DIDASCALIA FOTO: un ADURIZ esultante e un HIGUAIN
amareggiato al termine del PLAYOFF tra ATHL.BILBAO e NAPOLI. Una
foto che purtroppo esprime l'esito della gara di ieri sera.
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L'ennesima
delusione cocente del nostro calcio. In questo momento non riesco a
trovare altre parole per meglio sintetizzare l'eliminazione di ieri
sera del NAPOLI dai preliminari di CHAMPIONS LEAGUE. Come non bastasse l'eliminazione ai
Mondiali brasiliani il calcio nostrano purtroppo ci regala l'ennesima
delusione, a conferma purtroppo della scarsa competitività a livello
di club che denotiamo in ambito europeo. E lo fa con il club che
sulla carta avrebbe dovuto avere la maggiore anima europea, il
NAPOLI, autore di una bellissima fase a gironi la scorsa stagione
purtroppo vanificata dalla media reti.
Quest'anno,
quindi la squadra di Benitez affronterà l'EUROPA LEAGUE, ma quanti
errori abbiamo visto nelle due gare di PLAYOFF con l'ATHL.BILBAO.
Sopratutto di matrice difensiva. Il precampionato ci aveva dato
l'illusione di un Napoli che finalmente avesse rispoto i suoi
problemi nela fascia arretrata, che tanto avevano penalizzato gli
azzurri nello scorso campionato. E invece in occasione dei playoff
ecco riproporsi i soliti abituali fantasmi del passato. Già in
occasione della gara dell'andata si erano palesati dei grossi limiti
in fase difensiva, ieri sera emersi in maniera ancora più grave.
Se è
vero che nel primo tempo l'ATHL.BILBAO aveva sprecato diverse azioni
da goal con GUPERGI e LAPORTE, nella ripresa, inutile nasconderlo, il
goal di HAMSIK aveva illuso non solo i tifosi partenopei ma anche
tutti i veri appassionati di calcio del nostro Paese. Tutti seguivamo
con grande attesa il Napoli con l'auspicio che la squadra di Benitez
potesse qualificarsi per la fase a gironi in modo da poter avere 3
squadre italiane.
E
invece... dopo neanche un quarto d'ora dal vantaggio di Hamsik, ecco
la doccia fredda, giusto per restare in tema di Ice Bucket Challenge,
tanto in voga in questo periodo: Aduriz scappa a Maggio e batte
Rafael.
Non
sarà purtroppo l'unica doccia fredda che i tifosi partenopei
subiranno ieri sera, e di cui avrebbero fatto volentieri a meno: dopo
pochi minuti ecco arrivare il 2-1 basco sempre con Aduriz, abile a
sfruttare una situazione a dir poco imbarazzante con Albiol e Rafael
che tracchegiano con il pallone e con l'attaccante dell a formazione
di Valverde abile e lesto a sfruttare l'incredibile occasione
regalata. Di lì a poco, ecco arrivare il goal del 3-1 ad opera di
Ibai Gomez entrato da pochi minuti in campo.
Una
sconfitta, quella della squadra di Benitez, assai pesante. Troppi i
giocatori apparsi nettamente sotto tono nelle due gare di playoff.
Elemento che sicuramente Benitez dovrà analizzare con molta
attenzione. Va bene tutto, ma in una competizione così importante
come la Champions o come i playoff non si possono concedere dei goal
come quelli concessi ieri, anche per rispetto nei confronti dei
tifosi partenopei, i quali, bisogna dire,non hanno mai fatto mancare
il loro calore e il loro apporto alla squadra. Per non parlare poi
del fatto che la squadra sia emersa troppo Higuain dipendente: cosa
che puoi fare se hai dei buoni reparti arretrati e un attacco in
difficoltà . Ma se purtroppo e mi spiace doverlo scrivere, la difesa
lascia a desiderare non importa avere un grandissimo attaccante quale
lo spagnolo: purtroppo i buchi difensivi, se gravi come quelli visti
ieri sera, finiranno purtroppo per prevalere.
Alle
responsabilità dei giocatori vanno anche aggiunte quelle della
dirigenza, autrice di un mercato finora assai deludente visto e
considerato l'impegno dei preliminari.
Inutile
dirlo: dopo l'eliminazione vista ieri sera, la squadra partenopea
oltre a perdere i 20 milioni previsti per la qualificazione alla fase
a gironi dovrà correre ai ripari sopratutto in difesa se vorrà
veramente puntare al titolo.
Ma
ancor più l'eliminazione di ieri sera conferma ancor di più il
grave stato di crisi del calcio italiano, che si presenterà ne tardo
pomeriggio di oggi a Nyon solo con Juventus e roma. Agli uomini di
Allegri e Garcia il compito, purtroppo non semplice, di regalarci
delle grandi emozioni in Coppa.
Rüdiger Franz Gaetano Herberhold
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