Etichette

venerdì 27 aprile 2012

SPUNTI DI SPORT-L'ULTIMO TANGO DI PEP.


Un vero e proprio commiato. Questo è stata oggi la conferenza stampa con cui l'allenatore del BARCELLONA, PEP GUARDIOLA, ha ufficializzato la sua decisione di lasciare la guida della squadra blaugana per riposarsi un pò.
Oltre al presidente ROSELL e al ds ZUBIZARRETA, a sorpresa, in conferenza stampa ecco arrivare i giocatori del BARCA. Tutti, tranne MESSI, che ha disertato l'appuntamento, per impedire alle telecamere di riprendere la sua tristezza, come spiegherà più avanti. La sensazione che si ha è come se qualcosa stesse per concludersi.
La conferenza stampa inizia con le parole del presidente del BARCELLONA, SANDRO ROSELL, che ufficializza quanto nelle ultime ore già si sapeva: a fine stagione GUARDIOLA non sarà più l'allenatore del BARCELLONA.

A questo punto, però, rivivamo direttamente con le parole dei protagonisti, la conferenza stampa di oggi pomeriggio.

ROSELL. "Comunichiamo ufficialmente che l'allenatore non sarà Guardiola per la prossima stagione. Lo ringraziamo per aver migliorato il nostro mondo calcistico e per i suoi risultati, per aver onorato i nostri valori e la nostra bandiera".

GUARDIOLA. "Non è una situazione semplice per me. Cercherò di spiegare le mie sensazioni; mi dispiace per l'incertezza che si era creato, per i problemi creati a chi stimo e chi mi circonda. Mi dispiace se qualcuno ha messo in dubbio la mia serietà e la mia continuità. Prima di essere stato allenatore, sono stato giocatore del Barça, questa è sempre stata casa mia. Quattro anni sono un'eternità al Barça. A ottobre avevo già parlato con Rosell e con la direzione della squadra, della mia possibile volontà, ma non potevo dirlo a stampa e giocatori.
Sapevo ad ottobre che la mia avventura si stava concludendo. Restare qui vuol dire restare ogni giorno al 100% e l'allenatore deve avere l'energia per contagiare la squadra e l'ambiente -ammette, mentre tra il pubblico si notano gli sguardi commossi dei giocatori-. Provo stima incredibile per i giocatori, per tutto, per l'ambiente e sono soddisfatto dei risultati ottenuti in questi anni. Nessuno può capire quanto sia bello aver allenato questi ragazzi e vincere così tante cose insieme. 
Il responsabile del mio addio è solo il tempo, il tempo che è passato. Allenare al 100% è una fatica, qui, quattro anni sono un'eternità. Però sono orgoglioso di esser stato qui tutto questo tempo. La forza di questo club è incredibile, non saprei che altro dire. "Mi piace l'idea di andar via avendo fatto bene, non lascerò mai quel che mi hanno lasciato nel cuore i miei predecessori. Qualsiasi cosa ho detto e pensato, è perché ce l'avevo dentro, perché credo nelle cose che dico, sino in fondo. Non credo di aver voglia di allenare subito, di riprendere immediatamente a guidare un club. E' una questione individuale, personale, non ha influito la mia famiglia che ho comunque consultato".

ROSELL. "Sarà sempre uno dei nostri, un amico del Barcellona. Lo ringraziamo anche per il gioco espresso e per l'immagine che ha dato alla nostra squadra, per i trofei vinti, per tutto quello che ha fatto con noi e per noi. E poi anche il trofeo dell'orgoglio, di aver vinto giocando bene".

ZUBIZARRETA. "Ha reso grandi i valori del Barça, adesso ci lascia una grandissima sfida. Ripartiamo da qui, ripartiamo da quel che ci ha lasciato Guardiola. Non ci volevamo credere a quel che voleva fare, al suo addio, sin da ottobre. Molte volte lui ce l'ha ripetuto, l'importante sono i valori che ci rendono diversi dagli altri. Chi lo può sostituire? All'inizio l'interrogativo è difficile, poi abbiamo capito che serviva qualcuno che conoscesse questa realtà complessa. E allora abbiamo fatto un nome chiaro: Tito Villanova. Rappresenta una scelta coraggiosa, ma anche la continuità del nostro progetto". 

ROSELL. "La giunta direttiva deve ratificare questa scelta, ma abbiamo voluto guardare dentro la società. Non è una decisione recente, è stata maturata da tempo, visto che Pep aveva già parlato con la società. E' stata sì difficile dal punto di vista emotivo e sentimentale, poi è una decisione sua, personale". 

GUARDIOLA. "Io ho iniziato al Barça B, in questo senso so che significhi stare qui a lungo e Tito è la persona giusta, non ho espresso alcuna perplessità al club. Credo che tutti siano pronti per accoglierlo. E' una persona con grandi capacità, è preparato, i giocatori lo conoscono e sanno con chi lavoreranno. L'addio? Non è maturata l'idea dopo la sconfitta col Chelsea; non avevo più il brivido giusto per allenare, sapevo che era l'ultimo anno. La reazione della squadra? Mi hanno trattato malissimo, ma sanno già chi sarà l'allenatore. Senza voci, senza polemiche, e finché sarò qua, sino a fine stagione darò il massimo". 

ZUBIZARRETA. "Ora pensiamo al finale della stagione, poi sarà il momento di Vilanova, il momento di Tito. Sinora abbiamo aspettato e lo faremo ancora. Non avrei mai voluto parlare di queste cose, è una situazione dolorosa, ma andiamo avanti perché questo è un progetto a lungo termine. La Champions o la Liga non si vincono da un giorno all'altro, le pressioni e le responsabilità ci sono ma noi siamo abituati. C'è chi chiamava Guardiola visionario, ora si sono tutti ricreduti ed è questo l'obiettivo, è questa l'idea anche con Tito Vilanova". 

MESSI RENDE OMAGGIO A GUARDIOLA. 

La stella del BARCELLONA, LIONEL MESSI, era l'unico giocatore del BARCELLONA assente alla conferenza stampa di oggi. Il perchè lo ha spiegato lo stesso giocatore poco dopo la conclusione della stessa, ringraziando il suo allenatore. "Voglio ringraziare di tutto cuore Pep per tutto quello che mi ha dato nella mia carriera professionale e a livello personale. In considerazione della grande emozione che provo, ho preferito non essere presente alla sua conferenza stampa, davanti a tutti i cronisti, soprattutto perché sapevo che le telecamere avrebbero cercato i volti tristi dei giocatori, ed è proprio quello che non volevo mostrare".  
                                                        Rüdiger Franz Gaetano Herberhold

Nessun commento:

Posta un commento