PUNTATA SCRITTA PER IL SITO DEL GUERIN SPORTIVO.
Un
rapporto sempre più sfilacciato. Con il passare dei giorni il
rapporto tra il pilota asturiano, FERNANDO ALONSO, e la FERRARI a
leggere quanto esce sui principali media sembra essere sempre più
arrivato verso i titoli di coda. Già in passato, non erano mancati
dei momenti poco felici tra il pilota asturiano e la Rossa di
Maranello, ma mai era stato raggiunto il livello raggiunto nei giorni
scorsi.
I
primi dissapori tra Fernando e la Rossa risalgono al GP dell'India
del 2012, quando in quell'occasione piuttosto comprensibilmente il
pilota asturiano si lamentò con il dt Pat Fry per la mancanza di
sviluppi aereodinamici per il finale di campionato. In
quell'occasione a riportare la calma fu l'allora Team Principal
Stefano Domenicali.
Non
c'è dubbio, però, che uno dei punti più bassi nel rapporto con la
Rossa fu infatti nel mese di Agosto dello scorso annodurante il GP
d'Ungheria a Budapest, poco prima della pausa estiva. Se è vero che
a inizio della scorsa stagione la F 138 aveva dimostrato di essere
una monoposto piuttosto competitiva purtroppo andando verso l'estate
i tecnici del Cavallino avevano dimostrato una certa difficoltà nel
portare in pista gli aggiornamenti atti a poter potenziare la
monoposto come anche a sfruttare le nuove mescole Pirelli più dure
con il ritorno alla struttura in kevlar, introdotta per motivi di
sicurezza dopo l'esplosione di ben 5 gomme in gara durante il GP di
Gran Bretagna a Silverstone.
In
occasione del GP d'Ungheria, infatti, si era svolto un incontro
segreto tra il Team manager Red Bull, chris Horner, e il manager di
Luis Garcia Abad, a cui poi erano seguite le seguenti dichiarazioni
rilasciate dal pilota asturiano “Cosa vorrei per
regalo di compleanno? Una di quelle macchine che ci stanno
davanti”riferendosi
ovviamente alla Red Bull allora capolista del mondiale.Dichiarazioni
alle quale aggiunse le seguenti a fine gara «È da quattro anni
che abbiamo una macchina più lenta tra mezzo secondo e un secondo
dal leader e abbiamo lottato sempre fino alla fine per il campionato
del mondo».
A quelle dichiarazioni così
critiche rilasciate dal pilota asturiano rispose il giorno successivo
il Presidente Montezemolo "A tutti i grandi campioni che
hanno guidato per la Ferrari è sempre stato chiesto di anteporre gli
interessi della squadra a quelli personali. Questo è il momento di
rimanere calmi, evitare polemiche e dare con umiltà e determinazione
il proprio contributo, stando vicino, in pista e fuori, alla squadra
e ai suoi uomini”».
Incomprensioni
che poi alla fine vennero comunque superate, compresa quella sulla
scelta dela seconda guida di questa stagione, con Alonso che avrebbe
preferito una riconferma di Felipe Massa in rosso, e con la Ferrari
che invece puntò sul ritorno di Raikkonen con lo scopo di
stimolare maggiormente il pilota di Oviedo. Sfida nettamente vinta
da quest'ultimo, con il pilota finlandese che, eccetto la gara del
Belgio, ha sempre avuto sopratutto all'inizio grandissime difficoltà
ad adattarsi alla monoposto.
Incomprensioni, però,
riacutizzate negli ultimi tempi, nel corso di una stagione piuttosto
complessa per la Rossa, con l'allontanamento di Stefano Domenicali
alla vigilia del GP della Cina, le dimissioni del Presidente
Montezemolo, e la scomparsa del Presidente della banca di Santander,
Emilio Botin. Tutte persone che con Alonso erano riuscite a
instaurare un rapporto davvero molto speciale.
Già sempre in occasione del
Gp dell'Ungheria, Alonso non si era sbottonato sull'ipotesi di
rimanere per più tempo in Ferrari, con il contratto in scadenza tra
due anni, nel 2016, dichiarando che per ora sarebbe rimasto.
Dichiarazioni confermate al termine del GP di Singapore, dall'attuale
Team Principal, Marco Mattiacci. "Alonso resta nel 2015? Al
momento sì, ma stiamo discutendo come definire i nostri rapporti.
Bisogna avere il coraggio di cambiare, io sono chiamato a dare
discontinuità e questo può non piacere a tutti".
Come
dicevamo, queste dichiarazioni di Mattiacci hanno dato il via a tutta
una serie di notizie che vorrebbero il pilota Ferrari fuori da
Maranello già la prossima stagione a favore della nuova
McLaren-Honda, e con il quattro volte campione del mondo, Sebastian
Vettel in arrivo alla Rossa.
Scenario
smentito in queste ore proprio dal pilota tedesco, il quale ha
dichiarato a Bild che ha ancora un anno di contratto con Red
Bull e che avrebbe continuato a guidare la vettura austriaca.
Ricordiamo che Alonso ha un
contratto con la Rossa fino al 2016. Il pilota asturiano avrebbe
rinnovato volentieri con la Rossa fino al 2019 ma chiedendo un
adeguato adeguamento economico tenuto conto che almeno per il momento
la Rossa vivrà almeno 1-2 stagioni di transizione prima di poter
tornare a puntare al Mondiale oltre ovviamente a delle adeguate
garanzie tecniche. Ipotesi che la Rossa non sarebbe intenzionata a
considerare, almeno sul fronte economico.
Nella giornata poi di
mercoledì Marca è intervenuto per fare il punto della situazione
sul fronte Alonso, e dichiarando che Alonso in Ferrari sarebbe
addirittura vittima di un tradimento con alcune componenti della
scuderia che vorrebbero addebitare al pilota asturiano la decisione
relativa al suo abbandono.
Leggiamo infati su Marca
quanto segue "In Italia continuano a filtrare informazioni,
provenienti dall'interno della Ferrari, che innervosiscono molto
Alonso. C'è chi vuole liberarsi dell'asturiano perché evidenzia
ogni weekend che la scuderia è attualmente incapace di offrirgli una
monoposto competitiva. E quelli vogliono tre anni tranquilli.
Assurdo. Sarebbe in atto una campagna per attribuire al pilota le
colpe per un'eventuale rottura del rapporto. Fernando può andarsene
quando vuole, anche domani, senza incappare in una penale
insostenibile. Non deve far altro che dirlo e finora non lo ha detto,
ma anche la Ferrari può congedare in anticipo il pilota con una
'liquidazione'". Sempre
secondo Marca apprendiamo che "Alonso ha un'offerta
McLaren e ha ricevuto la chiamata diretta della Mercedes: l'ipotesi
di uno scambio con Lewis Hamilton non è una strada chiusa".
Questi
all'incirca i principali fatti che abbimo avuto modo di leggere o sui
principali giornali sportivi o su Internet. A questo punto, proviamo
a riflettere un attimo, a commentare queste notizie.
Non c'è
dubbio che la vicenda ruoti attorno a tre protagonisti e a tre
squadre: Alonso e la Ferrari; Vettel e la Red Bull, Hamilton e la
Mercedes, e poi la Mc Laren-Honda come quarto incomodo.
Magari
mi sbaglierò, e realmente la Mc Laren-Honda vuole ingaggiare Alonso
e stia realmente aspettando Suzuka dove il Circus della Formula 1
sbarcherà la prossima settimana per annunciare l'ingaggio di un
campione del mondo nelle sue fila in attesa di questo storico rientro
che avverrà il prossimo anno, ma non mi stupirei se almeno per il
momento tutta questa storia si risolvesse anche in una semplice bolla
di sapone.
Proviamo
a ragionare con più attenzione.
Dunque,
la Ferrari guidata dal neo Presidente Sergio Marchionne e da Marco
Mattiacci sarebbe intenzionata secondo quanto si legge a fare a meno
del suo pilota rappresentativo,,del pilota che, inutile starlo a
dire, in questi anni ha letteralmente tenuto in piedi la scuderia di
Maranello totalizzando dal primo GP disputato con la Rossa in Bahrain
nel 2010 a oggi ben 1162 punti contro i 541 del duo Massa/Raikkonen.
Quanto può essere credibile almeno per il momento uno scenario di
questo tipo che finirebbe per indebolire la Rossa? Certo, la pazienza
di Alonso è arrivata al limite, questo è vero, com'è giusto che
sia: a parte il 2010 e il 2012 con una monoposto sviluppata solo per
una parte della stagione, nelle altre stagioni il pilota purtroppo
non ha potuto lottare realmente per il titolo mondiale. Come è anche
vero che ormai il pilota asturiano ha 33 anni, per cui come è
giustamente comprensibile, dopo aver aspettato 5 anni con la Rossa in
attesa di una monoposto competitiva, ora giustamente punti a una
macchina con cui possa immediatamente vincere il titolo mondiale,
senza aspettare gli 1-2 anni di transizione richiesti dalla Ferrari.
Cosa che la Mc Laren-Honda gli offrirebbe almeno a parole, in attesa
poi di vedere a fatti reali come sia realmente la situazione. La
domanda però, resta una: ha senso in questo momento cambiare
scuderia?
Tanti i
possibili scenari che questa domanda comporta. Alonso potrebbe anche
cambiare scuderia, ma poi per andar dove? La McLaren-Honda, è vero,
tra il 1988 e il 1992 scrisse la storia della Formula 1
aggiudicandosi ben 4 titoli piloti tra Ayrton Senna ed Alain Prost
denotando una grandissima superiorità tecnica. Siamo però sicuri
che con l'attuale forza della Mercedes al momento possa succedere la
stessa cosa? Possibile, ma la sensazione che anche alla Mc
Laren-Honda possa servire un anno di rodaggio prima di puntare
seriamente al titolo mondiale è piuttosto forte.
L'unica
opzione che potrebbe consentire ad Alonso di avere seriamente una
monoposto competitiva per il prossimo anno sarebbe un passaggio in
Mercedes. Vero, Rosberg ha rinnovato di recente il contratto, per cui
chi rischierebbe maggiormente sarebbe Hamilton, fresco vincitore
dell'ultima gara a Singapore. Un'ipotesi al momento piuttosto
difficile da considerare come credibile, ma da non escludere nel caso
in cui nelle ultimissime gare Hamilton e Rosberg dovessero arrivare
di brutto ai ferri corti. Ipotesi impossibile visto che i due sono
cresciuti insieme nei kart per cui si conoscono piuttosto bene, ma
neanche da escludere poi completamente.
Altra
ipotesi letta in queste ore: Alonso lascerebbe la Ferrari per fare o
un anno sabbatico o per disputare un anno sabbatico con la Lotus. Per
carità, vero che dal prossimo anno il team lascerà i motori Renault
per passare ai Mercedes; vero che in questi giorni piuttosto
curiosamente sul profilo Twitter dela squadra siano state postate
delle foto riguardanti la prima vittoria di Alonso con la Renault in
Formula 1, ma alla fine la Lotus avrebbe i soldi per acquistare anche
se per una stagione il piota asturiano, viste le già presenti
difficoltà finanziare?
E
poi: se anche Alonso lasciasse la Ferrari, la Rossa con chi
sostituirebbe il pilota asturiano, in attesa sempre di capire se la
prossima stagione saranno 2 o 3 i piloti che i top team potranno
schierare viste le difficoltà economiche di diverse scuderie? Il
primo candidato potrebbe essere Sebastian Vettel, il quale però ha
un contratto con la Red Bull in scadenza a fine 2015. Sebastian, il
quale ha sempre avuto voglia un giorno di poter guidare una Ferrari,
in questi giorni ha più volte dichiarato che anche la prossima
stagione avrebbe guidato la vettura della scuderia di Milton Keynes.
La Ferrari pagherebbe la clausola di rescissione del contratto del 4
volte campione del mondo oppure ingaggerebbe un pilota di transizione
(Hulkenberg?)
da affiancare al già riconfermato Raikkonen per la prossima stagione
con un possibile Bianchi alla guida della terza eventuale macchina,
con questa seconda prospettiva che sicuramente andrebbe a peggiorare
la prossima stagione gli attuali risultati della Rossa?
Come avrete già
capito, sono tante le domande e i quesiti intorno al mercato piloti
della Formula 1 ai quali
al momento è difficile dare una risposta. Come nel gioco delle
scatole cinesi, si sta aspettando che un elemento si possa
tranquillamente risistemare per poi risistemare di conseguenza tutti
gli altri pezzi che andrebbero inevitabilmente a mutare e non poco
l'equilibrio della futura Formula 1 o almeno di una parte di essa.
Da non
escludere, infine, una ipotesi, a detta di chi scrive la più
probabile: cioè che per il prossimo anno non cambi nulla, con Alonso
puntualmente in Ferrari al fianco di Raikkonen, Vettel in Red Bull a
battagliare con Ricciardo, Hamilton in Mercedes a lottare con Rosberg
e Button al fianco di Magnussen in McLaren-Honda, per poi dalla
stagione 2016 far scattare il valzer dei piloti. Ai posteri l'ardua
sentenza!
Rüdiger Franz Gaetano Herberhold
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