Imola, 1° Maggio 1994. Sul circuito
del Santerno, intitolato ad Enzo e Dino Ferrari, è in programma il
GP DI SAN MARINO, terza prova del mondiale di FORMULA 1. In pole
position il pilota tre volte campione del mondo della
WILLIAMS-RENAULT, AYRTON SENNA; in seconda posizione a poco più di 3
decimi dal campione brasiliano il leader del mondiale, MICHAEL
SCHUMACHER, su BENETTON-FORD, vincitore delle prime due gare ad
INTERLAGOS e ad AIDA. Sembra una sfida come tante, sebbene purtroppo
l’atmosfera sul circuito del SANTERNO sia stata condizionata prima
dall’incidente che ha visto protagonista il pilota brasiliano della
JORDAN,RUBENS BARRICHELLO, e poi il giorno prima, l’incidente
mortale che aveva visto protagonista il pilota austriaco della
SIMTEK, ROLAND RATZENBERGER. Sarà purtroppo una delle gare più
tristi della storia della FORMULA 1, non solamente, come vedremo, per
un nuovo, ennesimo incidente al via, ma anche e soprattutto l’ultima
gara del pilota brasiliano della WILLIAMS.
LA NASCITA DI UNA NUOVA STELLA.
Ayrton Senna, fa il suo esordio in
FORMULA 1 a 24 anni nel 1984 alla guida della TOLEMAN, dopo aver
fatto un’ottima gavetta nelle serie minori (nel 1973 a 13 anni
aveva vinto il campionato Junior sui kart in Brasile; anel 1977 e
1978 vinse il Campionato Sudamericano di categoria; nel 1981fa il suo
esordio in FORMULA FORD 1600 e vince sia il campionato RAC che il
campionato TOWNSEND-THORESEN; nel 1982 vince in FORMULA FORD 2000
vincendo anche in questo caso il campionato europeo British Pace, sia
l’Europeo EFDA. Nel 1983 passa in FORMULA 3, nel team WEST SURREY
RACING, e con una RALT-TOYOTA si aggiudica il titolo mondiale).
Nel corso di questa prima stagione in
FORMULA 1, SENNA conquisterà ben tre podi: a MONTECARLO, in GRAN
BRETAGNA e in PORTOGALLO. Di quell’anno anche la mancata qualifica
sul circuito di IMOLA, l’unica della sua carriera.
Tornando ai podi, particolare menzione
merita quello di MONTECARLO, perché sarà proprio quel podio che,
grazie a una strepitosa rimonta del pilota brasiliano sul bagnato
(ben 6 secondi al giro più veloce di PROST, in testa alla gara con
la sua MC LAREN) con la gara poi sospesa a causa dell’eccessiva
quantità di acqua sul circuito monegasco, che permetterà al mondo
di conoscere le straordinarie doti di AYRTON sull’acqua. Doti che
ritroveremo nel corso della carriera di questo grande campione.
Andiamo a rivedere alcuni momenti di quella storica gara.
IL PASSAGGIO
ALLA LOTUS.
Nel
1985 AYRTON passa alla LOTUS, inizialmente motorizzata RENAULT, e che
poi nel 1987 passerà ai motori HONDA. Con questo team il pilota
brasiliano otterrà dei buoni risultati, ma di fatto non lotterà mai
per il titolo mondiale., con due piazzamenti al quarto posto finale
dellaclassifica piloti nel 1985 e nel 1986, e un piazzamento al terzo
posto nel 1987.
Con
LOTUS AYRTON otterrà però la sua prima vittoria nel mondiale di
FORMULA 1. Era il 21 Aprile 1985, e sotto una pioggia torrenziale sul
circuito di ESTORIL il pilota brasiliano vince il GP DEL PORTOGALLO
con 1 minuto di vantaggio sulla FERRARI di ALBORETO, e un giro sulla
RENAULT di PATRICK TAMBAY. Avendo ottenuto anche la pole, e il giro
più veloce, sarà il suo primo hat trick. Queste le immagini della gara.
Ayrton
vincerà in quella stessa stagione anche il GP del BELGIO, sul
circuito di SPA FRANCHORCHAMPS con oltre 28 secondi sulla WILLIAMS di
NIGEL MANSELL, e 55 secondi sulla MC LAREN TAG PORSCHE di ALAIN
PROST.
Nel
1986 Ayrton vincerà in SPAGNA battendo di 14 millesimi la WILLIAMS
di MANSELL e di 21 secondi la MC LAREN di PROST; e a DETROIT nel GP
DEGLI STATI UNITI, dove distanzierà di 31 secondi sia JACQUES
LAFFITTE su LIGIER-RENAULT, che PROST su MC LAREN-TAG PORSCHE.
Nel
1987 AYRTON si aggiudica il GP di MONTECARLO con 33 secondi sulla
WILLIAMS di NELSON PIQUET, e oltre 1 minuto sulla FERRARI di
ALBORETO, e a DETROIT, con 33 secondi sulla WILLIAMS di PIQUET e 45
secondi sulla MC LAREN di ALAIN PROST.
Al
termine della stagione 1987, SENNA lascia la LOTUS con 16 pole
position e 6 GP vinti per passare alla MC LAREN, nel frattempo
passata alla motorizzazione HONDA.
IL PASSAGGIO
ALLA MC LAREN.
A
partire dalla stagione 1988, AYRTON, passa dunque alla MC LAREN, nel
frattempo passata alla motorizzazione HONDA: vi rimarrà ben 6
stagione, conquistando ben 3 titoli mondiali (1988, 1990 e 1991) e
scrivendo con le sue imprese una pagina storica della FORMULA 1,
oltre a segnare il ciclo del dominio MC LAREN-HONDA.
A
Woking Senna ritrova il rivale di sempre, il Professore, il francese
ALAIN PROST: tra i due si svilupperà una grande stima reciproca, ma
anche una fortissima rivalità, che porterà il pilota francese al
termine della stagione 1989 con il titolo mondiale in tasca a
lasciare la MC LAREN, passando prima in FERRARI per il biennio
1990-1991, e poi, dopo un anno sabbatico, in WILLIAMS, dove al
termine della stagione 1993 si ritirerà vincendo il suo quarto e
ultio titolo mondiale.
Nel
1988 PROST e SENNA hanno tra le mani una vettura veramente
incredibile, la MC LAREN MP 4/4, progettata da GORDON MURRAY e STEVE
NICHOLS, che vincerà ben 15 gare su 16 (l'unica gara non vinta dalla
monoposto inglese sarà il GP d'ITALIA a MONZA, disputato poco tempo
dopo la scomparsa di ENZO FERRARI, che vide a due giri dal termine
SENNA venir toccato dalla WILIAMS di SCHLESSER, e la doppietta
FERRARI, con BERGER davanti ad ALBORETO).
Nel
corso della gara successiva, il GP del PORTOGALLO, disputato il 25
Settembre 1988 sul circuito di ESTORIL, comincia ad esplodere la
rivalità tra SENNA e PROST. La gara vedrà la vittoria di PROST, con
9 secondi e mezzo sulla MARCH-JUDD di IVAN CAPELLI, e con 44 secondi
sulla BENETTON-FORD di THIERRY BOUTSEN, ma il pilota francese della
MC LAREN si lamenterà della partenza del proprio compagno di
squadra. Secondo PROST, infatti, SENNA al via, pur partito meglio, al
termine del primo passaggio in cui il pilota francese aveva raggiunto
il compagno di squadra brasiliano lo avrebbe stretto eccessivamente
contro il muretto dei box.
Nel
corso della gara successiva, in GIAPPONE, viene assegnato il titolo
piloti. La gara vedrà la vittoria di SENNA con 13 secondi di
vantaggio su PROST e 36 sul solito BOUTSEN; grazie a quella vittoria,
in virtù del regolamento che imponeva ai piloti di considerare ai
fini della classifica finale i migliori 11 piazzamenti sulle 16 gare,
SENNA vincerà il suo primo mondiale. Vediamo le immagini di quella
gara, caratterizzata da una grandissima rimonta del pilota
brasiliano.
Il
mondiale vedrà all'ultima gara la vittoria di PROST con 36 secondi
di vantaggio su SENNA e 47 sulla BENETTON-FORD di NELSON PIQUET. In
classifica piloti (considerando gli 11 migliori piazzamenti)SENNA
vince il MONDIALE con 90 punti contro gli 87 di PROST.
Stagione
1989. La stagione 1989 vedrà AYRTON vincere 6 gare (SAN MARINO,
MONTECARLO, MESSICO, GERMANIA, BELGIO e SPAGNA). Due gli episodi
della stagione che meritano di essere raccontati, e che sanciranno la
rottura definitiva con il suo compagno di squadra, ALAIN PROST: il GP
d'IMOLA e il GP di SUZUKA.
Ad
Imola SENNA trasgedì il patto che i due piloti avevano fatto in
merito al non superarsi durante il primo giro di gara. Senna superò
il compagno di squadra, andando a vincere la corsa, con il compagno
di squadra, profondamente irritato per l'accaduto.
L'altro
episodio avvenne il 22 Ottobre 1989 sul circuito di SUZUKA. Prost era
saldamente in testa al campionato, Senna doveva assolutamente vincere
per tenere in vita il campionato nell'ultima gara in Australia. Al
via Prost partì molto bene, e prese la testa della corsa. Senna,
piano piano cominciò a rimontare, sino a che al 46° il pilota
brasiliano provò a passare il suo compagno di squadra. Prost però
chiuse la strada al pilota brasiliano, portando sia la sua sia la
monoposto di SENNA fuori pista. Il pilota francese fu costretto a
ritirarsi. Senna invece, era riuscito a tenere la monoposto accesa, e
chiese ai commissari un aiuto per rimandare la monoposto in pista;
aiuto che viene concesso. Senna è costretto inoltre a rientrare ai
box per sostituire il musetto danneggiato; in testa passa così
ALESSANDRO NANNINI con la BENETTON motorizzata FORD COSWORTH. Inizia
così una nuova rimonta per AYRTON, che non solo riesce a recuperare
il gap su NANNINI, ma superando il pilota toscano, va a vincere il GP
del GIAPPONE. Sembra tutto fatto per SENNA, con il mondiale così
ripaerto, ma la doccia fredda è dietro l'angolo. Subito dopo la gara
il pilota brasiliano della MC LAREN viene squalificato sia perchè
per ripartire era stato aiutato dai commissari, sia perchè,
nell'atto del ripartire, era rientrato dalla via di fuga della
chicane, e non percorrendo la chicane stessa. Con questo risultato
PROST si aggiudicò di fatto il titolo MONDIALE. La MC LAREN fece
ricorso contro la squalifica di SENNA, ma il reclamo fu rifiutato. Ma
non solo. SENNA, accusato di minacciare la sicurezza degli altri
piloti in pista dalla FIA, accusò la FIA stessa di aver manipolato
il campionato. Questo comportò prima una multa di 100.000 dollari a
carico del pilota brasiliano e poi la sospensione per sei mesi della
superlicenza ameno che SENNA non avesse chiesto scusa a tutti. La
polemica si concluse alla viglia della stagione 1990, quando la MC
LAREN, in accordo con il pilota brasiliano, mandò in Febbraio una
lettera di scuse alla FISA. Senna riottenne così la superlicenza per
la stagione 1990, stagione che avebbe visto il suo secondo titolo
mondiale.
Stagione
1990. La stagione 1990 vede ancora una volta la lotta per la vittoria
finale tra i due rivali di sempre, SENNA su MC LAREN (vincitore di 6
gare negli USA, a MONTECARLO, in CANADA, in GERMANIA, BELGIO e
ITALIA) da una parte, e PROST, passato alla FERRARI, dall'altra. Il
mondiale si decide ancora una volta in GIAPPONE, il 21 Ottobre a
SUZUKA. Il tutto avviene praticamente al via alla prima curva. Prost,
che parte dal lato pulito della pista, parte bene, andando a superare
la MC LAREN del pilota brasiliano, il quale, alla prima curva, tenta
di superare nuovamente il pilota francese, mantenendo una traiettoria
decisamente più interna. Il pilota francese non vede però la MC
LAREN di SENNA, e così i due piloti finiscono nuovamente per
toccarsi, con la MC LAREN che spedisce la FERRARI sulla via di fuga.
Gara finita per entrambi, e titolo vinto da SENNA. La minovrà di
SENNA non mancherà di suscitare polemiche in casa FERRAI, ma secondo
la FIA quanto accaduto è da ritenersi un semplice incidente di gara.
Andiamo a vedere un breve filmato in merito a quella gara.
Stagione
1991. La stagione 1991 vede la vittoria del terzo titolo iridato per
SENNA, ma anche la comparsa, in seguito ad alcuni problemi di
competitività per la ROSSA di PROST, di un nuovo rivale nella
seconda parte del campionato: la WILLIAMS-RENAULT di NIGEL MANSELL.
SENNA
vincerà ben 7 gare nel mondiale 1991 (USA, BRASILE, SAN MARINO,
MONACO, UNGHERIA, BELGIO, e AUSTRALIA), di cui ben 4 nelle prime 4
gare. Leggendaria la vitoria ottenuta nel corso della seconda gara ad
INTERLAGOS, la prima ottenuta in casa. In patria Ayrton sfodera una
delle sue gare più belle andando a vincere addiritura con il cambio
rotto. Andiamo a vedere le immagini di questa storica, bellissima
vittoria.
Le
stagioni 1992 e 1993. La
stagione 1992, al contrario delle stagioni precedenti, non sarà una
stagione trionfale. Di fronte allo strapotere della WILLIAMS FW14,
progettata da PATRICK HEAD, nulla può il pilota brasiliano. Senna in
questa stagione si classificherà al quarto posto con 50 punti (a
vincere il mondiale MANSELL su WILLIAMS a 108 punti, seguito dal
nostro RICCARDO PATRESE, sempre su WILLIAMS a 56 punti e da un
giovanissimo MICHAEL SCHUMACHER su BENETTON-FORD a 53), con tre
vittorie rispettivamente a MONTECARLO, UNGHERIA e ITALIA. In seguito
poi alla decisione della HONDA di ritirarsi come motorista a fine
stagione, Ayrton vorrebbe passare alla WILLIAMS, in seguito alla
decisione di MANSELL di ritirarsi dalla FORMULA 1, ma nel frattempo
in WILLIAMS è arrivato ALAIN PROST, ingaggiato dopo un anno
sabbatico, che pone un veto nei confronti del pilota brasiliano.
SENNA resta così ancora un anno in MC LAREN, nel frattempo dotata di
un motore V8 FORD.
Anche
la stagione 1993 vede il dominio WILLIAMS, con PROST che si aggiudica
il titolo prima di ritirarsi definitivamente con la FW15C,
progettata da PATRICK HEAD e da ADRIAN NEWEY.
Sebbene
all'inizio ci fossero timori sulla reale competitività della
monoposto, alla fine SENNA riesce comunque a classificarsi secondo,
vincendo ben 5 gare in BRASILE, a DONINGTON, a MONTECARLO (5°
vittoria consecutiva, un vero e proprio record sul circuito
monegasco!), ie poi le ultime due gare della stagione in GIAPPONE e
AUSTRALIA.
Spettacolare
la vittoria di DONINGTON, dove si aggiudicò la gara dopo una serie
di sorpassi (ben 4!) nel solo primo giro e dominando di gran lunga la
gara, rifilando oltre 1 minuto e mezzo a DAMON HILL, su WILLIAMS.
Queste le immagini della corsa tratte dalla RTL tedesca.
Da
sottolineare poi la stretta di mano al termine dell'ultimo GP tra
ALAIN PROST e AYRTON SENNA, sul podio del GP di AUSTRALIA, vinto da
SENNA stesso.
Sarà l'ultima vittoria di AYRTON in FORMULA 1, al
termine dell'ultima gara in MC LAREN.
IL
PASSAGGIO IN WILLIAMS.
Nel
1994, dunque, Ayrton passa in WILLIAMS. La scelta, purtroppo, non si
rivelerà vincente, vuoi l'abolizione voluta dalla FIA
dell'elettronica (sospensioni attive e controllo trazione, veri punti
di forza delle WILLIAMS iridate nei due campionati precedenti) che
rende la monoposto assai difficile da guidare, sia al contempo la
scelta di una zona troppo stretta dell'abitacolo, che con SENNA che
faceva fatica non solo a calarsi nell'abitacolo, ma anche a guidare
la macchina stessa. Dopo le due prime gare che, dopo altrettante pole
conquistate dal pilota brasiliano, vide due vittorie del giovane
pilota della BENETTON-FORD, MICHAEL SCHUMACHER, si giunge così a
IMOLA.
Il
weekend si rivelerà particolarmente drammatico, con un bruttissimo
incidente nelle prove libere del venerdì con protagonista RUBENS
BARRICHELLO, a causa di un cedimento della sospensione posteriore
della JORDAN di RUBINHO, che, come leggiamo su WIKIPEDIA, andò in
testacoda alla Variante Bassa, passando di traverso sul cordolo
esterno, che si tramutò in un trampolino che lanciò la vettura al
di sopra le gomme, contro le reti di protezione; l'auto rimbalzò poi
all'indietro, si cappottò un paio di volte e terminò la sua corsa
ribaltandosi. I soccorsi furono immediati e venne esposta la bandiera
rossa. Barrichello, inizialmente privo di conoscenza, riprese i sensi
grazie agli sforzi dei medici di pista, per poi venire venne
trasportato al centro medico e in seguito all'ospedale. Il giorno
successivo si ripresentò nel paddock, con una frattura al setto
nasale, tagli alla bocca, un braccio fasciato e una costola
incrinata, che gli impedirono di prendere parte al resto dell'evento.
Queste le immagini dell'incidente. Senna non esitò ad interrompere le prove libere, per
andare a trovare l'amico infortunato.
L'incidente di BARRICHELLO, purtroppo, non fu il solo a
verificarsi in quel bruttissimo weekend.
Il giorno dopo, sabato 30 Aprile 1994, all'altezza del
Tamburello, in seguito alla rottura dell'alettone anteriore, la SIMTEK del pilota austriaco, ROLAND RATZENBERGER, andò a
schiantarsi a 306 km/h contro il muro della curva esterna della curva
intitolata a GILLES VILLENEUVE. La cellula di sopravvivenza della
vettura resse, ma la velocità d'impatto fu talmente forte, da
generare un colpo di frusta che oltre a far perdere conoscenza al
pilota, generò una frattura della base cranica, che purtroppo portò
alla morte del pilota austriaco. Se il decesso avvenì sopra
l'ambulanza che stava portando il pilota all'ospedale, di fatto,
purtroppo, il pilota aveva perso la vita al momento dell'impatto, che
fu abbastanza violento.
Senna rimase molto scosso da quanto accaduto a tal
punto che, in seguito come leggiamo su WIKIPEDIA, volle poi andare
personalmente, con una macchina dell'organizzazione, a verificare lo
stato della pista nel punto dove era avvenuto l'incidente. Per questo
venne sanzionato dalla Federazione.
Senna vorrebbe non correre il GP, ma ormai il GP è in
moto, e non lo si può fermare. Ayrton però vuole ricordare in qualche modo il pilota austriaco, e così decide che, in caso di vittoria, avrebbe sventolato la bandiera austriaca in onore del povero Roland. In merito a questa cosa, c'è un pò di divergenza tra le fonti. Secondo alcune fonti, la bandiera venne trovata arrotolata nell'abitacolo della WILLIAMS distrutta. Secondo altre fonti, invece, la bandiera venne trovata arrotolata nella manica della tuta del pilota brasiliano.
Si arriva così alla gara, domenica 1° Maggio. Una gara, il GP D'IMOLA, che purtroppo avvalora tutti quei sinistri presagi che già avevano caratterizzato i giorni precednti. Al via si ferma la BENETTON-FORD di LEHTO, che viene centrata in pieno dalla LOTUS di LAMY. La pista viene così invasa dai detriti, ma anche la tribuna, con ben 9 spettatori feriti, e 1 spettatore in coma colpito da una gomma. Esce in pista la SAFETY CAR, con i commissari che provano a pulire la pista. Al rientro della safety car SENNA è in testa, seguito da SCHUMACHER. Al settimo giro (il secondo dopo il rientro della SAFETY CAR) il dramma. A causa della rottura del piantone dello sterzo la WILLIAMS del pilota brasiliano va a schiantarsi contro il muro del TAMBURELLO. L'impatto è devastante e molto violento. In seguito all'urto, infatti, il piantone della sospensione destra penetrò nella visiera del casco del pilota brasiliano, causando un grave trauma cranico. I medici provano in tutti i modi a rianiumare AYRTON, trasportandolo anche all'OSPEDALE MAGGIORE di BOLOGNA. Purtroppo non fu necessario. Alle 18.40 il pilota brasiliano spirò senza mai aver ripreso conoscenza.
Si arriva così alla gara, domenica 1° Maggio. Una gara, il GP D'IMOLA, che purtroppo avvalora tutti quei sinistri presagi che già avevano caratterizzato i giorni precednti. Al via si ferma la BENETTON-FORD di LEHTO, che viene centrata in pieno dalla LOTUS di LAMY. La pista viene così invasa dai detriti, ma anche la tribuna, con ben 9 spettatori feriti, e 1 spettatore in coma colpito da una gomma. Esce in pista la SAFETY CAR, con i commissari che provano a pulire la pista. Al rientro della safety car SENNA è in testa, seguito da SCHUMACHER. Al settimo giro (il secondo dopo il rientro della SAFETY CAR) il dramma. A causa della rottura del piantone dello sterzo la WILLIAMS del pilota brasiliano va a schiantarsi contro il muro del TAMBURELLO. L'impatto è devastante e molto violento. In seguito all'urto, infatti, il piantone della sospensione destra penetrò nella visiera del casco del pilota brasiliano, causando un grave trauma cranico. I medici provano in tutti i modi a rianiumare AYRTON, trasportandolo anche all'OSPEDALE MAGGIORE di BOLOGNA. Purtroppo non fu necessario. Alle 18.40 il pilota brasiliano spirò senza mai aver ripreso conoscenza.
La scomparsa di AYRTON fu un duro colpo per il mondo
della FORMULA 1. Se è vero che in seguito a quanto accaduto, come
leggiamo su WIKIPEDIA, “Il circuito venne ampiamente rivisto,
con interventi in tutti i punti teatro di incidenti nel fine
settimana dell'edizione 1994. Inoltre, la FIA stilò un pacchetto di
modifiche, da attuarsi con diverse scadenze, per ridurre
drasticamente le prestazioni delle vetture. Venne introdotto il
limite di velocità nei box ed i piloti ricostituirono la GPDA, che
permetteva loro di esprimere in modo unitario il proprio parere
soprattutto su questioni di sicurezza. Molti circuiti vennero
modificati nei punti potenzialmente pericolosi, con alcune soluzioni
di emergenza (come chicane posticce formate da pile di gomme)
introdotte temporaneamente dove non fosse possibile effettuare
interventi più elaborati prima dell'edizione 1994 della gara
(Barcellona, Montreal, Spa).”, è altrettanto vero che quel
giorno gli appassionati di FORMULA 1 persero un vero campione. Un
campione che, a distanza di tanti anni, resta e resterà per sempre
nel cuore di tutti gli appassionati di FORMULA 1.
Rüdiger
Franz Gaetano Herberhold
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