Cari amici, bentrovati al quinto
appuntamento con EUROSTORY, il nostro viaggio attraverso la STORIA
DEGLI EUROPEI attraverso le immagini più belle che hanno fatto la
storia della manifestazione.
Argomento della
puntata odierna sono gli EUROPEI del 1976.
Prima di iniziare,
però, vi ricordo, l’appuntamento in edicola, a partire dal
prossimo 4 GIUGNO, con un numero veramente sensazionale del GS
STORIE, dedicato in maniera veramente molto approfondita alla STORIA
DEGLI EUROPEI. Nel GS STORIE, rivivremo gli EUROPEI attraverso le più
grandi firme dello sport italiano (GIANNI BRERA, GIANNI MURA, ITALO
CUCCI, GUALTIERO ZANETTI, ADALBERTO BORTOLOTTI, e tanti altri), foto
esclusive, e in più i tabelloni di tutte le partite. Un’opera
veramente importante, che merita assolutamente di trovare spazio
nella collezione di tutti i Guerinetti.
A questo punto,
cominciamo a parlare dell’EUROPEO del 1976, l’ultimo ad ospitare
4 squadre nella fase finale (dal prossimo EUROPEO, quello del 1980,
saranno, infatti, 8 le squadre che potranno partecipare alla fase
finale).
Invariato il
regolamento rispetto alle edizioni precedenti. Le 32 squadre iscritte
al torneo per poter accedere alla fase finale, devono prima superare
il primo turno, con le 32 squadre suddivise in 8 gironi all’italiana,
costituiti da quattro squadre ciascuna. La prima classificata di
ciascun girone passa ai QUARTI DI FINALE, con gare di andata e di
ritorno.
Le quattro squadre
superstiti avrebbero parte alla FASE FINALE, che, come nelle
precedenti edizioni, era costituita dalle due semifinali, dalla
finale per il 3° posto, e dalla finale per il primo posto. Come per
le precedenti edizioni, inoltre, la fase finale si sarebbe giocata in
uno dei paesi semifinalisti, estratta dall’UEFA.
Nell’EUROPEO
1976 le quattro semifinaliste furono: CECOSLOVACCHIA, i campioni
uscenti della GERMANIA OVEST, la JUGOSLAVIA e l’OLANDA.
Ennesima prova da
dimenticare dagli AZZURRI, eliminati nella PRIMA FASE. Gli AZZURRI,
giunsero, infatti, terzi nel loro girone eliminatorio, a un punto da
OLANDA e POLONIA. In virtù della migliore differenza reti, fu
l’OLANDA a qualificarsi, prima ai QUARTI DI FINALE, e poi, battendo
nella doppia gara il BELGIO, alle SEMIFINALI.
A ospitare la fase
finale venne scelta la JUGOSLAVIA, che ospitò le SEMIFINALI e le due
finali dal 16 al 20 GIUGNO 1976. Due gli stadi utilizzati nella fase
finale: lo stadio STELLA ROSSA di BELGRADO, e lo stadio MAKSIMIR di
ZAGABRIA.
Da rilevare, in
questa edizione, che, a dimostrazione dell’assoluta competitività
di tutte e 4 le semifinaliste, delle 4 partite che costituirono la
fase finale 3 finirono ai tempi supplementari, mentre la finalissima
finì ai calci di rigore, che fecero così il loro esordio nella fase
finale dell’EUROPEO.
LE SEMIFINALI.
A differenza delle
ultime due edizioni, le due semifinali vengono disputate a un giorno
di distanza l’una dall’altra.
Il 16 giugno 1976,
presso lo stadio MAKSIMIR di ZAGABRIA, si disputò, dinnanzi a 17.969
spettatori, la semifinale tra CECOSLOVACCHIA e OLANDA. A dirigere
l’incontro l’arbitro gallese CLIVE THOMAS.
La CECOSLOVACCHIA
passò in vantaggio al 19° con ONDRUS, autore, peraltro, anche
dell’autorete al 77° minuto, che portò il risultato in parità, e
che determinò quindi i tempi supplementari. Nei supplementari
risultarono decisivi gli ultimi minuti con un uno due della
CECOSLOVACCHIA, che al 114° con NEHODA segnò prima il 2-1, e poi al
118° con VESELY segnò il definitivo 3-1 contro l’OLANDA. Vediamo
insieme le immagini di quella partita.
Il 17 giugno 1976
si giocò l’altra semifinale tra JUGOSLAVIA e GERMANIA OVEST. Il
primo tempo fu decisamente a favore dei padroni di casa, che
passarono in vantaggio al 19° con POPIVODA, e raddoppiarono al 32°
con DZAJIC. Nella ripresa emerse la maggiore esperienza della
GERMANIA, che giunse al pareggio, prima con il goal al 65° con
FLOHE, e poi con il goal all’80° di DIETER MÜLLER. Si andò così
ai supplementari, dove fu decisivo proprio DIETER MÜLLER, che segnò
altri due goal al 115° e al 18°, fissando il punteggio sul
definitivo 4-2 per la GERMANIA OVEST, e portando la sua squadra in
finale.
LE FINALI.
Il 19 giugno 1976
si giocò alle ore 20:15 la FINALE per il terzo posto, allo stadio
MAKSIMIR di ZAGABRIA, dinnanzi a 6.766 spettatori, tra OLANDA e
JUGOSLAVIA. Diresse la gara l’arbitro svizzero WALTER HUNGERBÜHLER.
L’OLANDA passò
in vantaggio al 27° con GEELS, e raddoppiò al 39° con VAN DER
KERKHOF. Al 43° del primo tempo i padroni di casa della JUGOSLAVIA
segnarono con KATALINSKI. Nella ripresa, poi la JUGOSLAVIA completò
l’opera, giungendo al pareggio all’82° con DZAJIC. Sul punteggio
di 2-2, si andò così ai tempi supplementari, che vennero risolti a
favore dell’OLANDA, grazie al goal partita segnato al 107°
nuovamente da GEELS, fissando così il punteggio sul definitivo 3-2,
che permise all’OLANDA di aggiudicarsi il terzo posto. Andiamo a
vedere le immagini di questa partita.
Il 20 Giugno 1976
si giocò allo stadio STELLA ROSSA di BELGRADO,davanti a 30.790
spettatori, sempre alle ore 20:15, la finale per il primo posto tra
CECOSLOVACCHIA e GERMANIA OVEST. A dirigere la finale un arbitro
italiano, SERGIO GONELLA.
La partita vide la
CECOSLOVACCHIA passare in vantaggio all’8° con SVEHLIK, e
raddoppiare al 25° con DOBIAS. Al 28° la GERMANIA OVEST segna il
primo goal con il solito DIETER MÜLLER, e poi all’80° minuto il
goal del pareggio con HÖLZENBEIN.
Si va così ai
tempi supplementari, ma il punteggio resta fermo sul 2-2. Si va così
ai CALCI DI RIGORE. È la prima volta nella storia degli EUROPEI che
vengono utilizzati per decidere una finale.
I primi tre tiri
vedono la corretta realizzazione da parte di entrambe le squadre
(MASNY, NEHODA e ONDRUS per la CECOSLOVACCHIA; BONHOF, FLOHE, e
BONGARTZ per la GERMANIA OVEST). Al quarto tiro si rompe
l’equilibrio. Mentre JURKEMIK per la CECOSLOVACCHIA segna, HOENESS
per la GERMANIA tira fuori. A questo punto, tutto è nelle mani
dell’ultimo tiratore della CECOSLOVACCHIA, PANENKA. Se PANENKA
segna, la CECOSLOVACCHIA, per la prima volta nella sua storia, è
CAMPIONE D’EUROPA, altrimenti, la GERMANIA OVEST può avere ancora
una possibilità per il pareggio.
Dal dischetto
parte PANENKA, e realizza il rigore con cui la CECOSLOVACCHIA batte
la GERMANIA OVEST, e si laurea per la prima volta nella sua storia
CAMPIONE D’EUROPA.
Sperando di farvi
cosa gradita, riviviamo insieme con le immagini gli ultimi rigori.
IL RIGORE ALLA PANENKA.
Parlando della
finale che vide la vittoria della CECOSLOVACCHIA ai calci di rigore
contro la GERMANIA OVEST, una menzione speciale lo merita il calcio
di rigore segnato da ANTONIN PANENKA. possiamo dire che è stato il
primo CUCCHIAIO realizzato nella storia del calcio. Prima ancora del
cucchiaio che FRANCESCO TOTTI realizzò contro l'OLANDA nella
SEMIFINALE di EURO 2000. Andiamo a rivedere insieme il rigore alla
PANENKA.
Intervistato più
volte in merito a come fosse nato il celeberrimo rigore alla PANENKA,
ANTONIN PANENKA racconta che inizialmente lo inventò per trovare un
nuovo modo di ingannare il portiere della sua squadra (il BOHEMIANS)
Zdeněk Hruška, durante le scommesse che facevano negli allenamenti.
Prima di allora lo aveva provato per due anni, aspettando
un’occasione importante per tirarlo.
Quando PANENKA si avvio sul pallone per battere il rigore decisivo, come possiamo notare dalle immagini, il giocatore si avvia deciso verso il pallone, per poi però colpirlo sotto molto dolcemente. Questo colpo molto dolce, a discapito della fermezza con cui il giocatore si era avventato sulla palla spiazzò il portiere tedesco MAIER, che si buttò alla sua sinistra, mentre il pallone, molto lievemente, andò a infilarsi al centro della porta, laureando così la CECOSLOVACCHIA per la prima volta nella sua storia CAMPIONE D'EUROPA.
Quando PANENKA si avvio sul pallone per battere il rigore decisivo, come possiamo notare dalle immagini, il giocatore si avvia deciso verso il pallone, per poi però colpirlo sotto molto dolcemente. Questo colpo molto dolce, a discapito della fermezza con cui il giocatore si era avventato sulla palla spiazzò il portiere tedesco MAIER, che si buttò alla sua sinistra, mentre il pallone, molto lievemente, andò a infilarsi al centro della porta, laureando così la CECOSLOVACCHIA per la prima volta nella sua storia CAMPIONE D'EUROPA.
Con le immagini
che documentano la vittoria della CECOSLOVACCHIA agli EUROPEI del
1976, si conclude questa puntata di EUROSTORY. La prossima puntata
sarà dedicata agli EUROPEI del 1980. Un’edizione, quella del 1980,
che vedrà passare le squadre finaliste da 4 a 8, la designazione
dell’UEFA del paese organizzatore ancor prima dell’avvio delle
qualificazioni, con il paese organizzatore ammesso d’ufficio nella
fase finale.
Un’edizione,
quella del 1980, che,come sappiamo, si disputò in un’Italia,
ancora scossa dallo scandalo CALCIOSCOMMESSE, ma che cercò
ugualmente di vivere quel grande momento di calcio internazionale.
Rüdiger Franz Gaetano Herberhold
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