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venerdì 6 maggio 2011

IL SOGNO TRICOLORE-65 ANNI DI TOTOCALCIO.


Un gioco che avrebbe cambiato la vita degli italiani. Era il 5 Maggio 1946, quando nacque il TOTOCALCIO. Ebbene si, cari amici, la celebre schedina, che per tanti anni ci ha tenuto compagnia, e che continua tuttora a tenerne, anche se, purtroppo, sempre meno giocata, compie 65 anni.

Allora, nel 1946, non si chiamava ancora TOTOCALCIO, ma SISAL(diventerà TOTOCALCIO nel 1948).
Ma, come nacque l'idea del TOTOCALCIO? L’idea viene a un giornalista triestino che meno di dieci anni prima era stato epurato, licenziato in tronco perché ebreo. Si chiamava Massimo Della Pergola. Alla Liberazione è rientrato dalla Svizzera dov’era fuoriuscito ed era stato internato, lavora alla Gazzetta dello Sport. Fonda una società, la Sisal, inventa la schedina, lancia il concorso. L’obiettivo è fare 12, indovinando se in ciascuna delle dodici partite vincerà la squadra di casa (1), quella ospite (2) oppure sarà pareggio (ics). «Tentate la fortuna al prezzo di un vermouth», dice lo slogan: trenta lire la puntata. L’inizio, il 5 maggio 1946, è stentato, ma il successo arriva molto presto.

LA PRIMA SCHEDINA DEL 1946. 



La schedina del primo concorso SISAL,indetto il 5 Maggio 1946, prevedeva (in ordine) 4 incontri del girone finale della Divisione Nazionale 1945/46, 2 incontri del girone finale della Serie B-C Alta Italia 1945/46, e i rimanenti 6 (più 2 di riserva) provenienti dalla Coppa Alta Italia. La giocata di una colonna costava 30 lire e il primo vincitore fu EMILIO BIASOTTI, un milanese originario di Roma, che indovinando la combinazione esatta di quel concorso si aggiudicò 426.826 lire

PRIMA SCHEDINA E COMBINAZIONE VINCENTE.

  1. Internazionale-Juventus 1
  2. Torino-Milan 1
  3. Bari-Napoli X
  4. Livorno-Roma X
  5. Padova-Vigevano X
  6. Cremonese-Alessandria X
  7. Como-Genoa X
  8. Sampierdarenese-Sestrese X
  9. Legnano-Novara 2
  10. Bologna-Piacenza 1
  11. Cesena-Modena 1
  12. Venezia-Mantova 1

PARTITE DI RISERVA.
  1. Trento-Verona
  2. Seregno-Biellese

IL PASSAGGIO AL CONI (capitolo tratto da WIKIPEDIA).

Nel 1948 il presidente Luigi Einaudi nazionalizza l’invenzione di Della Pergola: è diventata troppo ghiotta perché lo Stato rinunci a guadagnarci sopra.

La creatura di Della Pergola parte bene, finisce nelle mani dello Stato ( e più precisamente nelle mani dei MONOPOLI DI STATO) e cambia nome diventando TOTOCALCIO.
Dopo un contenzioso giudiziario il Coni si terrà il Totocalcio mentre alla Sisal di Della Pergola e soci resterà il Totip (Totalizzatore Ippico). Il procedimento del TOTIP, soppresso nel 2007, era simile al TOTOCALCIO, ma riferito all'ippica.
Le puntate al Totocalcio concorrono a finanziare le attività del CONI. Fu aggiunta una tredicesima partita a partire dal concorso numero 20 del 1950(da cui derivò l'espressione fare tredici al Totocalcio), mentre dal concorso numero 1 del 17 Agosto 2003 ne venne inserita una quattordicesima (per cui la vincita massima venne ribattezzata Tredicissimo).


Il montepremi più alto distribuito dal Totocalcio è stato di 34.475.852.492 Lire, in occasione del concorso n. 17 del 5 Dicembre 2003. Il premio record pagato è stato di 5.549.756.245 lire il 7 Novembre dello stesso anno in occasione del concorso n. 13.
A partire dal 1994, al Totocalcio si sono affiancati altri concorsi a pronostico legati al mondo del calcio, quali Totogol, Totosei e Totobingol (questi ultimi due giochi sono stati soppressi nel 2003). Sia per l'abbondanza di concorsi legati al calcio che per la liberalizzazione delle scommesse sugli eventi sportivi, la popolarità del Totocalcio è andata scemando. L'introduzione di altri giochi a pronostici ormai più popolari e che distribuiscono montepremi più elevati, in primis il Superenalotto, ha determinato un crollo del montepremi e del sostegno finanziario al CONI derivante da questo gioco.
Per i motivi suddetti, a partire dalla stagione 2003/04 la formula del Totocalcio venne decisamente ritoccata: le partite da pronosticare passarono da 13 a 14, fu introdotto il concorso parallelo "Il 9" e furono liberalizzate le scommesse sulle partite dei campionati esteri e delle coppe europee (prima di allora si pronosticava principalmente su SERIE A, B, C e COPPA ITALIA, senza contare le partite dei tornei principali riservati alle Nazionali di calcio). Di conseguenza vennero istituiti ulteriori concorsi mercoledì e sabato, oltre a quello tradizionale della domenica; inoltre, se in precedenza il concorso veniva in genere sospeso durante il periodo estivo (a parte occasioni del tutto eccezionali) per via dei campionati italiani fermi, adesso si svolge regolarmente tutto l'anno, visto che alcuni campionati nazionali esteri si disputano anche d'estate.

Dall'11 Ottobre 2004 le stesse partite del TOTOCALCIO vengono usate anche per il TOTOGOL.



IL TOTOCALCIO IN TELEVISIONE E AL CINEMA.

Il Totocalcio, nel suo momento d'oro, è sempre stato il sogno degli italiani, sempre fortemente attratti da quel 13 milionario. Non stupisce, pertanto il fatto che il TOTOCALCIO, più volte, abbia fatto capolino non solo in televisione, ma persino anche al cinema. Vediamo alcuni di questi momenti legati al TOTOCALCIO.

La prima sequenza, che andiamo a vedere è uno sketch del 1959, interpretato da FRANCO FRANCHI, e CICCIO INGRASSIA, intitolato la SCHEDINA.


Passiamo ora al cinema, con il film del 1976, diretto da MAURO SEVERINI, TUTTI POSSONO ARRICCHIRE, TRANNE I POVERI, con il grande ENRICO MONTESANO, nel ruolo del vincitore di un 13 al TOTOCALCIO. Della serie:come una vincita inaspettata può anche scatenare anche delle reazioni, altrettanto inaspettate, in chi vince.


 Passiamo ora ad un'altra sequenza, che vede protagonista, nel film del 1983, AL BAR DELLO SPORT, diretto da FRANCESCO MASSARO, il grande LINO BANFI, autore di un 13 al TOTOCALCIO.


Concludiamo questo viaggio, all'insegna del 13 del TOTOCALCIO, con due sequenze veramente indimenticabili del grande cinema italiano. Siamo nel 1961, e il film è DON CAMILLO, MONSIGNORE MA NON TROPPO, diretto da CARMINE GALLONE. Nei panni di DON CAMILLO il grande FERNANDEL; nei panni di PEPPONE l'indimenticabile GINO CERVI.

La prima sequenza che andiamo a vedere riguarda la scoperta, da parte di PEPPONE, di aver fatto 13 al TOTOCALCIO, registrando la schedina sotto falso nome, PEPITO SBAZZEGUTI, che altro non è che l'anagramma di GIUSEPPE BOTTAZZI (PEPPONE), cosa, questa, scoperta da DON CAMILLO, che si offre di andare a ritirare il premio, a patto che PEPPONE faccia sposare in Chiesa suo figlio.


La seconda sequenza riguarda la riscossione del premio del TOTOCALCIO, da parte di DON CAMILLO, con il rientro a casa, e la notte seguente che, causa PEPPONE, risulterà essere un pò movimentata. Buona visione!




Siamo arrivati al termine anche di questa puntata de IL SOGNO TRICOLORE. Una puntata un pò particolare, in cui abbiamo voluto ricordare i 65 anni del TOTOCALCIO, che, con quel suo tentare la fortuna al prezzo di un vermouth, ha fatto sognare diverse generazioni di italiani.

                                                                     Rüdiger Franz Gaetano Herberhold

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