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mercoledì 27 giugno 2012

SPUNTI DI SPORT- STORIA DEL CUCCHIAIO DA PANENKA A PIRLO.



Un mix di genialità e di quella sana follia che solo i grandi campioni sanno avere nei momenti più duri. Questo alla base della decisione di ANDREA PIRLO di battere il terzo rigore contro l'INGHILTERRA, nei quarti di finale di EURO 2012, utilizzando il celebre cucchiaio.
In un momento molto difficile per i ragazzi di PRANDELLI, che avevano sbagliato il secondo rigore con MONTOLIVO, ed erano passati in svantaggio con ROONEY, quel terzo rigore, battuto egregiamente dal campione della JUVENTUS ha ridato vigore, forza agli Azzurri, e al contempo annicchilito gli avversari, che dinanzi a un simile capolavoro sono andati letteralmente in tilt, con YOUNG che sbaglia il terzo rigore, e COLE che sbaglia il rigore successivo.

Prima di PIRLO, nella storia del calcio internazionale, erano stati tre i rigori realizzati utilizzando il cucchiaio.
Il primo, l'ideatore di questo metodo di battere il rigore, fu ANTONIN PANENKA nella finale di EURO 1976, nella finale tra CECOSLOVACCHIA e GERMANIA OVEST.


Per vedere il secondo cucchiaio dobbiamo andare ad EURO 2000, alla semifinale tra ITALIA e OLANDA. A utilizzare il cucchiaio il capitano della ROMA, FRANCESCO TOTTI, che riuscì a spiazzare in pieno il portiere della nazionale olandese, EDWIN VAN DER SAR.


Sempre Italia in mezzo ai cucchiai. Il terzo cucchiaio, però, vede l'ITALIA subire goal con il cucchiaio. L'autore è ZINEDINE ZIDANE, con il rigore che, al 5° minuto di gioco del primo tempo porta provvisoriamente in vantaggio nella finale del mondiale 2006 la FRANCIA. Sarà un vantaggio illusorio. Non solamente gli Azzurri riusciranno con MATERAZZI a giugnere il pareggio, ma andranno addirittura a vincere il mondiale.


L'ultimo cucchiaio, come sopra scritto, vede la firma di ANDREA PIRLO, nei quarti di finale di EURO 2012 contro l'INGHILTERRA.


LA NASCITA DEL CUCCHIAIO.

Dopo aver visto i vari goal ,una domanda ci sentiamo di porci: com'è nato questo modo particolare di battere il rigore? Com'è nato, insomma, il cucchiaio?

A rispondere alla nostra domanda le dichiarazioni rilasciate un po' di tempo fa in un'intervista pubblicata dal sito dell'UEFA, proprio dall'ideatore di questo rigore, ANTONIN PANENKA, allora giocatore dei BOHEMIANS di PRAGA, e adesso presidente della medesima squadra.

Dopo l’allenamento ero solito trattenermi con il nostro portiere per battere qualche calcio di rigore. Ci giocavamo una cioccolata o una birra. Era un portiere molto bravo e spesso perdevo. Così, a volte, prima di addormentarmi pensavo a un modo per batterlo e rifarmi.
Pensai che se avessi ritardato la battuta eseguendo un pallonetto, il portiere si sarebbe tuffato non avendo il tempo di recuperare la posizione. Iniziai così a tradurre questa intuizione anche nella pratica. Presi a vincere le scommesse e, di conseguenza, a mettere su qualche chilo. All’inizio provai quella trasformazione nelle amichevoli, poi nelle serie minori e, infine, nella massima divisione. Il coronamento fu nella finale del Campionato Europeo.
Non credo che Sepp Maier l'abbia presa molto bene, anzi era e forse è ancora, un po 'sconcertato. Ho il sospetto che probabilmente non ami sentire troppo spesso il suono del mio nome. Non ho mai voluto ridicolizzarlo. Sono convinto che nessuno sarebbe in grado di prendere in giro qualcuno quando la posta in palio è così alta. Al contrario, ho scelto di calciare il rigore così perché avevo pensato che fosse il modo più semplice di segnare. E 'una ricetta semplice.”

I COMMENTI AL CUCCHIAIO DI PIRLO.

Il cucchiaio di PIRLO ha suscitato diversi commenti. Il primo a intervenire è stato DANIELE DE ROSSI al termine della partita. “Se devo scegliere l'immagine della partita, dico il rigore di Pirlo: era di tempi di Totti che non si vedeva un tiro così folle e spettacolare”.

Il giorno successivo, Lunedì 25 giugno, è lo stesso FRANCESCO TOTTI sul suo blog a tornare sul calcio di rigore battuto da PIRLO.
"Mamma mia!!! Ieri sera tutto il Paese è rimasto incollato davanti alle tv per seguire la nostra Nazionale nella sfida dei quarti contro l'Inghilterra ed è stato veramente troppo bello godersi la gioia di Gigi, di Daniele e di tutti gli altri calciatori e dirigenti. Perchè era anche la nostra gioia, quella dell'Italia intera! Vedere Andrea battere il rigore mi ha riportato di colpo indietro nel tempo, quando anch'io ho tirato dal dischetto a cucchiaio e credetemi, sono emozioni uniche". "Complimenti Andrea, riesci a far diventare tutto semplice, una punizione, un tiro, un passaggio: sei un grandissimo calciatore”.

A commentare il cucchiaio segnato da PIRLO, poi lo stesso ANTONIN PANENKA, l'ideatore di questo tipo di rigore in un'intervista pubblicata su LA GAZZETTA DELLO SPORT.
Mi sono sorpreso, come tutti, e mi sono divertito. Più in generale, sono contento. E mi sento molto molto orgoglioso. Perchè significa che la mia idea non è morta. Pirlo ha tirato un po' più in basso di come lo calciavo io però la sostanza è la stessa. Conta l'idea, ed è una cosa che necessita tanto allenamento.
Io calcolavo che il 95% dei portieri normalmente non restava in piedi, si sarebbe buttato. Però prima di calciare bisogna osservare molto bene ciò che fanno, questa è la grande difficoltà. Poi devi fingere di tirare normalmente, con la rincorsa, con lo sguardo, con la posizione dei piedi, con il movimento, con il tiro, solo così si ottiene l'effetto sorpresa desiderato e il colpo giusto”.

Un cucchiaio, quello segnato da PIRLO, che ha dato forza e vigore agli Azzurri, consentendo loro di battere l'INGHILTERRA e d'incontrare in semifinale la GERMANIA in un altro scontro dal sapore epico.

Rüdiger Franz Gaetano Herberhold

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