Un
campione entrato nella storia del calcio italiano per via dei
numerosi goal segnati, 274 in 537 (290 se consideriamo anche i 16 goal segnati durante la stagione 1945/46 nella DIVISIONE NAZIONALE), che lo rendono, al momento,
l'attaccante principe nella storia della SERIE A. Nessuno finora ha
fatto meglio di lui. Stiamo parlando dell'indimenticabile SILVIO
PIOLA, di cui oggi si celebra il centenario della nascita, e a
cui dedichiamo questa puntata di SPUNTI DI SPORT.
I
PRIMI PASSI NELLA PRO VERCELLI.
Silvio
Piola nasce a Robbio, in provincia di Pavia il 29 Settembre 1913. I
genitori, commercianti di tessuti, avevano momentaneamente lasciato
la propria città, Vercelli, dove ritorneranno nel 1914, e a cui
Silvio si legherà fin da subito. Fin da subito dimostra di essere un
grande appasssionato di calcio, cominciando a dare i primi calci a
pallone a soli 8-9 anni nella selezione giovanile vercellese
“Veloces”. Nella stagione 1929/30, Silvio fa il suo esordio in
SERIE A con la PRO VERCELLI nella gara giocata contro il BOLOGNA il
16 Febbraio 1930.
Queste
le formazioni dell'epoca.
BOLOGNA:
Gianni, Monzeglio, Gasperi, Genovesi, Baldi, Pitto, Busini I, Maini,
Schiavio, Busini III, Muzzoli. All: Hermann FELSNER.
PRO
VERCELLI: Scansetti, Zanello, Dellarole I, Pensotti, Ardissone,
Bajardi I, Casalino, Bajardi II, Piola, Seccatore, Ferraris II. All.
Jozsef NAGY.
Quella
prima partita di PIOLA in SERIE A vedrà le due squadre pareggiare
per 2-2, con il BOLOGNA che passò in vantaggio al 32° con MAINI, la
PRO VERCELLI pareggiare al 50° con SECCATORE, il BOLOGNA tornare di
nuovo in vantaggio al 55° con MAINI, e al 73° SECCATORE pareggiare
ancora per la PRO VERCELLI fissando il punteggio sul definitivo 2-2.
In quella prima stagione SILVIO giocherà 4 partite non segnando
alcun goal.
Determinante
però sarà per il giovane PIOLA la presenza in panchina del tecnico
ungherese JOZSEF NAGY, che non solo capirà il talento e ne
valorizzerà le doti, e da cui anche lo stesso SILVIO apprenderà
tantissimo. Silvio disputerà ben 5 stagioni con la maglia della PRO
VERCELLI in SERIE A conseguendo 127 presenze e segnando 51 goal (4
presenze nella stagione 1929/30; 32 presenze e 13 goal nella stagione
1930/31; 31 presenze e 11 goal nella stagione 1931/32; 32 presenze e
11 goal nella stagione 1932/33, e infine 28 presenze e 15 goal nella
stagione 1933/34). Da rilevare che SILVIO in occasione di PRO
VERCELLI-FIORENTINA, disputata il 29 Settembre 1933, realizzerà ben
6 reti delle 7 reti con cui la formazione piemontese batterà la
formazione toscana (7-2 il risultato finale).
Al termine
della stagione 1933/34 Silvio lascerà quasi a malincuore la PRO
VERCELLI su forti pressioni sia da parte della politica, sia da parte
del regime fascista che volevano vedere il giocatore esibirsi su
palcoscenici un po' più rinomati. Il giocatore infatti amava molto
avere al suo fianco la sua famiglia, stare con gli amici di sempre e
poi la domenica andare a giocare con la maglia della sua squadra.
L'affetto però è reciproco. Anche la PRO VERCELLI e un po' tutta la
stessa città amano il SILVIO nazionale. A dimostrazione di quanto
sto scrivendo, andiamo a vedere il forte affetto che la squadra e la
città stessa riservarono a SILVIO nel Febbraio 1951, quando il
giocatore, all'epoca in forza al Novara, verrà invitato e premiato
nel corso di una serata riservata alle vecchie glorie della squadra
grazie alla SETTIMANA INCOM 00553 del 9 Febbraio 1951.
IL PASSAGGIO
ALLA LAZIO.
Dunque,
nella stagione 1933/34 Silvio passa alla Lazio, ma il distacco da
Vercelli non sarà indolore per il giocatore. A volerlo in
biancoceleste due gerarchi fascisti, Giovanni Marinelli e Giorgio
Vaccaro.
Silvio
fece il suo esordio in maglia biancoceleste il 30 Settembre 1934
contro il LIVORNO, segnando peraltro una delle reti del finale 6-1 a
favore dei biancocelesti.
Queste
nella fattispecie le formazioni dell'epoca.
LAZIO:
Blason, Bertagni, Del Debbio, Ferraris, Viani, Fantoni O., Guarisi,
Fantoni J., Piola, Bisigato, Levratto.
LIVORNO:
Lami, Persia, Monza, Arcari, Uslenghi, Garaffa, Neri, Ferrara,
Busoni, Magnozzi, Pontiggia.
La
LAZIO come detto vinse contro il LIVORNO per 6-1, grazie alle reti
segnate al 18° da BISIGATO, al 34° da USLENGHI, e al 37° da
GUARISI su rigore. Nella ripresa, con il punteggio di 2-1 per i
biancoclesti, PIOLA segnò il suo primo goal biancoceleste al 64°.
Al 74° il quarto goal biancoceleste con J. FANTONI prima dell'uno
due di GUARISI che al 79° e all'81° fissa il punteggio sul
definitivo 6-1 biancoceleste.
Nelle
stagioni 1934/36 segnerà in entrambe le stagioni ben 21 goal.
Nonostante questo, però, non mancarono le critiche verso il
giocatore. Critiche che verranno rispedite al mittente la stagione
successiva con Silvio che vincerà la clasifica marcatori sempre con
21 reti, grazie anche al concomitante rinforzamento della squasra
degli ingaggi di GIOVANNI RICCARDI, UMBERTO BUSANI, BRUNO CAMOLESE e
GIOVANNI COSTA.
Nelle
stagioni 1938/1941 segnerà rispettivamente per ben due volte 9 reti,
e poi nella stagione 1941/42 18 reti. Questo basso numero di reti è
da associarsi all'abbassamento di Piola a mezz'ala. Nella stagione
1942/43 l'ultima in biancoceleste, Silvio tornerà a vincere il
titolo di capocannoniere segnando 21 reti.
Nel
corso delle 9 stagioni in biancoceleste, Silvio disputerà 243
partite, segnando 160 reti.
IL
RITORNO IN PIEMONTE.
Silvio Piola nel 1944 nelle file del TORINO FIAT. |
In
seguito alla seconda guerra mondiale, si interrompe il campionato di
SERIE A. non la passione per il calcio di SILVIO, che ottiene dalla
LAZIO il permesso nel 1944 di poter giocare il campionato ALTA ITALIA
con il TORINO FIAT. Il Torneo vede la vittoria finale da parte della
formazione dei vigili del Fuoco di La Spezia, ma anche Silvio alla
fine sarà grande protagonista, segnando 27 reti.
Non
c'è dubbio, però, che SILVIO abbia nel cuore la sua terra,
VERCELLI, e la sua regione, il PIEMONTE, così disputerà le due
stagioni successive, 1945/46 nella DIVISIONE NAZIONALE segnando 16
goal (non ancora considerati nel conteggio ufficiale dei goal di
PIOLA) e il torneo 1946/47 in SERIE A con la JUVENTUS. Nel
frattempo si affaccia sempre più nel club bianconero la stella di
GIAMPIERO BONIPERTI, per cui per Silvio gli spazi cominciano ad
essere ridotti.
IL PASSAGGIO AL
NOVARA.
Con gli spazi
sempre più chiusi in casa JUVENTUS, SILVIO accetta la proposta del
NOVARA, presente in B. Al termine della stagione la formazione
novarese tornerà in SERIE A grazie anche all'importante contributo
dato da SILVIO con 16 goal in 30 partite. Nelle stagioni successive
SILVIO tornerà a segnare 15 goal nella stagione 1948/49, 4 goal
nella stagione 1949/50, 19 nella stagione 1950/51, 18 nella stagione
1951/52, 9 nella stagione 1952/53, e 5 nella stagione 1953/54.
Piola segnerà
il suo ultimo goal in campionato il 7 Febbraio 1954 contro il MILAN.
L'ultima partita disputata in SERIE A è quella contro l'ATALANTA,
giocata il 7 Marzo dello stesso anno.
Andiamo ora a
vedere una piccola chicca filmata dall'ISTITUTO LUCE, e trasmessa
dalla SETTIMANA INCOM.
In occasione
della partita di campionato tra LAZIO e NOVARA, disputatasi allo
stadio FLAMINIO a ROMA il 6 Novembre 1949, i biancocelesti premiarono
PIOLA con una medaglia per celebrare le numerose stagioni disputate
insieme.
Grazie alle
riprese tratte dalla SETTIMANA INCOM 00362 del 10 NOVEMBRE 1949 siamo
in grado di poter rivedere sia la premiazione del giocatore, sia la
sintesi della partita.
LA CARRIERA IN
NAZIONALE.
In
contemporanea con la carriera nei vari club qui raccontata, è
necessario aprire un capitolo a parte nella storia di SILVIO PIOLA:
il rapporto forte, intenso con la maglia azzurra e, quindi con la
nazionale.
Se nella prima
parte di questo nostro speciale per via della mancanza di materiale
filmato abbiamo affrontato una trattazione di stampo wikipediano, in
questa seconda parte, vuoi la presenza di numeroso materiale filmato
e non solo dell'epoca, possiamo finalmente tornare al consueto modus
operandi di questa rubrica, raccontando cioè la bellissima storia
del rapporto tra Silvio Piola e la nazionale azzura. Un rapporto che
regalerà tante soddisfazioni sportive al nostro Paese come ad
esempio il Mondiale del 1938, ma anche e sopratutto delle prove di
grande attaccamento alla maglia, come nell'ultima gara disputata in
maglia azzurra contro l'INGHILTERRA. Ma di questo parleremo più
avanti. Intanto, con questo filmato, andiamo a scoprire qualcosa di
più del SILVIO PIOLA in azzurro.
Dunque, Silvio
Piola fa il suo esordio assoluto in azzurro nel 1933, quando il 2
Aprile disputa la prima gara con l'ITALIA B contro la SVIZZERA.
Finirà 5-0 per gli azzurri, con una doppietta del giovane attaccante
della PRO VERCELLI. Non verrà convocato per i mondiali del 1934
vista la numerosa concorrenza in avanti. Cosa, questa, di cui Piola
rimarrà fortemente deluso. Delusione ulterirmente accresciuta con il
passaggio alla Lazio nell'estate 1934.
Se da una parte
Silvio desiderava fortemente rimanere a Vercelli nella Pro e assieme
alla sua famiglia, dall'altra era seriamente preoccupato dal fatto
che un suo passaggio alla Lazio facesse si che il ct azzurrro
VITTORIO POZZO non lo convocasse, vista la tendenza del ct azzurro di
usufruire maggiormente delle formazione del Nord. Non solo.
Nonostante in 11 partite con la NAZIONALE B avesse segnato 6 goal, il
giocatore non veniva molto preso in considerazione da POZZO, in
quanto, come poi racconterà GIANNI BRERA nella Storia critica del
calcio italiano, il ct azzurro sosteneva che PIOLA rappresentasse
una montatura del tifo romano.
Nel 1935 a
sorpresa prende forma il debutto azzurro. In seguito all'infortunio
di MEAZZA alla viglia dell'amichevole contro la fortissima AUSTRIA,
il ct azzurro POZZO, fortemente invitato da VACCARO, convoca SILVIO
PIOLA in azzurro. Sarà un successo: SILVIO infatti deciderà
l'incontro segnando la doppietta con cui gli azzurri batteranno al
51° e all'81° la fortissima squadra di HUGO MEISL.
Queste le
formazioni che scesero in campo quel pomeriggio agli ordini
dell'arbitro inglese LEWINGTON allo stadio PRATER di VIENNA.
AUSTRIA: Platzer, Pavlicek, Sesta, Wagner, Smistik I, Skoumal, Zischek, Gschweidl, Sindelar, Kaburek M., Pesser - Allenatore Meisl |
ITALIA: Ceresoli, Monzeglio, Mascheroni, Pitto, Faccio, Corsi, Guaita, Demaria, Piola, Ferrari G., Orsi - Allenatore Vittorio Pozzo |
Piola disputa,
dunque, una grandissima gara, risolvendo praticamente da solo
l'incontro. Questo generò non solo una forte rivalutazione del
giocatore azzurro da parte di POZZO (dira l'ex ct azzurro “Poteva
crollare, e temevo per lui. La cosa avrebbe assunto conseguenze
disastrose sul suo morale e su tutto il suo morale. Ha trionfato,
invece, ed è diventato, acquistando personalità, una delle figure
più caratteristiche del nostro gioco.”,
ma non solo.
Legato
alla prima gara in azzurro di Piola è legato un aneddoto molto
particolare, che in questo filmato andiamo ad ascoltare direttamente
dalla voce del Direttore del Museo di Calcio di Coverciano, Dr. Fino
Fini.
Dunque,
grazie a quella bellissima prima partita in azzurro, PIOLA si lancia
finalmente anche in azzurro, dove viene schierato in avanti da POZZO,
che in seguito schiererà poi MEAZZA nel ruolo di mediano.
Passiamo
ora al mondiale 1938, che vedrà non solamente la vittoria azzurra,
ma anche un ottimo PIOLA.
LA
VITTORIA DEL MONDIALE 1938.
Stadio
Velodrome di Marsiglia, 5 Giugno. Si disputa l'ottavo di finale tra
ITALIA e NORVEGIA, davanti a 19.000 spettatori agli ordini
dell'arbitro austriaco ALOIS BERANEK.
Queste
le formazioni dell'epoca.
ITALIA: Olivieri, Monzeglio, Rava, Serantoni, Andreolo, Locatelli U., Pasinati, Meazza, Piola, Ferrari G., Ferraris Pietro - Allenatore Vittorio Pozzo |
NORVEGIA: Johansen H., Johannessen, Holmsen, Henriksen, Eriksen, Holmberg, Frantzen, Kvammen, Brynhildsen, Isaksen, Brustad - Allenatore Halvorsen |
La partita
vedrà la vittoria sofferta degli Azzurri per 2-1. Italia in
vantaggio al 2° minuto di gioco con FERRARIS, pareggio al 38°
dell'allora attaccante del LYN di OSLO, ARNE BRUSTAD. Goal partita al
4° minuto del primo tempo supplementare di PIOLA. Andiamo a vdere
una breve sintesi di quella sfida.
Colombes, Stadio
Olimpico YVES-DU-MANOIR, 12 Giugno. Si disputa davanti a 59.000
spettatori il quarto di finale che vede in campo i padronidi casa
della FRANCIA e gli AZZURRI.
Queste le
formazioni che scesero in campo agli ordini dell'arbitro belga LOUIS
BAERT davanti a 59.000 spettatori.
FRANCIA: Di Lorto, Cazenave, Mattler, Bastien, Jordan, Diagne, Aston, Heisserer, Nicolas J., Delfour, Veinante - Allenatore Barreau |
ITALIA: Olivieri, Foni, Rava, Serantoni, Andreolo, Locatelli U., Biavati, Meazza, Piola, Ferrari G., Colaussi - Allenatore Vittorio Pozzo |
La
partita vede gli Azzurri passare in vantaggio al 9° minuto con
COLAUSSI. Immediato, al 10° minuto il pareggio francese a opera del
centrocampista dello STRASBURGO OSCAR HEISSERER, in procinto di
passare al RACING CLUB PARIGI dove giocherà fino al 1945.
Nella
ripresa è decisivo come sempre PIOLA, che segnerà prima il goal del
nuovo vantaggio al 52° e poi al 72° il goal del definitivo 3-1.
In
virtù di questo risultato gli azzurri affrontano in semifinale il 16
Giugno favoritissimo BRASILE.
Tanta
è la sicurezza da parte della formazione brasiliana da prenotare
l'unico aereo disponibile per raggiungere PARIGI, dove si sarebbe
disputata la finale. Si gioca allo stadio VELDOROME davanti a 33.000
spettatori agli ordini dell'arbitro svizzero Hans Wuthrich.
Queste
le formazioni.
ITALIA: Olivieri, Foni, Rava, Serantoni, Andreolo, Locatelli U., Biavati, Meazza, Piola, Ferrari G., Colaussi - Allenatore Vittorio Pozzo |
BRASILE: Walter, Domingos da Guia, Machado, Zezé
Procopio, Martim Silveira, Alfonsinho, Lopes, Luisinho, Romeu
Pelliciari, Peracio, Patesko - Allenatore Pimenta |
La
partita vedrà la vittoria da parte degli azzurri per 2-1. Italia in
vantaggio al 51° con COLAUSSI, raddoppio al 60° di MEAZZA su calcio
di rigore, goal della bandiera brasiliano all'87° con ROMEU.
Anche
se in questa gara non segnò, fu fondamentale anche in questa
circostanza la prestazione di PIOLA. Andiamo a rivedere una sintesi di
quella partita.
Dunque,
contrariamente dalle previsioni, furono gli AZZURRI a battere il
BRASILE e a qualificarsi per la finale, dove avrebbe incontrato
l'UNGHERIA.
Stadio
di Colombes, 16 Giugno. Si disputa davanti a 45.000 spettatori la
finale del torneo, agli ordini dell'arbitro francese GEORGES
CAPDEVILLE. Queste le formazioni.
ITALIA: Olivieri, Foni, Rava, Serantoni, Andreolo, Locatelli U., Biavati, Meazza, Piola, Ferrari G., Colaussi - Allenatore Vittorio Pozzo. |
UNGHERIA: Szabo, Polgar, Biro, Szalay, Szücs G., Lazar, Sas, Vincze, Sarosi I, Zsengeller, Titkos - Allenatore Dietz |
La
partita vede gli Azzurri passare in vantaggio al 6° con Colaussi.
All'8° minuto pareggiano gli ungheresi con TITKOS. Passano neanche 8
minuti, e al 16° gli Azzurri tornano in vantaggio con PIOLA. Al 35°
è nuovamente COLAUSSI a portare il punteggio sul 3-1.
Nella
ripresa, al 70° gli ungheresi provano a riaprire la partita con
SAROSI, ma all'82° ancora PIOLA fissa il punteggio sul definitivo
4-2 azzurro, regalando così all'ITALIA il secondo titolo mondiale.
Questa
una breve sintesi dell'ISTITUTO LUCE.
Andiamo ora ad ascoltare un breve frammento della storica radiocronaca della finale del Mondiale 1938, curata da NICOLÒ CAROSIO.
Questa la prima pagina dell'epoca del GUERIN SPORTIVO.
IL
GOAL DI MANO.
Celeberrimo
nella carriera di SILVIO PIOLA in azzurro, il goal di mano segnato
contro l'INGHILTERRA, che qui vediamo in una fotografia gentilmente
inviatami da un amico, IVO, che ringrazio di vero cuore.
Milano,
Stadio San Siro, 13 Maggio 1939. In programma di pomeriggio, con
inizio alle ore 15, un'amichevole tra gli Azzurri campioni del mondo
e l'INGHILTERRA.
Queste
le formazioni, scese in campo agli ordini dell'arbitro tedesco
BAUWENS.
ITALIA: Olivieri, Foni, Rava, Depetrini, Andreolo, Locatelli U., Biavati, Serantoni, Piola, Meazza, Colaussi - Allenatore Vittorio Pozzo |
INGHILTERRA: Woodley, Male, Hapgood, Willingham, Cullis, Mercer, Matthews, Hall, Lawton, Goulden, Broome - Allenatore Whittaker |
La
partita vede gli inglesi passare per primi in vantaggio al 19° con
LAWTON. Nella ripresa, al 49° è BIAVATI a segnare per gli azzurri
il goal del pareggio. Al 64° ecco il goal che fece assai discutere.
Su colpo di testa in area di rigore da parte di SERANTONI, PIOLA
tenta la rovesciata, ma non vi riesce, andando a colpire il pallone
con il pugno e indirizzandolo comunque in rete. Gli inglesi
protestano veementemente con l'arbitro, il quale invece convalida il
goal del sorpasso azzurro. Al 77° Hall riuscirà poi a fissare il
punteggio sul definitivo 2-2.
GLI
ULTIMI ANNI IN AZZURRO.
Nel
1940 PIOLA verrà arretrato dal ct azzurro POZZO a mezz'ala. Sarà un
esperimento assai poco convincente. L'ultimo goal in azzurro verrà
segnato da PIOLA il 1° Dicembre 1946 nell'amichevole disputata dagli
Azzurri contro l'AUSTRIA.
Questo
un allenamento ripreso per la SETTIMANA INCOM alla vigilia di quella
partita.
Queste
le formazioni dell'amichevole, diretta dal fischietto svizzero
SCHERZ.
ITALIA: Sentimenti, Maroso, Rava, Depetrini, Parola, Grezar, Biavati, Castigliano, Piola, Mazzola V., Ferraris Pietro - Allenatore Vittorio Pozzo |
AUSTRIA: Zeman, Pavuza, Bortoli, Brinek, Gernhardt, Joksch, Melchior, Wagner (Decker 46), Epp, Hahnemann, Stojaspal - Allenatore Bauer |
La
partita vide la vittoria degli Azzurri per 3-2, ma a dire il vero gli
stessi giocatori, guidati da POZZO, non disputarono una grande
partita, soffrendo una partita che in altri tempi avrebbero vinto
dominando.
Gli
azzurri passano in vantaggio all'8° con CASTIGLIANO, e al 16°
raddoppiano con VALENTINO MAZZOLA. Al 40° EPP per l'AUSTRIA segna
il goal della bandiera. Nella ripresa al 64° PIOLA segna il terzo
goal. Sarà per lui l'ultimo goal in azzurro. Al 90° STOJASPAL segna
il goal del definitivo 3-2.
Nel
1947 Silvio disputa al Prater di Vienna l'amichevole che gli azzurri
perderanno per 5-1 contro l'Austria.dopo questa partita non verrà
più convocato in azzurro.
Sarà
nel 1952 il duo tecnico composto da CARLO BERETTA e GIUSEPPE MEAZZA
per convocarlo un'ultima volta in AZZURRO contro l'INGHILTERRA.
Questo
un resoconto della SETTIMANA INCOM circa due settimana prima della
partita contro gli inglesi.
Queste
le formazioni scese in campo Domenica 18 Maggio 1952 agli ordini
dell'arbitro austriaco BERANEK allo stadio Comunale di Firenze.
ITALIA: Moro G., Giovannini A., Manente, Mari, Ferrario, Piccinini, Boniperti, Pandolfini, Piola, Amadei, Cappello - Allenatore Piercarlo Beretta, Giuseppe Meazza |
INGHILTERRA: Merrick, Ramsey, Garrett, Wright W., Froggat J., Dickinson, Finney, Broadis, Lofthouse, Pearson, Elliott - Allenatore Winterbottom |
La
partita vedrà gli inglesi passare in vantaggio al 4° con BROADIS, e
pareggiare al 58° gli azzurri con AMADEI.
Da
sottolineare il cuore di PIOLA, il quale, infortunatosi, resterà
fuori solo 10 minuti per poi rientrare, anche se infortunato, solo e
unicamente per dare una mano ala squadra, dando comunque un
contributo estremamente buono.
Questa
una videosintesi della partita, tratta dalla SETTIMANA INCOM.
Questa
la prima pagina del GUERIN SPORTIVO uscito il 20 Maggio 1952.
In questo filmato andiamo a vedere come PIOLA vivrà in famiglia le ore successive alla partita della nazionale.
L'ADDIO AL CALCIO.
L'ADDIO AL CALCIO.
Come
già scritto, dunque, l'ultima partita disputata in campo da PIOLA fu
NOVARA-ATALANTA, disputasi il 7 Marzo 1954, e che vide la netta
vittoria della formazione bergamasca per 4-0.
Appese
le scarpe al chiodo, SILVIO per un periodo di tempo fece
l'allenatore, prima della NAZIONALE tra il 1953 e il 1954, durante
gli ultimi scampoli di carriera a NOVARA, e poi del CAGLIARI tra il
1954 e il 1957 senza ottenere risultati significativi.
Tra
gli anni 60 e 70 si occuperà per conto della FIGC dei corsi di
allenatore, prima come osservatore e poi come istruttore.
Esaurita
questa fase, Silvio tornerà a vivere nella sua amata Vercelli.
Riceverà negli ultimi anni numerose onorificenze tra cui la nomina
ad GRAN UFFICIALE DELL'ORDINE AL MERITO DELLA REPUBBLICA ITALIANA,
prima di venire a mancare il 3 Ottobre 1996, in una casa di cura di
Gattinara, dove stava trascorrendo gli ultimi giorni di vita, affetto
dal morbo di ALZHEIMER.
Un
campione, SILVIO PIOLA, che verrà ricordato domenica 6 OTTOBRE allo
stadio OLIMPICO, quando la LAZIO disputerà la partita casalinga
contro la FIORENTINA con una maglia speciale stampata
in 913 esemplari e dalle caratteristiche similari alle maglie
indossate negli anni 30, epoca in cui Silvio arrivò alla LAZIO.
Un
campione, Silvio Piola, che non solamente ha segnato la storia del
calcio italiano con i suoi goal che tanto, sopratutto in azzurro, ci
hanno fatto emozionare, ma che avranno per sempre un posto speciale
nel cuore di noi appassionati di calcio.
Rüdiger
Franz Gaetano Herberhold
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