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domenica 27 gennaio 2013

SPUNTI DI SPORT-RICORDANDO ARPAD WEISZ.



Una giornata per rendere omaggio a tutte le vittime dell'Olocausto, e anche al contempo a tutte quelle persone che, a rischio della propria vita, hanno protetto e/o salvato la vita ai perseguitati. Con questo criterio, nacqu la GIORNATA DELLA MEMORIA. Una giornata, quindi anche per ricordare e per riflettere su quanto accaduto nell'arco della Seconda Guerra Mondiale, con l'auspicio, forte e sincero, che simili atrocità non si abbiamo mai più a ripetere.

Questa mattina sulla pagina Facebook dei lettori del GUERIN SPORTIVO, ho pubblicato un servizio molto bello, e molto toccante, tratto dalla puntata di DRIBBLING di ieri, dedicato alle storie di tre personaggi sportivi che hanno avuto a che fare direttamente con l'OLOCAUSTO: la storia del pugile italiano di religione ebraica LEONE EFFRATI, soprannominato LELLETTO, il giocatore del MILAN, FERDINANDO VALLETTI, catturato dalle SS per aver partecipato a uno sciopero all'ALFA ROMEO, e da qui deportato a MATHAUSEN, dove prima viene mandato a lavorare nelle gallerie e poi viene spostato a lavorare nelle cucine, dove, grazie a questo nuovo compito, può salvare molti suoi compagni portando loro anche il cibo, e che poi viene liberato dalle truppe alleate il 5 MAGGIO 1945. Infine, l'ultima parte del servizio era dedicata alla figura dell'allenatore ebreo ungherese, ARPAD WEISZ. Per chi fosse interessato, cliccando qui, potrete andare a vedere il servizio in questione.

Soffermiamoci però su quest'ultimo personaggio. Chi è ARPAD WEISZ?
Ebreo ungherese, fu un calciatore di grande livello; giocò per la propria nazionale alle Olimpiadi del 1924 ma raggiunse la fama portando allo scudetto l'AMBROSIANA INTER nella stagione 1929-30, la prima disputata a girone unico.
Questa la prima pagina del GUERINO dell'epoca, raffigurante la vittoria dello scudetto da parte dell'INTER.


Lo scudetto conseguito da Weisz permise al tecnico, allora 34enne, di diventare il più giovane allenatore ad aver vinto lo scudetto (primato che conserva ancora oggi). Ma non solo. Nel corso della sua esprienza milanese (che era iniziata nel 1926, e che proseguì fino all'anno seguente, 1931, per poi riprendere nella stagione 1933/34) scoprì e valorizzo un campione quale GIUSEPPE MEAZZA facendolo debuttare nella COPPA VIOLA giocata a COMO.

Andando a cercare in rete, sono riuscito a trovare le immagini di una vittoria dell'INTER, guidata da ARPAD WEISZ. Risale al 31 Maggio 1931, quando gli allora campioni d'Italia batterono all'Arena Civica la Roma per 5-0. Andiamo a vedere le immagini di quella gara.


Bisogna anche dire che, sempre nel 1930, WEISZ fu autore, assieme ad ALDO MOLINARI, autore di un manuale, intitolato IL GIUOCO DEL CALCIO, che per l'epoca fu qualcosa di veramente eccezionale, in quanto contiene le norme tecniche, i ruoli in campo, la metodologia di allenamento. La prefazione venne scritta da VITTORIO POZZO, e il manuale venne pubblicato dall'editore milanese ALBERTO CORTICELLI.

Dopo aver allenato nella stagione 1931/32 il BARI, e nella stagione 1934/35 il NOVARA, ARPAD WEISZ allenò il Bologna nei campionati 1935-36 e 1936-37,vincendo in entrambi i casi il campionato. Nel 1937 con il Bologna vinse anche a Parigi il Torneo dell'Esposizione Universale battendo in finale a PARIGI il CHELSEA per 4-1. In merito a quello storico trofeo andiamo a vedere questo filmato.


In seguito alle leggi razziali, istituite nel 1938 in Italia, prima il 26 Ottobre dello stesso anno WEISZ venne dimissionato dal BOLOGNA (al suo posto venne nominato nuovo tecnico FELSNER, in arrivo dal MILAN) e poi entro sei mesi dovette lasciare il Paese.

Da questo momento in poi non abbiamo più avuto notizie in ambito storico di ARPAD WEISZ. A svelare cosa fosse successo, è stato solamente nel 2007 il libro dell'allora giornalista del GUERIN SPORTIVO (divenutone poi Direttore l'anno seguente) MATTEO MARANI, DALLO SCUDETTO AD AUSCHWITZ. Un libro veramente bellissimo, anche se molto triste, che consiglio a tutti veramente di leggere. Grazie al duro lavoro di ricerca di MARANI, apprendiamo, dunque, che lafamiglia WEISZ, costituita da ARPAD, dalla moglie ELENA, anche lei ebrea ungherese, e dai figli ROBERTO e CLARA, fu costretta a lasciare il nostro Paese e a rifugiarsi a PARIGI. Dopodichè la famiglia Weisz si trasferì nel piccolo paese olandese di Dordrecht, dove Arpad allenò a partire dalla primavera del 1939 (la sua partita d'esordio risalì il 14 Maggio)con risultati eccezionali la squadra locale anche nella stagione 1939/40 (giunse al quinto posto); in seguito all'occupazione tedesca i Weisz vennero dapprima rinchiusi in campi di lavoro e, successivamente, deportati nei campi di sterminio di Auschwitz, dove trovarono la morte.

Devo essere sincero: mi avrebbe fatto piacere, in questa occasione poter ospitare due righe del Direttore MARANI. Avendo egli per tre anni fatto delle dure ricerche, attraverso le quali è stato poi possibile scoprire la verità su quanto fosse successo al tecnico ebreo ungherese dopo il 1938, credo sarebbe stata la persona più giusta per raccontare la figura e la storia di ARPAD WEISZ. Purtroppo, non è stato possibile, a causa dei numerosi impegni di lavoro.
Nonostante, questo, però, sono riuscito a trovare un filmato in cui MARANI stesso lo scorso anno presenta a una scolaresca dell'ISTITUTO TECNICO di ABANO TERME questo bellissimo libro dedicato a WEISZ. Sono 52 minuti da vedere ed ascoltare veramente con la massima attenzione, e che ora andiamo ad ascoltare.


Grazie al duro lavoro di ricerca di MARANI, e al libro uscito successivamente, solamente negli ultimi anni la figura di ARPAD WEISZ è tornata alla ribalta.
Nel Gennaio 2009 allo stadio Dall'Ara di Bologna è stata posta una targa in sua memoria sotto la Torre Maratona.


Il 27 Gennaio dello scorso anno, in occasione della Giornata della Memoria, anche allo Stadio Meazza è stata inaugurata una targa in suo onore.


In questa foto possiamo vedere il Direttore del GUERIN SPORTIVO, MATTEO MARANI, accanto alla targa in ricordo di ARPAD WEISZ.


Lo scorso 15 Gennaio, in occasione del quarto di finale di COPPA ITALIA tra INTER e BOLOGNA, poco prima della partita i sindaci delle due città, GIULIANO PISAPIA e VIRGINIO MEROLA, si sono scambiati le maglie delle due squadre, riportanti entrambi il nome di WEISZ. 


Inoltre, le due squadre hanno voluto dedicare all'allenatore con cui vinsero entrambe lo scudetto la partita e i giocatori sono entrati in campo con una maglietta commemorativa con sopra riportata la scritta NO ALLA RAZZISMO. 


In tale occasione è stato annunciato che a Giugno si giocherà a Milano torneo rivolto alle formazioni Primavera dedicata proprio ad ARPAD WEISZ. Un allenatore, siamo certi, che avrà sempre un posto speciale nel cuore di tutti noi, appassionati di calcio.

Rüdiger Franz Gaetano Herberhold

venerdì 25 gennaio 2013

SPUNTI DI SPORT-LISANDRO LOPEZ E WIKIPEDIA.


LISANDRO LOPEZ, attaccante del LIONE.

Può una trasmissione televisiva mandare in tilt o comunque condizionare WIKIPEDIA? È quello che mi sto chiedendo da questa notte, dopo aver assistito a qualcosa che non so se possa essere definito esilarante o meno.

Andiamo con i fatti. Nel finale della puntata di ieri sera di SPECIALE CALCIOMERCATO, in onda intorno alle 23 su SPORTITALIA, e condotta da MICHELE CRISCITIELLO con la partecipazione di ALFREDO PEDULLÀ, a un certo punto si è parlato del possibile passaggio di LISANDRO LOPEZ alla JUVENTUS. Passaggio che per WIKIPEDIA praticamente era già fatto, tanto che il giocatore veniva praticamente già indicato come nuovo giocatore bianconero.
Questa cosa ha portato un po’ di sale in trasmissione, con PEDULLÀ che aveva una grossa considerazione verso WIKIPEDIA, e con CRISCITIELLO che non era completamente a favore, affermando che su alcune cose WIKIPEDIA poteva anche essere esatta,ma su altre decisamente no. WIKIPEDIA, insomma, non poteva essere considerata come una Bibbia. Da qui l’invito a GIANLUIGI LONGARI, presente in postazione Internet per aggiornare le ultime trattative di CALCIOMERCATO, di fare un tentativo: entrare sulla pagina WIKIPEDIA di LISANDRO LOPEZ e scrivere che il giocatore era il nuovo acquisto dell’ANDRIA.
Longari ha provato a vedere se era possibile, ma alla fine si è dovuto arrendere perché per poter fare delle modifiche alla pagina di LISANDRO LOPEZ (così è stato dichiarato in trasmissione) bisognava essere iscritti o registrati su WIKIPEDIA.

Voi, cari amici, non ci crederete, ma pochi minuti dopo quel tentativo andato a vuoto, la pagina WIKIPEDIA di LISANDRO LOPEZ è andata veramente in tilt: in circa un quarto d’ora, per opera di qualche burlone che forse stava assistendo da casa alla trasmissione, il giocatore avrà cambiato maglia numerose volte, passando dall’ANDRIA, per poi passare al POGGIBONSI (con tanto di logo simile a quello del LIONE) per poi diventare, infine, attaccante dell’AVELLINO, acquistato alla modica cifra di 20 milioni da SPORTITALIA, da MICHELE CRISCITIELLO, e da ALFREDO PEDULLÀ.

Siccome mi rendo perfettamente conto, che un racconto del genere potrebbe sembrare bizzarro, ho voluto salvare l’immagine della pagina di LISANDRO LOPEZ come giocatore dell’AVELLINO, con l’accenno dell’acquisto del giocatore da parte di SPORTITALIA, per dare la possibilità a coloro che questa notte non avessero visto questa chicca di poterla visualizzare nella sua concretezza.


Dopo circa un quarto d’ora, però, probabilmente i moderatori di WIKIPEDIA si devono essere accorti che qualcosa non andava, e così la pagina di LISANDRO LOPEZ è tornata alla normalità, con il giocatore assegnato al LIONE, come possiamo vedere da questa immagine, risalente a pochissimi minuti fa.


Se dunque, ora come ora, la situazione su WIKIPEDIA è tornata praticamente alla normalità, come dicevo all’inizio, da questa notte, dopo aver assistito a questo episodio in rete, mi chiedo: Può una trasmissione televisiva (in questo caso SPECIALE CALCIOMERCATO) condizionare per circa 15-20 minuti una pagina di WIKIPEDIA, determinando dei cambiamenti così repentini? Magari mi posso sbagliare, ma sono dell'idea che se non ci fosse stata l'idea di inserire su WIKIPEDIA il passaggio di LISANDRO LOPEZ all'ANDRIA come suggerito in trasmissione, probabilmente non ci sarebbero stati tutti i continui cambi di maglia.

In attesa che i posteri si esprimano sull’ardua sentenza, lancio a voi, cari amici, questo quesito. Cosa ne pensate di quanto occorso stanotte?
Rüdiger Franz Gaetano Herberhold

SPUNTI DI SPORT-FORMULA 1: IL PUNTO SUI DIRITTI IN CHIARO 2013.


Un duello in pista, andato in scena lo scorso anno, tra SEBASTIAN VETTEL e FERNANDO ALONSO.

Un modo diverso di seguire la FORMULA 1 rispetto agli anni scorsi. Questa la situazione con cui, a partire da questa stagione, dovranno convivere numerosi appassionati nel nostro paese. Se, infatti, fino alla scorsa stagione, il mondiale di FORMULA 1 veniva trasmesso gratuitamente e interamente dalla RAI, a partire da questa stagione, con l'aquisizione dei dirtti tv da parte di SKY, la situazione tenderà ad essere un po' diversa.
Questa puntata di SPUNTI DI SPORT vuole essere l'occasione, a meno di due mesi dall'inizio della stagione motoristica, per fare il punto della situazione.

LA SITUAZIONE RAI-SKY.

Quando, lo scorso Giugno venne ufficializzata l'acquisizione dei diritti della FORMULA 1 da parte di SKY, venne annunciato che nel nostro Paese sarebbe successa la stessa cosa che era occorsa in Inghilterra a fine 2011, all'atto di rinnovare l'acquisto dei dirtti tv della FORMULA 1: i GP assegnati in esclusiva a SKY per quanto riguarda la parte PAY TV, con la possibilità, al contempo, di poter garantire la messa in onda dei GP in chiaro. Nella fattispecie un canale in chiaro, scelto da SKY assieme alla FOM (FORMULA ONE MANAGEMENT) avrebbe potuto mandare in onda la metà delle gare in diretta e la metà delle gare in differita. Nel caso dell'Inghilterra, il canale in chiaro fu la BBC, che fino all'anno precedente trasmetteva in chiaro il mondiale.

Per quanto riguarda il nostro Paese, in questi mesi, sostanzialmente erano uscite fuori diverse ipotesi. Nei primissimi tempi si affermava che a trasmettere i GRAN PREMI in chiaro sarebbe stato CIELO, il canale di SKY presente sul DIGITALE TERRESTRE (è il numero 26). Con il passare dei mesi, però, ha cominciato sempre più a prevalere la linea che SKY volesse riprendere una parte degli investimenti fatti per la FORMULA 1, rilanciando così la candidatura RAI. Conferma questa, peraltro, arrivata in occasione della presentazione del canale SKY SPORT FORMULA 1 HD, al via da Marzo: erano ni corso delle trattative con RAI. Qualora non fossero andate bene, i GP sarebbero andati in onda su CIELO.

A meno di due mesi dall'inizio del MONDIALE, qual'è la situazione al momento? Secondo le ultime info di cui siamo in possesso, RAI e SKY avrebbero trovato l'accordo per poter trasmettere sulle reti RAI delle 19 gare costituenti il mondiale 2013 9 gare in diretta e 10 gare in differita al prezzo di circa 25 milioni di euro. Unico dettaglio: manca ancora il nullaosta da parte della FOM di BERNIE ECCLESTONE. Arrivato il nulla osta, a quel punto la RAI potrà firmare nulla osta il contratto e ufficializzare l'acquisizione delle gare.

FORMULA 1: COSA CAMBIA IN TV RISPETTO ALLO SCORSO ANNO?

Se dunque, RAI e SKY sono vicibe all'accordo, la prima domanda che però si pone l'appassionato di FORMULA 1, che per una serie di motivi ha deciso di non abbonarsi a SKY è: con l'acquisizione dei diritti tv a SKY, cosa cambia per quanto riguarda la trasmissione delle gare in chiaro?

La prima cosa, più lampante, è che se fino all'anno scorso sullaRAI era possibile poter seguire in diretta e in chiaro tutte le gare, da questa stagione sulle 19 gare del mondiale sarà possibile seguire in diretta solo 9 gare, e in differita le rimanenti 10.
Di quanto tempo andranno in differita le 10 gare selezionate? E poi, quali saranno le 9 gare trasmesse in diretta?
Cominciamo dalla seconda domanda. In questi mesi su Internet sono usciti una marea di articoli nei quali veniva pubblicata la programmazione della RAI con tutto l'elenco delle gare trasmesse in diretta nel 2013.
Per carità, tutto molto interessante, fosse solo per un piccolo dettaglio: come da accordo dalleparti, l'elenco delle 9 gare in diretta RAI verranno scelta all'atto della firma del contratto. Nel senso che, non appena la RAI (o CIELO) dovessero firmare il contratto, subito potrà scegliere tra le 19 gare le prime 3 gare da trasmettere in chiaro. Dopo di chè sarà SKY a scegliere 3 gare da trasmettere in esclusiva, e così via.
Detto questo, però, siamo in giro di anticparvi almeno un paio delle gare trasmesse in diretta RAI. Tra le prime 3 gare che sceglierà la RAI da trasmettere in chiaro, una dovrà essere tassativamente il GRAN PREMIO D'ITALIA a MONZA. Dopodichè tutto è possibile. Secondo i vari rumors, una potrebbe essere il GP di MONACO a Montecarlo, c'è chi dice che tra i GP scelti potrebbro esserci anche le gare americane (CANADA e AUSTIN). Fino a poco tempo fa si parlava dell'ipotesi che tra le gare trasmesse in diretta ci fosse anche la gara inaugurale in AUSTRALIA, anche se nelle ultime settimane questa indicscrezione starebbe perdendo consistenza. Sicuramente, non appena verrà ufficializzato l'accordo tra RAI e SKY, ne sapremo sicuramente qualcosa di più.

Per quanto riguarda, infine, le gare in differita, la differità dovrà essere almeno di tre ore rispetto alla programmazione SKY. Senonchè, in questi mesi era girata anche la voce che, per quanto riguarda le gare in programma alle 14, in caso di differita sarebbero state trasmesse alle 19, in modo tale da dare la possibilità alle persone di tornare dal mare, nei periodi primaveril-estivi. Anche in questo caso, bisogna dire la verità, sono solo rumors. Ovviamente non appena RAI e SKY firmeranno l'accordo e verranno ufficializzate le gare seguite in diretta RAI, avremo anche in questo caso delle informazioni nettamente più attendibili.

Dunque, tra meno di due mesi partirà un'edizione del mondiale di FORMULA 1 indubbiamente diversa rispetto a prima, dal punto di vista televisivo, nel nostro Paese. L'augurio veramente sincero, è che, diretta o differita, possano regalarci veramente delle grandissime emozioni.

Rüdiger Franz Gaetano Herberhold

giovedì 24 gennaio 2013

SPUNTI DI SPORT-FORMULA 1: PRESENTATE LE GOMME PIRELLI 2013.



Mescole più morbide, corona rinforzata, e strutture meno rigide. Queste le caratteristiche delle nuove gomme PIRELLI, che verranno utilizzate a partire dal prossimo GP D’AUSTRALIA di FORMULA 1, presentate questa mattina a MILANO nella sede della PIRELLI, alla presenza, tra gli altri, del presidente dell’industria milanese, MARCO TRONCHETTI PROVERA, del Direttore di MOTORSPORT PIRELLI, PAUL HEMBERY, e dell’ex pilota di FORMULA 1, JEAN ALESI, che ricoprirà il ruolo di ambasciatore sul campo delle gomme PIRELLI .
Una modifica, quella introdotta da quest’anno dalla PIRELLI, che segue le richieste dei TEAM e della FIA, ai fini di aumentare lo spettacolo in pista portando i pneumatici ancor più rapidamente in temperatura, ma che al contempo dovrebbero generare un maggior degrado termico, con almeno 2 soste e (perché no?) più sorpassi ai box.
Oltre alla nuova conformazione dei reumatici, indubbiamente più aggressiva, cambia il colore della spalla delle gomme HARD: dal grigio (confondibile con il BIANCO delle gomme medie), si passa all’arancione. Confermati, invece, i colori caratterizzanti le altre mescole: come nella scorsa stagione le SUPERSOFT avranno una scritta rossa, le SOFT una scritta gialla, le MEDIE una scritta gialla, le CINTURATO intermedie una scritta verde, e le CINTURATO da pioggia/bagnato estremo avranno una scritta blu.

LA NUOVA SFIDA PIRELLI E LE CARATTERISTICHE TECNICHE DELLE GOMME 2013.

Fare gomme che durano 100 o 200 giri è facile”, ha spiegato l’amm. delegato di Pirelli, Marco Tronchetti Provera, “ma non è quello che la F1 ci chiede. È molto più difficile fare in modo che da gara a gara le prestazioni cambino fra piloti e macchine così che diversi piloti possono battagliare per la vittoria. Ed è quello che vogliamo ottenere. L’anno scorso le prime gare erano molto combattute con 7 vincitori diversi in 7 gare perché non tutti avevano capito come gestire le gomme. Alla fine erano diventati tutti troppo bravi a prevederne l’uso e infatti tutti facevano un solo pit stop e le gare erano più noiose. Perciò quest’anno abbiamo modificato i nostri pneumatici”.

Come ha spiegato anche il direttore della MOTORSPORT PIRELLI, PAUL HEMBERY, “la rivoluzione 2013 segue quella già effettuata da Pirelli lo scorso anno rispetto al range 2011. Obiettivo è quello di proporre sfide sempre nuove ai piloti e azzerare le conoscenze accumulate dai Team nel corso della stagione precedente. L’accumulo di informazioni ed esperienze Gp dopo Gp ha comportato, infatti, che dopo un avvio spettacolare con il record di sette vincitori diversi nelle prime sette gare, nella seconda metà della stagione la competizione fosse meno movimentata e i pit stop ridotti spesso ad uno. Un fenomeno che abbiamo osservato sia nel 2011 sia lo scorso anno, il che ha deluso molti fan e spinto alcune Squadre a chiederci di sviluppare nuove soluzioni in grado di animare ulteriormente le gare nella prossima stagione. Il range 2013 spariglia di nuovo le carte con l’obiettivo di assicurare maggiori possibilità di sorpasso e 2-3 soste a gara”.

Lo sviluppo delle nuove gomme per il 2013 (costruite anche quest'anno nello stabilimento turco di IZMIT, e successivamente distribuite dal centro logistico di DITCOT, in GRAN BRETAGNA) è stata resa possibile grazie alle migliaia di simulazioni realizzate lo scorso anno dai tecnici PIRELLI al computer con programmi estremamente sofisticati, e poi portate alla verifica oggettiva in pista dai due collaudatori, JAIME ALGERSUARI e LUCAS DI GRASSI (riconfermati anche per quest’anno) a bordo della RENAULT R 30 del 2010 sui circuiti di JEREZ, SPA e BARCELLONA (in due distinte sessioni), e, per quanto riguarda il bagnato, sul circuito del PAUL RICARD.

Come dicevamo prima, la caratteristica distintiva delle gomme PIRELLI di quest’anno è l’ammorbidimento complessivo delle mescole di tutte le soluzioni da asciutto e da bagnato, che comporterà un più rapido raggiungimento della temperatura ottimale e prestazioni più veloci di 0,5 secondi al giro per tutti gli pneumatici rispetto allo scorso anno. Basti pensare che la nuova gomma dura di quest’anno (la PIRELLI P ZERO HARD ORANGE) avrà lo stesso grado di morbidezza della media usata lo scorso anno.
Se quindi la gomma si riscalderà con rapidità rispetto al passato, è altrettanto vero che ciò determinerà un degrado termico più rapido rispetto allo scorso anno (sarà, quindi, cruciale la gestione della gomma e il mantenimento del range di temperatura ottimale, oltre alla distribuzione del carico aerodinamico); inoltre, aumenta la trazione, il che equivale a prestazioni più estreme in termini di velocità sul giro, soprattutto all’uscita dalle curve e nella transizione, frenata-accelerazione. La forbice di prestazioni tra le varie mescole è di oltre 5 decimi, differenza che lo scorso anno è stata spesso inferiore, soprattutto nella seconda parte della stagione.
Altra nota tecnica riguarda il peso, incrementato di 200 grammi sugli pneumatici anteriori e 700 grammi sulle posteriori.
Due parole, infine, sulle temperature di esercizio, con le HARD e le SOFT che lavoreranno a temperature alte (le SOFT da 105 a 125° e le HARD da 110 a 125° circa); e le MEDIE e le SUPERSOFT a temperature più basse (le SUPERSOFT da 85 a 110°, e le MEDIE da 90° a 115°)

Andiamo ora a vedere il filmato riepilogativo in merito alle caratteristiche delle nuove gomme PIRELLI 2013. 
 

Essendo questo l’ultimo anno dei 3 previsti dal contratto firmato nel 2010, nel corso della conferenza stampa il presidente PIRELLI, TRONCHETTI PROVERA, ha specificato che fino a quando a GIUGNO la FIA non assegnerà l’appalto per il prossimo triennio (2014-2016) per quanto riguarda il fornitore dei pneumatici non ci saranno ulteriori test, sebbene, come ha poi specificato, “i team sono soddisfatti del nostro lavoro, e noi intendiamo continuare l’avventura in F1”. Lo scorso anno si era parlato dell’ipotesi che la PIRELI fosse uscita dalla FORMULA 1 nel caso in cui fosse rientrata la MICHELIN, evitando così una specie di duopolio. Il presidente TRONCHETTI PROVERA, nel corso della conferenza stampa, ha smentito questa ipotesi, qualora effettivamente dovesse rientrare o la MICHELIN o chi al loro posto “Noi corriamo sempre per vincere, purchè i costi restino compatibili. Noi accettiamo tutte le sfide, se sono ragionevoli”.
Di questo argomento, comunque, nel corso del campionato, capiterà comunque di riparlarne.

Tornando però alla più stretta attualità, dunque, a partire dai prossimi test di Jerez , in programma nei primi giorni di Febbraio, le monoposto proveranno le nuove coperture Pirelli, con l’auspicio (voluto sia dai Team, che dalla FIA) di tornare a vedere delle gare più spettacolari e (perché no!) ancora più combattute. Cosa che noi appassionati di FORMULA 1 ci auguriamo di vero cuore.

                                                     Rüdiger Franz Gaetano Herberhold

sabato 5 gennaio 2013

SPUNTI DI SPORT- IL RESTO DEL GUERINO (1932).

Cari amici,
ancora buon anno a tutti! Come la precedente puntata, anche questa è dedicata ai 101 anni del GUERINO. Se nella precedente puntata di SPUNTI avevamo raccontato com'era nato il nostro mitico GUERINO, questa puntata sarà ancora più entusiasmante. Tra poche righe capirete il perchè di quella che potrebbe sembrare un'ardita affermazione.

Lo scorso anno, per festeggiare i 100 anni del GUERINO, organizzammo in pagina fan il GS 100: uno spazio dove poter celebrare i 100 anni del GUERIN SPORTIVO cercando di raccontare la storia del mensile contestualizzandola al contempo con i principali eventi di cultura, sport e spettacolo. Non solo. Al termine del GS 100 venne lanciata all'interno della nostra pagina FB una vera e propria GS GALLERY, esposta in maniera permanente, in cui sono state riportate tutte le copertine del GUERIN pubblicate nel corso del nostro ricordo in modo tale da dare la possibilità a chiunque non avesse potuto assistere al GS 100 di potersi gustare in santa pace le copertine pubblicate.
Per quanto mi riguarda, fui io a dare il via al GS 100, in quanto mi occupavo del periodo compreso tra il 1912, anno di nascita del GUERINO, e il 1960, anno che vide le OLIMPIADI a ROMA. Per farla in breve, quel giorno pubblicai tutte le copertine in mio possesso comprensive del periodo che seguivo, più alcune speciale di uno speciale del GUERINO, il GUERIN CIAO CIAO uscito nella seconda metà degli anni 20.

Senonchè... come spesso succede, purtroppo quel giorno ci fu un contrattempo, e non potei pubblicare un'altra chicca che avevo scovato per l'occasione: mi riferisco, infatti ad alcune pagine del RESTO DEL GUERINO del 1932. Chicca che, con un po' di ritardo, andiamo adesso a pubblicare in prima visione FB.

IL RESTO DEL GUERINO.

Prima però di andare a parlare del RESTO DEL GUERINO e delle circostanze che portarono alla sua creazione, è bene fare il punto della situazione a fine anni 20 in casa Guerino.
Tra il 1927 e il 1928 il Guerino sta vivendo un momento estremamente importante, in quanto toccava le 100.000 copie e rappresentava all'epoca il settimanale italiano più diffuso.
Bisogna anche dire che a livello sportivo il nostro Paese stava comniciando ad affrontare un decennio che avrebbe portato delle profonde soddisfazioni allo sport Italiano: sul fronte calcistico la nazionale azzurra di calcio avrebbe vinto due edizioni della Coppa Internazionale (1930, 1935), il torneo Olimpico (1936) e ben due mondiali (1934, 1938); per quanto riguarda i motori di lì a breve sarebbe nata la stella di TAZIO NUVOLARI. Un momento d'oro, insomma, per lo sport italiano, che al contempo però porta anche l'aumento dei giornali sportivi: oltre al GUERIN SPORTIVO, al BRIVIDO SPORTIVO di FIRENZE e IL TIFONE di ROMA, nasce, infatti, nel 1924 un nuovo quotidiano sportivo, IL LITTORIALE, a cui poi si affiancheranno successivamente altre testate, quali LA BOXE ILLUSTRATA, IL SUD SPORTIVO, IL CALCIO ILLUSTRATO, IL CICLISMO (nato bisettimanale per poi diventare successivamente trisettimanale).

Questo fiorire di nuove riviste fa si che ovviamente la concorrenza in edicola sia delle più aspre; per questo motivo l'allora direttore del GUERIN, GIULIO CARLO CORRADINI e l'allora redattore capo, il buon CARLIN, cercano in tutti i modi di rispondere alla concorrenza, prima aumentando il numero delle pagine, passando così a 8, e poi pubblicando in edicola due speciali: nel 1931, in occasione del ventesimo anniversario di GUERIN uno SPORTALMANACCO di 72 pagine, e poi l'anno dopo, nel 1932, uno speciale di 66 pagine, IL RESTO DEL GUERINO, carattertizzato da ben 100 vignette di CARLIN.

Attenzione però al titolo di questo speciale. Apparentemente potrebbe sembrare uno scimmiottamento del nome della celebre testata bolognese, IL RESTO DEL CARLINO, fondata nel 1885. In realtà, però, non è così, c'è ben altro dietro. Il RESTO a cui allude il titolo della testata, vuole rappresentare , come spiegò anche il Direttore Corradini, un restare nella propria città, a Torino, dove allora si trovava la redazione del GUERIN. Infatti, a fine 1931, il Guerin rischiò di abbandonare la città sabauda.

IL GUERIN SI SPOSTA A ROMA?

Il primo segnale che il Guerin avrebbe potuto lasciare TORINO arrivò nel numero uscito il 9 Dicembre 1931, con un comunicato pubblicato in fondo alla prima pagina, che così recitava:
Informiamo fin da ora i lettori, i corrispondenti e gli inserzionisti che col 1° prossimo Gennaio il nostro giornale trasferirà i suoi uffici redazionali ed amministrativi a Roma. Nel nostro prossimo numero saremo più precisi sui motivi che ci hanno costretto a questo inevitabile trasferimento”.

L'INVERSIONE DI ROTTA.

Sembra dunque tutto fatto: il GUERIN a fine 1931 si sarebbe spostato dunque a ROMA. E invece, nel numero successivo, uscito il 16 Dicembre 1931, assistiamo a una vera e propria marcia indietro, come peraltro si evince fin dal titolo dell'articolo pubblicato a pagina 5, “No, non andremo a Roma!”, firmato dal Direttore Corradini (non si esclude che la scleta di rimanere aTorino sia stato un premio del Governo fascista nei confronti della professionie di fede al fascismo, pronunciata dal Direttore Corradini). Andiamo a leggerlo insieme.

L'annuncio del nostro numero scorso ha messo a rumore tutto il mondo sportivo. Ancora oggi continuano a giungerci lettere, telegrammi, e telefonate per avere la conferma della notizia, e sopratutto i particolari e le vere ragioni del trasferimento a Roma della ventennale sede torinese del Guerino. Per tranquilizzare cotanta brava gente che ci vuole bene e non ci perdonerebbe di esultare dalla città subalpina (...) abbiamo voluto subito-fin dal titolo-avvertire che non ci muoveremo più di qui e qui resteremo. Questa trincea (...) non verrà da noi abbandonata per quante pressioni ci siano state e per quante eccellenti proposte ci siano state avanzate.

Ci duole per il rispettabile gruppo di capitalisti che ci volevano a Roma, è con rincrescimento che abbiamo rinunciato alle lussuose sedi da varie parti offerteci nei quartieri di lusso o del gran mondo della Capitale, ci piace per lo Stabilimento Tipografico che grandiosamente ci aveva offerto i suoi professionali impianti editoriali, ma nulla può ormai farci recedere dalla deliberazione presa all'unanimità fra il corpo redazionale e quello amministrativo, in una memorabile adunanza”.

Dunque, il Guerino resta a Torino, e così, proprio a voler sottolineare quel Resto, esce così nel 1932 questo speciale, intitolato IL RESTO DEL GUERINO. Speciale di cui ora andiamo a vederci alcune pagine.

Cominciamo dalla copertina.


Presentazione del Resto Del Guerin 

Una pubblicità dell'epoca.


Vignetta di Carlin.

Vignetta di Carlin, dedicata a una discussione piuttosto concitata, tra due barbieri soci per lavoro, ma con tifo calcistico differente: uno tifa la JUVENTUS e l'altro tifa il TORINO.

Pubblicità dedicata alla 13° Fiera di Milano.


Pubblicità dell'epoca dedicata alla FIAT 524.


Bilancio degli incontri tra le varie Nazionali incontrate dagli Azzurri dal 15 Maggio 1910 al 31 Dicembre 1931.


Vignetta Carlin.


Queste alcune pagine del RESTO DEL GUERIN, che abbiamo voluto pubblicare sia qui su VARIE NEWS, che in pagina fan per festeggiare tutti insieme i 101 anni del nostro amato, mitico GUERIN.

Rüdiger Franz Gaetano Herberhold

giovedì 3 gennaio 2013

SPUNTI DI SPORT-LA NASCITA DEL GUERIN SPORTIVO.


A Torino, nel gennaio dell'anno primo del Cinquantenario d'Italia, è nato onestamente e felicemente tra la pace degli uomini e la quiete delle cose un nuovo giornale a cui fu imposto il nome di “Guerin Sportivo”.
GUERINO, perchè come l'antico guerriero ridanciano cresca cinguettante e sano, vigoroso e battagliero.
GUERINO, perchè s'armi di uno staffile aguzzo, e lo usi a mò di penna.
GUERINO, perchè non tema i prepotenti, e i deboli difenda; perchè le voci discordi raccolga e un grido lanci ogni giovedì come buona semenza.
GUERIN SPORTIVO, tenuto al fonte battesimale da uomini di opposte rive, non vivrà solo di sterile critica, getterà talvolta lo staffile acuto e scenderà a oneste prove.
Non ha parenti:vivrà felice.
Non ha padroni:vivrà libero.
Non ha amici: se ne farà molti.
Non servirà ad odii ed amori, a simpatie e a rancori: avrà dei nemici.
Non muoverà a battaglia contro uomini stabiliti, contro una associazione data, contro una stampa bianca, rosa o gialla: sarà con tutti o contro tutti, secondo verità.
Essendo un mortale, e vivendo tra i pericoli dello Sport, GUERIN SPORTIVO potrà anche morire. E morirà allora, poverissimo, chè solo l'onestà e la giustizia avrà servito.
A parte la morte, ogni altra cosa ch'è nell' “Atto di nascita” forma il programma di “Guerin Sportivo” che nel gettar la prima voce saluta amici, sconosciuti e nemici.
GUERIN SPORTIVO non è un deputato socialista. Seguirà il suo programma.

Con questo atto di nascita, pubblicato sul primo numero, edito il 4 Gennaio 1912, prendeva il via la storia del GUERIN SPORTIVO, il più celebre ed autorevole periodico sportivo italiano, oltre ad essere, in seguito alla chiusura del britannico PUNCH nel 2003, il più antico periodico sportivo europeo.
Ma, come nacque il GUERIN SPORTIVO, e come si arrivò al primo numero del Gennaio 1912?

LA COSTITUZIONE DELLA PRIMA REDAZIONE.

Nel libretto “Penne bianche del giornalismo sportivo” edito nel 1950 dalla casa editrice NUOVA GRAFICA di TORINO, l'autore, nonché ideatore e primo direttore del GUERINO, GIULIO CORRADINO CORRADINI, racconta com'è nato il nostro amato verdolino.

Nella tarda estate del 1911 CORRADINI si trovava a PARIGI per un servizio speciale per il quotidiano LA STAMPA di TORINO, di cui era da quattro anni redattore sportivo. Allora in Francia furoreggiavano in particolare due riviste sportive: l'AUTO, e poi, in carta rosa l'ECHO DES S'PORTS. All'epoca l'ECHO DES SPORTS era redatto da articoli brevi, con corsivi incisivi e al contempo polemici, oltre a contenere una caricatura del campione di giornata.
Racconta CORRADINI: “L'Italia mancava di un giornale sportivo con caricature anziché fotografie, con idee anziché aggettivi, con secche verità anziché iperboli e pietosi eufemismi. Un giornale leggibile da tutti, e da capo a fondo; senza pretese ma battagliero e divertente, con articoli polemici e brillanti. (...)
Studiai l'impostazione come l'avrei voluto, e rientrato a Torino ne parlai subito nel cenacolo di amici comuni, come me laureandi universitari, appassionati di sport e collaboratori della Stampa Sportiva della quale ero da lungo tempo caporedattore. L'idea piacque, ed ebbi lì per lì l'adesione di GIUSEPPE AMBROSINI, NINO SALVANESCHI, ERMETE DELLA GUARDIA, MARIO NICOLA, e dell'aggregato ALFREDO COCCHI, un impiegato municipale ed entusiasta sportivo che, nei ritagli di tempo, si occupava anche di pubblicità. Si trattava solamente di reperire il denaro necessario a concretizzare l'iniziativa. Qui ci fu di grande ausilio il buon COCCHI che, infervorato dall'idea, riuscì in qualche settimana a racimolare otto biglietti da cento corrispondenti ad otto brave persone che ci avevano accordato la loro fiducia... e i loro capitali, per dotare Torino di un giornale tutto nostro.”

Composta la redazione, a Corradini restava da trovare il caricaturista per il nuovo giornale, e, vista l'amicizia e la colleganza universitaria, si valse di EUGENIO COLMO, detto GOLIA, che all'epoca si stava caratterizzando come caricaturista di valore. “A Golia -racconta Corradini- affidai il compito di disegnare la testata del nuovo giornale (gli piacque subito il titolo di GUERIN SPORTIVO da me proposto) e certi disegnini che, come testatine, dovevano caratterizzare le singole rubriche sportive. Golia lavorò in fretta e bene.

E adesso come ti compensiamo?, gli chiesi a fatica ultimata. Io pensavo alle 800 lire con le quali avremmo dovuto tenere in piedi il giornale fino ai prossimi incassi di vendita e di pubblicità e nutrivo la speranza che-goliardo fra i goliardi- Golia non ci avrebbe spennato.

Stette un po' in forse, ma poi disse” Denaro non ne voglio. Regalatemi un bel paio di scarpe, da Baldi (all'epoca uno dei negozi più elegenti e più cari di Torino, come raccontò Corradini), e non parliamone più. Va bene?” (...)

Vi andammo e strada facendo feci il conto che con una quindicina di lire (il prezzo corrente di allora) me la sarei cavata. Senonchè Golia misurava quasi due metri d'altitudine ed aveva le estremità in proporzione e quando finalmente fu scovato un paio di scarpe adatto ai suoi piedoni... il prezzo salì a ben venti lire. E furono le prime venti lire, tutte d'argento, immolate... ai piedi del nascituro Guerino”.

Come racconta Corradini, eravamo ormai a fine Dicembre 1911, e in pochi giorni non solo il giornale venne messo in cantiere, ma, assegnati gli incarichi, il Guerin Sportivo riuscì a essere terminato per tempo e a uscire il 4 Gennaio 1912.

LA SCELTA DEL NOME.

Aquesto punto, interrompiamo un attimo il racconto della nascita del GUERINO, per concentrarci più che altro su una curiosità: perchè il nome del verdolino fu proprio GUERIN SPORTIVO? Non c'èà dubbio che CORRADINI s'ispirò al GUERIN MESCHINO, non solo l'eroe di un romanzo epico cavalleresco francese, riscritto in lingua volgare dal cantastorie toscano MASTRO ANDREA FIORENTINO, e pubblicato postumo nel 1473, ma anche un foglio di satira politica che uscì nel 1882.
GUERIN SPORTIVO, dunque, per sottolineare il carattere combattivo di questo foglio verdolino, destinato a battagliare in ambito sportivo contro i prepotenti, e a difendere i più deboli.
Come possiamo vedere dal primissimo logo del GUERINO, come detto precedentemente, curato da GOLIA, vediamo, infatti, un cavaliere con tanto di elmo in sella a una bicicletta (al posto del tradizionale cavallo), vestito con una maglietta a righe e con dei calzoncini corti, che invece della lancia tiene una penna stilografica, che termina con uno staffile, quasi, se vogliamo, a dichiararne le intenzioni bellicose.

L'USCITA DEL PRIMO NUMERO.

La prima storica pagina del primo numero del GUERIN SPORTIVO, datata 4 Gennaio 1912.

Dunque, Giovedì 4 Gennaio 1912 uscì il primo numero del GUERIN SPORTIVO, costituito da quattro pagine (talvolta anche sei) al costo di 5 centesimi. Sperando di farvi cosa gradita, grazie alla preziosissima testimonianza di GIUSEPPE AMBROSINI, uno dei soci fondatori del nostro amato GUERINO, siamo in grado di raccontarvi la nascita di quello storico numero 1.

Versammo nel primo numero quanto poteva far capire subito le nostre intenzioni di dir la verità a tutti e su tutto, anche a costo di rompere le scatole al prossimo e d' attaccar briga. Quando la sera prima il tipografo ci portò le tremila copie ancora imbevute di puzzo d'inchiostro, ci mettemmo tuti e sei a piegarle e a impacchettarle per la spedizione. Alle due di notte il lavoro, interrotto da frequenti bevute di grignolino alla salute del neonato, era al termine: ci caricammo sulle spalle pacchi e rotoli e andammo alla stazione. Le porte erano ancora chiuse e ci mettemmo sulle panchine di PORTA NUOVA con sulle ginocchia il nostro carico prezioso, ad aspettare che aprissero. I nottambuli che passavano ci guardavano con sospetto; le donnine in cerca di affari ci guardavano per capire se eravamo pesci da prendere, questurini travstiti o ladri con la refurtiva. Alle quattro il Guerino cominciò il suo primo viaggio. Andò a ruba... ”

Il Guerino, dunque, iniziò la sua avventura il 4 Gennaio 1912, andando avanti con le pubblicazioni fino al 27 Maggio 1915, quando poi si fermò a causa della prima guerra mondiale. Riprese le pubblicazioni il 4 Maggio 1919, recuperando progressivamente e in brevissimo tempo i favori del pubblico sportivo che, in assenza del GUERINO, due giornali sportivi locali avevano provato a conquistare, senza però riuscirci. Il Guerino passò rapidamente, infatti, da 5.000 a 50.000 copie, e sopratutto, cominciò, piano piano a crescere sempre di più, diventando, allora come oggi, un vero e proprio punto di riferimento nell'editoria sportiva italiana.

Un punto di riferimento che, dopo aver festeggiato lo scorso anno i suoi 100 anni, oggi, fiero e orgoglioso più che mai, festeggia i suoi 101 anni. 101 anni di grandi emozioni sportive e calcistiche.
Se oggi il Guerino può festeggiare i suoi 101 anni, grande merito va all'attuale Redazione, capace di superare il momento delicato legata al passaggio da settimanale a mensile, e che ora viaggia più agguerrita che mai. Una Redazione che vede nell'attuale Direttore, MATTEO MARANI, prima guerinetto e poi dal 2008 alla cabina di comando, un assoluto punto di riferimento.
E allora, cento di questi giorni, Guerriero! Ma sopratutto, tanti, tanti auguri, veramente con tutto il cuore!

Rüdiger Franz Gaetano Herberhold