Il capitano del MILAN, CESARE MALDINI, alza la Coppa dei Campioni 1962/63. |
Una grande emozione per il calcio
italiano. Il 22 Maggio 1963, battendo per 2-1 il BENFICA, il MILAN si
aggiudicava non solamente la sua prima COPPA DEI CAMPIONI, ma anche
la prima COPPA DEI CAMPIONI nella storia del calcio italiano (nelle
sette edizioni precedenti, il trofeo, infatti, era stato vinto ben 5
volte consecutive dal REAL MADRID (da segnalare nel 1956/57 il
secondo posto della FIORENTINA, battuta dal REAL per 2-0; e nel
1957/58 la sconfitta del MILAN,battuto dal REAL per 3-2, dopo i tempi
supplementari), dalla stagione 1955/56 alla stagione 1959/60 e 2
volte consecutive dal BENFICA nelle due stagioni successive). Questa
puntata di SPUNTI vuole essere un omaggio nei confronti di quella
grande vittoria del MILAN, che avrebbe poi portato le squadre
italiane a vincere per le altre 12 volte la coppa dalle lunghe
orecchie con l'INTER nel biennio 1963/65; con il MILAN nella stagione
1968/69; con la JUVENTUS nella stagione 1984/85; nuovamente con il
MILAN, allenato da ARRIGO SACCHI nel biennio 1988/1990 prima e nella
stagione 1993/94 dopo; con la JUVENTUS, allenata da MARCELLO LIPPI
nella stagione 1995796 nella storica finale di ROMA; di nuovo con il
MILAN, guidato da CARLO ANCELOTTI nella finali disputate nel 2003 e
nel 2007 (vincitore, rispettivamente contro la JUVENTUS e il
LIVERPOOL, guidato da RAFAEL BENITEZ, che due anni prima nel 2005
aveva vinto la coppa ai danni dei rossoneri), e infine con l'INTER,
guidata dal tecnico portoghese JOSE MOURINHO nella stagione
2009/2010.
MILAN-BENFICA. LA DOPPIETTA DECISIVA
DI ALTAFINI.
Inghilterra, 22 Maggio 1963. Si gioca
alle 15 presso lo stadio di WEMBLEY, dinnanzi a 45.715 spettatori la
finale dell'ottava Coppa dei Campioni. Di fronte il superfavorito
BENFICA, vincitore delle ultime due edizioni della Coppa, e il MILAN,
guidato da NEREO ROCCO.
Il MILAN era arrivato in finale
battendo per 8-0 all'andata e 6-0 al ritorno nel primo turno l'UNION
LUXEMBURG; superando negli ottavi di finale l'IPSWICH (vincendo
all'andata per 3-0 la gara di andata, e perdendo per 2-1 la gara di
ritorno); nei quarti di finale il GALATASARAY (vincendo la gara di
andata per 3-1, e la gara di ritorno per 5-0) e in semifinale il
DUNDEE (vincendo la gara di andata per 5-1, e perdendo la gara di
ritorno per 1-0).
Il BENFICA era arrivato in finale
saltando come detentore del trofeo il primo turno, e iniziando così
la sua corsa a partire dagli ottavi di finale superando i danesi del
NORRKOPING (pareggiando 1-1 la gara di andata, e vincendo la gara di
ritorno per 5-1), superando nei quarti di finale il DUKLAPRAGA (2-1
all'andata, 0-0 il ritorno), e in semifinale il FEYENOORD (0-0
all'andata, 3-1 il ritorno).
Queste le formazioni che andarono in
campo a WEMBLEY quell'assolato pomeriggio di maggio, agli ordini
dell'arbitro inglese ARTHUR HOLLAND.
MILAN:
Ghezzi, David, Trebbi, Benitez, Cesare Maldini, Trapattoni,
Pivatelli, Sani, Altafini, Rivera, Mora. Allenatore Nereo Rocco,
Direttore Tecnico Gipo Viani.
BENFICA: Costa Pereira, Cavem, Cruz, Humberto, Raul, Coluna, Josè Augusto, Santana, Torres, Eusebio, Simoes. Allenatore Riera.
BENFICA: Costa Pereira, Cavem, Cruz, Humberto, Raul, Coluna, Josè Augusto, Santana, Torres, Eusebio, Simoes. Allenatore Riera.
La prima fase di gara vede un MILAN fin
troppo chiuso in difesa e pressoché innocuo in avanti, e proprio per
questo praticamente in balia degli avversari. Rivera non riesce a
giocare come vorrebbe, e così al 18° il Benefica si porta in
vantaggio con Eusebio, che, ricevuta la palla sulla tre quarti di
campo, non ha nessun problema ad entrare nell’area di rigore
rossonera, e, pressoché indisturbato, a trafiggere con un diagonale
di destro che si va a trafiggere nell’angolino il portiere Ghezzi.
A vedere questi primo quarto di gara,
sembrerebbero confermati i pronostici della vigilia, con il Benefica
strafavorito, e pronto a vincere la sua terza Coppa dei Campioni
consecutiva. È vero che nel calcio esiste un assioma secondo il
quale una partita finchè non è finita, non si può ritenere
conclusa. Ed è quello che infatti, succede. Dopo i primi 20 minuti
di debacle da parte del MILAN, i rossoneri a mano a mano cominciano
lentamente a riorganizzarsi cambiando modulo, e con alcuni
correttivi di matrice tattica, con Trapattoni che va a marcare
Eusebio, Benitez va su Torres, Mora torna sulla fascia destra e
Pivatelli si sposta a sinistra.
Questi cambiamenti tattici portano il
Milan a svegliarsi. Dopo 20 minuti onestamente parlando quasi
imbarazzanti, i rossoneri cominciano finalmente a macinare gioco e a
rendersi pericolosi andando ad attaccare con più uomini. In questa
fase del primo tempo non a caso il protagonista diventa il portiere
dei lusitani, COSTA PEREIRA, che salva in più occasione la propria
porta. Se il BENFICA riesce a concludere il primo tempo in vantaggio
per 1-0, senza subire reti, il merito è tutto suo.
Nella ripresa, a dimostrazione di
quanto ormai i primi 20 minuti di inizio gara fossero solo un brutto
ricordo, i rossoneri tornano in campo non solo con lo stesso piglio
della seconda parte del primo tempo, ma incrementando ancora più il
loro ritmo, diventando padroni del campo. Se nella prima fase della
gara era il BENFICA a farsi preferire, ora è il MILAN di gran lunga
a farsi preferire, denotando decisamente una migliore disposizione
tattica. Disposizione tattica, che consente ai rossoneri, al 58°
minuto di gioco, di arrivare al pareggio, assai meritato. Su un
lancio di Rivera, calciato dal limite dell’area, e ribattuto in
area, irrompe di gran carriera ALTAFINI che, ricevuto sui piedi il
pallone, senza perdere neanche un secondo, lo indirizza alle spalle
di COSTA PEREIRA. È l’1-1.
Il Milan ,a questo punto, comincia
finalmente a credere nella vittoria finale, e intensifica sempre più
il contropiede, che tanto ama. E forse non è un caso che, proprio in
contropiede, al 66° minuto di gioco arrivi il goal che deciderà la
sfida. Rivera riesce a conquistare palla a metà campo, e lancia in
avanti ancora ALTAFINI, che, conclude in direzione della porta di
COSTA PEREIRA. Il portiere lusitano ribatte la conclusione del
giocatore rossonero, ma il pallone finisce nuovamente sui piedi di
ALTAFINI, che a questo punto batte inesorabilmente COSTA PERREIRA per
il 2-1 rossonero.
Dunque, nel giro di 8 minuti, il MILAN
capovolge il risultato, passando dallo 0-1 al 2-1. I rossoneri
capiscono che l’impresa di battere i campioni uscenti della Coppa
Campioni è possibile, e così cercano più volte il terzo goal,
evitato dalle parate di un ottimo COSTA PEREIRA. Bisogna anche dire,
al contempo, che il BENFICA non sta con le mani in mano, e che cerca
di ribattere alle incursioni offensive del MILAN, ma, rispetto al
primo tempo, la difesa rossonera è decisamente più registrata, con
un ottimo TRAPATTONI che riesce a fermare le incursioni offensive di
EUSEBIO, riuscendolo praticamente a disinnescare e al contempo
BENITEZ riesce a controllare molto bene TORRES.
La partita finisce così con il MILAN,
che batte di misura il BENFICA per 2-1, riuscendo così a conquistare
non solo la sua prima COPPA DEI CAMPIONI, ma anche e soprattutto la
prima Coppa dei Campioni nella storia del Calcio Italiano.
Sperando di farvi cosa gradita, andiamo
ora a vedere una breve sintesi di questa storica finale.
La vittoria del MILAN aprì un ciclo di
vittorie sportive della MILANO calcistica. Dopo la vittoria degli
uomini di NEREO ROCCO, a vincere la COPPA DEI CAMPIONI nelle due
edizioni successive sarà la grande INTER, presieduta da ANGELO
MORATTI, ed allenata da HELENIO HERRERA, con grandi campioni quali
GIACINTO FACCHETTI, SANDRO MAZZOLA, ARMANDO PICCHI, e tanti altri.
Ma questa, come direbbe il celebre
scrittore tedesco, MICHAEL ENDE, è un’altra storia.
Rüdiger
Franz Gaetano Herberhold
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