L'artista sudcoreano PSY, autore sia del GANGNAM STYLE, sia di GENTLEMAN. |
Cari
amici,
come
avrete sicuramente saputo, è notizia di questi giorni il fatto che
per la finale di COPPA ITALIA tra ROMA e LAZIO, in programma Domenica
26 Maggio, sia stato invitato l'artista sudcoreano PSY.
Nella
fattispecie, PSY verrà introdotto da CAROLINA DI DOMENICO, e si
esibirà in una perfomance musicale che comprende sia la GANGNAM
STYLE (esibizione che ha ispirato la ormai celebre imitazione del
comico GABRIELE CIRILLI), sia GENTLEMAN, e che verrà trasmessa in
esclusiva e in streaming su CUBOMUSICA un'ora prima della finale di
COPPA ITALIA.
Dalle ultimissime notizie che filtrano, sembra, infine, che PSY si esibirà anche durante l'intervallo della partita, nuovamente con la GANGNAM STYLE.
Dalle ultimissime notizie che filtrano, sembra, infine, che PSY si esibirà anche durante l'intervallo della partita, nuovamente con la GANGNAM STYLE.
Detto
questo, c'è una cosa che personalmente faccio veramente fatica a
capire. Posso capire una manifestazione internazionale quale i
mondiali o gli Europei. Ma la COPPA ITALIA è una manifestazione
nostrana, è la nostra coppa nazionale, e allora mi chiedo: cosa
c'entra PSY con la COPPA ITALIA?
Di
artisti che hanno fatto la storia nel nostro Paese ce ne sono tanti.
Come anche, al contempo, ci sono diversi giovani pieni di talento. Mi
chiedo: anziché stare a prendere il solito cantante dall'estero, non
sarebbe stato meglio un grande cantante che ha fatto la storia della
musica italiana (quali GINO PAOLI, CLAUDIO BAGLIONI, MASSIMO
RANIERI), e fargli cantare qualcosa prima della partita? O al limite
affiancarlo con qualche giovane talento musicale del nostro Paese? O
magari, cosa ancora più bella, invitare sia un grande cantante che
un giovane in contemporanea. Lavorando insieme, sono certo avrebbero
fatto un ottimo lavoro.
E
invece... e invece, purtroppo, come da tradizione italica, andiamo a
cercare sempre il personaggio estero, senza dimenticarci che magari
qualcosa di buono lo abbiamo anche dentro i nostri confini. Stessa
cosa, se vogliamo, sta capitando anche con il nostro calcio
giovanile, con tantissimi giovani talenti che crescono nei vivai, e
poi all'atto pratico, non possono debuttare nella massima serie,
perchè i presidenti preferiscono acquistare maggiormente calciatori
stranieri, anziché ingaggiare dei giovani giocatori italiani con la
scusa che i giocatori italiani costano troppo, anche a rischio di
andare a scovare delle pippe clamorose all'estero. Ma si sa... il
nome estero attrae assai più del giovane talento italiano. E questo
è un peccato, perchè ci sono tantissimi giovani italiani che hanno
talento, ma non lo possono mostrare nel nostro Paese, cosìcchè sono
costretti in molti casi ad abbandonare il nostro Paese per andare a
giocare un po' nel mondo. Vedi, tra gli altri, il caso di MARCO
VERRATTI, passato dopo l'anno in cui assieme a IMMOBILE e INSIGNE ha
portato il PESCARA in SERIE A, alla corte del PARIS SAINT GERMAIN.
E
questo,purtroppo, è il rischio che corriamo. Rischiare cioè di
venir privati dall'estero dei nostri giovani talenti calcistici, come
successo in passato per MACHEDA o anche per GIUSEPPE ROSSI, tornato
in questa stagione alla FIORENTINA, ma che fino alla scorsa stagione
era al VILLAREAL. Speriamo che i presidenti lo capiscano. Il calcio
italiano ne ha seriamente bisogno. Eppure, sembrerebbe non ci sia
voglia di capire questo dato di fatto. O quantomeno in minima parte.
Speriamo bene!
Rüdiger
Franz Gaetano Herberhold
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