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giovedì 2 maggio 2013

SPUNTI DI SPORT-RICORDANDO AYRTON SENNA.



Imola, 1° Maggio 1994. Sul circuito del Santerno, intitolato ad Enzo e Dino Ferrari, è in programma il GP DI SAN MARINO, terza prova del mondiale di FORMULA 1. In pole position il pilota tre volte campione del mondo della WILLIAMS-RENAULT, AYRTON SENNA; in seconda posizione a poco più di 3 decimi dal campione brasiliano il leader del mondiale, MICHAEL SCHUMACHER, su BENETTON-FORD, vincitore delle prime due gare ad INTERLAGOS e ad AIDA. Sembra una sfida come tante, sebbene purtroppo l’atmosfera sul circuito del SANTERNO sia stata condizionata prima dall’incidente che ha visto protagonista il pilota brasiliano della JORDAN,RUBENS BARRICHELLO, e poi il giorno prima, l’incidente mortale che aveva visto protagonista il pilota austriaco della SIMTEK, ROLAND RATZENBERGER. Sarà purtroppo una delle gare più tristi della storia della FORMULA 1, non solamente, come vedremo, per un nuovo, ennesimo incidente al via, ma anche e soprattutto l’ultima gara del pilota brasiliano della WILLIAMS.

LA NASCITA DI UNA NUOVA STELLA.


Ayrton Senna, fa il suo esordio in FORMULA 1 a 24 anni nel 1984 alla guida della TOLEMAN, dopo aver fatto un’ottima gavetta nelle serie minori (nel 1973 a 13 anni aveva vinto il campionato Junior sui kart in Brasile; anel 1977 e 1978 vinse il Campionato Sudamericano di categoria; nel 1981fa il suo esordio in FORMULA FORD 1600 e vince sia il campionato RAC che il campionato TOWNSEND-THORESEN; nel 1982 vince in FORMULA FORD 2000 vincendo anche in questo caso il campionato europeo British Pace, sia l’Europeo EFDA. Nel 1983 passa in FORMULA 3, nel team WEST SURREY RACING, e con una RALT-TOYOTA si aggiudica il titolo mondiale).

Nel corso di questa prima stagione in FORMULA 1, SENNA conquisterà ben tre podi: a MONTECARLO, in GRAN BRETAGNA e in PORTOGALLO. Di quell’anno anche la mancata qualifica sul circuito di IMOLA, l’unica della sua carriera.
Tornando ai podi, particolare menzione merita quello di MONTECARLO, perché sarà proprio quel podio che, grazie a una strepitosa rimonta del pilota brasiliano sul bagnato (ben 6 secondi al giro più veloce di PROST, in testa alla gara con la sua MC LAREN) con la gara poi sospesa a causa dell’eccessiva quantità di acqua sul circuito monegasco, che permetterà al mondo di conoscere le straordinarie doti di AYRTON sull’acqua. Doti che ritroveremo nel corso della carriera di questo grande campione. Andiamo a rivedere alcuni momenti di quella storica gara.


IL PASSAGGIO ALLA LOTUS.


Nel 1985 AYRTON passa alla LOTUS, inizialmente motorizzata RENAULT, e che poi nel 1987 passerà ai motori HONDA. Con questo team il pilota brasiliano otterrà dei buoni risultati, ma di fatto non lotterà mai per il titolo mondiale., con due piazzamenti al quarto posto finale dellaclassifica piloti nel 1985 e nel 1986, e un piazzamento al terzo posto nel 1987.
Con LOTUS AYRTON otterrà però la sua prima vittoria nel mondiale di FORMULA 1. Era il 21 Aprile 1985, e sotto una pioggia torrenziale sul circuito di ESTORIL il pilota brasiliano vince il GP DEL PORTOGALLO con 1 minuto di vantaggio sulla FERRARI di ALBORETO, e un giro sulla RENAULT di PATRICK TAMBAY. Avendo ottenuto anche la pole, e il giro più veloce, sarà il suo primo hat trick. Queste le immagini della gara.

Ayrton vincerà in quella stessa stagione anche il GP del BELGIO, sul circuito di SPA FRANCHORCHAMPS con oltre 28 secondi sulla WILLIAMS di NIGEL MANSELL, e 55 secondi sulla MC LAREN TAG PORSCHE di ALAIN PROST.

Nel 1986 Ayrton vincerà in SPAGNA battendo di 14 millesimi la WILLIAMS di MANSELL e di 21 secondi la MC LAREN di PROST; e a DETROIT nel GP DEGLI STATI UNITI, dove distanzierà di 31 secondi sia JACQUES LAFFITTE su LIGIER-RENAULT, che PROST su MC LAREN-TAG PORSCHE.

Nel 1987 AYRTON si aggiudica il GP di MONTECARLO con 33 secondi sulla WILLIAMS di NELSON PIQUET, e oltre 1 minuto sulla FERRARI di ALBORETO, e a DETROIT, con 33 secondi sulla WILLIAMS di PIQUET e 45 secondi sulla MC LAREN di ALAIN PROST.
Al termine della stagione 1987, SENNA lascia la LOTUS con 16 pole position e 6 GP vinti per passare alla MC LAREN, nel frattempo passata alla motorizzazione HONDA.

IL PASSAGGIO ALLA MC LAREN.


A partire dalla stagione 1988, AYRTON, passa dunque alla MC LAREN, nel frattempo passata alla motorizzazione HONDA: vi rimarrà ben 6 stagione, conquistando ben 3 titoli mondiali (1988, 1990 e 1991) e scrivendo con le sue imprese una pagina storica della FORMULA 1, oltre a segnare il ciclo del dominio MC LAREN-HONDA.
A Woking Senna ritrova il rivale di sempre, il Professore, il francese ALAIN PROST: tra i due si svilupperà una grande stima reciproca, ma anche una fortissima rivalità, che porterà il pilota francese al termine della stagione 1989 con il titolo mondiale in tasca a lasciare la MC LAREN, passando prima in FERRARI per il biennio 1990-1991, e poi, dopo un anno sabbatico, in WILLIAMS, dove al termine della stagione 1993 si ritirerà vincendo il suo quarto e ultio titolo mondiale.
Nel 1988 PROST e SENNA hanno tra le mani una vettura veramente incredibile, la MC LAREN MP 4/4, progettata da GORDON MURRAY e STEVE NICHOLS, che vincerà ben 15 gare su 16 (l'unica gara non vinta dalla monoposto inglese sarà il GP d'ITALIA a MONZA, disputato poco tempo dopo la scomparsa di ENZO FERRARI, che vide a due giri dal termine SENNA venir toccato dalla WILIAMS di SCHLESSER, e la doppietta FERRARI, con BERGER davanti ad ALBORETO).

Nel corso della gara successiva, il GP del PORTOGALLO, disputato il 25 Settembre 1988 sul circuito di ESTORIL, comincia ad esplodere la rivalità tra SENNA e PROST. La gara vedrà la vittoria di PROST, con 9 secondi e mezzo sulla MARCH-JUDD di IVAN CAPELLI, e con 44 secondi sulla BENETTON-FORD di THIERRY BOUTSEN, ma il pilota francese della MC LAREN si lamenterà della partenza del proprio compagno di squadra. Secondo PROST, infatti, SENNA al via, pur partito meglio, al termine del primo passaggio in cui il pilota francese aveva raggiunto il compagno di squadra brasiliano lo avrebbe stretto eccessivamente contro il muretto dei box.

Nel corso della gara successiva, in GIAPPONE, viene assegnato il titolo piloti. La gara vedrà la vittoria di SENNA con 13 secondi di vantaggio su PROST e 36 sul solito BOUTSEN; grazie a quella vittoria, in virtù del regolamento che imponeva ai piloti di considerare ai fini della classifica finale i migliori 11 piazzamenti sulle 16 gare, SENNA vincerà il suo primo mondiale. Vediamo le immagini di quella gara, caratterizzata da una grandissima rimonta del pilota brasiliano.


Il mondiale vedrà all'ultima gara la vittoria di PROST con 36 secondi di vantaggio su SENNA e 47 sulla BENETTON-FORD di NELSON PIQUET. In classifica piloti (considerando gli 11 migliori piazzamenti)SENNA vince il MONDIALE con 90 punti contro gli 87 di PROST.

Stagione 1989. La stagione 1989 vedrà AYRTON vincere 6 gare (SAN MARINO, MONTECARLO, MESSICO, GERMANIA, BELGIO e SPAGNA). Due gli episodi della stagione che meritano di essere raccontati, e che sanciranno la rottura definitiva con il suo compagno di squadra, ALAIN PROST: il GP d'IMOLA e il GP di SUZUKA.
Ad Imola SENNA trasgedì il patto che i due piloti avevano fatto in merito al non superarsi durante il primo giro di gara. Senna superò il compagno di squadra, andando a vincere la corsa, con il compagno di squadra, profondamente irritato per l'accaduto.

L'altro episodio avvenne il 22 Ottobre 1989 sul circuito di SUZUKA. Prost era saldamente in testa al campionato, Senna doveva assolutamente vincere per tenere in vita il campionato nell'ultima gara in Australia. Al via Prost partì molto bene, e prese la testa della corsa. Senna, piano piano cominciò a rimontare, sino a che al 46° il pilota brasiliano provò a passare il suo compagno di squadra. Prost però chiuse la strada al pilota brasiliano, portando sia la sua sia la monoposto di SENNA fuori pista. Il pilota francese fu costretto a ritirarsi. Senna invece, era riuscito a tenere la monoposto accesa, e chiese ai commissari un aiuto per rimandare la monoposto in pista; aiuto che viene concesso. Senna è costretto inoltre a rientrare ai box per sostituire il musetto danneggiato; in testa passa così ALESSANDRO NANNINI con la BENETTON motorizzata FORD COSWORTH. Inizia così una nuova rimonta per AYRTON, che non solo riesce a recuperare il gap su NANNINI, ma superando il pilota toscano, va a vincere il GP del GIAPPONE. Sembra tutto fatto per SENNA, con il mondiale così ripaerto, ma la doccia fredda è dietro l'angolo. Subito dopo la gara il pilota brasiliano della MC LAREN viene squalificato sia perchè per ripartire era stato aiutato dai commissari, sia perchè, nell'atto del ripartire, era rientrato dalla via di fuga della chicane, e non percorrendo la chicane stessa. Con questo risultato PROST si aggiudicò di fatto il titolo MONDIALE. La MC LAREN fece ricorso contro la squalifica di SENNA, ma il reclamo fu rifiutato. Ma non solo. SENNA, accusato di minacciare la sicurezza degli altri piloti in pista dalla FIA, accusò la FIA stessa di aver manipolato il campionato. Questo comportò prima una multa di 100.000 dollari a carico del pilota brasiliano e poi la sospensione per sei mesi della superlicenza ameno che SENNA non avesse chiesto scusa a tutti. La polemica si concluse alla viglia della stagione 1990, quando la MC LAREN, in accordo con il pilota brasiliano, mandò in Febbraio una lettera di scuse alla FISA. Senna riottenne così la superlicenza per la stagione 1990, stagione che avebbe visto il suo secondo titolo mondiale.


Stagione 1990. La stagione 1990 vede ancora una volta la lotta per la vittoria finale tra i due rivali di sempre, SENNA su MC LAREN (vincitore di 6 gare negli USA, a MONTECARLO, in CANADA, in GERMANIA, BELGIO e ITALIA) da una parte, e PROST, passato alla FERRARI, dall'altra. Il mondiale si decide ancora una volta in GIAPPONE, il 21 Ottobre a SUZUKA. Il tutto avviene praticamente al via alla prima curva. Prost, che parte dal lato pulito della pista, parte bene, andando a superare la MC LAREN del pilota brasiliano, il quale, alla prima curva, tenta di superare nuovamente il pilota francese, mantenendo una traiettoria decisamente più interna. Il pilota francese non vede però la MC LAREN di SENNA, e così i due piloti finiscono nuovamente per toccarsi, con la MC LAREN che spedisce la FERRARI sulla via di fuga. Gara finita per entrambi, e titolo vinto da SENNA. La minovrà di SENNA non mancherà di suscitare polemiche in casa FERRAI, ma secondo la FIA quanto accaduto è da ritenersi un semplice incidente di gara. Andiamo a vedere un breve filmato in merito a quella gara.


Stagione 1991. La stagione 1991 vede la vittoria del terzo titolo iridato per SENNA, ma anche la comparsa, in seguito ad alcuni problemi di competitività per la ROSSA di PROST, di un nuovo rivale nella seconda parte del campionato: la WILLIAMS-RENAULT di NIGEL MANSELL.
SENNA vincerà ben 7 gare nel mondiale 1991 (USA, BRASILE, SAN MARINO, MONACO, UNGHERIA, BELGIO, e AUSTRALIA), di cui ben 4 nelle prime 4 gare. Leggendaria la vitoria ottenuta nel corso della seconda gara ad INTERLAGOS, la prima ottenuta in casa. In patria Ayrton sfodera una delle sue gare più belle andando a vincere addiritura con il cambio rotto. Andiamo a vedere le immagini di questa storica, bellissima vittoria.

Le stagioni 1992 e 1993. La stagione 1992, al contrario delle stagioni precedenti, non sarà una stagione trionfale. Di fronte allo strapotere della WILLIAMS FW14, progettata da PATRICK HEAD, nulla può il pilota brasiliano. Senna in questa stagione si classificherà al quarto posto con 50 punti (a vincere il mondiale MANSELL su WILLIAMS a 108 punti, seguito dal nostro RICCARDO PATRESE, sempre su WILLIAMS a 56 punti e da un giovanissimo MICHAEL SCHUMACHER su BENETTON-FORD a 53), con tre vittorie rispettivamente a MONTECARLO, UNGHERIA e ITALIA. In seguito poi alla decisione della HONDA di ritirarsi come motorista a fine stagione, Ayrton vorrebbe passare alla WILLIAMS, in seguito alla decisione di MANSELL di ritirarsi dalla FORMULA 1, ma nel frattempo in WILLIAMS è arrivato ALAIN PROST, ingaggiato dopo un anno sabbatico, che pone un veto nei confronti del pilota brasiliano. SENNA resta così ancora un anno in MC LAREN, nel frattempo dotata di un motore V8 FORD.

Anche la stagione 1993 vede il dominio WILLIAMS, con PROST che si aggiudica il titolo prima di ritirarsi definitivamente con la FW15C, progettata da PATRICK HEAD e da ADRIAN NEWEY.
Sebbene all'inizio ci fossero timori sulla reale competitività della monoposto, alla fine SENNA riesce comunque a classificarsi secondo, vincendo ben 5 gare in BRASILE, a DONINGTON, a MONTECARLO (5° vittoria consecutiva, un vero e proprio record sul circuito monegasco!), ie poi le ultime due gare della stagione in GIAPPONE e AUSTRALIA.

Spettacolare la vittoria di DONINGTON, dove si aggiudicò la gara dopo una serie di sorpassi (ben 4!) nel solo primo giro e dominando di gran lunga la gara, rifilando oltre 1 minuto e mezzo a DAMON HILL, su WILLIAMS. Queste le immagini della corsa tratte dalla RTL tedesca.

Da sottolineare poi la stretta di mano al termine dell'ultimo GP tra ALAIN PROST e AYRTON SENNA, sul podio del GP di AUSTRALIA, vinto da SENNA stesso. 


 Sarà l'ultima vittoria di AYRTON in FORMULA 1, al termine dell'ultima gara in MC LAREN.

IL PASSAGGIO IN WILLIAMS.


Nel 1994, dunque, Ayrton passa in WILLIAMS. La scelta, purtroppo, non si rivelerà vincente, vuoi l'abolizione voluta dalla FIA dell'elettronica (sospensioni attive e controllo trazione, veri punti di forza delle WILLIAMS iridate nei due campionati precedenti) che rende la monoposto assai difficile da guidare, sia al contempo la scelta di una zona troppo stretta dell'abitacolo, che con SENNA che faceva fatica non solo a calarsi nell'abitacolo, ma anche a guidare la macchina stessa. Dopo le due prime gare che, dopo altrettante pole conquistate dal pilota brasiliano, vide due vittorie del giovane pilota della BENETTON-FORD, MICHAEL SCHUMACHER, si giunge così a IMOLA.
Il weekend si rivelerà particolarmente drammatico, con un bruttissimo incidente nelle prove libere del venerdì con protagonista RUBENS BARRICHELLO, a causa di un cedimento della sospensione posteriore della JORDAN di RUBINHO, che, come leggiamo su WIKIPEDIA, andò in testacoda alla Variante Bassa, passando di traverso sul cordolo esterno, che si tramutò in un trampolino che lanciò la vettura al di sopra le gomme, contro le reti di protezione; l'auto rimbalzò poi all'indietro, si cappottò un paio di volte e terminò la sua corsa ribaltandosi. I soccorsi furono immediati e venne esposta la bandiera rossa. Barrichello, inizialmente privo di conoscenza, riprese i sensi grazie agli sforzi dei medici di pista, per poi venire venne trasportato al centro medico e in seguito all'ospedale. Il giorno successivo si ripresentò nel paddock, con una frattura al setto nasale, tagli alla bocca, un braccio fasciato e una costola incrinata, che gli impedirono di prendere parte al resto dell'evento.

Queste le immagini dell'incidente. Senna non esitò ad interrompere le prove libere, per andare a trovare l'amico infortunato.

L'incidente di BARRICHELLO, purtroppo, non fu il solo a verificarsi in quel bruttissimo weekend.
Il giorno dopo, sabato 30 Aprile 1994, all'altezza del Tamburello, in seguito alla rottura dell'alettone anteriore, la SIMTEK del pilota austriaco, ROLAND RATZENBERGER, andò a schiantarsi a 306 km/h contro il muro della curva esterna della curva intitolata a GILLES VILLENEUVE. La cellula di sopravvivenza della vettura resse, ma la velocità d'impatto fu talmente forte, da generare un colpo di frusta che oltre a far perdere conoscenza al pilota, generò una frattura della base cranica, che purtroppo portò alla morte del pilota austriaco. Se il decesso avvenì sopra l'ambulanza che stava portando il pilota all'ospedale, di fatto, purtroppo, il pilota aveva perso la vita al momento dell'impatto, che fu abbastanza violento.
Senna rimase molto scosso da quanto accaduto a tal punto che, in seguito come leggiamo su WIKIPEDIA, volle poi andare personalmente, con una macchina dell'organizzazione, a verificare lo stato della pista nel punto dove era avvenuto l'incidente. Per questo venne sanzionato dalla Federazione.
Senna vorrebbe non correre il GP, ma ormai il GP è in moto, e non lo si può fermare. Ayrton però vuole ricordare in qualche modo il pilota austriaco, e così decide che, in caso di vittoria, avrebbe sventolato la bandiera austriaca in onore del povero Roland. In merito a questa cosa, c'è un pò di divergenza tra le fonti. Secondo alcune fonti, la bandiera venne trovata arrotolata nell'abitacolo della WILLIAMS distrutta. Secondo altre fonti, invece, la bandiera venne trovata arrotolata nella manica della tuta del pilota brasiliano. 

Si arriva così alla gara, domenica 1° Maggio. Una gara, il GP D'IMOLA, che purtroppo avvalora tutti quei sinistri presagi che già avevano caratterizzato i giorni precednti. Al via si ferma la BENETTON-FORD di LEHTO, che viene centrata in pieno dalla LOTUS di LAMY. La pista viene così invasa dai detriti, ma anche la tribuna, con ben 9 spettatori feriti, e 1 spettatore in coma colpito da una gomma. Esce in pista la SAFETY CAR, con i commissari che provano a pulire la pista. Al rientro della safety car SENNA è in testa, seguito da SCHUMACHER. Al settimo giro (il secondo dopo il rientro della SAFETY CAR) il dramma. A causa della rottura del piantone dello sterzo la WILLIAMS del pilota brasiliano va a schiantarsi contro il muro del TAMBURELLO. L'impatto è devastante e molto violento. In seguito all'urto, infatti, il piantone della sospensione destra penetrò nella visiera del casco del pilota brasiliano, causando un grave trauma cranico. I medici provano in tutti i modi a rianiumare AYRTON, trasportandolo anche all'OSPEDALE MAGGIORE di BOLOGNA. Purtroppo non fu necessario. Alle 18.40 il pilota brasiliano spirò senza mai aver ripreso conoscenza.

La scomparsa di AYRTON fu un duro colpo per il mondo della FORMULA 1. Se è vero che in seguito a quanto accaduto, come leggiamo su WIKIPEDIA, “Il circuito venne ampiamente rivisto, con interventi in tutti i punti teatro di incidenti nel fine settimana dell'edizione 1994. Inoltre, la FIA stilò un pacchetto di modifiche, da attuarsi con diverse scadenze, per ridurre drasticamente le prestazioni delle vetture. Venne introdotto il limite di velocità nei box ed i piloti ricostituirono la GPDA, che permetteva loro di esprimere in modo unitario il proprio parere soprattutto su questioni di sicurezza. Molti circuiti vennero modificati nei punti potenzialmente pericolosi, con alcune soluzioni di emergenza (come chicane posticce formate da pile di gomme) introdotte temporaneamente dove non fosse possibile effettuare interventi più elaborati prima dell'edizione 1994 della gara (Barcellona, Montreal, Spa).”, è altrettanto vero che quel giorno gli appassionati di FORMULA 1 persero un vero campione. Un campione che, a distanza di tanti anni, resta e resterà per sempre nel cuore di tutti gli appassionati di FORMULA 1.

Rüdiger Franz Gaetano Herberhold

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