Etichette

martedì 29 luglio 2014

SPUNTI DI SPORT- ECCO IL CALENDARIO DELLA SERIE A 2014/2015.




Nel tardo pomeriggio di oggi presso gli studi SKY di MILANO è stato sorteggiato il calendario della SERIE A 2014/2015. Sperando di farvi cosa gradita, andiamolo a vedere insieme.

1° GIORNATA. (Andata 31/08/2014; ritorno 25/01/2015).
Atalanta-Verona
Cesena-Parma
Chievo-Juventus
Genoa-Napoli
Milan-Lazio
Palermo-Sampdoria
Roma-Fiorentina
Sassuolo-Cagliari
Torino-Inter
Udinese-Empoli

2° GIORNATA. (Andata 14/09/2014; ritorno 01/02/2015).
Cagliari-Atalanta
Empoli-Roma
Fiorentina-Genoa
Verona-Palermo
Inter-Sassuolo
Juventus-Udinese
Lazio-Cesena
Napoli-Chievo
Parma-Milan
Sampdoria-Torino

3° GIORNATA. (
Andata 21/09/2014; ritorno 08/02/2015).
Atalanta-Fiorentina
Cesena-Empoli
Chievo-Parma
Genoa-Lazio
Milan-Juventus
Palermo-Inter
Roma-Cagliari
Sassuolo-Sampdoria
Torino-Verona
Udinese-Napoli

4° GIORNATA. (
Andata 24/09/2014; ritorno 15/02/2015).
Cagliari-Torino
Empoli-Milan
Fiorentina-Sassuolo
Verona-Genoa
Inter-Atalanta
Juventus-Cesena
Lazio-Udinese
Napoli-Palermo
Parma-Roma
Sampdoria-Chievo

5° GIORNATA. (
Andata 28/09/2014; ritorno 22/02/2015).
Atalanta-Juventus
Cesena-Milan
Chievo-Empoli
Genoa-Sampdoria
Inter-Cagliari
Palermo-Lazio
Roma-Verona
Sassuolo-Napoli
Torino-Fiorentina
Udinese-Parma.

6° GIORNATA. (Andata 05/10/2014; ritorno 01/03/2015).
Empoli-Palermo
Fiorentina-Inter
Verona-Cagliari
Juventus-Roma
Lazio-Sassuolo
Milan-Chievo
Napoli-Torino
Parma-Genoa
Sampdoria-Atalanta
Udinese-Cesena

7° GIORNATA. (
Andata 19/10/2014; ritorno 08/03/2015).
Atalanta-Parma
Cagliari-Sampdoria
Fiorentina-Lazio
Genoa-Empoli
Verona-Milan
Inter-Napoli
Palermo-Cesena
Roma-Chievo
Sassuolo-Juventus
Torino-Udinese

8° GIORNATA. (
Andata 26/10/2014; ritorno 15/03/2015).
Cesena-Inter
Chievo-Genoa
Empoli-Cagliari
Juventus-Palermo
Lazio-Torino
Milan-Fiorentina
Napoli-Verona
Parma-Sassuolo
Sampdoria-Roma
Udinese-Atalanta

9° GIORNATA. (
Andata 29/10/2014; ritorno 22/03/2015).
Atalanta-Napoli
Cagliari-Milan
Fiorentina-Udinese
Genoa-Juventus
Verona-Lazio
Inter-Sampdoria
Palermo-Chievo
Roma-Cesena
Sassuolo-Empoli
Torino-Parma

10° GIORNATA. (
Andata 02/11/2014; ritorno 04/04/2015).
Cesena-Verona
Chievo-Sassuolo
Empoli-Juventus
Lazio-Cagliari
Milan-Palermo
Napoli-Roma
Parma-Inter
Sampdoria-Fiorentina
Torino-Atalanta
Udinese-Genoa.

11° GIORNATA. (Andata 09/11/2014; ritorno 12/04/2015).
Cagliari-Genoa
Chievo-Cesena
Empoli-Lazio
Fiorentina-Napoli
Inter-Verona
Juventus-Parma
Palermo-Udinese
Roma-Torino
Sampdoria-Milan
Sassuolo-Atalanta

12° GIORNATA. (
Andata 23/11/2014; ritorno 19/04/2015).
Atalanta-Roma
Cesena-Sampdoria
Genoa-Palermo
Verona-Fiorentina
Lazio-Juventus
Milan-Inter
Napoli-Cagliari
Parma-Empoli
Torino-Sassuolo
Udinese-Chievo

13° GIORNATA. (
Andata 30/11/2014; ritorno 26/04/2015).
Cagliari-Fiorentina
Cesena-Genoa
Chievo-Lazio
Empoli-Atalanta
Juventus-Torino
Milan-Udinese
Palermo-Parma
Roma-Inter
Sampdoria-Napoli
Sassuolo-Verona

14° GIORNATA. (
Andata 07/12/2014; ritorno 29/04/2015).
Atalanta-Cesena
Cagliari-Chievo
Fiorentina-Juventus
Genoa-Milan
Verona-Sampdoria
Inter-Udinese
Napoli-Empoli
Parma-Lazio
Roma-Sassuolo
Torino-Palermo

15° GIORNATA. (
Andata 14/12/2014; ritorno 03/05/2015).
Cesena-Fiorentina
Chievo-Inter
Empoli-Torino
Genoa-Roma
Juventus-Sampdoria
Lazio-Atalanta
Milan-Napoli
Palermo-Sassuolo
Parma-Cagliari
Udinese-Verona

16° GIORNATA. (Andata 21/12/2014; ritorno 10/05/2015).
Atalanta-Palermo
Cagliari-Juventus
Fiorentina-Empoli
Verona-Chievo
Inter-Lazio
Napoli-Parma
Roma-Milan
Sampdoria-Udinese
Sassuolo-Cesena
Torino-Genoa

17° GIORNATA. (
Andata 06/01/2014; ritorno 17/05/2015).
Cesena-Napoli
Chievo-Torino
Empoli-Verona
Genoa-Atalanta
Juventus-Inter
Lazio-Sampdoria
Milan-Sassuolo
Palermo-Cagliari
Parma-Fiorentina
Udinese-Roma

18° GIORNATA. (
Andata 11/01/2015; ritorno 24/05/2015).
Atalanta-Chievo
Cagliari-Cesena
Fiorentina-Palermo
Verona-Parma
Inter-Genoa
Napoli-Juventus
Roma-Lazio
Sampdoria-Empoli
Sassuolo-Udinese
Torino-Milan

19° E ULTIMA GIORNATA. (
Andata 18/01/2015; ritorno 31/05/2015).
Cesena-Torino
Chievo-Fiorentina
Empoli-Inter
Genoa-Sassuolo
Juventus-Verona
Lazio-Napoli
Milan-Atalanta
Palermo-Roma
Parma-Sampdoria
Udinese-Cagliari

TURNI INFRASETTIMANALI: 24 Settembre 2014; 29 Ottobre 2014; 6 Gennaio 2015; 29 Aprile 2015.

SOSTE CAMPIONATO: 7 Settembre 2014, 12 Ottobre 2014, 16 Novembre 2014 e 29 Marzo 2015 per impegni della Nazionale; dal 23 Dicembre 2014 al 5 Gennaio 2015 per la sosta natalizia.

Rüdiger Franz Gaetano Herberhold

giovedì 24 luglio 2014

SPUNTI DI SPORT- IL CORAGGIO DI DILETTA.


Un gesto di grande coraggio, e al contempo di forte altruismo. Lo ha compiuto la giovanissima nuotatrice azzurra, DILETTA CARLI, di riposo nella sua Viareggio nello scorso fine settimana.
La nuotatrice, campionessa mondiale juniores nei 200 metri stile libero a Dubai lo scorso anno, mentre era su un pedalò, non ha esistato a soccorrere una donna che stava annegando nelle acque antistanti il bagno Irene salvandole la vita.

Intervistata dal quotidiano IL TIRRENO, queste le dichiarazioni rilasciate dalla giovanissima Diletta. "Nel punto in cui si trovava la bagnante c'era della corrente e mi sono resa subito conto che non riusciva ad uscirne. L'ho vista in forte difficoltà. Mi sono tuffata in acqua per aiutarla e per trasmetterle la tranquillità che in questi momenti è importante per non complicare le cose. Nel frattempo da riva sono partiti i bagnini con il pattino per portare in spiaggia la signora, che se l'è cavata con un comprensibile spavento".

"Ho fatto ciò che avrebbe fatto chiunque si fosse trovato al mio posto in quel momento. In mare ci vuole sempre la massima attenzione, perché basta poco per trovarsi in pericolo. In certi casi la corrente può crearti seri rischi e se perdi la calma in questi momenti è peggio, non tutti riescono a stare tranquilli. Comunque è andata bene ed è quello che conta".

Conclusosi questo weekend di relax, Diletta è ripartita per Roma dove ha ripreso gli allenamenti della nazionale azzurra in vista degli Europei, in programma a Berlino dal 18 al 24 Agosto prossimi.

Rüdiger Franz Gaetano Herberhold

mercoledì 23 luglio 2014

SPUNTI DI SPORT- UNA SPIACEVOLE DISAVVENTURA.


Si può festeggiare un titolo europeo venendo ingiustamente malmenati al momento di esultare, arrestati e passare la notte in carcere, per poi essere liberati? A sentirla potrebbe sembrare una storia che non sta assolutamente in piedi, e invece, come molto spesso succede, rappresenta la verità dura e cruda.
Protagonista di questa vicenda ai limiti dell'incredibile il 36enne attaccante del Valdagno e della nazionale azzurra di hockey su pista, Massimo Tataranni.

Andiamo con i fatti. Alcobendas, Spagna, Sabato 19 Luglio. Dopo aver affrontato, rimontato e battuto la Francia per 5-4 grazie alla doppietta finale decisiva di Tataranni (autore sia del 4-4 con cui la squadra azzurra pareggiava l'incontro che del 5-4 grazie al quale non solo gli Azzurri capovolgevano il risultato ma si aggiudicavano il confronto stesso), la nazionale azzurra di hockey su pista guidata dal ct azzurro, Massimo Mariotti, assiste all'incontro finale del torneo tra Portogallo e i padroni di casa della Spagna. L'Italia ha 13 punti, gli stessi che la Spagna conquisterebbe in caso di vittoria contro il Portogallo. In caso di arrivo a pari punti, la Spagna sarebbe avvantaggiata per miglior differenza reti. L'unica speranza, quindi, è che il Portogallo fremi in qualche modo i padroni di casa spagnoli. Un'impresa quasi impossibile da pensare, ma che invece si verifica puntualmente. Il Portogallo va in vantaggio, segnando prima il primo goal, poi passando in vantaggio per 4-2, poi per 6-4. La Spagna prima riduce le distanza e poi pareggia il conto, portandosi sul 6-6 con Pedro Gil. Gli ultimi minuti vedono la Spagna supportata dal proprio pubblico portarsi in avanti alla ricerca del goal della vittoria che non arriva.
Quando la sirena pone fine alle ostilità, è fatta: dopo 61 dalla prima storica vittoria di Ginevra, dopo 24 anni dalla vittoria europea di Lodi, gli Azzurri di mister Mariotti sono campioni d'Europa per la terza volta nella storia.

I giocatori festeggiano esultanti dalle tribunette del palazzetto di Alcobendas dove si svolge il torneo, e piano piano si dirigono verso il palco dove verranno premiati e dove riceveranno la coppa dal presidente della federazione internazionale, il portoghese Fernando Claro. Le immagini riportate sul sito ufficiale della federazione hockey su pista ci mostrano mister Mariotti e i suoi giocatori festeggiare questa vittoria assolutamente insperata alla vigilia del torneo, visto che l'obiettivo massimo della squadra azzurra era il terzo posto.
Eppure, in mezzo a tutta quell'euforia, manca qualcosa. Un qualcosa di cui nessuno si accorge: dov'è finito Massimo Tataranni? Dov'è finito l'autore della doppietta decisiva?

Le notizie riportate poi dai principali media sportivi ci racconteranno che il giocatore del Valdagno nel mezzo dei festeggiamenti è stato arrestato dalla polizia spagnola e da lì portato nel carcere di Alcobendas dove ha trascorso la notte tra sabato e domenica prima di essere liberato nella tarda mattinata di domenica, intorno alle 13:30, grazie all'intervento decisivo dell'avvocato d'ufficio, Dario Garcia Aznar, e di un traduttore. Ad attenderlo all'uscita del Tribunale di Alcobendas il consigliere federale Marcello Bulgarelli, l'unico componente azzurro ad aver aspettato Tataranni e ad avergli consegnato la tanto agognata e meritata medaglia d'oro.

Massimo Tataranni all'uscita del Tribunale di Alcobendas con la medaglia d'oro.
La domanda che a questo punto, molti di voi si staranno giustamente chiedendo è: cosa è successo al giocatore azzurro? Per quali motivi la polizia spagnola lo ha arrestato? Parola allo stesso Tataranni e al consigliere federale Marcello Bulgarelli che hanno così ricostruito l'accaduto.

Questa la versione di Massimo Tataranni. "Non riesco neanche a descrivere quello che mi è successo. So che ero sulla ringhiera, stavo scavalcando per andare a festeggiare coi miei compagni, quando mi sono sentito afferrare. Il primo uomo mi ha tirato un pugno sul naso. Non avevo capito che fosse un poliziotto. Poi mi hanno portato via. Sono stato tutta la notte in un gabbiotto che sarà stato tre metri per tre. Non ho mai dormito, a un certo punto ho urlato che mi portassero almeno un po' d'acqua. Ma sono arrivati solo dopo un bel po', al piano dove ero io mi pareva che non ci fosse nessuno. C'era solo un gran silenzio. Pensavo: sono campione d'Europa. E così mi tenevo su di morale".

Così Marcello Bulgarelli ha ricostruito quanto accaduto a Tataranni. “Non ho visto la scena personalmente, ma tutte le testimonianze che ho raccolto dicono la stessa cosa. Comprese quelle della delegazione tedesca e persino quella del presidente della federazione europea, Fernando Graca. Ovvero che i giocatori sulla tribunetta a loro riservata non ci stavano tutti. Così qualcuno di loro ha assistito a Spagna-Portogallo nello spazio tra quella tribuna e quella delle autorità. E quando la partita è finita, sul 6-6 che ha dato il titolo all’Italia, Massimo si è messo in piedi sulla ringhiera ad esultare. E’ stato lì che due uomini lo hanno afferrato per il collo. Forse scambiandolo per un tifoso, anche se pare strano, perché indossava la polo della nazionale. E poi comunque non stava facendo nulla di grave. Lo hanno preso per il collo e lo avrebbero anche colpito con pugni. Il nostro medico federale ha detto che Massimo sanguinava dal naso. I due erano in borghese, nessuno aveva capito che fossero poliziotti, fino a quando hanno tirato fuori le manette e l’hanno portato via”.

Tornato libero, Massimo Tataranni è potuto così tornare a casa a Matera sia per festeggiare con i propri cari la vittoria mondiale, sia per le tanto meritate vacanze, al termine di un campionato molto duro e di un Europeo altrettanto intenso ma pieno di soddisfazioni in pista per il giocatore.

Da un punto di vista legale, il giocatore ha dovuto fornire al momento del rilascio il domicilio nel caso in cui le autorità spagnole dovessero decidere nel giro dei prossimi due mesi di procedere ulteriormente verso di lui. Nel caso dovesse accadere, oltre a contattare le autorità italiane, Massimo e la Federazione Hockey si riserveranno di fare causa per il comportamento assunto dai poliziotti della polizia nazionale spagnola sabato sera.

Questo il comunicato stampa da parte del Presidente della Federazione Italiana di hockey su Pista, Sabatino Aracu, diffuso domenica pomeriggio.
Il Presidente Aracu, a nome della Federazione Italiana Hockey e Pattinaggio esprime il proprio sdegno per quanto accaduto ieri sera all'atleta della nazionale italiana di hockey su pista Massimo Tataranni, arrestato in modo brutale e senza motivo dalla Polizia Locale di Alcobendas al termine della partita Spagna-Portogallo. Il fatto, accaduto a pochi metri dalla tribuna delle autorità e dello spazio riservato agli atleti delle squadre nazionali, non ha la benchè minima giustificazione. L'atleta italiano, che indossava la divisa della sua nazionale, non ha fatto nulla che potesse giustificare l'intervento della forza pubblica presente all'interno del palasport; si è limitato a festeggiare, al pari dei suoi compagni di squadra, il titolo di campione europeo appena conquistato.
Ancor più grave è il fatto che, di fronte all'
inconsistenza delle accuse, la Polizia Locale abbia proceduto nell'iter e consegnato Massimo Tataranni in custodia alla Polizia Nazionale che lo ha posto in stato di fermo, rifiutando l'immediato rilascio e trattenendolo per tutta la notte tra sabato e domenica. Una circostanza che ha impedito all'atleta di ricevere, assieme ai compagni, il meritato riconoscimento nel corso della cerimonia di premiazione.
La FIHP nell’apprendere del rilascio appena avvenuto, ribadisce
solidarietà e incondizionato appoggio a Massimo Tataranni ed esprime il rammarico per questo episodio che ha macchiato un campionato europeo esemplare sotto il profilo dell'organizzazione e della correttezza di pubblico e atleti.

Queste le dichiarazioni rilasciate sul sito del CERH, l'organismo dell'HOCKEY SU PISTA europeo, da parte del Presidente, Fernando Graca, in merito a quanto successo sabato. Lo andiamo a leggere prima in inglese, poi in traduzione italiana. 
 
CERH wants to express with full transparency and accountability, its position before the events the involve the Italian player, Massimo Tataranni, which we consider extremely serious and that we hope will not be repeated in later competitions.
Winning and losing are two realities that are present in any sporting competition. In this case, some members of CERH were witnesses of the facts that led to the initial incident, which, in our view, deserve our outrage and indignation.
If it is certain that the player in question should have used his common sense, trying to avoid – near the Portuguese and Spanish supporters that were in majority – to exercise the legitimate expression of his joy for the victory that he and his team reached for their country, the fact remains that he has always made it in a totally peacefully way, without compromising the dignity and the honour of any rival teams. In fact, both he and another player - who, however, withdrew from the site – were addressing to their teammates - who were in another nearby area but on a lower level of the their position - chanting and screaming in which only two stood out words: ITALIA + CAMPIONI.
It is important, therefore, to emphasize that, in our opinion, the effective responsibility of the beginning of all the confusion was originated by two "spectators" who, by his violent and totally unreasonable actions, were clearly responsible for all the mess created. When we abandon the site - together with other authorities – in order to go to the rink and to participate in the closing ceremony of this Championship, the player was fully immobilized and without any visible reaction. At that same moment, some elements of the Italian delegation were on the scene of the incident and we all thought that the problem could be quickly and definitively resolved.
It is sure that we are not aware about any previous situations that could have contributed for the action that was developed by these two “spectators”. Besides that, we don’t know if the later occurrences that were not witnessed by us could legitimize the decision to arrest the player Tataranni. The fact is that, after we verifying the absence of the player Tataranni in the prize-giving and closing ceremony, we request a clarification to that fact, having been informed that the player would have been driven to a prison. We knew then that the two "spectators" in question would be, after all, law enforcement officers that, although dressed "plainclothes", were in fact insuring the security of the political authorities who share with the members of CERH the same place of the rink.
Without questioning the existence of other facts which may not have been informed to us, one thing is certain: the initial intervention of the two elements in question was not the most appropriate to the specific situation they wanted to "settle".
With common sense and with another type of attitude, not ruled by violence, we believe it would have been possible to solve the "problem" in accordance with its true dimension and importance: it was, after all, the celebration of a sport winning of greatest relevance to the athlete and to his own country and that, somehow, could justify the means that were used to repress it.
It was a championship that - both in organizational terms and in a purely sporting plane – it was held in a truly exemplary manner. Some of the matches were even guided by a great emotion, given the brilliance of the performances of the teams and also the "fair play" shown by all participants, thus providing an excellent promotion and reaffirmation of rink-hockey as a sport of excellence.
We regret, therefore, that events that have nothing to do with our sport have spotted, so unnecessary and forceful manner, the prestige and greatness of this rink-hockey important event, not only in European but also worlwide.

Fernando Graça
CERH President

TRADUZIONE ITALIANA.  

CERH vuole esprimere in piena trasparenza e responsabilità, la sua posizione riguardo gli eventi che hanno coinvolto il giocatore italiano, Massimo Tataranni, che riteniamo estremamente gravi e che speriamo non si ripeteranno nelle competizioni successive.
Vincere e perdere sono due realtà che sono presenti in ogni competizione sportiva. In questo caso, alcuni membri del CERH sono stati testimoni dei fatti che hanno portato l'incidente iniziale, che, a nostro avviso, meritano il nostro sdegno e indignazione.

Se è certo che il giocatore in questione avrebbe dovuto usare il suo buon senso, cercando di evitare – vicino ai tifosi portoghesi e spagnoli che erano in maggioranza - di esercitare la legittima espressione della sua gioia per la vittoria che lui e la sua squadra hanno raggiunto per il loro paese, resta il fatto che lo ha sempre fatto in maniera del tutto pacifica, senza compromettere la dignità e l'onore di tutte le squadre rivali. In realtà, sia lui che un altro giocatore - che, tuttavia, si è allontanato dalla posizione- si erano rivolti ai loro compagni - che erano in un'altra zona vicina, ma su un livello più basso della loro posizione - cantando e urlando le parole : ITALIA + CAMPIONI.

E 'importante, quindi, sottolineare che, a nostro parere, l'effettiva responsabilità che ha generato tutta la confusione è stato originata da due "spettatori" che, con le loro azioni violente e totalmente irragionevoli, hanno chiaramente generato tutto il caos creato. Quando abbiamo abbandonato la postazione - insieme ad altre autorità - per andare alla pista e di partecipare alla cerimonia di chiusura di questo campionato, il giocatore è stato completamente immobilizzato e senza alcuna reazione visibile. In quello stesso momento, alcuni elementi della delegazione italiana erano sulla scena dell'incidente e tutti abbiamo pensato che il problema potrebbe essere rapidamente e definitivamente risolto.
E 'certo che non siamo a conoscenza di eventuali situazioni precedenti che potrebbero aver contribuito per l'azione che è stato sviluppato da questi due "spettatori". Oltre a questo, non sappiamo se gli avvenimenti successivi che non sono stati testimoniati da noi potrebbero legittimare la decisione di arrestare il giocatore Tataranni. Il fatto è che, dopo aver verificato l'assenza del giocatore Tataranni nella premiazione e cerimonia di chiusura, ho chiesto un chiarimento in merito a ciò, essendo stato informato che il giocatore sarebbe stato condotto in una prigione. Sapevamo quindi che i due "spettatori" in questione erano alla fine le forze dell'ordine che, anche se vestite "in borghese", il cui compito era quello di assicurare la sicurezza delle autorità politiche che condividono con i membri del CERH la presenza sulla pista di pattinaggio.
Senza mettere in discussione l'esistenza di altri fatti di cui potremmo non essere a conoscenza, una cosa è certa: l'intervento iniziale dei due elementi in questione non era il più appropriato per la situazione in questione.
Con buon senso e con un altro tipo di atteggiamento, non regolamentato dalla violenza, crediamo che sarebbe stato possibile risolvere il "problema" in conformità con la sua vera dimensione ed importanza: era, dopo tutto, la celebrazione di una vittoria sportiva di grande rilevanza per l'atleta e per il suo paese e che, in qualche modo, non poteva giustificare i mezzi che sono stati utilizzati per reprimerlo.
E 'stato un campionato che - sia in termini organizzativi e in un piano puramente sportivo - si è svolto in maniera davvero esemplare. Alcuni degli incontri sono stati anche guidati da una grande emozione, data la brillantezza delle prestazioni delle squadre e anche il "fair play" dimostrato da tutti i partecipanti, fornendo così un'eccellente promozione e riaffermazione della pista di hockey come uno sport di eccellenza.
Ci rammarichiamo, quindi, che gli eventi che non hanno nulla a che fare con il nostro sport abbiano macchiato in maniera così inutile e forte, il prestigio e la grandezza di questo importante evento di pattinaggio, hockey, non solo europea, ma anche mondiale..

Fernando Graça
Presidente CERH

Questo, dunque, il comunicato del presidente internazionale, Fernando Graca. L'augurio veramente sincero, è che la situazione possa quanto prima risolversi, e che a Tataranni possano arrivare le scuse francamente meritate.
Rüdiger Franz Gaetano Herberhold

mercoledì 16 luglio 2014

SPUNTI DI SPORT-LE DIMISSIONI DI ANTONIO.


Una vera e propria doccia fredda. Questo ha rappresentato per la quasi totalità dei tifosi bianconeri la notizia delle dimissioni dell'allenatore del tecnico della JUVENTUS, ANTONIO CONTE.

Il tecnico bianconero si è infatti dimesso ieri sera poco dopo le 20. Già, a dire il vero, sul finire della stagione si era visto qualche attrito tra la squadra bianconera e il tecnico barese vincitore di tre scudetti consecutivi con Conte che non solo non accettava almeno momentaneamente il rinnovo contrattuale, ma che dalle ultime interviste faceva trasparire una certa stanchezza, quasi come si fosse voluto dimettere. Solamente un tweet piuttosto gelido, bisogna dirlo, da parte della società bianconera, aveva ufficializzato ai tifosi bianconeri che Conte sarebbe rimasto fino al termine della stagione corrente senza però parlare di rinnovo, proposto dalla dirigenza juventina ma non preso all'epoca in considerazione dal tecnico leccese.
La domanda che però molti si chiedono è: come siamo potuti arrivare a questo punto? Dalle poche info che circolano in merito è difficile dirlo; la sensazione è di un qualcosa che si sia rotto sopratutto nell'ultimo periodo, nonostante le dichiarazione di facciata.

Da quanto abbiamo avuto modo di apprendere, tra ieri e oggi le parti si erano tornate a incontrarsi per il prolungamento del contratto, in scadenza nel 2015, con la società bianconera che aveva offerto un biennale da 5 milioni l'anno fino al 2017 a Conte. Nulla, quindi, lasciava presagire una dimissione del tecnico leccese, notizia invece diffusa poco dopo le 20.
Visto che da un punto di vista economico non si era presentato il benchè minimo problema tra domanda e offerta, come sopra scritto, resta forte il dubbio che la rottura si possa essere verificata per questioni relative al Calciomercato nonostante la formazione bianconera stesse puntando su MORATA, su ITURBE, con quest'ultima trattativa a dire il vero in frenata nel tardo pomeriggio non appena avevano cominciato a girare le primissime notizie su un possibile divorzio bianconero dal tecnico leccese.
Vero è anche però che al fronte di queste trattative, negli ultimissimi giorni si era molto parlato di un forte interessamento del Manchester United per Arturo Vidal, punto di riferimento preziosissimo per il centrocampo bianconero, con un'offerta di circa 44 milioni per la società bianconera. Trattativa, a dire il vero, arenatasi ieri mattina, ma che certamente le dimissioni di Conte riaprirà con ancora più forza da parte della formazione inglese, fresca di sponsorizzazione dell'Adidas, con 94 milioni a stagione per dieci anni. A questo si aggiungano anche le voci sempre provenienti dall'Inghilterra di un'offerta del Chelsea per Pogba sulla base di 60 milioni di euro, e con il giocatore avvistato nei giorni scorsi a Londra nei pressi di Stamford Bridge.
Certo, la Juventus non avrebbe ceduto entrambi i gioielli di centrocampo, sia ben chiaro, ma quanto questa situazione assolutamente incerta può aver pesato negli incontri di lunedì e martedì tra la società bianconera e l'entourage del tecnico sul fronte rinnovo?

Dunque, nella serata di ieri Antonio conte ha rassegnato le sue dimissioni da tecnico bianconero rilasciando alcune dichiarazioni in un video pubblicato sul sito della Juventus. Decisione, questa che ha scatenato, come facilmente comprensibile, la rabbia dei tifosi bianconeri sul web contro la società guidata da Andrea Agnelli.


Queste le dichiarazioni più significative.
«C'è da comunicare la rescissione consensuale del contratto con la Juventus, che ci legava ancora per quest'anno. C'è stato un percorso in cui ho maturato delle percezioni che poi mi hanno portato a queste decisione. Vincere è prima di tutto difficile e comporta tanta fatica, è inevitabile che in una società così gloriosa c'è l'obbligo della vittoria, e può essere più faticoso che in altre parti. Chi ha dimostrato di essere un vincente sopporta bene le pressioni. La Nazionale? In questo momento io penso al presente, alla decisione presa e maturata. Un messaggio ai tifosi? Dico un profondo grazie, infinito, per quello che mi hanno sempre dimostrato in tutti questi anni, sia da allenatore che da calciatore. Quello che voglio è che ci deve inorgoglire il percorso fatto in questi tre anni, vincendo tre scudetti, due Supercoppe e facendo il record di punti. Ringrazio tutti i calciatori che ho avuto in questi tre anni, che mi hanno permesso di essere un vincente, mi hanno aiutato a crescere sotto tanti punti di vista. Ringrazio la società e Andrea (Agnelli) che mi ha scelto tre anni fa in un momento non semplice. Ringrazio tutte le persone che hanno lavorato insieme a me in questa Juventus».

Poco dopo le dimissioni di Conte, sul sito internet della squadra bianconera è uscita una lettera del presidente bianconero, ANDREA AGNELLI, che andiamo ora a leggere.

"Caro Antonio, Sei stato un grande condottiero per i nostri ragazzi e la notizia di oggi mi rattrista enormemente. Penso ai tre anni trascorsi insieme, tre anni che ci hanno portato a scrivere la storia di questa Società: tre scudetti consecutivi, due Supercoppe italiane, ma per approfondire sopratutto un percorso di crescita esponenziale. Ma di fronte ai sentimenti e alle ragioni personali anche un Presidente deve fare un passo indietro. Sono passati oggi solamente due mesi dall'ultima grande vittoria e la Juventus deve continuare il suo percorso. Si riparte da zero. Da zero punti in classifica, come gli altri, e da zero vittorie. Ma questa società è dotata oggi di un gruppo dirigente giovane, preparato e coeso che in questi anni ha saputo trovare l'ambizione e la determinazione per conquistare ogni traguardo. La Juventus riparte da un gruppo di atleti di grande talento e professionalità, che saprà mettersi a disposizione del nuovo tecnico per continuare a scrivere il presente e il futuro. Alla storia dei colori bianconeri hai contribuito anche tu e so che, qualunque scelta tu faccia, la notizia di una vittoria juventina ti strapperà sempre un sorriso. Beppe, Fabio, Pavel ed io, insieme con tutti i giocatori, i dirigenti e i dipendenti continueremo a lavorare giorno e notte perché questo è ciò che meritano i tifosi juventini, che merita la Juventus. E chi ci lavora sa di dover essere ogni minuto all'altezza di questa grande società. Grazie di tutto Antonio. Fino alla fine... AA".

Tantissime le dichiarazioni rilasciate alla notizia delle dimissione di Conte. Il primo a commentare le dimissioni di Conte è stato il capitano bianconero, GIGI BUFFON.
" È una decisione inaspettata, un fulmine a ciel sereno, ma vedendo le parole che sono state adoperate e i toni molto pacati, sia da parte del mister che della società, si capisce che in maniera congiunta si è arrivati a questa decisione, senza strappo, evidentemente è qualcosa che covava da un po' di tempo a questa parte e che ha trovato l'epilogo oggi. Lui in azzurro? Non pensa al futuro. Mi fa sorridere la vostra fervida fantasia, ma non penso che il mister stesse pensando al futuro ma in modo pacato e sereno solo alla decisione presa.".
Intervistato in seguito da SKY, Buffon ha poi fatto presente. "Di sicuro perdiamo l'emblema della nostra rinascita. Lo sappiamo noi in primis e poi tutti gli altri. Anche lui con molta onestà ha deposto le armi. Non sentiva più la situazione congeniale per dare il massimo. La lucidità con la quale ha detto certe cose però gli fa onore perché non c'è stato alcuno scontro.

Il mister è sempre rimasto il solito fino all'ultimo. Ha onorato il suo posto di lavoro fino alla fine. Ma se sentite le sue parole le motivazioni vanno cercate dentro di lui. La Juve è cresciuta come squadra e società. Abbiamo un grande staff dirigenziale e per noi e per i tifosi deve essere un grande punto di riferimento. Abbiamo perso un personaggio unico ma non scordiamoci che ci sono giocatori di valore, un grande presidente e dirigenti di prima fascia. Certo sarà dura, ma abbiamo le carte in regola per fare bene. Allegri e Mancini? Adesso per me è prematuro fare il toto allenatore anche perché sono in vacanza. Se guardiamo la carriera di Allegri e Mancini sono curriculum di primo ordine e che hanno vinto gestendo grandi allenatori. Se ho sentito Conte? No, perché ha il telefono spento ma gli ho mandato un messaggio ma non mi ha risposto. Juve con meno certezze? È un rischio che non esiste perché ci sono dati di fatto concreti. Oronzo Canà non verrà alla Juve".

A questo punto, però, bisogna cominciare a porci una domanda, che sicuramente 24 ore prima nessun tifoso bianconero si sarebbe certamente posto: chi sostituirà Antonio Conte sulla panchina bianconera?
Secondo le primissime indiscrezioni che giravano i candidati favoriti per la panchina bianconera erano ROBERTO MANCINI, fortemente apprezzato dai tifosi sul web, e l'ex allenatore del MILAN, MASSIMILIANO ALLEGRI. In serata erano giunte anche voci di possibili interessamenti per SPALLETTI, GUIDOLIN e addirittura per ZIDANE, ma al momento i nomi più caldi erano quelli precedentemente citati.
In tarda serata , poi è arrivata la notizia che ALLEGRI sarebbe a un passo dalla società bianconera. Secondo quanto apprendiamo, infatti, questa mattina è previsto un incontro tra il tecnico livornese e la società bianconera. In caso di accordo tra ambo le parti, si parlerebbe di una presentazione fissata in serata. Nel caso di non accordo, tornerebbero in ballo Mancini e addirittura il tecnico della Sampdoria, SINISA MIHAJLOVIC. Non dimentichiamo, infatti, che quando a fine campionato sembrava che Conte potesse lasciare la panchina bianconera, la Juventus aveva fortemente pensato al tecnico serbo, il quale, dopo che la società bianconera aveva ufficializzato la rimanenza in panchina del tecnico leccese, aveva rinnovato con l'ex presidente Garrone.
Bisogna anche dire che nel frattempo la sampdoria ha rinnovato dirigenza, con l'avvento del patron Ferrero al posto della famiglia Garrone.Nel caso in cui non venisse raggiunto l'accordo tra Allegri e la Juve, anche qualora la squadra bianconera dovesse nuovamente essere interessata al tecnico serbo e anche in caso di consenso da parte del tecnico, siamo sicuri che la Samp lo lascerebbe libero?

Dicevamo, dunque, che in mattinata è previsto un incontro tra Max Allegri e la dirigenza bianconera. Se da un punto di vista economico, non ci sarebbe il benchè minimo problema, visto che Allegri guadagna molto meno di Conte, restano tuttavia delle forti perplessità sul rapporto del tecnico livornese con uno dei giocatori basilari dei tre scudetti di Conte: ANDREA PIRLO.
Non dimentichiamoci che Pirlo aveva lasciato il MILAN all'inizio della stagione 2011/2012 proprio per delle ruggini con il tecnico livornese, approdando così alla JUVENTUS, dove ha disputato tre ottime stagioni da un punto di vista tecnico, conquistando ambiente, società e tifoseria.
Cosa succederebbe con l'arrivo di Allegri in bianocnero? Nuova frattura, o magari la possibilità di poter ricucire un rapporto logoro tra i due. E poi i tifosi bianconeri: come potrebbero prendere l'arrivo dell'ex tecnico rossonero da parte della società bianconera? Ai posteri l'ardua sentenza.

Rüdiger Franz Gaetano Herberhold

domenica 13 luglio 2014

SPUNTI DI SPORT- I PRECEDENTI MONDIALI DI GERMANIA-ARGENTINA.

Stretta di mano tra DIEGO ARMANDO MARADONA e LOTHAR MATTHÄUS prima del via della finale di ITALIA 90 tra GERMANIA e ARGENTINA.

Dunque, ci siamo! Questa sera alle ore 21 allo stadio Maracanà di Rio De Janeiro si giocherà la finalissima dei Mondiali tra GERMANIA e ARGENTINA.
Una sifda, quella tra la formazione tedesca, guidata tra JOACHIM LOEW, e quella argentina, guidata da ALEJANDRO SABELLA, che presenta ben 6-7 precedenti, di cui ben due finali consecutive.

Malmoe, 8 Giugno 1958. Al MALMO STADION l'ARGENTINA, guidata da GUILLERMO STABILE, e la GERMANIA OVEST, guidata da SEPP HERBERGER, si affrontano nella prima partita della fase eliminatoria. A dirigere l'incontro l'arbitro inglese REGINALD LIEFE davanti a 31.156 spettatori.
L'Argentina passa in vantaggio al 3° minuto di gioco con CORBATTA. Sarà una breve illusione. La Germania Ovest infatti prima pareggia i conti al 32° minuto con RAHN, e poi al 42° minuto capovolge il risultato passando in vantaggio con SEELER. Nella ripresa, al 79° minuto, sempre RAHN, segnerà il goal del definitivo 3-1 tedesco. 

Questi gli HIGHLIGHTS della sfida, tratti dal canale YOU TUBE della FIFA.  

Birmingham, 16 Luglio 1966. Dopo 8 anni GERMANIA OVEST, guidata da HELMUT SCHÖN,
e ARGENTINA, guidata da JUAN CARLOS LORENZO, tornano ad affrontarsi in una fase a gironi del MONDIALE all'VILLA PARK, davanti a 51.000 spettatori, e agli ordini dell'arbitro jugoslavo KOSTANTIN ZECEVIC. La partita, dallo spettacolo assai modesto, si concluderà sullo 0-0. Al termine della fase a gironi passeranno entrambe le squadre, con la Germania Ovest prima per la migliore differenza reti, +6 contro +3 dell'Argentina.

Questi gli HIGHLIGHTS, tratti anche in questo caso dal canale FIFA. 

Da rilevare che entrambe le squadre, nel prosequio del torneo, verranno sconfitte dall'INGHILTERRA, vincitrice poi del mondiale, e peraltro nel segno di Hurst: gli Argentini, persero infatti, nei quarti di finale sette giorni dopo, il 23 Luglio a Wembley, grazie al goal decisivo segnato al 78° dal giocatore inglese; la Germania nella finalisima, giocata sempre a Wembley il 30 luglio, per 4-2, in una gara in cui passò alla storia il celeberrimo goal fantasma segnato, guarda caso, proprio da Hurst.

Gelsenkirchen, 3 Luglio 1974. La GERMANIA EST, allenata da GEORG BUSCHNER, affrontano in un incontro valido per la seconda fase a gironi l'ARGENTINA, guidata da VLADISLAO CAP. La partita, giocata al PARKSTADION, davanti a 39.586 spettatori, agli ordini dell'arbitro inglese JOHN TAYLOR, si concluderà sul punteggio di 1-1. Tedeschi in vantaggio al 14° con STREICH, pareggio argentino al 20° minuto con HOUSEMAN.
Le due formazioni concluderanno la seconda fase a gironi proprio con 1 punto, quello ottenuto in questa gara.


Città del Messico, 29 giugno 1986. ARGENTINA e GERMANIA OVEST si affrontano per la prima volta in una finalissima. In palio lei, la COPPA DEL MONDO.
Queste le formazioni, scese in campo agli ordini dell'arbitro brasiliano, ARRPI FILHO, allo stadio AZTECA, davanti a 114.600 spettatori.

ARGENTINA: Pumpido; Brown, Cuciuffo, Ruggeri; Olarticoechea, Enrique, Batista, Burruchaga (90° Trobbiani), Giusti; Maradona, Valdano. All: Bilardo.
GERMANIA OVEST: Schumacher; Berthold, Foerster, Jakobs, Briegel, Brehme; Eder, Magath (62° Hoeness), Matthaeus; Rummenigge, Allofs (46° Voeller).

La partita è altamente spettacolare, con l'ARGENTINA che passa in vantaggio al 23° con BROWN, e al 55° con VALDANO. La GERMANIA OVEST non ci sta e giunge addirittura al pareggio grazie al goal segnati al 74° da RUMMENIGGE, e all'80° da VOELLER. La gioia tedesca, però è di breve durata: all'83° minuto, BURRUCHAGA, su passaggio decisivo di MARADONA, segna il goal del definitivo 3-2. L'ARGENTINA, guidata da CARLOS BILARDO, batte per 3-2 la GERMANIA OVEST, guidata da FRANZ BECKENBAUER, e si aggiudica così la sua seconda COPPA DEL MONDO, dopo quella vinta nel mondiale casalingo del 1978. 

Andiamo a vedere le immagini della sfida dal canale YOU TUBE della FIFA. 

Roma, 8 Luglio 1990. Allo stadio Olimpico GERMANIA e ARGENTINA si affrontano nuovamente nella finalissima del Mondiale.
Queste le formazioni scese in campo allo stadio OLIMPICO, davanti a 73.603 spettatori agli ordini dell'arbitro messicano CODESAL MENDEZ.

GERMANIA OVEST: Illgner; Berthold (72° Reuter), Augenthaler, Buchwald, Kohler, Brehme; Haesler; Matthaeus; Littbarski; Klinsmann, Voeller. All: Beckenbauer.
ARGENTINA: Goycochea; Serrizuella, Simon, Ruggeri (46° Monzon); Lorenzo; Bausaldo, Burruchaga (53° Calderon), Troglio, Sensini; Dezotti, Maradona. All: Bilardo.
La partita verrà decisa da un calcio di rigore che l'arbitro messicano Mendez assegna alla formazione tedesca per un presunto fallo di Sensini su Voeller all'84° minuto di gioco. Brehme dal dischetto non sbaglia.
La Germania batte così di misura l'Argentina, si vendica della finale persa 4 anni prima, e si aggiudica il suo terzo titolo mondiale. 

 
Berlino, 30 Giugno 2006. GERMANIA e ARGENTINA tornano ad affrontarsi nei quarti di finale davanti a 72.000 spettatori all'OLYMPIASTADION agli ordini dell'arbitro slovacco LUBOS MICHEL. I padroni di casa, guidati da JURGEN KLINSMANN, dopo aver subito al 49° minuto il goal degli uomini di JOSE PEKERMAN ad opera di AYALA, all'80° minuto di gioco riescono a trovare il goal del pareggio grazie a MIROSLAV KLOSE. Si va prima ai tempi supplementari, e poi ai calci di rigore.
A battere per la prima fu la GERMANIA. Per la formazione tedesca segnano NEUVILLE, BALLACK, PODOLSKI e BOROWSKI. Per l'ARGENTINA il primo rigore viene realizzato da JULIO CRUZ; il secondo, calciato da ROBERTO AYALA, viene parato da LEHMANN; il terzo viene segnato da MAXI RODRIGUEZ, e il quarto, calciato da ESTEBAN CAMBIASSO, parato dal portiere tedesco. In tal senso, una curiosa coincidenza: come il portiere argentino ROMERO, anche all'epoca, il portiere tedesco LEHMANN prima di parare i tiri dal dischetto aveva letto un bigliettino, nascosto nei calzoncini, su cui si era appuntato come tiravano i principali rivali dal dischetto. 

Questi gli HIGHLIGHTS tratti dal canale YOU TUBE della FIFA. 

Siccome nella sintesi FIFA è venuta tagliata una parte dei rigori, andiamo a vedere la sequenza integrale dei rigori.


 
Dunque, la GERMANIA batte ai rigori per 5-3 l'ARGENTINA e si qualifica per le semifinali, dove avrebbe poi affrontato l'ITALIA, divenuta poi campione del mondo, guidata da MARCELLO LIPPI.

Città del Capo, 3 Luglio 2010. Germania e Argentina s'incontrano ancora una volta nei quarti di finale allo stadio Green Point, davanti a circa 64.100 spettatori agli ordini dell'arbitro uzbeko IRMATOV. A differenza però della partita di quattro anni prima, la gara del 2010 si risolverà nettamente nei tempi regolamentari, con la netta vittoria della squadra tedesca guidata da JOACHIM LOEW, quattro anni prima vice di Jurgen Klinsmann, contro l'ARGENTINA guidata da DIEGO ARMANDO MARADONA, infliggendo peraltro una durissima lezione di gioco alla formazione guidata dal Pibe de Oro. Germania in vantaggio al 3° minuto di gioco con THOMAS MUELLER, nella ripresa il raddoppio al 68° con MIROSLAV KLOSE, sei minuti dopo al 74° terzo goal con FRIEDRICH, e poi ancora KLOSE all'89° minuto per il 4-0 finale.


Questa sera, dunque, GERMANIA e ARGENTINA s'incontrano ancora una volta in finale, con due formazione, quelle di LOEW e SABELLA, che difficilmente venderanno cara la pelle, e due coppie offensive, MUELLER-KLOSE da una parte, e MESSI-HIGUAIN dall'altra, di assoluto valore. L'augurio, veramente sincero, è quello di assistere a una finale di Mondiale veramente emozionante e spettacolare, e in cui a vincere sia solo e unicamente il SANO e BUON CALCIO.

Rüdiger Franz Gaetano Herberhold

sabato 12 luglio 2014

SPUNTI DI SPORT-I PRECEDENTI MONDIALI DI BRASILE-OLANDA.


La finale per il terzo posto del Mondiale, in programma questa sera con inizio alle 22 ora italiana, vede di fronte i padroni di casa del BRASILE e l'OLANDA. Per le due formazioni è il quinto confronto nelle fasi finali dei Mondiali. Nelle precedenti sfide, 2 vittorie a testa.

Gelsenkirchen, 3 Luglio 1974. Al Parkstadion è prevista l'ultima partita della seconda fase a gironi. L'OLANDA, guidata da RINUS MICHELS e il BRASILE, guidato da MARIO ZAGALLO, sono in testa a pari merito con 4 punti, Germania Est e Argentina a 1 punto. Chi vince affronterà in finale la vincente del GIRONE B, la GERMANIA OVEST. Chi perde la seconda classificata del GIRONE B, la POLONIA.
La partita vedrà la netta vittoria dell'OLANDA, grazie alle reti segnate al 50° minuto da NEESKENS, e al 65° da CRUJFF.

Questi gli HIGHLIGHTS tratti dal canale YOU TUBE della FIFA.

Dallas, 9 Luglio 1994. Al Cotten Bowl di Dallas BRASILE e OLANDA si affrontano a distanza di vent'anni nei QUARTI DI FINALE. In palio l'accesso alle semifinali.
La formazione brasiliana, allenata da CARLOS ALBERTO PARREIRA si presenta ai quarti dopo aver eliminato agli ottavi di finale i padroni di casa degli STATI UNITI, grazie a un goal di BEBETO al 72°; l'OLANDA, guidata da DICK ADVOCAAT, dopo aver eliminato l'IRLANDA grazie ai goal di BERGKAMP e JONK.

La partita sarà estremamente combattuta e vedrà la vittoria in extremis del BRASILE per 3-2. I goal tutti nella ripresa. Brasile in vantaggio prima al 53° con ROMARIO, e poi al raddoppio al 63° con BEBETO. Neanche il tempo di esultare per la formazione verdeoro, che la formazione olandese riapre la partita un minuto dopo, al 64° con BERGKAMP. Al 76° AARON WINTER sigla il goal del pareggio. Il Brasile non ci sta e all'81° BRANCO segna il goal definitivo 3-2 brasiliano.
Il BRASILE passa così alle semifinali, dove affronterà la SVEZIA; l'OLANDA torna a casa. 

 
Marsiglia, 7 Luglio 1998. A distanza di quattro anni, BRASILE e OLANDA tornano ad affrontarsi allo stadio VELODROME per le semifinali del mondiale francese. Questa volta in palio c'è molto più di una semifinale, c'è una finale all'orizzone il 12 Luglio allo STADE DE FRANCE di SAINT DENIS.
I tempi regolamentari vedranno BRASILE, guidato da MARIO ZAGALLO e OLANDA, guidata da GUUS HIDDINK, finire i tempi regolamentari sul punteggio di 1-1 grazie ai goal segnati al 46° da RONALDO, e all'87° da PATRICK KLUIVERT.
Con i tempi supplementari fermi sull'1-1, si arriva così ai calci di rigore: mentre il BRASILE non sbaglia, con RONALDO, RIVALDO, EMERSON e DUNGA che segneranno i loro tiri dal dischetto, l'OLANDA dopo aver segnato i primi due tiri dal dischetto con FRANK DE BOER e BERGKAMP, sbaglierà i successivi due tiri dal dischetto con COCU e RONALD DE BOER, che vedranno i loro rigori parati da TAFFAREL.
Il Brasile si qualificherà così per la finalissima dove affronterà perdendo i padroni di casa della FRANCIA.

Questi gli HIGHLIGHTS tratti dal canale YOU TUBE della FIFA.

Port Elizabeth, 2 Luglio 2010. Al Nelsen Mandela Bay davanti a 40.186 spettatori si affrontano OLANDA e BRASILE. Come nel 1994, in palio c'è la semifinale. L'OLANDA, guidata da BERT VAN MAARVIJK, si presenta ai quarti dopo aver eliminato la SLOVACCHIA per 2-1 grazie ai goal di ROBBEN e SNEIJDER, e con la formazione slava che solo al 94° segna il goal della bandiera con VITTEK su calcio di rigore.
Il BRASILE, guidato da CARLOS DUNGA, si presenta ai quarti dopo aver eliminato negli ottavi il CILE per 3-0 grazie alle reti di JUAN, LUIS FABIANO e ROBINHO.

Queste le formazioni.
OLANDA: 1-Maarten Stekelenburg; 2-Gregory van der Wiel, 3-John Heitinga, 4-Joris Mathijsen, 5-Giovanni van Bronckhorst; 7-Dirk Kuyt, 6-Mark van Bommel, 10-Wesley Sneijder, 8-Nigel de Jong, 11-Arjen Robben; 9-Robin van Persie. All. Van Marwijk.  
BRASILE: 1-Julio Cesar; 2-Maicon, 3-Lucio, 4-Juan, 6-Michel Bastos (dal 62′ 16-Gilberto), 5-Felipe Melo, 8-Gilberto Silva, 13-Dani Alves, 10-Kaka, 11-Robinho, 9-Luis Fabiano (dal 77′ 21-Nilmar). All. Dunga.   
La partita vedrà il BRASILE passare subito in vantaggio al 10° minuto con ROBINHO servito da FELIPE MELO. Sembra una partita scritta, ma non sarà così. E il protagonista sarà proprio FELPE MELO, autore del lancio smarcante per ROBINHO nel primo tempo, ma al contempo netto colpevole nella ripresa. La riprova? Arriva al 53° quando il giocatore, allora in forza alla JUVENTUS, su un cross di SNEJIDER, ostacola l'uscita di JULIO CESAR andando a sfiorare in modo leggerissimo il pallone, che si va a infilare in rete 1-1. Da rilevare che il tiro di SNEJIDER era il primo, vero, tiro in porta della formazione di VAN MAARWIJK. Al 68° ecco arrivare il bis olandese, sempre con WESLEY SNEJIDER grande protagonista e pronto ad anticipare di testa sempre FELIPE MELO.

Al 73° la gara già negativa del giocatore della JUVENTUS, lo diventa in maniera definitiva grazie a una scarpata tirata a ROBBEN. L'arbitro NISHIMURA la vede, ROSSO DIRETTO e quindi espulsione, con il BRASILE in 10 uomini. Il punteggio non cambierà più, e così, grazie alla doppietta di SNEJIDER, vincitore poco più di un mese prima della CHAMPIONS LEAGUE con la maglia dell'INTER, e a un bruttissimo secondo tempo di FELIPE MELO, l'OLANDA accede alle semfinali dove affronterà l'URUGUAY di OSCAR WASHINGTON TABAREZ.


Stasera, dunque, BRASILE e OLANDA si affrontano per la quinta volta. Da una parte il BRASILE di FELIPE SCOLARI, umiliato dopo il 7-1 subito ad opera della GERMANIA, cercherà almeno di conquistare il terzo posto davanti al pubblico di casa. Mancherà ancora NEJMAR, ma torna in difesa THIAGO SILVA, il chè non è cosa da poco, visto il disastro visto in semifinale.
Dall'altra parte l'OLANDA di VAN GAAL, deluso dalla sconfitta ai calci di rigore contro l'ARGENTINA, con lo stesso allenatore che ha dichiarato in queste ore come la finale per il terzo posto non conti praticamente nulla. Speriamo almeno di assistere a una semifinale spettacolare, in cui a vincere sia solo e unicamente il sano e buon calcio.

Rüdiger Franz Gaetano Herberhold

venerdì 11 luglio 2014

LETTERA APERTA AGLI ADMIN DELLA PAGINA DEI LETTORI DEL GUERIN SPORTIVO.


Lunedì 7 Luglio ho inviato tramite Facebook una lettera aperta rivolta agli amministratori della pagina dei lettori del GUERIN SPORTIVO. 
Nella lettera girata agli amministratori avevo fatto presente ai ragazzi la necessità di dovermi prendere un periodo di riposo, o comunque a ritmo più basso: troppo pesante dover gestire la pagina dovendo garantire le NEWS serali giornaliere altrimenti puntualmente scoperte, rispondere ai lettori, fare le 2 puntate di SPUNTI tra sito GS e VFW PROJECT e poi fare anche le NEWS del weekend. 
Avevo pertanto comunicato agli amministratori la mia decisione di lasciare le NEWS serali, raccomandomi potesse esserci qualcuno a sostituirmi per fare in modo che la pagina non restasse ferma. 

Salvo due persone, di cui uno già impegnato con le NEWS tutti i pomeriggio dal lunedì al venerdì, purtroppo la risposta da parte degli amministratori è stata pressochè assente. Almeno per ora.

Questo il testo della lettera inviato agli altri amministratori della pagina. Buona lettura!

Ciao ragazzi,
buongiorno a tutti! Vi scrivo questo messaggio per mettervi al corrente di una decisione che ho assunto negli ultimi giorni.
Ho deciso a partire da oggi, Lunedì 7 Luglio, di prendermi un periodo di riposo così impostato: sarò comunque presente in pagina, ma lascerò le NEWS SERALI, quotidianamente scoperte.
Colgo l'occasione per ringraziare ANDREA per quanto sta facendo con le NEWS giornaliere dal lunedì al venerdì, e che non finirò mai di ringraziare per quanto ha fatto in questi mesi in pagina, compreso il lungo periodo in cui eravamo da soli in pagina.
Per quanto mi riguarda, garantirò la RASSEGNA STAMPA, sarò presente con SPUNTI DI SPORT e nel rispondere ai lettori. Per quanto riguarda il WEEKEND garantirò sabato e domenica 1 sola edizione delle WEEKEND NEWS di sera con il riepilogo dei principali fatti della giornata, ma con un doveroso distinguo.

Per quanto riguarda SPUNTI DI SPORT, è mia intenzione garantire 1 puntata settimanale, max 2 nelle settimane in cui ci sarà sia la puntata per il sito del GUERIN, sia la puntata di VFW PROJECT. Ovviamente nella settimana delle 2 puntate, non effettuerò le WEEKEND NEWS. Spero possa esserci qualcuno a poterle curare, altrimenti la pagina resterà ferma. Garantita la RASSEGNA STAMPA.

Nelle settimane in cui ANDREA dovesse essere in ferie, sarò presente in pagina con le NEWS, ma dal lunedì al venerdì e con il solo AGGIORNAMENTO riepilogativo a fine giornata. SPUNTI DI SPORT in quel periodo sarà sospeso. Spero per quanto riguarda le WEEKEND NEWS, in quel periodo possa essere qualcun'altro a poterle curare. Se nessuno potesse curarle, saranno anch'esse sospese. Garantita anche in questo caso la RASSEGNA STAMPA.

Ho avuto modo di poter verificare in questi mesi come sia pesante dover gestire la pagina dovendo garantire le NEWS serali giornaliere altrimenti puntualmente scoperte, rispondere ai lettori, fare le 2 puntate di SPUNTI tra sito GS e VFW PROJECT e poi fare anche le NEWS del weekend.
Spero potrete comprendere questa mia decisione, e spero al contempo mi possiate dare una mano a poter studiare insieme una valida alternativa.
Qualora così non fosse, in qualsiasi momento mi riterrò libero di rassegnare le dimissioni dalla pagina del Guerin.

Un abbraccio a tutti.
                                                         
                                                    
Rüdiger Franz Gaetano Herberhold

mercoledì 9 luglio 2014

SPUNTI DI SPORT- I PRECEDENTI MONDIALI DI OLANDA-ARGENTINA.

Il centrocampista argentino OSCAR ORTIZ e il capitano dell'OLANDA, RUUD KROL, durante la finale del Mondiale 1978, vinta ai tempi supplementari dalla nazionale argentina 3-1.

La seconda semifinale, in programma questa sera all'ARENA CORINTHIANS di SAN PAOLO vede di fronte OLANDA e ARGENTINA. Per le due formazioni è il quinto confronto nelle fasi finali di un mondiale.
Come già fatto con la puntata precedente, anche in questa puntata andremo a ripercorrere i precedenti mondiali della semifinale in questione.

Gelsenkirchen, 26 Giugno 1974. OLANDA e ARGENTINA si affrontano al PARK STADION davanti a 55.358 spettatori nella prima partita della seconda fase a gironi.
Queste le formazioni che scendono in campo agli ordini dell'arbitro scozzese, ROBERT HOLLEY DAVIDSON, coadiuvato dai due guardalinee, il tedesco KURT TSCHENSCHER, e il russo PAVEL KAZAKOV.

L'OLANDA, guidata da RINUS MICHELS, va in campo con: JONGBLOED, HAAN, VAN HANEGEM, JANSEN, KROL, NEESKENS, CRUYFF, RENSENBRINK, REP, RIJSBERGEN, SUURBIER (84° ISRAEL).

L'ARGENTINA, guidata da VLADISLAO CAP, risponde con: CARNEVALI, AYALA, BALBUENA, HEREDIA, HOUSEMAN, PERFUMO, SA, SQUEO, TELCH, WOLFF (46° KEMPES), YAZALDE.

La partita vedrà la netta vittoria dell'OLANDA per 4-0, grazie alla doppietta messa a segno all'11°e al 90° minuto da CRUJFF, e alle reti segnate al 25° da KROL e al 73° da REP.


L'OLANDA vincerà il suo girone a punteggio pieno con 6 punti battendo poi per 2-0 prima la GERMANIA EST, e poi il BRASILE qualificandosi per la finale; l'ARGENTINA verrà eliminata perdendo anche contro il BRASILE per 2-1, e pareggiando 1-1 con la GERMANIA EST.

Buenos Aires, 25 Giugno 1978, Stadio Monumental. Dopo quattro anni OLANDA e ARGENTINA si incontrano nuovamente in una fase finale del MONDIALE. Questa volta, però l'ARGENTINA ha dalla sua il favore del pubblico di casa, e poi, questa volta in palio c'è la vittoria finale. Dall'altra l'OLANDA è alla sua seconda finale consecutiva. Dopo aver perso la finale mondiale del '74,che sia questa la volta buona?

L'ARGENTINA, guidata da CESAR LUIS MENOTTI, va in campo con: FILLOL, OLGUIN, GALVAN, PASSARELLA, TARANTINI, GALLEGO, ARDILES (66° LARROSA), KEMPES, BERTONI, LUQUE, ORTIZ (75° HOUSEMAN).

L'OLANDA, guidata da ERNST HAPPEL risponde così: JONGBLOED, BRANDTS, KROL, POORTVLIET, JANSEN (75° SUURBIER), HAAN, NEESKENS, WILLY VAN DE KERKHOF, RENE VAN DER KERKHOF, REP (58° NANNINGA), RENSENBRINK.

A dirigere l'incontro l'arbitro italiano SERGIO GONELLA coadiuvato dal guardalinee uruguayano RAMON BARRETO RUIZ e dal guardalinee austriaco ERICH LINEMAYR davanti a 71.483 spettatori.

I padroni di casa dell'Argentina sono estremamente motivati, vogliono vincere il titolo davanti al propri tifosi. Al 38° la nazionale Albiceleste passa in vantaggio con Kempes che batte in uscita il portiere olandese Jongbloed.
Sembra fatta, ma l'Olanda non si da per vinta, cresce nella ripresa e all'82° minuto Nanninga, sfruttando gli errori di Tarantini e di Luis Galvan di testa batte Fillol. Siamo sull'1-1. L'Argentina paga il goal del pareggio, e sul finire del secondo tempo rischia addirittura il colpo del k.o: RENSENBRINK all'ultimo minuto prende in pieno il palo.
La paura della possibile sconfitta evitata da nuovo coraggio all'Argentina che durante i tempi supplementari torna ad aggredire la formazione olandese, e così al 105° minuto torna in vantaggio con Kempes. Sempre Kempes darà il passaggio decisivo a Bertoni al 115° minuto per segnare il goal del definitivo 3-1.
L'Argentina batte così la formazione olandese per 3-1, ma, cosa ancora più importante, può festeggiare davanti al suo publico la conquista della Coppa del Mondo.

Queste le immagini della partita. 



Marsiglia, 4 Luglio 1998, Stadio Velodrome. A distanza di vent'anni dalla finale mondiale, OLANDA e ARGENTINA tornano ad affrontarsi in una fase finale del MONDIALE. Nella fattispecie le due formazioni si affrontano in occasione dei QUARTI DI FINALE: chi passa è in semifinale.

Al 12° minuto l'OLANDA passa in vantaggio con Kluivert, ma la gioia per la formazione olandese dura poco, grazie al pareggio segnato cinque minuti dopo, al 17° da CLAUDIO LOPEZ.
L'Argentina cerca nella ripresa il goal con BATISTUTA, ma invano. Le due squadre rimangono peraltro in dieci uomini per le espulsioni al 76° dell'olandese NUMAN, e all'87° di ORTEGA.
Quando ormai sembrano inevitabili i tempi supplementari, BERGKAMP segna il goal della vittoria. 

Andiamo a vedere i goal nella sintesi realizzata da FIFA TV.
 
L'OLANDA batte dunque l'ARGENTINA per 2-1, si vendica della finale di vent'anni prima eliminando la formazione albiceleste e si qualifica al contempo per la semifinale, dove incontrerà il Brasile.

L'ultimo precedente tra OLANDA e ARGENTINA risale al Mondiale 2006, quando le due formazioni si affrontano il 21 Giugno al FIFA WM-STADION di FRANCOFORTE, davanti a 48.000 spettatori nell'ultima giornata della fase eliminatoria a pari punti, 6 per la precisione. La gara, vista la matematica qualificazione di entrambe le squadre agli ottavi, serve solo per decretare la vincente del girone. La partita si concluderà sul punteggio di 0-0.L'ARGENTINA, guidata da JOSE PEKERMAN, vince così il girone per via della migliore differenza reti (+7) rispetto al +2 della formazione olandese, guidata da MARCO VAN BASTEN.


Dunque, si prospetta una semifinale molto intensa tra l'ARGENTINA di ALEJANDRO SABELLA e l'OLANDA di LOUIS VAN GAAL. Da una parte l'ALBICELESTE che vede in MESSI e in HIGUAIN due assoluti punti di riferimento, sebbene con DI MARIA infortunato; dall'altro l'OLANDA dei vari SNEJIDER, VAN PERSIE, ROBBEN, e al contempo con un grande allenatore quale VAN GAAL in panchina. Può succedere di tutto, ma l'augurio, veramente sincero, è quello di poter assistere a una grande semifinale, e perchè no, a un grande spettacolo di calcio.

Rüdiger Franz Gaetano Herberhold