Etichette

venerdì 7 marzo 2014

SPUNTI DI SPORT-CALCIO & CARNEVALE: UN BINOMIO VINCENTE A VIAREGGIO.

La statua di BURLAMACCO, la celebre maschera del CARNEVALE DI VIAREGGIO, ideata nell'estate del 1930 da un allora diciottenne UBERTO BONETTI, accoglie a braccia aperte il visitatore che entra a VIAREGGIO per poter assistere a quel bellissimo spettacolo rappresentato dai corsi mascherati.

Un grande binomio. Due manifestazioni, apparentemente senza alcun punto in comune, ma che invece, hanno sempre avuto tra di loro un profondo legame. Mi riferisco al binomio VIAREGGIO CUP-CARNEVALE DI VIAREGGIO. Anche quest'anno, come vedremo, le due manifestazioni non hanno mancato di regalare grandi emozioni sia a chi ha avuto modo di assistere alle partite disputate in tutta la Toscana e che vedeva come campi principali lo stadio DEI PINI di VIAREGGIO e lo stadio G.BUI di SAN GIULIANO TERME, sia a chi nel corso delle domeniche di Carnevale si è recato sui viali a mare ad assistere alle sfilate dei celebri carri di cartapesta, che domenica prossima, 9 Marzo, in occasione dell'ultimo corso, festeggieranno quota 400.

LA NASCITA DELLA COPPA CARNEVALE.

Tutti noi sappiamo benissimo che la Coppa Carnevale fece il suo esordio con la prima edizione del 1949, con la gara inaugurale che vide la vittoria della selezione viareggina, guidata da Carmelo Santini, uno dei padri della Coppa Carnevale, contro i Rappresentanti della Lega giovanile di Livorno per 4-1, con il calcio d'avvio dato dal giovane Limberto Taccola (che poi avrebbe militato nella Roma), del primo goal ufficiale del torneo, della vittoria finale del Milan, ecc.

Ben pochi, però, sanno che, se è vero che nel 1949 si svolse la prima edizione ufficiale della Coppa Carnevale, l'anno prima, nel 1948, si svolse una vera e propria edizione zero, una vera e propria edizione di prova della Coppa Carnevale. Andiamo ora a scoprire come siamo arrivati a quella storica edizione zero della COPPA CARNEVALE, e come siamo arrivati alla primissima edizione del torneo.

Siamo a Viareggio, nell'immediato dopoguerra, nel 1945. La città vuole ripartire, vuole dimenticarsi quegli anni così difficili, duri e all'insegna di brutalità e di tante devastazioni. Viareggio vuol tornare a vivere, o forse, il termine migliore può essere RISORGERE. Si. Risorgere ancor più bella di pria.
Non è cosa semplice, a causa della disoccupazione e della miseria. Ma Viareggio ci riesce. Grazie anche e sopratutto al suo Carnevale, nato nel 1873, e che prima della pausa forzata legata allo scoppio della seconda guerra mondiale, con l'ultima edizione del 1940 stava riscuotendo degli ottimi apprezzamenti.
Nel febbraio 1946, dopo 5 anni di pausa forzata, dunque, venne ripristinato il Carnevale, con il primo atto ufficiale, caratterizzato dalla scelta della CANZONETTA ufficiale. A vincere fu una canzonetta, scritta da GINO GUIDI, e musicata da ICILIO SADUN (autore, peraltro, della celeberrima SU LA COPPA DI CHAMPAGNE, il cui titolo effettivo sarebbe IL CARNEVALE A VIAREGGIO) che resterà per sempre nel cuore della nostra città: RISORGI ANCOR PIÚ BELLA, VIAREGGINA.


Dunque, c'è grande attesa per il primo corso del 3 Marzo 1946, il primo dopo il conflitto mondiale. Un corso che però venne annullato a causa della pioggia, che cadde sulla città versiliese anche il giorno successivo, lunedì. Ma non il giorno successivo, martedì 5 Marzo, peraltro martedì grasso. Ed è quindi sotto un sole primaverile che finalmente Viareggio potè tornare a respirare aria di Carnevale. Un'aria di Carnevale che andiamo adesso ad assaporare, grazie a questo frammento del NOTIZIARIO n° 7 dell'ISTITUTO LUCE, realizzato proprio nella giornata di martedì grasso.


Se dunque il Carnevale tornò a diventare protagonista nella vita della città versiliese, anche lo sport cominciò gradualmente a diventare protagonista della vita sociale versiliese, grazie alla nascita di nuove squadre giovanili di calcio. Sarà il primo passo che porterà poi, il 20 Novembre 1947 alla fondazione del Centro Giovani Calciatori.

E fu proprio legata al CGC e in particolare a TORQUATO BRESCIANI, uno degli storici fondatori al quale è peraltro dedicato lo stadio DEI PINI, l'idea di organizzare un torneo giovanile di calcio, aperto ai rioni della città, e che si potesse giocare durante il periodo di Carnevale. Da qui il nome di COPPA CARNEVALE.
A quella prima storica edizione parteciparono ben 11 squadre: la formazione Allievi del Viareggio, la Libertas, gli Assi, il Cro Marco Polo, il Fervet, e i bar Mori, Piemonte, Iskra, Fattore, e Lencioni di Viareggio, e infine il bar Roma di Torre del Lago. Il costo dell'iscrizione al torneo era di 100 lire. Come la definì qualche anno fa, il presidente del CGC Viareggio, Alessandro Palagi nella pubblicazione edita per celebrare i 60 anni della Coppa Carnevale, “era la Viareggio degli artigiani, degli operai, della gente di mare “timida” (come cantava il grande Egisto Malfatti), che trovava nel torneo forza sportiva, e un'anima di viaregginità

Il torneo vide mettersi in luce nella fase eliminatoria il Bar Lencioni, che superò nella fase eliminatoria la formazione Allievi del Viareggio e il bar Roma di Torre del Lago. Si arrivò così alla finale, che si giocò allo Stadio dei Pini e che vide sfidarsi il Bar Lencioni, che si schierò in maglia azzurra, e il Bar Fattore, in maglia bianconera, e che vedeva come allenatore Mauro Santini, un altro fondatore della Coppa Carnevale, che poi avrebbe allenato l'anno successivo, nella prima edizione ufficiale del Torneo, la selezione giovanile viareggina.

Queste le formazioni che scesero in campo in quella finale zero agli ordini del signor Cappelli di Viareggio, arbitro di quella storica finale.
Il BAR LENCIONI scese in campo con la seguente formazione: Bonuccelli, Fiorini, Michelotti, Di Beo, Gianni, Pardini, Lencioni, Benetti, Greco, Bacci, Cupisti.
Così rispose il BAR FATTORE: Malfatti, Lazzerini, Bonuccelli, Franceschi, Ghiselli, Dinelli II, Dinelli I, Santini, Stefanini, Lucignani, Sciacqua.

La finale vide la netta vittoria del Bar Lencioni per 3-0, grazie alle reti al 5° del primo tempo di Cupisti, e poi nella ripresa i goal al 25° di Lencioni, e al 27° di Benetti.
Questa la foto della formazione del BAR LENCIONI che si aggiudicò quella storica edizione zero della COPPA CARNEVALE.


Questa storica edizione zero riscontrò un grande apprezzamento non solo in città, ma anche in ambito nazionale e internazionale (la squadra svizzera del Bellinzona, appresa l'esistenza di questa Coppa Carnevale, inviò una lettera ai vertici del CGC, chiedendo di partecipare alla edizione successiva del 1949) a tal punto, che il CGC, decise di trasformare quell'edizione zero della Coppa in un Torneo che potesse valorizzare non solo i giovani calciatori viareggini, ma anche i giovani calciatori italiani e internazionali. Il progetto, estremamente affascinante, aveva però un problema non indifferente: per la sua realizzazione serviva una solidità economica non indifferente.
Il CGC credeva talmente tanto a quel progetto che non si perse d'animo, riuscendo a trovare non solo gli sponsor, ma riuscendo persino a stipulare delle convenzioni con gli alberghi che avrebbero ospitato l'anno seguente i calciatori provenienti non solo dal nostro Paese ma anche dall'estero.
Fu così che nel 1949 nacque la prima edizione ufficiale della Coppa Carnevale, che vide partecipare ai nastri di partenza ben 10 squadre: Bellinzona, CGC Viareggio, Fiorentina, Lazio, Lucchese, Milan, Nizza, Rapid Mentone, Rappresentativa della Lega giovanile di Livorno e Sampdoria.
Dopo quella prima storica edizione del 1949, vinta dal Milan, seguirono altre edizioni, e il torneo cominciò sempre più a crescere, facendo scoprire agli osservatori, presenti al torneo, talenti che avrebbero poi scritto la storia del calcio. 

La formazione del MILAN, che nel 1949 si aggiudicò la prima edizione della VIAREGGIO CUP, allora denominata COPPA CARNEVALE.
 


LA VIAREGGIO CUP 2014.

Il MILAN, guidato da FILIPPO INZAGHI, vince la VIAREGGIO CUP 2014, aggiudicandosi così il BURLAMACCO D'ORO.

La 66°edizione della VIAREGGIO CUP, ha regalato anche quest'anno tantissime emozioni nel corso del torneo. Due parole la meritano sicuramente la finale, disputata allo stadio DEI PINI,che per la prima volta nella storia del Torneo, ha visto scendere in campo le stesse formazioni che si erano sfidate un anno prima per la vittoria finale del torneo: il MILAN, allenato da FILIPPO INZAGHI, e i campioni uscenti dell'ANDERLECHT, guidati da RENE PEETERS.

Queste le formazioni che si sono affrontate in finale.

MILAN: Gori, Calabria, De Santis, Pacifico, Tamas, Mastalli, Modic, Benedicic, Bende Bende, Vido, Petagna. A disp.: Ferrari, Piccinocchi, Iotti, Pinato, Di Molfetta, Simic, Saporetti, Fabbro, Cernigoi, Pedone, Barisic, Aniekan, Livieri. All.: Inzaghi
ANDERLECHT: Gies, Carvalho, Isci, Haagen, Matthys, Bastien, Dendoncker, Jaadi, Soumarè, Maidat, Leya. A disp.: Bossin, Kindermans, Falsaperla, Bourard, Lapage, Mikal. All.: Peeters

Se la finale dello scorso anno ci aveva mostrato un ANDERLECHT troppo forte contro il MILAN, allora allenato da ALDO DOLCETTI, quest'anno non è andata così. Sarà stato molto probabilmente per la presenza in panchina di un grande campione come PIPPO INZAGHI, che da giocatore ha lottato sia con la maglia del MILAN sia con quella della Nazionale per finali estremamente importanti, ma la sensazione che abbiamo avuto in finale è stata quella di un MILAN molto più combattivo nella finale di quest'anno.

Dopo un primo tempo tattico, in cui le squadre si erano per lo più controllate, nella ripresa e nei successivi tempi supplementari, come raccontai sulla pagina FB del GUERIN in diretta, assistemmo a una vera e propria girandola di emozioni, partendo dal goal della formazione belga, segnato al 63° da LEYA, pareggiato otto minuti dopo al 71° da un bellissimo goal di PETAGNA,protagonista di quella bellissima finale, che dal limite dell'area al volo lancia un sinistro che fulmina imparabilmente il portiere belga GIES. Non mancano ulteriori emozioni per le espulsioni di BENEDICIC per il MILAN e di BASTIEN per l'ANDERLECHT per falli di reazione sui rispettivi avversari e con entrambe le squadre in 10.
Ma, a primo tempo supplementare appena iniziato, è il MILAN a passare subito in vantaggio con FABBRO, ma grande merito del goal va sicuramente ancora una volta a PETAGNA: è il numero nove rossonero, infatti, a servire in area PINATO, il quale a sua volta si dirige verso il fondo campo e da lì crossa in mezzo per lo stesso FABBRO, il quale va così a segnare. Il giocatore rossonero però festeggia con troppa enfasi il vantaggio andandosi a togliere la maglietta. Essendo già stato ammonito in precedenza, il secondo giallo costa al giocatore rossonero l'espulsione.
Milan, dunque in 9 contro i 10 dell'ANDERLECHT, ma PETAGNA tira ancora fuori una perla dal suo cilindro: al decimo minuto del primo tempo supplementare, infatti, crossa al centro dell'area di rigore per MATALLI, il quale con un destro al volo batte il portiere GIES.

Il MILAN, dunque, si vendica della lezione di calcio subita lo scorso anno battendo per 3-1 l'ANDERLECHT, e andando a vincere per la nona volta la VIAREGGIO CUP. Mai prima d'ora una squadra si era aggiudicata ben 9 volte il torneo di VIAREGGIO. E questo al termine di una finale piena di colpi di scena e assolutamente spettacolare. Come altrettanto spettacolare è stato quest'anno sempre a Viareggio certamente il Carnevale.

IL CARNEVALE DI VIAREGGIO.

Contestualmente alla finale della VIAREGGIO CUP, ha preso il via nelle scorse settimane una manifestazione, a cui noi viareggini teniamo davvero molto: il CARNEVALE. Nelle scorse settimane, dunque, come abitudine, hanno sfilato in PIAZZA MAZZINI lungo i viali a mare i celeberrimi carri allegorici di prima e di seconda categoria, ideati da quei grandi artisti che sono i maghi della cartapesta, e poi le mascherate di gruppo ed isolate, regalando a tutto il pubblico delle grandissime emozioni. Emozioni alle quali per una domenica sarà ancora possibile poter assistere.
Se infatti in buona parte d'ITALIA, il CARNEVALE si è concluso con il MARTEDì GRASSO, a VIAREGGIO è ancora Carnevale, con l'ultimo corso che si svolgerà, dunque, domenica prossima, con inizio alle ore 15, e che culminerà, al termine, con l'ammainabandiera, con la proclamazione dei vincitori, e con lo splendido spettacolo pirotecnico, organizzato come ormai consuetudine da tantissimi anni dalla ditta MAZZONE di ORBETELLO. 
 

Tantissimi gli argomenti presenti quest'anno tra le varie costruzioni di PRIMA CATEGORIA, quella cioè dei Carri grandi: dalla inevitabile satira politica, sempre aggiornata con le ultime novità, a costruzioni raffiguranti la difficile situazione che sta vivendo il nostro amato Paese, dai pericoli e dalle insidie che a volte ci può offrire la Rete, a come l'economia può rubarci e al contempo rovinare i sogni delle nuove Generazioni, e tanto altro ancora. Una molteplicità di temi e di argomenti (come non dimenticare, ad esempio, la partita di CALCIO STORICO FIORENTINO, svoltasi sulla spiaggia di PIAZZA MAZZINI) che ci dimostrano come il Carnevale di Viareggio, guidato a partire da questa edizione da STEFANO PASQUINUCCI, non sia più solo il Carnevale ricordato per la satira politica prersente sui carri allegorici, ma anche una vera e propria manifestazione culturale, capace di raccontare attraverso i carri e non solo i più svariati temi con i quali abbiamo costantemente a che fare giorno per giorno.

Tra i vari carri di prima categoria, tre mi hanno particolarmente colpito. I primi due sono legati al mondo della MUSICA, trattato da chi scrive all'interno della pagina del GUERIN con la nostra iniziativa CORREVA L'ANNO, e rappresentano un omaggio nei confronti di due grandi artisti che con le proprie opere, hanno fatto la storia della musica mondiale; il terzo un vero e proprio messaggio in un momento non molto facile. 
 

La prima costruzione che andiamo a vedere s'intitola REVOLUTION, ed è stata realizzata dai fratelli STEFANO e UMBERTO CINQUINI. La costruzione vede come grande protagonista l'indimenticabile JOHN LENNON, raffigurato sul carro con uno sguardo incredibilmente simile rispetto all'originale. In una prima fase il volto del mascherone raffigurante JOHN LENNON è proteso in avanti, coperto dalle mani, quasi come volesse essere coperto. Poi, piano piano comincia a scoprire il volto e, sulle note di “Give peace a chance”, invita diettamente tutto il mondo a credere e a dare una possibilità alla pace. 
 

Il secondo carro è dedicato a un altro grande maestro della musica leggera mondiale: mi riferisco a FIGLI DI UN DIO MINORE, carro di prima categoria realizzato da ROBERTO VANNUCCI.
La costruzione è dedicata al fondatore dei QUEEN, il leggendario FREDDIE MERCURY, qui raffigurato nei panni di un angelo, pronto ad aprire le ali per volare, e quindi per alzarsi in volo oltre le colonne d'ERCOLE.


Il terzo e ultimo carro che andiamo a vedere è realizzato da MASSIMO BRESCHI, ed è intitolato UN CARRO...ARMATO DI ALLEGRIA.
Il carro, come possiamo vedere dalla foto, raffigura un carro armato. A differenza dei tanti carrarmati direttamente in Ucraina e in Crimea, di cui sentiamo parlare praticamente da un po' di tempo, il carro armato qui raffigurato da MASSIMO BRESCHI, è molto speciale: il suo scopo non è quello di portare morte e distruzione, ma, attraverso la gioia e l'allegria, di cancellare tutta la tristezza.

Dicevamo all'inizio, che a VIAREGGIO, a differenza delle altre località del nostro Paese, è ancora Carnevale, con l'ultima sfilata in programma domenica alle 15. Un'ultima sfilata che avrà una grandissima valenza storica, in quanto sarà la sfilata numero 400 in 141 anni della storia del CARNEVALE DI VIAREGGIO.
Un evento veramente unico, quello della 400° sfilata storica , che merita assolutamente di essere visto. Ma non sul web o in rete, ma direttamente dal vivo in PIAZZA MAZZINI a VIAREGGIO (per ulteriori info più specifiche, vi rimando al sito ufficiale del Carnevale) , in modo tale da poter vivere e da poter toccare direttamente dal vivo l'emozione che solo un corso mascherato visto sul campo è capace di regalarti.

                                                      Rüdiger Franz Gaetano Herberhold

Nessun commento:

Posta un commento