Una grande lezione di sportività. Di
solito, quando affrontiamo una determinata disciplina, tendiamo
sempre a dare molto spazio e a ricordare con maggiore facilità i
vincitori di quella data disciplina, rispetto a coloro che hanno
gareggiato. A volte però capita di ricordare con maggiore facilità
un atleta che magari non ha vinto, ma che è rimasto nel cuore di noi
sportivi per un gesto o per una determinata impresa.
Prendiamo la FORMULA 1: tutti noi
ricordiamo con grande gioia i titoli mondiali vinti con la FERRARI di
NIKI LAUDA, o di MICHAEL SCHUMACHER. Eppure, ci sono dei piloti che,
pur non avendo vinto, sono rimasti nel cuore di noi tifosi: penso a
GILLES VILLENEUVE, o a JEAN ALESI, o a RUBENS BARRICHELLO. Pur non
avendo vinto tantissimo, questi piloti hanno lasciato sempre
grandissime emozioni nel cuore di ognuno di noi, perché ci mettevano
sempre tutto loro stessi. Prendiamo il duello VILLENEUVE-ARNOUX a
DIGIONE. Grazie a quello storico mitico duello, durato fino al
traguardo, GILLES è entrato nel cuore di tutti i tifosi della ROSSA,
e da lì non sarebbe più uscito.
La puntata di SPUNTI DI SPORT che vado
ora a scrivere, è dedicata a un grande gesto sportivo relativo alle
OLIMPIADI INVERNALI di CALGARY, del 1988. Protagonista la nazionale
giamaicana di BOB a 4.
Come apprendiamo da WIKIPEDIA, l’idea
di creare una squadra giamaicana di BOB A 4 che partecipasse alle
OLIMPIADI INVERNALI di CALGARY, fu di due americani, GEORGE FITCH e
di WILLIAMI MALONEY, che, assistendo a una corsa di carretti,
pensarono potesse assomigliare al bob. Non solo. Avendo la Giamaica
dei buoni velocisti, ed essendo la partenza nel bob, un aspetto
basilare, in un primo tempo pensarono di reclutare degli atleti delle
Olimpiadi estive per la gara. Dopo il rifiuto degli atleti, si
rivolsero così all’esercito, e in particolare al colonnello KEN
BARNES. Insieme riuscirono così ad allestire una squadra di BOB A 4,
costituita da DEVON HARRIS (tenente nel secondo battaglione
dell’esercito giamaicano), DUDLEY STOKES (capitano dell’aeronautica
giamaicana), MICHAEL WHITES (capitano della RISERVA NAZIONALE) e da
SAMUEL CLAYTON (ingegnere ferroviario).
La squadra di BOB a 4, prese parte alle
OLIMPIADI DI CALGARY. Purtroppo però, nel corso della finale, il
loro bob si cappottò nell’ultima parte del percorso. Nonostante
non ci fosse più nulla da fare, i 4 componenti del team si alzarono
e, aiutati dai soccorsi che portarono il bob, arrivarono a piedi fino
al traguardo, portando idealmente al termine la gara, come possiamo
vedere dalle immagini.
Questo comportamento colpì moltissimo
il pubblico, a tal punto da suscitare un vero e proprio applauso nei
confronti di questa squadra, che, sebbene avesse perso, era stata in
grado di dare una bellissima lezione di sport.
DALLA REALTÀ AL
CINEMA.
Anche il cinema volle rendere omaggio a
questa squadra di bob, e così nel 1993 uscì un film realizzato
dalla DISNEY, COOL RUNNINGS-QUATTRO SOTTO ZERO, in cui venne
raccontata, anche se in chiave decisamente romanzata, l’avventura
della GIAMAICA ai campionati di BOB.
A differenza della realtà, la squadra
di bob non viene costituita da 4 militari, ma da 4 velocisti DERICE
BANNOCK, SANKA COFFIE, YUL BRENNER (da rilevare il riferimento al
celebre attore YUL BRINNER) JUNIOR BEVIL. I quattro ragazzi vengono
allenati da un allenatore americano, IRVING BLITZER (interpretato da
JOHN CANDY) che, nella finzione cinematografica, viene descritto come
l’allenatore che aveva trasformato con successo il padre di DERICE
da velocista a bobbista.
Passo dopo passo i 4 ragazzi cominciano a fare progressi, supportati dal loro allenatore, e al contempo a diventare non solo una squadra, ma anche un gruppo di amici. Nonostante l’avversione delle squadre partecipanti alle OLIMPIADI, i ragazzi riusciranno a qualificarsi alle OLIMPIADI di CALGARY. Dopo la prima gara, dall’esito negativo, i 4 ragazzi, abbandonando tutte le tradizioni della SVIZZERA (squadra leader, di cui DEBRICE è un grande ammiratore), nella seconda gara i ragazzi si lasciano andare, essendo praticamente loro stessi con le loro consuetudini e abitudini giamaicane, e qualificandosi così in finale con l’ottavo tempo, conquistando al contempo la stima e l’ammirazione da parte di tutti, pubblico, e squadre avversarie.
Passo dopo passo i 4 ragazzi cominciano a fare progressi, supportati dal loro allenatore, e al contempo a diventare non solo una squadra, ma anche un gruppo di amici. Nonostante l’avversione delle squadre partecipanti alle OLIMPIADI, i ragazzi riusciranno a qualificarsi alle OLIMPIADI di CALGARY. Dopo la prima gara, dall’esito negativo, i 4 ragazzi, abbandonando tutte le tradizioni della SVIZZERA (squadra leader, di cui DEBRICE è un grande ammiratore), nella seconda gara i ragazzi si lasciano andare, essendo praticamente loro stessi con le loro consuetudini e abitudini giamaicane, e qualificandosi così in finale con l’ottavo tempo, conquistando al contempo la stima e l’ammirazione da parte di tutti, pubblico, e squadre avversarie.
In finale, come successo peraltro
realmente, la GIAMAICA sta svolgendo una discreta prova, quando
improvvisamente, a pochi metri dal traguardo, a causa di un cedimento
meccanico, il bob si capovolge.
A differenza della realtà i quattro
ragazzi rifiutano l’aiuto dei soccorsi, si alzano in piedi, e
portano a mano il bob fino al traguardo. Il pubblico rimane colpito
da questo gesto, e applaude con grande ammirazione questi ragazzi.
Andiamo ora a vedere la scena in
questione, tratta dal film COOL RUNNINGS,-QUATTRO SOTTO ZERO, diretto
da JOHN TURTELTAUB.
Tornando alla realtà, quattro anni
dopo, la GIAMAICA si ripresentò alle OLIMPIADI INVERNALI di
ALBERTVILLE, concludendo quint’ultima classificandosi davanti a
quattro nazionali. Ma, come direbbe il grande MICHAEL ENDE, questa è
un’altra storia.
Rüdiger
Franz Gaetano Herberhold
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