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venerdì 26 ottobre 2012

SPUNTI DI SPORT-AL VIA SPECIALE SPUNTI DI SPORT.


Uno spazio dove potersi confrontare a 360°, in maniera civile ed educata, sull'argomento della settimana e in cui i protagonisti siete voi,cari amici.
Queste le considerazioni alla base di SPECIALE SPUNTI DI SPORT, il nuovo spazio periodico in arrivo sulla pagina Fb dei lettori del GUERIN SPORTIVO.

SPECIALE SPUNTI DI SPORT sarà suddivisa in due parti. La prima parte ci introdurrà alla scoperta dell'argomento di puntata, presentato con la consuetà serietà e professionalità che caratterizza da oltre 120 puntate SPUNTI DI SPORT. La seconda parte vi darà la possibilità di intervenire in diretta al dibattito.
In occasione di ogni puntata verrà inoltre lanciato un sondaggio, i cui risultati verranno ufficializzati al termine della stessa.

L'argomento della prima puntata di SPUNTI DI SPORT SPECIALE (al via questa sera, a partire dalle ore 23:15 circa, fino a mezzanotte circa) sarà relativa all'uso della tecnologia nel mondo del calcio. Nel caso in cui, causa maltempo, non fosse possibile realizzare questa sera la puntata (daremo in merito comunicazione in pagina), essa verrà posticipata a LUNEDÍ 29 OTTOBRE, dalle ore 22 alle ore 23.

Un appuntamento, quello di SPUNTI DI SPORT SPECIALE, assolutamente da non perdere! 

                                                   Rüdiger Franz Gaetano Herberhold 

LA LEZIONE DEL VIAREGGIO

 Una bellissima lezione di calcio. In un momento in cui numerose società di calcio di Serie A vanno costantemente alla caccia del giocatore straniero impedendo così ai giovani giocatori italiani provenienti dai vivai di poter finalmente esordire nel massimo campionato, un bellissimo esempio viene dalla LEGA PRO, e più precisamente da VIAREGGIO, dove la società bianconera, non nuova nella valorizzazione dei giovani talenti nostrani, sta regalando ai propri tifosi un inizio di campionato veramente entusiasmante, con la società bianconera del presidente DINELLI addirittura al terzo posto in classifica, a un punto dal duo di testa FROSINONE-LATINA.

Grande merito di questi risultati, oltre all'attenta e oculata gestione societaria, va sicuramente all'altrettanto eccellente gestione tecnica da parte di STEFANO CUOGHI, capace la scorsa stagione di far cambiare alla squadra bianconera ruolino di marcia dopo una prima parte di campionato estremamente delicata. Dopo aver conquistato a Giugno la salvezza ai playout battendo il MONZA, l'ESPERIA VIAREGGIO ha potuto concentrarsi sulla nuova stagione.

Interessante, nella fattispecie, la spina dorsale della squadra bianconera: se per quanto riguarda il portiere e la linea difensiva, la squadra presenta elementi di una certa esperienza e di profonda affidabilità, quali il portiere MASSIMO GAZZOLI, e i difensori FIALE e CARNESALINI, centrocampo e attacco sono costituiti da ragazzi giovanissimi, con MALTESE, come punto di riferimento a centrocampo e il giovane SIMONE MAGNAGHI (autore, peraltro, anche del goal partita con cui il VIAREGGIO mercoledì ha battuto la REGGIANA, qualificandosi così al terzo turno della fase finale della COPPA ITALIA DI LEGA PRO) in avanti.

Non è un caso, infatti, il fatto che il VIAREGGIO presenti il centrocampo e l'attacco più giovane di tutta la PRIMA DIVISIONE. Per quanto riguarda, infatti, il centrocampo, l'eta media del VIAREGGIO è di 21 anni e 1 mese; leggermente più giovane del PAVIA (21 anni e 3 mesi), ma anche di ALBINOLEFFE (22 anni e 2 mesi), TREVISO (22 anni e 5 mesi), e CARPI (22 anni e 6 mesi).
Differenza ancora più evidente in avanti, con l'attacco bianconero che presenta un'età media pari a 19 anni e 6 mesi, precedendo ALBINOLEFFE (20 anni e 8 mesi), COMO (21 anni e 1 mese), FERALPISALÒ (21 anni e 8 mesi) e BARLETTA (21 anni e 10 mesi).

Non è quindi un caso che a questo inizio di campionato del VIAREGGIO abbia voluto rendere onore anche la GAZZETTA DELLO SPORT, dedicando alla squadra di CUOGHI un bellissimo articolo, firmato da MATTIA BAZZONI.
Intervistato dal quotidiano sportivo di via SOLFERINO in merito a questo spettacolare inizio di campionato, il tecnico specifica che “tanti giovani significa tanto impegno ed entusiasmo, più di certi “mestieranti”.

Domenica, dunque, il campionato di PRIMA DIVISIONE, per quanto riguarda il solo GIRONE B, resterà fermo (si giocheranno, infatti, solo le gare del GIRONE A). Il VIAREGGIO tornerà in campo in campionato, dunque, Domenica 28 Ottobre alle 14:30 contro l'AVELLINO (partita peraltro inserita nella schedina del TOTOCALCIO di quel giorno). Con l'auspicio che la squadra di CUOGHI possa continuare a fare emozionare i propri tifosi, e regalare a noi appassionati di calcio lezioni di calcio come quella che ci stanno offrendo.

Rüdiger Franz Gaetano Herberhold

martedì 23 ottobre 2012

SPUNTI DI SPORT-SUPERSIC, UNO DI NOI.

Una giornata molto triste quella odierna per tutti noi appassionati di sport. Il 23 Ottobre dello scorso anno, infatti, veniva a mancare in seguito a un gravissimo incidente, occorso durante il secondo giro della gara della MOTO GP alla curva 11 del circuito di SEPANG in MALESIA, il pilota del Team GRESINI, MARCO SIMONCELLI.

A distanza di un anno ricordo ancora quei momenti. Stavo preparando le WEEKEND NEWS della domenica mattina per la pagina FB dei lettori del GUERIN SPORTIVO, quando improvvisamente, da un momento all’altro appresi immediatamente della notizia del gravissimo incidente in cui era stato coinvolto MARCO. Non ve lo nascondo: per me fu una vera e propria pugnalata. A distanza di 8 anni dal terribile incidente in cui, sul circuito di SUZUKA, perse purtroppo la vita, DAJIRO KATO, e a distanza di un anno dall’incidente di MISANO, dove purtroppo perse la vita il giapponese TOMIZAWA, un nuovo incidente stava di nuovo colpendo il mondo del MOTOMONDIALE. Ma, e questa era la cosa che mi faceva ancora più male, stava colpendo un ragazzo veramente unico quale era il SIC. La prima cosa che feci fu quella di avvertire subito i lettori di quanto stava accadendo a SEPANG. I lettori della pagina, a cui finirò mai di dire grazie, compresero subito la gravità della situazione: sia coloro che stavano seguendo la gara, sia chi, come me, non aveva accesso il televisore. Sono stati attimi in cui in pagina abbiamo cercato di mandare in continuazione messaggi di pronta guarigione, e al contempo di incoraggiamento al SIC. Sapevamo che purtroppo, in seguito all’incidente aveva perso completamente conoscenza ma speravamo che al PRONTO SOCCORSO potesse essere rianimato, ma che soprattutto si potesse riprendere.

Purtroppo, però, tra le 10:56 e le 11, arrivò la notizia che nessuno di noi avrebbe mai voluto sentire, e nel mio caso pubblicare. Un lettore, con un post dette a tutti noi in diretta la notizia che purtroppo MARCO non ce l’aveva fatta. Un momento di tristezza ci colpì in pagina. Non era venuto a mancare il campione di MOTO GP, era venuto a mancare UNO DI NOI.

Avete letto bene: UNO DI NOI. Andando a leggere tantissimi post su FB e non solo, ci fu una cosa che mi colpì molto, la stessa cosa che in quei momenti stavo peraltro avvertendo anch’io: quando apprendemmo la notizia della scomparsa di MARCO, la prima sensazione che ebbi era la stessa sensazione che si ha quando viene a mancare una persona a te cara. Quando venne a mancare il SIC, infatti, ebbi la sensazione (e, ribadisco, non fui l’unico!) che venisse a mancare un secondo fratello, o comunque una persona di famiglia. Questo sebbene purtroppo non ebbi modo di conoscere direttamente Marco. E forse sta proprio in questo, se vogliamo, la grandezza di Marco. Nonostante la MOTO GP, Marco non si era mai atteggiato come una prima donna, ma era rimasto un ragazzo di una sensibilità e di una umiltà veramente unica, tale da sentirlo vicino a noi. O meglio, UNO DI NOI.
Questo, spiega, quindi, il grande affetto da parte non solo dei tifosi, ma anche di tantissima gente comune, che, non solo in occasione dei funerali, ma anche nei giorni successivi, non hanno mancato di fare visita alla famiglia di MARCO, portandole qualcosa, e soprattutto facendole sentire il proprio calore.

C’è chi, nei giorni immediatamente successivi alla tragedia che colpì il SIC, lo ha paragonato alla figura, altrettanto indimenticabile di GILLES VILLENEUVE. Se è vero che entrambi (GILLES con la FERRARI e MARCO con il TEAM GRESINI-HONDA) non hanno vinto i relativi mondiali, c’è un aspetto che però li accomuna in maniera molto importante: entrambi correvano con l’anima e con il cuore, dando sempre il tutto per tutto.

Prendete GILLES VILLENEUVE. Gilles è entrato nel cuore di noi appassionati di FORMULA 1 non solo con la vittoria di MONTECARLO del 1981, non solo con la celebre vittoria di JARAMA (con ben 5 monoposto in fila indiana dietro a lui). No,amici. Gilles Villeneuve è entrato nel cuore di noi tifosi perché correva con il cuore.
Esempio di quanto sto affermando è il mitico GP DI DIGIONE del 1979. Una gara che, grazie ai sorpassi e controsorpassi con la RENAULT TURBO di RENE ARNOUX (sequenza, questa entrata nella storia della FORMULA 1) non solamente permise a GILLES di arrivare secondo, ma permise a noi tifosi della ROSSA di apprezzare ancora di più questo giovane pilota canadese, e soprattutto permise a GILLES di entrare nei cuori di noi tifosi della ROSSA. Un cuore dal quale non sarebbe più uscito.

Stessa cosa vale per MARCO. Il SIC a volte magari sbagliava in partenza, ma ogni volta metteva sempre il cuore in quello che faceva. Dopo una prima parte di campionato, lo scorso anno, in cui purtroppo aveva buttato all’aria diverse pole position in partenza, a causa di alcuni “errori di gioventù”, Marco aveva ben appreso la lezione, tanto che nelle ultime gare di campionato, Marco era riuscito ad andare ben 2 volte sul podio. Nella fattispecie, nell'ultima gara disputata in AUSTRALIA, una settimana prima dell’incidente che poi gli avrebbe costato la vita, MARCO era arrivato secondo. Queste le sue dichiarazioni, al termine della gara disputata a PHILIP ISLAND. 


A un passo dalla sua prima vittoria in MOTO GP. O meglio, a un passo da quel gradino più alto, quello più carino, che MARCO sognava di raggiungere, e da cui, come affermò nel suo ultimo video ufficiale, girato in albergo a KUALA LUMPUR, alla vigilia delle prove libere sul circuito di SEPANG, sognava di raggiungere. 


Purtroppo, Marco non è riuscito a salire sul gradino più alto del podio. Voglio però pensare che lassù nel GP del PARADISO di MOTO GP, a bordo della sua HONDA bianca e rossa con il numero 58 ben visibile sul capolino, sia riuscito a raggiungere questo traguardo, battendo tutti i suoi avversari.

In occasione del primo anniversario della sua scomparsa, tutto il paddock della MOTOGP ha voluto rendere omaggio a MARCO, presentando una targa, posizionata nella curva 11, dove purtroppo Marco perse la vita, e dedicata al pilota del Team Gresini. 


Nessuno ha voluto mancare a questo momento così toccante: da JORGE LORENZO, a CASEY STONER (che è arrivato sul posto portando il passeggino di sua figlia), dal TEAM MANAGER della sua scuderia FAUSTO GRESINI, visibilmente commosso, al suo manager, CARLO PERNAT, all’amico di sempre VALENTINO ROSSI, che ha dichiarato in questi giorni su TWITTER quanto il SIC gli mancasse davvero molto. 
Anche noi nel nostro piccolo vogliamo ricordare la figura di MARCO, e così abbiamo deciso di ripubblicare la puntata che realizzai lo scorso anno, poche ore dopo la sua scomparsa. (la potete leggere qui) Una puntata in cui ripercorrevavamo la sua carriera, partendo dalla 125, per poi passare alla 250 con il MONDIALE vinto nel 2008 a bordo della sua GILERA, per poi arrivare al passaggio in MOTOGP, dove ritrovò l’amico di sempre, VALENTINO ROSSI.

Una cosa, comunque, è certa: nonostante purtroppo sia purtroppo passato un anno dalla sua scomparsa, e nonostante, purtroppo, sia stato strappato alla vita troppo giovane, Marco resterà per sempre nei cuori di tutti noi appassionati di sport.

Rüdiger Franz Gaetano Herberhold

venerdì 19 ottobre 2012

SPUNTI DI SPORT-RICORDANDO BEPPE VIOLA.

 
Il 17 Ottobre 1982 veniva a mancare prematuramente un grande giornalista italiano, i cui articoli, a distanza di tanti anni, rappresentano ancora oggi, delle assolute pietre miliari nella storia del giornalismo italiano: sto parlando del grande BEPPE VIOLA.

Resta indelebile, nella memoria di tutti noi, il necrologio dedicatogli dal grande GIANNI BRERA, il 19 Ottobre 1982, sulle colonne del quotidiano LA REPUBBLICA.

«  (…) Era nato per sentire gli angeli e invece doveva, oh porca vita, frequentare i bordelli. (…) Povero vecchio Pepinoeu! Batteva con impegno la carta in osteria e delirava per un cavallo modicamente impostato sulla corsa; tirava mezzo litro e improvvisava battute che sovente esprimevano il sale della vita. Aveva un humour naturale e beffardo: una innata onestà gli vietava smancerie in qualsiasi campo si trovasse a produrre parole e pensiero. Lavorò duro, forsennatamente, per aver chiesto alla vita quello che ad altri sarebbe bastato per venirne schiantato in poco tempo. Lui le ha rubato quanti giorni ha potuto senza mai cedere al presago timore di perderla troppo presto. La sua romantica incontinenza era di una patetica follia. Ed io, che soprattutto per questo lo amavo, ora ne provo un rimorso che rende persino goffo il mio dolore... »

In occasione del trentennale della sua scomparsa, mercoledì, ho voluto rendere omaggio a questo grande personaggio preparando questo speciale sulla pagina FB del GUERIN SPORTIVO intitolato RICORDANDO BEPPE VIOLA.

Devo essere sincero: non è stato semplice preparare questo speciale, in quanto, quando purtroppo BEPPE VIOLA è venuto a mancare nel 1982, avevo poco meno di un anno. Non ho quindi avuto modo di poterlo vedere dal vivo. Tanti i dubbi nel realizzare questo speciale: fare un articolo, pubblicare un paio di spezzoni? Alla fine, però, sono arrivato a questa conclusione: il modo migliore per poter ricordare BEPPE VIOLA era quello di dare la possibilità sia ai giovani (che come me non avevano avuto modo di apprezzare i suoi bellissimi articoli, ancora oggi delle vere e proprie pietre miliari nella storia del giornalismo italiano, e per fortuna ritrasmessi diverse volte anche in televisione) sia ai meno giovani di riscoprire BEPPE VIOLA attraverso BEPPE VIOLA, attraverso, insomma, i suoi articoli.

Da qui è iniziata una lunga selezione di articoli, che ha determinato lo speciale, che tra poco andrete a vedere. Per comodità in pagina l'ho suddiviso in tre parti, pubblicate di mattina, di pomeriggio, e in seconda serata. In questo post vedrete un unico blocco, frutto del montaggio delle tre parti.

Altra considerazione. Nello speciale pubblicato su FB mi sono concentrato principalmente sul VIOLA giornalista, ma non dimentichiamoci che BEPPE VIOLA non è stato solo giornalista. BEPPE VIOLA è stato anche autore di canzoni (scritte assieme all'amico, ENZO JANNACCI. Tra le varie canzoni, non possiamo non ricordare QUELLI CHE (canzone al cui titolo FABIO FAZIO s'ispiro per il suo programma sul calcio, diventato negli anni 90 un autentico cult, assieme al grande MARINO BARTOLETTI), e VITA VITA, cantata da MINA, che dopo ascolteremo). Ha tenuto anche una rubrica su LINUS, intitolata VITE VERE. In ambito cinematografico è stato sceneggiatore e dialoghista (ricordiamo in particolare ROMANZO POPOLARE, in cui ha fatto un cameo, e CATTIVI PENSIERI, con UGO TOGNAZZI).
In ambito cabaret, ha inoltre ideato dei testi a beneficio del gruppo dei comici che si esibiva al DERBY CLUB di MILANO (tra i vari comici ricordiamo MASSIMO BOLDI, TEO TEOCOLI, COCHI E RENATO, ENZO JANNACCI, FELICE ANDREASI, PAOLO VILLAGGIO, ecc.)

Beppe Viola ha scritto anche alcuni libri. Il primo, assieme all'amico ENZO JANNACCI, s'intitolava L'INCOMPIUTER, ed uscì edito da BOMPIANI nel 1974 (ristampato poi nel 1994 con il titolo NO TU NO), il secondo, da solo,nel 1981 e intitolato VITE VERE, COMPRESA LA MIA, edito dalla MILANO LIBRI EDIZIONI, e infine il terzo, uscito postumo nel 1995 ed edito da BALDINI & CASTOLDI, intitolato QUELLI CHE... RACCONTI DI UN GRANDE UMORISTA DA NON DIMENTICARE.

Beppe Viola era, insomma, un personaggio estremamente poliedrico, come abbiamo appena modo di descrivere. Un personaggio che, purtroppo, ci ha lasciato troppo presto, ma che, sono certo, resterà per sempre nel cuore di tutti noi appassionati di calcio.

A questo punto, cari amici, non mi resta che lasciarvi alla lettura dello speciale uscito mercoledì su FB. Buona lettura!

RICORDANDO BEPPE VIOLA. 

Cari amici, la giornata di oggi è una giornata molto triste per gli appassionati di calcio. Il 17 Ottobre di trent'anni fa, mentre stava preparando il servizio su INTER-NAPOLI per la DOMENICA SPORTIVA, veniva a mancare un grande giornalista sportivo italiano: sto parlando di BEPPE VIOLA, a cui il grandissimo GIANNI MURA ha dedicato un bellissimo articolo sul numero del GUERIN uscito in questi giorni, e che merita davvero di essere letto.

Ho pensato molto, in questi giorni, a come poter ricordare qui in pagina fan questo grande giornalista. E alla fine, più ci pensavo, e più arrivo alla medesima conclusione: il miglior modo di poter ricordare BEPPE VIOLA è attraverso BEPPE VIOLA, attraverso il suo lavoro, attraverso, insomma, i suoi articoli.

Per questo motivo, durante la giornata di oggi ricorderemo BEPPE VIOLA pubblicando alcuni dei suoi articoli più belli, delle vere e proprie perle di giornalismo che a distanza di tanti anni è sempre bello riscoprire e rivedere.

SPECIALE TG1: SPORTIVO SARÀ LEI (2008). Iniziamo questo primo, breve blocco andando a gustarci questa puntata di SPECIALE TG 1, realizzata nell'Ottobre 2008 sotto la direzione di GIANNI RIOTTA, e dedicata proprio a lui, a BEPPE VIOLA. Un ritratto a 360°, in cui compare non solo il VIOLA giornalista, ma anche il VIOLA scrittore, e autore, assieme all'amico ENZO JANNACCI, di una canzone, che non a caso ispirò il titolo del programma di FABIO FAZIO, QUELLI CHE IL CALCIO: QUELLI CHE


L'ARTICOLO SU REPUBBLICA DI GIANNI MURA. Iniziamo questa seconda parte con l'articolo uscito lunedì sul sito di REPUBBLICA, scritto da GIANNI MURA.

Sempre di GIANNI MURA, ricordiamo anche il bellissimo articolo uscito in questi giorni nel nuovo numero del GUERIN, e dedicato sempre a BEPPE VIOLA.

MANTOVA-JUVENTUS (14/02/1965). Il 14 Febbraio 1965 il MANTOVA battè la JUVENTUS per 1-0. A seguire quella partita anche il grande BEPPE VIOLA, che realizzò per il TELEGIORNALE il servizio di quella partita. Andiamo a vedere la cronaca della partita in questa puntata di PERLE DI SPORT.


IL RICORDO DI GIANNI RIVERA. Dal sito INTERNET del TG 1 andiamo a leggere le parole di GIANNI RIVERA, che ieri ha voluto ricordare BEPPE VIOLA .
 
L'INTERVISTA A RIVERA. Nell'articolo sopra pubblicato, tratto dal sito del TG 1, GIANNI RIVERA fa accenno all'intervista che rilasciò a BEPPE VIOLA a bordo del TRAM numero 15 a MILANO. Sperando di farvi cosa gradita, siamo riusciti a trovare quell'intervista, preceduta da un servizio sempre di VIOLA sul DERBY della MADONNINA tra INTER e MILAN del 1978. Le immagini sono tratte dallo SPECIALE TG1 del 2008.



LA DOMENICA SPORTIVA DEL 28 GIUGNO 1981. Beppe Viola non solamente realizzò numerosi sertvizi, ma condusse anche la DOMENICA SPORTIVA. questa la puntata integrale del 28 GIUGNO 1981, da lui presentata, con un'intervista ad alcuni giovani schermidori italiani.


GP WEST USA 1977. BEPPE VIOLA non si occupò solo di CALCIO, ma tra l'altro, anche di MOTORI. Andiamo a vedere questa puntata di PERLE DI SPORT, dedicata al GP USA WEST del 1977, che vide la telecronaca di GINO RONCATI e di BEPPE VIOLA.


L'INTERVISTA A GIANNI BRERA. Concludiamo questa seconda parte, andando a pubblicare un momento di vera antologia: l'intervista che all'interno della DOMENICA SPORTIVA il 16 MAGGIO 1982 BEPPE VIOLA fece al grande GIANNI BRERA. Andiamo a rivedere insieme quella puntata in versione integrale.


Rispetto alla seconda parte, da me realizzata per la pagina FB del GUERIN SPORTIVO, integro questa parte, pubblicando alcuni contributi che mi hanno inviato due lettori in pagina., più alcuni articoli da me trovati in queste ultim'ore.

Il primo, pubblicato da NICOLA che ringrazio, racconta il derby tra INTER e MILAN del 1978. Essendo stato un derby molto noioso, VIOLA riesce a miscelare sapientemente passato e presente.

 
Il secondo, postato da MATTEO, comprende una canzone, scritta da BEPPE VIOLA in contemporanea con l'amico ENZO JANNACCI, intitolata VITA, VITA, e interpretata da MINA.


Il terzo contributo, che vado ora a pubblicare, è il servizio di BEPPE VIOLA in merito a INTER-JUVENTUS, STAGIONE 1980/81, conclusosi con la vittoria dell'INTER per 1-0, grazie al goal segnato al 61° da Muraro.


Vado ora a publicare la prima delle due parti dedicate allo scudetto della JUVENTUS nella stagione 1980/81. La prima parte vede BEPPE VIOLA intervistare GIAMPIERO BONIPERTI, DINO ZOFF e LIAM BRADY. 


Nella seconda parte vengono intervistati FURINO, CAUSIO, TARDELLI, BETTEGA e CABRINI.


Cari amici, prosegue, nella trentennale della sua scomparsa, il ricordo del grande giornalista BEPPE VIOLA. Nella prima parte, pubblicata stamani in pagina, avevo inserito lo speciale TG1 del 2008, a lui dedicato.

Nella seconda parte abbiamo pubblicato alcuni dei servizi più belli da lui realizzati.
In questo terzo e ultimo blocco, invece, andremo a rivedere insieme il documentario che BEPPE VIOLA realizzò per la RAI nel 1980 e dedicato alle MILLE MIGLIA.

MILLE MIGLIA 1° PUNTATA- 1° PARTE. 


MILLE MIGLIA-1° PUNTATA-2° PARTE. 


MILLE MIGLIA-1° PUNTATA 3° PARTE. 


MILLE MIGLIA-1° PUNTATA. 4° E ULTIMA PARTE.


MILLE MIGLIA-SECONDA PUNTATA.

Qui potete vedere la seconda puntata del documentario delle MILLEMIGLIA curato da BEPPE VIOLA.

Cari amici, con le immagini del documentario dedicato alle MILLE MIGLIA, si conclude il terzo e ultimo blocco dedicato a BEPPE VIOLA. In questa giornata abbiamo voluto ricordare questo grande giornalista, che purtroppo ci ha lasciato troppo presto, ma che ha contribuito a scrivere delle pagine veramente importanti di giornalismo sportivo e non solo.

Rüdiger Franz Gaetano Herberhold

giovedì 11 ottobre 2012

SPUNTI DI SPORT-LA LEZIONE DI MARIA.

Cari amici,
benritrovati a tutti! Con questa puntata, dopo un periodo di pausa, riparte il nostro consueto appuntamento con SPUNTI DI SPORT, la nostra rubrica in cui parlare di SPORT a 360°, sia attraverso gli approfondimenti, sia attraverso gli AMRCORD.

Non ve lo nascondo: si tratta per me di una grande emozione. Se consideriamo che SPUNTI era nata come una rubrica estiva sperimentale nel giugno dello scorso anno, e invece, non solamente SPUNTI è andata avanti finita l'estate, non solamente abbiamo potuto pubblicare in diversi casi delle chicche assolutamente inedite, ma addirittura a fine Luglio, abbiamo potuto festeggiare le 100 puntate. Per non parlare poi della nuova edizione dello SPECIALE MONZA, con delle vere e proprie chicche.

Tutto questo, cari amici, oltre a metterti dentro tanta soddisfazione, ti spinge a cercare di fare sempre meglio, come suggerivano gli antichi. Tanti gli argomenti che affronteremo, a cominciare dalla questione dei diritti d'immagine della SERIE A, che svilupperemo in una delle prossime puntate.
In questa nostra puntata di rientro, però, torniamo a parlare di FORMULA 1, e più precisamente torniamo a parlare di MARIA DE VILLOTA.

Come vi ricorderete, MARIA DE VILLOTA, era la collaudatrice della scuderia MARUSSIA, attualmente impegnata nel Mondiale di FORMULA 1, che purtroppo, alla vigilia del GP di SILVERSTONE, venne purtroppo coinvolta in un bruttissimo incidente (andando a sbattere contro la rampa di un camion, parcheggiato a bordopista)durante degli aero-test svoltisi al DUXFORD AIRPORT in Inghilterra, la cui dinamica, a circa tre mesi non è ancora del tutto chiara (e che Maria proverà a ricostruire oggi in conferenza stampa a Madrid). In seguito a quell'incidente Maria lottò per giorni tra la vita e la morte, a causa delle serie ferite riportate alla testa. Fortunatamente riuscì a salvarsi, ma a caro prezzo, perdendo purtroppo l'occhio destro.

A distanza di tre mesi dal terribile incidente, Maria è tornata a parlare rilasciando un'intervista alla rivista spagnola HOLA, di cui riportiamo la copertina.


Queste le dichiarazioni in cui la giovane driver spagnola ricostruisce quanto accaduto al suo risveglio, e come, inevitabilmente, a causa della perdita dell'occhio destro sia cambiata la sua vita. Vi invito, però, a leggere molto attentamente le sue parole, perchè attraverso esse Maria ci regala una bellissima lezione di vita.

Ricordo tutto, anche il momento dell’impatto. Quando mi sono ripresa, c’erano tante persone intorno a me. Ho iniziato a parlare in inglese, perché pensavo si trattasse di un controllo medico della FIA. Poi mio padre mi ha chiesto di parlare in spagnolo, dicendomi che mia madre non aveva capito la metà delle cose che avevo detto. A quel punto, mi sono resa conto di tutto: cosa era successo, dove ero e perché.
L'incidente mi ha dato una nuova prospettiva sulla vita, sulle cose che contano. Ora ho solo un occhio ma forse percepisco più cose rispetto a prima. Prima di questo, la mia vita è stata una corsa contro il tempo e ora devo fermarmi e misurare le cose in modo diverso. All'inizio l'occhio era coperto e non ho potuto vedermi, il primo giorno mi sono guardata allo specchio e ho visto 140 punti neri sul mio viso che sembravano essere stati cuciti con una corda da barca, e avevo perso il mio occhio destro. Ero terrorizzata. Devo subire un altro intervento chirurgico al più presto, ma il peggio è ormai alle spalle. Ho mal di testa che non so per quanto tempo durerà, forse anni. Devo controllare molto i miei sforzi a causa della pressione cranica. Ho anche perso l'olfatto, e il gusto. Ora mi piacciono le cose con un gusto molto forte".
Quando viene chiesto a Maria cosa ha intenzione di fare ora (ricordiamo che la De Villota ha 32 anni), Maria non chiude completamente la porta a un suo clamoroso rientro nel mondo dei motori. “So che negli Stati Uniti ci sono dei piloti che corrono anche se hanno un occhio solo. Il problema è che ho perso il senso della profondità e della prospettiva. Mi chiedo spesso se nel mio futuro c’è ancora un ruolo da pilota o dovrò inventarmi qualcosa di diverso. Non ho ancora una risposta. Il mio sogno era la F1 e l’ho raggiunto. E, comunque, mi sento ancora un pilota”.
Una personalità, quella di Maria, che non sembra essere stata scalfita da questo brutto incidente. Stiamo cercando di capire se c’è una lezione da imparare da quanto mi è accaduto, in modo che si possano evitare incidenti del genere in futuro. Voglio aiutare a migliorare la sicurezza, specie in queste prove aerodinamiche, perché nei circuiti è tutto sotto controllo, ma negli aeroporti non è così”.


L'incidente mi ha dato una nuova prospettiva sulla vita, sulle cose che contano. Ora ho solo un occhio ma forse percepisco più cose rispetto a prima. Prima di questo, la mia vita è stata una corsa contro il tempo e ora devo fermarmi e misurare le cose in modo diverso”. Queste le parole di Maria che mi hanno profondamente colpito. La forza d'animo di questa giovane pilota spagnola è veramente ammirevole, e se vogliamo ci da una lezione veramente importante di vita, che, a guidizio di chi scrive, dovremmo seguire tutti:la vita non è solo una continua corsa contro il tempo, perchè così facendo, a volte rischiamo di perdere e di non apprezzare quelle piccole cose che la vita ci riserva ogni giorno.
Forza, Maria: siamo tutti con te!


diger Franz Gaetano Herberhold