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martedì 10 giugno 2014

SPUNTI DI SPORT-UNA BANANA CONTRO IL RAZZISMO.

PUNTATA REALIZZATA PER VFW PROJECT IN DATA 29 APRILE 2014.
 
 
 Un gesto forte ma alquanto doveroso. Chi, domenica scorsa, durante VILLARREAL-BARCELLONA ha lanciato una banana contro Dani Alves con fare a dir poco discriminatorio quasi a voler scambiare il giocatore con una scimmia, non si sarebbe potuto immaginare quale bellissima risposta avrebbe dato Dani Alves a un fenomeno tipico purtroppo non solo nel nostro Paese.
Il voler raccogliere quella banana e mangiarsela prima di battere il successivo calcio d'angolo è stato uno schiaffo piuttosto forte e assolutamente meritato nei confronti di chi voleva umiliare il giocatore del Barcellona.

Per la prima volta, infatti, un giocatore ha raccolto la sfida lanciatagli da un tifoso chiaramente razzista. E quale migliore risposta, come possiamo vedere nel filmato ivi allegato, che prendere la banana e mangiarsela dinanzi ai suoi occhi? Un gesto, come dicevo, forte, rivoluzionario, e che, siamo certi, non mancherà per fortuna di fare scuola.

Come se ciò non bastasse, al termine della partita il giocatore ha voluto commentare l'episodio della banana con queste parole forti, ma doverose. "Il fatto con la banana? Sono in Spagna da 11 anni e queste cose accadono da quando io sono qui. Ma penso che bisogna ridere di questi ritardati mentali. Non so chi l'abbia tirata, ma devo ringraziarlo perché mi ha dato l'energia per fare poi due cross che ci hanno fruttato altrettante reti. In fondo quel tifoso mi ha aiutato: ricordo che quando ho cominciato a giocare mio padre mi diceva sempre di mangiare banane perché così avrei evitato i crampi. Come hanno fatto ad indovinarlo?"

Nella mattinata di ieri è giunto anche il comunicato stampa del Barcellona a difesa di Dani Alves.
Il Barcellona, nel manifestare il suo totale appoggio e solidarietà a Dani Alves per gli insulti di cui è stato vittima ieri al Madrigal, vuole ricordare l'importanza civica, culturare, sociale e sportiva dei due messaggi che la Uefa ci mostra prima di ogni partita: Rispetto e No al razzismo». Apprezziamo molto gli sofrzi del Villarreal il quale vuole trasformare i terreni di gioco in spazi in cui prevalga lo sport e dove le carenze comportamentali di determinate persone vengano prima isolate e poi sradicate per sempre».

Il Brasile raccoglie il gesto di risposta di Dani Alves a circa 45 giorni dall'inizio del Mondiale e il portale Globoesporte così commenta "Nessuno è o deve essere bianco, nero o giallo. Abbiamo o dovremmo essere tutti dello stesso colore; l'intolleranza ci danneggia più della corruzione. Oggi tutti siamo scuri di pelle, con gli occhi luminosi e i capelli ricci proprio come Dani Alves. Quella banana è il Brasile che viaggia attraverso il tempo e lo spazio. Quell'ironia nel gesto di mangiare il frutto è come un ballerino che balla la samba o un giocatore che dribbla".

Il gesto di Dani Alves fa il giro del mondo, il primo a raccoglierlo è il suo compagno di squadra sia nel Barcellona che nella nazionale brasiliana, Neymar, anch'egli vittima in passato in cori e offese razziste in spagna, il quale si spinge addirittura oltre e lancia un'iniziativa su Instagram.
"È una vergogna che nel 2014 esista ancora questo preconcetto". ha scritto Neymar. "Per dare il mio contributo perché tutto questo finisca, ho deciso di fare come Dani Alves.. Se anche voi la pensate così, fatevi fotografare mentre mangiate una banana e usiamo quello che loro hanno contro di noi a nostro favore".
L'hashtag con cui contrassegnare le fotografie è #somostodosmacacos, “Siamo tutti scimmie”.

L'appello di Neymar ha fatto il giro del mondo con tanttissimi personaggi che hanno cominciato a farsi fotografare nell'atto di mangiare una banana: in primis lo stesso Neymar con il figlio, la sorella di Neymar, la conduttrice brasiliana Rafaella Beckran, la fidanzata di Dani Alves, Thaissa Carvalho, il giocatore del Napoli Mertens, l'attaccante del Milan Balotelli, Hulk dello Zenit, Aguero del Manchester City, e tanti altri. Compresi il ct azzurro Cesare Prandelli e il premier italiano Matteo Renzi, nel corso della visita della Nazionale di Calcio a 5 fresca campione d'Europa a Palazzo Chigi.

Nel frattempo, è notizia di queste ultime ore il riconoscimento da parte del Villarreal del tifoso che avrebbe lanciato la banana a Dani Alves. Fondamentale in tal senso il preziosissimo contributo delle persone che gli sedevano accanto. Pesantissime le conseguenze di questo gesto: il tifoso infatti rischia non solo la revoca della tessera a vita, ma anche di essere multato pesantemente e di essere bandito a vita dagli stadi.

Una risposta forte e assolutamente giusta quella spagnola, nei confronti di un fenomeno purtroppo pesante, come il razzismo, che sarebbe molto bello poter esportare anche nel nostro Paese, dove purtroppo ogni domenica assistiamo sempre e costantemente a fenomeni piuttosto analoghi di razzismo, con fischi, offese e insulti verso giocatori di colore, o anche verso determinate squadre di calcio, e con le varie sanzioni che finora purtroppo non hanno ancora portato a un qualche risultato significativo. Sarebbe l'ora che anche nel nostro Paese potesse scattare una qualche risposta nei confronti di questi gesti che purtroppo finiscono sempre di più per allontanare i veri appassionati dagli spalti. E questa, se vogliamo, è la cosa che fa davvero male.

Rüdiger Franz Gaetano Herberhold

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