Una sincera e sentita tristezza. È
questo lo stato d’animo vissuto non solo all’interno della FIGC,
ma anche tra gli stessi giocatori azzurri, impegnati tra ieri e oggi
a Coverciano nell’ambito della due giorni di test atletici in vista
della prossima CONFEDERATIONS CUP, in programma in BRASILE dal 15 al
30 Giugno prossimi alla notizia che GIGI RIVA, l’intramontabile
“Rombo di tuono” lascerà in questi giorni il suo incarico
di TEAM MANAGER della nazionale azzurra.
A dare la notizia è stato lo stesso ex
bomber del CAGLIARI, che, ha rilasciato all’agenzia ANSA le
seguenti dichiarazioni.
“Lascio l’azzurro dopo quasi
cinquant’anni; me ne vado in punta di piedi anche se Abete mi
vorrebbe ancora. Fisicamente non ce la faccio più. L’ho comunicato
al presidente Abete e al d.g. Valentini. Mi ha fatto un piacere
enorme constatare che sarebbero disposti ad aspettarmi ancora, ma i
dolori all’anca e alla spalla, aggiunti al disagio per le
trasferte, non me lo consentono ”.
Dunque, lascia GIGI RIVA, o meglio,
“Rombo di Tuono”, come lo soprannominò l’indimenticabile
GIANNI BRERA nella stagione 1969/1970, anno in cui RIVA portò allo
scudetto il CAGLIARI. Entrato nel 1963 nelle giovanili azzurre,
segnerà ben 35 reti nelle 42 presenze da lui disputate nelle fila
della nazionale maggiore (il debutto nella Nazionale maggiore avvenne
il 27 Giugno 1965 in occasione dell’amichevole contro l’UNGHERIA
a BUDAPEST, quando prese il posto del giocatore del BOLOGNA, EZIO
PASCUTTI, infortunatosi all’ottavo minuto di gioco del primo tempo
), oltre a vivere tra il 1968 e il 1970 sia il secondo posto del
mondiale messicano del 1970, sia la vittoria azzurra agli Europei del
1968 (firmò il goal dell’1-0 nella finale di ripetizione contro la
JUGOSLAVIA).
Dopo aver disputato l’ultima partita
in Azzurro nel mondiale 1974 contro l’ARGENTINA il 19 GIUGNO 1974,
GIGI RIVA tornò in azzurro nel 1990 prima come dirigente
accompagnatore, e poi come team manager. Per molti giocatori è stato
come un padre (potremmo quasi dire chioccia, nei confronti, in
particolare, di CASSANO e BALOTELLI), e al contempo un preziosissimo
punto di riferimento.
Tantissimi i messaggi e le
dichiarazioni giunte a Riva dopo la decisione del suo abbandono. A
cominciare dal presidente federale, GIANCARLO ABETE (“Lo
vogliamo con noi al Mondiale. Riva non sarà sostituito, il posto è
suo, e lo aspettiamo”), per proseguire con il vicepresidente
FIGC, DEMETRIO ALBERTINI (“Riva potrà venire a Coverciano tutte
le volte che verrà. È nella lista dei dirigenti accreditati ‘per
l’imminente Confederations Cup in Brasile. Ci manca molto. Per i
giocatori azzurri rappresenta una specie di “papà”, un
confidente speciale ”).
Nel corso della giornata, poi, tramite
un messaggio firmato dal portiere e spedito da Coverciano tramite la
stessa agenzia ANSA, il portiere e capitano della NAZIONALE AZZURRA,
GIGI BUFFON, ha voluto rendere omaggio a RIVA stesso.
“Gigi, anche se non porti la
fascia sei il capitano ideale di tutte le nazionali. Tu sei la storia
della Nazionale. Rombo di Tuono in campo e nella vita. Come ha detto
il Presidente Abete, il posto qui è sempre libero, ti aspettiamo in
qualsiasi momento”.
Un campione, GIGI RIVA, che ora
trascorrerà serenamente la sua pensione in Sardegna, e più
precisamente nella sua amata Cagliari, ma che, per il suo grande
talento calcistico, e per la sua grandissima generosità, avrà
sempre un posto grandissimo nel cuore di tutti noi appassionati di
calcio.
Rüdiger
Franz Gaetano Herberhold
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