Cari
amici,
buongiorno
a tutti! Dunque, ci siamo: tra poche ore, con l'anticipo delle 18 tra
CHIEVO e JUVENTUS, e con quello serale tra ROMA e FIORENTINA prenderà
il via il nuovo campionato di SERIE A.
Un
campionato che si preannuncia indubbiamente molto più equilibrato
rispetto alla scorsa stagione: indubbiamente la JUVENTUS, vincitrice
degli ultimi 3 scudetti, resta la squadra da battere, ma bisognerà
capire alla prova pratica quanto la formazione bianconera abbia
metabolizato sia l'addio di Conte, sia i dettami di gioco del tecnico
livornese, arrivato dopo metà Luglio. Se per quanto riguarda il
primo punto i giocatori bianconeri potrebbero dimostrarsi
maggiormente motivati, pronti a dimostrare a tutti il proprio valore,
sul secondo aspetto temo ci vorrà ancora un po' di tempo.
La Juve
vista al Trofeo TIM ha mostrato dei limiti difensivi legati al
ritorno della difesa a 4, dopo 3 anni di difesa a 3, oltre a una
condizione atletica da rivedere, legata in questo caso però ai
carichi di lavoro. Ci vorrà ancora un pochino di tempo prima che i
giocatori assimilino bene la nuova impostazione difensiva e il nuovo
stile di gioco.
Molto
bene la ROMA di GARCIA, che, rispetto allo scorso campionato,
sembrerebbe essere più competitiva e quindi capace di lottare a pari
passo con i bianconeri.
Alla
pari con la JUVE e la ROMA fino a qualche giorno fa avrei inserito il
NAPOLI di BENITEZ. Dopo i preliminari di CHAMPIONS che ha visto la
formazione partenopea essere eliminata dall'ATHL. BILBAO e al
contempo riproporsi purtroppo i fantasmi del passato a causa di
alcuni gravissimi errori difensivi che in precampionato sembravano
abbondantemente superati, preferisco sospendere il giudizio. Se gli
azzurri riusciranno a superare in breve tempo lo choc legato
all'eliminazione della CHAMPIONS, la squadra di BENITEZ sono convinto
ci possa regalare un campionato di grandissimo spessore. Tutto però
dipende dal superamento del momento difficile occorso in Champions, e
magari al contempo anche all'acquisto di un difensore, cosa che visti
i preliminari Champions, dovrebbe essere una cosa di primissimo piano
nell'agenda del Presidente DE LAURENTIIS e del ds BIGON.
Grande
attesa poi per la FIORENTINA di MONTELLA, che parte purtroppo con un
GIUSEPPE ROSSI al momento indisponibile e che speriamo di poter
rivedere quanto prima in campo, ma al contempo con un MARIO GOMEZ
recuperato e un MARIN interesante scommessa. Se torna il giocatore
che aveva ben fatto a inizio carriera con il Borussia
Moenchengladbach. e con il Werder Brema può diventare un rinforzo
davvero importante, a cui, inutile dirlo, si aggiunge la
preziosissima riconferma ufficializzata in queste ore di CUADRADO.
Grande
attesa, poi, per la rinnovata INTER di MAZZARRI, per il nuovo MILAN
guidato da PIPPO INZAGHI che vede in queste ore l'arrivo di TORRES e
che rispetto all'inizio del precampionato in occasione del TROFEO TIM
ha visto una squadra in decisa crescita ed evoluzione; al campo la
conferma o meno di queste sensazioni. Grande curiosità poi per la
LAZIO di PIOLI, alla prima sulla panchina di una big, e fortemente
motivato a cancellare l'onta della retrocessione in B con il BOLOGNA.
I primi passi sono incoraggianti.
Sete di
rivincita poi in casa PARMA, con la formazione ducale che, dopo
essersi vista privare dei preliminari di EUROPA LEAGUE a causa del
ritardato pagamento dell'Irpef, proverà a riguadagnarsi l'Europa
ancora una volta in campo.
Curiosità
poi in casa UDINESE dopo il quadriennio targato GUIDOLIN per quello
che saprà fare in campo la squadra friulana guidata da STRAMACCIONI,
e in casa TORINO con la formazione di VENTURA che dopo 20 anni torna
in Europa, e con un Quagliarella estremamente motivato, ma al
contempo con un Cerci che aspetta di sapere quale sarà il proprio
futuro.
Tanti,
dunque, gli elementi tecnici che ci regala il campionato di SERIE A
che parte oggi pomeriggio. Alcuni li ho affrontati in queste righe,
altri non mancheranno di essere affrontati nel corso del torneo.
Vorrei però a questo punto soffermarmi su un argomento, a cui da
appassionato di calcio tengo davvero molto.
Lo
scorso anno abbiamo concluso la stagione nel nostro Paese in maniera
estremamente drammatica, con la tragedia che purtroppo ha colpito un
giovane tifoso del Napoli, CIRO ESPOSITO, ucciso in un momento di
follia da parte di un ultras romanista mentre stava andando allo
stadio Olimpico ad assistere alla finale di COPPA ITALIA tra la sua
squadra e la FIORENTINA. Un episodio che definire grave è dir poco.
Mi
hanno molto colpito in occasione dei funerali che si sono svolti a
Scampia le parole che con grandissima dignità la madre di Ciro, la
sig.ra Antonella Leardi a cui tutti noi porgiamo un forte e sincero
abbraccio, ha pronunciato in quel triste momento. «Che il
suo sacrificio non sia vano e possa portare pace, gioia e amore.
Grazie ragazzi a tutti e mantenete alta la bandiera dello sport, dei
valori e di Ciro Esposito. Non lo dimenticate mai».
Frasi
poi ripetute alla vigilia del preliminare della CHAMPIONS LEAGUE tra
il NAPOLI e 'ATHL. BILBAO in una bellissima e al contempo tristissima
lettera inviata alla GAZZETTA DELLO SPORT, che andiamo a leggere
tutti insieme.
Questa sera il mio Ciro sarebbe stato al San Paolo, al suo posto,
in Curva B. Non si sarebbe perso per nulla al mondo l’esordio
stagionale del suo Napoli, l’inizio di una nuova grande avventura
in Champions. Sarebbe andato con i suoi amici del cuore e avrebbe
messo in campo l’enorme e sana passione che aveva per questi
colori. Avrebbe cantato, incitato, tifato per i suoi idoli. Li
avrebbe sostenuti dal suo posto, senza risparmiarsi, ma senza
insultare gli avversari, come gli abbiamo sempre insegnato. Io gli
avrei preparato i panini e il casatiello
e glieli avrei infilati nello zaino. Sì, lo zaino con le
bretelle arancioni che indossava anche in quel giorno maledetto. Lo
avrei salutato sulla porta di casa, raccomandandogli come al solito
di stare attento. Poi, avrei guardato la partita in tv con mio marito
e al fischio finale avremmo atteso insieme il suo ritorno a casa.
Questa sera io, Giovanni
e il resto della famiglia saremo tutti al San Paolo, in Curva B.
Ringrazio il presidente De Laurentiis, che ci aveva invitati a vedere
la partita accanto a lui. Ma io preferisco andare in Curva e occupare
il posto di Ciro. Voglio comportarmi esattamente come avrebbe fatto
lui, tifare come avrebbe fatto lui, cantare con lo stesso entusiasmo
che avrebbe usato lui. I tifosi organizzeranno una coreografia in
ricordo di mio figlio e io sarò felice e orgogliosa di farvi parte.
Non ho mai capito molto di calcio né riesco a cogliere l’importanza
di una partita, ma so che stasera, per l’esordio in Coppa del
Napoli, devo esserci e, ancora una volta, onorare la memoria di Ciro.
Non è stato il calcio a
uccidere un ragazzo di 29 anni, un ragazzo d’oro, leale, di sani
principi, che ha avuto solo il "torto" di comportarsi da
eroe. Sì, oggi voglio ribadirlo: mio figlio si è comportato da
eroe, è morto per difendere un pullman di famiglie, donne, bambini.
Io sono e resterò sempre orgogliosa di quello che ha fatto Ciro. Chi
lo ha ucciso, di questo ne sono sempre più convinta, ha compiuto un
atto terroristico. Ha sfruttato il calcio per commettere una violenza
inaudita, impensabile, immotivata. Ed io, a distanza di mesi,
continuo a farmi sempre la stessa domanda: perché?
Ma la vita continua, deve
continuare. E allora, da quel pomeriggio maledetto, e finché ne avrò
le forze, continuerò a lanciare lo stesso inequivocabile messaggio:
no alla violenza. Lo voglio ribadire a tutti, ai napoletani e alle
altre tifoserie italiane: non vi azzardate a vendicare il mio Ciro.
Non osate macchiare in alcun modo il suo nome puro. Non versate altro
sangue. Io, mio marito, i miei figli, Simona e tutte le persone che
volevano bene a Ciro chiediamo una sola cosa: giustizia. Ma non
vogliamo vendette.
Questo messaggio è stato recepito da tanti, ma non ancora da
tutti. E finché ogni forma di violenza non sarà stata allontanata
dagli stadi e dalle strade, non smetterò di lottare. Lo devo a Ciro
e ai tanti tifosi perbene che in questi mesi mi sono stati vicini e
ogni giorno mi incitano, dandomi la forza di andare avanti. Li
ringrazio, li stringo tutti in un abbraccio, anche i tanti romanisti
che hanno voluto rivolgermi una parola d’affetto. Ecco, a distanza
di mesi se c’è una cosa che mi rattrista ulteriormente: è il
silenzio della Roma. Mi fa male e mi fa pensare male. Dal 3 maggio
aspetto un gesto, una parola, anche un piccolo cenno. Mi farebbe
trovare un po’ di pace, forse. Se non volete farlo per me, fatelo
per Ciro.
Lo striscione esposto nel ritiro di DIMARO dedicato a CIRO ESPOSITO. |
Un
appello, quello della madre di Ciro che facciamo molto volentieri
anche nostro. Sappiamo che tantissimi ultras seguono la nostra pagina
Facebook del GUERIN. Tantissimi ultras che sappiamo essere profondamente
disponibili, sensibili e rispettosi rispetto a quanto normalmente si
racconta del mondo Ultras e a loro ci piacerebbe poter chiedere una
cosa: possiamo capire le rivalità, gli sfottò, ma per favore,
proviamo ad allontanare tutti insieme la violenza degli stadi. So
perfettamente che non sarà facile, ma almeno proviamoci tutti
insieme.
Rüdiger
Franz Gaetano Herberhold
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