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mercoledì 23 febbraio 2011

100 ANNI DI AZZURRO

CENTO ANNI DI AZZURRO.

Un evento veramente suggestivo. È quello che si è verificato lo scorso 6 Gennaio. In un anno, il 2011, che festeggia già i 150 anni dell'Unità d'Italia, si sono festeggiati, infatti, anche i 100 anni della maglia azzurra utilizzata dalla NAZIONALE di CALCIO. È vero, la Nazionale fece il suo esordio nel 1910 (e più precisamente il 15 Maggio a MILANO, battendo 6-2 la FRANCIA), ma è anche altrettanto vero che sia nella gara di MILANO, sia nella gara successiva di BUDAPEST, persa dalla nostra nazionale contro l'UNGHERIA, la formazione italiana aveva sempre giocato in maglia bianca.

Fu, quindi il 6 Gennaio 1911, alle ore 14:30 all'Arena di Milano che la nazionale italiana, al terzo incontro della sua storia ufficiale (anche questa volta contro la forte UNGHERIA allenata da FRIGYER MINDER) portò al debutto la maglia azzurra, essendo l'azzurro colore particolarmente gradito da Casa Savoia che regnava nel Paese, con in aggiunta sulla maglia lo stemma sabaudo (croce bianca su campo rosso), stemma che sarebbe scomparso solo nella gara contro la Svizzera il 27 aprile 1947, gara in cui avrebbe fatto comparsa per la prima volta il tricolore.
Il debutto, purtroppo, non fu molto fortunato. Gli azzurri, allenati da UMBERTO MEAZZA, infatti persero contro l'Ungheria per 1-0, con rete di SCHLOSSER al 23° del primo tempo.
Capitano della nazionale era nel 1911 MILANO della PRO VERCELLI, formazione che schierava, allora, ben 6 giocatori titolari. Niente, in confronto, se pensiamo ai 9 giocatori, schierati, sempre dalla PRO VERCELLI, in Nazionale nel 1913, e uguagliati nel tempo da JUVENTUS, INTER e FIORENTINA. In tal senso, il record assoluto, è quello del grande TORINO di MAZZOLA, che l'11 Maggio 1947, in occasione di una partita che l'ITALIA vinse per 3-2 contro l'UNGHERIA, schierò addirittura ben 10 giocatori su 11.

Nel corso degli anni la maglia azzurra ha subito diverse modifiche. Nei Mondiali del 1938 la nazionale utilizzò, oltre alla maglia azzurra, anche una maglia nera(tentativo questo, però subito abbandonato). Dopo aver abbandonato, come detto sopra, la maglia con lo stemma sabaudo nel 1947 a favore del tricolore, si è poi passati a una maglia bianca con fascia azzurra sul petto, esibita nello sfortunato Mondiale del '74 e poi ripresa nel '99; a quella con il tricolore sul colletto del Mundial '82, e poi, come non dimenticare le orlature marroni introdotte successivamente, il modello 'kombat' presentato all'Europeo 2000 in Belgio e Olanda, che aveva la caratteristica di essere superaderente ed elastica per scoraggiare le trattenute...
E poi le ultime evoluzioni ,firmate dall'attuale sponsor tecnico, la Puma, che ha fatto per la prima volta la sua comparsa, sia come sponsor tecnico, sia sulla maglia nel 2003 (fino ad allora, eccetto una breve incursione della KAPPA, mai sulla maglia della nazionale era comparso il marchio dello sponsor tecnico): il triangolino azzurro sul collo della seconda maglia, quella bianca, la maglia azzurra del 2006, che aveva la caratteristica di essere costituita da una serie di materiali che favorivano la traspirazione, la quarta stella post 2006, i particolari in oro del 2008 e il 'celeste storico' della Confederations Cup 2009, utilizzata solo ed esclusivamente per quella manifestazione; maglia che, a dire il vero, non riscontrò mai il favore dei tifosi. Quella attuale, che ha fatto il suo debutto lo scorso anno in vista dei mondiali in SUDAFRICA, ripropone un azzurro a tinte forti, con un collo a stella per ricordare i quattro simboli dei Mondiali vinti e un pantaloncino a vita alta con un 'cinturone' con davanti il tricolore italiano.

In questi 100 anni la maglia azzurra ci ha fatto vivere tante emozioni. Abbiamo vinto quattro titoli mondiali (1934, 1938, 1982, 2006), un campionato d’Europa (1968), una Olimpiade (1936), due Coppe Internazionali (1930, 1935), due volte vice campioni del Mondo (1970, 1994) e in entrambi i casi superati dal Brasile.

Come non dimenticare le emozioni che abbiamo vissuto prima con VITTORIO POZZO, unico allenatore a livello mondiale capace di alzare due volte al cielo la COPPA RIMET, mettersi al collo una medaglia d’oro olimpica e vincere due trofei internazionali. E poi, come non dimenticare il titolo mondiale del 1982, conseguito da una squadra di grandi campioni, che vedeva tra le sue file ZOFF, SCIREA, TARDELLI, ALTOBELLI, COLLOVATI, e poi lui, il grande PAOLO ROSSI, che, con la tripletta segnata al BRASILE, in una delle più belle partite disputate nella storia dalla nostra NAZIONALE, si mise la nostra NAZIONALE sulle spalle, e la portò alla vittoria del titolo mondiale. Titolo mondiale di cui però grande merito fu sicuramente del grande ENZO BEARZOT, recentemente scomparso, che già nel mondiale del 1978 costrui le fondamenta del gruppo che poi nel 1982 avrebbe per l'appunto vinto i Mondiali. E poi, non possiamo non dimenticare il mondiale del 2006. In un anno veramente difficile per il calcio italiano a causa di CALCIOPOLI, la nazionale, allenata da MARCELLO LIPPI, e che vedeva tra le sue fila il meglio del calcio italiano (BUFFON, NESTA, CANNAVARO, GROSSO, DE ROSSI, TOTTI, DEL PIERO, TONI, GILARDINO, GATTUSO,ecc.) riuscì a farci rivivere delle proprie NOTTI MONDIALI, portando a casa il MONDIALE.

L’Italia in campo ha giocato 711 volte con 382 vittorie, 189 pareggi e 140 sconfitte. 1257 gol fatti e 714 subiti.
Agli azzurri di CESARE PRANDELLI, che ha preso in mano la Nazionale dopo il negativo mondiale sudafricano, il compito di far risplendere di nuovo in questo quadriennio la maglia azzurra, e di farci tornare a sognare.
Rüdiger Franz Gaetano Herberhold

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