Un
nuovo intervento nella nottata di ieri, a cui è seguito un leggero
miglioramento, con la consapevolezza però che tanta strada deve
essere ancora fatta. Questo in sintesi il sunto della conferenza
stampa in cui i medici del Centro Ospedaliero universitario di
Grenoble hanno fatto il punto della situazione in merito alle
condizioni di salute del sette volte campione del mondo di FORMULA 1
ed ex pilota Ferrari, MICHAEL SCHUMACHER.
Questa
mattina si è svoltsa una nuova conferenza stampa a cui hanno preso
parte la direttrice sanitaria dell'Ospedale di Grenoble, Jacqueline
Hubert, il primario di neurochirurgia, Emmanuel Gay, e il primario di
rianimazione Jean Francois Payen, e il Prof. Saillant, presente sia
come amico personale del pilota tedesco, sia come luminare di
neurochirurgia.
A
prendere la parola per prima la direttrice dell'Ospedale, JACQUELINE
HUBERT, la quale ha dichiarato che «è stato
necessario un nuovo scanner cerebrale per capire come è la
situazione. Altro intervento chirurgico ieri in serata per diminuire
la pressione intercraniale. Ci sono stati dei piccolissimi
miglioramenti».
L'intervento svolto ieri
sera verso le 22, dal primario di neurochirurgia, Emmanuel Gay, è
durato due ore e ha consentito di asportare un grosso ematoma
subdurale nella parte sinistra del cranio.
In merito all'intervento di
ieri sera e non solo, il primario del reparto di rianimazione, Dr.
Payen ha fatto il punto della situazione supportato proprio dal Dr. Gay.
«Rispetto a quello che
sta dicendo la direttrice, abbiamo nel tardo pomeriggio visto un
piccolo miglioramento dello stato della pressione intercraniale. Un
esame effettuato ha mostrato che il paziente è relativamente
stabile. Non ci sono segnali che possano indicare un peggioramento
della situazione. Ci è sembrato a questo punto possibile mantenerlo
in uno stato di leggero miglioramento. Il nuovo intervento chirurgico
non era previsto ma adesso lo abbiamo fatto per trattare meglio la
pressione. E' andato bene e stamattina abbiamo visto da un'altra
risonanza che questo intervento è stato positivo. La situazione è
più controllata rispetto a ieri. Ovviamente prima di operarlo
abbiamo chiesto il permesso della famiglia. Gli abbiamo tolto
l'ematoma sul lato sinistro visto che era accessibile e la pressione
intercraniale è diminuita. Ci sono ancora emorragie presenti e
ovviamente ci sono lesioni e danni a livello cerebrale che vanno
monitorati. La situazione è più sotto controllo rispetto a ieri.
Abbiamo guadagnato più tempo anche se ancora non possiamo dire che è
fuori pericolo. Le prossime ore saranno cruciali. La situazione non è
la stessa di ieri a quest'ora, per questo ieri sera abbiamo preso la
decisione di operarlo. Dopo la risonanza di ieri siamo rimasti
sorpresi dai segnali di miglioramento, per questo lo abbiamo operato.
Occhio, però, il cammino è ancora lunghissimo. Previsioni per il
futuro? Non possiamo farle ancora. Trasferirlo? Per ora è
impossibile perchè il suo stato è ancora fragile. Ne parleremo in
seguito. Ora stiamo correggendo delle anomalie che abbiamo
riscontrato. E' ancora con il respiratore artificiale. Ripeto, la
risonanza che abbiamo effettuato stamattina mostra una situazione
migliorata rispetto a ieri. Le condizioni sono sempre critiche ma
stabili»
In merito ai due interventi
finora svolti su Schumacher abbiamo avuto modo di apprendere che il
primo, eseguito dal neurochirurgo STEPHAN CHABARDES e di routine in
situazioni come quellaoccorsa a Michael, era una craniectomia, e
consisteva in una rimozione di parte della calotta cranica ai fini di
ridurre la pressione intracranica.
L'intervento di ieri sera,
invece, come già spiegato in precedenza, condotto dal primario di
neurochirurgia, Prof. Emmanuel Gay,consisteva nell'asportazione di un
grosso ematoma subudurale nella parte sinistra del cranio.
A concludere la conferenza
stampa, il Prof. Saillant, che ha così dichiarato «La famiglia
è qui e questa decisione di rioperarlo è stata presa dall'equipe
medica, dal suo medico tedesco e da tutti noi qui presenti. Non
possiamo dire che è fatta, ci sono degli alti e dei bassi.
Globalmente sta meglio ma dobbiamo essere realisti e dire che non è
ancora fuori pericolo. Non abbiamo abbassato la densità terapeutica.
Ora però è disonesto parlare del futuro. Siamo qui a parlare delle
cose che accadono al momento. Vi prego di non arrivare a conclusioni
affrettate a lungo termine. La battaglia di Michael non è ancora
vinta. La situazione portebbe cambiare da un momento all'altro. Se ci
sono novità, faremo una nuova conferenza. Altrimenti non ci saranno
aggiornamenti»
Nel frattempo, sempre nella
giornata di oggi, è stata finalmente spiegata la dinamica che ha
portato al grave incidente di Schumi. A spiegarla la sua portavoce
storica, SABINE KEHM, che ha seccamente smentito l'ipotesi, paventata
dal TIMES, che MICHAEL stesse sciando a una velocità tra i 60 e i
100 Km orari.
"E' stata una catena di circostanze negative e sfortunate.
Non andava ad alta velocità come ho letto e, anche
se non ero presente, ho parlato con coloro che erano insieme a
Michael. Mi hanno raccontato che aveva appena aiutato un amico a
rialzarsi dopo una caduta in pista e si era sincerato che non si
fosse fatto male. Partendo da fermo, ha poi ripreso a sciare ed è
arrivato nel tratto di neve all'intersezione tra le due piste, la
rossa e la blu. E' entrato in quel tratto e quando ha curvato,
probabilmente per tornare su una delle piste, ha urtato contro una
roccia volando in aria. Purtroppo è riatterrato sbattendo la parte
destra della testa contro un'altra roccia. La sua famiglia è
presente, sotto shock: c'è preoccupazione, ma anche la speranza che
ce la faccia, anche se la situazione è sempre critica.I medici sono stati chiari. Adesso non ci resta che sperare che tutto vada bene. La situazione, come hanno detto, è migliorata, ma rimane comunque critica. Ci fanno piacere tutti questi messaggi di supporto da parte di tifosi e persone che conoscono Michael e la famiglia vuole ringraziare tutti”.
Una situazione, quella di Michael, al momento ancora critica anche se con una leggerissima punta di ottimismo. La strada è ancora lunga, questo è vero, però l'auspicio di tutti è che Michael possa cominciare a puntare quanto prima alla sua 92° vittoria. La più importante, ma anche sopratutto la più bella.
FORZA, SCHUMI!
Rüdiger Franz Gaetano Herberhold.
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