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sabato 25 giugno 2011

SPUNTI DI SPORT-ALLA SCOPERTA DEL SINTETICO.

Cari amici,
bentrovati a tutti! Dunque, domenica 12 Giugno, al termine della finale playoff di ritorno del campionato di SERIE B, il NOVARA ha battuto il PADOVA e ha conquistato l’accesso alla SERIE A, in compagnia di SIENA e ATALANTA.

Due i motivi d’interesse intorno alla promozione del NOVARA. Per prima cosa, con questa promozione la squadra di ATTILIO TESSER torna in SERIE A dopo 55 anni di assenza.
Il secondo motivo di grande interesse è sicuramente costituito dal manto dello stadio PIOLA, ove il Novara ha festeggiato la sua promozione: per la prima volta in assoluto nella storia della SERIE A, si giocheranno delle partite su un campo SINTETICO. Ed è proprio ai campi sintetici che dedichiamo questa puntata di SPUNTI DI SPORT.

Non c’è dubbio che sempre più spesso, negli ultimi anni, la situazione nei campi da gioco costituiti da erba naturale sia andata progressivamente peggiorando. Non possiamo pensare a quante volte gli stadi di GENOVA, SIENA, VERONA e MILANO, giusto per fare alcuni nomi, debbano venire rizollati a causa dello stato del manto erboso.
Non c’è dubbio, altresì, del grande boom che stiano vivendo i campi sintetici, con numerose ordinazioni in tutto il mondo (verranno costruiti persino due stadi con campi sintetici ad ABU DHABI), e persino la NAZIONALE da Ottobre potrà contare a COVERCIANO su un campo sintetico di nuovissima concezione.

Dinanzi a questi dati, la prima domanda che ci possiamo fare è: Quali sono i vantaggi che può dare un campo sintetico rispetto a uno costituito da erba naturale? Quali sono gli svantaggi? E poi, com’è costituito un campo sintetico?

CARATTERISTICHE DI UN CAMPO SINTETICO.

Prendiamo come campione il manto dello stadio PIOLA di NOVARA realizzato dalla ITALGREEN di BERGAMO.




Come apprendiamo, il manto dello stadio PIOLA, è composto da 3 strati superficiali sopra una posa di manto. In totale lo spessore è di 55 cm, di cui solo gli ultimi 7.5 cm sono effettivamente di manto, costituiti da una sottile intercapedine drenante di circa 1.3 cm, 4.8 cm di intaso vegetale con fibre di cocco e sabbia, e gli ultimi 1.4-1.5 cm di filo sintetico extramorbido.

Il fattore chiave di un campo artificiale è sicuramente costituito dalle FIBRE CON RITORNO DI MEMORIA. Si tratta di filamenti che, sotto calpestio o scivolamenti, si comportano come un consueto filo d’erba tradizionale. Queste fibre possono essere inserite su un tappeto sintetico con una struttura di matrice vegetale, oppure essere inserite sottoforma di erba naturale su un tappeto artificiale, e in questo caso si parlerà di ERBA NATURALE RINFORZATA.

VANTAGGI E SVANTAGGI DI UN CAMPO SINTETICO.


Numerosi sono i VANTAGGI dei campi sintetici, a cominciare dalla MORBIDEZZA, e dallo SCIVOLAMENTO, tipici del campo in erba naturale, ma che ha in più la resistenza del tappeto sintetico. Ma non solo.
Mentre il campo in erba naturale può essere usato circa 2 ore o poco più alla settimana per evitare di doverlo continuamente rizollare, un campo in erba sintetica può essere utilizzato circa 30 ore alla settimana. Ma c’è di più.

Mentre nei campi sintetici di primissima concezione, il rischio per i giocatori poteva essere quello di avere dei problemi ai muscoli o alle articolazioni, nei campi sintetici di ultimissima concezione non c’è alcun contatto tra atleta e tappeto sintetico, in quanto l’atleta tende a calpestare o erba naturale, o comunque fibre con ritorno di memoria, assolutamente atossiche.
In qualunque condizione metereologica, il pallone tende a rimbalzare e scivolare in maniera corretta, grazie a un ottimo drenaggio sia sotto la pioggia, sia sotto la neve, e ciò fa si che il fondo possa essere resistente e compatto, senza presentare buche e/o irregolarità, e impedendo di fatto al giocatore la comparsa di problemi muscolari dovuti all’eccessivo sforzo.

Per quanto riguarda gli SVANTAGGI, ce n’è uno solo, e riguarda il PREZZO. Mentre un campo in erba naturale può costare sui 200.000 Euro, un campo sintetico può costare tra i 650.000 Euro di un campo di ultima generazione, e gli 850.000 Euro di un campo sintetico ad erba rinforzata.
È anche vero, però, che un campo sintetico, a differenza di un campo naturale, non deve essere rizollato, e non richiede tutta quella manutenzione che richiede un campo naturale, per cui il forte costo iniziale viene poi recuperato con il tempo.
Un investimento su cui diverse squadre di SERIE A dovrebbero riflettere, e che, se all’inizio potrebbe risultare particolarmente dispendioso, alla lunga potrebbe essere un ottimo investimento. 

                                    Rüdiger Franz Gaetano Herberhold

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