La locandina della 1° edizione dei Mondiali, disputata dal 13 al 30 Luglio 1930 |
Iniziamo a partire da oggi a sviluppare
la parte relativa agli Amarcord mondiali.
Non possiamo non cominciare dalla prima
edizione, che come sappiamo si svolse in Uruguay nel 1930.
Innanzitutto: perchè proprio i
Mondiali di calcio?
In quegli anni, è vero, si svolgeva
già il torneo olimpico di calcio, introdotto per la prima volta dal
CIO nel 1906 su richiesta della FIFA, nata, lo ricordiamo due anni
prima.
Come anche nel 1927 era nata anche la
Coppa Internazionale, detta anche dell'Europa Centrale, che nella
prima edizione mise di fronte le nazionali europee allora più forti
quali Italia, Cecoslovacchia, Austria , Svizzera e Ungheria. Però
non bastava. serviva di più. Serviva, cioè un torneo mondiale,
rivolto a tutte le nazionali del mondo.
Fu così che in occasione del Congresso
della FIFA, svoltosi ad Amsterdam il 29 Maggio 1928, il massimo
organo calcistico mondiale, in accoglimento della proposta del
francese Henry Delaunay, accolse la proposta di istituire un torneo
continentale di calcio.
Bisogna dire la verità: tanti furono i
paesi che si candidarono per l'organizzazione. Pensiamo all'Italia,
all'Ungheria, all'Olanda, alla Spagna, alla Svezia, all'Uruguay.
Si, anche l'Uruguay. Il paese
sudamericano avrebbe festeggiato nel 1930 il centenario del
Giuramento della costituzione; peraltro anche in ambito calcistico la
formazione uruguayana aveva vinto i tornei Olimpici del 1924 e del
1928.
Rappresentava sicuramente una
candidatura assai prestigiosa, e peraltro anche sostenuta dal
Presidente FIFA Rimet. Cosa non da poco a quei tempi.
Fu così che, vista la forza della
candidatura uruguayana (rafforzata anche dalla promessa di costruire
uno stadio in occasione dei mondiale, e anche di risarcire le
nazionali partecipanti dei costi di viaggio), le altre nazionali
candidate ritirarono la propria candidatura, e a vincere così
l'assegnazione di quel primo Mondiale fu così proprio l'Uruguay.
Scelta sancita anche dal Congresso FIFA
di Barcellona del 1929.
A questo punto, restava da sancire
quale potesse essere il premio da assegnare ai vincitori del torneo.
Come ho avuto modo di raccontare nella
puntata di Spunti Di Sport dedicata ai TROFEI MONDIALI, uscita pochi
giorni fa sul sito del Guerin Sportivo, il presidente Rimet decise di
affidare la realizzazione del trofeo a un orafo francese cresciuto
nella scuola di Louis Cartier, uno dei massimi gioiellieri ed
orologiai dell’epoca: Abel Lafleur.
Lafleur ideò così la Coppa Victory:
una statuetta raffigurante una donna con le ali (una Vittoria alata)
che regge una coppa di forma decagonale, il tutto appoggiato su un
piedistallo di marmo a base ottagonale. L’altezza totale della
statueta era di circa 30cm, il peso 3800 grammi, di cui 1800 di
argento placcato oro.
La Coppa Victory: dal 1946 in occasione del congresso del Lussemburgo verrà denominata COPPA RIMET in onore dell'omonimo presidente francese della FIFA. |
13 le squadre che parteciparono a
quella storica prima edizione: Argentina, Belgio, Bolivia, Brasile,
Cile, Francia, Jugoslavia, Messico, Paraguay, Perù, Romania, USA,
Uruguay.
Da rilevare che numerose nazionali
europee decisero di non partecipare: Austria, Svizzera,
Cecoslovacchia, Italia, Scozia e Inghilterra. Le ultime due persino
per una questione a loro dire di principio: essendo nato il calcio in
Inghilterra, si ritenevano a prescindere "Campioni del mondo"
e non ritenevano di doversi quindi confrontare con altre formazioni.
il primo mondiale che vedrà la partecipazione di una formazione
inglese sarà nel 1950.
GLI STADI DEL MONDIALE.
Tre gli stadi che ospitarono gli
incontri di quel primo mondiale: lo stadio del Centenario, il Pocitos
e il Gran Parque Central.
Bisogna dire la verità: secondo gli
organizzatori le partite sarebbero dovute giocarsi del tutto allo
stadio del Centenario.
Purtroppo però alcuni ritardi legati
al Piano organizzativo associati al contempo alle forte pioggie che
colpirono il Paese e in particolare la zona di montevideo, spinsero
gli organizzatori a utilizzare gli altri due stadi suddetti,
utilizzati dal Penarol e dal Nacional.
Solamente in occasione della partita
tra Uruguay e Perù fu possibile utilizzare lo stadio del CENTENARIO,
utilizzato poi per le partite successive.
MONDIALI 1930- IL TORNEO.
Le 13 squadre partecipanti vennero così suddivise in 4 gironi: 1 da 4 squadre (il girone 1 costituito da ARGENTINA, CILE, FRANCIA e MESSICO) e 3 da 3 squadre (Girone 2: JUGOSLAVIA, BRASILE E BOLIVIA; girone 3: URUGUAY, ROMANIA e PERÙ; Girone4: USA, PARAGUAY e BELGIO).
Passavano alle semifinali le prime classificate di ogni girone.
Questi i risultati del girone: FRANCIA-MESSICO 4-1, ARGENTINA-FRANCIA 1-0,
CILE-MESSICO 3-0, CILE-FRANCIA 1-0, ARGENTINA-MESSICO 6-3, ARGENTINA-CILE 3-1.
Classifica: ARGENTINA 6 punti; Cile 4; Francia 2; Messico 0.
GIRONE 2.
JUGOSLAVIA-BRASILE 2-1; JUGOSLAVIA-BOLIVIA 4-0; BRASILE-BOLIVIA 4-0.
Classifica: JUGOSLAVIA 4; Brasile 2; Bolivia 0.
GIRONE 3.
ROMANIA-PERÙ 3-1; URUGUAY-PERÙ 1-0; URUGUAY-ROMANIA 4-0.
Classifica: URUGUAY 4; Romania 2; Perù 0.
GIRONE 4.
USA -BELGIO 3-0; USA-PARAGUAY 3-0; PARAGUAY-BELGIO 1-0.
Classifica: USA 4; Paraguay 2; Belgio 0.
LE SEMIFINALI.
Il 26 e il 27 Luglio presso lo Stadio del Centenario si disputarono le semifinali di quella prima storica edizione mondiale.
Il 26 Luglio si disputò la semifinale tra Argentina e USA; il 27 Luglio quella tra Uruguay e Jugoslavia.
A prevalere in entrambe le semifinali furono le due squadre sudamericane: troppa francamente le differenza in campo, con Argentina e Uruguay che batterono i rispettivi rivali per 6-1.
Le 13 squadre partecipanti vennero così suddivise in 4 gironi: 1 da 4 squadre (il girone 1 costituito da ARGENTINA, CILE, FRANCIA e MESSICO) e 3 da 3 squadre (Girone 2: JUGOSLAVIA, BRASILE E BOLIVIA; girone 3: URUGUAY, ROMANIA e PERÙ; Girone4: USA, PARAGUAY e BELGIO).
Passavano alle semifinali le prime classificate di ogni girone.
Questi i risultati del girone: FRANCIA-MESSICO 4-1, ARGENTINA-FRANCIA 1-0,
CILE-MESSICO 3-0, CILE-FRANCIA 1-0, ARGENTINA-MESSICO 6-3, ARGENTINA-CILE 3-1.
Classifica: ARGENTINA 6 punti; Cile 4; Francia 2; Messico 0.
GIRONE 2.
JUGOSLAVIA-BRASILE 2-1; JUGOSLAVIA-BOLIVIA 4-0; BRASILE-BOLIVIA 4-0.
Classifica: JUGOSLAVIA 4; Brasile 2; Bolivia 0.
GIRONE 3.
ROMANIA-PERÙ 3-1; URUGUAY-PERÙ 1-0; URUGUAY-ROMANIA 4-0.
Classifica: URUGUAY 4; Romania 2; Perù 0.
GIRONE 4.
USA -BELGIO 3-0; USA-PARAGUAY 3-0; PARAGUAY-BELGIO 1-0.
Classifica: USA 4; Paraguay 2; Belgio 0.
LE SEMIFINALI.
Il 26 e il 27 Luglio presso lo Stadio del Centenario si disputarono le semifinali di quella prima storica edizione mondiale.
Il 26 Luglio si disputò la semifinale tra Argentina e USA; il 27 Luglio quella tra Uruguay e Jugoslavia.
A prevalere in entrambe le semifinali furono le due squadre sudamericane: troppa francamente le differenza in campo, con Argentina e Uruguay che batterono i rispettivi rivali per 6-1.
LA FINALE E LA SCELTA DEI PALLONI.
Il 30 Luglio 1930, dunque, si svolse la finalissima del Mondiale allo stadio del Centenario di Montevideo tra Uruguay e Argentina.
Se vogliamo, una finale annunciata e al contempo rivincita della finale olimpica di due anni fa, vinta in seconda battuta dall'Uruguay per 2-1 il 13 Giugno 1928 allo stadio Olinpico di Rotterdam, dopo che tre giorni prima la finale al termine dei tempi supplementari era finita sul punteggio di 1-1.
A dirigere la finale di quel primo Mondiale del 1930 venne prescelto l'arbitro belga John Langenus, il quale per accettare pose due precise condizioni: la garanzia di avere una nave pronta a salpare al fischio finale vista la fortissima rivalità tra le due squadre e i rispettivi sostenitori e al contempo una polizza sulla vita.
Condizioni prontamente accettate.
A proposito della rivalità tra le due squadre un fatto merita di essere raccontato. Entrambe le squadre imposero di giocare la finale con il proprio pallone (solo dall'edizione successiva del 1934 sarebbe stato scelto un pallone ufficiale del Torneo).
La FIFA risolse così il problema designando l'arbitro a fare un sorteggio speciale prima della partita, davanti ai due capitani scegliendo così quale pallone sarebbe stato utilizzato nel primo tempo e quale nel secondo.
Secondo quanto emerse dal sorteggio nel primo tempo sarebbe stato utilizzato il pallone dell'Argentina (la Pelota Argentina de 12 Paneles); nel secondo tempo il pallone dell'Uruguay (Pelota Modelo T).
Quale differenza era presente tra i rispettivi palloni, qui raffigurati?
Il 30 Luglio 1930, dunque, si svolse la finalissima del Mondiale allo stadio del Centenario di Montevideo tra Uruguay e Argentina.
Se vogliamo, una finale annunciata e al contempo rivincita della finale olimpica di due anni fa, vinta in seconda battuta dall'Uruguay per 2-1 il 13 Giugno 1928 allo stadio Olinpico di Rotterdam, dopo che tre giorni prima la finale al termine dei tempi supplementari era finita sul punteggio di 1-1.
A dirigere la finale di quel primo Mondiale del 1930 venne prescelto l'arbitro belga John Langenus, il quale per accettare pose due precise condizioni: la garanzia di avere una nave pronta a salpare al fischio finale vista la fortissima rivalità tra le due squadre e i rispettivi sostenitori e al contempo una polizza sulla vita.
Condizioni prontamente accettate.
A proposito della rivalità tra le due squadre un fatto merita di essere raccontato. Entrambe le squadre imposero di giocare la finale con il proprio pallone (solo dall'edizione successiva del 1934 sarebbe stato scelto un pallone ufficiale del Torneo).
La FIFA risolse così il problema designando l'arbitro a fare un sorteggio speciale prima della partita, davanti ai due capitani scegliendo così quale pallone sarebbe stato utilizzato nel primo tempo e quale nel secondo.
Secondo quanto emerse dal sorteggio nel primo tempo sarebbe stato utilizzato il pallone dell'Argentina (la Pelota Argentina de 12 Paneles); nel secondo tempo il pallone dell'Uruguay (Pelota Modelo T).
Quale differenza era presente tra i rispettivi palloni, qui raffigurati?
La Pelota Argentina, raffigurata a sinistra, era
costituito per prima cosa da 12 pannelli, era più leggero ed era
rivestito da un tipo di cuoio più sottile rispetto al Modelo T,
raffigurato sulla destra, più pesante e largo rispetto a quello
argentino.
La finalissima vedrà nel primo tempo l'Uruguay passare in vantaggio al 12°minuto di gioco con Dorado. Al 20° pareggia l'Argentina con Peucelle, e poi al 37° passa in vantaggio con Stabile.
Nella ripresa l'Uruguay prima trova il pareggio al 57° con Cea, poi passa in vantaggio al 68° con Iriarte, e poi segna il goal del definitivo 4-2 all'89°con Castro.
La finalissima vedrà nel primo tempo l'Uruguay passare in vantaggio al 12°minuto di gioco con Dorado. Al 20° pareggia l'Argentina con Peucelle, e poi al 37° passa in vantaggio con Stabile.
Nella ripresa l'Uruguay prima trova il pareggio al 57° con Cea, poi passa in vantaggio al 68° con Iriarte, e poi segna il goal del definitivo 4-2 all'89°con Castro.
In merito alla prima storica
edizione dei Mondiali andiamo a vedere il film ufficiale realizzato
in occasione del Centenario della FIFA nel 2004 con anche le immagini
della finale tra Uruguay e Argentina.
Due anni dopo, nel 1932,
al Congresso FIFA di Stoccolma, la massima organizzazione calcistica
continentale avrebbe stabilito che tra la Svezia e l'Italia sarebbe
stata proprio quest'ultima a ospitare i Mondiali nel 1934.
Ma, come direbbe il grande Michael Ende, questa è un'altra storia.
Rüdiger Franz Gaetano Herberhold
Ma, come direbbe il grande Michael Ende, questa è un'altra storia.
Rüdiger Franz Gaetano Herberhold
Nessun commento:
Posta un commento