Una vera e propria doccia fredda. Questo ha rappresentato per la quasi totalità dei tifosi bianconeri la notizia delle dimissioni dell'allenatore del tecnico della JUVENTUS, ANTONIO CONTE.
Il tecnico bianconero si è infatti dimesso ieri sera poco dopo le 20. Già, a dire il vero, sul finire della stagione si era visto qualche attrito tra la squadra bianconera e il tecnico barese vincitore di tre scudetti consecutivi con Conte che non solo non accettava almeno momentaneamente il rinnovo contrattuale, ma che dalle ultime interviste faceva trasparire una certa stanchezza, quasi come si fosse voluto dimettere. Solamente un tweet piuttosto gelido, bisogna dirlo, da parte della società bianconera, aveva ufficializzato ai tifosi bianconeri che Conte sarebbe rimasto fino al termine della stagione corrente senza però parlare di rinnovo, proposto dalla dirigenza juventina ma non preso all'epoca in considerazione dal tecnico leccese.
La
domanda che però molti si chiedono è: come siamo potuti arrivare a
questo punto? Dalle poche info che circolano in merito è difficile
dirlo; la sensazione è di un qualcosa che si sia rotto sopratutto
nell'ultimo periodo, nonostante le dichiarazione di facciata.
Da
quanto abbiamo avuto modo di apprendere, tra ieri e oggi le parti si
erano tornate a incontrarsi per il prolungamento del contratto, in
scadenza nel 2015, con la società bianconera che aveva offerto un
biennale da 5 milioni l'anno fino al 2017 a Conte. Nulla, quindi,
lasciava presagire una dimissione del tecnico leccese, notizia invece
diffusa poco dopo le 20.
Visto
che da un punto di vista economico non si era presentato il benchè
minimo problema tra domanda e offerta, come sopra scritto, resta
forte il dubbio che la rottura si possa essere verificata per
questioni relative al Calciomercato nonostante la formazione
bianconera stesse puntando su MORATA, su ITURBE, con quest'ultima
trattativa a dire il vero in frenata nel tardo pomeriggio non appena
avevano cominciato a girare le primissime notizie su un possibile
divorzio bianconero dal tecnico leccese.
Vero
è anche però che al fronte di queste trattative, negli ultimissimi
giorni si era molto parlato di un forte interessamento del Manchester
United per Arturo Vidal, punto di riferimento preziosissimo per il
centrocampo bianconero, con un'offerta di circa 44 milioni per la
società bianconera. Trattativa, a dire il vero, arenatasi ieri
mattina, ma che certamente le dimissioni di Conte riaprirà con
ancora più forza da parte della formazione inglese, fresca di
sponsorizzazione dell'Adidas, con 94 milioni a stagione per dieci
anni. A questo si aggiungano anche le voci sempre provenienti
dall'Inghilterra di un'offerta del Chelsea per Pogba sulla base di 60
milioni di euro, e con il giocatore avvistato nei giorni scorsi a
Londra nei pressi di Stamford Bridge.
Certo,
la Juventus non avrebbe ceduto entrambi i gioielli di centrocampo,
sia ben chiaro, ma quanto questa situazione assolutamente incerta può
aver pesato negli incontri di lunedì e martedì tra la società
bianconera e l'entourage del tecnico sul fronte rinnovo?
Dunque,
nella serata di ieri Antonio conte ha rassegnato le sue dimissioni da
tecnico bianconero rilasciando alcune dichiarazioni in un video
pubblicato sul sito della Juventus. Decisione, questa che ha
scatenato, come facilmente comprensibile, la rabbia dei tifosi
bianconeri sul web contro la società guidata da Andrea Agnelli.
Queste
le dichiarazioni più significative.
«C'è
da comunicare la rescissione consensuale del contratto con la
Juventus, che ci legava ancora per quest'anno. C'è stato un percorso
in cui ho maturato delle percezioni che poi mi hanno portato a queste
decisione. Vincere è prima di tutto difficile e comporta tanta
fatica, è inevitabile che in una società così gloriosa c'è
l'obbligo della vittoria, e può essere più faticoso che in altre
parti. Chi ha dimostrato di essere un vincente sopporta bene le
pressioni. La Nazionale? In questo momento io penso al presente, alla
decisione presa e maturata. Un messaggio ai tifosi? Dico un profondo
grazie, infinito, per quello che mi hanno sempre dimostrato in tutti
questi anni, sia da allenatore che da calciatore. Quello che voglio è
che ci deve inorgoglire il percorso fatto in questi tre anni,
vincendo tre scudetti, due Supercoppe e facendo il record di punti.
Ringrazio tutti i calciatori che ho avuto in questi tre anni, che mi
hanno permesso di essere un vincente, mi hanno aiutato a crescere
sotto tanti punti di vista. Ringrazio la società e Andrea (Agnelli)
che mi ha scelto tre anni fa in un momento non semplice. Ringrazio
tutte le persone che hanno lavorato insieme a me in questa Juventus».
Poco
dopo le dimissioni di Conte, sul sito internet della squadra
bianconera è uscita una lettera del presidente bianconero, ANDREA
AGNELLI, che andiamo ora a leggere.
"Caro Antonio, Sei
stato un grande condottiero per i nostri ragazzi e la notizia di oggi
mi rattrista enormemente. Penso ai tre anni trascorsi insieme, tre
anni che ci hanno portato a scrivere la storia di questa Società:
tre scudetti consecutivi, due Supercoppe italiane, ma per
approfondire sopratutto un percorso di crescita esponenziale. Ma di
fronte ai sentimenti e alle ragioni personali anche un Presidente
deve fare un passo indietro. Sono passati oggi solamente due mesi
dall'ultima grande vittoria e la Juventus deve continuare il suo
percorso. Si riparte da zero. Da zero punti in classifica, come gli
altri, e da zero vittorie. Ma questa società è dotata oggi di un
gruppo dirigente giovane, preparato e coeso che in questi anni ha
saputo trovare l'ambizione e la determinazione per conquistare ogni
traguardo. La Juventus riparte da un gruppo di atleti di grande
talento e professionalità, che saprà mettersi a disposizione del
nuovo tecnico per continuare a scrivere il presente e il futuro. Alla
storia dei colori bianconeri hai contribuito anche tu e so che,
qualunque scelta tu faccia, la notizia di una vittoria juventina ti
strapperà sempre un sorriso. Beppe, Fabio, Pavel ed io,
insieme con tutti i giocatori, i dirigenti e i dipendenti
continueremo a lavorare giorno e notte perché questo è ciò che
meritano i tifosi juventini, che merita la Juventus. E chi ci lavora
sa di dover essere ogni minuto all'altezza di questa grande società.
Grazie di tutto Antonio. Fino alla fine... AA".
Tantissime le dichiarazioni
rilasciate alla notizia delle dimissione di Conte. Il primo a
commentare le dimissioni di Conte è stato il capitano bianconero,
GIGI BUFFON.
" È una decisione
inaspettata, un fulmine a ciel sereno, ma vedendo le parole che sono
state adoperate e i toni molto pacati, sia da parte del mister che
della società, si capisce che in maniera congiunta si è arrivati a
questa decisione, senza strappo, evidentemente è qualcosa che covava
da un po' di tempo a questa parte e che ha trovato l'epilogo oggi.
Lui in azzurro? Non pensa al futuro. Mi fa sorridere la vostra
fervida fantasia, ma non penso che il mister stesse pensando al
futuro ma in modo pacato e sereno solo alla decisione presa.".
Intervistato
in seguito da SKY, Buffon ha poi fatto presente. "Di
sicuro perdiamo l'emblema della nostra rinascita. Lo sappiamo noi in
primis e poi tutti gli altri. Anche lui con molta onestà ha deposto
le armi. Non sentiva più la situazione congeniale per dare il
massimo. La lucidità con la quale ha detto certe cose però gli fa
onore perché non c'è stato alcuno scontro.
Il mister è sempre
rimasto il solito fino all'ultimo. Ha onorato il suo posto di lavoro
fino alla fine. Ma se sentite le sue parole le motivazioni vanno
cercate dentro di lui. La Juve è cresciuta come squadra e società.
Abbiamo un grande staff dirigenziale e per noi e per i tifosi deve
essere un grande punto di riferimento. Abbiamo perso un personaggio
unico ma non scordiamoci che ci sono giocatori di valore, un grande
presidente e dirigenti di prima fascia. Certo sarà dura, ma abbiamo
le carte in regola per fare bene. Allegri e Mancini? Adesso per me è
prematuro fare il toto allenatore anche perché sono in vacanza. Se
guardiamo la carriera di Allegri e Mancini sono curriculum di primo
ordine e che hanno vinto gestendo grandi allenatori. Se ho sentito
Conte? No, perché ha il telefono spento ma gli ho
mandato un messaggio ma non mi ha risposto. Juve con meno certezze? È
un rischio che non esiste perché ci sono dati di fatto concreti.
Oronzo Canà non verrà alla Juve".
A questo punto, però,
bisogna cominciare a porci una domanda, che sicuramente 24 ore prima
nessun tifoso bianconero si sarebbe certamente posto: chi sostituirà
Antonio Conte sulla panchina bianconera?
Secondo le primissime
indiscrezioni che giravano i candidati favoriti per la panchina
bianconera erano ROBERTO MANCINI, fortemente apprezzato dai tifosi
sul web, e l'ex allenatore del MILAN, MASSIMILIANO ALLEGRI. In serata
erano giunte anche voci di possibili interessamenti per SPALLETTI,
GUIDOLIN e addirittura per ZIDANE, ma al momento i nomi più caldi
erano quelli precedentemente citati.
In tarda serata , poi è
arrivata la notizia che ALLEGRI sarebbe a un passo dalla società
bianconera. Secondo quanto apprendiamo, infatti, questa mattina è
previsto un incontro tra il tecnico livornese e la società
bianconera. In caso di accordo tra ambo le parti, si parlerebbe di
una presentazione fissata in serata. Nel caso di non accordo,
tornerebbero in ballo Mancini e addirittura il tecnico della
Sampdoria, SINISA MIHAJLOVIC. Non dimentichiamo, infatti, che quando
a fine campionato sembrava che Conte potesse lasciare la panchina
bianconera, la Juventus aveva fortemente pensato al tecnico serbo,
il quale, dopo che la società bianconera aveva ufficializzato la
rimanenza in panchina del tecnico leccese, aveva rinnovato con l'ex
presidente Garrone.
Bisogna
anche dire che nel frattempo la sampdoria ha rinnovato dirigenza, con
l'avvento del patron Ferrero al posto della famiglia Garrone.Nel caso
in cui non venisse raggiunto l'accordo tra Allegri e la Juve, anche
qualora la squadra bianconera dovesse nuovamente essere interessata
al tecnico serbo e anche in caso di consenso da parte del tecnico,
siamo sicuri che la Samp lo lascerebbe libero?
Dicevamo,
dunque, che in mattinata è previsto un incontro tra Max Allegri e la
dirigenza bianconera. Se da un punto di vista economico, non ci
sarebbe il benchè minimo problema, visto che Allegri guadagna molto
meno di Conte, restano tuttavia delle forti perplessità sul rapporto
del tecnico livornese con uno dei giocatori basilari dei tre scudetti
di Conte: ANDREA PIRLO.
Non
dimentichiamoci che Pirlo aveva lasciato il MILAN all'inizio della
stagione 2011/2012 proprio per delle ruggini con il tecnico
livornese, approdando così alla JUVENTUS, dove ha disputato tre
ottime stagioni da un punto di vista tecnico, conquistando ambiente,
società e tifoseria.
Cosa
succederebbe con l'arrivo di Allegri in bianocnero? Nuova frattura, o
magari la possibilità di poter ricucire un rapporto logoro tra i
due. E poi i tifosi bianconeri: come potrebbero prendere l'arrivo
dell'ex tecnico rossonero da parte della società bianconera? Ai
posteri l'ardua sentenza.
Rüdiger Franz
Gaetano Herberhold
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