Il pianto di SANDRO MAZZOLA a RADIO KISS KISS in seguito agli striscioni offensivi esposti durante il derby tra JUVENTUS e TORINO: l'ennesima sconfitta da parte del calcio italiano. |
Cari
amici,
vorrei
dedicare questa puntata di SPUNTI DI SPORT a uno dei più vergognosi
episodi che da quando seguo calcio mi è capitato di assistere: mi
riferisco agli striscioni offensivi esposti nella curva SCIREA dello
JUVENTUS STADIUM durante il derby della MOLE, JUVENTUS-TORINO,
disputato domenica scorsa.
Come sapete
tutti, infatti, domenica scorsa durante il derby sono stati esposti
da alcuni pseudotifosi due striscioni a dir poco offensivi dedicati
alla strage di SUPERGA, dove, lo ricordiamo, il 4 Maggio 1949, perse
la vita la formazione del GRANDE TORINO, una delle squadre che hanno
fatto la storia del calcio del nostro paese e che era di ritorno da
Lisbona dove aveva partecipato alla partita di addio al calcio del
capitano del BENFICA, FRANCISCO FERREIRA, e il gruppo di giornalisti
al seguito.
Sul
primo di questi striscioni, qui raffigurato, c'era scritto “Quando
volo penso al Toro”.
Sull'altro
“Solo uno schianto”, con l'aereo e la basilica di Superga
disegnate.
Come
avrete sicuramente capito, cari amici, degli striscioni al limite del
deplorevole, o meglio del disgusto.
Un
gesto condannato molto duramente dal presidente della JUVENTUS,
ANDREA AGNELLI, il quale ha così scritto sulla pagina TWITTER della
società bianconera “Le tragedie non si toccano. Mai. No agli
striscioni e ai cori canaglia. Tutti”
Striscioni
puniti dal Giudice Sportivo solamente con una multa da 25.000 Euro,
"per avere suoi sostenitori, al 10° del primo
tempo ed al 12° del secondo tempo, esposto due striscioni insultanti
la memoria della tragedia di Superga; entità della sanzione
attenuata ex art. 13 lett. a) e b) CGS, in relazione all’art. 12 n.
3 e 6 CGS, per avere la Società concretamente operato con le Forze
dell'ordine a fini preventivi e di vigilanza".
Una
sanzione, quella comminata al club bianconero, che ha suscitato lo
sdegno, e al contempo le lacrime da parte di SANDRO MAZZOLA, che
nella tragedia di SUPERGA, purtroppo perse suo padre, il leggendario
VALENTINO MAZZOLA, capitano del GRANDE TORINO. Intervistato nei
giorni scorsi da RADIO KISS KISS, l'ex bandiera dell'INTER è
addirittura scoppiato in lacrime nel commentare la vicenda. “Sono
stati vergognosi, solo in Italia succedono queste cose. Non c’entra
la dirigenza della Juventus, che è composta da persone eccezionali,
ma la tifoseria andava punita in maniera esemplare. Solo in Italia
succedono queste cose: è una vergogna, hanno infangato per
l’ennesima volta il ricordo di quella squadra e nessuno ha fatto
nulla. Solo da noi c’è qualcuno che allo stadio porta certi
striscioni. Io dico che quello stadio va chiuso per un anno, per
sempre”.
Questo l'intervento di
SANDRO MAZZOLA a RADIO KISS KISS, che andiamo ad ascoltare.
Non ve lo nascondo, cari
amici, sentire un grande come SANDRO MAZZOLA piangere da grande
appassionato di calcio mi ha fatto davvero molto male dentro, e
rappresentano l'ennesima sconfitta in una stagione del calcio
italiano assolutamente da dimenticare, tra striscioni e cori
offensivi, a tal punto da chiedersi quale pericolosa deriva stia
seguendo il nostro calcio.
Così come in passato
abbiamo condannato duramente in questo spazio senza se e senza ma gli
striscioni offensivi nei confronti di GIANLUCA PESSOTTO e nei
confronti delle vittime dell'HEYSEL, a maggior ragione dobbiamo
condannare quanto successo nel derby torinese.
La cosa più grave però, a
giudizio di chi scrive, è un'altra. Nonostante questi vergognosi
striscioni c'è stato anche chi ha voluto giustificarli, dicendo che
come vengono esposti striscioni contro l'HEYSEL o contro PESSOTTO,
allora era giusto fare questi striscioni, oppure, come mi è capitato
di leggere, di alcuni tifosi juventini che da una parte condannano lo
striscione, ma d'altra parte si arrabbiano alla richiesta di Mazzola
di chiudere per un anno o per sempre lo JUVENTUS STADIUM, come
peraltro sopra riportato, sostenendo che sia una diversa tendenza da
parte dei media di esporre l'argomento, tentando di ingagantire il
tutto quando ci sia la JUVENTUS, e di minimizzare il tutto quando
siano coinvolte altre tifoserie e/o in caso di striscioni offensivi
nei confronti delle vittime dell'HEYSEL.
Non so come funziona da
altre parti, né onestamente mi interessa saperlo. Per quanto mi
riguarda so solamente una cosa: striscioni come quelli di domenica
scorsa non hanno bisogno della benchè minima giustificazione. Va
bene tutto, ma il rispetto nei confronti di chi purtroppo è venuto a
mancare in seguito a una disgrazia di qualunque tipo è a dir poco
basilare in un paese civile come dovrebbe essere il nostro, sempre se
lo è ancora. Sempre e comunque. Sia che si tratti delle vittime
dell'HEYSEL, sia che si tratti delle vittime della stage di SUPERGA,
ecc.
Possiamo capire gli sfottò,
la rivalità sul campo, ma una cosa deve essere basilare: il rispetto
reciproco. Cosa che questo episodio non mostra minimamente.
Rüdiger
Franz Gaetano Herberhold
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