Cari amici,
dunque, a partire da questa sera con la
partita tra BRASILE e GIAPPONE (diretta tv su RAI TRE, in quanto su
RAI UNO si disputerà la semifinale del torneo UNDER 21 che vedrà
protagonisti gli azzurrini di MANGIA (FORZA RAGAZZI!) contro
l’OLANDA), prenderà il via la nona edizione della CONFEDERATIONS
CUP. Grande attesa ovviamente anche per gli AZZURRI, che debutteranno
domenica sera alle 21 (diretta su RAI UNO) contro il MESSICO. Ed è
proprio sugli Azzurri che vorrei focalizzare questa puntata di
SPUNTI.
Quale Italia ci dobbiamo aspettarci
durante il torneo? Questa la domanda che molti appassionati si
staranno facendo dopo aver visto le assai deludenti prestazioni
contro la REP. CECA in ottica QUALIFICAZIONE ai MONDIALI (ormai quasi
fatta!) e dopo la deludente amichevole con HAITI, dove gli AZZURRI
dopo il doppio vantaggio, si sono fatti rimontare fino a subire il
goal del pareggio sul finire della partita.
Se durante questi mesi avevamo visto
una nazionale assai competitiva, salvo la finale contro la SPAGNA, in
cui, pur perdendo sonoramente, gli AZZURRI avevano fatto intravedere
un pizzico di gioco (mancava decisamente la preparazione fisica),
quanto visto nelle due ultime partite è stato assolutamente
disarmante, e non rende minimamente giustizia all’ottimo lavoro
svolto fin qui da Prandelli.
La prima cosa che verrebbe quasi da
chiedersi è: aveva senso disputare questo torneo a questo punto
della stagione? Per carità, la CONFEDERATIONS CUP è un torneo di
preparazione ai mondiali, siamo d’accordo, ma la sensazione che
personalmente ho avuto è stata di una squadra “mentalmente in
vacanza”. Per carità, avrà sicuramente influito la non perfetta
abitudine del fuso orario (non dimentichiamoci che gli Azzurri erano
arrivati in Brasile poche ore prima dell’amichevole con Haiti), ma
la sensazione è stata quella di una squadra stanca.
Durante la stagione avevamo avuto modo
di poter ammirare in Azzurro il buon gioco della nostra Nazionale, di
assoluta qualità. Se andiamo a vedere le partite contro REP. CECA e
HAITI, non se ne riesce a trovare traccia. Come se i giocatori,
finito il Campionato, avessero finito le loro forze, e ora vagassero
in mezzo al campo senza una meta.
Difficile salvare un giocatore dopo la
gara di martedì sera. Forse il tanto bistrattato GIACCHERINI, uno
dei più in forma martedì sera, forse SIRIGU, ma nulla più.
Non c’è dubbio che il lavoro che
aspetta i preparatori atletici della Nazionale sia assai arduo, ma
visto il buon europeo dello scorso anno, in condizioni più o meno
simili, provarci è un obbligo.
Anche per evitare una figura come
quella svolta quattro anni fa dagli Azzurri, con la vittoria contro
gli USA dopo esser passati in svantaggio e recuperata grazie a una
doppietta del buon GIUSEPPE ROSSI, oltre al goal di DE ROSSI e poi
due sconfitte contro EGITTO e BRASILE. L’ultima una vera e propria
debacle che anticiperà purtroppo la disfatta mondiale dell’anno
successivo che porterà alla chiusura del ciclo lippiano in azzurro.
L’auspicio, è quello di vedere una
formazione azzurra decisamente più in condizione atletica (sappiamo
che a Coverciano avrebbero lavorato molto su questo; chissà che alla
fine siano stati i carichi troppo eccessivi il motivo delle ultime
prestazioni assai deludenti!), ma ancor più una formazione azzurra
che, alla pari dei ragazzi dell’UNDER 21 che tante soddisfazioni ci
stanno regalando assieme a un ottimo allenatore come MANGIA, ci
sappia far sognare, o, come dissi nell’ultima puntata della
CONFEDERATION STORY, ci sappia regalare delle vere e proprie notti
magiche.
Rüdiger
Franz Gaetano Herberhold
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