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domenica 29 settembre 2013

SPUNTI DI SPORT- RICORDANDO SILVIO PIOLA.


Un campione entrato nella storia del calcio italiano per via dei numerosi goal segnati, 274 in 537 (290 se consideriamo anche i 16 goal segnati durante la stagione 1945/46 nella DIVISIONE NAZIONALE), che lo rendono, al momento, l'attaccante principe nella storia della SERIE A. Nessuno finora ha fatto meglio di lui. Stiamo parlando dell'indimenticabile SILVIO PIOLA, di cui oggi si celebra il centenario della nascita, e a cui dedichiamo questa puntata di SPUNTI DI SPORT.

I PRIMI PASSI NELLA PRO VERCELLI. 

Un giovanissimo SILVIO PIOLA (sedicenne) con la maglia della PRO VERCELLI.
 
Silvio Piola nasce a Robbio, in provincia di Pavia il 29 Settembre 1913. I genitori, commercianti di tessuti, avevano momentaneamente lasciato la propria città, Vercelli, dove ritorneranno nel 1914, e a cui Silvio si legherà fin da subito. Fin da subito dimostra di essere un grande appasssionato di calcio, cominciando a dare i primi calci a pallone a soli 8-9 anni nella selezione giovanile vercellese “Veloces”. Nella stagione 1929/30, Silvio fa il suo esordio in SERIE A con la PRO VERCELLI nella gara giocata contro il BOLOGNA il 16 Febbraio 1930.

Queste le formazioni dell'epoca.

BOLOGNA: Gianni, Monzeglio, Gasperi, Genovesi, Baldi, Pitto, Busini I, Maini, Schiavio, Busini III, Muzzoli. All: Hermann FELSNER.

PRO VERCELLI: Scansetti, Zanello, Dellarole I, Pensotti, Ardissone, Bajardi I, Casalino, Bajardi II, Piola, Seccatore, Ferraris II. All. Jozsef NAGY.

Quella prima partita di PIOLA in SERIE A vedrà le due squadre pareggiare per 2-2, con il BOLOGNA che passò in vantaggio al 32° con MAINI, la PRO VERCELLI pareggiare al 50° con SECCATORE, il BOLOGNA tornare di nuovo in vantaggio al 55° con MAINI, e al 73° SECCATORE pareggiare ancora per la PRO VERCELLI fissando il punteggio sul definitivo 2-2. In quella prima stagione SILVIO giocherà 4 partite non segnando alcun goal.

Determinante però sarà per il giovane PIOLA la presenza in panchina del tecnico ungherese JOZSEF NAGY, che non solo capirà il talento e ne valorizzerà le doti, e da cui anche lo stesso SILVIO apprenderà tantissimo. Silvio disputerà ben 5 stagioni con la maglia della PRO VERCELLI in SERIE A conseguendo 127 presenze e segnando 51 goal (4 presenze nella stagione 1929/30; 32 presenze e 13 goal nella stagione 1930/31; 31 presenze e 11 goal nella stagione 1931/32; 32 presenze e 11 goal nella stagione 1932/33, e infine 28 presenze e 15 goal nella stagione 1933/34). Da rilevare che SILVIO in occasione di PRO VERCELLI-FIORENTINA, disputata il 29 Settembre 1933, realizzerà ben 6 reti delle 7 reti con cui la formazione piemontese batterà la formazione toscana (7-2 il risultato finale).

Al termine della stagione 1933/34 Silvio lascerà quasi a malincuore la PRO VERCELLI su forti pressioni sia da parte della politica, sia da parte del regime fascista che volevano vedere il giocatore esibirsi su palcoscenici un po' più rinomati. Il giocatore infatti amava molto avere al suo fianco la sua famiglia, stare con gli amici di sempre e poi la domenica andare a giocare con la maglia della sua squadra. L'affetto però è reciproco. Anche la PRO VERCELLI e un po' tutta la stessa città amano il SILVIO nazionale. A dimostrazione di quanto sto scrivendo, andiamo a vedere il forte affetto che la squadra e la città stessa riservarono a SILVIO nel Febbraio 1951, quando il giocatore, all'epoca in forza al Novara, verrà invitato e premiato nel corso di una serata riservata alle vecchie glorie della squadra grazie alla SETTIMANA INCOM 00553 del 9 Febbraio 1951.

IL PASSAGGIO ALLA LAZIO.


Dunque, nella stagione 1933/34 Silvio passa alla Lazio, ma il distacco da Vercelli non sarà indolore per il giocatore. A volerlo in biancoceleste due gerarchi fascisti, Giovanni Marinelli e Giorgio Vaccaro.
Silvio fece il suo esordio in maglia biancoceleste il 30 Settembre 1934 contro il LIVORNO, segnando peraltro una delle reti del finale 6-1 a favore dei biancocelesti.

Queste nella fattispecie le formazioni dell'epoca.

LAZIO: Blason, Bertagni, Del Debbio, Ferraris, Viani, Fantoni O., Guarisi, Fantoni J., Piola, Bisigato, Levratto.

LIVORNO: Lami, Persia, Monza, Arcari, Uslenghi, Garaffa, Neri, Ferrara, Busoni, Magnozzi, Pontiggia.

La LAZIO come detto vinse contro il LIVORNO per 6-1, grazie alle reti segnate al 18° da BISIGATO, al 34° da USLENGHI, e al 37° da GUARISI su rigore. Nella ripresa, con il punteggio di 2-1 per i biancoclesti, PIOLA segnò il suo primo goal biancoceleste al 64°. Al 74° il quarto goal biancoceleste con J. FANTONI prima dell'uno due di GUARISI che al 79° e all'81° fissa il punteggio sul definitivo 6-1 biancoceleste.

Nelle stagioni 1934/36 segnerà in entrambe le stagioni ben 21 goal. Nonostante questo, però, non mancarono le critiche verso il giocatore. Critiche che verranno rispedite al mittente la stagione successiva con Silvio che vincerà la clasifica marcatori sempre con 21 reti, grazie anche al concomitante rinforzamento della squasra degli ingaggi di GIOVANNI RICCARDI, UMBERTO BUSANI, BRUNO CAMOLESE e GIOVANNI COSTA.

Nelle stagioni 1938/1941 segnerà rispettivamente per ben due volte 9 reti, e poi nella stagione 1941/42 18 reti. Questo basso numero di reti è da associarsi all'abbassamento di Piola a mezz'ala. Nella stagione 1942/43 l'ultima in biancoceleste, Silvio tornerà a vincere il titolo di capocannoniere segnando 21 reti.
Nel corso delle 9 stagioni in biancoceleste, Silvio disputerà 243 partite, segnando 160 reti.

IL RITORNO IN PIEMONTE.

Silvio Piola nel 1944 nelle file del TORINO FIAT.
In seguito alla seconda guerra mondiale, si interrompe il campionato di SERIE A. non la passione per il calcio di SILVIO, che ottiene dalla LAZIO il permesso nel 1944 di poter giocare il campionato ALTA ITALIA con il TORINO FIAT. Il Torneo vede la vittoria finale da parte della formazione dei vigili del Fuoco di La Spezia, ma anche Silvio alla fine sarà grande protagonista, segnando 27 reti.

Non c'è dubbio, però, che SILVIO abbia nel cuore la sua terra, VERCELLI, e la sua regione, il PIEMONTE, così disputerà le due stagioni successive, 1945/46 nella DIVISIONE NAZIONALE segnando 16 goal (non ancora considerati nel conteggio ufficiale dei goal di PIOLA) e il torneo 1946/47 in SERIE A con la JUVENTUS. Nel frattempo si affaccia sempre più nel club bianconero la stella di GIAMPIERO BONIPERTI, per cui per Silvio gli spazi cominciano ad essere ridotti.


IL PASSAGGIO AL NOVARA.


Con gli spazi sempre più chiusi in casa JUVENTUS, SILVIO accetta la proposta del NOVARA, presente in B. Al termine della stagione la formazione novarese tornerà in SERIE A grazie anche all'importante contributo dato da SILVIO con 16 goal in 30 partite. Nelle stagioni successive SILVIO tornerà a segnare 15 goal nella stagione 1948/49, 4 goal nella stagione 1949/50, 19 nella stagione 1950/51, 18 nella stagione 1951/52, 9 nella stagione 1952/53, e 5 nella stagione 1953/54.
Piola segnerà il suo ultimo goal in campionato il 7 Febbraio 1954 contro il MILAN. L'ultima partita disputata in SERIE A è quella contro l'ATALANTA, giocata il 7 Marzo dello stesso anno.

Andiamo ora a vedere una piccola chicca filmata dall'ISTITUTO LUCE, e trasmessa dalla SETTIMANA INCOM.
In occasione della partita di campionato tra LAZIO e NOVARA, disputatasi allo stadio FLAMINIO a ROMA il 6 Novembre 1949, i biancocelesti premiarono PIOLA con una medaglia per celebrare le numerose stagioni disputate insieme.
Grazie alle riprese tratte dalla SETTIMANA INCOM 00362 del 10 NOVEMBRE 1949 siamo in grado di poter rivedere sia la premiazione del giocatore, sia la sintesi della partita.

LA CARRIERA IN NAZIONALE. 


In contemporanea con la carriera nei vari club qui raccontata, è necessario aprire un capitolo a parte nella storia di SILVIO PIOLA: il rapporto forte, intenso con la maglia azzurra e, quindi con la nazionale.

Se nella prima parte di questo nostro speciale per via della mancanza di materiale filmato abbiamo affrontato una trattazione di stampo wikipediano, in questa seconda parte, vuoi la presenza di numeroso materiale filmato e non solo dell'epoca, possiamo finalmente tornare al consueto modus operandi di questa rubrica, raccontando cioè la bellissima storia del rapporto tra Silvio Piola e la nazionale azzura. Un rapporto che regalerà tante soddisfazioni sportive al nostro Paese come ad esempio il Mondiale del 1938, ma anche e sopratutto delle prove di grande attaccamento alla maglia, come nell'ultima gara disputata in maglia azzurra contro l'INGHILTERRA. Ma di questo parleremo più avanti. Intanto, con questo filmato, andiamo a scoprire qualcosa di più del SILVIO PIOLA in azzurro.


Dunque, Silvio Piola fa il suo esordio assoluto in azzurro nel 1933, quando il 2 Aprile disputa la prima gara con l'ITALIA B contro la SVIZZERA. Finirà 5-0 per gli azzurri, con una doppietta del giovane attaccante della PRO VERCELLI. Non verrà convocato per i mondiali del 1934 vista la numerosa concorrenza in avanti. Cosa, questa, di cui Piola rimarrà fortemente deluso. Delusione ulterirmente accresciuta con il passaggio alla Lazio nell'estate 1934.

Se da una parte Silvio desiderava fortemente rimanere a Vercelli nella Pro e assieme alla sua famiglia, dall'altra era seriamente preoccupato dal fatto che un suo passaggio alla Lazio facesse si che il ct azzurrro VITTORIO POZZO non lo convocasse, vista la tendenza del ct azzurro di usufruire maggiormente delle formazione del Nord. Non solo. Nonostante in 11 partite con la NAZIONALE B avesse segnato 6 goal, il giocatore non veniva molto preso in considerazione da POZZO, in quanto, come poi racconterà GIANNI BRERA nella Storia critica del calcio italiano, il ct azzurro sosteneva che PIOLA rappresentasse una montatura del tifo romano.

Nel 1935 a sorpresa prende forma il debutto azzurro. In seguito all'infortunio di MEAZZA alla viglia dell'amichevole contro la fortissima AUSTRIA, il ct azzurro POZZO, fortemente invitato da VACCARO, convoca SILVIO PIOLA in azzurro. Sarà un successo: SILVIO infatti deciderà l'incontro segnando la doppietta con cui gli azzurri batteranno al 51° e all'81° la fortissima squadra di HUGO MEISL.

Queste le formazioni che scesero in campo quel pomeriggio agli ordini dell'arbitro inglese LEWINGTON allo stadio PRATER di VIENNA.

AUSTRIA: Platzer, Pavlicek, Sesta, Wagner, Smistik I, Skoumal, Zischek, Gschweidl, Sindelar, Kaburek M., Pesser - Allenatore Meisl
ITALIA: Ceresoli, Monzeglio, Mascheroni, Pitto, Faccio, Corsi, Guaita, Demaria, Piola, Ferrari G., Orsi - Allenatore Vittorio Pozzo
Piola disputa, dunque, una grandissima gara, risolvendo praticamente da solo l'incontro. Questo generò non solo una forte rivalutazione del giocatore azzurro da parte di POZZO (dira l'ex ct azzurro “Poteva crollare, e temevo per lui. La cosa avrebbe assunto conseguenze disastrose sul suo morale e su tutto il suo morale. Ha trionfato, invece, ed è diventato, acquistando personalità, una delle figure più caratteristiche del nostro gioco.”, ma non solo.

Legato alla prima gara in azzurro di Piola è legato un aneddoto molto particolare, che in questo filmato andiamo ad ascoltare direttamente dalla voce del Direttore del Museo di Calcio di Coverciano, Dr. Fino Fini.



Dunque, grazie a quella bellissima prima partita in azzurro, PIOLA si lancia finalmente anche in azzurro, dove viene schierato in avanti da POZZO, che in seguito schiererà poi MEAZZA nel ruolo di mediano.

Passiamo ora al mondiale 1938, che vedrà non solamente la vittoria azzurra, ma anche un ottimo PIOLA.

LA VITTORIA DEL MONDIALE 1938.


Stadio Velodrome di Marsiglia, 5 Giugno. Si disputa l'ottavo di finale tra ITALIA e NORVEGIA, davanti a 19.000 spettatori agli ordini dell'arbitro austriaco ALOIS BERANEK.
Queste le formazioni dell'epoca.


ITALIA: Olivieri, Monzeglio, Rava, Serantoni, Andreolo, Locatelli U., Pasinati, Meazza, Piola, Ferrari G., Ferraris Pietro - Allenatore Vittorio Pozzo
NORVEGIA: Johansen H., Johannessen, Holmsen, Henriksen, Eriksen, Holmberg, Frantzen, Kvammen, Brynhildsen, Isaksen, Brustad - Allenatore Halvorsen

La partita vedrà la vittoria sofferta degli Azzurri per 2-1. Italia in vantaggio al 2° minuto di gioco con FERRARIS, pareggio al 38° dell'allora attaccante del LYN di OSLO, ARNE BRUSTAD. Goal partita al 4° minuto del primo tempo supplementare di PIOLA. Andiamo a vdere una breve sintesi di quella sfida.


Colombes, Stadio Olimpico YVES-DU-MANOIR, 12 Giugno. Si disputa davanti a 59.000 spettatori il quarto di finale che vede in campo i padronidi casa della FRANCIA e gli AZZURRI.
Queste le formazioni che scesero in campo agli ordini dell'arbitro belga LOUIS BAERT davanti a 59.000 spettatori.

FRANCIA: Di Lorto, Cazenave, Mattler, Bastien, Jordan, Diagne, Aston, Heisserer, Nicolas J., Delfour, Veinante - Allenatore Barreau
ITALIA: Olivieri, Foni, Rava, Serantoni, Andreolo, Locatelli U., Biavati, Meazza, Piola, Ferrari G., Colaussi - Allenatore Vittorio Pozzo

La partita vede gli Azzurri passare in vantaggio al 9° minuto con COLAUSSI. Immediato, al 10° minuto il pareggio francese a opera del centrocampista dello STRASBURGO OSCAR HEISSERER, in procinto di passare al RACING CLUB PARIGI dove giocherà fino al 1945.
Nella ripresa è decisivo come sempre PIOLA, che segnerà prima il goal del nuovo vantaggio al 52° e poi al 72° il goal del definitivo 3-1.


In virtù di questo risultato gli azzurri affrontano in semifinale il 16 Giugno favoritissimo BRASILE.
Tanta è la sicurezza da parte della formazione brasiliana da prenotare l'unico aereo disponibile per raggiungere PARIGI, dove si sarebbe disputata la finale. Si gioca allo stadio VELDOROME davanti a 33.000 spettatori agli ordini dell'arbitro svizzero Hans Wuthrich.

Queste le formazioni.


ITALIA: Olivieri, Foni, Rava, Serantoni, Andreolo, Locatelli U., Biavati, Meazza, Piola, Ferrari G., Colaussi - Allenatore Vittorio Pozzo
BRASILE: Walter, Domingos da Guia, Machado, Zezé Procopio, Martim Silveira, Alfonsinho, Lopes, Luisinho, Romeu Pelliciari, Peracio, Patesko - Allenatore Pimenta

La partita vedrà la vittoria da parte degli azzurri per 2-1. Italia in vantaggio al 51° con COLAUSSI, raddoppio al 60° di MEAZZA su calcio di rigore, goal della bandiera brasiliano all'87° con ROMEU.
Anche se in questa gara non segnò, fu fondamentale anche in questa circostanza la prestazione di PIOLA. Andiamo a rivedere una sintesi di quella partita.

Dunque, contrariamente dalle previsioni, furono gli AZZURRI a battere il BRASILE e a qualificarsi per la finale, dove avrebbe incontrato l'UNGHERIA.

Stadio di Colombes, 16 Giugno. Si disputa davanti a 45.000 spettatori la finale del torneo, agli ordini dell'arbitro francese GEORGES CAPDEVILLE. Queste le formazioni.


ITALIA: Olivieri, Foni, Rava, Serantoni, Andreolo, Locatelli U., Biavati, Meazza, Piola, Ferrari G., Colaussi - Allenatore Vittorio Pozzo.
UNGHERIA: Szabo, Polgar, Biro, Szalay, Szücs G., Lazar, Sas, Vincze, Sarosi I, Zsengeller, Titkos - Allenatore Dietz

La partita vede gli Azzurri passare in vantaggio al 6° con Colaussi. All'8° minuto pareggiano gli ungheresi con TITKOS. Passano neanche 8 minuti, e al 16° gli Azzurri tornano in vantaggio con PIOLA. Al 35° è nuovamente COLAUSSI a portare il punteggio sul 3-1.
Nella ripresa, al 70° gli ungheresi provano a riaprire la partita con SAROSI, ma all'82° ancora PIOLA fissa il punteggio sul definitivo 4-2 azzurro, regalando così all'ITALIA il secondo titolo mondiale.
Questa una breve sintesi dell'ISTITUTO LUCE.

Andiamo ora ad ascoltare un breve frammento della storica radiocronaca della finale del Mondiale 1938, curata da NICOLÒ CAROSIO.

Questa la prima pagina dell'epoca del GUERIN SPORTIVO.


IL GOAL DI MANO.


Celeberrimo nella carriera di SILVIO PIOLA in azzurro, il goal di mano segnato contro l'INGHILTERRA, che qui vediamo in una fotografia gentilmente inviatami da un amico, IVO, che ringrazio di vero cuore.

Milano, Stadio San Siro, 13 Maggio 1939. In programma di pomeriggio, con inizio alle ore 15, un'amichevole tra gli Azzurri campioni del mondo e l'INGHILTERRA.
Queste le formazioni, scese in campo agli ordini dell'arbitro tedesco BAUWENS.


ITALIA: Olivieri, Foni, Rava, Depetrini, Andreolo, Locatelli U., Biavati, Serantoni, Piola, Meazza, Colaussi - Allenatore Vittorio Pozzo
INGHILTERRA: Woodley, Male, Hapgood, Willingham, Cullis, Mercer, Matthews, Hall, Lawton, Goulden, Broome - Allenatore Whittaker

La partita vede gli inglesi passare per primi in vantaggio al 19° con LAWTON. Nella ripresa, al 49° è BIAVATI a segnare per gli azzurri il goal del pareggio. Al 64° ecco il goal che fece assai discutere. Su colpo di testa in area di rigore da parte di SERANTONI, PIOLA tenta la rovesciata, ma non vi riesce, andando a colpire il pallone con il pugno e indirizzandolo comunque in rete. Gli inglesi protestano veementemente con l'arbitro, il quale invece convalida il goal del sorpasso azzurro. Al 77° Hall riuscirà poi a fissare il punteggio sul definitivo 2-2.

GLI ULTIMI ANNI IN AZZURRO.

Nel 1940 PIOLA verrà arretrato dal ct azzurro POZZO a mezz'ala. Sarà un esperimento assai poco convincente. L'ultimo goal in azzurro verrà segnato da PIOLA il 1° Dicembre 1946 nell'amichevole disputata dagli Azzurri contro l'AUSTRIA.
Questo un allenamento ripreso per la SETTIMANA INCOM alla vigilia di quella partita.


Queste le formazioni dell'amichevole, diretta dal fischietto svizzero SCHERZ.

ITALIA: Sentimenti, Maroso, Rava, Depetrini, Parola, Grezar, Biavati, Castigliano, Piola, Mazzola V., Ferraris Pietro - Allenatore Vittorio Pozzo
AUSTRIA: Zeman, Pavuza, Bortoli, Brinek, Gernhardt, Joksch, Melchior, Wagner (Decker 46), Epp, Hahnemann, Stojaspal - Allenatore Bauer

La partita vide la vittoria degli Azzurri per 3-2, ma a dire il vero gli stessi giocatori, guidati da POZZO, non disputarono una grande partita, soffrendo una partita che in altri tempi avrebbero vinto dominando.
Gli azzurri passano in vantaggio all'8° con CASTIGLIANO, e al 16° raddoppiano con VALENTINO MAZZOLA. Al 40° EPP per l'AUSTRIA segna il goal della bandiera. Nella ripresa al 64° PIOLA segna il terzo goal. Sarà per lui l'ultimo goal in azzurro. Al 90° STOJASPAL segna il goal del definitivo 3-2.



Nel 1947 Silvio disputa al Prater di Vienna l'amichevole che gli azzurri perderanno per 5-1 contro l'Austria.dopo questa partita non verrà più convocato in azzurro.
Sarà nel 1952 il duo tecnico composto da CARLO BERETTA e GIUSEPPE MEAZZA per convocarlo un'ultima volta in AZZURRO contro l'INGHILTERRA.

Questo un resoconto della SETTIMANA INCOM circa due settimana prima della partita contro gli inglesi.


Queste le formazioni scese in campo Domenica 18 Maggio 1952 agli ordini dell'arbitro austriaco BERANEK allo stadio Comunale di Firenze.

ITALIA: Moro G., Giovannini A., Manente, Mari, Ferrario, Piccinini, Boniperti, Pandolfini, Piola, Amadei, Cappello - Allenatore Piercarlo Beretta, Giuseppe Meazza
INGHILTERRA: Merrick, Ramsey, Garrett, Wright W., Froggat J., Dickinson, Finney, Broadis, Lofthouse, Pearson, Elliott - Allenatore Winterbottom

La partita vedrà gli inglesi passare in vantaggio al 4° con BROADIS, e pareggiare al 58° gli azzurri con AMADEI.
Da sottolineare il cuore di PIOLA, il quale, infortunatosi, resterà fuori solo 10 minuti per poi rientrare, anche se infortunato, solo e unicamente per dare una mano ala squadra, dando comunque un contributo estremamente buono.

Questa una videosintesi della partita, tratta dalla SETTIMANA INCOM.



Questa la prima pagina del GUERIN SPORTIVO uscito il 20 Maggio 1952.

In questo filmato andiamo a vedere come PIOLA vivrà in famiglia le ore successive alla partita della nazionale.


L'ADDIO AL CALCIO.

Come già scritto, dunque, l'ultima partita disputata in campo da PIOLA fu NOVARA-ATALANTA, disputasi il 7 Marzo 1954, e che vide la netta vittoria della formazione bergamasca per 4-0.
Appese le scarpe al chiodo, SILVIO per un periodo di tempo fece l'allenatore, prima della NAZIONALE tra il 1953 e il 1954, durante gli ultimi scampoli di carriera a NOVARA, e poi del CAGLIARI tra il 1954 e il 1957 senza ottenere risultati significativi.
Tra gli anni 60 e 70 si occuperà per conto della FIGC dei corsi di allenatore, prima come osservatore e poi come istruttore.
Esaurita questa fase, Silvio tornerà a vivere nella sua amata Vercelli. Riceverà negli ultimi anni numerose onorificenze tra cui la nomina ad GRAN UFFICIALE DELL'ORDINE AL MERITO DELLA REPUBBLICA ITALIANA, prima di venire a mancare il 3 Ottobre 1996, in una casa di cura di Gattinara, dove stava trascorrendo gli ultimi giorni di vita, affetto dal morbo di ALZHEIMER.

Un campione, SILVIO PIOLA, che verrà ricordato domenica 6 OTTOBRE allo stadio OLIMPICO, quando la LAZIO disputerà la partita casalinga contro la FIORENTINA con una maglia speciale stampata in 913 esemplari e dalle caratteristiche similari alle maglie indossate negli anni 30, epoca in cui Silvio arrivò alla LAZIO.


Un campione, Silvio Piola, che non solamente ha segnato la storia del calcio italiano con i suoi goal che tanto, sopratutto in azzurro, ci hanno fatto emozionare, ma che avranno per sempre un posto speciale nel cuore di noi appassionati di calcio.

Rüdiger Franz Gaetano Herberhold

SPUNTI DI SPORT- CALCIO & WEB: IL DOODLE DI GOOGLE SU LEONIDAS.

ARTICOLO POSTATO PER LA PAGINA DEI LETTORI DEL GUERIN SPORTIVO LO SCORSO 7 SETTEMBRE.




Cari amici, avrete sicuramente visto tutti ieri mattina aprendo Internet il bellissimo doodle di GOOGLE che ha voluto rendere omaggio a uno dei massimi esponenti della rovesciata ( o della bicicletta, come venne chiamata in Brasile), LEONIDAS DA SILVA, che ieri avrebbe compiuto 100 anni.
LEONIDAS nel corso della sua carriera (giocò con le maglie del PENAROL, del VASCO DA GAMA, dell' SC BRASIL, del BOTAFOGO, del FLAMENGO e del SAN PAOLO, oltre a disputare 19 presenze con 21 reti in nazionale dal 1932 al 1946, partecipando anche ai mondiali del 1934 e del 1938), segnò numerosi goal in rovesciata tanto che i tifosi erano soliti soprannominarlo oltre che a DIAMANTE NERO anche UOMO DI GOMMA, per via della forte elasticità muscolare che gli consentiva di poter effettuare le numerose rovesciate.

Bisogna però dire, a onor del vero che LEONIDAS non fu l'inventore della rovesciata.
A ideare infatti la rovesciata fu, come spiega ANDREA SCHIANCHI in un articolo molto interessante uscito oggi sulla GAZZETTA, un centromediano originario di BILBAO ma cileno di passaporto, RAMON UNZAGA che nel Gennaio 1914 la sperimentò sul campo EL MORRO a TAICAHUANO. Bisogna dire che all'inizio, come racconta Schianchi, nonostante lo stupore del pubblico e degli avversari, qualche arbitro, ritenendo la giocata pericolosa per gli avversari, la punì fischiando subito dopo un calcio di punizione per gioco pericoloso.
UNZAGA però non si perse d'animo, e alla fine, continuando ad eseguire più volte la sua rovesciata, andò a finire che la sua rovesciata venne chiamata sia nell'AMERICA DEL SUD che in EUROPA la CILENA.

Negli anni 20 a proseguire la tradizione della rovesciata ci pensò l'attaccante cileno del COLO COLO, DAVID ARELLANO.

Negli anni 30 fu così la volta del brasiliano LEONIDAS, che oltre a eseguire la rovesciata ( o BICICLETTA) nè perfeziono la tecnica di esecuzione diventandone, come abbiamo detto all'inizio, uno dei migliori interpreti.

Nel nostro Paese sarà poi negli anni 60 CARLO PAROLA in una rovesciata entrata nella storia del calcio italiano (riproposta ogni anno dalla PANINI nel celebre logo dell'album dei CALCIATORI) a valorizzare anche nel nostro Paese questo bellissimo gesto tecnico. Ma, come direbbe Michael Ende, "questa è un'altra storia".
 
 
                                                            Rüdiger Franz Gaetano Herberhold

giovedì 5 settembre 2013

SPUNTI DI SPORT-RICORDANDO GAETANO SCIREA.

Cari amici,
martedì sera, 3 Settembre, ho voluto ricordare nella pagina dei lettori del GUERIN SPORTIVO la figura di GAETANO SCIREA. 
Devo essere sincero: avevo sperato in cuor mio che durante la giornata gli altri amministratori della pagina lo avessero ricordato.  Siccome purtroppo ciò non era accaduto, ho voluto provare a ricordare GAETANO con questo speciale. 

Certamente, avessi avuto più tempo per poterlo preparare sarebbe venuto sicuramente meglio, ma tra non fare nulla e provare a fare qualcosa, ho voluto comunque provare a fare qualcosa.

Questa 201° puntata di SPUNTI DI SPORT vuole quindi dare la possibilità a chi lo avesse perso di poter rivedere lo speciale di martedì sera. Uno speciale che non solo ha riscosso un fortissimo apprezzamento su Facebook, ma che ha ulteriormente dimostrato quanto a distanza di tanti anni Gaetano abbia un posto speciale nel cuore di tutti noi appassionati di calcio per quella grande professionalità, ma ancor più per quella grande umanità che ha caratterizzato la sua carriera e che lo ha portato ad essere amato da tutti gli appassionati di calcio. 

L'ESORDIO ALL'ATALANTA.


GAETANO SCIREA fa il suo esordio in SERIE A il 24 Settembre 1972 giocando in trasferta contro il CAGLIARI. La partita si concluderà sullo 0-0.

Queste le formazioni dell'epoca.

CAGLIARI: Albertosi, Martiradonna, Poletti, Cera, Niccolai, Tomasini, Domenghini, Nera, Gori, Brugnera, Riva. All. FABBRI.

ATALANTA: Pianta, Maggioni, Divina, Scirea, Vianello, Picella, Carelli, Bianchi, S. Pellizzaro, Ghio, Pirola. All: CORSINI.

Al termine della stagione, che vide SCIREA utilizzato prima come mediano e poi come libero, il giocatore avrà conseguito 20 presenze. Nella stagione successiva, in SERIE B, Gaetano conseguirà 38 presenze, segnando un goal in campionato e uno in COPPA ITALIA.


IL PASSAGGIO ALLA JUVENTUS. 


Dalla stagione 1974 fino al Maggio 1988, quando si ritirerà, GAETANO passa alla JUVENTUS. La JUVE in quel momento stava cercando un sostituto per SANDRO SALVADORE, vicino al ritiro, e così SCIREA giocò 28 partite su 30 in difesa accanto a CUCCUREDDU, SPINOSI, GENTILE e MORINI vincendo il campionato.
Si ritirerà al termine della stagione 1987/88, con 552 presenze e dopo aver segnato 32 reti.
Dopo il ritiro gli venne offerto l'incarico di allenatore in seconda della Juventus, come collaboratore di Dino Zoff. Scirea accettò, andando a rifiutare la controproposta della REGGINA che gli aveva offerto un posto da allenatore in prima. Gaetano decise, così di diventare osservatore per conto di ZOFF.


A questo punto, cari amici, andiamo a ricordare GAETANO SCIREA andando a pubblicare alcuni video a lui dedicati. Questo video ripercorre il passaggio di SCIREA alla JUVENTUS, con una intervista di PIZZUL a GAETANO e al contempo anche a DINO ZOFF.  

Lo scorso anno la JUVENTUS ha voluto ricordare SCIREA sul suo canale YOU TUBE con questo filmato che andiamo ora a vedere insieme.


GAETANO SCIREA E LA NAZIONALE. 

Questo, un filmato in cui viene percorsa la carriera in azzurro di SCIREA.


In merito alla carriera in azzurro di Gaetano, integro lo speciale Fb con una chicca non ancora pubblicata. Il 19 Aprile 1980 Gaetano segna il suo primo goal in azzurro contro la POLONIA allo Stadio COMUNALE di TORINO. Andiamo ora a vedere insieme le immagini del primo goal in azzurro. 


Alla carriera di SCIREA, con in sottofondo le immagini del mondiale 1982 è dedicato questo breve documentario, realizzato nel 1998 dalla RAI, e trasmesso qualche anno fa da RAI STORIA.  


IL TRAGICO INCIDENTE.

Polonia, 3 settembre 1989. Gaetano è in Polonia, dove sta osservando un incontro di campionato del GORNIK ZABRZE, squadra polacca prossima avversaria della JUVE nel primo turno di COPPA DELLE COPPE. Al termine della partita di campionato, Gaetano si reca a VARSAVIA, dove avrebbe poi preso un volo per TORINO.
Durante il viaggio, però, accade però l'irreparabile. La POLSKI FIAT 125 P su cui era a bordo assieme a un autista del posto, l'interprete, e un dirigente del GORNIK, viene tamponata nei pressi del villaggio di BABSK, e a causa della presenza nel bagagliaio di 4 taniche di benzina, prende fuoco.
Come apprendiamo da WIKIPEDIA, "dei quattro occupanti si salvò solo il dirigente della squadra polacca che, seduto sul sedile anteriore, poté subito uscire dal veicolo dopo che l'apertura dello sportello posto alla sua destra. Per Scirea, l'autista e l'interprete il rogo fu fatale, visto che, in base agli esiti dell'autopsia, non avevano riportato lesioni per l'impatto. Scirea fu immediatamente soccorso e trasportato presso un ospedale vicino ma, a causa delle gravissime ustioni riportate, i medici non poterono fare altro che constatare il decesso dell'ex calciatore."

L'incidente avvenne la domenica pomeriggio, ma in italia la notizia arrivò solamente la sera. A comunicarla ai telespettatori e a tutti gli appassionati di calcio SANDRO CIOTTI durante la DOMENICA SPORTIVA.


Questa una copertina che il GUERIN SPORTIVO dedicò a GAETANO SCIREA. 


Con la scomparsa di SCIREA viene purtroppo, dunque a mancare, un campione di grande generosità e umanità. Un campione che avrà per sempre un posto speciale nel cuore di tutti noi, appassionati di calcio.
 

                                                  Rüdiger Franz Gaetano Herberhold