Etichette

domenica 14 settembre 2014

SPUNTI DI SPORT-TSUNAMI IN CASA FERRARI.

 
MONTEZEMOLO, BOTIN e MARCHIONNE alla presentazione della F 150 ITALIA di 3 anni fa.

PUNTATA SCRITTA PER IL SITO DEL GUERIN SPORTIVO

Un vero e proprio tsunami in casa Ferrari. Nessun tifoso della Rossa di Maranello si sarebbe mai immaginato una giornata così intensa per la Ferrari come quella di mercoledì scorso, 10 Settembre: da una parte le dimissioni dopo 23 anni del Presidente Luca Cordero di Montezemolo, che a partire dal prossimo 13 Ottobre lascerà all'ad della Fiat, Sergio Marchionne, il comando delle operazioni della scuderia emiliana; dall'altra la scomparsa del Presidente della Santander, Emilio Botin.

Cominciamo dalla querelle Montezemolo-Marchionne. Già nei giorni scorsi, a dire il vero, era girata la notizia di una possibile nomina dell'attuale Presidente della Rossa ai vertici della nuova compagnia aerea costituita da Alitalia ed Etihad.In occasione dell'ultima sessione di prove libere del GP d'Italia a Monza, il Presidente aveva fatto intendere che a meno di sue comunicazioni, nulla sarebbe cambiato.
Nessuno però aveva fatto i conti con l'oste, pardon con l'ad Fiat, Sergio Marchionne il quale in occasione del celeberrimo Meeting di Cernobbio aveva rilasciato una dichiarazione secondo la quale le dimissioni del Presidente Montezemolo non erano certamente all'ordine del giorno, ma che indubbiamente nessuno era indispensabile. Una dichiarazione che, come potrete facilmente capire, ha fatto il giro del mondo, ha generato un incontro tra i due protagonisti, fino al comunicato uscito mercoledì mattina con l'attuale Presidente che, assieme a una buonuscita di 27 milioni e all'impossibilità per 5 anni di potersi occupare di una squadra concorrente, si dimette e lascia l'incarico a partire dal prossimo 13 Ottobre direttamente a Sergio Marchionne, per poi partecipare insieme alla conferenza stampa sullo stile “volemose bene” con tanto di grossa pacca sulle spalle tra i due protagonisti, e l'assicurazione da parte del prossimo Presidente che la Ferrari sarebbe rimasta tassativamente Italiana.


Come se già non fosse abbastanza, alla triste notizia delle dimissioni del Presidente Montezemolo che ha portato profonde delusioni in ambito tecnico da parte dei fans, è arrivata un'altra brutta notizia in ambito Ferrari: la scomparsa nella notte tra martedì e mercoledì a causa di un infarto, del Presidente della Banca Santander, Emilio Botin.
Era stato proprio Botin, grande amico di Alonso, a determinare il passaggio della pilota asturiano a Maranello, aprendo al contempo con la Ferrari un rapporto di collaborazione piuttosto stretto, suggelato dalla sponsorizazzione del team di Maranello, tuttora in corso.

Non c'è dubbio, quindi, che i principali appuntamenti che vedranno il Presidente Marchionne a partire dal prossimo 13 Ottobre fortemente impegnato saranno caratterizzati dal ruolo della Ferrari in Formula 1 e nel suo rilancio, e al contempo la questione sponsor e piloti, con riferimento proprio ad Alonso.
Non c'è dubbio, infatti, che con le dimissioni del Presidente Montezemolo la Ferrari perda un grosso peso politico sia in ambito FIA, sia in ambito FOM con Ecclestone, il quale, non a caso ieri in seguito alle dimissioni dell'attuale presidente ha paragonato il dispiacere delle dimissioni di Montezemolo alla morte di Enzo Ferrari. Marchionne e Mattiacci saranno sicuramente dei grandi manager, ma non hanno quella esperienza in FORMULA 1 che Montezemolo aveva. Si è parlato in queste ore della possibilità che Marchionne possa richiamare Stefano Domenicali, da capire se alla fine la notizia sia attendibile o se sia solamente la classica bufala.
Dove sicuramente la Ferrari potrebbe uscire rafforzata dal cambio di presidenza è sicuramente in ambito economico: è assai scontato prevedere che in una prima fase il neo Presidente possa concedere tutti quegli investimenti necessari per riportare nel più breve tempo possibile la Rossa ai vertici della Formula 1.

Come scrivevo, altro capitolo sarà poi la doppia questione, relativa alla Santander e ad Alonso. Due argomenti apparentemente diversi, ma assolutamente concatenati l'un l'altro, in quanto fu proprio la Santander a prendersi carico una cospicua parte dell'ingaggio di Alonso, diventando inoltre anche secondo main sponsor del Cavallino dopo Philip Morris. Da capire a questo punto cosa succederà dopo la scomparsa di Botin, peraltro anche carissimo amico del pilota asturiano. La Santander resterà ancora in Formula 1 oppure i nuovi vertici cambieranno strategie d'investimento? E poi, in merito al rinnovo di Alonso, con il contratto in scadenza tra due anni, nel 2016, cosa succederà? Ai posteri l'ardua sentenza.

Rüdiger Franz Gaetano Herberhold

Nessun commento:

Posta un commento