Cari
amici,
buongiorno
a tutti! Tanti gli argomenti che meriterebbero spazio nel nostro
EDITORIALE odierno: la questione ripescaggi della SERIE B, il
commento ai gironi della CHAMPIONS e sull'EUROPA LEAGUE con INTER e
TORINO qualificate alla fase ai gironi, della SERIE A che sta per
cominciare. Argomenti che, o in questo spazio, o sulla pagina Fb del
Guerin avremo sicuramente modo di affrontare, se non abbiamo già
cominciato a farlo.
Questa
mattina, però, vorrei soffermarmi su due storie, che abbiamo avuto
modo di apprendere nella giornata di ieri a poche ore di distanza
l'una dall'altra, e che riguardano due grandissimi campioni che tanto
hanno dato al nostro calcio: sto parlando di GABRIEL OMAR BATISTUTA e
di MARCO VAN BASTEN.
Due
storie, le loro, che stanno lì a dimostrarti quanto il calcio non
sia solo cuore e passione, ma che a volte proprio lo stesso calcio
moderno possa finire direttamente o indirettamente con il logorarti o
a farti star male.
Iniziamo
parlando di GABRIEL OMAR BATISTUTA un grandissimo campione rimasto
nel cuore dei tifosi della FIORENTINA e della ROMA.
Con la FIORENTINA
giocherà 268 partite dal 1991 al 2000 disputando 268 partite e
segnando ben 167 reti riuscendo nella stagione 1994/95 a battere il
record di goa segnati in più giornate di campionato consecutive, ben
11, precedentemente appartenuto ad Ezio Pascutti. Con la ROMA dal
2000 al 2003 segnerà in 63 partite ben 30 reti. Dopo una fugace
apparizione all'INTER con 12 partite e 2 soli goal segnati Batigol
lascia il nostro Paese per andare a giocare all'estero, in Qatar, nel
Al-Arabi con cui concuderà la propria carriera nel 2005.
Una
grande carriera, quella di Batistuta, che però proprio al suo
termine vedrà il grande campione argentino in grave difficoltà
fisiche a causa delle cartilagini di entrambe le gambe purtroppo
compromesse per via di quel calcio che lui amava così tanto.
Nella
giornata di ieri è andata in onda sull'emittente argentina TYC
SPORTS un'intervista in cui i celebre campione ha provato a
raccontare quel bruttissimo momento da lui affrontato e che solo da
poco tempo è riuscito per fortuna a superare svelando dei
particolari a dir poco agghiaccianti.
"Dopo
aver smesso col calcio, nel giro di poco tempo praticamente mi sono
trovato nell'incapacità di camminare. Sentivo tanto male che
non riuscivo ad alzarmi dal letto e mi è capitato di urinarmi
addosso. Il dolore alle caviglie era insopportabile, a tal punto che
chiesi al mio dottore di tagliarmi le gambe.
Vidi Pistorius e mi dissi che quella era la soluzione. Il medico non
volle, mi disse che ero pazzo, mi operò alle caviglia destra ma la
situazione non migliorò. Il mio problema è che non ho cartilagini e
tendini: i miei 86 chili poggiano sulle ossa e questo mi faceva
morire dal male. Poi piano piano la situazione è migliorata, dopo
una serie di operazioni. Adesso sto meglio, ho ricominciato a
camminare ma c'è voluto molto tempo. Gioco a golf, anche qualche
partita di calcio ma se la palla non mi arriva sui piedi, non mi
muovo molto. E scelgo sempre i compagni con cui giocare,
rigorosamente over 50. Vorrei allenare. Ho già creato un nucleo
tecnico, del quale fa parte anche Chamot. Il sogno è quello di
allenare la nazionale argentina o il Boca, ma vedremo".
Questo
il frammento dell'intervista in cui Batistuta racconta il suo
difficile calvario, da cui è potuto uscire grazie anche allo sport e
in particolare il golf, ma anche e sopratutto alla sua grande forza
di volontà che ha finito per fortuna per prevalere sulla tristezza e
sullo scoramento iniziale.
Poche
ore dopo la storia di Batistuta siamo venuti ad apprendere un'altra
brutta notizia, protagonista della quale è un altro grandissimo
campione del nostro calcio rimasto nel cuore dei tifosi rossoneri:
sto parlando di MARCO VAN BASTEN.
Marco
nel corso della sua carriera conclusasi all'età di 30 anni a causa
dei numerosi infortuni alle caviglie non ha mancato di far emozionare
i propri tifosi segnando ben 128 goal in 133 presenze con la maglia
dell'Ajax e ben 90 reti in 147 partite con il Milan guidato prima da
Arrigo Sacchi e poi da Fabio Capello. Conclusa l'attività agonistica
è poi diventato allenatore guidando prima lo Jong Ajax, poi la
nazionale olandese dal 2004 al 2008, per poi guidare per un periodo
di tempo dal 2008 al 2009 l'Ajax, da cui si dimetterà a fine
stagione dopo aver fallito la qualificazione all'Europa League.
Nel
Febbraio 2012 Marco torna ad allenare e lo fa guidando sempre in
Eredivisie la formazione del Heerenveen che guiderà anche la
stagione successiva. Nell'aprile di quest'anno la notizia
dell'ingaggio da parte dell'AZ ALKMAAR desideroso di poter contare su
un allenatore dal grande carisma e al contempo dalla grande qualità
di Marco. Un'avventura, quella alla guida dell'AZ che Marco inizia
ottenendo una vittoria e due sconfitte fino alla giornata di ieri,
quando il club comunica quanto segue.
"L'assenza
di Marco van Basten è giunta inaspettatamente prima del previsto
- si legge nella nota dell'AZ Alkmaar - L'allenatore
è in difficoltà a causa di un problema fisico che lo affligge da
qualche tempo. Questi sintomi potrebbero aggravarsi in breve tempo,
tanto da impedire a Van Basten di poter svolgere il proprio lavoro.
Al momento Van Basten salterà la trasferta di sabato prossimo contro
l'FC Dordrecht".
Nel
segnalare che sabato in panchina Marco verrà sostituito dai suoi
assistenti Dennis Haar e Alex Pastoor, lo stesso Az tramite twitter
fa sapere che "siamo
vicini a Marco Van Basten ed alla sua famiglia".
E poi in un altro cinguettio "I
sintomi dei suoi problemi fisici sono gravi al punto da richiedere
nuovi e più appurati controlli".
Un
problema fisico che lo affligge da qualche tempo. Tante le
indiscrezioni che nell'apprendere la notizia girano sul web. Chi
parla di depressione, che di problemi non precisati, chi della
mancata metabolizzazione della morte del padre, avvenuta durante il
precampionato. Alcuni media olandesi parlano di alcune palpitazioni
cardiache che il tecnico avrebbe avuto e che avrebbero spinto lo
stesso a effettuare dei controlli più approfonditi, e che
coinciderebbe con il comunicato emesso dalla società olandese.
Appresa
questa brutta notizia, sul sito del Milan è uscito un comunicato con
cui la società rossonera esprime massima vicinanza nei confronti di
Marco.
"Marco
van Basten è in una pausa della sua carriera per suoi motivi
personali e in questo momento, come scrive il Sito ufficiale dell'AZ
Alkmaar, non è in grado di sedersi sulla panchina della sua
squadra.
"l Milan a questo punto non può che sentirsi vicino al suo caro, grande Cigno. Proprio un anno fa Marco incoraggiava il suo Milan a superare i playoff di Champions League: missione compiuta. E si compirà anche la missione per la quale fanno il tifo il presidente Berlusconi, tutta la Società e tutti i Milanisti, e cioè quella di rivedere Marco al suo posto. Al centro di un campo di calcio, nel cuore di uno stadio.
Le cose della vita e della salute si superano tutte e Marco lo sa. Con affetto e con un abbraccio forte, il Milan ci tiene a dichiararsi vicino ad uno dei gangli fondamentali della propria Storia".
"l Milan a questo punto non può che sentirsi vicino al suo caro, grande Cigno. Proprio un anno fa Marco incoraggiava il suo Milan a superare i playoff di Champions League: missione compiuta. E si compirà anche la missione per la quale fanno il tifo il presidente Berlusconi, tutta la Società e tutti i Milanisti, e cioè quella di rivedere Marco al suo posto. Al centro di un campo di calcio, nel cuore di uno stadio.
Le cose della vita e della salute si superano tutte e Marco lo sa. Con affetto e con un abbraccio forte, il Milan ci tiene a dichiararsi vicino ad uno dei gangli fondamentali della propria Storia".
Un
abbraccio al quale ci associamo tutti noi, appassionati di calcio,
con l'auspicio forte e sincero che Marco possa riuscire a superare
questa nuova dura e difficile battaglia, e possa tornare nuovamente a
sedere quanto prima su una panchina di calcio.
Forza,
Marco! Sei tutti noi!
Rüdiger
Franz Gaetano Herberhold
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