A
Torino, nel gennaio dell'anno primo del Cinquantenario d'Italia, è
nato onestamente e felicemente tra la pace degli uomini e la quiete
delle cose un nuovo giornale a cui fu imposto il nome di “Guerin
Sportivo”.
GUERINO,
perchè come l'antico guerriero ridanciano cresca cinguettante e
sano, vigoroso e battagliero.
GUERINO,
perchè s'armi di uno staffile aguzzo, e lo usi a mò di penna.
GUERINO,
perchè non tema i prepotenti, e i deboli difenda; perchè le voci
discordi raccolga e un grido lanci ogni giovedì come buona semenza.
GUERIN
SPORTIVO, tenuto al fonte battesimale da uomini di opposte rive, non
vivrà solo di sterile critica, getterà talvolta lo staffile acuto e
scenderà a oneste prove.
Non
ha parenti:vivrà felice.
Non
ha padroni:vivrà libero.
Non
ha amici: se ne farà molti.
Non
servirà ad odii ed amori, a simpatie e a rancori: avrà dei nemici.
Non
muoverà a battaglia contro uomini stabiliti, contro una associazione
data, contro una stampa bianca, rosa o gialla: sarà con tutti o
contro tutti, secondo verità.
Essendo
un mortale, e vivendo tra i pericoli dello Sport, GUERIN SPORTIVO
potrà anche morire. E morirà allora, poverissimo, chè solo
l'onestà e la giustizia avrà servito.
A
parte la morte, ogni altra cosa ch'è nell' “Atto di nascita”
forma il programma di “Guerin Sportivo” che nel gettar la
prima voce saluta amici, sconosciuti e nemici.
GUERIN
SPORTIVO non è un deputato socialista. Seguirà il suo programma.
Con
questo atto di nascita, pubblicato sul primo numero, edito il 4
Gennaio 1912, prendeva il via la storia del GUERIN SPORTIVO, il più
celebre ed autorevole periodico sportivo italiano, oltre ad essere,
in seguito alla chiusura del britannico PUNCH nel 2003, il più
antico periodico
sportivo europeo.
Ma, come nacque il GUERIN SPORTIVO, e come si arrivò al
primo numero del Gennaio 1912?
LA
COSTITUZIONE DELLA PRIMA REDAZIONE.
Nel
libretto “Penne bianche del giornalismo sportivo” edito
nel 1950 dalla casa editrice NUOVA GRAFICA di TORINO, l'autore,
nonché ideatore e primo direttore del GUERINO, GIULIO CORRADINO
CORRADINI, racconta com'è nato il nostro amato verdolino.
Nella tarda estate del 1911 CORRADINI si trovava a
PARIGI per un servizio speciale per il quotidiano LA STAMPA di
TORINO, di cui era da quattro anni redattore sportivo. Allora in
Francia furoreggiavano in particolare due riviste sportive: l'AUTO,
e poi, in carta rosa l'ECHO DES S'PORTS. All'epoca l'ECHO DES SPORTS
era redatto da articoli brevi, con corsivi incisivi e al contempo
polemici, oltre a contenere una caricatura del campione di giornata.
Racconta
CORRADINI: “L'Italia mancava di un giornale sportivo con
caricature anziché fotografie, con idee anziché aggettivi, con
secche verità anziché iperboli e pietosi eufemismi. Un giornale
leggibile da tutti, e da capo a fondo; senza pretese ma battagliero e
divertente, con articoli polemici e brillanti. (...)
Studiai
l'impostazione come l'avrei voluto, e rientrato a Torino ne parlai
subito nel cenacolo di amici comuni, come me laureandi universitari,
appassionati di sport e collaboratori della Stampa Sportiva della
quale ero da lungo tempo caporedattore. L'idea piacque, ed ebbi lì
per lì l'adesione di GIUSEPPE AMBROSINI, NINO SALVANESCHI, ERMETE
DELLA GUARDIA, MARIO NICOLA, e dell'aggregato ALFREDO COCCHI, un
impiegato municipale ed entusiasta sportivo che, nei ritagli di
tempo, si occupava anche di pubblicità. Si trattava solamente di
reperire il denaro necessario a concretizzare l'iniziativa. Qui ci fu
di grande ausilio il buon COCCHI che, infervorato dall'idea, riuscì
in qualche settimana a racimolare otto biglietti da cento
corrispondenti ad otto brave persone che ci avevano accordato la loro
fiducia... e i loro capitali, per dotare Torino di un giornale tutto
nostro.”
Composta la redazione, a Corradini restava da trovare il
caricaturista per il nuovo giornale, e, vista l'amicizia e la
colleganza universitaria, si valse di EUGENIO COLMO, detto GOLIA, che
all'epoca si stava caratterizzando come caricaturista di valore. “A
Golia -racconta Corradini- affidai il compito di disegnare la
testata del nuovo giornale (gli piacque subito il titolo di GUERIN
SPORTIVO da me proposto) e certi disegnini che, come testatine,
dovevano caratterizzare le singole rubriche sportive. Golia lavorò
in fretta e bene.
E
adesso come ti compensiamo?, gli chiesi a fatica ultimata. Io pensavo
alle 800 lire con le quali avremmo dovuto tenere in piedi il giornale
fino ai prossimi incassi di vendita e di pubblicità e nutrivo la
speranza che-goliardo fra i goliardi- Golia non ci avrebbe spennato.
Stette
un po' in forse, ma poi disse” Denaro non ne voglio. Regalatemi un
bel paio di scarpe, da Baldi (all'epoca
uno dei negozi più elegenti e più cari di Torino, come raccontò
Corradini), e non parliamone più. Va bene?”
(...)
Vi
andammo e strada facendo feci il conto che con una quindicina di lire
(il prezzo corrente di allora) me la sarei cavata. Senonchè Golia
misurava quasi due metri d'altitudine ed aveva le estremità in
proporzione e quando finalmente fu scovato un paio di scarpe adatto
ai suoi piedoni... il prezzo salì a ben venti lire. E furono le
prime venti lire, tutte d'argento, immolate... ai piedi del nascituro
Guerino”.
Come racconta Corradini, eravamo ormai a fine Dicembre
1911, e in pochi giorni non solo il giornale venne messo in cantiere,
ma, assegnati gli incarichi, il Guerin Sportivo riuscì a essere
terminato per tempo e a uscire il 4 Gennaio 1912.
LA
SCELTA DEL NOME.
Aquesto punto, interrompiamo un attimo il racconto della
nascita del GUERINO, per concentrarci più che altro su una
curiosità: perchè il nome del verdolino fu proprio GUERIN SPORTIVO?
Non c'èà dubbio che CORRADINI s'ispirò al GUERIN MESCHINO, non
solo l'eroe di un romanzo epico cavalleresco francese, riscritto in
lingua volgare dal cantastorie toscano MASTRO ANDREA FIORENTINO, e
pubblicato postumo nel 1473, ma anche un foglio di satira politica
che uscì nel 1882.
GUERIN SPORTIVO, dunque, per sottolineare il carattere
combattivo di questo foglio verdolino, destinato a battagliare in
ambito sportivo contro i prepotenti, e a difendere i più deboli.
Come possiamo vedere dal primissimo logo del GUERINO,
come detto precedentemente, curato da GOLIA, vediamo, infatti, un
cavaliere con tanto di elmo in sella a una bicicletta (al posto del
tradizionale cavallo), vestito con una maglietta a righe e con dei
calzoncini corti, che invece della lancia tiene una penna
stilografica, che termina con uno staffile, quasi, se vogliamo, a
dichiararne le intenzioni bellicose.
L'USCITA
DEL PRIMO NUMERO.
La prima storica pagina del primo numero del GUERIN SPORTIVO, datata 4 Gennaio 1912. |
Dunque, Giovedì 4 Gennaio 1912 uscì il primo numero
del GUERIN SPORTIVO, costituito da quattro pagine (talvolta anche
sei) al costo di 5 centesimi. Sperando di farvi cosa gradita,
grazie alla preziosissima testimonianza di GIUSEPPE AMBROSINI, uno
dei soci fondatori del nostro amato GUERINO, siamo in grado di
raccontarvi la nascita di quello storico numero 1.
“Versammo
nel primo numero quanto poteva far capire subito le nostre intenzioni
di dir la verità a tutti e su tutto, anche a costo di rompere le
scatole al prossimo e d' attaccar briga. Quando la sera prima il
tipografo ci portò le tremila copie ancora imbevute di puzzo
d'inchiostro, ci mettemmo tuti e sei a piegarle e a impacchettarle
per la spedizione. Alle due di notte il lavoro, interrotto da
frequenti bevute di grignolino alla salute del neonato, era al
termine: ci caricammo sulle spalle pacchi e rotoli e andammo alla
stazione. Le porte erano ancora chiuse e ci mettemmo sulle panchine
di PORTA NUOVA con sulle ginocchia il nostro carico prezioso, ad
aspettare che aprissero. I nottambuli che passavano ci guardavano con
sospetto; le donnine in cerca di affari ci guardavano per capire se
eravamo pesci da prendere, questurini travstiti o ladri con la
refurtiva. Alle quattro il Guerino cominciò il suo primo viaggio.
Andò a ruba... ”
Il Guerino, dunque, iniziò la sua avventura il 4
Gennaio 1912, andando avanti con le pubblicazioni fino al 27 Maggio
1915, quando poi si fermò a causa della prima guerra mondiale.
Riprese le pubblicazioni il 4 Maggio 1919, recuperando
progressivamente e in brevissimo tempo i favori del pubblico sportivo
che, in assenza del GUERINO, due giornali sportivi locali avevano
provato a conquistare, senza però riuscirci. Il Guerino passò
rapidamente, infatti, da 5.000 a 50.000 copie, e sopratutto,
cominciò, piano piano a crescere sempre di più, diventando, allora
come oggi, un vero e proprio punto di riferimento nell'editoria
sportiva italiana.
Un punto di riferimento che, dopo aver festeggiato due
anni fa i suoi 100 anni, oggi, fiero e orgoglioso più che mai,
festeggia i suoi 102 anni. 102 anni di grandi emozioni sportive e
calcistiche.
Se oggi il Guerino può festeggiare i suoi 102 anni,
grande merito va all'attuale Redazione, capace di superare il momento
delicato legata al passaggio da settimanale a mensile, e che ora
viaggia più agguerrita che mai. Una Redazione che vede nell'attuale
Direttore, MATTEO MARANI, prima guerinetto e poi dal 2008 alla cabina
di comando, un assoluto punto di riferimento.
E allora, cento di questi giorni, Guerriero! Ma
sopratutto, tanti, tanti auguri, veramente con tutto il cuore!
Rüdiger
Franz Gaetano Herberhold
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