PUNTATA SCRITTA PER IL SITO DEL GUERIN SPORTIVO.
Un
vero e proprio tsunami in casa Ferrari. Nessun tifoso della Rossa di
Maranello si sarebbe mai immaginato una giornata così intensa per la
Ferrari come quella di mercoledì scorso, 10 Settembre: da una
parte le dimissioni dopo 23 anni del Presidente Luca Cordero di
Montezemolo, che a partire dal prossimo 13 Ottobre lascerà all'ad
della Fiat, Sergio Marchionne, il comando delle operazioni della
scuderia emiliana; dall'altra la scomparsa del Presidente della
Santander, Emilio Botin.
Cominciamo
dalla querelle Montezemolo-Marchionne. Già nei giorni scorsi, a dire
il vero, era girata la notizia di una possibile nomina dell'attuale
Presidente della Rossa ai vertici della nuova compagnia aerea
costituita da Alitalia ed Etihad.In occasione dell'ultima sessione di
prove libere del GP d'Italia a Monza, il Presidente aveva fatto
intendere che a meno di sue comunicazioni, nulla sarebbe cambiato.
Nessuno
però aveva fatto i conti con l'oste, pardon con l'ad Fiat, Sergio
Marchionne il quale in occasione del celeberrimo Meeting di Cernobbio
aveva rilasciato una dichiarazione secondo la quale le dimissioni del
Presidente Montezemolo non erano certamente all'ordine del giorno, ma
che indubbiamente nessuno era indispensabile. Una dichiarazione che,
come potrete facilmente capire, ha fatto il giro del mondo, ha
generato un incontro tra i due protagonisti, fino al comunicato
uscito mercoledì mattina con l'attuale Presidente che, assieme a
una buonuscita di 27 milioni e all'impossibilità per 5 anni di
potersi occupare di una squadra concorrente, si dimette e lascia
l'incarico a partire dal prossimo 13 Ottobre direttamente a Sergio
Marchionne, per poi partecipare insieme alla conferenza stampa sullo
stile “volemose bene” con tanto di grossa pacca sulle spalle tra
i due protagonisti, e l'assicurazione da parte del prossimo
Presidente che la Ferrari sarebbe rimasta tassativamente Italiana.
Come
se già non fosse abbastanza, alla triste notizia delle dimissioni
del Presidente Montezemolo che ha portato profonde delusioni in
ambito tecnico da parte dei fans, è arrivata un'altra brutta notizia
in ambito Ferrari: la scomparsa nella notte tra martedì e mercoledì
a causa di un infarto, del Presidente della Banca Santander, Emilio
Botin.
Era
stato proprio Botin, grande amico di Alonso, a determinare il
passaggio della pilota asturiano a Maranello, aprendo al contempo con
la Ferrari un rapporto di collaborazione piuttosto stretto, suggelato
dalla sponsorizazzione del team di Maranello, tuttora in corso.
Non
c'è dubbio, quindi, che i principali appuntamenti che vedranno il
Presidente Marchionne a partire dal prossimo 13 Ottobre fortemente
impegnato saranno caratterizzati dal ruolo della Ferrari in Formula 1
e nel suo rilancio, e al contempo la questione sponsor e piloti, con
riferimento proprio ad Alonso.
Non
c'è dubbio, infatti, che con le dimissioni del Presidente
Montezemolo la Ferrari perda un grosso peso politico sia in ambito
FIA, sia in ambito FOM con Ecclestone, il quale, non a caso ieri in
seguito alle dimissioni dell'attuale presidente ha paragonato il
dispiacere delle dimissioni di Montezemolo alla morte di Enzo
Ferrari. Marchionne e Mattiacci saranno sicuramente dei grandi
manager, ma non hanno quella esperienza in FORMULA 1 che Montezemolo
aveva. Si è parlato in queste ore della possibilità che Marchionne
possa richiamare Stefano Domenicali, da capire se alla fine la
notizia sia attendibile o se sia solamente la classica bufala.
Dove
sicuramente la Ferrari potrebbe uscire rafforzata dal cambio di
presidenza è sicuramente in ambito economico: è assai scontato
prevedere che in una prima fase il neo Presidente possa concedere
tutti quegli investimenti necessari per riportare nel più breve
tempo possibile la Rossa ai vertici della Formula 1.
Come
scrivevo, altro capitolo sarà poi la doppia questione, relativa alla
Santander e ad Alonso. Due argomenti apparentemente diversi, ma
assolutamente concatenati l'un l'altro, in quanto fu proprio la
Santander a prendersi carico una cospicua parte dell'ingaggio di
Alonso, diventando inoltre anche secondo main sponsor del Cavallino
dopo Philip Morris. Da capire a questo punto cosa succederà dopo la
scomparsa di Botin, peraltro anche carissimo amico del pilota
asturiano. La Santander resterà ancora in Formula 1 oppure i nuovi
vertici cambieranno strategie d'investimento? E poi, in merito al
rinnovo di Alonso, con il contratto in scadenza tra due anni, nel
2016, cosa succederà? Ai posteri l'ardua sentenza.
Rüdiger Franz Gaetano Herberhold
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