Uno
spazio dove potersi confrontare a 360°, in maniera civile ed
educata, sull'argomento della settimana e in cui i protagonisti siete
voi,cari amici.
Queste
le considerazioni alla base di SPECIALE SPUNTI DI SPORT, il nuovo
spazio periodico in arrivo sulla pagina Fb dei lettori del GUERIN
SPORTIVO.
SPECIALE
SPUNTI DI SPORT sarà suddivisa in due parti. La prima parte ci
introdurrà alla scoperta dell'argomento di puntata, presentato con
la consuetà serietà e professionalità che caratterizza da oltre
120 puntate SPUNTI DI SPORT. La seconda parte vi darà la possibilità
di intervenire in diretta al dibattito.
In
occasione di ogni puntata verrà inoltre lanciato un sondaggio, i cui
risultati verranno ufficializzati al termine della stessa.
L'argomento
della prima puntata di SPUNTI DI SPORT SPECIALE (al via questa sera,
a partire dalle ore 23:15 circa, fino a mezzanotte circa) sarà
relativa all'uso della tecnologia nel mondo del calcio. Nel caso in
cui, causa maltempo, non fosse possibile realizzare questa sera la
puntata (daremo in merito comunicazione in pagina), essa verrà
posticipata a LUNEDÍ 29
OTTOBRE, dalle ore 22 alle ore 23.
Un
appuntamento, quello di SPUNTI DI SPORT SPECIALE, assolutamente da
non perdere!
Una
bellissima lezione di calcio. In un momento in cui numerose società
di calcio di Serie A vanno costantemente alla caccia del giocatore
straniero impedendo così ai giovani giocatori italiani provenienti
dai vivai di poter finalmente esordire nel massimo campionato, un
bellissimo esempio viene dalla LEGA PRO, e più precisamente da
VIAREGGIO, dove la società bianconera, non nuova nella
valorizzazione dei giovani talenti nostrani, sta regalando ai propri
tifosi un inizio di campionato veramente entusiasmante, con la
società bianconera del presidente DINELLI addirittura al terzo posto
in classifica, a un punto dal duo di testa FROSINONE-LATINA.
Grande
merito di questi risultati, oltre all'attenta e oculata gestione
societaria, va sicuramente all'altrettanto eccellente gestione
tecnica da parte di STEFANO CUOGHI, capace la scorsa stagione di far
cambiare alla squadra bianconera ruolino di marcia dopo una prima
parte di campionato estremamente delicata. Dopo aver conquistato a
Giugno la salvezza ai playout battendo il MONZA, l'ESPERIA VIAREGGIO
ha potuto concentrarsi sulla nuova stagione.
Interessante,
nella fattispecie, la spina dorsale della squadra bianconera: se per
quanto riguarda il portiere e la linea difensiva, la squadra presenta
elementi di una certa esperienza e di profonda affidabilità, quali
il portiere MASSIMO GAZZOLI, e i difensori FIALE e CARNESALINI,
centrocampo e attacco sono costituiti da ragazzi giovanissimi, con
MALTESE, come punto di riferimento a centrocampo e il giovane SIMONE
MAGNAGHI (autore, peraltro, anche del goal partita con cui il
VIAREGGIO mercoledì ha battuto la REGGIANA, qualificandosi così al
terzo turno della fase finale della COPPA ITALIA DI LEGA PRO) in
avanti.
Non
è un caso, infatti, il fatto che il VIAREGGIO presenti il
centrocampo e l'attacco più giovane di tutta la PRIMA DIVISIONE. Per
quanto riguarda, infatti, il centrocampo, l'eta media del VIAREGGIO è
di 21 anni e 1 mese; leggermente più giovane del PAVIA (21 anni e 3
mesi), ma anche di ALBINOLEFFE (22 anni e 2 mesi), TREVISO (22 anni e
5 mesi), e CARPI (22 anni e 6 mesi).
Differenza
ancora più evidente in avanti, con l'attacco bianconero che presenta
un'età media pari a 19 anni e 6 mesi, precedendo ALBINOLEFFE (20
anni e 8 mesi), COMO (21 anni e 1 mese), FERALPISALÒ (21 anni e 8
mesi) e BARLETTA (21 anni e 10 mesi).
Non
è quindi un caso che a questo inizio di campionato del VIAREGGIO
abbia voluto rendere onore anche la GAZZETTA DELLO SPORT, dedicando
alla squadra di CUOGHI un bellissimo articolo, firmato da MATTIA
BAZZONI.
Intervistato
dal quotidiano sportivo di via SOLFERINO in merito a questo
spettacolare inizio di campionato, il tecnico specifica che “tanti
giovani significa tanto impegno ed entusiasmo, più di certi
“mestieranti”.
Domenica,
dunque, il campionato di PRIMA DIVISIONE, per quanto riguarda il solo
GIRONE B, resterà fermo (si giocheranno, infatti, solo le gare del
GIRONE A). Il VIAREGGIO tornerà in campo in campionato, dunque,
Domenica 28 Ottobre alle 14:30 contro l'AVELLINO (partita peraltro
inserita nella schedina del TOTOCALCIO di quel giorno). Con
l'auspicio che la squadra di CUOGHI possa continuare a fare
emozionare i propri tifosi, e regalare a noi appassionati di calcio
lezioni di calcio come quella che ci stanno offrendo.
Una giornata molto triste quella odierna per tutti noi
appassionati di sport. Il 23 Ottobre dello scorso anno, infatti,
veniva a mancare in seguito a un gravissimo incidente, occorso
durante il secondo giro della gara della MOTO GP alla curva 11 del
circuito di SEPANG in MALESIA, il pilota del Team GRESINI, MARCO
SIMONCELLI.
A distanza di un
anno ricordo ancora quei momenti. Stavo preparando le WEEKEND NEWS
della domenica mattina per la pagina FB dei lettori del GUERIN
SPORTIVO, quando improvvisamente, da un momento all’altro appresi
immediatamente della notizia del gravissimo incidente in cui era
stato coinvolto MARCO. Non ve lo nascondo: per me fu una vera e
propria pugnalata. A distanza di 8 anni dal terribile incidente in
cui, sul circuito di SUZUKA, perse purtroppo la vita, DAJIRO KATO, e
a distanza di un anno dall’incidente di MISANO, dove purtroppo
perse la vita il giapponese TOMIZAWA, un nuovo incidente stava di
nuovo colpendo il mondo del MOTOMONDIALE. Ma, e questa era la cosa che
mi faceva ancora più male, stava colpendo un ragazzo veramente unico
quale era il SIC. La prima cosa che feci fu quella di avvertire
subito i lettori di quanto stava accadendo a SEPANG. I lettori della
pagina, a cui finirò mai di dire grazie, compresero subito la
gravità della situazione: sia coloro che stavano seguendo la gara,
sia chi, come me, non aveva accesso il televisore. Sono stati attimi
in cui in pagina abbiamo cercato di mandare in continuazione messaggi
di pronta guarigione, e al contempo di incoraggiamento al SIC.
Sapevamo che purtroppo, in seguito all’incidente aveva perso
completamente conoscenza ma speravamo che al PRONTO SOCCORSO potesse
essere rianimato, ma che soprattutto si potesse riprendere.
Purtroppo, però,
tra le 10:56 e le 11, arrivò la notizia che nessuno di noi avrebbe
mai voluto sentire, e nel mio caso pubblicare. Un lettore, con un
post dette a tutti noi in diretta la notizia che purtroppo MARCO non
ce l’aveva fatta. Un momento di tristezza ci colpì in pagina. Non
era venuto a mancare il campione di MOTO GP, era venuto a mancare UNO
DI NOI.
Avete letto bene:
UNO DI NOI. Andando a leggere tantissimi post su FB e non solo, ci fu
una cosa che mi colpì molto, la stessa cosa che in quei momenti
stavo peraltro avvertendo anch’io: quando apprendemmo la notizia
della scomparsa di MARCO, la prima sensazione che ebbi era la stessa
sensazione che si ha quando viene a mancare una persona a te cara.
Quando venne a mancare il SIC, infatti, ebbi la sensazione (e,
ribadisco, non fui l’unico!) che venisse a mancare un secondo
fratello, o comunque una persona di famiglia. Questo sebbene
purtroppo non ebbi modo di conoscere direttamente Marco. E forse sta
proprio in questo, se vogliamo, la grandezza di Marco. Nonostante la
MOTO GP, Marco non si era mai atteggiato come una prima donna, ma era
rimasto un ragazzo di una sensibilità e di una umiltà veramente
unica, tale da sentirlo vicino a noi. O meglio, UNO DI NOI.
Questo, spiega,
quindi, il grande affetto da parte non solo dei tifosi, ma anche di
tantissima gente comune, che, non solo in occasione dei funerali, ma
anche nei giorni successivi, non hanno mancato di fare visita alla
famiglia di MARCO, portandole qualcosa, e soprattutto facendole
sentire il proprio calore.
C’è chi, nei
giorni immediatamente successivi alla tragedia che colpì il SIC, lo
ha paragonato alla figura, altrettanto indimenticabile di GILLES
VILLENEUVE. Se è vero che entrambi (GILLES con la FERRARI e MARCO
con il TEAM GRESINI-HONDA) non hanno vinto i relativi mondiali, c’è
un aspetto che però li accomuna in maniera molto importante:
entrambi correvano con l’anima e con il cuore, dando sempre il
tutto per tutto.
Prendete
GILLES VILLENEUVE. Gilles è entrato nel cuore di noi
appassionati di FORMULA 1 non solo con la vittoria di MONTECARLO del
1981, non solo con la celebre vittoria di JARAMA (con ben 5 monoposto
in fila indiana dietro a lui). No,amici. Gilles Villeneuve è
entrato nel cuore di noi tifosi perché correva con il cuore.
Esempio di quanto
sto affermando è il mitico GP DI DIGIONE del 1979. Una gara che,
grazie ai sorpassi e controsorpassi con la RENAULT TURBO di RENE
ARNOUX (sequenza, questa entrata nella storia della FORMULA 1) non
solamente permise a GILLES di arrivare secondo, ma permise a noi
tifosi della ROSSA di apprezzare ancora di più questo giovane pilota
canadese, e soprattutto permise a GILLES di entrare nei cuori di noi
tifosi della ROSSA. Un cuore dal quale non sarebbe più uscito.
Stessa cosa vale
per MARCO. Il SIC a volte magari sbagliava in partenza, ma ogni volta
metteva sempre il cuore in quello che faceva. Dopo una prima parte di
campionato, lo scorso anno, in cui purtroppo aveva buttato all’aria
diverse pole position in partenza, a causa di alcuni “errori di
gioventù”, Marco aveva ben appreso la lezione, tanto che nelle
ultime gare di campionato, Marco era riuscito ad andare ben 2 volte
sul podio. Nella fattispecie, nell'ultima gara disputata in
AUSTRALIA, una settimana prima dell’incidente che poi gli avrebbe
costato la vita, MARCO era arrivato secondo. Queste le sue dichiarazioni, al termine della gara disputata a PHILIP ISLAND.
A un passo dalla sua
prima vittoria in MOTO GP. O meglio, a un passo da quel gradino più alto, quello più carino, che MARCO sognava di raggiungere, e da cui, come affermò
nel suo ultimo video ufficiale, girato in albergo a KUALA LUMPUR,
alla vigilia delle prove libere sul circuito di SEPANG, sognava di
raggiungere.
Purtroppo, Marco
non è riuscito a salire sul gradino più alto del podio. Voglio però
pensare che lassù nel GP del PARADISO di MOTO GP, a bordo della sua
HONDA bianca e rossa con il numero 58 ben visibile sul capolino, sia
riuscito a raggiungere questo traguardo, battendo tutti i suoi
avversari.
In occasione del
primo anniversario della sua scomparsa, tutto il paddock della
MOTOGP ha voluto rendere omaggio a MARCO, presentando una targa,
posizionata nella curva 11, dove purtroppo Marco perse la vita, e
dedicata al pilota del Team Gresini.
Nessuno ha voluto mancare a
questo momento così toccante: da JORGE LORENZO, a CASEY STONER (che
è arrivato sul posto portando il passeggino di sua figlia), dal TEAM
MANAGER della sua scuderia FAUSTO GRESINI, visibilmente commosso, al
suo manager, CARLO PERNAT, all’amico di sempre VALENTINO ROSSI, che
ha dichiarato in questi giorni su TWITTER quanto il SIC gli mancasse
davvero molto.
Anche noi nel
nostro piccolo vogliamo ricordare la figura di MARCO, e così abbiamo
deciso di ripubblicare la puntata che realizzai lo scorso anno, poche
ore dopo la sua scomparsa. (la potete leggere qui) Una puntata in
cui ripercorrevavamo la sua carriera, partendo dalla 125, per poi
passare alla 250 con il MONDIALE vinto nel 2008 a bordo della sua
GILERA, per poi arrivare al passaggio in MOTOGP, dove ritrovò
l’amico di sempre, VALENTINO ROSSI.
Una cosa,
comunque, è certa: nonostante purtroppo sia purtroppo passato un
anno dalla sua scomparsa, e nonostante, purtroppo, sia stato
strappato alla vita troppo giovane, Marco resterà per sempre nei
cuori di tutti noi appassionati di sport.
Il
17 Ottobre 1982 veniva a mancare prematuramente un grande giornalista
italiano, i cui articoli, a distanza di tanti anni, rappresentano
ancora oggi, delle assolute pietre miliari nella storia del
giornalismo italiano: sto parlando del grande BEPPE VIOLA.
Resta
indelebile, nella memoria di tutti noi, il necrologio dedicatogli dal
grande GIANNI BRERA, il 19 Ottobre 1982, sulle colonne del quotidiano
LA REPUBBLICA.
«
(…) Era nato per sentire gli angeli e invece doveva, oh porca vita,
frequentare i bordelli. (…) Povero vecchio Pepinoeu! Batteva con
impegno la carta in osteria e delirava per un cavallo modicamente
impostato sulla corsa; tirava mezzo litro e improvvisava battute che
sovente esprimevano il sale della vita. Aveva un humour naturale e
beffardo: una innata onestà gli vietava smancerie in qualsiasi campo
si trovasse a produrre parole e pensiero. Lavorò duro,
forsennatamente, per aver chiesto alla vita quello che ad altri
sarebbe bastato per venirne schiantato in poco tempo. Lui le ha
rubato quanti giorni ha potuto senza mai cedere al presago timore di
perderla troppo presto. La sua romantica incontinenza era di una
patetica follia. Ed io, che soprattutto per questo lo amavo, ora ne
provo un rimorso che rende persino goffo il mio dolore... »
In
occasione del trentennale della sua scomparsa, mercoledì, ho voluto
rendere omaggio a questo grande personaggio preparando questo
speciale sulla pagina FB del
GUERIN SPORTIVO intitolato RICORDANDO BEPPE VIOLA.
Devo
essere sincero: non è stato semplice preparare questo speciale, in
quanto, quando purtroppo BEPPE VIOLA è venuto a mancare nel 1982,
avevo poco meno di un anno. Non ho quindi avuto modo di poterlo
vedere dal vivo. Tanti i dubbi nel realizzare questo speciale: fare
un articolo, pubblicare un paio di spezzoni? Alla fine, però, sono
arrivato a questa conclusione: il modo migliore per poter ricordare
BEPPE VIOLA era quello di dare la possibilità sia ai giovani (che
come me non avevano avuto modo di apprezzare i suoi bellissimi
articoli, ancora oggi delle vere e proprie pietre miliari nella
storia del giornalismo italiano, e per fortuna ritrasmessi diverse
volte anche in televisione) sia ai meno giovani di riscoprire BEPPE
VIOLA attraverso BEPPE VIOLA, attraverso, insomma, i suoi articoli.
Da
qui è iniziata una lunga selezione di articoli, che ha determinato
lo speciale, che tra poco andrete a vedere. Per comodità in pagina
l'ho suddiviso in tre parti, pubblicate di mattina, di pomeriggio, e
in seconda serata. In questo post vedrete un unico blocco, frutto del
montaggio delle tre parti.
Altra
considerazione. Nello speciale pubblicato su FB mi sono concentrato
principalmente sul VIOLA giornalista, ma non dimentichiamoci che
BEPPE VIOLA non è stato solo giornalista. BEPPE VIOLA è stato anche
autore di canzoni (scritte assieme all'amico, ENZO JANNACCI. Tra le
varie canzoni, non possiamo non ricordare QUELLI CHE (canzone al cui
titolo FABIO FAZIO s'ispiro per il suo programma sul calcio,
diventato negli anni 90 un autentico cult, assieme al grande MARINO
BARTOLETTI), e VITA VITA, cantata da MINA, che dopo ascolteremo). Ha
tenuto anche una rubrica su LINUS, intitolata VITE VERE. In ambito
cinematografico è stato sceneggiatore e dialoghista (ricordiamo in
particolare ROMANZO POPOLARE, in cui ha fatto un cameo, e CATTIVI
PENSIERI, con UGO TOGNAZZI).
In
ambito cabaret, ha inoltre ideato dei testi a beneficio del gruppo
dei comici che si esibiva al DERBY CLUB di MILANO (tra i vari comici
ricordiamo MASSIMO BOLDI, TEO TEOCOLI, COCHI E RENATO, ENZO JANNACCI,
FELICE ANDREASI, PAOLO VILLAGGIO, ecc.)
Beppe
Viola ha scritto anche alcuni libri. Il primo, assieme all'amico ENZO
JANNACCI, s'intitolava L'INCOMPIUTER, ed uscì edito da BOMPIANI nel
1974 (ristampato poi nel 1994 con il titolo NO TU NO), il secondo, da
solo,nel 1981 e intitolato VITE VERE, COMPRESA LA MIA, edito dalla
MILANO LIBRI EDIZIONI, e infine il terzo, uscito postumo nel 1995 ed
edito da BALDINI & CASTOLDI, intitolato QUELLI CHE... RACCONTI DI
UN GRANDE UMORISTA DA NON DIMENTICARE.
Beppe
Viola era, insomma, un personaggio estremamente poliedrico, come
abbiamo appena modo di descrivere. Un personaggio che, purtroppo, ci
ha lasciato troppo presto, ma che, sono certo, resterà per sempre
nel cuore di tutti noi appassionati di calcio.
A
questo punto, cari amici, non mi resta che lasciarvi alla lettura
dello speciale uscito mercoledì su FB. Buona lettura!
RICORDANDO BEPPE VIOLA.
Cari
amici, la giornata di oggi è una giornata molto triste per gli
appassionati di calcio. Il 17 Ottobre di trent'anni fa, mentre stava
preparando il servizio su INTER-NAPOLI per la DOMENICA SPORTIVA,
veniva a mancare un grande giornalista sportivo italiano: sto
parlando di BEPPE VIOLA, a cui il grandissimo GIANNI MURA ha dedicato
un bellissimo articolo sul numero del GUERIN uscito in questi giorni,
e che merita davvero di essere letto.
Ho
pensato molto, in questi giorni, a come poter ricordare qui in pagina
fan questo grande giornalista. E alla fine, più ci pensavo, e più
arrivo alla medesima conclusione: il miglior modo di poter ricordare
BEPPE VIOLA è attraverso BEPPE VIOLA, attraverso il suo lavoro,
attraverso, insomma, i suoi articoli.
Per questo motivo,
durante la giornata di oggi ricorderemo BEPPE VIOLA pubblicando
alcuni dei suoi articoli più belli, delle vere e proprie perle di
giornalismo che a distanza di tanti anni è sempre bello riscoprire e
rivedere.
SPECIALE
TG1: SPORTIVO SARÀ LEI (2008). Iniziamo questo primo, breve blocco
andando a gustarci questa puntata di SPECIALE TG 1, realizzata
nell'Ottobre 2008 sotto la direzione di GIANNI RIOTTA, e dedicata
proprio a lui, a BEPPE VIOLA. Un ritratto a 360°,
in cui compare non solo il VIOLA giornalista, ma anche il VIOLA
scrittore, e autore, assieme all'amico ENZO JANNACCI, di una canzone,
che non a caso ispirò il titolo del programma di FABIO FAZIO, QUELLI
CHE IL CALCIO: QUELLI CHE
L'ARTICOLO
SU REPUBBLICA DI GIANNI MURA. Iniziamo questa seconda parte
con l'articolo uscito lunedì sul sito di REPUBBLICA, scritto da
GIANNI MURA.
Sempre
di GIANNI MURA, ricordiamo anche il bellissimo articolo uscito in
questi giorni nel nuovo numero del GUERIN, e dedicato sempre a BEPPE
VIOLA.
MANTOVA-JUVENTUS
(14/02/1965). Il 14 Febbraio 1965 il MANTOVA battè la JUVENTUS per
1-0. A seguire quella partita anche il grande BEPPE VIOLA, che
realizzò per il TELEGIORNALE il servizio di quella partita. Andiamo
a vedere la cronaca della partita in questa puntata di PERLE DI
SPORT.
IL
RICORDO DI GIANNI RIVERA. Dal sito INTERNET del TG 1 andiamo a
leggere le parole di GIANNI RIVERA, che ieri ha voluto ricordare
BEPPE VIOLA .
L'INTERVISTA
A RIVERA. Nell'articolo sopra pubblicato, tratto dal sito del TG 1,
GIANNI RIVERA fa accenno all'intervista che rilasciò a BEPPE VIOLA a
bordo del TRAM numero 15 a MILANO. Sperando di farvi cosa gradita,
siamo riusciti a trovare quell'intervista, preceduta da
un servizio sempre di VIOLA sul DERBY della MADONNINA tra INTER e
MILAN del 1978. Le immagini sono tratte dallo SPECIALE TG1 del 2008.
LA DOMENICA SPORTIVA DEL 28
GIUGNO 1981. Beppe Viola non solamente realizzò numerosi sertvizi,
ma condusse anche la DOMENICA SPORTIVA. questa la puntata integrale
del 28 GIUGNO 1981, da lui presentata, con un'intervista ad alcuni
giovani schermidori italiani.
GP WEST USA 1977. BEPPE
VIOLA non si occupò solo di CALCIO, ma tra l'altro, anche di MOTORI.
Andiamo a vedere questa puntata di PERLE DI SPORT, dedicata al GP USA
WEST del 1977, che vide la telecronaca di GINO RONCATI e di BEPPE
VIOLA.
L'INTERVISTA A GIANNI BRERA.
Concludiamo questa seconda parte, andando a pubblicare un momento di
vera antologia: l'intervista che all'interno della DOMENICA SPORTIVA
il 16 MAGGIO 1982 BEPPE VIOLA fece al grande GIANNI BRERA. Andiamo a
rivedere insieme quella puntata in versione integrale.
Rispetto alla seconda
parte, da me realizzata per la pagina FB del GUERIN SPORTIVO, integro
questa parte, pubblicando alcuni contributi che mi
hanno inviato due lettori in pagina., più alcuni articoli da me
trovati in queste ultim'ore.
Il primo, pubblicato da
NICOLA che ringrazio, racconta il derby tra INTER e MILAN del 1978.
Essendo stato un derby molto noioso, VIOLA riesce a miscelare
sapientemente passato e presente.
Il secondo, postato da
MATTEO, comprende una canzone, scritta da BEPPE VIOLA in
contemporanea con l'amico ENZO JANNACCI, intitolata VITA, VITA, e
interpretata da MINA.
Il
terzo contributo, che vado ora a pubblicare, è il servizio di BEPPE
VIOLA in merito a INTER-JUVENTUS, STAGIONE 1980/81, conclusosi con la
vittoria dell'INTER per 1-0, grazie al goal segnato al 61° da Muraro.
Vado
ora a publicare la prima delle due parti dedicate allo scudetto della
JUVENTUS nella stagione 1980/81. La prima parte vede BEPPE VIOLA
intervistare GIAMPIERO BONIPERTI, DINO ZOFF e LIAM BRADY.
Nella
seconda parte vengono intervistati FURINO, CAUSIO, TARDELLI, BETTEGA
e CABRINI.
Cari
amici, prosegue, nella trentennale della sua scomparsa, il ricordo
del grande giornalista BEPPE VIOLA. Nella prima parte, pubblicata
stamani in pagina, avevo inserito lo speciale TG1 del 2008, a lui
dedicato.
Nella seconda parte abbiamo pubblicato alcuni dei
servizi più belli da lui realizzati.
In questo terzo e ultimo
blocco, invece, andremo a rivedere insieme il documentario che BEPPE
VIOLA realizzò per la RAI nel 1980 e dedicato alle MILLE MIGLIA.
MILLE MIGLIA 1° PUNTATA- 1° PARTE.
MILLE MIGLIA-1° PUNTATA-2° PARTE.
MILLE MIGLIA-1° PUNTATA 3° PARTE.
MILLE MIGLIA-1° PUNTATA. 4° E ULTIMA PARTE.
MILLE MIGLIA-SECONDA PUNTATA.
Qui potete vedere la seconda puntata del documentario delle MILLEMIGLIA curato da BEPPE VIOLA.
Cari
amici, con le immagini del documentario dedicato alle MILLE MIGLIA,
si conclude il terzo e ultimo blocco dedicato a BEPPE VIOLA. In
questa giornata abbiamo voluto ricordare questo grande giornalista,
che purtroppo ci ha lasciato troppo presto, ma che ha contribuito a
scrivere delle pagine veramente importanti di giornalismo sportivo e
non solo.
benritrovati
a tutti! Con questa puntata, dopo un periodo di pausa, riparte il
nostro consueto appuntamento con SPUNTI DI SPORT, la nostra rubrica
in cui parlare di SPORT a 360°, sia attraverso gli approfondimenti,
sia attraverso gli AMRCORD.
Non
ve lo nascondo: si tratta per me di una grande emozione. Se
consideriamo che SPUNTI era nata come una rubrica estiva sperimentale
nel giugno dello scorso anno, e invece, non solamente SPUNTI è
andata avanti finita l'estate, non solamente abbiamo potuto
pubblicare in diversi casi delle chicche assolutamente inedite, ma
addirittura a fine Luglio, abbiamo potuto festeggiare le 100 puntate.
Per non parlare poi della nuova edizione dello SPECIALE MONZA, con
delle vere e proprie chicche.
Tutto
questo, cari amici, oltre a metterti dentro tanta soddisfazione, ti
spinge a cercare di fare sempre meglio, come suggerivano gli antichi.
Tanti gli argomenti che affronteremo, a cominciare dalla questione
dei diritti d'immagine della SERIE A, che svilupperemo in una delle
prossime puntate.
In
questa nostra puntata di rientro, però, torniamo a parlare di
FORMULA 1, e più precisamente torniamo a parlare di MARIA DE
VILLOTA.
Come
vi ricorderete, MARIA DE VILLOTA, era la collaudatrice della scuderia
MARUSSIA, attualmente impegnata nel Mondiale di FORMULA 1, che
purtroppo, alla vigilia del GP di SILVERSTONE, venne purtroppo
coinvolta in un bruttissimo incidente (andando a sbattere contro la
rampa di un camion, parcheggiato a bordopista)durante degli aero-test
svoltisi al DUXFORD AIRPORT in Inghilterra, la cui dinamica, a circa
tre mesi non è ancora del tutto chiara (e che Maria proverà a
ricostruire oggi in conferenza stampa a Madrid). In seguito a
quell'incidente Maria lottò per giorni tra la vita e la morte, a
causa delle serie ferite riportate alla testa. Fortunatamente riuscì
a salvarsi, ma a caro prezzo, perdendo purtroppo l'occhio destro.
A
distanza di tre mesi dal terribile incidente, Maria è tornata a
parlare rilasciando un'intervista alla rivista spagnola HOLA, di cui
riportiamo la copertina.
Queste
le dichiarazioni in cui la giovane driver spagnola ricostruisce
quanto accaduto al suo risveglio, e come, inevitabilmente, a causa
della perdita dell'occhio destro sia cambiata la sua vita. Vi invito,
però, a leggere molto attentamente le sue parole, perchè attraverso
esse Maria ci regala una bellissima lezione di vita.
“Ricordo
tutto, anche il momento dell’impatto. Quando mi sono ripresa,
c’erano tante persone intorno a me. Ho iniziato a parlare in
inglese, perché pensavo si trattasse di un controllo medico della
FIA. Poi mio padre mi ha chiesto di parlare in spagnolo, dicendomi
che mia madre non aveva capito la metà delle cose che avevo detto. A
quel punto, mi sono resa conto di tutto: cosa era successo, dove ero
e perché.
L'incidente
mi ha dato una nuova prospettiva sulla vita, sulle cose che contano.
Ora ho solo un occhio ma forse percepisco più cose rispetto a prima.
Prima di questo, la mia vita è stata una corsa contro il tempo e ora
devo fermarmi e misurare le cose in modo diverso. All'inizio l'occhio
era coperto e non ho potuto vedermi, il primo giorno mi sono guardata
allo specchio e ho visto 140 punti neri sul mio viso che sembravano
essere stati cuciti con una corda da barca, e avevo perso il mio
occhio destro. Ero terrorizzata. Devo subire un altro intervento
chirurgico al più presto, ma il peggio è ormai alle spalle. Ho mal
di testa che non so per quanto tempo durerà, forse anni. Devo
controllare molto i miei sforzi a causa della pressione cranica. Ho
anche perso l'olfatto, e il gusto. Ora mi piacciono le cose con un
gusto molto forte".
Quando
viene chiesto a Maria cosa ha intenzione di fare ora (ricordiamo che
la De Villota ha 32 anni), Maria non chiude completamente la porta a
un suo clamoroso rientro nel mondo dei motori. “So
che negli Stati Uniti ci sono dei piloti che corrono anche se hanno
un occhio solo. Il problema è che ho perso il senso della profondità
e della prospettiva. Mi chiedo spesso se nel mio futuro c’è ancora
un ruolo da pilota o dovrò inventarmi qualcosa di diverso. Non ho
ancora una risposta. Il mio sogno era la F1 e l’ho raggiunto. E,
comunque, mi sento ancora un pilota”.
Una
personalità, quella di Maria, che non sembra essere stata scalfita
da questo brutto incidente. Stiamo cercando di capire
se c’è una lezione da imparare da quanto mi è accaduto, in modo
che si possano evitare incidenti del genere in futuro. Voglio aiutare
a migliorare la sicurezza, specie in queste prove aerodinamiche,
perché nei circuiti è tutto sotto controllo, ma negli aeroporti non
è così”.
“L'incidente
mi ha dato una nuova prospettiva sulla vita, sulle cose che contano.
Ora ho solo un occhio ma forse percepisco più cose rispetto a prima.
Prima di questo, la mia vita è stata una corsa contro il tempo e ora
devo fermarmi e misurare le cose in modo diverso”. Queste
le parole di Maria che mi hanno profondamente colpito. La forza
d'animo di questa giovane pilota spagnola è veramente ammirevole, e
se vogliamo ci da una lezione veramente importante di vita, che, a
guidizio di chi scrive, dovremmo seguire tutti:la vita non è solo
una continua corsa contro il tempo, perchè così facendo, a volte
rischiamo di perdere e di non apprezzare quelle piccole cose che la
vita ci riserva ogni giorno.