Un gradito ritorno. È quello che si
verificherà a partire dai prossimi giorni, nella pagina FB del
GUERIN SPORTIVO. Dopo il grande successo dello scorso anno, torna
infatti, a grande richiesta, CORREVA L’ANNO-EMOZIONI DI SPORT E
MUSICA.
Come lo scorso
anno, quindi, rivivremo le grandi emozioni dello sport, associate a
quelle grandi emozioni che solo la musica è in grado di rilasciare.
Confermata,
naturalmente la base del format: in ogni puntata verranno scelti
degli anni ai quali verrà dapprima associato un evento sportivo, e
poi una canzone relativa all’anno selezionato.
Se dunque, la base
del format, che tanto successo aveva riscontrato su Fb è stata
sostanzialmente riconfermata, non mancheranno comunque delle novità.
In occasione,
infatti dei 100 anni del GUERIN SPORTIVO, CORREVA L’ANNO ospiterà
infatti nelle varie puntate, anche alcune prime pagine storiche del
celebre mensile. Ma non solo. Per quanto riguarda la scelta delle
canzoni, se lo scorso anno la scelta, essendo la prima edizione, era
stata molto alla leggera, quest’anno la scelta dei brani da
associare agli anni e agli eventi sportivi è andata molto più di
fino, andando un po’ a toccare tutti i generi: oltre alla
immancabile musica leggera italiana, non mancheranno alcuni momenti
di musica classica, lirica, popolare, blues e anche musica americana.
Per quanto
riguarda lo sport, non mancheranno ovviamente delle chicche storiche,
come abitudine della rubrica. Due gli sport che sostanzialmente
verranno proposti nella rubrica: CALCIO e FORMULA 1.
Le puntate della
rubrica saranno 10. Mentre le prime 7, come già fatto lo scorso
anno, saranno variabili come argomenti e generi musicali, le ultime 3
saranno di carattere monotematico. In particolare l'ottava puntata
sarà dedicata al musical americano e alle commedie musicali, la nona
al duo MINA-LUCIO BATTSTI, e infine l'ultima puntata alle canzoni
relative al mondo del calcio. Per quanto riguarda il numero dei
brani, per le prime 7 puntate saranno almeno 6-7 brani, per le ultime
puntate non saranno minori di 10.
A differenza dello
scorso anno, quando le puntate venivano pubblicate solo sulla pagina
Fb del GUERIN SPORTIVO, per questa seconda edizione le 10 puntate
verranno pubblicate in diretta sulla pagina FB del GUERIN SPORTIVO e
in differita sul blog VARIE NEWS.
Un’occasione,
quella di CORREVA L’ANNO-SPORT ED EMOZIONI IN MUSICA, di poter
riscoprire alcuni momenti della storia del Nostro Paese non solo
attraverso del sano e buon sport, ma anche attraverso della sana e
buona musica.
A poco meno di un'ora dall'accensione del braciere olimpico, che darà il via alle OLIMPIADI di LONDRA 2012, andiamo a scoprire insieme le mascotte che hanno fatto la storia delle OLIMPIADI.
MONACO DI BAVIERA 1972.
La prima edizione delle OLIMPIADI estive ad avere una mascotte è MONACO DI BAVIERA 1972 (per quanto riguarda le olimpiadi invernali, la mascotte fece il suo esordio a GRENOBLE 1968). La mascotte si chiama WALDI, e raffigura un cane di razza bassotta. Secondo le intenzioni degli autori, rappresenta le caratteristiche tipiche richieste ad un atleta: resistenza, tenacia e agilità.
Vediamo WALDI in versione pupazzo.
MONTREAL 1976.
La mascotte si chiama AMIK, e rappresenta un castoro, perqaltro uno dei simboli nazionali del CANADA. La scelta è ricaduta su questo animale anche per evidenziare il duro lavoro richiesto per eccellere nello sport.
MOSCA 1980.
La mascotte si chiama MISHA, ed è un orso bruno. Vediamo in queste due foto le due varianti in cui MISHA si mostra.
LOS ANGELES 1984.
La mascotte si chiama SAM, e raffigura l'aquila reale, simbolo degli Stati Uniti.
SEUL 1988.
Le mascotte si chiamano HODORI e HOSUNI. HODORI èil tigre maschio, HOSUNI la tigre femmina. Nelle immagini raffigurate vediamo sopra HODORI e sotto entrambi.
BARCELLONA 1992.
La mascotte si chiama COBI e raffigura un pastore catalano.
ATLANTA 1996.
La mascotte si chiama IZZY, e raffigura una figura astratta. Negli USA ebbe un grandissimo successo.
SIDNEY 2000
Le tre mascotte si chiamano OLLY, SID e MILLIE. OLLY è un martin pescatore, SYD un ornitorinco e MILLIE un istrice. La scelta di questi animali non è casuale. I tre animali sono infatti anche i tre animali nativi dell'AUSTRALIA, e rappresentano la terra, l'aria e l'acqua.
ATENE 2004.
Le due mascotte si chiamano ATHENA e PHEVOS e sono due campane, fratello e sorella.
PECHINO 2008.
Ben cinque le mascotte delle Olimpiadi disputate a PECHINO. Sono i FUWA: BEIBEI (un pesce), JINGJING (un panda), HUANHUAN (rappresenta la Fiamma Olimpica), YINGYING (un'antilope tibetana), e infine NINI (un piccolo uccello cinese).
Da rilevare un particolare, che sicuramente farà la gioia degli appassionati di anagrammi: se uniamo insieme i nomi delle cinque mascotte, otteniamo la frase BEIJING HUAN YING NI (Pechino vi da il benvenuto).
LONDRA 2012.
Due le mascotte scelte per questa edizione delle OLIMPIADI: WENLOCK e MANDEVILLE. WENLOCK è un umanoide con un solo occhio, ed è la mascotte delle OLIMPIADI; MANDEVILLE è la mascotte delle PARAOLIMPIADI.
In questa versione vediamo WENLOCK indossare su entrambe le braccia 5 braccialetti, con i colori dei 5 cerchi olimpici.
Siamo ormai arrivati al termine del nostro viaggio attraverso le mascotte. Tra poco, dunque, con l'accensione del braciere olimpico, partiranno quindi le OLIMPIADI di LONDRA 2012, con l'auspicio ci possano regalare delle grandi emozioni.
Questa sera, presso gli studi televisivi DERUTA 20 a MILANO è stato sorteggiato il calendario della SERIE A 2012-2013.
Sperando di farvi cosa gradita, andiamolo a vedere insieme.
Domenica
13 Maggio 2012. Allo stadio San Siro di Milano è in scena l'ultima
partita della stagione, della SERIE A 2011/2012. Di fronte il MILAN,
allenato da MASSIMILIANO ALLEGRI; dall'altra
il NOVARA di ATTILO TESSER, matematicamente già retrocesso in B, ma
che all'ultima partita di SERIE A vuole dare un ultimo sorriso ai
suoi tifosi, anche se l'avversario, indubbiamente, è dei più tosti.
Per
il Milan la gara contro il Novara è anche la gara di addio dei suoi
senatori: NESTA, SEEDORF, GATTUSO, ZAMBROTTA, VAN BOMMEL e INZAGHI
lasceranno infatti la squadra rossonera.
La
partita non ha molto da dire: in seguito alla sconfitta occorsa
durante il derby, la domenica prima, il MILAN aveva perso lo
scudetto, vinto dalla JUVENTUS di ANTONIO CONTE.
Il
primo tempo si conclude con il vantaggio a sorpresa del NOVARA,
grazie al goal messo a segno al 19° da GARCIA, abile a sfruttare gli
sviluppi di un calcio d'angolo battuto da RIGONI, e autore di un
ottimo primo tempo. Di contro un MILAN un po' troppo sprecone sulla
trequarti.
Nella ripresa, la
situazione cambia: il MILAN comincia a fare decisamente più gioco,
arrivando a creare tre occasioni in ben 10 minuti della ripresa, con
un pareggio che alla fine si concretizza al al 55'
sull'asse Cassano – Flamini. Fantantonio controlla al limite
dell'area e aspetta l'innesco del centrocampista francese, entrato al
posto dell'infortunato Boateng. Due passi in area e poi la diagonale
che termina in rete
per il pareggio rossonero. Al 67° la staffetta: esce CASSANO, entra
INZAGHI, alla sua ultima gara in rossonero. Cambia il tema della
partita, con un INZAGHI che cerca costantemente il goal, che alla
fine all'82° trova. Un goal che fa emozionare e non poco i tifosi
rossoneri. Avete presente la macchina del tempo? Sembra come se il
tempo, in quell'82° minuto di gioco si fosse improvvisamente
fermato. Non sembra di vedere il MILAN di ALLEGRI, ma un altro MILAN.
SEEDORF, Seedorf calibra una palla al bacio per SUPERPIPPO INZAGHI,
lesto a controllare e a mettere in rete. I tifosi rossoneri
esplodono, ma al contempo sono emozionati: INZAGHI nella sua ultima
partita ha segnato il suo ultimo goal in rossonero, a pochi minuti
dal termine. Sarà il goal partita.Vediamo il goal di INZAGHI, cosi com'è stato vissuto dalla curva del MILAN.
Guardate
bene questo goal: non solo è stato l'ultimo goal di PIPPO INZAGHI
con la maglia del MILAN, ma è stato proprio il suo ultimo goal in
carriera.
Come
abbiamo appreso, infatti, nel pomeriggio di ieri, PIPPO INZAGHI ha
infatti rinunciato all'offerta economica e alla proposta fattagli dal
presidente del MALAGA, di continuare a giocare, per scegliere con il
proprio cuore.
Un
celebre libro di SUSANNA TAMARO s'intitola: VA DOVE TI PORTA IL
CUORE. Pippo lo ha fatto, ha seguito la strada che gli indicava il
cuore, comportandosi da grande campione, rendendosi conto quando era
giunto il momento di smettere, ma al contempo facendosi consigliare
dal proprio cuore.
Lui,
che per ben 11 stagioni ha vestito la maglia del MILAN, e con cui ha
vinto 2 CHAMPIONS LEAGUE, 1 MONDIALE PER CLUB, 2 SUPERCOPPE EUROPEE,
2 SCUDETTI, 1 COPPA ITALIA e 2 SUPERCOPPE ITALIANE, non si sarebbe
mai visto con una maglia diversa da quella rossonera. Circostanza,
questa, che era già emersa lo scorso Gennaio, di fronte alle avance
del SIENA, e della sua presidente, VALENTINA MEZZAROMA, che aveva
offerto un posto al SIENA dove giocare, e che molto gentilmente PIPPO
aveva rifiutato.
Per
questo motivo, ha così accettato l'offerta della società rossonera
di allenare la squadra degli ALLIEVI NAZIONALI rossoneri fino al 30
giugno 2014.
PIPPO SPIEGA
A SKY IL MOTIVO DELLA SUA SCELTA.
Pippo Inzaghi con la CHAMPIONS LEAGUE conquistata con il MILAN nella finale 2007 disputata ad ATENE contro il LIVERPOOL, guidato da RAFAEL BENITEZ.
Nella
giornata di ieri, PIPPO INZAGHI ha rilasciato a SKY alcune
dichiarazioni, in cui spiega il motivo della sua scelta.
"Sono
felice, ho amato tantissimo quello che ho fatto ma oggi dico basta
alla carriera da giocatore. Si apre una nuova avventura, era
difficile andarmene dal Milan. Ci tengo a ringraziare le società che
mi hanno offerto di giocare ancora, proprio oggi (ieri
n.d.r)è
arrivata un'offerta dall'Inghilterra e mi ha fatto pensare molto però
alla fine ho pensato che il legame che c'era col Milan dovesse
proseguire per tanti motivi. Ora si apre un nuovo capitolo della mia
vita. Ho sognato di vincere la Champions con la maglia del Milan,
chissà se ora posso vincerla anche da allenatore, come ha fatto
Ancelotti. Questo ora è il mio sogno. Quando ho iniziato a giocare
speravo di vincere la Champions da giocatore, e ci sono riuscito, ora
spero di farlo da mister.
Il
mio futuro è legato a questa maglia e a questi colori che mi hanno
dato tantissimo, ed era difficile vedermi con un'altra casacca, sarà
una nuova esperienza. È stata dura decidere, anche le cose belle
hanno una fine. Se avessi fatto una sceneggiatura l'avrei scritta
proprio così, segnare l'ultimo gol della mia carriera proprio nello
stadio con la mia gente, allora ho pensato che nella vita ho vinto
tutto e non valeva la pena andare ancora in giro a 39 anni. Ho avuto
questa grande occasione da parte del Milan. Insegnare la passione ai
giovani è una cosa bella, ho grande entusiasmo, partirò per Pinzolo
con dei giovani che vogliono diventare grandi giocatori. Ho le
caratteristiche giuste per poter insegnare. Da oggi si parte da zero,
non voglio correre troppo. Bisogna dimenticare tutto quello che ho
fatto da calciatore adesso si apre un nuovo capitolo della mia vita.
Mi
auguro di rivivere le stesse emozioni da giocatore. Ancelotti è il
mio modello però dovrò cercare di essere me stesso. Insegno ai
giocatori di impegnarsi e dare tutto per la maglia, come ho fatto da
atleta. Il modulo? Bisogna vedere le caratteristiche dei giocatori
che ho, e alla loro età devono saper trattare la palla e divertirsi.
Una sfida contro mio fratello? Sarebbe il massimo trovarsi nelle fasi
finali uno contro l'altro. Simone da due anni sta facendo bene e mi
darà dei consigli, sono alle prime armi e devo imparare molto. Il
mercato del Milan attuale? Quando ci sono Berlusconi e Galliani siamo
tutti in buone mani. Ai tifosi del Milan dico che è stato
bellissimo, spero di trovarmi tra qualche anno sulla panchina di San
Siro per nuovi successi insieme".
I GOAL PIÚ
BELLI.
Devo
dire la verità: ho pensato molto, nel preparare questa puntata, a
come potevamo ricordare PIPPO INZAGHI. Dopo una lunga attenta
riflessione, mi è sembrato giusto volerlo ricordare con le magie che
ci ha regalato in tutti questi anni di carriera; insomma, con i suoi
goal.
Grazie
al sondaggio che ho proposto questa mattina su Facebook in pagina ai
lettori (un grazie, come sempre, ai Guerinetti che hanno partecipato)
siamo riusciti a mettere in piedi una vera e propria HIT PARADE senza
classifica dei goal più belli segnati da PIPPO INZAGHI.
Non
escludo che, oltre ai goal segnalatici, ce ne possano essere anche
degli altri. Motivo per cui, se doveste trovarne degli altri, per
vari motivi non abbiamo potuto pubblicare, vi prego di segnalarceli o
su Facebook, nella pagina del GUERIN SPORTIVO, o su TWITTER (https://twitter.com/spuntisport) o
all'indirizzo mail spuntidisport@gmail.com
Pubblicheremo
questi goal che ci avete segnalato in una ulteriore puntata apposita.
Cominciamo,
quindi a guardarci qualche goal . E cominciamo con il goal segnato da
PIPPO INZAGHI contro il BAYERN MONACO, con grande anticipo su cross
di SERGINHO.
Trofeo GAMPER 2010. BARCELLONA- MILAN. Pareggio del MILAN segnato al 67° da INZAGHI. Tiro al volo su cui PINTO non può fare nulla.
Andiamo ora a vedere la doppietta con cui INZAGHI consentì al MILAN di battere il LENS per 2-1. Era il 18 Settembre 2002.
Quarti di finale CHAMPIONS LEAGUE 2002/2003. MILAN-AJAX 3-2.
Mondiali 2006. ITALIA-REP.CECA 2-0. Goal Inzaghi.
Serie A 2011/2012. MILAN-NOVARA. Inzaghi. Commento SKY.
Concludiamo la rassegna dei goal con una vera e propria perla di PIPPO INZAGHI. Il 16 Settembre 1998, JUVENTUS e GALATASARAY pareggiano per 2-2. quella partita però verrà ricordata anche per una bellissima semirovesciata di SUPER PIPPO INZAGHI, che andiamo a gustarci.
Siamo arrivati al termine di questa puntata di SPUNTI DI SPORT. Una puntata, la numero 101, dedicata a un grande campione del nostro calcio, che sicuramente mancherà un pò a tutti noi, indipendentemente dalla squadra che ognuno di noi può tifare, alla ripresa del prossimo campionato: PIPPO INZAGHI.
Una grande
emozione. È quella che sto provando mentro mi accingo a scrivere
questa puntata, una puntata, quella odierna di SPUNTI DI SPORT,
decisamente diversa dal solito. Si tratta, infatti, della nostra 100°
puntata. 100 puntate insieme, quindi. 100 puntate in cui abbiamo
provato a raccontare
lo
sport attraverso le sue emozioni. 100 puntate in cui abbiamo
raccontato lo sport sia attraverso l'attualità, sia attraverso
l'approfondimento, sia attraverso l'AMARCORD. Mai mi sarei
immaginato, a poco più di un anno di distanza dalla prima puntata
(era l'11 Giugno 2011) di festeggiare questo bellissimo traguardo.
Ho
pensato molto in questi giorni a come fare questa puntata: se fare un
breve excursus di queste prime 100 puntate, se raccontare com'è nato
SPUNTI DI SPORT, rischiando alla fine di fare una puntata
autocelebrativa che, onestamente parlando, avrebbe avuto poco senso.
SPUNTI
DI SPORT, come dicevo sopra, è abituato a parlare di SPORT e al
contempo a celebrare le emozioni che esso ci riserva. E, allora, dopo
una lunga e attenta riflessione ho deciso di fare una puntata più
intima rispetto al solito, approfittando, quindi, per presentarvi
alcune novità che, in occasione di questa puntata, faranno il loro
esordio, e che spero possano essere di vostro piacimento.
LE NOVITÀ
DI SPUNTI DI SPORT.
Andiamo,
quindi, a scoprire insieme, le novità di SPUNTI DI SPORT.
La
prima novità, è che a partire da questa puntata, abbiamo un
indirizzo di posta elettronica. L'indirizzo è:
spuntidisport@gmail.com
A questo indirizzo potrete mandare le vostre critiche, i vostri
suggerimenti in merito alle puntate finora pubblicate, e non solo.
L'altra
novità, però, è un po' più importante. Con questa puntata SPUNTI
DI SPORT sbarca anche su TWITTER con un suo account (https://twitter.com/spuntisport).
TWITTER rappresenta sicuramente il futuro per quanto riguarda
l'informazione, e sopratutto i social network; mi sembrava giusto
poter portare su TWITTER questo nostro spazio. Uno spazio che ( e qui
sta una ulteriore novità) non sarà limitato alla pubblicazione
delle sole puntate, ma che avrà una diversa impostazione, ospiterà
anche dibattiti legati alla stretta attualità (compatibilmente con i
140 caratteri). Uno spazio su TWITTER, insomma, dove far sentire la
propria voce. Chiedo venia fin da ora per i primi giorni: mi devo
solamente un po' impratichire con TWITTER, tra hashtag e retweet.
RINGRAZIAMENTI.
Prima,
però, di concludere questa puntata, mi sembra giusto fare dei
ringraziamenti. Di solito, è consuetudine festeggiare un compleanno
o un evento importante con gli amici più cari. Amici che, credetemi,
nella storia e nello sviluppo di SPUNTI, hanno avuto direttamente o
indirettamente un ruolo importante. Chi, incoraggiandomi nei momenti
più brutti in pagina, quando sembrava dovessi lasciare, chi dandomi
dei consigli o dei suggerimenti, chi semplicemente ci ha dato
fiducia.
Il
primo ringraziamento che vorrei fare è per due amici di Viareggio,
la mia città, che hanno un posto speciale nel mio cuore: STEFANO e
MICHELA.
Stefano
e Michela mi sono sempre stati accanto con i loro consigli e
suggerimenti, ma anche e sopratutto nei momenti più duri (che in
pagina, sopratutto nei primi mesi dello scorso anno, non sono
mancati).
Non
lo nascondo a nessuno: c'è stato un paio di momenti, lo scorso anno,
in seguito ad alcune divergenze, in cui ho rischiato molto seriamente
di abbandonare la pagina Facebook del GUERIN. Momenti in cui mi
sentivo veramente solo, e in cui Stefano e Michela mi sono stati
accanto, motivo per il quale non finirò mai di ringraziarli. Prima
di abbandonare definitivamente, ho voluto provare, riuscendoci, a
rimettere a posto le cose, ma non potrò mai dimenticare l'aiuto
morale che Stefano e Michela mi hanno dato in un momento così duro.
Come anche i consigli che mi hanno dato in occasione delle prime
puntate di SPUNTI, e non solo.
Stefano
e Michela sono degli amici con la A maiuscola, mi sembra giusto
condividere con loro questo bellissimo traguardo, e a loro e alla
piccola Stella mando veramente con tutto il cuore un forte abbraccio.
Un
grazie va agli altri amministratori della pagina del GUERIN (GIACOMO,
FATIMA, STEFANO e GASPARE) per la pazienza con cui mi sopportano
sempre.
Un
grazie speciale va a un amico speciale, LUIGI, per tutta la pazienza,
e sempre pronto a dare dei consigli e dei suggerimenti per poter
migliorare SPUNTI, dove necessario.
Un
grazie speciale va al Direttore del GUERIN SPORTIVO, MATTEO MARANI,
per tutta la pazienza, e sopratutto un grazie veramente speciale per
aver sempre avuto fiducia in noi. Nell'anno in cui il GUERIN SPORTIVO
festeggia i suoi 100 anni di vita, confermandosi così il periodico
sportivo più longevo nel mondo, è una grande emozione poter
festeggiare insieme le 100 puntate di SPUNTI DI SPORT.
Il
GRAZIE più grosso, però, va a voi, cari amici che ci seguite ogni
giorno, sia sulla pagina FB del GUERIN SPORTIVO, sia su VARIE NEWS.
Se non fosse stato per voi, per l'affetto con cui ci seguite sempre,
e con cui seguite anche questo spazio, difficilmente SPUNTI potrebbe
andare avanti.
SPUNTI
DI SPORT festeggia, dunque, 100 puntate. 100 puntate in cui ho
provato a raccontare le emozioni che lo sport ci regala ogni giorno
(vi anticipo già che la prossima puntata, la 101°, sarà dedicata
alla FORMULA 1, con la vittoria di ALONSO nel GP di GERMANIA di
HOCKENHEIM). Spero di esserci riuscito. Tra pochi giorni partiranno
le OLIMPIADI DI LONDRA. L'auspicio è quello di poter vivere grazie
ai GIOCHI delle grandi emozioni sportive. Emozioni che tramite SPUNTI
non mancheremo di raccontarvi, senza dimenticare però il passato.
Come è sempre stato nel DNA di questa rubrica.
Tanti
auguri, caro SPUNTI DI SPORT.Tanti auguri, veramente di tutto cuore.
Un
pensiero al futuro. Nell'immediata vigilia del GP di GERMANIA, che si
disputerà questo fine settimana sul circuito di HOCKENHEIM, in
FORMULA 1 si è parlato di due elementi che stanno recitando in
questa stagione un ruolo chiave: il famigerato scalino, ma sopratutto
le gomme.
DAL
PROSSIMO ANNO ADDIO ALLO SCALINO?
Potrebbe
essere durata una sola stagione l'introduzione dello scalino sul muso
delle monoposto di FORMULA 1. La FIA (Federazione Internazionale
dell'Automobile) sarebbe infatti intenzionata a bocciare questa
soluzione già dal prossimo anno, viste anche le critiche giunte dai
tifosi.
Queste
le dichiarazioni in merito del delegato tecnico FIA, CHARLIE WHITING.
“Capiamo perfettamente le rimostranze dei tifosi di Formula 1
che criticano la nuova linea delle monoposto. Modificheremo il
regolamento per cercare di sistemare la questione”.
Come
mai in questa stagione, la maggior parte delle squadre (eccetto MC
LAREN e MARUSSIA) hanno utilizzato lo scalino?
La
motivazione è legata al regolamento realizzato dalla stessa FIA e
valido per la stagione in corso. Per evitare, infatti, il ferimento
dei piloti in caso di contatto laterale con un'altra vettura, sono
stati resi decisamente più severi i test di carico statico laterale.
Nella
fattispecie il regolamento FIA 2012 prevede che nessun componente
anteriore della carrozzeria situato oltre i 1950 mm dall'apertura
posteriore dell'abitacolo possa essere a più di 550 mm dal piano
stradale di riferimento. Di conseguenza il musetto delle monoposto
dovrebbe essere più basso rispetto ai mondiali precedenti.
Siccome
anche per questa stagione è previsto che la centina anteriore del
telaio resti a 625 mm dal piano stradale di riferimento, essendo
l'abitacolo della monoposto posto relativamente alto, è ovvio che
occorra un raccordo tra l'altezza dell'abitacolo e il musetto.
Siccome, peraltro, sempre secondo regolamento tecnico, è previsto
che in 150 mm debba esserci tra abitacolo e muso un dislivello di 75
mm, da qui, l'idea, presa da buona parte delle squadre di inserire
nelle monoposto lo scalino, sicuramente antiestetico ma che consente
alle vetture di rientrare nella norma.
Lo scalino sulla F 2012.
A
meno che, come nel caso della MC LAREN (sotto raffigurata) o della MARUSSIA, non si sia già abbassato
l'abitacolo, e non si sia alzato eccessivamente il muso. In questo
caso, essendo già a livello, lo scalino non è per niente
necessario.
CAPITOLO
GOMME: NEL 2014 TORNA LA MICHELIN?
Le gomme PIRELLI previste nella stagione 2012 di FORMULA 1.
Altro
elemento che sta caratterizzando molto questa stagione in FORMULA 1,
è sicuramente caratterizzato dalle GOMME. Ma anche sotto questo
aspetto sono in arrivo delle novità.
Si
torna, infatti, a parlare di un ritorno della MICHELIN in FORMULA 1 a
partire dal mondiale 2014. Ricordiamo che la MICHELIN si ritirò nel
2006, dopo sei anni in FORMULA 1, caratterizzati dalla lotta tra la
fabbrica francese di pneumatici, e la rivale giapponese, BRIDGESTONE.
Già
nel 2010, a dire il vero, la MICHELIN avrebbe voluto tornare in
FORMULA 1, ponendo però due condizioni:
che
venisse eliminato il monofornitore di gomme, ricreando così un
contesto precedente al 2007
che
gli pneumatici avessero un maggiore effetto positivo sull'ambinte,
risparmiando carburante, e quindi con minori emissioni di CO2.
Nel
2010 questi elementi non vennero considerati. Questa volta, invece,
da parte del presidente della FIA, JEAN TODT, sembra esserci in tal
senso un maggior interesse; in particolare il presidente FIA non
sarebbe contrario a un confronto tra costruttori sulle coperture.
Il
tutto, però, dipenderà da cosa farà PIRELLI, al termine del
contratto, in scadenza nel 2013. Proseguirà la sua avventura in
FORMULA 1 oppure no? Ultimamente,interpellato tramite TWITTER sui
piani della Pirelli in Formula 1 dopo il 2013, il responsabile dela
divisione MOTORSPORT, PAUL HEMBERY, ha così risposto: “Se
(in Formula 1) ci vorranno e se l’economia resterà stabile, sì”.
Una
cosa è certa: qualora PIRELLI dovesse rimanere in FORMULA 1 anche
dopo il 2013, e qualora dovesse realmente arrivare nel 2014 anche la
MICHELIN, sicuramente torneremo ad avere delle qualifiche molto più
combattute di quanto visto negli ultimi tempi con squadre che
addirittura risparmiano gomme nell'ultima sessione di qualifica per
averne più in gara. Cosa che, ovviamente in regime di duopolio
sicuramente non si verificherebbe più.
Una
grave perdita per il giornalismo sportivo italiano, ma anche e
sopratutto per noi appassionati di calcio. Nella notte tra Giovedì 12 e Venerdì 13 Luglio, purtroppo, è
venuto a mancare, a poche ore dal suo 78° compleanno, A Genova,
ALFREDO PROVENZALI, voce storica della trasmissione radiofonica
TUTTO IL CALCIO MINUTO PER MINUTO.
A
dare la notizia della sua scomparsa il GR 1 delle 8 di ieri mattina
che, dopo aver trasmesso la sigla di TUTTO IL CALCIO, ha dato la
triste notizia.
Alfredo
Provenzali era nato a Genova, nel quartiere di SAMPIERDARENA il 13
Luglio 1934. Inviato per tanti anni sui campi di gioco, nel 1992,
aveva sostituito MASSIMO DE LUCA alla conduzione di TUTTO IL CALCIO.
Legati a PROVENZALI i ricordi di tante radiocronache entrate nella
leggenda dello sport azzurro: dalla telecronaca della vittoria di
KLAUS DIBIASI a CITTÀ DEL MESSICO, alla vittoria di NOVELLA
CALLIGARIS, per arrivare, 20 anni fa, alla vittoria del SETTEBELLO,
allenato da RATKO RUDIC, nella finale olimpica giocata a BARCELLONA
contro la SPAGNA.
Poche
settimane fa, PROVENZALI era stato premiato per il premio AGNES, ma
per motivi di salute non si era potuto recare a CAPRI per ritirare il
premio.
IL
RICORDO DI RICCARDO CUCCHI E DI ALEX DEL PIERO.
Intervistato
durante il GR delle 8,apertosi con la sigla di TUTTO IL CALCIO MINUTO
PER MINUTO, e con la notizia della scomparsa da parte di CARLOTTA
TEDESCHI, così il caporedattore di RADIO RAI per lo sport, RICCARDO
CUCCHI aveva ricordato PROVENZALI.
"E'
un momento davvero triste per noi, Provenzali ha rappresentato un
pezzo di storia della radio, ha fatto parte del gruppo delle grandi
voci degli Anni 60 che hanno dato vita a quella straordinaria
trasmissione che è "Tutto il calcio minuto per minuto". La
sua voce calda, rassicurante ha raccontato Olimpiadi e Mondiali
attraversando i momenti più importanti dello sport, anche per questo
lo abbiamo voluto con noi fino a poche settimane fa, nella squadra di
Radio 1, come conduttore della trasmissione più importante, appunto
"Tutto il calcio minuto per minuto". E' stato il terzo
conduttore dopo Roberto Bortoluzzi e Massimo De Luca negli oltre
cinquant'anni di storia della trasmissione. Indimenticabili sono
sicuramente le sue radiocronache di nuoto e di ciclismo, un maestro
di giornalismo, un cronista, un uomo di rara eleganza, un gentiluomo
di altri tempi".
Successivamente,
così CUCCHI ha ricordato PROVENZALI. “L'ultima volta
ci siamo sentiti 6 o 7 giorni fa. Lui era in fase, diciamo così, di
ristabilimento anche se sentivo il suo respiro affaticato. Il suo
primo pensiero nel sentirmi è stato: 'Guarda che io ce la metto
tutta per essere pronto il 25 agosto per ricominciare con voi al
microfono'. Questo è il ricordo che mi rimarrà per sempre di lui.
“L'immagine che mi rimane impressa di lui è quella di un
gentiluomo d'altri tempi. Di un uomo maestro della parola, ma anche
di vita e di comportamento. Mai una parola sopra le righe.
Un'educazione a volte anche al limite dell'ingenuità, visti i tempi
che corrono. Ci ha insegnato che questo mestiere si può fare con
educazione e rispetto degli altri e dei colleghi che lavorano con te.
E’ stato naturalmente un grande inviato e un grande radiocronista.
Una delle voci che hanno contribuito a creare il mito di 'Tutto il
calcio minuto per minuto', assieme ad AMERI E CIOTTI.
E' anche per questa ragione che noi l'abbiamo voluto con noi
praticamente fino all'ultimo istante. Ha lavorato in questa stagione
saltando soltanto le ultime due puntate della trasmissione. Per
ragioni di salute, ovviamente, ma non pensavamo che le cose si
aggravassero in questo modo. La nostra scelta è stata di tenere con
noi la voce di Provenzali per indicare una continuità con il passato
di questo straordinario programma, pensando che il presente e,
chissà, anche il futuro potesse essere contrassegnato dalla sua
grande capacità di stare al microfono.
Ha avuto la ventura di confrontarsi, negli anni d'oro di Tutto il
calcio, con maestri come Ciotti e Ameri. Nella rigida gerarchia della
trasmissione, lui era il terzo. La partite si giocavano tutte alla
stessa ora e così le posizioni non cambiavano. Primo campo Ameri,
secondo campo Ciotti, terzo campo Provenzali.
Questa era la squadra principe del programma. Provenzali era il
terzo, ma questo non è mai stato per lui motivo di sofferenza, anzi.
Si è sempre ritagliato il suo spazio all'interno di Tutto il calcio
consapevole del fatto che prima di lui c'erano due straordinari
protagonisti. Credo che la sua personalità emergesse comunque in
maniera molto chiara. Soprattutto quando si impegnava nella
radiocronaca degli sport che amava più del calcio, il ciclismo, il
nuoto e la pallanuoto. Ha raccontato tante avventure del SETTEBELLO
dell'epoca d'oro. E decine di Giri d'Italia. Ecco, lui in queste
occasioni riusciva a esprimere il meglio. E' stato un esempio per
tutti noi”.
Tramite TWITTER, anche ALESSANDRO DEL PIERO ha voluto ricordare
ALFREDO PROVENZALI. "Mi ricordo quando da piccolo 'vedevo' le
partite alla radio. Ricordo Alfredo Provenzali, voce di tante
domeniche".
Ieri pomeriggio al termine della tappa odierna del TOUR DE FRANCE, EMANUELE DOTTO, CLAUDIO FERRETTI e VITTORIO ADORNI ricordano ALFREDO PROVENZALI.
IL NOSTRO RICORDO.
Ho pensato molto a come strutturare questa puntata di SPUNTI DI
SPORT. Anche se non ho mai avuto modo di conoscere dal vivo ALFREDO
PROVENZALI, la notizia della sua scomparsa mi ha messo veramente una
profonda tristezza dentro. Grazie a TUTTO IL CALCIO MINUTO PER MINUTO
ho cominciato a seguire il calcio. Come non dimenticare tutti i
pomeriggi passati ad ascoltare con ansia le partite...
Ma sopratutto la voce di PROVENZALI, ferma ma al contempo
estremamente rilassante, l'ultimo grande collante con il buon vecchio
calcio di una volta.
Alla fine, sono arrivato a questa conclusione: siccome noi tutti
appassionati di calcio abbiamo avuto modo di conoscere PROVENZALI in
radio, con quella sua classe ed eleganza veramente uniche, penso il
modo migliore per ricordare PROVENZALI sia riascoltarlo, riascoltare
alcuni momenti delle grandi emozioni che ci ha saputo dare.
Tre le categorie di AMARCORD che ho voluto considerare: una serie
di aneddoti relativi al mondo del calcio, una parte dedicata a TUTTO
IL CALCIO MINUTO PER MINUTO, e l'ultima parte dedicata alle vittorie
azzurre raccontateci dallo stesso a PROVENZALI.
GLI
ANEDDOTI DI ALFREDO. In occasione di una puntata di PORTA A PORTA che
nell'autunno 2009 celebrava i 50 anni di TUTTO IL CALCIO MINUTO PER
MINUTO, ALFREDO PROVENZALI raccontò una serie di aneddoti, parlando
anche dei mondiali del 1982, delle voci radiofoniche nel passaggio
alla realtà, e del futuro della televisione.
Iniziamo dal primo estratto, dedicato alle telecronache con l'esultanza del goal.
Il secondo estratto è dedicato ai dualismi, parlando del caso RIVERA (peraltro presente in studio).
Il terzo estratto è dedicato ai mondiali del 1982.
Il quarto estratto, vede anche la partecipazione di RICCARDO CUCCHI, ed è relativo al rapporto tra la voce dei radiocronisti e la realtà di tutti i giorni.
Il quinto e ultimo estratto da PORTA A PORTA affronta con PROVENZALI il rapporto tra CALCIO e TV.
Dalla puntata della trasmissionedi RADIO UNO RAI 50 SUONATI, condotta da FRANCESCA PARISELLI, e andata in onda il 3 LUGLIO 2011, ascoltiamo ALFREDO PROVENZALI ricordare la nascita della moviola.
TUTTO
IL CALCIO MINUTO PER MINUTO.
Questa
seconda parte di AMARCORD è legata ad alcuni momenti relativi a
TUTTO IL CALCIO MINUTO PER MINUTO.
Ascoltiamo l'apertura di ALFREDO ROVENZALI nella puntata di TUTTO IL CALCIO MINUTO PER MINUTO del 27 Novembre 2011. In seguito alle poche partite di SERIE A che si giocano nel pomeriggio, ai campi princiapli vengono aggiunte anche due partite di LEGA PRO.
Ai 50 anni di TUTTO IL CALCIO l'emittente vaticana SAT 2000 dedica una puntata della trasmissione televisiva LA COMPAGNIA DEL LIBRO. Andiamo a vedere, tratto da quella puntata, l'intervista a PROVENZALI.
Dalla trasmissione OTTANTARADIO, andata in onda il 6 Febbraio 2004, ascoltiamo un'intervista di UMBERTO BROCCOLI ad ALFREDO PROVENZALI. durante l'intervista, lo stesso PROVENZALI svela un aneddoto relativo alla finale di COPPA INTERCONTINENTALE, tra MILAN e ATLETICO NACIONAL MEDELLIN, giocata nel 1989.
Dalla puntata di TUTTO IL CALCIO, andata in onda il 22 Aprile, ascoltiamo ALFREDO PROVENZALI spiegarci il 4-1-4-1.
Ascoltiamo ora la chiusura da parte di PROVENZALI della puntata di TUTTO IL CALCIO del 2 Maggio 2012. Sarà l'ultima puntata da lui condotta.
LE
GRANDI EMOZIONI.
In
questa ultima parte ascoltiamo alcuni momenti del PROVENZALI
radiocronista. Partiamo dalla radiocronaca di JUVE-INTER, per passare
agli ori di KLAUS DI BIASI e di NOVELLA CALLIGARIS, per arrivare
infine all'oro olimpico della PALLANUOTO MASCHILE azzurra alle
OLIMPIADI di BARCELLONA nel 1992.
Iniziamo da alcuni momenti della radiocronaca di JUVENTUS-INTER, disputata a TORINO l'8 dicembre 1991. A causa di una indisposizione di SANDRO CIOTTI, per una volta è di ALFREDO PROVENZALI la voce del campo principale. Allora, a condurre la trasmissione c'era MASSIMO DE LUCA.
Ascoltiamo ora la radiocronaca del primo oro di KLAUS DI BIASI dal trampolino dei 10 metri alle OLIMPIADI di CITTÀ DEL MESSICO del 1968.
Il 9 Settembre 1973 nell'ultima giornata dei campionati mondiali di nuoto a BELGRADO NOVELLA CALLIGARIS vinse la finale degli 800 stile libero facendo peraltro segnare anche il nuovo record del mondo in 8'52''97.
Il 9 Agosto 1992, i ragazzi della PALLANUOTO, il SETTEBELLO, allenati da RATKO RUDIC, battono in finale per 9-8 la SPAGNA e si aggiudicano la medaglia d'oro. Rivivamo questo momento.
Con
la vittoria del SETTEBELLO azzurro, si conclude questa puntata
speciale, con cui ho voluto ricordare la voce storica di TUTTO IL
CALCIO MINUTO PER MINUTO, ALFREDO PROVENZALI.
Una
voce, quella di ALFREDO, che avrà un posto speciale nel cuore di
tutti noi.
Ciao
Alfredo, grazie per tutte le emozioni sportive che con la tua voce ci
hai saputo trasmettere. Sarai sempre nel cuore di tutti noi,
appassionati di calcio.
Un
vero e proprio mito per tutti gli appassionati di FORMULA 1. Questo
rappresenta per i tifosi di tutto il mondo la FERRARI. Un mito che
vede tra le sue date fondamentali il 14 Luglio 1951, data della prima
vittoria in FORMULA 1, in un campionato finora caratterizzato dalla
supremazia ALFA ROMEO. A quella prima, storica vittoria della Rossa
di Maranello è dedicata questa puntata di SPUNTI DI SPORT.
LA
VITTORIA DI FROILAIN GONZALES.
Il
14 Luglio 1951, si disputa sul circuito di SILVERSTONE il GRAN PREMIO
d'INGHILTERRA di FORMULA 1, quinta prova su otto valida per il
campionato mondiale (allora esistevano anche delle gare non valide ai
fini della classifica mondiale). Dopo la stagione 1950 (la prima del
mondiale di FORMULA 1!) che aveva visto nelle gare ufficiali la
completa supremazia dell'ALFA ROMEO (eccetto le 500 miglia di
Indianapolis, allora gara del campionato di FORMULA 1, vinta dal
britannico JOHNIE PARSONS della scuderia inglese KURTIS KRAFT
OFFENHAUSER) con motore compresso, la stagione 1951 si apre con una
importante novità tecnica: consapevole che i motori compressi di cui
era dotata l'ALFA ROMEO avevano già dato il massimo del loro
potenziale, ENZO FERRARI schiera al via del campionato una vettura
con motore aspirato da 4500 cm cubi, la FERRARI 375 F1. Sarà la
chiave di volta della stagione: non solamente la FERRARI vincerà ben
tre gare durante la stagione, ma ne avrebbe potuto vincere un quarto,
il 28 Ottobre 1951, sul circuito di PEDRALBES, in SPAGNA, dove era in
programma il GRAN PREMIO di SPAGNA, se non ci fosse stato un errore
nella scelta delle gomme.
Alla
vigilia del GRAN PREMIO d'INGHILTERRA, in programma sul circuito
inglese di SILVERSTONE (dove peraltro la FORMULA 1 fece il suo
esordio il 13 MAGGIO 1950, disputandovi la sua prima gara in
assoluto),in classifica è sempre lotta aperta per il titolo tra le
due ditte italiane più forti, l'ALFA ROMEO e la FERRARI. Fino a
questo momento la FERRARI non è ancora riuscita a vincere un GRAN
PREMIO, sebbene la sensazione sia quella di un digiuno destinato a
finire.
A
ulteriore sugello la POLE POSITION realizzata da JOSE FROILAIN
GONZALES, a bordo della monoposto con le insegne del Cavallino
Rampante, nonostante disponga, rispetto ai suoi compagni di squadra
(ALBERTO ASCARI e LUIGI VILLORESI) di una vettura e al contempo di un
motore più vecchio.
Andiamo
a vedere a questo punto la GRIGLIA DI PARTENZA della gara.
3°
Fila: Whitehead (Ferrari) 1:54.600; Rosier (Talbot-Lago) 1:56.000;
Gerard (ERA B) 1:57.000; Hamilton (Talbot-Lago) 1:57.200.
4°
Fila: Taylor (ERA B) 1:58.200; Chiron (Talbot-Lago) 2:00.200; Claes
(Talbot-Lago) 2:05.800.
5°
Fila: Murray (Maserati) 2:06.000; Fotheringham-Parker (Maserati)
2:13.200; James (Maserati) 2:17.000; Kelly (Alta GP) 2:18.400.
6°
e ultima Fila: Walker e Parnell, entrambi su BRM ed entrambi senza
tempo cronometrato.
Sono
previsti 90 giri, su una distanza di 4.649 km.
Al
via parte molto bene BONETTO, con la sua ALFA ROMEO, che dalla sua
settima posizione riesce addirittura ad andare in testa alla gara, ma
la sua fuga in testa dura un solo giro, al termine del quale deve
lasciare spazio alla FERRARI di GONZALES e all'ALFA ROMEO di JUAN
MANUEL FANGIO (al termine della stagione campione del mondo con
l'ALFA ROMEO. Sarà il suo primo mondiale.). Al 10° giro FANGIO
supera la FERRARI di GONZALES,che però rimane attaccato alla vettura
del connazionale. Al 39° GONZALES atacca e supera FANGIO, che però
a sua volta lo riattacca e lo supera tornando nuovamente in testa.
GONZALES, però, non demorde, e a sua volta riattacca e risupera
nuovamente l'ALFA ROMEO di FANGIO. Nel fratttempo per la FERRARI si
era ritirato ASCARI. Potrebbe decidere di continuare utilizzando la
monoposto di GONZALES, ma, vista la situazione dell'argentino, in
testa alla gara, decise di lasciar continuare GONZALES. A questo
punto, un po' alla volta GONZALES se ne va, andando poi a vincere il
GRAN PREMIO di SILVERSTONE (in 2 ore 41 minuti 18 secondi e 200
centesimi) con 51 secondi su FANGIO, a bordo della sua ALFA ROMEO 159
B. A completare la festa FERRARI, per quello storico primo successo
in FORMULA 1, il terzo posto di LUIGI VILLORESI, a due giri dal
vincitore.
Andiamo
a vedere un racconto dell'arrivo della FERRARI in FORMULA 1, e una
breve sintesi di quella prima storica vittoria.
Il
10 Luglio 2011, in occasione del GP d'INGHILTERRA, disputato sul
circuito di SILVERSTONE, per celebrare il 60° anniversario della
prima vitoria FERRARI in FORMULA 1, il pilota della FERRARI, FERNANDO
ALONSO, ha guidato per alcuni giri la FERRARI 375 F1, ora di
proprietà del padre padrone della FORMULA 1, BERNIE ECCLESTONE, con
cui JOSE FROILAN GONZALES vinse il GP di GRAN BRETAGNA. Andiamoli a
vedere, commentati dalla televisione spagnola.
La
vittoria di SILVERSTONE, conquistata da JOSE FROILAN GONZALES, diede
il via al mito FERRARI. Già due settimane dopo, il 29 Luglio, sul
circuito del NURBÜRGRING, la FERRARI fece il bis, andando a
vincere la gara, questa volta con alla guida ALBERTO ASCARI, che poi
avrebbe regalato ai tifosi della ROSSA, sempre con la sua FERRARI 375
F1, il 16 Settembre dello stesso anno la prima storica vittoria della
Rossa a MONZA. Ma, come direbbe lo scrittore tedesco, MICHAEL ENDE,
questa è un'altra storia.