Una
giornata per rendere omaggio a tutte le vittime dell'Olocausto, e anche
al contempo a tutte quelle persone che, a rischio della propria vita,
hanno protetto e/o salvato la vita ai perseguitati. Con questo
criterio, nacque la GIORNATA DELLA MEMORIA. Una giornata,
quindi anche per ricordare e per riflettere su quanto accaduto
nell'arco della Seconda Guerra Mondiale, con l'auspicio, forte e
sincero, che simili atrocità non si abbiamo mai più a ripetere.
Questa
mattina sulla pagina Facebook dei lettori del GUERIN SPORTIVO, ho pubblicato
un servizio molto bello, e molto toccante, tratto dalla puntata di
DRIBBLING di ieri, dedicato alle storie di tre personaggi sportivi
che hanno avuto a che fare direttamente con l'OLOCAUSTO: la storia
del pugile italiano di religione ebraica LEONE EFFRATI,
soprannominato LELLETTO, il giocatore del MILAN, FERDINANDO VALLETTI,
catturato dalle SS per aver partecipato a uno sciopero all'ALFA
ROMEO, e da qui deportato a MATHAUSEN, dove prima viene mandato a
lavorare nelle gallerie e poi viene spostato a lavorare nelle cucine,
dove, grazie a questo nuovo compito, può salvare molti suoi compagni
portando loro anche il cibo, e che poi viene liberato dalle truppe
alleate il 5 MAGGIO 1945. Infine, l'ultima parte del servizio era
dedicata alla figura dell'allenatore ebreo ungherese,
ARPAD WEISZ. Per chi fosse interessato, cliccando qui, potrete andare
a vedere il servizio in questione.
Soffermiamoci
però su quest'ultimo personaggio. Chi è ARPAD WEISZ?
Ebreo
ungherese, fu un calciatore di grande livello; giocò per la propria
nazionale alle Olimpiadi del 1924 ma raggiunse la fama portando allo
scudetto l'AMBROSIANA INTER nella stagione 1929-30, la prima
disputata a girone unico.
Questa
la prima pagina del GUERINO dell'epoca, raffigurante la vittoria
dello scudetto da parte dell'INTER.
Lo
scudetto conseguito da Weisz permise al tecnico, allora 34enne, di
diventare il più giovane allenatore ad aver vinto lo scudetto
(primato che conserva ancora oggi). Ma non solo. Nel corso della sua
esprienza milanese (che era iniziata nel 1926, e che proseguì fino
all'anno seguente, 1931, per poi riprendere nella stagione 1933/34)
scoprì e valorizzo un campione quale GIUSEPPE MEAZZA facendolo
debuttare nella COPPA VIOLA giocata a COMO.
Andando
a cercare in rete, sono riuscito a trovare le immagini di una
vittoria dell'INTER, guidata da ARPAD WEISZ. Risale al 31 Maggio
1931, quando gli allora campioni d'Italia batterono all'Arena Civica
la Roma per 5-0. Andiamo a vedere le immagini di quella gara.
Bisogna
anche dire che, sempre nel 1930, WEISZ fu autore, assieme ad ALDO
MOLINARI, autore di un manuale, intitolato IL GIUOCO DEL CALCIO,
che per l'epoca fu qualcosa di
veramente eccezionale, in quanto contiene le norme tecniche, i ruoli
in campo, la metodologia di allenamento. La prefazione venne scritta
da VITTORIO POZZO, e il manuale venne pubblicato dall'editore
milanese ALBERTO CORTICELLI.
Dopo
aver allenato nella stagione 1931/32 il BARI, e nella stagione
1934/35 il NOVARA, ARPAD WEISZ allenò il Bologna nei campionati
1935-36 e 1936-37,vincendo in entrambi i casi il campionato. Nel 1937
con il Bologna vinse anche a Parigi il Torneo dell'Esposizione
Universale battendo in finale a PARIGI il CHELSEA per 4-1. In merito
a quello storico trofeo andiamo a vedere questo filmato.
In
seguito alle leggi razziali, istituite nel 1938 in Italia, prima il
26 Ottobre dello stesso anno WEISZ venne dimissionato dal BOLOGNA (al
suo posto venne nominato nuovo tecnico FELSNER, in arrivo dal MILAN)
e poi entro sei mesi dovette lasciare il Paese.
Da
questo momento in poi non abbiamo più avuto notizie in ambito
storico di ARPAD WEISZ. A svelare cosa fosse successo, è stato
solamente nel 2007 il libro dell'allora giornalista del GUERIN
SPORTIVO (divenutone poi Direttore l'anno seguente) MATTEO MARANI,
DALLO SCUDETTO AD AUSCHWITZ. Un libro veramente bellissimo, anche se
molto triste, che consiglio a tutti veramente di leggere. Grazie al
duro lavoro di ricerca di MARANI, apprendiamo, dunque, che lafamiglia
WEISZ, costituita da ARPAD, dalla moglie ELENA, anche lei ebrea
ungherese, e dai figli ROBERTO e CLARA, fu costretta a lasciare il
nostro Paese e a rifugiarsi a PARIGI. Dopodichè la famiglia Weisz si
trasferì nel piccolo paese olandese di Dordrecht, dove Arpad allenò
a partire dalla primavera del 1939 (la sua partita d'esordio risalì
il 14 Maggio)con risultati eccezionali la squadra locale anche nella
stagione 1939/40 (giunse al quinto posto); in seguito all'occupazione
tedesca i Weisz vennero dapprima rinchiusi in campi di lavoro e,
successivamente, deportati nei campi di sterminio di Auschwitz, dove
trovarono la morte.
Devo essere sincero: mi avrebbe fatto piacere, in questa occasione poter ospitare due righe del Direttore MARANI. Avendo egli per tre anni fatto delle dure ricerche, attraverso le quali è stato poi possibile scoprire la verità su quanto fosse successo al tecnico ebreo ungherese dopo il 1938, credo sarebbe stata la persona più giusta per raccontare la figura e la storia di ARPAD WEISZ. Purtroppo, non è stato possibile, a causa dei numerosi impegni di lavoro.
Devo essere sincero: mi avrebbe fatto piacere, in questa occasione poter ospitare due righe del Direttore MARANI. Avendo egli per tre anni fatto delle dure ricerche, attraverso le quali è stato poi possibile scoprire la verità su quanto fosse successo al tecnico ebreo ungherese dopo il 1938, credo sarebbe stata la persona più giusta per raccontare la figura e la storia di ARPAD WEISZ. Purtroppo, non è stato possibile, a causa dei numerosi impegni di lavoro.
Nonostante,
questo, però, sono riuscito a trovare un filmato in cui MARANI stesso lo scorso anno presenta
a una scolaresca dell'ISTITUTO TECNICO di ABANO TERME questo bellissimo libro dedicato a WEISZ.
Sono 52 minuti da vedere ed ascoltare veramente con la massima
attenzione, e che ora andiamo ad ascoltare.
Grazie
al duro lavoro di ricerca di MARANI, e al libro uscito
successivamente, solamente negli ultimi anni la figura di ARPAD WEISZ
è tornata alla ribalta.
Nel
Gennaio 2009 allo stadio Dall'Ara di Bologna è stata posta una targa
in sua memoria sotto la Torre Maratona.
Il 27
Gennaio dello scorso anno, in occasione della Giornata della Memoria,
anche allo Stadio Meazza è stata inaugurata una targa in suo onore.
In
questa foto possiamo vedere il Direttore del GUERIN SPORTIVO, MATTEO
MARANI, accanto alla targa in ricordo di ARPAD WEISZ.
Lo
scorso 15 Gennaio, in occasione del quarto di finale di COPPA ITALIA
tra INTER e BOLOGNA, poco prima della partita i sindaci delle due
città, GIULIANO PISAPIA e VIRGINIO MEROLA, si sono scambiati le
maglie delle due squadre, riportanti entrambi il nome di WEISZ.
Inoltre, le due squadre hanno voluto dedicare all'allenatore con cui
vinsero entrambe lo scudetto la partita e i giocatori sono entrati in
campo con una maglietta commemorativa con sopra riportata la scritta
NO ALLA RAZZISMO.
In tale occasione è stato annunciato che a Giugno
si giocherà a Milano torneo rivolto alle formazioni Primavera
dedicata proprio ad ARPAD WEISZ. Un allenatore, siamo certi, che avrà
sempre un posto speciale nel cuore di tutti noi, appassionati di
calcio.
Rüdiger
Franz Gaetano Herberhold
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