stampa,
andiamoci a leggere direttamente dalla Press Conference cosa hanno
dichiarato in merito alla loro decisione.
Cominciamo
da Fernando Alonso. “Si apre un nuovo capitolo
della mia carriera, credo di aver sentito il momento in cui ero alla
ricerca di nuove motivazioni. Non è stata una decisione facile senza
dubbio: ne avevamo già discusso la passata stagione, ma abbiamo
preferito aspettare il 2014 per vedere come si sarebbe comportata la
nuova vettura. Verso il periodo estivo molte cose sono cambiate. Solo
il tempo dirà se la mia decisione è stata positiva o meno, ma
quello che è certo è che ho vissuto un’esperienza fantastica.
Sono fiero di aver lavorato per cinque anni in Ferrari, sono
cresciuto sia come pilota che come persona, ho solo sentimenti e
ricordi positivi. Abbiamo perso due mondiali, tre volte sono giunto
secondo. Era il momento di chiudere una porta ed aprirne una nuova. I
test con McLaren-Honda, preciso, non condizioneranno una mia scelta.
Cosa cambieresti del tuo rapporto e della tua
storia con la Ferrari? “Non saprei, mi sono goduto
pienamente questa fantastica esperienza. Sono un privilegiato. Il
gruppo di lavoro era sensazionale, ho imparato tanto, non sono più
né lo stesso uomo né lo stesso pilota del 2009: sono migliorato
praticamente sotto ogni aspetto possibile. Ho compiuto un passo
importante per la mia carriera; devi sentire quando è il tempo di
cambiare, e per me lo era. Ho espresso questo mio pensiero al team in
settembre, si sono rivelati molto comprensivi, nonostante avessi
ancora due anni di contratto. Hanno capito che sarebbe stata la cosa
migliore per entrambi. Spero di combattere per posizioni migliori e
risultati migliori, in futuro.
Non ho avuto un singolo momento nel quale ho aperto
gli occhi. Già al termine del 2013 avevo dei dubbi su questa
stagione, sapevo che avremmo vissuto un grosso cambiamento. Ho
aspettato di vedere come potesse essere l’era Turbo per Ferrari.
Avevo un rapporto molto vicino al Presidente Montezemolo, ci
sentivamo ogni settimana. Avevamo concordato che, se la vettura non
fosse stata competitiva, sarei stato libero di guardarmi attorno. Ho
amore e rispetto per questo team, che me ne ha dimostrato
altrettanto. La mia carriera in Ferrari finisce qui, da lunedì sarò
un semplice tifoso del Cavallino.
Abbiamo analizzato le possibilità di
un’estensione di contratto fino al 2019, ma durante l’anno sono
cambiate molte cose. Quando sei all’interno, e vedi verso che
direzione sta andando il futuro, capisci che è il momento di
prendere una decisione. A settembre ho comunicato la mia scelta,
trovando molta comprensione, dopodichè ho iniziato ad analizzare le
varie possibilità.
Il casco che indossero in questa ultima gara con la Ferrari è diviso in due parti. Da un lato, ho la bandiera dell’Italia, con le firme di tutti i ragazzi del team, mentre dall’altra ho l’immagine di un pit-stop di questa stagione. A Sochi ho preso tutte le firme dei componenti dello staff, ma alcune sono andate perdute, quindi sono dispiaciuto per il rusiltato finale, che non è come mi aspettassi, ma è ugualmente bello e ricco di significato. Questo sarà il mio ultimo Gran Premio con Ferrari, e idealmente volevo portare in macchina con me ogni componente della scuderia.”
Queste le
dichiarazioni in Press Conference di Sebastian Vettel. “Era
il momento giusto. Non
che fosse una decisione facile, ho trascorso praticamente tutta la
mia vita, da quando avevo 12 anni, con il supporto della Red Bull e
ho un legame veramente forte con tutta la gente in Austria. Gli
ultimi 4 anni sono stati fantastici, è stata una bella avventura, ma
a un certo punto senti
senti che hai bisogno di provare una nuova sfida con
qualcosa di diverso. Ho
un rapporto veramente bello non solo con la mia scuderia ma con
l’intera famiglia Red Bull. Il
desiderio era di lasciare,
e penso che non sia consigliabile di provare a fermare una persona
che voglia lasciare, e costringerla a rimanere o provare a
convincerla. Ciò detto è stata una decisione veramente difficile,
perché non è stata
presa contro la Red Bull ma esclusivamente per me e il mio futuro.
Certe scelte non sono facili ma devi dare ascolto al tuo cuore e fare
quello che ti dice.
Non credo ci sia bisogno che io accenni alla
storia della Ferrari.
È probabilmente il team più importante di questo sport. Per questo
motivo sono davvero emozionato e anche molto motivato a fare del mio
meglio, mettendoci il
cuore, ovviamente nella
speranza di ottenere risultati.
Penso
di trovarmi piuttosto bene con Kimi Raikkonen, perché
Kimi è
probabilmente il pilota meno complicato in griglia.
Se parliamo delle sue abilità, non
credo ci sia una sola persona nel paddock che ne dubiti, incluso me.
A livello personale invece, molto sinceramente, non mi aspetto
nessuna complicazione perché abbiamo un buon rapporto ma soprattutto
rispetto
l’uno per l’altro,
una cosa essenziale per affrontare eventuali situazioni.
Arrivare
in Ferrari sarà
speciale, questo è sicuro. È il sogno della mia
infanzia, non solo mio ma di tanti ragazzini che come me vedevano
Schumacher come il proprio eroe. All’inizio era con Benetton ma poi
è passato alla Ferrari nel 1996 raccogliendo una grande sfida, e
finalmente ha portato il titolo nel 2000. Da allora quando
pensiamo a Schumacher è sempre nella macchina rossa.
Quindi sono sicuro che sarà una bella avventura e sono veramente
ansioso di provare questa emozione, non solo nella prima gara ma già
nei test invernali quando ci entrerò per la prima volta. Qualcosa
che probabilmente
rimarrà per tutta la mia vita. Perciò
non vedo l’ora che avvenga, non so ancora cosa si prova ma sono
molto ansioso di scoprirlo”.
LE DICHIARAZIONI DI RAIKKONEN.
Nel corso del pomeriggio oltre alle dichiarazioni di Alonso e Vettel sono arrivate anche le dichiarazioni a Sky di Kimi Raikkonen, il quale, lo anticipiamo, ha espresso piena soddisfazione per l'arrivo in Ferrari di Sebastian Vettel, suo carissimo amico.
“Sì,
è bello essere finalmente nella stessa squadra con Sebastian.
Ovviamente
il nostro compito principale sarà portare il team ai livelli che gli
spettano e lavoreremo insieme a questo comune obiettivo.Chiaramente
ci vogliamo battere a vicenda. Vogliamo essere l’uno davanti
all’altro ma il
team viene prima
e innanzi tutto dobbiamo portarlo dove deve stare, cioè davanti,
vedremo con il tempo cosa succederà. Ovviamente non
ho mai lavorato con lui prima, nella stessa squadra, ma lo conosco
meglio rispetto a tutti gli altri ragazzi
e il nostro rapporto è sempre stato molto facile e non aspettatevi
alcuna modifica in tal senso. Mi aspetto che tutto resti normale,
diciamo, e che possiamo far crescere la squadra per portarla dove
dovrebbe essere. Confido
al 100% nelle persone che stanno progettando la nuova vettura,
in ognuno dei ragazzi. So già che sarà una macchina molto migliore,
ma dipenderà molto anche da quello che faranno gli altri. Ad ogni
modo sono
ottimista,
vedremo il prossimo anno”.
CONSIDERAZIONI TECNICHE.
Dopo aver pubblicato i
vari comunicati stampa e le varie dichiarazioni stampa dei piloti,
fermiamoci un momento a riflettere. Cosa cambia in Ferrari con
l'addio di Alonso e l'arrivo a Maranello di Vettel? Numerose cose.
Tanto per cominciare la Ferrari perde sicuramente un grandissimo
campione, capace di tirare il massimo dalle monoposto che aveva a
disposizione. Caratteristica che faceva assomigliare Alonso
all'indimenticabile Michael Schumacher, capace di portare al limite
anch'egli le monoposto come nessun'altro pilota era in grado di fare.
Perdono sicuramente un perfezionista. Chiedere alla Mc Laren, quando
nel 2007, dopo aver provato per pochi giri la monoposto all'inizio
della sua avventura a Woking, fece chiaramente presente a tecnici e
ingegneri tutti i pregi ma anche e sopratutto tutti i difetti della
monoposto. Al contempo però la ferrari troverà sicuramente una
maggiore calma rispetto agli ultimi tempi. Se il pilota non è
minimamente in discussione, a Maranello non dimenticano neanche al
contempo certi duri contrasti emersi. Come non dimenticare le
polemiche emerse nel corso del GP di COREA 2012, per non parlare poi
dei team radio a MONZA lo scorso anno dove Alonso definiva i suoi
tecnici come geni/scemi (arcano mai chiarito) o canzonandoli, come
occorso in occasione della scorsa gara in Brasile.
Sotto questo punto di
vista l'arrivo di Vettel rappresenta sicuramente una scommessa. Se
per quanto riguarda lo stile di guida, lo stile di Sebastian si
avvicina molto a quello di Raikkonen (per cui è quasi probabile che
il prossimo anno quasi sicuramente sparirà la tanto criticata
sospensione pull-rod, che tanto ha fatto soffrire Raikkonen),
dall'altra è molto probabile che la prossima stagione rappresenti
sia per Kimi che per Sebastian una stagione di compromesso, una
stagione di assestamento (anche se possibile migliore di quella che
sta andando a concludersi) in attesa poi dal 2016 di poter tornare a
lottare seriamente per il Mondiale, seguendo un po' se vogliamo il
piano che aveva anticipato nei mesi scorsi il Team Principal della
scuderia, Marco Mattiacci. Un periodo di assestamento non condiviso
da Alonso, il quale voleva già dal prossimo anno la monoposto in
grado di vincere il Mondiale.
Restano poi due grandi
scommesse da vincere per Sebastian, se vogliamo correlate tra loro.
Tantissime malelingue affermano che se il giovane pilota tedesco sia
diventato Campione del Mondo per 4 anni consecutivi grande merito sia
stato sopratutto delle monoposto progettate abilmente da Adrian
Newey,e che quindi Sebastian abbia semplicemente portato una
monoposto già di suo estremamente sofisticata aerodinamicamente a
vincere i rispettivi titoli.
A questa scommessa se ne
aggiunge un'altra, che rappresenta se vogliamo il grande sogno di
Vettel, non nascosto in conferenza stampa: il sogno di diventare
Campione del mondo con la Ferrari come il suo grande idolo, presente
nel cuore di tutti i tifosi della Ferrari: Micheal Schumacher. Quando
Michael vinceva con la Rossa, Sebastian era un ragazzino appassionato
di Formula 1, ed è stato proprio per passione nei confronti del suo
idolo che poi ha maturato la scelta di diventare pilota, di andarsi a
formare nel kartodromo di proprietà della famiglia Schumacher a
Kerpen, e poi piano piano arrivare a diventare il campione che
conosciamo.
Indubbiamente la sifda
non si presenta facile. Come sappiamo tutti, la Ferrari non sta
attraversando un ottimo momento in pista, con il Mondiale piloti che
manca ormai da 7 anni. Sarà basilare quindi in un primo momento
molta pazienza. D'altra parte, però, chissà che con Sebastian e
Kimi la Rossa non possa davvero tornare a vincere il mondiale.
Sarebbe la vittoria di Sebastian. Sarebbe anche al contempo la
vittoria di tutti noi.
Rüdiger Franz Gaetano Herberhold