Cari amici, bentrovati alla terza
puntata di EUROSTORY, il nostro viaggio nella storia degli EUROPEI
attraverso le VIDEOSINTESI che hanno fatto la storia della
manifestazione.
In questa puntata
ci occupiamo di una edizione che è rimasta nel cuore di noi
appassionati di calcio, in quanto, a ora, è l’unica edizione che
ha visto la vittoria degli AZZURRI: stiamo parlando, infatti, degli
EUROPEI del 1968.
In questa puntata
rivivremo, quindi, il cammino degli azzurri nella FASE FINALE, sia
attraverso alcuni documenti dell’epoca, sia attraverso un breve
documentario, sia attraverso una vera e propria chicca dell’epoca,
che sveleremo al termine della puntata.
Prima di iniziare,
però, vi ricordo, l’appuntamento in edicola, a partire dal
prossimo 4 GIUGNO, con un numero veramente sensazionale del GS
STORIE, dedicato in maniera veramente molto approfondita alla STORIA
DEGLI EUROPEI. Nel GS STORIE, rivivremo gli EUROPEI attraverso le più
grandi firme dello sport italiano (GIANNI BRERA, GIANNI MURA, ITALO
CUCCI, GUALTIERO ZANETTI, ADALBERTO BORTOLOTTI, e tanti altri), foto
esclusive, e in più i tabelloni di tutte le partite. Un’opera
veramente importante, che merita assolutamente di trovare spazio
nella collezione di tutti i Guerinetti.
A questo punto,
cari amici, cominciamo a parlare dell’EUROPEO 1968. 31 le squadre
che s’iscrissero alla manifestazione. Motivo per il quale, venne
stabilita una qualificazione suddivisa in due fasi. A differenza
delle precedenti edizioni,nella prima fase, disputata tra il 1966 e
il 1968, le 31 nazionali vennero divise in 8 gironi (7 gironi da 4
squadre, e 1 girone con 3 squadre), all’italiana. Solamente la
prima classificata di ogni girone sarebbe passata alla fase
successiva, rappresentata dai QUARTI DI FINALE, con gare di andata e
ritorno.
Le quattro squadre
superstiti avrebbero parte alla FASE FINALE, che, come nelle
precedenti edizioni, era costituita dalle due semifinali, dalla
finale per il 3° posto, e dalla finle per il primo posto. Come per
le precedEnti edizioni, inoltre, la fase finale si sarebbe giocata in
uno dei paesi semifinalisti, estratta dall’UEFA.
Nell’edizione
1968 le quattro squadre semifinaliste furono: ITALIA, INGHILTERRA,
URSS e JUGOSLAVIA. A ospitare la fase finale, fu, scelta l’ITALIA,
che così ospitò la FASE FINALE dal 5 al 10 GIUGNO 1968.
Da rilevare,
inoltre un aspetto molto importante. Per la fase finale dell’edizione
1968 venne stabilito che nel caso in cui al termine dei tempi
supplementari il punteggio fosse rimasto ancora in partita, a
decretare la vittoria di una squadra sarebbe stato il sorteggio
tramite monetina.
Questa cosa, però,
poteva andare bene per il passaggio alla finale, ma certamente, non
si poteva assegnare un titolo con il lancio della monetina. Per
questo motivo, quindi, venne deciso, che, se in finale al termine dei
supplementari il punteggio fosse rimasto di parità, entro due giorni
dalla data della finale, si sarebbe svolta la ripetizione della
finale, con tanto di ulteriori supplementari. Se anche in quella
circostanza il punteggio fosse rimasto ancora in parità, allora,
solo a quel punto, sarebbe entrata in gioco la monetina. Una
circostanza, quella della ripetizione della partita, che, come
vedremo, risultò essere un elemento decisivo ai fini della vittoria
finale.
Tre gli stadi che
vennero usati per la FASE FINALE: per le semifinali, lo STADIO
COMUNALE di FIRENZE, e lo STADIO S. PAOLO di NAPOLI; e per le due
finali lo stadio OLIMPICO DI ROMA.
LE SEMIFINALI.
Il 5 Giugno 1968
si giocarono, dunque, alle ore 18, in contemporanea (per la prima
volta nella storia degli Europei!), entrambe le semifinali.
Allo STADIO
COMUNALE di FIRENZE scesero in campo INGHILTERRA e JUGOSLAVIA. A
dirigere la gara l’arbitro spagnolo JOSE MARIA ORTIZ DE MENDIBIL,
dinanzi a 21.834 spettatori. La gara vide la vittoria della
JUGOSLAVIA per 1-0, grazie al goal partita segnato all’86° da
DZAJIC. Vediamo le immagini di quella partita.
Allo STADIO SAN
PAOLO di NAPOLI, ITALIA e URSS tornano ad affrontarsi, dopo il
precedente degli ottavi di qualificazione a EURO 1964, per le
semifinali, davanti a 68.582 spettatori. A dirigere la gara l’arbitro
KURT TSCHENSCHER, proveniente dalla GERMANIA OVEST. Vediamo alcune
immagini di quella sfida.
La gara non si
sbloccò nei durante i tempi regolamentari, né durante i tempi
supplementari. Siccome all’epoca non era stata ancora introdotta
l’usanza dei calci di rigore, a decretare il vincitore fu il
sorteggio. Il capitano degli AZZURRI, GIACINTO FACCHETTI, scelse
TESTA, il capitano sovietico scelse CROCE. Uscì fuori TESTA,
cosicché furono gli azzurri a qualificarsi per la FINALE.
LE FINALI.
L’8 giugno 1968,
alle ore 18, si giocò allo stadio OLIMPICO di ROMA, la finale per il
terzo posto tra INGHILTERRA e URSS. La sfida, diretta davanti a più
di 68.000 spettatori, dall’arbitro ungherese ISTVAN ZSOLT, vide la
vittoria dell’INGHILTERRA, grazie ai goal al 39° di BOBBY
CHARLTON, e al 63° di HURST.
Lo stesso giorno,
sempre allo STADIO OLIMPICO, alle ore 21:15 circa, si giocò la
finalissima tra ITALIA e JUGOSLAVIA, dinanzi a 68.000 spettatori,
agli ordini dell’arbitro svizzero GOTTFRIED DIENST.
La JUGOSLAVIA
interpretò quella finale come la gara della vita, e passò in
vantaggio al 39° con DZAJIC. All’80°minuto, gli azzurri
riuscirono a raggiungere il pareggio, grazie a DOMENGHINI. Si andò
così ai tempi supplementari, ma il risultato rimase fermo per 1-1.
Per questo motivo,
in virtù del regolamento venne così deciso di disputare la
ripetizione della finale, che si sarebbe giocata, sempre allo stadio
OLIMPICO, due giorni dopo, il 10 GIUGNO.
Il 10 Giugno
1968,alle ore 21:15, allo stadio OLIMPICO di ROMA si giocò, quindi,
la finale di ripetizione tra ITALIA e JUGOSLAVIA, davanti a 32.886
spettatori, agli ordini dell’arbitro spagnolo JOSE MARIA ORTIZ DE
MENDIBIL.
In occasione di
questa seconda finale il ct azzurro, FERRUCCIO VALCAREGGI, effettua
una specie di turnover, sostituendo ben 5 giocatori, mettendo così
forze fresche in campo. La Jugoslavia no. Si rivelerà la mossa
decisiva, in quanto, come già detto, la squadra jugoslava aveva
impostato la finale dell’8 Giugno come la partita della vita, e
quindi i giocatori si presentarono in campo stanchi, sentendo la
fatica dei regolamentari e dei supplementari di due giorni prima.
Era indubbiamente
un’altra Italia, come già detto con molte forze fresche in campo,
e finì così con il dominare in scioltezza la gara, e vincendo la
finale per 2-0, grazie ai goal segnati all’11° da GIGI RIVA, e al
32° da ANASTASI.
L’ITALIA,
dunque, si aggiudicava il suo primo (e per ora unico) titolo europeo,
spinta dall’orgoglio e dalla forza del proprio pubblico.
Il capitano azzurro, GIACINTO FACCHETTI, alza la COPPA dellEUROPEO. |
A questo punto,
possiamo far partire le immagini. Iniziamo con questo documentario di
SFIDE, in due parti, dedicato alla vittoria dell’EUROPEO 1968,
partendo dalla partita contro l’URSS, per arrivare alla doppia
finale contro la JUGOSLAVIA.
SFIDE-DOCUMENTARIO EURO 1968-2° PARTE.
A inizio puntata,
avevo promesso una vera e propria chicca dell’epoca, che ho il
piacere di svelare con grande emozione. A beneficio di tutti gli
appassionati di AMARCORD, o di partite storiche, pubblichiamo in
versione INTEGRALE la telecronaca della finale di ritorno tra ITALIA
e JUGOSLAVIA, con il commento del mitico NANDO MARTELLINI.
Con le immagini di
giubilo dei giocatori azzurri, al termine della finale contro la
JUGOSLAVIA, si conclude questa puntata di EUROSTORY. La prossima
puntata sarà dedicata agli EUROPEI del 1972, con protagonista la
GERMANIA OVEST.
Rüdiger Franz Gaetano Herberhold
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