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lunedì 23 maggio 2011

CALCIO-NAPOLI:RICOSTRUIAMO, FASE PER FASE, COSA È SUCCESSO NELLE ULTIME ORE, E COSA HA DETERMINATO LA RICONCILIAZIONE TRA MAZZARRI E DE LAURENTIIS.


Un gelo che durava ormai da quasi 2 mesi, un contatto con GASPERINI, e la disponibilità, da parte di quest'ultimo, ad allenare la prossima stagione la società partenopea. Dopo che ieri era trapelata la notizia di incontri tra il presidente del NAPOLI, DE LAURENTIIS, e l'ex allenatore del GENOA, sembrava ormai tutto deciso, con l'allontanamento di MAZZARRI dalla panchina del NAPOLI. Non solo.

Oggi il presidente ha rinunciato ad andare a Milano per la riunione della Lega A in merito ai diritti televisivi e sembrava che stesse preparando la rescissione del contratto di MAZZARRI (un biennale da 6 milioni lordi). Invece, ecco la nuova svolta.

Il tanto annunciato incontro di chiarimento fra il presidente Aurelio De Laurentiis e l'allenatore Walter Mazzarri si è svolto questo pomeriggio a sorpresa, quando ormai il divorzio sembrava per essere formalmente annunciato (non a caso oggi pomeriggio, il presidente del GENOA, PREZIOSI, aveva liberato proprio GASPERINI, rilasciando peraltro queste dichiarazioni "Per me chi prende Gasperini fa un buon affare perché è uno dei tecnici migliori che ho conosciuto. Che poi dopo anni i rapporti si incrinano ci può stare. Al tempo stesso se il Napoli lo prendesse mi sgraverebbe di un costo. Di sicuro per quello che mi riguarda l'allenatore è libero di scegliersi il suo futuro".). Importante, in tal senso, il ruolo del ds BIGON, che ha lasciato la FILMAURO(sede in cui si sarebbe svolto l'incontro chiarificatore) alle 20:15, e che avrebbe mediato l'incontro tra l'allenatore e il tecnico toscano. Infine, poco dopo le 21, il comunicato da parte della società azzurra, che conferma il definitivo chiarimento tra AURELIO DE LAURENTIIS e WALTER MAZZARRI.

«Il Presidente De Laurentiis e l'allenatore Mazzarri a Campionato ultimato, competizione sempre ritenuta prioritaria, hanno avuto un chiarimento che li ha rafforzati nei loro rapporti interpersonali. Dopo due anni di fattiva collaborazione, che ha portato il Napoli in Champions League anticipatamente rispetto ai programmi, il Presidente e l'allenatore Mazzarri, hanno gettato le basi di una nuova collaborazione per continuare nel programma di costruzione e crescita del secondo quinquennio, che dovrà cogliere quelle trasformazioni in essere ed in fieri nel mondo del calcio, sempre nel rispetto del fair-play voluto da Platini».

                                                      Rüdiger Franz Gaetano Herberhold

venerdì 6 maggio 2011

IL SOGNO TRICOLORE-65 ANNI DI TOTOCALCIO.


Un gioco che avrebbe cambiato la vita degli italiani. Era il 5 Maggio 1946, quando nacque il TOTOCALCIO. Ebbene si, cari amici, la celebre schedina, che per tanti anni ci ha tenuto compagnia, e che continua tuttora a tenerne, anche se, purtroppo, sempre meno giocata, compie 65 anni.

Allora, nel 1946, non si chiamava ancora TOTOCALCIO, ma SISAL(diventerà TOTOCALCIO nel 1948).
Ma, come nacque l'idea del TOTOCALCIO? L’idea viene a un giornalista triestino che meno di dieci anni prima era stato epurato, licenziato in tronco perché ebreo. Si chiamava Massimo Della Pergola. Alla Liberazione è rientrato dalla Svizzera dov’era fuoriuscito ed era stato internato, lavora alla Gazzetta dello Sport. Fonda una società, la Sisal, inventa la schedina, lancia il concorso. L’obiettivo è fare 12, indovinando se in ciascuna delle dodici partite vincerà la squadra di casa (1), quella ospite (2) oppure sarà pareggio (ics). «Tentate la fortuna al prezzo di un vermouth», dice lo slogan: trenta lire la puntata. L’inizio, il 5 maggio 1946, è stentato, ma il successo arriva molto presto.

LA PRIMA SCHEDINA DEL 1946. 



La schedina del primo concorso SISAL,indetto il 5 Maggio 1946, prevedeva (in ordine) 4 incontri del girone finale della Divisione Nazionale 1945/46, 2 incontri del girone finale della Serie B-C Alta Italia 1945/46, e i rimanenti 6 (più 2 di riserva) provenienti dalla Coppa Alta Italia. La giocata di una colonna costava 30 lire e il primo vincitore fu EMILIO BIASOTTI, un milanese originario di Roma, che indovinando la combinazione esatta di quel concorso si aggiudicò 426.826 lire

PRIMA SCHEDINA E COMBINAZIONE VINCENTE.

  1. Internazionale-Juventus 1
  2. Torino-Milan 1
  3. Bari-Napoli X
  4. Livorno-Roma X
  5. Padova-Vigevano X
  6. Cremonese-Alessandria X
  7. Como-Genoa X
  8. Sampierdarenese-Sestrese X
  9. Legnano-Novara 2
  10. Bologna-Piacenza 1
  11. Cesena-Modena 1
  12. Venezia-Mantova 1

PARTITE DI RISERVA.
  1. Trento-Verona
  2. Seregno-Biellese

IL PASSAGGIO AL CONI (capitolo tratto da WIKIPEDIA).

Nel 1948 il presidente Luigi Einaudi nazionalizza l’invenzione di Della Pergola: è diventata troppo ghiotta perché lo Stato rinunci a guadagnarci sopra.

La creatura di Della Pergola parte bene, finisce nelle mani dello Stato ( e più precisamente nelle mani dei MONOPOLI DI STATO) e cambia nome diventando TOTOCALCIO.
Dopo un contenzioso giudiziario il Coni si terrà il Totocalcio mentre alla Sisal di Della Pergola e soci resterà il Totip (Totalizzatore Ippico). Il procedimento del TOTIP, soppresso nel 2007, era simile al TOTOCALCIO, ma riferito all'ippica.
Le puntate al Totocalcio concorrono a finanziare le attività del CONI. Fu aggiunta una tredicesima partita a partire dal concorso numero 20 del 1950(da cui derivò l'espressione fare tredici al Totocalcio), mentre dal concorso numero 1 del 17 Agosto 2003 ne venne inserita una quattordicesima (per cui la vincita massima venne ribattezzata Tredicissimo).


Il montepremi più alto distribuito dal Totocalcio è stato di 34.475.852.492 Lire, in occasione del concorso n. 17 del 5 Dicembre 2003. Il premio record pagato è stato di 5.549.756.245 lire il 7 Novembre dello stesso anno in occasione del concorso n. 13.
A partire dal 1994, al Totocalcio si sono affiancati altri concorsi a pronostico legati al mondo del calcio, quali Totogol, Totosei e Totobingol (questi ultimi due giochi sono stati soppressi nel 2003). Sia per l'abbondanza di concorsi legati al calcio che per la liberalizzazione delle scommesse sugli eventi sportivi, la popolarità del Totocalcio è andata scemando. L'introduzione di altri giochi a pronostici ormai più popolari e che distribuiscono montepremi più elevati, in primis il Superenalotto, ha determinato un crollo del montepremi e del sostegno finanziario al CONI derivante da questo gioco.
Per i motivi suddetti, a partire dalla stagione 2003/04 la formula del Totocalcio venne decisamente ritoccata: le partite da pronosticare passarono da 13 a 14, fu introdotto il concorso parallelo "Il 9" e furono liberalizzate le scommesse sulle partite dei campionati esteri e delle coppe europee (prima di allora si pronosticava principalmente su SERIE A, B, C e COPPA ITALIA, senza contare le partite dei tornei principali riservati alle Nazionali di calcio). Di conseguenza vennero istituiti ulteriori concorsi mercoledì e sabato, oltre a quello tradizionale della domenica; inoltre, se in precedenza il concorso veniva in genere sospeso durante il periodo estivo (a parte occasioni del tutto eccezionali) per via dei campionati italiani fermi, adesso si svolge regolarmente tutto l'anno, visto che alcuni campionati nazionali esteri si disputano anche d'estate.

Dall'11 Ottobre 2004 le stesse partite del TOTOCALCIO vengono usate anche per il TOTOGOL.



IL TOTOCALCIO IN TELEVISIONE E AL CINEMA.

Il Totocalcio, nel suo momento d'oro, è sempre stato il sogno degli italiani, sempre fortemente attratti da quel 13 milionario. Non stupisce, pertanto il fatto che il TOTOCALCIO, più volte, abbia fatto capolino non solo in televisione, ma persino anche al cinema. Vediamo alcuni di questi momenti legati al TOTOCALCIO.

La prima sequenza, che andiamo a vedere è uno sketch del 1959, interpretato da FRANCO FRANCHI, e CICCIO INGRASSIA, intitolato la SCHEDINA.


Passiamo ora al cinema, con il film del 1976, diretto da MAURO SEVERINI, TUTTI POSSONO ARRICCHIRE, TRANNE I POVERI, con il grande ENRICO MONTESANO, nel ruolo del vincitore di un 13 al TOTOCALCIO. Della serie:come una vincita inaspettata può anche scatenare anche delle reazioni, altrettanto inaspettate, in chi vince.


 Passiamo ora ad un'altra sequenza, che vede protagonista, nel film del 1983, AL BAR DELLO SPORT, diretto da FRANCESCO MASSARO, il grande LINO BANFI, autore di un 13 al TOTOCALCIO.


Concludiamo questo viaggio, all'insegna del 13 del TOTOCALCIO, con due sequenze veramente indimenticabili del grande cinema italiano. Siamo nel 1961, e il film è DON CAMILLO, MONSIGNORE MA NON TROPPO, diretto da CARMINE GALLONE. Nei panni di DON CAMILLO il grande FERNANDEL; nei panni di PEPPONE l'indimenticabile GINO CERVI.

La prima sequenza che andiamo a vedere riguarda la scoperta, da parte di PEPPONE, di aver fatto 13 al TOTOCALCIO, registrando la schedina sotto falso nome, PEPITO SBAZZEGUTI, che altro non è che l'anagramma di GIUSEPPE BOTTAZZI (PEPPONE), cosa, questa, scoperta da DON CAMILLO, che si offre di andare a ritirare il premio, a patto che PEPPONE faccia sposare in Chiesa suo figlio.


La seconda sequenza riguarda la riscossione del premio del TOTOCALCIO, da parte di DON CAMILLO, con il rientro a casa, e la notte seguente che, causa PEPPONE, risulterà essere un pò movimentata. Buona visione!




Siamo arrivati al termine anche di questa puntata de IL SOGNO TRICOLORE. Una puntata un pò particolare, in cui abbiamo voluto ricordare i 65 anni del TOTOCALCIO, che, con quel suo tentare la fortuna al prezzo di un vermouth, ha fatto sognare diverse generazioni di italiani.

                                                                     Rüdiger Franz Gaetano Herberhold

CHAMPIONS LEAGUE-VIDEOSINTESI SEMIFINALI DI RITORNO (03-04/05/2011)

VIAREGGIO-Si sono giocate tra martedì 3 e mercoledì 4 Maggio 2011 le semifinali di ritorno della CHAMPIONS LEAGUE. A beneficio di quanti non avessero potuto vedere le immagini delle partite, pubblichiamo le VIDEOSINTESI delle semifinali di ritorno.

BARCELLONA-REAL MADRID 1-1 (54°Pedro (B); 64° Marcelo(RM)).


MANCHESTER UTD-SCHALKE 04 4-1 (26° Valencia (M); 32° Gibson (M); 35° Jurado (S); 72° e 76° Anderson (M).


In seguito a questi risultati, considerando anche le semifinali di andata, accedono alla finale BARCELLONA, e MANCHESTER UTD, che si sfideranno, in una vera e propria riedizione della finale 2009 giocatasi allo stadio OLIMPICO a  ROMA, sabato 28 MAGGIO, allo stadio WEMBLEY di LONDRA.

Una finale che si annuncia veramente scoppiettante.

                                                          Rüdiger Franz Gaetano Herberhold

giovedì 5 maggio 2011

IL SOGNO TRICOLORE-IL GRANDE TORINO. PUNTATA SPECIALE REALIZZATA PER LA PAGINA FAN DEL GUERIN SPORTIVO SU FACEBOOK.

IL SOGNO TRICOLORE-IL GRANDE TORINO. Cari amici, buona sera a tutti! Con questa puntata de IL SOGNO TRICOLORE, vogliamo ricordare, a 62 anni dalla tragedia di SUPERGA, il GRANDE TORINO. Un modo per ricordare dei grandi campioni che hanno scritto con le loro gesta una pagina molto importante della storia del nostro calcio.
Innanzitutto, cosa intendiamo per GRANDE TORINO? Con il nome di Grande Torino si indica la squadra di calcio del Torino nel periodo storico compreso negli anni quaranta del secolo scorso, pluricampione d'Italia i cui giocatori erano la colonna portante della Nazionale italiana e che ebbe tragico epilogo il 4 Maggio 1949 in quella sciagura aerea nota come Tragedia di Superga.
Con questo nome, benché si identifichi comunemente la squadra che perì nella sciagura, si usa definire l'intero ciclo sportivo, durato otto anni, che ha portato alla conquista di cinque scudetti consecutivi, e di una Coppa Italia.
Ma, per poter capire meglio, cosa rappresentasse allora il GRANDE TORINO, vi facciamo vedere questo documentario in quattro parti, dedicato a questa grande squadra, e realizzato dall'ISTITUTO LUCE. 
2° parte DOCUMENTARIO ISTITUTO LUCE IL GRANDE TORINO. 
Terza parte documentario ISTITUTO LUCE IL GRANDE TORINO
Sul finire del marzo 1949 l'Italia è in Spagna per l'incontro amichevole con la Nazionale iberica. Mazzola e Novo sono rispettivamente capitano e allenatore degli azzurri. Ferreira non manca all'appuntamento: per salutare Mazzola e per incontrare Novo, che è al corrente della sua gara d'addio grazie all'intercessione di capitan Valentino.L'accordo è presto fatto: l'ultima partita di Ferreira sarebbe stata Benfica-Torino. SPAGNA-ITALIA, rappresenta, quindi, l'ultima gara azzurra per i giocatori del GRANDE TORINO. Siamo riusciti a trovare un resoconto dell'epoca, tratto da un cinegiornale del 1949, proprio di questa partita. 
Ma torniamo a Benfica-Torino: la partita fu decisa per il 3 maggio, un martedì. Quindi Inter-Torino, partita di cartello di un campionato a cinque giornate dalla fine, è giocata come anticipo, al sabato.Quattro punti dividono le due squadre. Uscire indenni da San Siro è, per i granata, come cucirsi il quinto scudetto consecutivo sul petto. Malgrado importanti assenze come quella di Mazzola febbricitante, il Toro riesce a respingere gli attacchi dei nerazzurri e la partita non va oltre lo 0-0. Al fischio finale dell'incontro tutti i giocatori granata corrono ad abbracciarsi al centro del campo festanti, quel punto è ormai la garanzia dello scudetto. Purtroppo solo il destino sa che perdere quella partita avrebbe loro salvato la vita: con il campionato ancora in bilico, Novo avrebbe detto di no alla trasferta di Lisbona.
La partenza sarebbe avvenuta direttamente da Milano il giorno dopo. Dei giocatori non facevano parte della comitiva il difensore Sauro Tomà bloccato a Torino da un infortunio e un deluso Gandolfi, il secondo portiere, a cui solo all'ultimo era stato detto che in Portogallo non sarebbe andato. Aldo Ballarin aveva convinto il presidente Novo a "premiare" per questo incontro amichevole suo fratello Dino che in rosa era il terzo portiere. Novo insieme a Copernico erano rimasti a Torino, Agnisetta e Civalleri erano i dirigenti accompagnatori con Bonaiuti responsabile della trasferta, per l'area tecnica c'erano Leslie Lievesley, Egri Erbstein, e poi il ruolo importante del massaggiatore Vittorio Cortina. Facevano parte della comitiva anche i giornalisti Renato Casalbore (fondatore di Tuttosport), Renato Tosatti (della Gazzetta del Popolo, padre di Giorgio Tosatti) e Luigi Cavallero (La Stampa).
Quest'ultimo prese il posto di Vittorio Pozzo. Pozzo era l'inviato sportivo de La Stampa di Torino ma, visto il recente avvicendamento sulla panchina della Nazionale e le incomprensioni che erano nate tra lui e Novo, il suo nome non era molto gradito in quel periodo dalla società del Torino Fc (aveva deciso di andare a Londra alla finale della Coppa d'Inghilterra). Il fato salverà la vita anche a Nicolò Carosio, la celebre voce sportiva, a cui la società granata aveva garantito un posto sul trimotore in rotta per Lisbona, ma colui che aveva inventato la radiocronaca sportiva aveva dovuto rinunciare: impossibile far coincidere la trasferta con la cresima di suo figlio. Il Torino parte quindi dall'aeroporto di Milano per Lisbona sul trimotore Fiat G.212.
Il 3 maggio 1949, allo Stadio Nazionale di Lisbona, è in campo di fronte a una folla di quarantamila spettatori con Bacigalupo, A. Ballarin, Martelli, Grezar, Rigamonti, Castigliano, Menti, Loik, Gabetto, Mazzola e Ossola. Per il Benfica: Contreros, Jacinto, Fernandes, Morira, Felix, Ferreira, Corona, Arsenio, Espiritosanto, Melao, Rogério. Entrano a partita in corso Fadini al posto di Castigliano e Bongiorni al posto di Gabetto. Nei portoghesi invece si avvicendano il portiere Contreros con Machado, Corona con Batista, Espiritosanto con Julio.
Di fronte a una folla di quarantamila persone, il Torino purtroppo perse per 4-3.
Al 4’ minuto Mazzola, lanciato da Loik, tirò fuori a porta vuota. Più fortunato fu Ossola che segnò il primo goal dei granata, con la collaborazione di Grezar, Menti e Gabetto.
Al 14’ minuto ci fu il pareggio e al 33’ segnò nuovamente la squadra avversaria. Al 37’ il Torino tornò in parità, ma per poco, infatti il Benfica segnò ancora con Melao.
Al 40’ il Benfica segnò il quarto goal.
All’ultimo minuto Mazzola venne atterrato mentre si dirigeva verso la porta, l’arbitro decise il rigore, trasformato in goal da Menti.
La partita finì per con il risultato di 4-3.
 Al rientro da Lisbona, il 4 maggio 1949, il trimotore FIAT G. 212 delle Aviolinee Italiane trovò una fitta nebbia che avvolgeva Torino e le colline circostanti. Alle ore 17,05, fuori rotta per l'assenza di visibilità, l'aeroplano si schiantò contro i muraglioni di sostegno del giardino posto sul retro della Basilica di Superga. L'impatto causò la morte istantanea di tutte le trentuno persone di bordo, fra calciatori, staff tecnico, giornalisti ed equipaggio. Per la fama della squadra, la tragedia ebbe una grande risonanza sulla stampa mondiale, oltre che in Italia. Il giorno dei funerali quasi un milione di persone scese in piazza a Torino per dare l'ultimo saluto ai campioni.
Pubblichiamo ora un documento dell'epoca, e più precisamente la SETTIMANA INCOM, che ricostruisce la tragedia di SUPERGA. 
Pubblichiamo ora, in merito alla tragedia di SUPERGA, una seconda ricostruzione di quanto avvenne, grazie a un servizio del TG1 del 4 MAGGIO 2009. 
Come dicevo all'inizio, cari amici, il GRANDE TORINO è stato una squadra costituita da grandi campioni che hanno scritto con le loro gesta una pagina molto importante della storia del nostro calcio.Ma non solo. Queste gesta hanno ispirato anche un film, IL GRANDE TORINO, trasmesso nel 2005 dalla RAI.Ma, di cosa parla, questa fiction in due puntate, diretta da CLAUDIO BONIVENTO, e trasmessa ne 2005 dalla RAI? 
Narra della storia di Angelo, un ragazzo napoletano trasferitosi a Torino per esigenze familiari che riesce a entrare nelle giovanili del Grande Torino nonostante l'opposizione del padre e diventa amico di Valentino Mazzola, bomber di una squadra che riuscì nella straordinaria impresa di vincere cinque scudetti consecutivi e che perì in un incidente aereo nel 1949. A causa della morte di tutti i membri del Grande Torino il Torino è costretto a schierare in campo nelle ultime quattro giornate i ragazzi della primavera (è da precisare che le società avversarie, nel rispetto della tragedia, opposero anch'esse ai granata le proprie formazioni primavera). È così che Angelo debutta in Serie A, ma a fine stagione lascia il calcio.
Da rilevare la presenza nel cast di alcuni grandi attori del nostro cinema, a partire da BEPPE FIORELLO, nel ruolo di VALENTINO MAZZOLA, del giovane CIRO ESPOSITO, nel ruolo del giovane ANGELO, e di MICHELE PLACIDO, nel ruolo di ANGELO ADULTO.
Ci sono due momenti di questa fiction, che mi hanno veramente colpito. Il primo riguarda la ricostruzione dell'incidente, e la comunicazione della notizia ai giovani della PRIMAVERA, con il giovane ANGELO profondamente turbato. Uno dei momenti assolutamente più tristi e toccanti del racconto, che riguardiamo in questo frammento. 
Come scritto sopra, a causa della morte di tutti i membri del Grande Torino il Torino è costretto a schierare in campo nelle ultime quattro giornate i ragazzi della primavera (è da precisare che le società avversarie, nel rispetto della tragedia, opposero anch'esse ai granata le proprie formazioni primavera).È così che Angelo debutta in Serie A, ma a fine stagione lascia il calcio.
Attraverso le ultime scene della fiction IL GRANDE TORINO, guardiamo insieme la partita giocata dalla Primavera, con un goal che ANGELO (CIRO ESPOSITO) dedica a VALENTINO MAZZOLA. E poi, alla fine, ANGELO maturo (MICHELE PLACIDO), spiega a un giornalista il perchè ha poi lasciato al termine della stagione, e in conclusione rende omaggio ai giocatori del GRANDE TORINO. 
Cari amici, siamo arrivati al termine di questo speciale de IL SOGNO TRICOLORE, dedicato al GRANDE TORINO, nel 62° anniversario della strage di SUPERGA. Una squadra, costituita da grandi campioni, che hanno scritto con le loro gesta una pagina molto importante della storia del nostro calcio, e che rimarrà sempre nel cuore di tutti gli appassionati di calcio.
                                                 Rüdiger Franz Gaetano Herberhold

IL GRANDE TORINO-DOCUMENTARIO ISTITUTO LUCE.

VIAREGGIO-Cari amici, sperando di farvi cosa gradita, pubblichiamo in edizione integrale il documentario che realizzò l'ISTITUTO LUCE, in onore del GRANDE TORINO. Buona visione!


1° PARTE.


2° PARTE. 


3° PARTE.


ULTIMA PARTE.


Con la pubblicazione di questo documentario, abbiamo voluto rendere omaggio a una grande squadra, il GRANDE TORINO. Una squadra, costituita da grandi campioni, che hanno scritto con le loro gesta una pagina molto importante della storia del nostro calcio, e che rimarrà sempre nel cuore di tutti gli appassionati di calcio.

                                                             Rüdiger Franz Gaetano Herberhold

martedì 3 maggio 2011

SERIE A-VIDEOSINTESI 35° GIORNATA (30/04-02/05/2011)

VIAREGGIO-Cari amici, sperando di farvi cosa gradita, a beneficio di quanti, per un motivo o un altro, non hanno potuto vedere le partite della 35° giornata del campionato di SERIE A, giocate tra sabato e ieri, pubblichiamo le VIDEOSINTESI delle partite. Buona visione! Ruggero

CESENA-INTER 1-2 (56° Budan (C); 91° e 95° Pazzini (I)).


NAPOLI-GENOA 1-0 (83° Hamsik).


CATANIA-CAGLIARI 2-0 (78° Silvestre, 82° Bergessio).


CHIEVO-LECCE 1-0 (58° Rigoni).


FIORENTINA-UDINESE 5-2 (9° Vargas(F); 21° e 51° D'Agostino(F); 71° e 86° Cerci (F); 29° Pinzi (U); 57° Asamoah (U)). 


MILAN-BOLOGNA 1-0 (8° Flamini)


PARMA-PALERMO 3-1 (2° Dzemaili (Par); 18° Modesto (Par); 56° Pastore (Pal); 89° Candreva (Par)).


SAMPDORIA BRESCIA 3-3 (50° Eder (B); 55° Pozzi (S); 58° e 84° Caracciolo (B); 63° Tissone (B); 91° Mannini (S)).


BARI-ROMA 2-3 (25° Bentivoglio (B) su rigore; 30° e 57°su rigore Totti (R); 42° Huseklepp (B); 95° Rosi (R)).


LAZIO-JUVENTUS 0-1 (87° Pepe)


Dopo aver visto le sintesi di tutte le partite, andiamo a vedere la nuova CLASSIFICA.

CLASSIFICA: Milan 77; Inter 69; Napoli 68; Lazio 60; Udinese e Roma 59; Juventus 56; Palermo 50; Fiorentina 49; Genoa 45; Cagliari 44; Chievo 42; Parma 41; Bologna e Catania 40; Cesena 37; Sampdoria 36; Lecce 35; Brescia 31; Bari 21.

                                                           Rüdiger Franz Gaetano Herberhold