Ancora
una volta un dominio assoluto. Non c'è niente da fare: il mondiale
2014 di FORMULA 1 sembra sempre più sotto il segno delle MERCEDES.
Salvo colpi di scena clamorosi, quasi sicuramente saranno i due
piloti della Stella d'argento, NICO ROSBERG, vincitore della prima gara in AUSTRALIA, e LEWIS HAMILTON, vincitore anche qui in BAHRAIN dopo aver vinto il GP della MALESIA a sfidarsi per il titolo iridato.
Intanto, bellissimo il duello tra i due in pista tale da evocare il
ricordo dei duelli SENNA-PROST, ai tempi della MC LAREN-HONDA nella
seconda metà degli anni 80. Ancor più bello però l'abbraccio tra i
due a fine gara, dimostrazione che tra i due piloti, abituati a
correre insieme fin da piccoli, ci potrà essere in pista sana
rivalità ma, finita la corsa, tornano a essere nuovamente gli amici
di sempre.
Potrebbe
sembrare strano questo mio commento dopo 3 gare e ben 16 ancora da
disputare, ma la superiorità vista sul circuito del SAKHIR in
BAHRAIN da parte della MERCEDES è talmente ampia che difficilmente
qualcuno potrà battere le monoposto progettate da ALDO COSTA.
Si
pensava in un primo tempo che a spingere la monoposto verso questi
ottimi risdultati ofsse la POWER UNIT MERCEDES; in BAHRAIN abbiamo
scoperto che la POWER UNIT è sicuramente la migliore del lotto, ma
che da sola non basta. Se non c'è infatti un telaio ottimale, la
sola POWER UNIT ti può dare dei vantaggi, ma fino a un certo punto.
Chiedere a FORCE INDIA, MC LAREN e WILLIAMS, decisamente più
competitive rispetto ad altre monoposto, ma capaci al contempo di
accumulare dei distacchi piuttosto ampi.
Una
cosa, comunque è certa: dovessimo dare un titolo a questa 11°
edizione del GP DEL BAHRAIN, la prima in notturna, potremmo
sicuramente intitolare come il GP DELLE RIVINCITE E DELLE SCOMMESSE
VINTE.
La
rivincita sicuramente del capo telaista MERCEDES, ALDO COSTA.
Progettista delle ultime FERRARI MONDIALI di SCHUMACHER e di
RAIKKONEN, allontanato troppo frettolosamente dalla FERRARI nel 2011,
il progettista emiliano si è preso una grandissima rivincita non
solamente firmando una buona vettura come quella dello scorso anno,
ma firmando anche quella di quest'anno. Inizialmente non sarebbe
dovuto essere COSTA, infatti, a firmare la monoposto MERCEDES di
quest'anno. Visti però i buoni risultati conseguiti tra la prima
parte e l'inizio della seconda parte con le numerose POLE POSITION
acquisite e le vittorie a MONACO, SILVERSTONE e BUDAPEST conseguite
dai due piloti MERCEDES, la casa di STOCCARDA decise di rifare
completamente il progetto della vettura 2014, affidandola nuovamente
ad ALDO COSTA (avrebbe infatti dovuto firmare in un primo tempo il
progetto 2015).
La
rivncita sicuramente del pilota della FORCE INDIA, SERGIO PEREZ,
silurato dalla MC LAREN al termine della stagione a favore di
MAGNUSSEN. Il pilota messicano, ex SAUBER, non solo non si è perso
d'animo, ma, trovato per questa stagione un posto in FORCE INDIA al
fianco di NICO HULKENBERG, domenica in gara ha effettuato finalmente
una gara di assoluto livello, senza essere eccessivamente iruento.
Caratteristicha, questa, che lo aveva limitato nel corso della scorsa
stagione.
Altra
rivincita sicuramente quella di FELIPE MASSA. Allontanato dalla
FERRARI a fine stagione per il ritorno di RAIKKONEN, il pilota
brasiliano ha disputato tutto sommato una buona gara, limitato forse
da una monoposto, la WILLIAMS, che mangiava un po' troppo le gomme,
finendo settimo, davanti al suo compagno di squadra, BOTTAS, e alle
due FERRARI.
Una
scommessa vinta che emerge a ulteriore conferma in casa RED BULL è
quella di RICCIARDO. Ingaggiato dalla scuderia austriaca al posto di
WEBBER, il pilota italoaustraliano, dopo alcune stagioni in TORO
ROSSO ha potuto disputare tremgare di assoluto livello, finendo per
relegare in secondo piano il quattro volte campione del mondo,
SEBASTIAN VETTEL, verso cui DANIEL non ha dimostrato il benchè
minimo timore reverenziale.
Già
in AUSTRALIA RICCIARDO si era classificato secondo prima di essere
squalificato per via della questione relativa al flussometro, che
peraltro verrà discussa a PARIGI al TRIBUNALE FIA lunedì prossimo.
In MALESIA lo stesso pilota aveva superato al via VETTEL, per poi
però essere superato in seguito.
In
BAHRAIN DANIEL già aveva ottenuto un buon terzo posto in griglia,
arretrato poi al via di dieci posizioni per via di un errore dei
meccanici in MALESIA i quali avevano sbagliato a montargli una gomma.
Sanzione che RICCIARDO, causa problema tecnico, non aveva poi potuto
scontare nel GP, e quindi comminata in questa gara. In gara poi
DANIEL è stato fenomenale, riuscendo a superare VETTEL, e
classificandosi così al quarto posto, a poco più di 4 decimi dal
terzo classificato, PEREZ. Un ragazzo di cui in futuro sentiremo
sicuramente parlare.
Due
parole sulla FERRARI. Molto chiaramente: così come nel 2011 a
Maranello decisero di allontanare ingiustamente e troppo
frettolosamente COSTA, qui ci vuole una decisione sicuramente forte.
Non si può vedere una FERRARI andare così piano, e surclassata da
così tante scuderie. Se nei test precampionato si vedeva già una
FERRARI più lenta della MERCEDES ma avanti rispetto alla RED BULL,
qui in BAHRAIN abbiamo assistito a una vera e propria debacle, con
una monoposto mai realmente competitiva, e nel ruolo di comprimaria.
Mai un momento in cui i piloti, ALONSO e RAIKKONEN, abbiano potuto
dimostrare realmente il proprio valore. Una POWER UNIT, quella della
FERRARI, purtroppo, decisamente la più debole del lotto, a cui più
dei 30 cavalli che sarebbero stati detti essere mancanti rispetto
alla concorrenza, sembra ne manchino almento un'ottantina. Con le
POWER UNIT congelate fino a fine stagione, come pensare di recuperare
un gap così devastante rispetto alla MERCEDES?
Si
prospetta certamente un lavoro durissimo per il dt JAMES ALLISON,
ingaggiato a Settembre dalla ROSSA quando la F14T era già in
avanzatissima fase di progettazione, e in merito alla quale non ha
ancora realmente potuto dare il suo contributo.
Per
quanto riguarda i piloti, poi, mentre ALONSO è riuscito pur
faticando ad adattarsi alla nuova monoposto, RAIKKONEN ha denotato
dei grossi problemia trovare il feeling con la nuova macchina,
denotando delle grosse difficoltà per quanto riguarda le frenate.
Per
quanto riguarda la monoposto in se per se, la F14T ha purtroppo
denotato, oltre alla POWER UNIT più debole del lotto, grossi limiti
anche in trazione. Problemi su cui la ROSSA dovrà provare a trovare
una soluzione già nei test in corso di svolgimento in BAHRAIN oggi e
domani a cui parteciperanno tutte le scuderie. Per la FERRARI correrà
il solo ALONSO.
Concludiamo
ricordando che il prossimo GP si correrà a PASQUA domenica 20 aprile
in CINA sul circuito di SHANGAI con doppia diretta RAI e SKY. Un
circuito su cui lo scorso anno vinse FERNANDO ALONSO con la F 138.
Sperare
in un bis, purtroppo, ci sembra a dir poco improbabile. Basterebbe
comunque una performance decisamente migliotre rispetto al GP corso
domenica, e con una MERCEDES candidata all'ennesima vittoria, dopo
aver eguagliato in questo inizio di campionato la RENAULT 2006, che
si era aggiudicata i primi 3 GP vincendo in AUSTRALIA e BAHRAIN con
ALONSO e in MALESIA con GIANCARLO FISICHELLA, senza però realizzare
doppiette come invece il team di Stoccarda quest'anno è riuscito a
fare. Un'ulteriore segnale della superiorità schiacciante del team
di Stoccarda. Le scuderie rivali sono avvertite!
Rüdiger
Franz Gaetano Herberhold
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