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lunedì 3 marzo 2014

SPUNTI DI SPORT-UNA TRISTE SCONFITTA.

Il pianto di SANDRO MAZZOLA a RADIO KISS KISS in seguito agli striscioni offensivi esposti durante il derby tra JUVENTUS e TORINO: l'ennesima sconfitta da parte del calcio italiano.

Cari amici,
vorrei dedicare questa puntata di SPUNTI DI SPORT a uno dei più vergognosi episodi che da quando seguo calcio mi è capitato di assistere: mi riferisco agli striscioni offensivi esposti nella curva SCIREA dello JUVENTUS STADIUM durante il derby della MOLE, JUVENTUS-TORINO, disputato domenica scorsa.

Come sapete tutti, infatti, domenica scorsa durante il derby sono stati esposti da alcuni pseudotifosi due striscioni a dir poco offensivi dedicati alla strage di SUPERGA, dove, lo ricordiamo, il 4 Maggio 1949, perse la vita la formazione del GRANDE TORINO, una delle squadre che hanno fatto la storia del calcio del nostro paese e che era di ritorno da Lisbona dove aveva partecipato alla partita di addio al calcio del capitano del BENFICA, FRANCISCO FERREIRA, e il gruppo di giornalisti al seguito.
Sul primo di questi striscioni, qui raffigurato, c'era scritto “Quando volo penso al Toro”.


Sull'altro “Solo uno schianto”, con l'aereo e la basilica di Superga disegnate. 

 
Come avrete sicuramente capito, cari amici, degli striscioni al limite del deplorevole, o meglio del disgusto.

Un gesto condannato molto duramente dal presidente della JUVENTUS, ANDREA AGNELLI, il quale ha così scritto sulla pagina TWITTER della società bianconera “Le tragedie non si toccano. Mai. No agli striscioni e ai cori canaglia. Tutti”

Striscioni puniti dal Giudice Sportivo solamente con una multa da 25.000 Euro, "per avere suoi sostenitori, al 10° del primo tempo ed al 12° del secondo tempo, esposto due striscioni insultanti la memoria della tragedia di Superga; entità della sanzione attenuata ex art. 13 lett. a) e b) CGS, in relazione all’art. 12 n. 3 e 6 CGS, per avere la Società concretamente operato con le Forze dell'ordine a fini preventivi e di vigilanza".

Una sanzione, quella comminata al club bianconero, che ha suscitato lo sdegno, e al contempo le lacrime da parte di SANDRO MAZZOLA, che nella tragedia di SUPERGA, purtroppo perse suo padre, il leggendario VALENTINO MAZZOLA, capitano del GRANDE TORINO. Intervistato nei giorni scorsi da RADIO KISS KISS, l'ex bandiera dell'INTER è addirittura scoppiato in lacrime nel commentare la vicenda. “Sono stati vergognosi, solo in Italia succedono queste cose. Non c’entra la dirigenza della Juventus, che è composta da persone eccezionali, ma la tifoseria andava punita in maniera esemplare. Solo in Italia succedono queste cose: è una vergogna, hanno infangato per l’ennesima volta il ricordo di quella squadra e nessuno ha fatto nulla. Solo da noi c’è qualcuno che allo stadio porta certi striscioni. Io dico che quello stadio va chiuso per un anno, per sempre”.

Questo l'intervento di SANDRO MAZZOLA a RADIO KISS KISS, che andiamo ad ascoltare.

Non ve lo nascondo, cari amici, sentire un grande come SANDRO MAZZOLA piangere da grande appassionato di calcio mi ha fatto davvero molto male dentro, e rappresentano l'ennesima sconfitta in una stagione del calcio italiano assolutamente da dimenticare, tra striscioni e cori offensivi, a tal punto da chiedersi quale pericolosa deriva stia seguendo il nostro calcio.
Così come in passato abbiamo condannato duramente in questo spazio senza se e senza ma gli striscioni offensivi nei confronti di GIANLUCA PESSOTTO e nei confronti delle vittime dell'HEYSEL, a maggior ragione dobbiamo condannare quanto successo nel derby torinese.

La cosa più grave però, a giudizio di chi scrive, è un'altra. Nonostante questi vergognosi striscioni c'è stato anche chi ha voluto giustificarli, dicendo che come vengono esposti striscioni contro l'HEYSEL o contro PESSOTTO, allora era giusto fare questi striscioni, oppure, come mi è capitato di leggere, di alcuni tifosi juventini che da una parte condannano lo striscione, ma d'altra parte si arrabbiano alla richiesta di Mazzola di chiudere per un anno o per sempre lo JUVENTUS STADIUM, come peraltro sopra riportato, sostenendo che sia una diversa tendenza da parte dei media di esporre l'argomento, tentando di ingagantire il tutto quando ci sia la JUVENTUS, e di minimizzare il tutto quando siano coinvolte altre tifoserie e/o in caso di striscioni offensivi nei confronti delle vittime dell'HEYSEL.
Non so come funziona da altre parti, né onestamente mi interessa saperlo. Per quanto mi riguarda so solamente una cosa: striscioni come quelli di domenica scorsa non hanno bisogno della benchè minima giustificazione. Va bene tutto, ma il rispetto nei confronti di chi purtroppo è venuto a mancare in seguito a una disgrazia di qualunque tipo è a dir poco basilare in un paese civile come dovrebbe essere il nostro, sempre se lo è ancora. Sempre e comunque. Sia che si tratti delle vittime dell'HEYSEL, sia che si tratti delle vittime della stage di SUPERGA, ecc.
Possiamo capire gli sfottò, la rivalità sul campo, ma una cosa deve essere basilare: il rispetto reciproco. Cosa che questo episodio non mostra minimamente.

Rüdiger Franz Gaetano Herberhold

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