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sabato 30 agosto 2014

PUNTI &SPUNTI-PARTE LA SERIE A NEL RICORDO DI CIRO.


Cari amici,
buongiorno a tutti! Dunque, ci siamo: tra poche ore, con l'anticipo delle 18 tra CHIEVO e JUVENTUS, e con quello serale tra ROMA e FIORENTINA prenderà il via il nuovo campionato di SERIE A.
Un campionato che si preannuncia indubbiamente molto più equilibrato rispetto alla scorsa stagione: indubbiamente la JUVENTUS, vincitrice degli ultimi 3 scudetti, resta la squadra da battere, ma bisognerà capire alla prova pratica quanto la formazione bianconera abbia metabolizato sia l'addio di Conte, sia i dettami di gioco del tecnico livornese, arrivato dopo metà Luglio. Se per quanto riguarda il primo punto i giocatori bianconeri potrebbero dimostrarsi maggiormente motivati, pronti a dimostrare a tutti il proprio valore, sul secondo aspetto temo ci vorrà ancora un po' di tempo.
La Juve vista al Trofeo TIM ha mostrato dei limiti difensivi legati al ritorno della difesa a 4, dopo 3 anni di difesa a 3, oltre a una condizione atletica da rivedere, legata in questo caso però ai carichi di lavoro. Ci vorrà ancora un pochino di tempo prima che i giocatori assimilino bene la nuova impostazione difensiva e il nuovo stile di gioco.
Molto bene la ROMA di GARCIA, che, rispetto allo scorso campionato, sembrerebbe essere più competitiva e quindi capace di lottare a pari passo con i bianconeri.
Alla pari con la JUVE e la ROMA fino a qualche giorno fa avrei inserito il NAPOLI di BENITEZ. Dopo i preliminari di CHAMPIONS che ha visto la formazione partenopea essere eliminata dall'ATHL. BILBAO e al contempo riproporsi purtroppo i fantasmi del passato a causa di alcuni gravissimi errori difensivi che in precampionato sembravano abbondantemente superati, preferisco sospendere il giudizio. Se gli azzurri riusciranno a superare in breve tempo lo choc legato all'eliminazione della CHAMPIONS, la squadra di BENITEZ sono convinto ci possa regalare un campionato di grandissimo spessore. Tutto però dipende dal superamento del momento difficile occorso in Champions, e magari al contempo anche all'acquisto di un difensore, cosa che visti i preliminari Champions, dovrebbe essere una cosa di primissimo piano nell'agenda del Presidente DE LAURENTIIS e del ds BIGON.

Grande attesa poi per la FIORENTINA di MONTELLA, che parte purtroppo con un GIUSEPPE ROSSI al momento indisponibile e che speriamo di poter rivedere quanto prima in campo, ma al contempo con un MARIO GOMEZ recuperato e un MARIN interesante scommessa. Se torna il giocatore che aveva ben fatto a inizio carriera con il Borussia Moenchengladbach. e con il Werder Brema può diventare un rinforzo davvero importante, a cui, inutile dirlo, si aggiunge la preziosissima riconferma ufficializzata in queste ore di CUADRADO.
Grande attesa, poi, per la rinnovata INTER di MAZZARRI, per il nuovo MILAN guidato da PIPPO INZAGHI che vede in queste ore l'arrivo di TORRES e che rispetto all'inizio del precampionato in occasione del TROFEO TIM ha visto una squadra in decisa crescita ed evoluzione; al campo la conferma o meno di queste sensazioni. Grande curiosità poi per la LAZIO di PIOLI, alla prima sulla panchina di una big, e fortemente motivato a cancellare l'onta della retrocessione in B con il BOLOGNA. I primi passi sono incoraggianti.
Sete di rivincita poi in casa PARMA, con la formazione ducale che, dopo essersi vista privare dei preliminari di EUROPA LEAGUE a causa del ritardato pagamento dell'Irpef, proverà a riguadagnarsi l'Europa ancora una volta in campo.
Curiosità poi in casa UDINESE dopo il quadriennio targato GUIDOLIN per quello che saprà fare in campo la squadra friulana guidata da STRAMACCIONI, e in casa TORINO con la formazione di VENTURA che dopo 20 anni torna in Europa, e con un Quagliarella estremamente motivato, ma al contempo con un Cerci che aspetta di sapere quale sarà il proprio futuro.

Tanti, dunque, gli elementi tecnici che ci regala il campionato di SERIE A che parte oggi pomeriggio. Alcuni li ho affrontati in queste righe, altri non mancheranno di essere affrontati nel corso del torneo. Vorrei però a questo punto soffermarmi su un argomento, a cui da appassionato di calcio tengo davvero molto.

Lo scorso anno abbiamo concluso la stagione nel nostro Paese in maniera estremamente drammatica, con la tragedia che purtroppo ha colpito un giovane tifoso del Napoli, CIRO ESPOSITO, ucciso in un momento di follia da parte di un ultras romanista mentre stava andando allo stadio Olimpico ad assistere alla finale di COPPA ITALIA tra la sua squadra e la FIORENTINA. Un episodio che definire grave è dir poco.
Mi hanno molto colpito in occasione dei funerali che si sono svolti a Scampia le parole che con grandissima dignità la madre di Ciro, la sig.ra Antonella Leardi a cui tutti noi porgiamo un forte e sincero abbraccio, ha pronunciato in quel triste momento. «Che il suo sacrificio non sia vano e possa portare pace, gioia e amore. Grazie ragazzi a tutti e mantenete alta la bandiera dello sport, dei valori e di Ciro Esposito. Non lo dimenticate mai».
Frasi poi ripetute alla vigilia del preliminare della CHAMPIONS LEAGUE tra il NAPOLI e 'ATHL. BILBAO in una bellissima e al contempo tristissima lettera inviata alla GAZZETTA DELLO SPORT, che andiamo a leggere tutti insieme.

Questa sera il mio Ciro sarebbe stato al San Paolo, al suo posto, in Curva B. Non si sarebbe perso per nulla al mondo l’esordio stagionale del suo Napoli, l’inizio di una nuova grande avventura in Champions. Sarebbe andato con i suoi amici del cuore e avrebbe messo in campo l’enorme e sana passione che aveva per questi colori. Avrebbe cantato, incitato, tifato per i suoi idoli. Li avrebbe sostenuti dal suo posto, senza risparmiarsi, ma senza insultare gli avversari, come gli abbiamo sempre insegnato. Io gli avrei preparato i panini e il casatiello e glieli avrei infilati nello zaino. Sì, lo zaino con le bretelle arancioni che indossava anche in quel giorno maledetto. Lo avrei salutato sulla porta di casa, raccomandandogli come al solito di stare attento. Poi, avrei guardato la partita in tv con mio marito e al fischio finale avremmo atteso insieme il suo ritorno a casa.

Questa sera io, Giovanni e il resto della famiglia saremo tutti al San Paolo, in Curva B. Ringrazio il presidente De Laurentiis, che ci aveva invitati a vedere la partita accanto a lui. Ma io preferisco andare in Curva e occupare il posto di Ciro. Voglio comportarmi esattamente come avrebbe fatto lui, tifare come avrebbe fatto lui, cantare con lo stesso entusiasmo che avrebbe usato lui. I tifosi organizzeranno una coreografia in ricordo di mio figlio e io sarò felice e orgogliosa di farvi parte. Non ho mai capito molto di calcio né riesco a cogliere l’importanza di una partita, ma so che stasera, per l’esordio in Coppa del Napoli, devo esserci e, ancora una volta, onorare la memoria di Ciro.

Non è stato il calcio a uccidere un ragazzo di 29 anni, un ragazzo d’oro, leale, di sani principi, che ha avuto solo il "torto" di comportarsi da eroe. Sì, oggi voglio ribadirlo: mio figlio si è comportato da eroe, è morto per difendere un pullman di famiglie, donne, bambini. Io sono e resterò sempre orgogliosa di quello che ha fatto Ciro. Chi lo ha ucciso, di questo ne sono sempre più convinta, ha compiuto un atto terroristico. Ha sfruttato il calcio per commettere una violenza inaudita, impensabile, immotivata. Ed io, a distanza di mesi, continuo a farmi sempre la stessa domanda: perché?

Ma la vita continua, deve continuare. E allora, da quel pomeriggio maledetto, e finché ne avrò le forze, continuerò a lanciare lo stesso inequivocabile messaggio: no alla violenza. Lo voglio ribadire a tutti, ai napoletani e alle altre tifoserie italiane: non vi azzardate a vendicare il mio Ciro. Non osate macchiare in alcun modo il suo nome puro. Non versate altro sangue. Io, mio marito, i miei figli, Simona e tutte le persone che volevano bene a Ciro chiediamo una sola cosa: giustizia. Ma non vogliamo vendette.

Questo messaggio è stato recepito da tanti, ma non ancora da tutti. E finché ogni forma di violenza non sarà stata allontanata dagli stadi e dalle strade, non smetterò di lottare. Lo devo a Ciro e ai tanti tifosi perbene che in questi mesi mi sono stati vicini e ogni giorno mi incitano, dandomi la forza di andare avanti. Li ringrazio, li stringo tutti in un abbraccio, anche i tanti romanisti che hanno voluto rivolgermi una parola d’affetto. Ecco, a distanza di mesi se c’è una cosa che mi rattrista ulteriormente: è il silenzio della Roma. Mi fa male e mi fa pensare male. Dal 3 maggio aspetto un gesto, una parola, anche un piccolo cenno. Mi farebbe trovare un po’ di pace, forse. Se non volete farlo per me, fatelo per Ciro.

Lo striscione esposto nel ritiro di DIMARO dedicato a CIRO ESPOSITO.

Un appello, quello della madre di Ciro che facciamo molto volentieri anche nostro. Sappiamo che tantissimi ultras seguono la nostra pagina Facebook del GUERIN. Tantissimi ultras che sappiamo essere profondamente disponibili, sensibili e rispettosi rispetto a quanto normalmente si racconta del mondo Ultras e a loro ci piacerebbe poter chiedere una cosa: possiamo capire le rivalità, gli sfottò, ma per favore, proviamo ad allontanare tutti insieme la violenza degli stadi. So perfettamente che non sarà facile, ma almeno proviamoci tutti insieme.

Rüdiger Franz Gaetano Herberhold

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