PUNTATA REALIZZATA PER VFW PROJECT IN DATA 29 APRILE 2014.
Un
gesto forte ma alquanto doveroso. Chi, domenica scorsa, durante
VILLARREAL-BARCELLONA ha lanciato una banana contro Dani Alves con
fare a dir poco discriminatorio quasi a voler scambiare il giocatore
con una scimmia, non si sarebbe potuto immaginare quale bellissima
risposta avrebbe dato Dani Alves a un fenomeno tipico purtroppo non
solo nel nostro Paese.
Il
voler raccogliere quella banana e mangiarsela prima di battere il
successivo calcio d'angolo è stato uno schiaffo piuttosto forte e
assolutamente meritato nei confronti di chi voleva umiliare il
giocatore del Barcellona.
Per
la prima volta, infatti, un giocatore ha raccolto la sfida
lanciatagli da un tifoso chiaramente razzista. E quale migliore
risposta, come possiamo vedere nel filmato ivi allegato, che prendere la banana e mangiarsela dinanzi ai suoi occhi?
Un gesto, come dicevo, forte, rivoluzionario, e che, siamo certi, non
mancherà per fortuna di fare scuola.
Come
se ciò non bastasse, al termine della partita il giocatore ha voluto
commentare l'episodio della banana con queste parole forti, ma
doverose. "Il fatto con la banana? Sono in
Spagna da 11 anni e queste cose accadono da quando io sono qui. Ma
penso che bisogna ridere di questi ritardati mentali. Non so chi
l'abbia tirata, ma devo ringraziarlo perché mi ha dato l'energia per
fare poi due cross che ci hanno fruttato altrettante reti. In fondo
quel tifoso mi ha aiutato: ricordo che quando ho cominciato a giocare
mio padre mi diceva sempre di mangiare banane perché così avrei
evitato i crampi. Come hanno fatto ad indovinarlo?"
Nella mattinata di ieri è
giunto anche il comunicato stampa del Barcellona a difesa di Dani
Alves.
“ Il Barcellona, nel
manifestare il suo totale appoggio e solidarietà a Dani Alves per
gli insulti di cui è stato vittima ieri al Madrigal,
vuole ricordare l'importanza civica, culturare, sociale
e sportiva dei due messaggi che la Uefa ci mostra prima di ogni
partita: Rispetto e No al razzismo». Apprezziamo molto gli sofrzi
del Villarreal il quale vuole trasformare i terreni di gioco in spazi
in cui prevalga lo sport e dove le carenze comportamentali di
determinate persone vengano prima isolate e poi sradicate per
sempre».
Il
Brasile raccoglie il gesto di risposta di Dani Alves a circa 45
giorni dall'inizio del Mondiale e il portale Globoesporte così
commenta "Nessuno
è o deve essere bianco, nero o giallo. Abbiamo o dovremmo essere
tutti dello stesso colore; l'intolleranza ci danneggia più della
corruzione. Oggi tutti siamo scuri di pelle, con gli occhi luminosi e
i capelli ricci proprio come Dani Alves. Quella banana è il Brasile
che viaggia attraverso il tempo e lo spazio. Quell'ironia nel gesto
di mangiare il frutto è come un ballerino che balla la samba o un
giocatore che dribbla".
Il
gesto di Dani Alves fa il giro del mondo, il primo a raccoglierlo è
il suo compagno di squadra sia nel Barcellona che nella nazionale
brasiliana, Neymar, anch'egli vittima in passato in cori e offese
razziste in spagna, il quale si spinge addirittura oltre e lancia
un'iniziativa su Instagram.
"È
una vergogna che nel 2014 esista ancora questo preconcetto". ha
scritto Neymar. "Per dare il mio contributo perché tutto questo
finisca, ho deciso di fare come Dani Alves.. Se anche voi la pensate
così, fatevi fotografare mentre mangiate una banana e usiamo quello
che loro hanno contro di noi a nostro favore".
L'hashtag
con cui contrassegnare le fotografie è #somostodosmacacos, “Siamo
tutti scimmie”.
L'appello
di Neymar ha fatto il giro del mondo con tanttissimi personaggi che
hanno cominciato a farsi fotografare nell'atto di mangiare una
banana: in primis lo stesso Neymar con il figlio, la sorella di
Neymar, la conduttrice brasiliana Rafaella Beckran, la fidanzata di
Dani Alves, Thaissa Carvalho, il giocatore del Napoli Mertens,
l'attaccante del Milan Balotelli, Hulk dello Zenit, Aguero del
Manchester City, e tanti altri. Compresi il ct azzurro Cesare
Prandelli e il premier italiano Matteo Renzi, nel corso della visita
della Nazionale di Calcio a 5 fresca campione d'Europa a Palazzo
Chigi.
Nel
frattempo, è notizia di queste ultime ore il riconoscimento da parte
del Villarreal del tifoso che avrebbe lanciato la banana a Dani
Alves. Fondamentale in tal senso il preziosissimo contributo delle
persone che gli sedevano accanto. Pesantissime le conseguenze di
questo gesto: il tifoso infatti rischia non solo la revoca della
tessera a vita, ma anche di essere multato pesantemente e di essere
bandito a vita dagli stadi.
Una
risposta forte e assolutamente giusta quella spagnola, nei confronti
di un fenomeno purtroppo pesante, come il razzismo, che sarebbe molto
bello poter esportare anche nel nostro Paese, dove purtroppo ogni
domenica assistiamo sempre e costantemente a fenomeni piuttosto
analoghi di razzismo, con fischi, offese e insulti verso giocatori di
colore, o anche verso determinate squadre di calcio, e con le varie
sanzioni che finora purtroppo non hanno ancora portato a un qualche
risultato significativo.
Sarebbe
l'ora che anche nel nostro Paese potesse scattare una qualche
risposta nei confronti di questi gesti che purtroppo finiscono sempre
di più per allontanare i veri appassionati dagli spalti. E questa,
se vogliamo, è la cosa che fa davvero male.
Rüdiger
Franz Gaetano Herberhold
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