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martedì 8 novembre 2011

SPUNTI DI SPORT-LA LEZIONE DI ALEX.


Una lezione di sport, ma sopratutto una vera e propria lezione di vita. È quella che ci ha dato domenica ALESSANDRO ZANARDI, andando a vincere la maratona di NEW YORK nella categoria HANDBIKE. Una lezione, quella di ALEX, che va al di là della vittoria ottenuta domenica, e che ci dimostra, come, con la buona volontà, e sopratutto tanto amore e passione per lo sport che si pratica, si può riuscire anche a vincere anche quando sembra che la vita ti abbia voltato le spalle.

Abbiamo tutti noi negli occhi le immagini del terribile incidente del LAUSITZRING, quando la vettura del pilota italo-canadese ALEX TAGLIANI, colpì la vettura di ZANARDI in due, spaccando di fatto la REYNARD-HONDA del pilota bolognese. Fu un incidente bruttissimo, con ALEX in condizioni disperate. L'incidente aveva provocato purtroppo l'amputazione di entrambi gli arti inferiori (il sinistro al di sopra del ginocchio, il destro al di sotto del ginocchio). Alex arrivò in fin di vita all'ospedale di BERLINO, dove rimase in coma farmacologico per due settimane, e dove subì l'amputazione definitiva del ginocchio destro, definitivamente compromesso, ma per fortuna riuscì a riprendersi.
Iniziò così un lungo periodo di riabilitazione,periodo nel quale ALEX mostrò una grandissima forza d'animo, riuscendo dopo pochissimi mesi,nel Dicembre 2001, durante la premiazione dei CASCHI D'ORO, svoltasi durante il MOTORSHOW di BOLOGNA e organizzata in collaborazione alla rivista AUTOSPRINT, ad alzarsi in piedi grazie a delle protesi,per la prima volta dopo il tragico incidente prima di ricevere il premio da MICHAEL SCHUMACHER.Rivediamo insieme le immagini di quel bellissimo momento, veramente emozionante.


Nel 2002 tornò in CHAMP CAR disputando una gara a TORONTO. Nel 2003 ALEX tornò al LAUSITZRING, invitato dall'organizazzione del GP, per terminare idealmente il GP corso nel 2001 e interrotto a causa del drammatico incidente. ALEX corse a bordo di una vettura modificata appositamente gli ultimi 13 giri, facendo registrare dei tempi velocissimi,k che, se iscritto al campionato, avrebbero garantito additittura il 5° posto. Ripreso così a correre, ALEX tornò a vincere una corsa il 28 Agosto 2005 nel CAMPIONATO TURISMO sul circuito tedesco dell'OSCHERSLEBEN. Altre vittorie nel 2006 a ISTANBUL, e nel 2008 a BRNO.

L'AVVENTURA IN HANDBIKE.


Nel 2010, terminata l'avventura con le macchine, ALEX iniziò a correre nella categoria H4 in HANDBIKE. Il 19 Giugno dello scorso anno vinse la maglia tricolore ai campionati italiani di ciclismo su strada a TREVISO, e ai mondiali di ROSKILDE in DANIMARCA, la medaglia d'argento nella prova a cronometro, andando a conquistare, in anticipo, la partecipazioni alle PARAOLIMPIADI del 2012 a LONDRA.

LA MARATONA DI NEWYORK.

Lo scorso 6 Novembre ZANARDI ha gareggiato alla maratona di NEW YORK, andando a vincere con la sua HANDBIKE, in 1h 13 minuti e 58 secondi, stabilendo il nuovo primato della corsa.
E pensare che la corsa, per il corridore bolognese, non è stata assolutamente una passeggiata.

Riviviamo la corsa attraverso il racconto dello stesso campione bolognese. “Siamo partiti velocissimi. Lo statunitense PILON e il polacco WILK sono stati ossi duri. Abbiamo rallentato un poco all'ingresso a nord di CENTRAL PARK. Mi fidavo del mio sprint e ho cercato di rimanere davanti per poter rispondere subito ad un eventuale attacco”.

Tutto stava procedendo bene per il campione bolognese della BARILLA, quando, improvvisamente, quello che nessuno si aspettava. A COLUMBUS CIRCUS ZANARDI con la sua handbike colpisce il gradino del marciapiede, perdendo la catena. Gli avversari sorpassano ALEX, sembra che ormai non ci sia più nulla da fare. Ma si sa, è quando il gioco si fa duro, che i duri cominciano a ballare. “Tutto andava secondo i piani-racconta ZANARDI- ma a COLUMBUS CIRCUS, dove si svolta a destra per rientrare a CENTRAL PARK, ho toccato il marciapiede, e mi è scesa la catena. A volte credo di essere l'artefice delle mie sventure, visto che subito prima della gara avevo maneggiato sulla mia bicicletta, cambiando il paracatena. Fortunatamente sono stato bravo a non innervosirmi, e così sono stato bravo a rimetterla subito su. Mancavano circa 400 metri al traguardo e lo statunitense Pilon ha provato a scappare. L'ho ripreso subito, e l'ho passato. Mentre ero lanciato ho sentito un gran rumore alle mie spalle, e ho capito che Pilon si era schiantato contro i cartelloni pubblicitari. È stata dura, ma è una vittoria importantissima di che mi rende orgoglioso. Questa vittoria mi da ancora più fiducia. Correrò altre maratone per arrivare a LONDRA nelle migliori condizioni ”. 

Una vittoria, quella di domenica, che ci ha dimostrato la grande emozione che ci possa essere dietro una vittoria, ma sopratutto ci ha mostrato una vera e propria lezione di vita fornita da un grande campione con la C maiuscola, ALEX ZANARDI.

Rüdiger Franz Gaetano Herberhold

SPUNTI DI SPORT-L'AUT AUT DI MONTEZEMOLO.


Un vero e proprio ultimatum lanciato alla FORMULA 1. Questo quanto lanciato dal presidente della FERRARI, LUCA CORDERO DI MONTEZEMOLO, durante le FINALI MONDIALI FERRARI, che si sono tenute sul circuito del MUGELLO lo scorso fine settimana. Il presidente MONTEZEMOLO è intervenuto, parlando della FORMULA 1 del futuro, chiedendo a gran voce dei cambiamenti radicali su almeno 3 punti: meno esasperazione sull'aerodinamica, ritorno ai test durante la stagione e la possibilità di poter schierare una terza vettura ad opera di team satellite.

Queste le dichiarazioni del presidente della FERRARI, che ha inoltre confermato per il 2012 in FORMULA 1 il duo ALONSO-MASSA.

«La Formula 1 rimane la nostra vita ma senza Ferrari non c’è al Formula 1 così come senza Formula 1 la Ferrari sarebbe diversa», ha iniziato Montezemolo. «Abbiamo tanta pazienza ma ci sono delle condizioni precise per proseguire nel nostro impegno. Corriamo non soltanto per farci pubblicità ma soprattutto per fare ricerca avanzata per le nostre vetture stradali, su tutti gli aspetti: motori, telai, meccanica, elettronica, materiali e aerodinamica, tanto è vero che il trasferimento di tecnologia dalla pista alla strada è cresciuto in maniera esponenziale negli ultimi vent’anni. Quello che non ci sta più bene è che il 90% della competitività sia basato esclusivamente sull’aerodinamica o che il nostro sia l’unico sport in cui siano proibiti i test. Costruiamo macchine, non elicotteri o razzi o aerei. Certo, non dobbiamo tornare agli eccessi di qualche anno fa ma non possiamo nemmeno ritrovarci nella condizione di non poter dare sbocco ad esempio ai giovani che stiamo facendo crescere nella Ferrari Driver Academy. In ultimo, c’è il tema della terza macchina che, badate bene, non lo sosteniamo tanto per il nostro interesse quanto per quello dello sport in generale. Siamo convinti che l’attenzione di tifosi, media e sponsor possa aumentare se in pista c’è un numero più ampio di vetture competitive e non macchine più lente di due o tre secondi al giro che vengono doppiate dopo poche tornate. Come esempio, ricordo che, nel 1961, Giancarlo Baghetti vinse il Gran Premio di Francia a Reims con una Ferrari messagli a disposizione da un privato: ecco, sarebbe bello vedere in futuro una nostra macchina correre con i colori americani, cinesi o, magari di Abu Dhabi. Sosterremo le nostre ragioni nelle sedi e nei modi più opportuni ma saremo molto chiari e a chi sta bene bene altrimenti se ne faranno una ragione. Se vorranno ancora la Ferrari, la Formula 1 deve cambiare e tornare ad essere ricerca avanzata, sempre con una necessaria attenzione ai costi. Noi non siamo in Formula 1 come degli sponsor ma come costruttori», ha concluso Montezemolo.

Un aut aut molto chiaro quello del presidente della Rossa. Aspettiamo notizie sia dalla FEDERAZIONE, sia dalla FOTA (l'associazione dei costruttori). Risposte che sicuramente non mancheranno.

Rüdiger Franz Gaetano Herberhold

venerdì 4 novembre 2011

SPUNTI DI SPORT-NAPOLI-JUVENTUS E L'INAUGURAZIONE DELLO STADIO SAN PAOLO.


Una partita estremamente combattuta. Questo quanto promette di essere il posticipo di domenica sera tra NAPOLI e JUVENTUS. Da una parte il NAPOLI, allenato da MAZZARRI, che, dopo la sconfitta di MONACO DI BAVIERA contro il BAYERN in CHAMPIONS LEAGUE, intende ripartire alla grande in campionato contro la JUVENTUS (da rilevare che finora contro MILAN e INTER il NAPOLI ha sempre vinto, a dimostrazione di come nei grandi appuntamenti la squadra di MAZZARRI si presenti in campo estremamente motivato); dall'altra parte una JUVENTUS, che con CONTE allenatore sta facendo una prima parte di campionato decisamente all'altezza della grande tradizione bianconera. Alzi la mano chi, a inizio stagione avrebbe pronosticato la JUVE in testa alla classifica, dopo due stagione deludenti. E invece, grazie a un PIRLO, entrato a pieno ritmo nella squadra juventina, e a un MARCHISIO che si è rivelato essere pedina fondamentale per il gioco di CONTE, la JUVE è tornata a respirare aria di alta classifica.

NAPOLI-JUVENTUS porta alla mente le sfide degli anni 80, tra le squadre di MARADONA e PLATINI.  Ma non solo. Legato a NAPOLI e JUVENTUS è legata un'altra curiosità, un'altra chicca storica, a cui è dedicata questa puntata.

Proprio con un NAPOLI-JUVENTUS, disputato il 6 DICEMBRE 1959, venne inaugurato nel quartiere di FUORIGROTTA, lo STADIO SAN PAOLO. A dire il vero, inizialmente lo stadio venne inaugurato come STADIO DEL SOLE, ma poi nel corso degli anni cambiò denominazione, diventando STADIO SAN PAOLO, in quanto, secondo la tradizione, SAN PAOLO avrebbe raggiunto l'ITALIA attraccando nella zona dell'attuale quartiere FUORIGROTTA.

Sperando di farvi cosa gradita, siamo in grado di mostrarvi le immagini di quella prima storica partita al SAN PAOLO, le immagini, insomma di quel NAPOLI-JUVENTUS del 6 Dicembre 1959.


Il progetto iniziale, come si può vedere dalle immagini, prevedeva un solo anello, quello superiore, a cui venne poi aggiunto un secondo, al di sotto del livello stradale. Successivamente ai lavori di ristrutturazione dello stadio, in occasione dei mondiali del 1990, venne costruito anche un terzo anello, che successivamente venne inibito all'uso del pubblico, poiché, ogni volta che il Napoli segnava una rete, gli spettatori esultanti provocavano vibrazioni che, attraverso i piloni di sostegno della copertura, si diramavano nel terreno propagandosi successivamente ai fabbricati adiacenti allo stadio e causando, così, non pochi problemi agli abitanti.

Domenica, dunque, si giocherà al SAN PAOLO una nuova edizione di NAPOLI-JUVENTUS, con l'auspicio che a vincere sia, come sempre, il sano e buon calcio.

                                                                Rüdiger Franz Gaetano Herberhold

martedì 1 novembre 2011

CARTONI ANIMATI- HOLLY E BENJI. 1° E 2° PUNTATA.

Cari amici,
inizia con questo post la prima di una serie di puntate, in cui rivedremo in versione originale l'anime giapponese HOLLY E BENJI. Iniziamo con le prime due storiche puntate di HOLLY E BENJI.

SIGLA DI TESTA. 


1° PUNTATA. LA GRANDE SFIDA.

1°PARTE.


2° PARTE.



2° PUNTATA. LE DUE SCUOLE RIVALI. 

1° PARTE.


2° PARTE.


SIGLA DI CODA.


Buona visione a tutti!

                                                    Rüdiger Franz Gaetano Herberhold