Il tre volte campione del mondo AYRTON SENNA salva la vita al pilota della LIGIER-RENAULT, ERIK COMAS, durante le prime prove libere del GP DEL BELGIO 1992. |
Una
lezione di sport e di vita da una parte; dall'altra una vicenda che
ti lascia veramente sconcertato. È pazzesco a volte il
copione che scrive il destino con le sue scelte, e quanto stiamo per
raccontare è lì, puntualmente a dimostrarlo.
Devo essere
sincero: prima della realizzazione della scorsa puntata di SPUNTI DI SPORT dedicata ad AYRTON SENNA, non
conoscevo questa duplice storia. Non appena sono venuta ad
apprenderla, mi è sembrato giusto poterne parlare in una puntata
apposita.
Protagonisti di
questa duplice storia il tre volte campione del mondo,
l'indimenticabile AYRTON SENNA, e l'ex pilota francese di FORMULA 1,
ERIK COMAS.
SENNA SALVA
LA VITA A COMAS.
Belgio,
Venerdì 28 Agosto 1992. Sul circuito di SPA-FRANCHORCHAMPS si stanno
disputando le prime prove libere del GP del BELGIO (GP che vedrà,
quell'anno, la prima vittoria di MICHAEL SCHUMACHER in FORMULA 1, a
bordo della BENETTON-FORD). Nel corso del giro lanciato
improvvisamente il pilota francese, ERIK COMAS, a bordo della sua
LIGIER-RENAULT, perde il controllo della monoposto, e la macchina va
a sbattere assai violentemente contro le barriere lungo la seconda
parte di BLANCHIMONT, poco prima della curva 16, per poi finire in
mezzo alla pista. In seguito all'urto il pilota sviene con il motore
della monoposto che resta inevitabilmente acceso, e con la testa in
una posizione innaturale. Il rischio è quello di un surriscaldamento
del motore della monoposto, con il rischio di esplosione.
Mentre
la monoposto finisce di fermarsi in mezzo alla pista, sopraggiunge in
pista la MC LAREN-HONDA di AYRTON SENNA. Come possiamo vedere dalle
immagini, AYRTON capisce subito che qualcosa non va, e così non
esita un solo secondo a fermare la monoposto, e, anche a rischio di
essere investito dalle altre monoposto in pista, dirigersi verso la
monoposto di COMAS, spegnere il motore (come possiamo sentire a 0:28)
e a mettere la testa di COMAS in una posizione più corretta, grazie
anche all'intervento dei comissari, giunti poco dopo sul posto.
Questo secondo filmato, preso da un'altra inquadratura, mostra a distanza l'intervento di SENNA supportato dai commissari.
Alla fine
l'intervento del pilota brasiliano della MC LAREN-HONDA sarà
decisivo: COMAS non solo si riprenderà, ma potrà tornare a correre
fin dal GP successivo a MONZA. Una dimostrazione, se vogliamo, della
grandezza di quel campione che era AYRTON SENNA.
LA TRAGEDIA
DI IMOLA E LA DECISIONE DI COMAS.
Dicevo
all'inizio di quanto a volte il destino potesse scrivere un copione
veramente pazzesco. E questo, infatti, è quanto avviene Domenica 1° Maggio 1994 sul circuito di Imola, dove si corre il GP di SAN MARINO. Durante il settimo giro, a causa
del cedimento del piantone dello sterzo, AYRTON SENNA, passato nella
stagione 1994 alla WILLIAMS motorizzata REANULT, esce violentemente
di pista andando a sbattere a bordo della sua WILLIAMS FW16 a oltre
200 km/h contro il muro del TAMBURELLO. L'impatto fu veramente
devastante e molto violento. Non
solo. In seguito all'urto, infatti, il piantone della sospensione
destra penetrò nella visiera del casco del pilota brasiliano,
causando un grave trauma cranico. I soccorritori arrivano dopo poco
sul posto, ma appare chiaro fin da subito che il pilota deve essere
trasportato con la massima urgenza all'OSPEDALE MAGGIORE di BOLOGNA.
A
questo punto, però, spostiamoci da un'altra parte dela pista, e più
precisamente ai box. Mentre si stava svolgendo il drammatico
incidente di SENNA, ai box da tre giri è ferma una delle due
LAROUSSE-FORD. I meccanici stanno lavorando per riparare alcuni
problemi di carattere tecnico. Appena finite le riparazioni, fanno
subito ripartire il pilota, rimasto tutto il tempo fermo dentro
l'abitacolo della sua monoposto, senza metterlo al corrente né della
presnza in pista delle macchine dei soccorsi, né che la gara, in
seguito al gravissimo incidente di SENNA fosse stata interrotta.
Questo pilota arrivò così a tutta velocità all'altezza del
TAMBURELLO, e se non ci fu una vera e propria carnecifina investendo
sia i commissari, sia colpendo i mezzi di soccroso presenti in pista
fu grazie alla sua prontezza di riflessi che lo portò a frenare in
tempo. Come possiamo vedere dai pochi frammenti del video che ho
potuto trovare, sul finale del filmato si vede un commissario parlare
con il pilota e riferirgli dell'incidente.
Qui purtroppo le immagini
finiscono, ma da quello che poi abbiamo scoperto, il pilota esce
dalla monoposto, e si dirige verso la WILLIAMS del pilota brasiliano.
Vede SENNA, e vede le condizioni del casco del pilota brasiliano, e
rimane profondamente turbato. Lui, AYRTON, lo conosce bene, perchè
era stato proprio il pilota brasiliano a salvarlo due anni prima in
BELGIO. Ebbene si, cari amici: il pilota a bordo della LAROUSSE era
proprio lui, ERIK COMAS!
ERIK
è abbastanza turbato, scosso per la sorte di AYRTON, e lascia il
circuito di IMOLA. Risulta quasi inifluente la decisione dei
commissari di squalificarlo alla ripresa della gara: ERIK è talmente
scosso da quanto accaduto ad AYRTON, e lascia, come detto, il
circuito. Ma non solo. La notizia della scomparsa di SENNA lo spinge
addirittura a voler abbandonare il mondo della FORMULA 1. Sarà il
patron della scuderia, GERRARD LARROUSSE, a convincerlo, con non poca
fatica, a concludere almeno la stagione (ERIK concluderà la stagione
e si ritirerà di fatto dalla FORMULA 1 alla penultima gara della
stagione, a SUZUKA. Lascerà la monoposto per l'ultima gara della
stagione ad ADELAIDE al pilota svizzero JEAN DENIS DELETRAZ). Erik
continuerà a correre solo in competizioni a ruote coperte, fino a
quando a causa di alcuni priblemi di salute si dovrà fermare, per
poi tornare a correre di recnte nel 2010 e 2011 con delle vetture
elettriche. Resterà però per sempre quel forte senso di
riconoscenza nei confronti di SENNA, che, come ha dichiarato più
volte nelle varie interviste, “Senna mi ha salvato la
vita”.
Un
campione, AYRTON,che resterà per sempre nel cuore di tutti noi,
appassionati di FORMULA 1.
Rüdiger
Franz Gaetano Herberhold
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