Dopo
il GP di Montecarlo che ha visto la vittoria in extremis della
Mercedes di Rosberg, il secondo posto della Ferrari di Vettel, e il
terzo posto della Mercedes di Hamilton, mattatore della gara fino a
dieci giri dal termine quando un pit stop inopportuno richiesto dal
pilota e concordato con il team ha rovinato una gara finora perfetta,
il Circus della Formula 1 sbarca in Canada a Montreal sull'isola
artificiale di Notre Dame sul circuito intitolato a Gilles
Villeneuve.
Tanti
i motivi d'interesse della gara, trasmessa in diretta da SKY e in
differita su RAIDUE. Da una parte dopo l'errore in casa Mercedes, è
lecito immaginarsi un Hamilton con il coltello tra i denti per
cercare di recuperare la vittoria persa a Montecarlo. Dall'altra è
logico immaginarsi una Mercedes che vorrà cancellare la delusione
dello scorso anno, quando, dopo aver conseguito l'ennesima prima
fila, fu costretta a ritirarsi con lo stesso Hamilton e ad arrivare
seconda con Rosberg dietro alla Red Bull di Ricciardo a causa prima
di un calo di potenza su entrambe le monoposto e poi per seri
problemi ai freni.Al contempo ci sarà grande attesa anche per capire
come si comporteranno McLaren e Ferrari dopo la decisione di
utilizzare alcuni gettoni per l'evoluzione del motore diffusa lunedì
sera dal delegato FIA Charlie Whiting. Se la McLaren utilizzerà
l'evoluzione della propria power unit già in Canada, e la Mercedes
porterà a Montreal la sua seconda power unit senza però
aggiornarla, proprio la scorsa settimana il Team Principal Arrivabene
aveva dichiarato che la Ferrari non avrebbe schierato in Canada una
evoluzione del proprio motore. Cosa che stona con la nota diffusa
lunedì sera dalla Federazione. A questo punto la domanda è:
evoluzione motore già in Canada lasciando una evoluzione più
sostanziosa a Spa e a Monza, o richiesta di poter usare 3 dei 10
gettoni a disposizione per poter preparare una versione EVO diciamo
soft del motore Ferrari da schierare più avanti? All'asfalto di
Montreal il fatidico dilemma.
LA PRIMA
VOLTA.
Il
Circuito di Montreal ha visto diversi piloti vincere in carriera la
loro prima (e in alcuni casi unica) vittoria in Formula 1. Abbiamo
scelto le tre prime vittorie più emozionanti.
L'8
Ottobre 1978 ad aggiudicarsi la sua prima vittoria in Canada nella
gara conclusiva della stagione a bordo della Ferrari F312 T3 è
Gilles Villeneuve, seguito dalla Wolf motorizzata Cosworth di Jody
Scheckter (compagno di squadra di Villeneuve in Ferrari la stagione
successiva) a 13 secondi, e dall'altra Ferrari di Reutemann, partito
11°, a 19 secondi.Ritirato a 20 giri dal termine il pilota francese
della Lotus ed autore della pole position Jean Pierre Jarier a causa
di un problema tecnico (mancanza d'olio sull'impianto frenante). Dopo
quella prima storica vittoria Gilles otterrà altre vittorie con la
Ferrari tra il 1979 ed il 1981, ma, come direbbe Michael Ende, questa
è un'altra storia.
Altro
pilota a conquistare la sua prima (e unica) vittoria in Formula 1 sul
circuito canadese l'11 Giugno 1995 è Jean Alesi al termine di una
gara che potremmo definire rocambolesca.
La
gara vede in griglia la Benetton di Michael Schumacher in pole
position, seguito dalla Williams di Damon Hill; in seconda fila
l'altra Williams di David Coulthard e la Ferrari di Berger in terza
fila l'altra Ferrari di Alesi e l'altra Benetton di Johnny Herbert.
Al
via subito il primo colpo di scena: la Williams di David Coulthard va
in testacoda con il pilota costretto al ritiro. Rispetto ad altre
piste fin dai primi giri si nota subito come le due Ferrari con in
particolare la monoposto di Alesi sia più performante rispetto ad
altri tracciati e non a caso dopo 16 tornate ecco il sorpasso ai
danni di Hill, bissato poi da Berger al 25° giro. Resterebbe da
superare Schumacher ma il pilota tedesco della Benetton ha dopo una
trentina di giri un vantaggio di oltre mezzo minuto. A sorpresa però
a undici tornate dal termine la monoposto di Schumacher rallenta
improvisamente e Jean può così passare in testa. La gara vedrà
così Alesì sul gradino più alto del podio con la Ferrari seguito
dalle Jordan di Barrichello e di Irvine, staccate rispettivamente di
31 e 33 secondi. Quarta a 36 secondi la Ligier di Olivier Panis,
quinta a 37 secondi la Benetton di Micheal Schumacher, il quale a
fine gara darà un passaggio ad Alesi fino ai box, essendo rimasta la
Ferrari del pilota francese senza benzina. Andiamo a rivivere la gara
con la sintesi tratta dalla telecronaca realizzata per Mediaset da
Andrea De Adamich e Guido Schittone.
Andiamo ora a rivivere sempre tratto dalla telecronaca MEDIASET il momento dell’arrivo.
Questa invece la cerimonia del podio.
L'8
Giugno 2008 ad ottenere la prima vittoria ( e anche in questo caso
unica) in Formula 1 è il pilota polacco della BMW, Robert Kubica,
anche in questo caso è necessario aprire una piccola
parentesi.Giusto un anno prima, il 10 Giugno 2007, proprio in quel di Montreal Kubica al
26° giro era stato protagonista di un terribile incidente, di qui
possiamo vedere le immagini.
Incidente
dal quale il pilota polacco era uscito per fortuna praticamente
illeso. Certo, dovette saltare la domenica successiva a scopo
precauzionale la successiva gara in programma sul circuito di
Indianapolis in cui venne sostituito dall'allora terzo pilota
Sebastian Vettel il quale fece il suo esordio in F1, ma a partire dal
Gp di Francia il 1° Luglio 2007 Robert tornò puntualmente in pista
come nulla fosse successo. Dimostrazione di come le cellule di
sicurezza delle monoposto di F1 in ambito sicurezza siano migliorate
non poco nel corso degli anni.
Torniamo
però a quell'8 Giugno 2008. Le qualifiche avevano visto la McLaren
Mercedes di Hamilton in pole position, seguito dalla BMW di
Kubica staccata di circa 6 decimi, la Ferrari di Kimi Raikkonen terza
a circa 9 decimi dalla monoposto di Woking e con pochi millesimi di
vantaggio sulla Renault di Fernando Alonso.
La
gara viene decisa praticamente al 17° giro quando a causa del ritiro
di Sutil, il quale lascia la sua Force India con i freni in fiamme
lungo il tracciato. Inevitabile il ricorso alla safety car. Al
termine del giro successivo Hamilton, Kubica e Raikkonen rientrano al
pit stop per la sosta. Kubica e Raikkonen superano il pilota della
McLaren, ma trovano il semaforo rosso al termine della pit lane, per
cui per rientrare in pista devono aspettare la luce verde. Hamilton
arriva lungo e sbagliando in pieno la frenata, finisce per tamponare
la Ferrari di Raikkonen. Gara finita per entrambi. Kubica rientra in
pista, Inizia così una gara di rimonta per il pilota polacco che lo
vedrà poi passare il proprio compagno di squadra, Nick Heidfeld, e
conquistare così la testa della classifica al 49° giro. La gara si
concluderà quindi con la doppietta BMW con Kubica davanti ad
Heidfeld di 16 secondi. Terzo sul podio David Coulthard, staccato di
23 secondi con la sua Red Bull.Andiamo a rivivere questa storica
vittoria con l'ultimo giro e la cerimonia del podio tratta dalla
telecronaca SKY di Carlo Vanzini e Marc Gene.
IL MURO DEI
CAMPIONI.
Un
vero e proprio spauracchio. Non ci sono altri modi per definire il
Muro dei Campioni (Wall of the Champions) posto all'uscita della
curva 13, una vera e propria barriera di cemento che i piloti sono
soliti sfiorare per poi lanciarsi a piena velocità lungo il
rettilineo del traguardo. Questo muro su cui compare la scritta
“Benvenuti in Quebec”, ha assunto con gli anni questo soprannome
perchè nel corso degli anni è stato oggetto di numerosi incidenti
da parte dei piloti ma in particolare da parte di 5 campioni del
mondo.
I
primi 3 a saggiare il muro sono stati nel 1999 Damon Hill a bordo
della sua Jordan-Honda, Michael Schumacher con la sua F399 e Jacques
Villeneuve con la sua BAR-Supertec.
Andiamo ora a vedere alcuni
“incontri ravvicinati” con questo muro. Ovviamente precisiamo che
si tratta di incidenti indubbiamente spettacolari ma senza pericolo
di vita.
Nel
2005 a toccare il Muro dei Campioni è stato Jenson Button a bordo
della sua BAR-Honda (sarebbe diventato Campione del mondo nel 2009
con la Brawn GP) al 46° giro, quando era in lotta per il terzo posto
con la F2005 di Schumacher.
Ultimo
campione del mondo ad avere un contatto ravvicinato con il Wall of
the Champions è stato Sebastian Vettel nel 2011, pochi mesi dopo
esser diventato Campione del mondo, anche se in questo caso lo
scontro è avvenuto durante una sessione di prove libere.
IL GIRO
ONBOARD DELLA PISTA.
Concludiamo
questo nostro PREVIEW con il consueto giro onboard della pista, per
cui andiamo insieme a bordo della Williams- Mercedes FW 36 di Felipe
Massa della scorsa stagione andando così a scoprire le
caratteristiche della pista.
Rüdiger Franz Gaetano Herberhold
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