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giovedì 19 aprile 2012

SPUNTI DI SPORT-LA VITTORIA DI NICO. IL PUNTO SUL GP DEL BAHREIN.

Il podio del GP di CINA. Vediamo da sinistra a destra: JENSON BUTTON (MC LAREN), il vincitore NICO ROSBERG (MERCEDES), il vicepresidente della MERCEDES per le attività sportive NORBERT HAUG, e LEWIS HAMILTON (MC LAREN).
57 anni. Questo il lasso temporale intercorso dall'ultima vittoria della MERCEDES in un gran premio di FORMULA 1, con il mitico JUAN MANUEL FANGIO, e la vittoria di domenica scorsa in CINA con NICO ROSBERG.
L'ultima vittoria di una monoposto di STOCCARDA in FORMULA 1, risaliva infatti all'11 Settembre 1955, quando nel GP d'ITALIA di FORMULA 1, disputato sull'anello veloce, allora utilizzato, del circuito di MONZA, ci fu una vera e propria doppietta MERCEDES, con JUAN MANUEL FANGIO a bordo della W 196 carenata davanti a PIERO TARUFFI, sempre su MERCEDES. Terza la FERRARI di CASTELLOTTI. Sperando di farvi cosa gradita, andiamo a rivedere alcune brevi sequenze di quel GRAN PREMIO di MONZA 1955.


NICO ROSBERG, quindi, dopo 57 anni, ha rotto questo tabu, andando a vincere dopo 111 gare il suo primo GP in carriera, dopo aver conseguito il giorno prima, sabato, la sua prima POLE POSITION, e portando alla vittoria la MERCEDES per la prima volta dopo il suo rientro, avvenuto, lo ricordiamo nel 2010.
C'era grande timore in casa MERCEDES, per la durata delle gomme, visto come nei due GP precedenti sia ROSBERG, sia SCHUMACHER, le avessero consumate rapidamente in pochissimi giri. Questa volta, invece, tutto ha funzionato per la perfezione per la prima volta in tre anni, e così ROSBERG ha potuto fare una gara di altissimo livello, riuscendo a gestire molto bene le gomme, grazie al grande lavoro fatto prima del GP (finalizzato proprio alla risoluzione di questi problemi legati alle gomme) e grazie sopratutto all'abilità di ROSS BRAWN, capace dal muretto di prendere la strategia più corretta, riuscendo a far fare a NICO 2 pit stop anziché 3.

Se ROSBERG può quindi festeggiare la sua prima vittoria in FORMULA 1, bisogna però dire che non tutto è andato correttamente nei box della MERCEDES. A rimetterci le penne è stato, infatti, il sette volte campione del mondo, MICHAEL SCHUMACHER, costretto al ritiro a causa della gomma anteriore mal fissata durante il primo pit stop. Cosa questa, che nel giro di pochissime curve, per motivi di sicurezza, ha spinto il pilota tedesco al ritiro, nel timore di perdere la gomma sul circuito, ma che ha altresì spinto la FEDERAZIONE INTERNAZIONALE a comminare alla MERCEDES una multa di 5.000 Euro.
Oltre alla vittoria di ROSBERG, in casa MERCEDES c'era grande soddisfazione per aver occupato anche gli altri due gradini del podio con le MC LAREN di BUTTON (sfortunato ai box) e di HAMILTON (partito 7° per la sostituzione del cambio) che hanno confermato, quasi mai ce ne fosse bisogno, l'assoluta competitività della loro monoposto.

Quarta e quinta le due RED BULL, con WEBBER ancora una volta davanti a VETTEL (partito 11° davanti a MASSA), a dimostrazione, caso mai ce ne fosse bisogno, di come, rispetto agli anni scorsi, VETTEL non riesca a trovarsi in sintonia con la nuova monoposto, a differenza di WEBBER, capace di adattarsi alla meglio con la nuova RED BULL. E non a caso, a partire dal prossimo GP in BAHREIN, VETTEL seguirà la stessa configurazione degli scarichi assunta da WEBBER in questa gara.

Oggi come oggi le gomme sono diventate un elemento a dir poco fondamentale in FORMULA 1. Basta o una pessima strategia, o, peggio ancora, una loro non corretta gestione per buttare via una gara. Basti vedere quanto accaduto a KIMI RAIKKONEN, autore fino al 49° giro di una gara di grandissimo livello con addirittura il secondo posto a portata di mano, senonchè a causa dell'eccessiva usura delle gomme, ha finito con il perdere in pochissimo tempo numerose posizioni, andando alla fine a concludere la gara al 14° posto.

Passiamo ora alla FERRARI. E qui arriviamo alle note dolenti. Detto molto chiaramente: con la F 2012 non ci siamo proprio per niente. La vettura sul GP della CINA ha denotato dei gravi limiti di trazione, e una scarsa velocità di punta. Se a Sepang ALONSO ci aveva fatto sognare con quella vittoria conseguita sotto la pioggia, e mettendoci molto del suo, purtroppo su una pista asciutta, non c'è stato assolutamente niente da fare. ALONSO ha provato a fare la sua gara, al meglio delle sue possibilità, ma se ti manca nei rettilinei la velocità di punta, allora tutto diventa più difficile, compresi i sorpassi con il DRS (ala mobile). Motivo per il quale ALONSO, compiendo a suo giudizio, delle manovre alla GILLES VILLENEUVE, ha dovuto cercare i sorpassi in altre parti della pista, rischiando, però, come successo nel tentativo del sorpasso a MALDONADO di commettere un errore.

Due parole su MASSA. Al contrario delle gare precedenti, FELIPE finalmente ha dato qualche segnale di ripresa, anche se non ci siamo ancora. Se andiamo a vedere i punti delle classifiche piloti e costruttori, ALONSO è terzo a 37 punti, e la FERRARI ha guarda caso proprio 37 punti. In poche parole, i punti di ALONSO. Mentre MC LAREN, e RED BULL hanno i punti di entrambi i piloti, la FERRARI per ora può contare solo sui punti del pilota asturiano. Se davvero la ROSSA vuol pensare al TITOLO COSTRUTTORI, forse è il caso che FELIPE cominci a fare qualche punto.

L'attualità, però, ci spinge già a parlare del prossimo GP, che si svolgerà nel BAHREIN, sul circuito del SAKHIR, già domenica prossima, 22 Aprile. Del rischio sicurezza ne avevamo già parlato nel corso della puntata precedente.

Nonostante gli appelli di AMNESTY INTERNATIONAL, dunque, la gara si svolgerà regolarmente, salvo ripensamenti dell'ultim'ora. Al momento sul circuito del SAKHIR la situazione tutto pare tranquillo. Pare. Nelle ultime ore, infatti, sono statie arrestate circa 80 persone, aderenti alle manifestazioni denominate “I giorni della rabbia”, previste per boicottare il GP in programma domenica prossima. Ricordiamo che in BAHREIN è in corso una grave crisi politica, con incidenti e violenze innescate dall'opposizione sciita, che rivendica le mancate riforme da parte della dinastia sunnita, organizzatrice, peraltro anche del GRAN PREMIO.
Da quanto abbiamo appreso questa mattina, pare che BERNIE ECCLESTONE, il capo della FORMULA 1, abbia ordinato la censura delle immagini televisive che arriveranno nelle nostre case.
Dobbiamo inoltre raccontare che purtroppo vicino SUMATRA ci sono degli striscioni molto polemici verso il GRAN PREMIO (vedi foto), ritenuto dall'opposizione una censura della reale situazione politica del paese. Si prospetta una gara blindata.


Al momento di pubblicare questa puntata, apprendiamo una notizia purtroppo molto grave, e che se vogliamo pone dei seri punti interrogativi sulla reale sicurezza dell'evento. Nella serata di ieri, quattro meccanici del team FORCE INDIA  sono rimasti coinvolti negli scontri della capitale Manama. I quattro, di ritorno dal circuito, si sono ritrovati nel bel mezzo di uno scontro tra i manifestanti e le forze dell'ordine con un ordigno, molto probabilmente una bomba molotov, che è esplosa a pochi passi dal camion della FORCE INDIA. Non ci sono stati feriti e la vettura non era l'obiettivo dell'ordigno, ma dopo l'episodio un altro membro del team, di cui non sono state fornite le generalità, ha chiesto di poter tornare a casa ed è partito per la Gran Bretagna.
In merito a questo episodio è intervenuto ZAYED R ALZAYANI, presidente del Circuito internazionale del BAHREIN, che ha dichiarato «Si e' trattato di un incidente isolato e anche mia moglie vi e' rimasta coinvolta. I manifestanti non avevano preso di mira le macchine.E' successo solo perche' si trovavano li' e nessuno e' rimasto ferito».
John Yates, membro della polizia inglese arrivata a monitorare la riorganizzazione delle forze di sicurezza del Bahrain, ha detto invece al Guardian  che "non ci sono garanzie certe di sicurezza, ma faremo il possibile".

Dopo aver parlato della situazione ambientale molto difficile in cui si svolgerà la gara, andiamo ora a scoprire il circuito del SAKHIR con questo filmato.


Come visto, un elemento chiave della gara saranno le gomme, e, allora, andiamo a scoprire come si presenta il GRAN PREMIO dal punto di vista delle gomme, con la PIRELLI che, dopo il non svolgimento della gara lo scorso anno, si presenta al debutto sul circuito del SAKHIR.



Concludiamo la puntata, facendo una breve analisi tecnica, con MC LAREN sicuramente in evidenza, con la RED BULL vicina e con grande curiosità per la MERCEDES. Dopo aver vinto in CINA con temperatura tra 22-24°, la gara del BAHREIN rappresenta la vera prova del nove per la macchina progettata dal duo WILLIS-COSTA , sopratutto per quanto riguarda le gomme.
Per quanto riguarda la FERRARI, la gara del BAHREIN dovrebbe essere l'ultimo circuito di sofferenza, con la monoposto destinata, secondo le previsioni, a soffrire su questa pista come non mai, a causa (manco a dirlo!) della trazione e della bassa velocità di punta. Elementi questi (trazione e velocità di punta) basilari su questa pista. Speriamo, almeno per una volta, che le previsioni si siano sbagliate, e di vedere ALONSO e MASSA un po' più competititivi del solito. Almeno, si spera.

diger Franz Gaetano Herberhold

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